Camorra, scagionato Raffaele Prota: non partecipò all’omicidio di Totoriello Esposito
I pentiti lo avevano accusato di essere uno degli autori dell’omicidio di Salvatore Esposito detto Totoriello, ucciso e sciolto nell’acido il 27 settembre del 2013.A maggio scorso, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni pentiti, la Dda di Napoli aveva fatto luce su quel Cold Case di carattese passionale ma in ambiente cdi camorra arrestando Raffaele Prota, Paolo Abbatiello, Gianfranco Leva e il boss pentitoGiuseppe Simioli ritenuto il mandante.
Totoriello era stato ucciso perché aveva una relazione con la moglie di Giovanni Licciardi, figlio di Gennaro, detto “la scimmia”, fondatore dell’omonimo clan fondatore del gruppo di camorra più potente della Campania ovvero “Alleanza di Secondigliano”.
Oggi il Tribunale del Riesame, sezione X, ha emesso una decisione definitiva riguardante la posizione di Raffaele Prota Raffaele, escludendo la gravità degli indizi e quindi escludendo la sua responsabilità.
È importante notare che l’avvocato Salvatore D’Antonio, difensore di aveva precedentemente contestato davanti alla Suprema Corte di Cassazione l’utilizzabilità delle intercettazioni come materiale probatorio.
La Suprema Corte di Cassazione ha accolto le precise argomentazioni difensive dell’avvocato Salvatore D’Antonio, dichiarando inutilizzabili nel processo le intercettazioni rilevanti per l’omicidio, e ha annullato il processo con rinvio al Tribunale del Riesame.
Successivamente, prima della fissazione dell’udienza presso il Tribunale del Riesame, è emerso un altro collaboratore di giustizia, Giuseppe Ruggiero , il quale ha dichiarato di essere stato coinvolto nell’omicidio di Esposito Salvatore e ha accusato Raffaele Prota fornendo accuse specifiche nei suoi confronti.
La difesa anche in questo caso ha dimostrato l’inattendibilità delle dichiarazioni di Ruggiero Giuseppe riguardo all’omicidio di Esposito Salvatore. Si sostiene che l’omicidio sia stato commesso da membri del clan Licciardi per vendicare una relazione extraconiugale tra Esposito Salvatore e la moglie di Licciardi.
Il Tribunale del Riesame, in conformità con la difesa dell’avvocato Salvatore D’Antonio, ha non solo dichiarato inutilizzabili le intercettazioni ma ha anche respinto come inattendibili le dichiarazioni di Ruggiero Giuseppe nei confronti di Raffaele Prota.
È importante notare che già in una precedente ordinanza, il Tribunale del Riesame aveva accolto le argomentazioni difensive riguardo all’inattendibilità delle dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia, ovvero il boss Giuseppe Simeoli.
Di conseguenza, l’accusa contro Raffaele Prota è stata completamente smantellata ed è stata ordinata la sua immediata scarcerazione per quanto riguarda le accuse relative all’omicidio di Esposito Salvatore. LEGGI TUTTO