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    De Laurentiis: “Napoli, è il momento dei fatti”

    Aurelio De Laurentiis è in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, ma la sua mente è altrove. Il Napoli è ottavo in classifica e il presidente è determinato a invertire la rotta.PUBBLICITA

    “È il momento dei fatti, il punto sulla situazione lo faremo più in là”, ha detto De Laurentiis nel corso di un’intervista all’edizione napoletana di Repubblica. Ma è chiaro che la situazione è preoccupante.
    Il presidente ha già mandato un suo uomo di fiducia a Riyadh per controllare il manto erboso dello Stadium Al Shabab. È un dettaglio che dimostra quanto sia importante per lui che la squadra sia competitiva anche in questa partita.
    La semifinale contro la Fiorentina passa in secondo piano rispetto al mercato. De Laurentiis ha capito che dopo lo scudetto vinto c’è bisogno di resettare.
    “Stiamo facendo un’operazione che impone cautela”, ha detto. “Cerchiamo giocatori funzionali per il presente e per il futuro”.
    De Laurentiis ha già definito Mazzocchi, Traoré e Ngonge come acquisti funzionali. Nella seconda metà di gennaio potrebbero arrivare altri rinforzi, tra cui un difensore centrale e due centrocampisti.
    Il presidente è determinato a riportare il Napoli in Champions League. Per questo non lascia nulla al caso e sta seguendo Mazzarri come un’ombra.
    “Guida Walter ed è giusto che sia lui a indicare la rotta”
    “Guida Walter ed è giusto che sia lui a indicare la rotta”, ha detto De Laurentiis. “Ma io sono più di un secondo pilota”.
    Gennaio è il mese della svolta per il Napoli. La parola d’ordine è “resettare”. D’ora in poi ci sarà spazio solo per giocatori affamati e funzionali ai progetti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, busto Mussolini al Cardarelli. Borrelli (Avs): “E’ lì dal 2019”

    Sulla vicenda del busto di Mussolini ritrovato in una stanza del reparto di Chirurgia 3 dell’ospedale napoletano Cardarelli il deputato di Avs Francesco Borrelli tira fuori nuove testimonianze.
    Intanto è partita l’inchiesta interna dell’ospedale. Su mandato della direzione generale, gli addetti del Servizio Ispettivo Amministrativo si sono recati nei locali in questione, senza trovare il materiale fotografato ieri (oltre il busto anche un calendario del 2021 con in copertina Mussolini e il motto fascista ‘memento audere semper’) e rimosso in giornata, a quanto riferito dalla direzione del reparto.
    Il Servizio Ispettivo dell’azienda “sta procedendo ad acquisire elementi probatori e dichiarazioni del personale del reparto per accertare chi avesse collocato gli oggetti all’interno della stanza, se la stanza fosse destinata al solo personale o anche ai pazienti, da quanto tempo il materiale era presente nella stanza”, si apprende dalla direzione del Cardarelli.
    La relazione degli ispettori sarà ultimata nei prossimi giorni e verrà inoltrata dalla direzione all’ufficio provvedimenti disciplinari e all’ufficio legale aziendale per valutare se siano state commesse violazioni alle norme e al codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il primario del reparto, Carmine Antropoli, assente per ferie, ha spiegato ieri che il busto sarebbe stato momentaneamente collocato in quella stanza da un medico, in attesa di portarlo a casa a fine turno.
    “Il chirurgo e primario del reparto di Chirurgia 3 del Cardarelli di Napoli – si legge in una nota – dopo essere finito nella bufera per il busto di Mussolini ha provato a giustificarsi dicendo che a collocare lì la scultura sarebbe stato un suo collega in attesa di portarlo a casa dopo averlo ricevuto da un amico arrivato in ospedale. Si sarebbe, quindi, trattato di una questione temporanea”.
    Ma alcuni testimoni che si sono rivolti a Borrelli “raccontano che le foto del busto del duce circolano sui social e sui gruppi whatsapp già dal 2019”.
    “Dichiarazioni contrastanti. Qualcuno mente – la conclusione cui arriva Borrelli -. A questo punto bisogna capire la verità. Abbiamo chiesto alla direzione di verificare se quel busto sia li dal 2019. In tal caso dovranno essere presi dei provvedimenti. Che mai si consenta l’apologia del fascismo in strutture pubbliche”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, busto Mussolini al Cardarelli: scatta l’inchiesta

    Un busto di Benito Mussolini esposto in una stanza dell’ospedale Cardarelli: sulla notizia con foto pubblicata dal sito Internapoli la direzione generale dell’ospedale ha avviato una inchiesta interna.
    E’ stato attivato, si legge in una nota, “il servizio ispettivo interno per verificare quanto riportato e individuare i responsabili di quanto segnalato”. La foto riportata dal sito mostra il busto del duce esposto accanto a un calendario del 2021 con la foto di Mussolini e il motto ‘Memento audere semper’.
    “Le norme e il codice di comportamento del dipendente pubblico – ricorda la direzione del Cardarelli – prevedono la massima neutralità da parte di chi lavora per la pubblica amministrazione e pertanto limita le esternazioni in merito a opinioni politiche, preferenze sessuali, credo religioso”.
    A seguito degli accertamenti “eventuali responsabili di comportamenti inappropriati saranno segnalati all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari”.
    Preziosi, individuare responsabile busto Mussolini al Cardarelli
     “Gravissimo che in un ospedale pubblico si tenga un busto di Mussolini, tanto più se quell’ospedale è il Cardarelli di Napoli, che ha una storia e un’immagine da preservare”, lo dice Barbara Preziosi, membro del Comitato Promotore Popolari Europeisti Riformatori (PER).
    “Questo è solo l’ultimo degli episodi che dovrebbero farci interrogare su ciò che sta avvenendo nel nostro paese e sul clima che si respira – prosegue Preziosi -. Bene che la direzione dell’Azienda Ospedaliera abbia avviato un’indagine interna per comprendere chi ha messo quel busto, in modo che si possano adottare le dovute sanzioni”.
    Preziosi evidenzia inoltre i rischi di una rinascita dell’ideologia fascista, un “attentato ai valori democratici che abbiamo faticosamente costruito nel corso degli anni. L’adesione a ideologie autoritarie mina la fiducia nella democrazia rappresentativa e promuove un clima di sospetto e divisione. Ci aspettiamo che gli esponenti di maggioranza prendano le distanze in modo netto e inequivocabil”.  LEGGI TUTTO

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    Giugliano, bimba folgorata arriva morta in ospedale dal vicino campo Rom

    Una bimba folgorata, di appena sette anni, intorno alle ore 15,00 di oggi pomeriggio sarebbe arrivata già morta all’ospedale San Giuliano, di Giugliano in Campania, dal vicino campo Rom che sorge in località Ponte Riccio. La bimba presa in carico dai sanitari sarebbe stata anche intubata per tentare di rianimarla ma è stato tutto vano.
    Mentre un primo gruppo di dieci accompagnatori della minore si introduceva con forza nel pronto soccorso, giungevano a bordo di pulmini oltre 100 soggetti a dare man forte distruggendo una macchina della polizia. Solo l’arrivo di altre pattuglie ha indotto i più agitati ad allontanarsi. I presenti hanno contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli per denunciare l’accaduto.
    “Da anni chiediamo di salvare i bambini costretti a vivere nel degrado dei campi Rom, dove niente è garantito ai minori in termini di sicurezza, igiene e formazione. La piccola morta folgorata è la testimonianza di quali gravi rischi i bambini corrano in certi contesti. Il campo di Giugliano è solo uno dei tanti che insistono nell’area a Nord di Napoli, popolati spesso da persone violente il cui stile di vita è molto volte oltre la legge.
    Si tratta spesso di insediamenti fuorilegge dove non esistono norme di sicurezza e i bambini sono abbandonati al degrado. Mi auguro che questa sia la goccia che faccia traboccare il vaso e si arrivi presto a una soluzione definitiva. Solidarietà ai sanitari del pronto soccorso e alle forze dell’ordine. Chiediamo che sia rapidamente fatta luce sulla morte di questa bambina e su tutto ciò che è successo al Pronto Soccorso”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra che ha ricevuto la segnalazione dell’accaduto. LEGGI TUTTO

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    Napoli, violenza di gruppo su ragazza trans: un arresto, identificati altri aggressori

    Una ragazza transgender, in vacanza a Napoli con un’amica, anche lei trans, è stata violentata da cinque ragazzi conosciuti in un bar.A rendere noto l’episodio – su cui stanno indagando gli agenti del commissariato San Ferdinando e la Procura (IV sezione, “fasce deboli”, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) – è l’Arcigay. Secondo quanto si è appreso, uno degli aggressori è già stato arrestato e altri quattro identificati.
    L’arrestato è un 28enne napoletano accusato di violenza sessuale di gruppo, rapina e danneggiamento. I fatti risalgono alla scorsa notte: gli agenti del commissariato San Ferdinando, durante il servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in vico Conte di Nola – ai Quartieri Spagnoli – per la segnalazione di una rapina all’interno di una struttura ricettiva.
    I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato due persone che avevano bloccato un giovane in un giardino di pertinenza dello stabile. E’ emerso che, poco prima, cinque soggetti, tra cui il giovane, avevano dapprima abusato di una delle vittime, per poi rapinarle entrambe.
     Le due giovani turiste straniere sono state violentate da un branco di ragazzi
    Le due giovani sono anche state aggredite dal ‘branco’, che ha infine danneggiato la struttura ricettiva. Le ragazze – spiega ancora l’Arcigay sul web – sono giunte in ospedale per essere soccorse e qui hanno contattato Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli, per raccontare l’accaduto.
    “Ieri pomeriggio sono stata contattata da una giovanissima ragazza trans in preda ad una forte agitazione”, fa sapere la responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli Daniela Lourdes Falanga, “mi racconta di lei e dell’amica che sarebbe stata stuprata, dei documenti rubati e delle violenze verbali e fisiche che avrebbero ricevuto. Mi sono precipitata al Cardarelli dove una delle ragazze, accompagnata da due agenti della polizia, si trovava per accertamenti e in seguito al Cotugno per la comune profilassi in caso di stupro. Ho potuto abbracciare le due ragazze e ascoltare quanto sarebbe accaduto.
    Quello che mi hanno riferito è terribile ed è terribile che i protagonisti della vicenda sarebbero tutti di giovane età. Stiamo seguendo il caso con grande attenzione e non lasceremo sole le due ragazze”.
    “Siamo in un momento storico delicato – prosegue Falanga – in cui bisogna stringersi intorno a qualsiasi evento violento e denunciarlo. Un abuso di questo tipo lascia cicatrici incancellabili. Bisogna lottare contro questo atteggiamento di prevaricazione, di potere assoluto, che ancora devasta le vite delle donne trans, persino le più piccole, e bisogna lottare contro chi sminuisce la gravità dei fatti nel momento in cui apprende che si tratta di persone trans”.
    “Per fortuna – continua la responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli – al Cardarelli e al Cotugno, le due ragazze sono state egregiamente prese in carico, insieme a chi, tra gli agenti della polizia, se ne stava occupando. È assolutamente necessario, nell’interesse collettivo e soprattutto nell’interesse di chi è vittima di abusi e violenze, cambiare la spregevole condizione culturale in cui vessano alcune persone e denunciare sempre, su tutti i fronti, vicende di questo genere”. LEGGI TUTTO

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    Salerno, neonato positivo a cocaina, confermata la meningite: è gravissimo

    Il neonato di tre mesi, giunto in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, è attualmente in condizioni gravissime e ricoverato in terapia intensiva a causa di una meningite.
    Fin dall’inizio, le sue condizioni cliniche sono apparse estremamente serie, con un imminente pericolo di vita, rendendo necessario il trasferimento urgente in Terapia Intensiva Pediatrica, dove è stato sottoposto a intubazione e ventilazione meccanica.
    Gli esami condotti presso il Santobono hanno confermato l’emorragia cerebrale precedentemente individuata già durante una tac eseguita presso l’ospedale Ruggi di Salerno
    . Al Santobono, il neonato ha subito una risonanza magnetica nucleare, seguita da un intervento urgente nella Sala Operatoria di Neurochirurgia per il posizionamento di un catetere di monitoraggio della pressione intracranica.
    Durante l’intervento, è stato prelevato un campione di liquido cefalorachidiano risultato positivo per “Haemophilus Influenzae”, confermando la diagnosi iniziale di meningite batterica al momento dell’ammissione in Terapia Intensiva. Attualmente, il neonato è ancora sotto cure e costante monitoraggio. LEGGI TUTTO

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    Clan Amato Pagano: 160 anni di carcere. Tutte le condanne

    Condanne complessive a oltre 160 anni di carcere ai ventiquattro imputati del clan Amato Pagano arrestati nel blitz del 2021.
    L’indagine, culminata nel blitz del 2021, aveva confermato Marco Liguori come emergente capo del clan Amato-Pagano. Tra gli arrestati figurava anche Antonio Papa, ex presidente dell’Aicast, sospettato di partecipare direttamente alle attività criminali del clan facilitando i rapporti con commercianti e imprenditori.
    La sede dell’Aicast ospitava le riunioni del clan e gli incontri con le vittime delle estorsioni. Nel marzo 2020, Papa aveva richiesto l’intervento di una task force delle forze dell’ordine, dichiarando preoccupazione per i numerosi furti che stavano colpendo i negozi in una Melito semi deserta a causa dei contagi.
    L’indagine -come anticipato da Il Roma in edicola oggi-aveva rivelato l’esistenza di una forma innovativa di estorsione, affiancata da quella tradizionale con l’imposizione di tre rate annuali e l’acquisto obbligatorio di gadget natalizi. Gli inquirenti stimavano che circa 500 individui fossero vittime del clan.
    Il clan Amato-Pagano è tornato a crescere grazie a un sistema criminale che ha coinvolto uomini in divisa, imprenditori e rappresentanti dei commercianti.
    Il processo di secondo grado si è concluso ieri sera con la sentenza della Corte d’appello di Napoli.
    Ecco le condanne pronunciate:
    Massimiliano Aricò: 2 anni e 8 mesiSebastiano Aruta: 6 anni e 8 mesiRosario Balido: 3 anni e 4 mesiSalvatore Chiariello: 7 anni e 4 mesiClaudio Cristiano: 5 anni e 8 mesiLuciano De Luca: 4 anni e 5 mesiDomenico De Mase: 6 anni e 8 mesiRaffaele De Pancis: 7 anni e 7 mesiDomenico Di Girolamo: conferma di 6 anniMaria De Luca: conferma di 8 anniGiuseppe Liccardo: 4 anni e 5 mesiMarco Liguori: 7 anni e 8 mesi (contro i precedenti 11 anni)Vincenzo Maglione: 4 anni e 5 mesiGianni Maisto: 8 anni e 4 mesi in continuazioneAntonio Miliardi: 7 anni e 4 mesiFortunato Murolo: 6 anni e 8 mesiAntonio Papa: conferma di 13 anni e 4 mesiGiuseppe Pellecchia: 8 anni e 4 mesiMichele Riso: 4 anni e 8 mesiSalvatore Roselli (pentito): 5 anni e 4 mesiAndrea Severino: 12 anni e 8 mesi in continuazioneNicola Schiavone: 6 anniGiuseppe Sinistro: conferma di 9 anni e 4 mesiRaffaele Tortora: 7 anni
    Il processo ha confermato che Marco Liguori è il nuovo boss del clan Amato-Pagano.La lista delle vittime contava, secondo gli inquirenti, circa 500 soggetti. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Il Napoli è inguardabile e affonda anche a Torino: i granata calano il tris

    Il 2024 del Napoli si apre con una vera e propria disfatta. Allo stadio Olimpico Grande Torino i partenopei crollano inermi contro i granata di Juric, che cala il tris. Prima Sanabria a fine primo tempo, poi l’espulsione di Mazzocchi e il doppio colpo Vlasic–Buongiorno: gli azzurri non vincono più, ora 9° in classifica con la zona Champions a -5.PUBBLICITA

    Tanti infortuni e indisponibili per Mazzarri (oggi squalificato). In porta c’è Gollini che sostituisce l’assente Meret, Juan Jesus ce la fa e prende posto al fianco di Rrahmani con Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce. A centrocampo la scelta ricade su Cajuste con Zielinski e Lobotka. In attacco ok Politano al fianco di Raspadori e Kvaratskhelia a sinistra.
    Esame importante anche per Juric, che sogna l’aggancio alla zona Europa e si affida ai suoi fedelissimi. Milinkovic-Savic in porta, il rientrante Djidji con Buongiorno e Rodriguez nel trio difensivo. Bellanova e Lazaro sono gli esterni con Ricci e Ilic sulla mediana. Vlasic si schiera sulla trequarti alle spalle delle due punte Sanabria e Zapata.
    Raspadori spreca per il Napoli, Sanabria porta avanti il Torino
    Parte forte il Torino: al 5′ Zapata scalda i guantoni di Gollini da fuori. Il Napoli fatica tanto nella prima parte di gara: sono i granata a fare possesso palla e a tratti anche a schiacciare gli azzurri nella propria area. Al 20′ occasione clamorosa per Vlasic che riceve su cross di Bellanova ma manca la conclusione da due passi a porta sguarnita, graziando la difesa partenopea.
    Al 25′ finalmente la squadra di Mazzarri si fa vedere in avanti. Chance colossale per Raspadori che spreca su bel servizio di Di Lorenzo: il numero 81 calcia tutto solo in area ma non angola e il tiro centrale è ben respinto da Milinkovic-Savic. Il Toro torna dunque a rendersi pericoloso con Sanabria, è provvidenziale Lobotka in scivolata ad evitare la conclusione dell’attaccante avversario.
    Al 41′ Zielinski riceve da Raspadori di tacco in area, ma davanti al portiere non si fida del sinistro e fa una finta, facendosi anticipare da Lazaro. Gol sbagliato, gol subito: al 43′ avanti i padroni di casa. Punizione dalla trequarti di Ilic, Zapata tocca e libera Sanabria che incrocia e batte Gollini per l’1-0. Si va a riposo così.
    Ripresa choc: espulso Mazzocchi per il Napoli, il Torino dilaga
    L’inizio di secondo tempo è da vero incubo per il Napoli. Il debutto di Mazzocchi, entrato all’intervallo, dura appena 5′: l’ex Salernitana entra a gamba alta in scivolata su Lazaro e si becca il cartellino rosso diretto. Passa 1′ e Vlasic dal limite dell’area punisce Gollini per la seconda volta: 2-0 e notte fonda.
    E le cose si mettono di male in peggio perché al 66′ con uno stacco imponente Buongiorno anticipa tutti su corner battuto da Lazaro e cala il tris. Scatta la contestazione totale: il pubblico partenopeo presente allo stadio lancia fumogeni anche in campo, interrompendo anche per qualche minuto la partita.
    La mezz’ora finale è una formalità: Mazzarri inserisce anche Simeone, Gaetano e Lindstrom nella speranza di dare una scossa ai suoi, quanto meno per segnare la rete della bandiera, che non arriva. Finisce dunque così: 3-0 per i granata, che salgono a -1 dal Napoli, ora addirittura nono in classifica. LEGGI TUTTO

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    Lotteria Italia 2023: attenzione alla “data di scadenza”, 180 giorni per reclamare i premi

    Sei mesi di tempo dalla pubblicazione, nel bollettino dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’elenco dei biglietti vincenti: è la “data di scadenza” della Lotteria Italia 2023.I vincitori, riporta Agipronews, hanno dunque 180 giorni per riscuotere il premio, presentando il tagliando vincente, integro e in originale, negli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo oppure all’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali, o inviandolo, a rischio del possessore, all’Ufficio Premi, indicandole generalità, l’indirizzo del richiedente e le modalità di pagamento richieste (assegno circolare, bonifico bancario o postale).
    Stesso discorso per i premi ottenuti attraverso un biglietto acquistato online: in questo caso è necessario presentare un documento di identità valido, il codice fiscale e la stampa del promemoria di gioco oppure del codice univoco della giocata vincente.
    Il primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia 2023 è stato vinto a Milano, secondo quanto apprende Agipronews, presso il bar Valdagno in via delle Forze Armate 212. Finisce invece in un’area di servizio il secondo premio da 2,5 milioni di euro, precisamente presso l’area “Campagna Nord” a Campagna, in provincia di Salerno.
    Si torna in Lombardia per il terzo premio da 2 milioni, vinto ad Albuzzano, in provincia di Pavia, presso la rivendita di Delmonte Chiara in viale Lodi 11. Il quarto premio, per un valore di 1,5 milioni di euro, è stato vinto sempre in Lombardia a Roncadelle, in provincia di Brescia, presso il punto vendita di Cornali Valerio in via Enrico Mattei 37.
    Il quinto e ultimo premio di prima categoria, da un milione di euro, è stato vinto a Monte Colombo-Montescudo, in provincia di Rimini, presso il Bar della Rocca in via della Rocca 8. LEGGI TUTTO

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    Lotteria Italia, a Campagna il secondo premio da 2,5 milioni di euro. Tutti i biglietti vincenti

    Lotteria Italia, a Campagna il secondo premio da 2,5 milioni di euroIl primo premio da 5 milioni di euro va al biglietto Serie F 306831 venduto a MilanoE’ stato vinto a Milano il primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia 2023, acquistato presso il bar Valdagno in via delle Forze Armate 212. I biglietti vincenti sono stati estratti sabato 6 gennaio 2024.
    E’ finito invece in un’area di servizio il secondo premio da 2,5 milioni di euro, precisamente presso l’area ‘Campagna Nord’ a Campagna, in provincia di Salerno. Si torna in Lombardia per il terzo premio da 2 milioni, vinto ad Albuzzano in provincia di Pavia, presso la rivendita di Delmonte Chiara in viale Lodi 11.
    Il quarto premio, per un valore di 1,5 milioni di euro, è stato vinto sempre in Lombardia a Roncadelle, in provincia di Brescia, presso il punto vendita di Cornali Valerio in via Enrico Mattei 37. Il quinto e ultimo premio di prima categoria, da un milione di euro, è stato vinto a Monte Colombo-Montescudo, in provincia di Rimini, presso il Bar della Rocca in via della Rocca 8 (Dal primo premio al quinto, i 5 biglietti di prima categoria vincenti).
    Biglietti vincenti di seconda categoria da 100mila euro
    Queste le le serie e i numeri dei 15 biglietti estratti di seconda categoria della Lotteria Italia 2023, del valore di 100mila euro ciascuno. –P 192527 QUARTU SANT’ELENA (CA) –M 245885 PIETRASANTA (LU) –F 131600 POLESINE ZIBELLO (PR) –F 214883 TRIESTE (TS) –D 393404 CALDARO SULLA STRADA DEL VINO (BZ) –I 466701 CIVITELLA VALDICHIANA (AR) –I 257605 NAPOLI (NA) –I 063968 PIACENZA (PC) –N 200785 EBOLI (SA) –L 207346 OTTAVIANO NA –C 071644 CATANIA (CT) –M 404056 ROMA (RM) –P 244070 FIGLINE E INCISA VALDARNO (FI) –M 462363 ROMA (RM) –L 327933 SALACONSILINA (S)
    Biglietti vincenti di terza categoria da 20mila euro
    A 264449 CASTELNUOVO SCRIVIA (AL), valore 20.000,00 –L 409986 INDUNO OLONA (VA) 20.000,00 –L 023816 ROMA (RM) 20.000,00 –A 223260 BISCEGLIE (BT) 20.000,00 –AA 080693 RIVENDITORE ONLINE 20.000,00 –O 155163 FIUMICINO (RM) 20.000,00 –M 312885 VENEZIA (VE) 20.000,00 –Q 346157 BERGAMO (BG) 20.000,00 –N 115614 ROMA (RM) 20.000,00 –L 378561 APPIANO GENTILE (CO) 20.000,00 –D 374254 POMEZIA (RM) 20.000,00 –A 088298 CASTEL GANDOLFO (RM) 20.000,00 –L 359611 AVELLINO (AV) 20.000,00 –N 453132 CIVITELLA VAL DI CHIANA (AR) 20.000,00 –E 022513 TORINO (TO) 20.000,00Q 345808SETTIMO TORINESE (TO) 20.000,00 –C 231189 CANICATTI (AG) 20.000,00 –N 261872 TORINO (TO) 20.000,00 –G 118834 GUBBIO (PG) 20.000,00 –O 407067 ALBA (CN) 20.000,00 –A 090205 CERRETO GUIDI (FI) 20.000,00 –D 273195 TEANO (CE) 20.000,00 –E 269867 TORINO DI SANGRO (CH) 20.000,00 –L 312508 NOGAROLE ROCCA (VR) 20.000,00 –F 480687 LUCIGNANO (AR) 20.000,00 –M 213604 PALESTRINA (RM) 20.000,00 –L 122201 CIAMPINO (RM) 20.000,00 –O 281753 POLIGNANO A MARE (BA) 20.000,00 –I 481578 MATERA (MT) 20.000,00 –E 344888 PUTIGNANO (BA) 20.000,00 –O 296728 BAGNO A RIPOLI (FI) 20.000,00 –M 032604 ACIREALE (CT) 20.000,00 –F 461944 CAMPOLONGO MAGGIORE (VE) 20.000,00 –D 093491 FERRARA (FE) 20.000,00 –L 472099 BOLOGNA (BO) 20.000,00 –N 192835 TORINO (TO) 20.000,00 –F 210841 VITERBO (VT) 20.000,00 –B 497332 BOLOGNA (BO) 20.000,00 –N 218485 ABANO TERME (PD) 20.000,00 –G 470029 ANZIO (RM) 20.000,00 –M 196146 SALERNO (SA) 20.000,00 –M 346643 ANAGNI (FR) 20.000,00 –N 467822 CASALECCHIO DI RENO (BO) 20.000,00 –AA 162343 RIVENDITORE ONLINE 20.000,00 –I 199602 ROMA (RM) 20.000,00 –M 033064 PISA (PI) 20.000,00 –O 426452 ANAGNI (FR) 20.000,00 –O 258200 GIULIANOVA (TE) 20.000,00 –G 356543 MILANO (MI) 20.000,00 –P 224834 TRENTO (TN) 20.000,00 –E 439348 NOGAREDO (TN) 20.000,00 –P 266680 MASSA (MS) 20.000,00 –P 323423 ALFONSINE (RA) 20.000,00 –O 153993 LUCIGNANO (AR) 20.000,00 –D 095900 GENAZZANO (RM) 20.000,00 –I 426626 CORDENONS (PN) 20.000,00 –A 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(RM) 20.000,00– A 322564 COLOGNO MONZESE (MI) 20.000,00– I 278021 GENOVA (GE) 20.000,00– C 342387 ZOLA PREDOSA (BO) 20.000,00– I 010136 GENOVA (GE) 20.000,00– E 433637 BOLSENA (VT) 20.000,00– N 330003 ORTONA (CH) 20.000,00– A 267874 FIE ALLO SCILIAR (BZ) 20.000,00– M 359207 GENOVA (GE) 20.000,00– N 173560 CAVA DE TIRRENI (SA) 20.000,00– Q 119149 ROMA (RM) 20.000,00 –N 164588 ANAGNI (FR) 20.000,00 –C 442499 SUSA (TO) 20.000,00– L 005969 ROMA (RM) 20.000,00– AA 244758 RIVENDITORE ONLINE 20.000,00– C 162441 PRATO (PO) 20.000,00– A 234095 VALLATA (AV) 20.000,00– A 376576 MORCIANO DI ROMAGNA (RN) 20.000,00– Q 276978 CARPI (MO) 20.000,00– AA 388847 RIVENDITORE ONLINE 20.000,00– E 340357 LATINA (LT) 20.000,00– A 087530 NOGAROLE ROCCA (VR) 20.000,00– C 387081 VENEZIA (VE) 20.000,00– L 309219 LUCCA (LU) 20.000,00– P 322754 CICAGNA (GE) 20.000,00– F 482517 NAPOLI (NA) 20.000,00– F 086387 ROMA (RM) 20.000,00– L 265551 PIETRASANTA (LU) 20.000,00– N 286891 BAGNO A RIPOLI (FI) 20.000,00– Q 105997 MILANO (MI) 20.000,00– L 103271 ROMA (RM) 20.000,00– E 179343 NIZZA DI SICILIA (ME) 20.000,00– G 432683 PERO (MI) 20.000,00– M 151763 VENEZIA (VE) 20.000,00– F 303325 SOAVE (VR) 20.000,00– B 309933 FAENZA (RA) 20.000,00– I 333812 SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) 20.000,00– A 442210 NAPOLI (NA) 20.000,00– I 315503 SAN MINIATO (PI) 20.000,00 1993 I 487038 CASTELLAMMARE DI STABIA (NA) 20.000,00– 3 G 243933 BARDONECCHIA (TO) 20.000,00– E 151182 OLBIA (SS) 20.000,00– I 189839 BIVONA (AG) 20.000,00– P 259831 BERGAMO (BG) 20.000,00– E 193423 SCILLATO (PA) 20.000,00– I 288394 BOLOGNA (BO) 20.000,00 –E 123240 ROMA (RM) 20.000,00– E 238958 SAN GIOVANNI VALDARNO (AR) 20.000,00– E 133245 MARGHERITA DI SAVOIA (BT) 20.000,00– F 264882 MODUGNO (BA) 20.000,00– C 228746 CISTERNA DI LATINA (LT) 20.000,00 LEGGI TUTTO

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    Il Docufilm “Quel che resta” su Angelo Vassallo sarà trasmesso in Giappone e negli Stati Uniti

    Il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore Dario Vassallo: “La speranza è che questo lavoro possa essere la spinta decisiva per raggiungere la giustizia e svelare i mandanti di questo tragico evento”Il docufilm “Quel che resta” documentario realizzato da Luca Pagliari su Angelo Vassallo, l’amato Sindaco Pescatore della comunità del Cilento, si appresta a raggiungere nuovi orizzonti, sbarcando a Tohno in Giappone e negli Stati Uniti. Questa emozionante produzione cinematografica, che svela una verità oscura e commovente, verrà trasmessa per la prima volta in due delle nazioni più influenti del mondo. La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore è lieta di annunciare che, grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Giapponese, siamo entrati in contatto con il Sindaco Toshiaki Honda della città di Tohno. Con grande onore e rispetto, abbiamo inviato il docufilm insieme al prestigioso premio della città di Tohno ricevuto alla 77 edizione del festival Cinema di Salerno. Allo stesso modo, abbiamo intrapreso un percorso simile negli Stati Uniti, con l’obiettivo di far conoscere questa toccante storia oltre i confini nazionali.
    Stati Uniti e Giappone, come prime due destinazioni, ma non ci siamo fermati a questo abbiamo iscritto il nostro Docufilm al Brussels Capital Film Festival un importante festival del cinema europeo. ‘Quel che resta’ in Giappone non si limiterà solamente a Tohno, ma raggiungerà anche tutte le Cittaslow grazie all’inestimabile aiuto e sostegno del Presidente. Le Cittaslow, con la loro dedizione alla qualità della vita e alla sostenibilità, rappresentano un luogo ideale per far eco alla storia di Angelo e per stimolare riflessioni su temi universali di giustizia e impegno civico.
    “Il docufilm “Quel che resta” non è solo un tentativo di vincere premi, ma piuttosto una testimonianza coraggiosa e necessaria. Rappresenta il risultato di un impegno incrollabile nel portare alla luce la verità dietro l’efferato omicidio di Angelo Vassallo. Il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo, esprime la speranza che questo lavoro possa essere la spinta decisiva per raggiungere la giustizia e svelare i mandanti di questo tragico evento.
    La nostra fondazione ha intrapreso questo viaggio cinematografico con l’obiettivo di portare la verità sulla tragica fine di Angelo, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della comunità e al bene del Cilento. La scelta di Tohno e degli Stati Uniti come prime destinazioni per questa proiezione è un segno tangibile del desiderio di far conoscere la storia di Angelo oltre i confini nazionali, toccando cuori e menti in tutto il mondo. Abbiamo contattato con profondo rispetto l’Ambasciata Giapponese, che ci ha collegato al Sindaco Toshiaki Honda di Tohno.

    Il docufilm ‘Quel che resta’ non è solo una testimonianza delle tenebre che hanno seguito il 2010, ma è anche un grido di giustizia per Angelo e per tutti coloro che hanno sofferto a causa di un sistema corrotto. La nostra speranza è che questa proiezione sia un passo significativo verso la verità completa su chi ha ucciso Angelo e chi sono i veri responsabili di questa tragedia. La memoria di Angelo vive attraverso questa opera e attraverso il nostro impegno continuo per giustizia e verità. Grazie a tutti coloro che ci sostengono in questo viaggio difficile ma imprescindibile”-conclude Vassallo-.
    L’opera cinematografica “Quel che resta” rimane un monumento vivente e commovente alla memoria di Angelo Vassallo, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della comunità e allo Stato. La Fondazione continua a perseguire la verità e a onorare il suo spirito, portando questa storia avvincente in tutto il mondo per illuminare le coscienze e promuovere la giustizia. LEGGI TUTTO

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    Bambina di 5 anni abbandonata a Mondragone il giorno di Capodanno

    Una bimba di 5 anni è stata notata mentre girovagava per le strade di Mondragone dal titolare di un bar.
    L’uomo, vedendo la bambina smarrita, l’ha accompagnata all’interno della sua attività per rassicurarla e attendere l’arrivo delle forze dell’ordine
    . La vicenda è stata resa nota dal giornalista Pino Grazioli il quale ha raccontato che la bambina sarebbe stata abbandonata dai genitori. Francesco Emilio Borrelli, allertato dai cittadini e da Grazioli, si è immediatamente messo in contatto con la Polizia Stradale per avere conferme dell’accaduto.
    “È una storia atroce che seguirò passo dopo passo. La Polizia Stradale mi ha assicurato che la bambina è al sicuro nelle loro mani e che il magistrato ha già avviato tutte le procedure per l’attivazione dei servizi sociali, per risalire ai genitori e ricostruire l’accaduto.
    Non c’è mai una ragione valida per abbandonare un bambino, è un gesto disumano e inaccettabile. I genitori di questa bambina vanno individuati e, se fosse confermato l’abbandono, puniti duramente.
    Una storia straziante proprio nel giorno di Capodanno. Un plauso va fatto a Pino Grazioli, alle persone che hanno individuato e messo al sicuro la bambina e alla Polizia Stradale, intervenuta prontamente”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. LEGGI TUTTO