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    Napoli, figlio violento arrestato al rione don Guanella: schiaffi alla madre

    Napoli. L’ennesimo episodio di violenza domestica da parte di un figlio nei confronti dei genitori è culminato con l’arresto del violento grazie alla coraggiosa denuncia della mamma.PUBBLICITA
    La donna, di 61 anni, è stata picchiata senza motivo dal figlio 32enne. I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia.

    Punti Chiave ArticoloL’intervento dei militari nel pomeriggio di ieri in un degli appartamenti popolari del rione Don Guanella. A dare l’allarme al 112 è stata la madre 61enne. Era stata aggredita qualche istante prima, presa a schiaffi senza alcun motivo apparente
    La vittima è riuscita a fuggire nell’appartamento di una vicina, approfittando di un attimo di distrazione del figlio. Alla donna diagnosticate lesioni guaribili in 7 giorni Quando sono arrivati i militari hanno trovato il 32enne, già noto alle forze dell’ordine, ancora agitato e lo hanno bloccato. E’ finito in manette ed è ora in carcere, in attesa di giudizio. La madre è stata portata in ospedale, le sono state diagnosticate lesioni guaribili in 7 giorni. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Faida di Scampia: arrestato il boss Raffaele Amato

    Napoli. Faida di Scampia: Carabinieri e DDA chiudono il cerchio su cold case, arrestato il boss Raffaele Amato.PUBBLICITA
    L’importante operazione congiunta tra Carabinieri e Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha portato all’arresto del boss al vertice del clan camorristico “Amato-Pagano”, operante nella zona nord di Napoli e in alcuni comuni della provincia.

    Punti Chiave ArticoloIl boss è gravemente indiziato di essere il mandante di due omicidi e un ferimento avvenuti tra il 2007 e il 2008 a Napoli e Arzano Gli agguati 25 settembre 2007: Omicidio pluriaggravato di Salvatore Ferrara e ferimento di Ugo De Lucia e Antonio Caldieri, a Napoli.9 febbraio 2008: Omicidio di Luigi Magnetti e Carmine Fusco, ad Arzano.
    L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli su delega della Procura Distrettuale di Napoli. La faida di camorra di Scampia L’operazione rappresenta un importante passo avanti nel fare chiarezza su quegli anni in cui si sono sviluppate le tre faide di camorra tra Secondigliano, Scampia e zone limitrofe prima con la guerra tra Scissionisti degli Amato-Pagano e i Di Lauro e poi il coinvolgimento delle Sette famiglie di Secondigliano, i Girati della Vinella Grassi ed altri gruppi criminali. Guerre che hanno lasciato sul selciato centinaia di morti e marchiato per sempre come zone di camorra quei territori. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, droga con l’appendiabiti: Salvatore Giuliano arrestato a Forcella

    Napoli.E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Salvatore Giuliano, 38 anni, figlio di Guglielmo e nipote di Luigi detto “Zecchetella” della nota famiglia di camorra di Forcella.PUBBLICITA

    Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato Decumani, durante un servizio di controllo del territorio, lo hanno arrestato perché sorpreso mentre armeggiava con uno appendiabiti affacciato alla finestra della sua abitazione in via San Paolo.

    I poliziotti, insospettiti, si sono avvicinati ed hanno osservato che l’uomo, attraverso un’apertura nella grata della finestra, utilizzava un bastone simile a un appendiabiti per recuperare una busta della spesa da un’intercapedine di un edificio in stato di abbandono vicino in via Croce Sant’Agostino.
    Dopo aver prelevato qualcosa dalla busta, l’uomo si è allontanato frettolosamente in sella a uno scooter. Gli agenti lo hanno seguito e, in via San Paolo, lo hanno visto cedere qualcosa a un’altra persona in cambio di denaro.

    Al momento dello scambio, il 38enne è stato bloccato e trovato in possesso di due telefoni cellulari, 370 euro in banconote di vario taglio e un coltello a serramanico.
    Nel luogo dove l’uomo aveva recuperato la busta, è stato rinvenuto l’appendiabiti utilizzato per l’operazione e, all’interno della busta, circa 750 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento.
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    Napoli, faceva da staffetta al corriere della droga con 96 chilogrammi di hashish: arrestato 37ennee

    Napoli. I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno arrestato un uomo di 37 anni, residente a Napoli, accusato di essere un corriere di droga. L’uomo è stato fermato nell’ambito di un’operazione che ha portato al sequestro di 96,300 kg di hashish.PUBBLICITA
    L’indagine è iniziata il 13 luglio 2023, quando i finanzieri della Sezione G.O.A.
    Punti Chiave Articolohanno intercettato un’autovettura sulla A1, in direzione Napoli, proveniente dalla Spagna. Durante il controllo, l’hashish è stato trovato abilmente nascosto all’interno del veicolo.
    L‘autista dell’auto, un uomo residente a Scampia, è stato arrestato in flagranza e condannato a cinque anni di reclusione e a una multa di 30.000 euro.  Il corriera della droga di Scampia già condannato a 5 anni di carcere Le indagini sono proseguite e hanno permesso di identificare un secondo soggetto, che faceva da staffetta, che viaggiava a bordo di un’altra auto con targa tedesca. L’uomo, già gravato da precedenti penali, è stato arrestato oggi.
    Oltre al droga e alle autovetture, sono stati sequestrati anche i telefoni cellulari degli arrestati. L’analisi dei dati contenuti nei dispositivi ha fornito ulteriori elementi a sostegno delle accuse. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli biblioteca Croce al Vomero, appello al Ministro Sangiuliano 

    Napoli. Gennaro Capodanno, Presidente del Comitato Valori Collinari e già Presidente della Circoscrizione Vomero, lancia un accorato appello al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per la riapertura della Biblioteca Comunale “Benedetto Croce” nel Vomero.PUBBLICITA

    La biblioteca, l’unica presente sul territorio collinare, è attualmente chiusa a causa di problemi legati alla sua sede. Esiste un progetto per trasferirla nei locali a piano terra del polifunzionale di Via Morghen, per un costo stimato di circa 168mila euro. Tuttavia, ad oggi, non sono stati stanziati i fondi necessari.

    Capodanno, sottolineando l’importanza di un presidio culturale come la Biblioteca Croce per il Vomero, quartiere che ha già subito la perdita di importanti luoghi di aggregazione come le librerie Guida e Loffredo e diverse sale cinematografiche, chiede al Ministro Sangiuliano di intervenire per accelerare il trasferimento e la riapertura della biblioteca.
    L’ex Presidente della Circoscrizione Vomero evidenzia inoltre la preoccupazione per le condizioni del patrimonio librario della Croce, custodito in locali non idonei da oltre quattro anni. I libri, tra cui molti antichi e di valore, rischiano di essere seriamente danneggiati, con un grave danno sia culturale che economico.

    L’appello di Capodanno si conclude con un accorato invito al Ministro Sangiuliano a non lasciare che la Biblioteca Croce scompaia, ma anzi a sostenerne la rinascita come fulcro culturale del Vomero.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Furti d’auto a Casoria: arrestati due “trasfertisti” di Scampia

    Casoria furti di auto, da Scampia in trasferta. Carabinieri arrestano due persone.
    Domenico Bruno, 35 anni, e Fabio Torre, 43 anni, entrambi noti alle forze dell’ordine, provengono da Scampia e stanno setacciando di notte le strade a nord di Napoli.

    I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giugliano, a bordo di un’auto “civetta”, hanno il compito di sventare i furti notturni. Notano i due sospetti in auto mentre percorrono lentamente le strade di Giugliano, un comportamento che insospettisce i militari, che decidono di seguirli con discrezione.
    Il pedinamento li conduce fino a Casoria, dove in via Macello avviene ciò che si sospettava. I due napoletani scendono dall’auto e si avvicinano a una Peugeot, vestiti di nero e indossando scaldacollo, guanti e cappellini da baseball.

     Sequestrati attrezzi e una centralina per la decodifica
    Forzano lo sportello e i carabinieri intervengono immediatamente. I due tentano di fuggire a piedi, ma la fuga dura solo qualche centinaio di metri prima che i carabinieri li raggiungano e li blocchino.
    Sono stati sequestrati gli arnesi da scasso e una centralina starter per la decodifica. Gli arrestati sono ora in attesa di giudizio.
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    Napoli 29enne accoltellato in vico Soprammuro nel corso di una rapina

    Napoli. I Carabinieri della compagnia Stella sono intervenuti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Pellegrini per un uomo accoltellato.
    La vittima, un 29enne incensurato del quartiere Pendino, si era presentato in ospedale con ferite multiple da arma da punta e taglio.

    Dalle prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato aggredito da uno sconosciuto in un tentativo di rapina in Vico Soprammuro. Accoltellato in diverse parti del corpo, la vittima si sarebbe trascinata fino a Vico Molino dove una residente lo ha soccorso e portato in auto all’ospedale.
    I Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato in Via Soprammuro un casco da motociclista, un coltello sporco di sangue, dei guanti in lattice e uno scaldacollo.

    Il 29enne è attualmente in sala operatoria per “ferite da punta e taglio multiple alla testa, al volto, al torace e arto inferiore destro”. Le sue condizioni non sono in pericolo di vita.
    I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Stella, in sinergia con la Procura di Napoli, stanno conducendo le indagini per ricostruire l’intera vicenda e identificare il responsabile dell’aggressione.
    L’appello a fornire informazioni
    Le forze dell’ordine invitano chiunque abbia informazioni utili all’indagine a contattarle.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli fabbrica di merce contraffatta in un capannone a Chiaiano

    Napoli. I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito di un’operazione finalizzata al contrasto della contraffazione, hanno sequestrato oltre 3.000 articoli contraffatti e una fabbrica clandestina.
    Le indagini, condotte dal Gruppo Pronto Impiego del Nucleo Investigativo di Polizia Economica e Finanziaria, hanno preso avvio dal rinvenimento di un deposito nei sotterranei del Centro Direzionale di Napoli.

    All’interno del deposito, stipato in condizioni precarie, sono stati rinvenuti migliaia di articoli contraffatti, tra cui indumenti, accessori per l’abbigliamento, borse e scarpe, riproducenti i marchi di note griffe come Louis Vuitton, Adidas, Nike, Gucci, Balenciaga, Fendi, Armani, Versace, Prada, Burberry, North Face, Stone Island, The Dsquared, Lacoste e Palm Angels.
    Il deposito nei sotterranei del Centro Direzionale
    Attraverso mirati approfondimenti investigativi, i Finanzieri sono riusciti a risalire ai locali ove la merce contraffatta veniva assemblata. Si tratta di una vera e propria fabbrica clandestina ubicata nel quartiere Chiaiano di Napoli.

    All’interno della fabbrica, i militari hanno rinvenuto oltre 70 attrezzature, tra cui macchine da cucire, termo pistole, telai, vernici e spatole, nonché etichette, materiale per il packaging e 8 rotoli da 250 metri di pelle cadauno di pregevole qualità, pronti per essere lavorati.
    La fabbrica clandestina a Chiaiano
    Al termine dell’operazione, i Finanzieri hanno denunciato due cittadini napoletani, padre e figlio, per i reati di contraffazione e ricettazione. I due locali individuati, le attrezzature, un’autovettura e oltre 3.000 articoli contraffatti, per un valore complessivo di circa 500.000 euro, sono stati posti sotto sequestro.
    L’operazione dei Finanzieri rappresenta un importante risultato nel contrasto alla contraffazione, un fenomeno raccontato spesso dalle cronache di Napoli che non solo danneggia l’economia legale ma rappresenta anche un pericolo per la salute e la sicurezza dei consumatori. L’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare questo tipo di reati è costante e mira a tutelare il mercato e i cittadini.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, a Ponticelli hashish nel cofano: arrestato 26enne

    Napoli.I Carabinieri della Stazione di Ponticelli, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un 26enne del posto e denunciato una donna per resistenza a pubblico ufficiale.
    I militari, notando un’autovettura con a bordo due persone che procedeva a velocità sostenuta, hanno intimato l’alt. Il conducente, invece di accostare, ha accelerato dando il via ad un inseguimento che si è protratto per diverse centinaia di metri.

    L’auto è stata infine bloccata in via Carlo Miranda. I Carabinieri hanno proceduto a perquisire il veicolo, rinvenendo nel cofano ben 57 panetti di hashish, per un peso complessivo di circa 3 chili. Inoltre, è stata trovata anche una mazza da baseball.
    Alla luce del quanto accertato, il 26enne, Luca Risimini, è stato arrestato e tradotto in carcere in attesa di giudizio, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto di oggetti atti ad offendere.

    La donna che era con lui in auto, una 26enne di Anzio, è stata invece denunciata per resistenza a pubblico ufficiale.
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    Napoli, nuova stesa a Pianura: spari al Cannavino, paura tra gli abitanti

    Napoli. Riesplode la faida di Pianura: stesa in via Evangelista Torricelli. Cinque colpi di pistola esplosi in aria in direzione di un edificio dove abitano alcuni esponenti del gruppo di camorra dei Carillo.
    Paura tra gli abitanti che sono scesi in strada e hanno avvertito la polizia. Arrivati sul posto gli agenti hanno repertato i bossoli e hanno effettuato i rilievi cercando anche di capire a chi era rivolto il messaggio di piombo.

    Via Evangelista Torriccelli, nella zona della Cannavino, regno del boss Antonio Carillo, nel corso dell’ultimo anno è diventata tristemente nota per lunga lunga serie di stese ed attentati.
    L’ultimo in ordine di tempo il 24 aprile scorso quando alle tre di notte ci fu prima un colpo di pistola in aria e poi l’incendio dello scooter di una donna incensurata.

    Gli investigatori ritengono che anche questa volta sia opera di un gruppo di giovani emergenti che cercano di approfittare del vuoto di potere determinato dalla detenzione dei boss dei due gruppo criminali in guerra da tempo ovvero dei Carrillo, eredi dei Pesce-Marfella, in contrasto con i Calone-Esposito-Marsicano.
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    Napoli, maxi processo al clan Contini: 140 indagati

    Napoli. 140 gli indagati, 1000 pagine di ordinanza cautelare, 130 capi di imputazione e 40 ordinanze di misura cautelare: è questa la sintesi del maxi processo al clan Contini che inizia dopodomani  nell’aula Bunker di Poggioreale. L’udienza preliminare che si apre il 7 giugno parte dall’inchiesta della Procura di Napoli, Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed emesse dal G.I.P.
    Punti Chiave Articolodel Tribunale di Napoli, per un presunto giro di denaro sporco, secondo gli Inquirenti – proveniente dal clan Contini dell’Alleanza di Secondigliano – riciclato in imprese del tessuto economico campano e non solo.
    Nella lista esponenti del clan Contini, imprenditori compiacenti, prestanome, intermediari d’affari, per un giro vertiginoso di soldi che ha portato carabinieri e finanza ad operare anche una serie di sequestri per un totale di 8,4 milioni di euro. Otto anni di indagini, per questo filone di indagine (ve ne sono altri 10) avvenute attraverso analisi di documenti fiscali, accertamenti fiscali, appostamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, testimonianze di parti offese e di Collaboratori di Giustizia, il cui castello accusatorio si completava via via con nuovi accertamenti, interrogatori e nuovi iscritti nel registro degli indagati.
    I reati contestati dagli inquirenti sono a vario titolo: falsificazione e commercializzazione di orologi a marchio contraffatto, fittizia intestazione di beni, indebite compensazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, auto riciclaggio e reimpiego di ingenti capitali, emissione ed utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente mediante altri artifici, dichiarazione infedele, indebita compensazione, detenzione e traffico di armi da fuoco, estorsione aggravata, aggressione e tentato omicidio, tutte aggravate dal metodo mafioso per favorire la potente cosca del Clan Contini dell’Alleanza di Secondigliano (Mallardo e Licciardi).  I Festa avevano creato un gruppo imprenditoriale/criminale Secondo gli investigatori, si era costituito “un vero e proprio gruppo imprenditoriale/criminale costituito da diverse società operanti sul territorio italiano ed estero create e/o acquistate” da Antonio Festa, suo figlio Gennaro Festa e Salvatore D’Amelio,  grazie alla collaborazione di vari professionisti tra cui Michele Tecchia il tutto attraverso “l’imposizione fittizia e fiduciaria di numerosi prestanome”. Tenore di vita altissimo, investimenti in molteplici settori economici, eppure i componenti del Gruppo Festa risultavano secondo gli inquirenti “essere privi di una solida base economica”. L’ipotesi è che i componenti del gruppo fossero riusciti a “creare una fitta rete di società intestate a prestanome, nelle quali confluivano i proventi delle varie condotte illecite, dalla contraffazione alle frodi fiscali, e conseguenti attività di riciclaggio”. Nell’inchiesta anche il traffico di armi Ultima fase di questa enorme vicenda criminale: detenzione e traffico di armi da fuoco e l’estorsione al fondamentale intermediario S.C, che secondo la Procura e’ stato destinatario di estorsioni da uomini del clan, minacciato, picchiato e accoltellato per un investimento andato male con i Festa e altri esponenti del clan, antecedentemente all’epoca covid, con intermediari Cinesi. Una vera e propria esecuzione che doveva portare al suo omicidio. Tra le varie attività, il gruppo secondo gli inquirenti avrebbe anche acquisito il 50% del capitale sociale di una clinica per autistici in provincia di Campobasso, reimpiegando nell’operazione quasi 3 milioni di euro di origine illecita. Nel pool difensivo gli avvocati Arturo Cola,  Gaetano Manzi, Giovanni Cerino,  Vincenzo Romano, Claudio Davino, Massimo Viscusi, Domenico Vincenzo Ferraro, Gianluca Gambogi,  Leopoldo Perone. Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Napoli “Il poeta racconta”: i bamnbini alla scoperta delle tombe di Virgilio e Leopardi

    Napoli. Domenica 9 giugno alle ore 11:00, NarteA conclude il suo progetto “Piccoli esploratori scoprono…” con un evento speciale al Parco Vergiliano di Piedigrotta. “Il poeta racconta” è un viaggio immersivo tra storia e leggende, alla scoperta delle tombe di Virgilio e Leopardi, due poeti che ebbero un legame profondo con Napoli.

    Punti Chiave ArticoloI bambini si trasformeranno in piccoli esploratori, guidati dalle esperte guide NarteA, per conoscere questi luoghi affascinanti e ripercorrere le atmosfere della celebre Festa di Piedigrotta, il “carnevale napoletano” che si svolgeva un tempo nei pressi della grotta di Posillipo. Un’esperienza ricca di divertimento e apprendimento I bambini potranno esplorare il parco, prendere appunti su un libretto e completare attività ludico-ricreative per memorizzare ciò che imparano.Conosceranno la vita e le opere di Virgilio e Leopardi, due grandi figure della letteratura italiana.
    Si immergeranno nell’atmosfera della Festa di Piedigrotta, con le sue sfilate, la musica e i festeggiamenti.Stickers, cruciverba e disegni per sprigionare la fantasia e imparare divertendosi. Scopriranno la figura della sirena Partenope e le leggende legate a Virgilio, come quella della mosca d’oro e dell’uovo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO