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    Campi Flegrei, due livelli nella crosta terrestre regolerebbero sismicità

    Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’University College of London (Ucl), la presenza di due livelli poco permeabili nella crosta dei Campi Flegrei regolerebbe i movimenti verticali e la sismicità osservati negli ultimi 40 anni. Pubblicata sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters, la ricerca “Evolution in unrest processes at Campi Flegrei caldera as inferred from local seismicity” ha analizzato la distribuzione degli eventi sismici e dell’energia da essi rilasciata: i risultati suggeriscono che quest’ultima si concentra principalmente in prossimità di due livelli (superfici di separazione tra rocce con proprietà fisiche e chimiche diverse) situati rispettivamente a circa 3 ed a 1-1,5 chilometri di profondità.“Questi livelli svolgono un ruolo chiave nel controllo dei movimenti verticali e della sismicità nei Campi Flegrei e sono presenti in diversi sistemi vulcanici caratterizzati da alte temperature e da circolazione dei fluidi. Quello più superficiale previene almeno in parte la dispersione dei fluidi idrotermali verso la superficie, fluidi che hanno un ruolo significativo nell’innesco della sismicità”, ha dichiarato Stefano Carlino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e coautore dello studio.
    Al di sotto del livello più profondo, le rocce passano da un comportamento fragile, cioè sono soggette a rottura determinando i terremoti, a uno duttile, in cui si deformano plasticamente senza rompersi. “Qui avviene il processo di accumulo di fluidi e/o di magma che determinerebbe l’aumento di pressione e il sollevamento della caldera. L’innalzamento potrebbe continuare fino a quando lo stiramento della crosta consentirà il maggiore deflusso di gas in superficie, con conseguente depressurizzazione della sorgente del sollevamento, come pensiamo sia avvenuto durante la fase terminale della crisi bradisismica del 1982-1984, iniziata con lo sciame dell’1 aprile 1984”, ha spiegato Nicola Alessandro Pino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e coautore dello studio.
    A differenza del periodo 1982-1984, durante l’attuale fase di sollevamento in corso dal 2005, la sismicità è concentrata maggiormente nel settore orientale di Pozzuoli, al di sotto dell’area Solfatara-Bagnoli. “Questo suggerisce che, negli ultimi anni, la risalita di fluidi di origine magmatica, con conseguente indebolimento delle rocce, sia avvenuta quasi esclusivamente in questo settore della caldera, dove il nostro studio ha evidenziato un innalzamento della profondità della transizione delle caratteristiche delle rocce da fragili a duttili”, ha aggiunto Stefania Danesi, ricercatrice della sezione di Bologna dell’Ingv e primo autore dello studio.
    Come ha affermato Christopher Kilburn, professore dell’University College of London (Ucl) e co-autore dello studio, “Gli innalzamenti del suolo nei Campi Flegrei nelle ultime decadi favoriscono lo stiramento e l’eventuale rottura parziale della crosta. Questo processo facilita il passaggio dei fluidi accumulati nel sottosuolo e quindi una perdita di pressione in profondità”. “Il monitoraggio dell’attività dei Campi Flegrei nel prossimo futuro potrà indicare se gli sciami sismici degli ultimi mesi rappresentino o meno l’inizio di questa fase”, ha concluso Danesi.
    Dall’Ingv viene precisato che la ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento, quindi, i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione. LEGGI TUTTO

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    Il cuore grande dei napoletani: Francesco, 15 anni, sogna una vita normale, la mamma lancia raccolta fondi per aiutarlo. Donati oltre 5 mila euro

    Francesco è un ragazzo di 15 anni, di Napoli, che dopo un’infanzia complicata, da poco ha anche scoperto di avere una malattia rara, l’Osteosarcoma. Per questo si è dovuto trasferire con sua madre a Torino, dove viene seguito all’ospedale infantile Regina Margherita.
    La mamma di Francesco ha deciso di lanciare una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere le innumerevoli spese del trasferimento. Inoltre, il ragazzo ha bisogno di una protesi perché gli è stata amputata la gamba sinistra. Ciao a tutti io sono Amalia la mamma di Francesco e sono qui per chiedere tutti ad aiutare francesco a camminare di nuovoFrancesco e un ragazzino di 15 anni e nn ha avuto un trascorso sereno…Fin da piccolo e stato coinvolto in situazioni familiari purtroppo non del tutto piacevoli per la crescita sana di un bambino
    Ha assistito ad episodi di violenza tra me e suo padre fino ad arrivare al punto di allontanarci drasticamente dal papà e x questo abbandonare quel poco di realtà che si era creata a Rimini per arrivare a napoli e ricominciare tutto da capo con non pochi problemi e sacrifici
    Tornati a napoli francesco stava cominciando a vivere finalmente una vita più agiata ma soprattutto più serena grazie all’amore che riceve ogni giorno dalla mia famiglia in particolare da zio GinoFrancesco nn avendo una figura maschile di riferimento sin dal arrivo a napoli si è molto legato allo zio fino a che a giugno del 2019 lo zio viene a mancare x fatalità…un infarto in moto
    Per Francy di nuovo il buioAncora una volta a fatica ci stiamo riprendendo fino a quando ad aprile di quest’anno abbiamo scoperto che Francesco si è ammalato di cancroE qui mi e crollato l’universo addosso
    Nn vi so spiegare cosa ho provato quando ho avuto questa tragica e triste notizia anke perché credo Ke nessuno di noi possa essere in grado di spiegarlo quando arrivano queste notizie…nn esistono paroleFrancesco ha una delle malattie più rare e meno studiate e ricercate ad oggiOsteosarcoma osteoblasti o di alto grado di malignitàCome se nn bastasse
    E tra i più aggressivi e veloce tra la famiglia dei sarcomiDetto questo….avuta la notizia purtroppo da Napoli ci siamo dovuti trasferire a Torino perché sn solo 4 in Italia le strutture che curano questo tipo di cancro…Ci siamo trasferiti con molta molta fatica…mamma e disoccupata il papà di francesco come al solito nn si prende cura di lui neanche in questa difficile situazione…Ke dire proprlemi a non finire
    Ad oggi a francesco gli hanno amputato la gamba sinistra e solo con una protesi potrà tornare a camminareDovremo fare tanti accorgimenti al dispositivo che gli sarà fornito x fare in modo che Francesco possa condurre una vita normale senza subire il disagio dell’ sua disabilità che purtroppo gli rimarra a vita
    Ci rivolgiamo a voi per fare in modo che Francesco possa vivere un futuro miglioreAnticipatamente Io e Francesco ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che anche con un piccolo contributo ci saranno vicini in questo difficile momentoGrazie grazie grazie e ancora grazie LEGGI TUTTO

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    La Federico II nello Spazio partecipa all’esperimento ESA per il volo parabolico

    All’esperimento ESA per il volo parabolico partecipa anche la Federico II. Nella campagna dell’Agenzia spaziale europea, in corso da mesi sulla Stazione spaziale internazionale in orbita attorno alla Terra, l’Ateneo federiciano ha contributo, infatti, alla realizzazione di Low-G Emulsions (Emulsioni a bassa gravità) sviluppato nell’ambito dello stesso progetto.Del gruppo di lavoro fanno parte Università ed enti di ricerca provenienti da Italia, Grecia, Stati Uniti, Germania, Francia e Giappone. L’Ateneo ha offerto il proprio supporto attraverso il Dipartimento di Ingegneria chimica, dei materiali e della produzione industriale, la cui competenza è riconosciuta a livello internazionale. Al gruppo di Napoli, gli altri partner, hanno chiesto di investigare il ruolo della reologia e della termodinamica di fluidi complessi, problematica tipica dell’ingegneria chimica. L’esperimento di volo parabolico si è svolto sull’Oceano Atlantico dal 27 novembre al 1° dicembre 2023 ed è stato realizzato utilizzando un’apparecchiatura sviluppata dall’Università Aristotele di Salonicco.
    La squadra di volo comprende Thodoris Karapantsios, Sotiris Eugenides, Ourania Oikonomidou e Angeliki Chondrou dell’università greca, e Sergio Caserta del DICMaPI della Federico II di Napoli. La squadra di volo ha condotto l’esperimento in assenza di gravità, mentre il team di supporto a terra, di cui hanno fatto parte Stefano Guido della Federico II, Margaritis Kostoglou e Triantafyllos Tsilipira, dell’Università Aristotele di Salonicco AUTh, si è occupato della logistica e della preparazione dei dispositivi sperimentali prima e dopo il volo.
    I voli parabolici sono uno strumento scientifico riconosciuto e prezioso per eseguire esperimenti in condizioni di gravità zero, come quelle dello spazio, ma all’interno dell’atmosfera terrestre.
    Ogni anno l’ESA organizza due campagne di volo parabolico sull’Oceano Atlantico partendo da Bordeaux, in Francia, e i team partecipanti vengono selezionati a seguito di una valutazione basata su rigorosi criteri scientifici, mentre le specifiche tecniche e il funzionamento in sicurezza di ciascun esperimento vengono controllati da personale specializzato che visita i team nei loro laboratori durante tutta la preparazione che dura diversi mesi.
    Gli esperimenti realizzati dal team congiunto Italo-Greco (UNINA-AUTh) hanno riguardato lo studio del comportamento dinamico di gocce di liquido organico (fase oleosa) all’interno di una fase acquosa continua. Un’emulsione è definita come la dispersione di goccioline di un liquido in un altro liquido, senza che i due liquidi si mescolino tra loro.
    L’importanza dell’esperimento risiede principalmente nel significato scientifico dei risultati raccolti in condizioni di gravità zero. In particolare, i risultati sperimentali mostrano i meccanismi attraverso i quali è possibile preparare emulsioni di particolare stabilità anche con l’utilizzo di una piccola quantità di prodotti chimici (tensioattivi) purché vengano scelte le opportune condizioni di emulsificazione.
    Due le potenziali applicazioni dei risultati della ricerca: investigare la possibilità di produrre beni di largo consumo (alimenti, detergenti, cosmetici, farmaci) in condizioni di bassa o nulla gravità che consentirebbe di sviluppare simili produzioni su scala industriale così da poter pensare a una reale esplorazione dello spazio che vada oltre le orbite terrestri, realizzando delle installazioni umane permanenti per esempio sulla Luna o su Marte; migrare verso una chimica verde e uno sviluppo industriale sostenibile.
    Si tratta dunque di esperimenti indispensabili non solo per lo sviluppo della frontiera della conoscenza scientifica e tecnologica asservita allo scopo dell’esplorazione spaziale, ma hanno anche l’obiettivo di identificare delle ricadute su una scala temporale più ravvicinata nella nostra vita quotidiana, con particolare attenzione allo sviluppo di processi e prodotti industriali che possano ridurre l’impatto sull’ambiente. LEGGI TUTTO

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    Gratteri rivoluziona la Procura di Napoli: le nuove deleghe

    A cento giorni dall’arrivo a Napoli, il procuratore Nicola Gratteri ha rivoluzionato le deleghe per la guida degli uffici chiave della Procura.
    Il pool reati contro la pubblica amministrazione passa a Sergio Amato
    Il procuratore aggiunto Sergio Amato, che finora guidava il pool sicurezza urbana, si occuperà ora dei reati contro la pubblica amministrazione. Si tratta di una sorta di ritorno alle origini per Amato, che da pm ha svolto delicate indagini che hanno coinvolto colletti bianchi.
    Michele Del Prete torna a Napoli alla guida della Dda
    Michele Del Prete, per anni in forza all’anticamorra del Centro direzionale, torna a Napoli nella veste di procuratore aggiunto. Del Prete lascia la Procura nazionale antimafia per coordinare il pool dei clan radicati nel Casertano e nel Beneventano.
    Pierpaolo Filippelli si occupa di criminalità predatoria
    Pierpaolo Filippelli, che finora guidava il pool reati in materia di urbanistica, si occuperà di criminalità predatoria. Si tratta di un tema di grande attualità, a causa dell’aumento degli scippi e delle rapine che mettono quotidianamente al repentaglio la sicurezza urbana.
    Antonio Ricci alla guida del pool reati urbanistici
    La nuova entry è Antonio Ricci, che arriva dalla Procura di Vallo della Lucania. Ricci guiderà il pool reati urbanistici, che si occupa di gravi episodi di abusivismo che hanno violato il territorio napoletano. La “rivoluzione” della Procura di Napoli è stata anticipata da Il Mattino in edicola.
    La sfida del lavoro di squadra
    Le nuove deleghe sono state assegnate con l’obiettivo di rafforzare il lavoro di squadra all’interno della Procura di Napoli. Gratteri ha sottolineato più volte che non esistono sezioni di serie A e di serie B, ma che è importante creare un’anima comune che possa superare le rispettive specializzazioni.
    La lotta alla camorra
    Gratteri ha anche ribadito la sua determinazione nella lotta alla camorra. In una recente riunione con i vertici della Curia, il magistrato calabrese ha spiegato che alcuni reati “non si combattono solo sfogliando il codice, ma anche e soprattutto facendo leva sul sentimento, sul trasporto del proprio cuore, per proiettare il proprio lavoro a difesa del territorio e delle esigenze di giustizia dell’intera collettività”. LEGGI TUTTO

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    Salerno, agente penitenziario arrestato con la compagna: portava la droga in carcere

    Nella mattinata di oggi, personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, durante un controllo all’interno della Casa Circondariale di Salerno “A. Caputo”, ha arrestato Francesco Giugliano, agente penitenziario, per detenzione di sostanza stupefacente.Giugliano è stato fermato mentre varcava l’ingresso della struttura con indosso circa 150 grammi di hashish. Al momento dell’intervento della Polizia Giudiziaria, l’agente ha avvertito telefonicamente la compagna di quanto stava accadendo e ha minacciato con la pistola d’ordinanza i propri colleghi, guadagnando l’uscita della Casa Circondariale e dandosi alla fuga, insieme alla convivente, a bordo di un’autovettura.
    La compagna di Giugliano, prima di raggiungerlo, ha gettato dalla propria abitazione una confezione di marijuana, materiale per il confezionamento della stessa e numerose schede telefoniche.
    I fuggitivi sono stati intercettati da una pattuglia della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria che, dopo un pericoloso inseguimento, li ha fermati nel comune di Battipaglia. A seguito di perquisizione, Giuliano è stato trovato in possesso della somma in contanti di 2.000 euro, di una pistola con due caricatori e di una radio portatile non autorizzata.
    Nel corso della successiva perquisizione presso l’abitazione, attigua alla Casa Circondariale, nella disponibilità dell’agente e della sua compagna, sono stati altresì rinvenuti un caricatore contenente proiettili per pistola, numerosi dispositivi cellulari, una macchina per il sottovuoto, utilizzata per confezionare sacchetti sottovuoto contenenti lo stupefacente, buste schermate per smartphone in cui riporre dispositivi elettronici da introdurre nella struttura carceraria eludendo il controllo del metal detector.
    Giugliano e la compagna, entrambi di 40 anni, sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, porto abusivo di arma da fuoco, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Tenta di strangolare la fidanzata: salvata dai vicini. Ma lui è stato solo denunciato

    Una giovane originaria di Mugnano, in provincia di Napoli, è stata vittima di violenza da parte del fidanzato a Monza, rischiando la vita. Fortunatamente, la sua coinquilina, rientrata a casa in extremis, ha allertato polizia e carabinieri.La denuncia della vittima ha rivelato l’accaduto, tuttavia, a giorni di distanza, non sono stati presi provvedimenti, causando preoccupazione e disperazione al padre della ragazza.
    Quest’ultimo ha raccontato la drammatica situazione al deputato Francesco Emilio Borrelli, sottolineando la mancanza di interventi immediati da parte delle autorità. La ragazza è tornata a Napoli, ma il suo ritorno imminente a Monza preoccupa il padre, dato che il fidanzato vive a poche centinaia di metri di distanza.
    Il padre ha espresso la sua angoscia, dichiarando: “I carabinieri mi hanno detto che devono aspettare la risposta del giudice prima di intervenire, ma come può passare tutto questo tempo in una situazione così pericolosa? Ci sentiamo abbandonati e non sappiamo che fare, a chi rivolgerci, questa situazione spinge le persone alla follia.
    L’aggressore è ancora libero e la ragazza è tornata a casa dei genitori a Mugnano
    Sono seriamente preoccupato per la vita di mia figlia e mi auguro che qualcuno faccia qualcosa e in fretta perché questo è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che mia figlia ha subito nel corso degli ultimi mesi”.
    Il deputato Francesco Emilio Borrelli e la consigliera comunale di Europa Verde a Mugnano, Giusy Mauriello, hanno sollevato la questione, sottolineando l’urgenza di azioni rapide e concrete da parte della magistratura e delle forze dell’ordine. Borrelli ha dichiarato: “Alle denunce devono seguire azioni rapide e concrete da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, altrimenti ogni sforzo diventa inutile. Non possiamo dire a tutti ‘denunciate’ e poi non accade nulla.
    Qui c’è una vita in serio pericolo e non muovere un dito significa essere complici dei reati successivi che verranno commessi. Le donne non possono essere lasciate sole in mano ai loro aguzzini. Chiediamo che si faccia tutto il possibile per tutelare questa vita, questa ragazza, questa famiglia”. LEGGI TUTTO

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    COPPA ITALIA Il Frosinone cala il poker al Maradona, Napoli umiliato ed eliminato

    Da Spalletti a Mazzarri, il risultato non cambia: la Coppa Italia è sempre più un tabù per il Napoli. Per il terzo anno di fila gli azzurri salutano la competizione al primo turno, quello degli ottavi di finale, con una sconfitta casalinga: al Maradona questa volta passa il Frosinone con un clamoroso 0-4.PUBBLICITA

    Tanto turnover per Mazzarri. In porta c’è Gollini, i terzini sono Zanoli e Mario Rui mentre Ostigard e Natan si schierano al centro della difesa. Cajuste, il rientrante Demme e Gaetano compongono il centrocampo mentre il trio d’attacco è totalmente inedito: Lindstrom e Raspadori supportano sugli esterni l’unica punta Simeone.
    Anche Di Francesco opera tanti cambi e concede spazio a giocatori meno utilizzati. Tra i pali dunque Cerofolini, i tre di difesa sono Monterisi, Okoli e Lusuardi. Kvernadze e Brescianini gli esterni di centrocampo mentre Barrenechea completa la mediana al fianco di Bourabia e Garritano. Caso e Cheddira sono i due attaccanti.
    Napoli avanti al 38′, ma il VAR annulla il gol di Simeone
    Ritmo molto blando in avvio di gara. La prima occasione arriva solo al 15′: Lindstrom calcia da posizione defilata trovando la risposta di Cerofolini in angolo. Qualche minuto più tardi si rende pericoloso anche Raspadori: il numero 81 azzurro scambia in area con Cajuste e calcia subito, centrando il palo esterno.
    Insidiosissimo anche il Frosinone dalle parti di Gollini: l’occasione ce l’ha Caso alla mezz’ora, dopo aver ricevuto in profondità su imbucata di Garritano. L’attaccante entra in area, sterza, mette a sedere Zanoli ma trova la grande opposizione con il corpo in scivolata di Ostigard.
    Poco prima dell’intervallo l’episodio che fa discutere: Zanoli si allunga troppo il pallone, Okoli è in vantaggio ma sbaglia clamorosamente il retropassaggio servendo Simeone, che scarta Cerofolini e deposita in rete l’1-0. Il Napoli esulta, ma dopo qualche minuto l’arbitro Abisso ferma tutto: c’è fallo di mano a inizio azione di Lindstrom, rete annullata e si va a riposo a reti bianche.
    Il Frosinone la sblocca e poi travolge il Napoli: è poker
    Parte forte il Frosinone a inizio ripresa ma il Napoli incassa i colpi e risponde. Vicinissimo al vantaggio al 53′ Mario Rui su punizione conquistata da Raspadori dopo situazione pericolosa: palo clamoroso a Cerofolini fuori causa. Mazzarri ricorre subito ai suoi top: dentro prima Di Lorenzo e Lobotka, quindi Osimhen e Kvaratskhelia.
    I cambi però generano l’effetto opposto e nel giro di 5′ i ciociari calano un uno-due terrificante. Al 65′ Barrenechea apre le marcature svettando indisturbato di testa da corner, al 70′ invece il bis è servito da Caso su gentile concessione di Di Lorenzo, che con un retropassaggio errato manda in porta il numero 10 ospite che fa 0-2.
    Il Napoli attacca a testa bassa nei minuti finali, Mazzarri inserisce anche Politano. All’82’ Kvara reclama un rigore non fischiato, sul rovesciamento di fronte Gelli spreca il match point a tu per tu con Gollini. Nel finale il sigillo arriva comunque: fallo di Di Lorenzo in area, rigore per il Frosinone che Cheddira non sbaglia. E a tempo scaduto Harroui cala il poker in contropiede. Finisce 0-4. LEGGI TUTTO

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    L’OPERAZIONE Partite e film gratis: bloccati 50mila utenti del “pezzotto”

    Stop a più di 50mila utenze illegali alle piattaforme private a pagamento delle Iptv e dei siti di live streaming delle più note piattaforme televisive. A disporlo è stata la Procura di Catania nell’ambito di un’inchiesta sulla pirateria televisiva con 21 indagati in 12 città italiane – Catania, Messina, Siracusa, Cosenza, Alessandria, Napoli, Salerno, Reggio Emilia, Pisa, Lucca, Livorno e Bari – e a perquisizioni e sequestri della Polizia Postale in tutto il territorio nazionale di 13 pannelli di controllo dei flussi illegali.L’indagine, secondo il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Francesco Camerano, titolari del fascicolo, ha individuato una associazione a delinquere transnazionale che avrebbe avuto profitti mensili per sei milioni di euro al mese.
    I reati contestati, a vario titolo, sono associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla diffusione di palinsesti televisivi ad accesso condizionato, danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, accesso abusivo a un sistema informatico, frode informatica.
    Le indagini, avviate dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania con il diretto coordinamento del Servizio polizia postale di Roma e dirette dalla Dda etnea, hanno permesso di delineare “l’esistenza di una associazione criminale organizzata in modo gerarchico secondo ruoli distinti e ben precisi e con promotori distribuiti sul territorio nazionale e all’estero, avente come finalità la costante distribuzione a un elevatissimo numero di utenti in ambito nazionale e internazionale di palinsesti live e contenuti on demand protetti da diritti televisivi di proprietà delle più note piattaforme televisive quali, ad esempio, Sky, Dazn, Mediaset, Amazon prime, Netflix ,attraverso il sistema delle Iptv illegali, con profitti mensili per svariati milioni di euro”.
    In rete  vari profili che pubblicizzavano il “pezzotto”
    Scoperta anche la presenza su varie piattaforme social di canali, gruppi, account, forum, blog e profili che pubblicizzavano la vendita, sul territorio nazionale, di flussi, pannelli e abbonamenti mensili per la visione illegale dei contenuti audiovisivi
    . L’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Duilio, ha espresso “pieno sostegno alle forze dell’ordine nella loro attività di contrasto, che negli anni è diventata sempre più preziosa per garantire la legalità, a tutela di tutti coloro che fruiscono legittimamente dei loro contenuti preferiti”.
    “Contrastare questo fenomeno criminale – ha aggiunto – è un impegno che ci coinvolge tutti e ora, grazie alla nuova legge antipirateria, possiamo farlo con ancora più efficacia”. Per la Federazione per la tutela delle industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali l’operazione della polizia di Catania è “un duro colpo alle mentalità criminali che gestiscono le Iptv illegali e le piattaforme di live streaming illecite i cui introiti finanziano atti criminosi”. LEGGI TUTTO

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    Mazzarri: “Contento per Kvara e Osimhen ma dobbiamo segnare di più”

    “Dovevamo sbloccarci, sono contento per tanti aspetti. Ci voleva. Sono contento per i gol di Kvara e Osimhen, sentivano questa pressione, ci voleva”.
    Walter Mazzarri è ampiamente soddisfatto della prestazione del Napoli e soprattutto di quella della coppia d’attacco della sua squadra che ha deciso la partita.
    “Quando una squadra – osserva il tecnico – fa quasi l’80% del possesso palla nel primo tempo con 5-6 occasioni nitide c’e’ poco da aggiungere. Si era creato un po’ di nervosismo per il gol che non arrivava. Ai ragazzi ho detto che non dobbiamo festeggiare con un solo gol di vantaggio. La squadra ha creato diverse palle gol. Si e’ creato tanto. Bisognava essere piu’ lucidi a fare gol prima. Sono molto soddisfatto”.
    Il tecnico livornese ha poi analizzato il match: “Soprattutto il primo tempo sembrava porta stregata. Abbiamo fatto un possesso palla quasi record. Probabilmente questa squadra viene da un momento di nervosismo, era prevedibile che questo sarebbe stato un anno difficile. Solo vincendo la partita e trovando serenità. A volte non lo siamo, alcune occasioni erano semplici. Gli attaccanti quando non sono sereni sbagliano gol facili”.
    Mazzarri non nasconde la soddisfazione per la rete di Kvaratskhelia: “Poco sereno? Se c’è stato un cambio allenatore è perché c’erano problemi anche di questo tipo. Bisogna stargli dietro. Era un signor giocatore, ma da quando si è consacrato tutti triplicano su di lui, e quando non arriva il gol è normale che il ragazzo senta la pressione addosso. Oggi era più sereno, e infatti ha fatto un gran gol”.
    “Il Cagliari – conclude Mazzarri – sa recuperare negli ultimi minuti. L’apprensione viene. Il risultato ci da’ serenita’ nella prossima gara. Io sono venuto qui per dare una mano al presidente e ai tifosi, sono un allenatore che sa quello che fa. Dopo un’annata pazzesca, forse anche con Spalletti c’era il rischio di perdere qualche partita”. LEGGI TUTTO

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    SERIE.A Il Napoli sfata il tabù Maradona: Cagliari ko con Osi e Kvara

    Il Napoli ritrova la vittoria al Diego Armando Maradona, contro il Cagliari finisce 2-1 grazie alla premiata ditta Osimhen-Kvaratskhelia. Paroni di casa all’attacco da subito, con occasioni continue a partire dal 5′ con Kvaratskhelia seguito all’8′ e 10′ da Osimhen, al 15′ con Politano, al 22′ con Augello, al 29′ con il palo di Rahmani. Difesa del Cagliari costretta al superlavoro per aiutare Scuffet che al 38′ ferma un tiro preciso di Kvaratskhelia.PUBBLICITA

    Occasione Cagliari al 43′ dopo un contropiede che porta Nandez a tu per tu con Meret, che salva. Osimhen rimedia un giallo al 45′ dopo un tentativo di rovesciata che manda a terra Augello. Giallo anche al Cagliari dopo la fine del tempo regolamentare, a prenderlo Goldaniga per gioco pericoloso su Kvara, poi un altro a Pavoletti dopo l’accenno di rissa successivo.
    Nel secondo tempo Cagliari arremba da subito con Obert al 46′, Meret riesce ad annullare il tentativo, risponde al 55′ Anguissa con un tiro violento dal limite ma la palla è alta. A sbloccare l’impasse è il solito Osimhen in agguato sul centro che di testa segna dopo il lancio da sinistra di Kvaratskhelia al 70′.
    Vantaggio che dura poco perché meno di due minuti dopo è Pavoletti a centrare la rete di Meret grazie all’asist da sinistra di Luvumbo. E’ una magia di Osimhen in area, attorniato dalla difesa cagliaritana, che risolve ancora per il Napoli: stoppa di petto, palleggia tre volte, si gira e serve Kvara che mette di sinistro in rete al 75′ dopo un rimbalzo interno sul palo. Politano sigla la rete del 3-1 ma l’arbitro annulla il gol per fuorigioco di Osimhen, che all’82’ esce dopo aver accusato un problema fisico, entra Gaetano. Sei i minuti di recupero allo scadere del novantesimo, più uno di sforamento. LEGGI TUTTO

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    Settima edizione del Premio “Donne per Napoli”, riconoscimento anche per la mamma di Giogiò Cutolo

    Napoli. Daniela Di Maggio, psicologa e mamma di Giovanbattista Cutolo, il musicista dell’Orchestra Scarlatti ucciso a Napoli lo scorso agosto dopo una lite per futili motivi, e Eugenia Carfora, dirigente scolastico dell’Istituto superiore Francesco Morano del Parco Verde di Caivano, riceveranno un riconoscimento speciale per la categoria inclusione sociale nell’ambito della settima edizione del Premio “Donne per Napoli” – Carpisa Yamamay Miriade.La cerimonia di premiazione, condotta da Veronica Maya, si terrà mercoledì 20 dicembre al Teatro Posillipo di Napoli.
    Il premio, ideato dall’imprenditore Raffaele Carlino, presidente di Carpisa e Miriade, e dal giornalista Lorenzo Crea, direttore artistico della manifestazione, intende premiare le donne, partenopee e non, che si sono impegnate a vario titolo per la città di Napoli, dando lustro a quest’ultima in vari settori.
    Le altre vincitrici di questa settima edizione, selezionate dal Comitato tecnico scientifico del Premio, sono:
    Maria Elena Boschi (per la categoria Istituzioni, sezione intitolata alla memoria della senatrice Graziella Pagano prematuramente scomparsa nel settembre dello scorso anno);Carmen Giannattasio (Musica);Maria Triassi (Medicina e Ricerca scientifica);Rita Maria Antonietta Mastrullo (Conoscenza);Rajae Bezzaz (Giornalismo d’inchiesta);Concita De Gregorio (Giornalismo – carta stampata);Luana Ravegnini (Giornalismo e divulgazione);Pina Amarelli (Imprenditoria);Alessandra Aliberti e Chiara Di Gennaro (imprese green);Maria Giovanna Paone (Moda);New Martina (Nuove tendenze);Vittoria Schisano (Libri);le attrici Mariasole Pollio (Cinema), Claudia Ruffo (Tv – soap), Mariana Falace, Denise Capezza, Claudia Marchiori e Daniela Ioia (serie TV);Susy del Giudice (Teatro);le campionesse Viola Scotto di Carlo e Gloria Peritore (Sport).Il Comitato tecnico scientifico del Premio “Donne per Napoli” è composto da personalità del mondo scientifico, accademico, imprenditoriale, della cultura e spettacolo come:
    la prof. Annamaria Colao (cattedra Unesco per l’Educazione alla salute e sviluppo sostenibile, presidente della Società Italiana di endocrinologia e fra le prime dieci scienziate italiane al mondo per numero di pubblicazioni in campo medico-scientifico);il prof. Raffaele Cercola (ordinario di Marketing alla Seconda Università di Napoli e fra i maggiori esperti italiani del settore);Veronica Maya (conduttrice tv);Francesco Tripodi (direttore generale di Miriade e amministratore delegato del Napoli Femminile calcio);Enzo Agliardi (giornalista economico);Francesco Sangiovanni (imprenditore titolare del Teatro Posillipo);Giada Filippetti (imprenditrice attiva nel settore turistico);Simona Bosso (avvocato).Partner della serata sono Cantina Tizzano, La bontà dell’orto, Raffaele Caldarelli pasticcere insieme con Rosanna Romano, per i panettoni artigianali Caldarelli, azienda che da anni affianca il Premio.
    Il riconoscimento a Daniela Di Maggio e Eugenia Carfora
    Il riconoscimento speciale a Daniela Di Maggio e Eugenia Carfora è stato attribuito per il loro impegno nel promuovere l’inclusione sociale e la lotta alle discriminazioni.
    Daniela Di Maggio, dopo la morte del figlio Giovanbattista, ha fondato l’associazione “GioGio Cutolo – Musica per la pace”, che si occupa di promuovere la cultura e la musica tra i giovani, in particolare nelle periferie.
    Eugenia Carfora, dirigente scolastico dell’Istituto superiore Francesco Morano del Parco Verde di Caivano, ha avviato un progetto di inclusione sociale che ha coinvolto gli studenti di diverse nazionalità.
    Il Premio “Donne per Napoli” è un’iniziativa che vuole valorizzare il ruolo delle donne nella società, in particolare nella città di Napoli. LEGGI TUTTO

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    Mozzarella di bufala campana Dop, seconda miglior formaggio al mondo

    La mozzarella di bufala campana Dop è stata eletta seconda miglior formaggio al mondo dall’atlante on line del cibo di tutto il mondo “Taste Atlas”.
    La classifica “100 best cheeses in the world” 2023-2024 ha visto la Bufala Campana conquistare la leadership mondiale nella sezione dei “soft cheese”, ovvero dei formaggi a pasta molle.
    “Taste Atlas” ha elogiato le proprietà del latte di bufala e sottolineato la differenza tra la mozzarella di bufala campana e le altre mozzarelle in commercio. Il portale ha infatti ricordato che la Bufala Dop deve essere realizzata con il 100 per cento di latte di bufala e solo nell’area geografica prevista dal disciplinare, che comprende la Campania, il basso Lazio, parte della provincia di Foggia e Venafro in Molise.
    “Siamo molto orgogliosi di questo risultato, che premia il grande lavoro dei nostri soci e l’impegno del Consorzio nel diffondere conoscenza e unicità della mozzarella di bufala campana Dop”, ha commentato il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
    Per il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, “questo riconoscimento conferma la grande voglia di mozzarella di bufala Dop che c’è e che noi registriamo nelle nostre attività internazionali. Inoltre ci spinge a lavorare ancora di più per garantire l’arrivo del prodotto sulle tavole di tutto il mondo, puntando sempre e solo sulla grande qualità della Bufala Campana Dop, vero segreto del suo successo. Siamo felici che la classifica segni un podio tutto italiano, con un’accoppiata vincente al vertice, quella tra parmigiano reggiano e bufala campana”.
    La classifica di “Taste Atlas” è stata stilata sulla base delle valutazioni di un team di esperti di formaggi di tutto il mondo, che hanno preso in considerazione fattori come il sapore, la consistenza, l’aroma e la storia del prodotto. LEGGI TUTTO