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    Grande ritorno sulla scena di Giovanni Allevi: concerto in piano solo al Belvedere di San Leucio

    Concerto di Giovanni Allevi al Belvedere di San Leucio: un evento da non perdere
    Il rinomato compositore e pianista Giovanni Allevi sta per fare il suo ritorno in scena con un’emozionante esibizione in piano solo. Dopo aver affrontato una lunga battaglia contro il mieloma multiplo, Allevi è pronto a regalare al suo pubblico le atmosfere coinvolgenti dei suoi concerti. In risposta alle numerose richieste, sono state annunciate nuove date per i suoi concerti in pianoforte solo, e una di esse sarà il giovedì 13 giugno al Belvedere di San Leucio, a Caserta, come parte del festival Un’Estate da BelvedeRE. I biglietti per l’evento sono già disponibili per l’acquisto.
    Giovanni Allevi ha ottenuto un ampio successo internazionale, rivitalizzando la musica colta e attirando l’attenzione delle nuove generazioni verso l’arte della composizione. Le sue esibizioni hanno ricevuto applausi in prestigiose sale da concerto in tutto il mondo. Oltre alla sua carriera musicale, Allevi è anche un pluripremiato autore e conduttore di una docuserie intitolata “Allevi in the jungle”.
    Il Maestro Allevi ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici e culturali, la Stella d’Oro al Valor Mozartiano, il Premio Falcone e Borsellino, e il ruolo di Ambassador di Save the Children. Inoltre, è coinvolto come Ambassador in iniziative green, come quelle promosse da Earth Day European Network, dimostrando la sua sensibilità alle tematiche ambientali e sociali.
    Non perdere l’opportunità di assistere a questo straordinario concerto, in cui potrai vivere un’esperienza musicale avvincente grazie al talento universale di Giovanni Allevi. LEGGI TUTTO

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    Loredana Bertè guida la classifica di Sanremo: Geolier al momento fuori dai primi 5

    Loredana Bertè in testa a Sanremo, Geolier fuori dai primi 5Loredana Bertè e la sua canzone “Pazza” sono al primo posto nella classifica provvisoria del Festival di Sanremo, seguita da Angelina Mango al secondo posto, Annalisa al terzo, Diodato al quarto e Mahmood al quinto, al termine della prima serata.
    La serata è stata caratterizzata da emozioni e performance straordinarie con Marco Mengoni che ha co-condotto impeccabilmente accanto ad Amadeus, regalando allo spettacolo momenti indimenticabili e una meritata standing ovation.
    L’artista non si è limitato a esibirsi, ma ha anche presentato gli altri artisti e intrattenuto il pubblico con scherzi e gag, come il divertente “preserbacino” lanciato con Amadeus per evitare baci imprevisti.
    La prima serata del Festival di Sanremo si è conclusa con un trionfo di emozioni e performance straordinarie. Marco Mengoni, in una co-conduzione impeccabile accanto ad Amadeus, ha dato vita a uno spettacolo indimenticabile.
    La serata è stata caratterizzata da performance intense e coinvolgenti, con artisti come Clara, Fiorella Mannoia, La Sad, e tanti altri, ognuno con il proprio stile e il proprio messaggio da trasmettere.
    Geolier, brillantina e abito lurex nero
    E Geolier, brillantina e abito lurex nero, porta al festival per la prima volta un brano tutto in napoletano, I p’me, tu p’ te.
    Tra gli ospiti speciali, la sorpresa è stata la presenza di Zlatan Ibrahimovic, che ha divertito il pubblico con la sua simpatia e autoironia, e Federica Brignone, che ha portato l’entusiasmo dello sport sul palco sanremese. LEGGI TUTTO

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    Taylor Swift regina dei Grammy con il suo tredicesimo premio: “Midnights” entra nella storia

    Tredici Grammy e un nuovo album in arrivo: Taylor Swift ha dominato la serata dei Grammy Awards a Los Angeles, vincendo il premio per l’album dell’anno con “Midnights”. Con questa vittoria, la cantautrice americana diventa la prima artista ad aver conquistato il premio per ben quattro volte, un traguardo storico che la consacra definitivamente come una delle leggende della musica.Un abito da sogno e un’emozione travolgente: Sul palco della Crypto Arena, Swift ha sfoggiato un abito lungo bianco in stile Old Hollywood, che esaltava la sua eleganza e il suo fascino senza tempo. Al momento dell’annuncio del suo nome, un attimo di sorpresa ha attraversato il suo volto, per poi lasciare spazio a un’onda di emozione travolgente. La cantante è salita sul palco per ricevere il “grammofono d’oro” dalle mani di Celine Dion, in un momento di grande commozione e gioia.
    Un ringraziamento speciale e un nuovo progetto: Nel suo discorso di ringraziamento, Taylor Swift ha dedicato il premio al suo producer Jack Antonoff, definendolo uno dei suoi “migliori amici” e un “producer come uno che ne nasce ogni generazione”. I due artisti hanno collaborato a “Midnights” e ad altri album di successo, creando un sodalizio artistico di grande valore.
    Un record e un annuncio che fa impazzire i fan: Nonostante la mancata vittoria nella categoria “migliore canzone dell’anno”, Taylor Swift ha comunque conquistato la serata con il suo record di quattro Grammy per l’album dell’anno. Ma la vera sorpresa è arrivata poco dopo: la cantante ha annunciato l’uscita del suo nuovo album, “The tortured poets department”, in programma per il 19 aprile. La notizia ha fatto impazzire i fan, che hanno immediatamente preso d’assalto i social media per celebrare la loro beniamina.
    Donne protagoniste: La 66ª edizione dei Grammy Awards ha visto le donne dominare la scena. Miley Cyrus ha conquistato i suoi primi due Grammy, tra cui quello per la migliore registrazione, mentre Billie Eilish ha trionfato nella categoria “migliore canzone dell’anno” con “What was I made for?”.
    La musica urbana ha visto il successo di Karol G, mentre nel country Lainey Wilson si è aggiudicata il premio. Le esibizioni di Sza, Eilish, Olivia Rodrigo, Joni Mitchell e Tracy Chapman hanno infiammato il palco, confermando il talento e la forza dirompente delle artiste donne nel panorama musicale mondiale.
    Un’edizione memorabile: La notte dei Grammy Awards 2024 è stata senza dubbio un’edizione memorabile, con Taylor Swift regina indiscussa e le donne protagoniste assolute. Il suo tredicesimo Grammy e l’annuncio del nuovo album sono solo l’ennesima conferma del suo talento straordinario e del suo ruolo di icona della musica contemporanea. LEGGI TUTTO

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    Il Rapper Killer Mike vince 3 Grammy: arrestato sul palco

    L’artista è stato arrestato immediatamente dopo aver ricevuto tre premi Grammy (miglior performance rap, canzone rap e album rap dell’anno), senza avere il tempo di festeggiare il trionfo a Los Angeles.
    Il rapper Killer Mike, il cui vero nome è Michael Santiago Render, è stato portato via in manette dalla polizia, suscitando confusione tra i presenti. Non è chiaro il motivo dell’arresto, ma si sa che l’artista è anche un attivista politico e ha sostenuto in passato Joe Biden.
    Dietro l’intervento della polizia ci sarebbe un alterco avvenuto all’interno dell’arena, stando a quanto dichiarato da un portavoce delle forze dell’ordine. L’entourage del cantante 48enne non ha fornito una dichiarazione sull’accaduto. LEGGI TUTTO

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    Anche De Giovanni attacca Geolier: ‘Napoletano scorretto’

    De Giovanni critica Geolier per il suo utilizzo scorretto della lingua napoletana. Il testo della canzone “I p’ me, tu p’ te” ha scatenato polemiche tra i puristi della lingua napoletana e scrittori come Maurizio De Giovanni e Angelo Forgione. Questi ultimi hanno espresso il loro disappunto sui social, sottolineando l’importanza di preservare e rispettare la lingua napoletana.
    Maurizio De Giovanni ha espresso il suo pensiero affermando che la lingua napoletana è un patrimonio comune, ricco di storia e che merita rispetto. Ha consigliato umiltà nella scrittura dei testi, richiamando anche l’esempio dei testi scritti da Pino Daniele. Angelo Forgione ha criticato l’assenza di rispetto per la lingua napoletana nel testo, evidenziando le sue imperfezioni linguistiche e auspicando un recupero della lingua napoletana tra i giovani.
    Nel frattempo, il rione Gescal ha manifestato sostegno a Geolier appendendo stendardi di supporto, mentre i neoborbonici gli hanno inviato il testo corretto della canzone, insieme all’invito a partecipare a un corso di lingua napoletana. Hanno comunque sottolineato l’importanza di diffondere la lingua tra i giovani. La canzone “I p’ me, tu p’ te” affronta il tema di una coppia che si ama ma che capisce l’importanza di avere i propri spazi nell’amore e di rispettare la fine di una storia.
    Barbara D’Urso ha elogiato la canzone definendola “bellissima” e ha pubblicato un tutorial social con la traduzione in italiano. LEGGI TUTTO

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    Sanremo: ecco i brani della serata cover e gli ospiti

    Amadeus ha ufficializzato stamane nel corso di Viva Rai2 da Fiorello brani e ospiti della serata cover di Sanremo 2024, che andrà in scena al Teatro Ariston venerdì 10 febbraio.Alessandra Amoroso si esibirà con Boomdabash in un medley; Alfa con Roberto Vecchioni canterà ‘Sogna ragazzo sogna’ dello stesso Vecchioni; Angelina Mango con il quartetto d’archi dell’orchestra di Roma canterà ‘La Rondine’ del padre Pino Mango;
    Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia canteranno ‘Sweet dreams’ degli Eurythmics; BigMama con Gaia, la Nina e Sissi canteranno ‘Lady Marmelade’ (il brano dei Labelle del 1974 conosciuto ovunque per il suo ritornello ‘Voulez-vous coucher avec moi, ce soir?’); Bnkr44 con Pino D’Angiò canteranno il brano pubblicato nel 1981 da quest’ultimo ‘Ma quale idea’;
    Clara con Ivana Spagna e il coro delle voci bianche del Teatro regio di Torino canteranno ‘Il cerchio della vita’ della stessa Ivana Spagna; Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra farà un grande omaggio a Ennio Morricone; Diodato con Jack Savoretti porteranno sul palco ‘Amore che vieni amore che vai’ di Fabrizio De Andrè;
    Emma con Bresh farà un medley di Tiziano Ferro; Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani proporrà un omaggio ‘a specchio’ delle rispettive canzoni ‘Che sia benedetta’ e ‘Occidentali’s Karma’; Fred De Palma con gli Eiffel 65 proporrà un medley dei successi di questi ultimi;
    Gazzelle con Fulminacci canterà ‘Notte prima degli esami’ di Antonello Venditti; Geolier con Gigi D’Alessio, Guè e Luchè faranno un medley di brani tra rap e neomelodici intitolato ‘Strade’; Ghali accompagnato da un noto producer tunisino proporrà un medley dal titolo ‘Italiano vero’ di cui farà parte anche ‘L’Italiano’ di Toto Cutugno.
    Il Tre con Fabrizio Moro proporrà un medley dei più grandi successi di Fabrizio Moro; Il Volo con il chitarrista di Vasco Rossi Stef Burns interpreteranno ‘Who Wants to Live Forever’ dei Queen; Irama interpreterà con Riccardo Cocciante ‘Quando finisce un amore’ dello stesso Cocciante; La Sad con Donatella Rettore canterà ‘Lamette’;
    Loredana Bertè con Venerus canterà ”Ragazzo mio” di Luigi Tenco; Mahmood con I Tenores di Bitti canterà il brano di Lucio Dalla ”Come è profondo il mare”; Maninni con Ermal Meta porterà sul palco ”Non mi avete fatto niente”, il brano con cui Meta vinse in coppia con Fabrizio Moro il festival 2018;
    Mr.Rain con i Gemelli DiVersi canterà ‘Mary’, uno dei brani più significativi del gruppo; i Negramaro con Malika Ayane canteranno ‘La canzone del sole’ di Lucio Battisti (citata nel brano in gara dei Negramaro ‘Ricominciamo tutto’); Renga & Nek porteranno sul palco un medley delle loro hit;
    i Ricchi e Poveri con Paola & Chiara proporranno un medley di ‘Sarà perché ti amo’ e ‘Mamma Maria’; Rose Villain con Gianna Nannini proporranno un medley della Nannini; Sangiovanni con la cantante spagnola Aitana proporrà un medley di ”Farfalle” e ”Mariposas” (la versione spagnola di ‘Farfalle’);
    i Santi Francesi con Skin canteranno ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen; i The Kolors con Umberto Tozzi proporranno un medley dei più grandi successi di Umberto Tozzi.
    Per la serata delle cover di Sanremo 2024, la scelta prevalente è l’omaggio alla grande musica italiana con la presenza sul palco, come ospite, dell’interprete originale del brano: da Riccardo Cocciante a Gianna Nannini, da Roberto Vecchioni a Donatella Rettore, da Umberto Tozzi ai Gemelli DiVersi, da Pino D’Angiò agli Eiffel65, da Fabrizio Moro a Ivana Spagna.
    Nonostante quest’anno la scelta per la serata del venerdì fosse aperta a brani pubblicati fino all’anno scorso e a brani internazionali, la maggioranza dei 30 artisti in gara ha scelto brani italiani molto noti e legati in diversi casi alla storia del festival.
    Su 30 artisti in gara solo 4 hanno scelto di proporre cover di hit internazionali: è il caso di Annalisa con ‘Sweet Dreams (Are made of this)’ degli degli Eurythmics, di BigMama con ‘Lady Marmalade’ dei Labelle, de Il volo con ‘Who Wants to Live Forever’ dei Queen e dei Santi Francesi con ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen.
    Non manca qualche autocelebrazione, con artisti che hanno scelto di reintepretare dei loro successi: come Sangiovanni, Renga & Nek, Ricchi e Poveri, e, parzialmente, anche Dargen D’Amico (che unirà il testo della sua Modigliani alle note di ‘The Crisis’ di Ennio Morricone) e Fiorella Mannoia (che proporrà un omaggio reciproco con Gabbani sulle note dei due rispettivi brani che si piazzarono al primo e secondo posto di Sanremo 2017).
    Non mancano gli omaggi ai grandi classici della canzone d’autore italiana, da De Andrè (Diodato) a Battisti (Negramaro), da Tenco (Bertè) a Dalla (Mahmood), ad Antonello Venditti (Gazzelle). Particolare emozione, in questo ambito, provocherà la scelta di Angelina Mango che canterà il brano del padre ‘La Rondine’. di Antonella Nesi LEGGI TUTTO

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    Annalisa Minetti: “Torno a Napoli mi ha dato forza”

    Il nuovo singolo di Annalisa Minetti, cantautrice milanese e atleta paraolimpica, è dedicato interamente a Napoli.
    La canzone, intitolata “Torno a Napoli”, è un omaggio alla città partenopea. Annalisa Minetti ha espresso la sua gratitudine verso Napoli, dichiarando che la città le ha dato fiducia e la possibilità di sentirsi autonoma e forte rispetto al mondo.
    Il brano rappresenta un ringraziamento alla città, che ha anche accolto con amore suo figlio, il quale ha scelto di viverci a pieno trasferendosi lì.
    La cantautrice ha definito Napoli come un luogo che le fa stare bene, e ha descritto il suo ritorno musicale come un gesto pieno d’amore e gratitudine.
    Annalisa Minetti ha anche presentato in anteprima il suo nuovo singolo a piazza del Plebiscito durante il grande concerto di Capodanno, condividendo con il pubblico partenopeo la sua speciale dedica alla città che porterà per sempre nel cuore.
    La cantautrice ha definito la sua vita come un susseguirsi di passioni e sfide, che vanno dalla musica all’atletica paraolimpica, e ha espresso la sua gratitudine per ogni momento e esperienza vissuti. Ha concluso dicendo di non vedere l’ora di condividere questo nuovo capitolo della sua storia con ognuno dei suoi sostenitori. LEGGI TUTTO

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    ‘Lame e Collane’ è il nuovo singolo di Tripolare: fuori venerdì 19 gennaio

    “Lame e Collane” è l’ultimo sguardo audace e poco filtrato di Tripolare sulla realtà contemporanea. È la sfida più punk che ci possa essere: quella di rimanere fedeli a se stessi in un mondo violento che troppo spesso mette alla prova la nostra autenticità.
    “Lame e collane” (Sugar) è il titolo del nuovo singolo del cantautore e produttore napoletano, fuori venerdì 19 gennaio su tutte le piattaforme.
    Il ritmo incalzante e l’ossessiva ripetizione del titolo nel testo non sono altro che il continuo e sofferto tentativo di innescare una comunicazione, sedimentare un linguaggio pur mantenendo il carattere criptico.
    “Mi sono sempre concentrato molto sulle emozioni positive, a volte restando un po’ dentro la mia bolla creativa. Questo brano però – commenta l’artista – parla di una realtà che, per quanto una persona decida di stare nella propria bolla, appartiene al mondo contemporaneo. Racconta di uno scippo e degli incontri che più volte mi sono trovato a fare nella vita: da persone che volevano realizzare una rapina a quelle che spesso trovavano le risposte nella violenza”.
    Nato nel 2002 a Napoli, Gabriele Centurione, in arte Tripolare, è un giovane cantautore, musicista e produttore attraversato dalla musica, che riesce a rendere fluida e senza nessun tipo di barriera. Immerso nell’arte fin da bambino, scopre il mondo della musica classica a soli 4 anni, quando inizia a suonare il violoncello. Il suo linguaggio primario sono le note. Gli studi classici nel tempo vengono affiancati all’istintività. Tripolare ricerca il suo suono e trova la chiave: la versatilità. Attitudine che assorbe in maniera innata dalla sua Napoli: multiculturale, caotica, malinconica, ricca di stimoli diversi e armonicamente intrecciati. Dopo i primi singoli tra cui figurano “Polmoni” e “Melone”, racchiusi nel suo primo EP “Acne”, entra nel roster di Sugar e pubblica il secondo EP, “Panorama20”. A fine 2023 con il singolo “Uragani”, Tripolare intraprende un preciso percorso artistico caratterizzato da consapevolezza e da un melting pot di indie, rap, rock e punk, che si amalgama con coerenza e attitudine. LEGGI TUTTO

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    Amadeus invita Adriano Celentano a Sanremo

    Arriva l’invito ufficiale per Adriano Celentano al Festival di Sanremo. A ‘spedirlo’ e’ Amadeus nella giornata dei pre- ascolti riservati alla stampa.
    “Vorrei invitare ufficialmente Adriano Celentano al festival di Sanremo, sarebbe un sogno”. “Ma non a cantare ‘L’Italiano’ anche se c’e’ la volonta’ di celebrare Toto Cutugno – aggiunge -. Non e’ detto che qualcuno non lo scelga per la serata delle cover ma questo non esclude che lo si celebri a prescindere”.
    Da ambienti del Clan trapela la conferma dell’invito di Amadeus ad Adriano Celentano per Sanremo, ma neanche Claudia Mori – viene spiegato – sa se il marito andrà al festival. LEGGI TUTTO

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    Il salernitano Manù Squillante vince la XXII edizione Premio Fabrizio De André

    Mercoledì 10 gennaio 2024 si è conclusa la XXII edizione del Premio Fabrizio De André all’Auditorium Parco della Musica.Durante la serata finale della XXII edizione del Premio Fabrizio De André, il poliedrico artista campano Manù Squillante si è aggiudicato la vittoria nella sezione “Musica” con il brano “Un certo paradiso”, un canto intimo, un’ode delicata intessuta con il filo dell’ascolto attento del nostro essere più profondo. Come foglie leggere trasportate dal vento, le note narrano una rielaborazione del lutto della madre, una danza sottile tra il dolore e la rinascita.
    In questa melodia, ogni nota è un ricordo trasformato, ogni accordo è un passo nel cammino dell’anima. Il brano è un abbraccio sonoro, un riflesso di un amore che trascende il tempo e persiste nella memoria come un raggio di luce eterna.
    Il brano è stato scritto da Manù Squillante sia per quanto riguarda la musica che il testo, ma ha preso forma e una risonanza speciale grazie a quella che lui ama definire la sua “famiglia musicale” che lo accompagna da sempre: Cristian Rago alla batteria, Claudio Turner alla chitarra e Luca Masi al contrabbasso, che erano con lui anche al prestigioso Premio Fabrizio De André.
    Commenta l’artista: “Desidero raccontarvi con cuore traboccante l’avventura straordinaria che si è dipanata con la nostra vittoria al Premio Fabrizio De André 2024. Questo riconoscimento è più di una medaglia da esporre, è un canto che arricchisce l’anima, una poesia che nutre la nostra formazione artistica e umana. Fin dal primo sguardo, il Premio De André ci ha accolto con un rispetto gentile, un’organizzazione magica e un’umanità che ha accarezzato le corde più profonde dei nostri cuori. Raramente ci è capitato di vivere un’esperienza così serena. L’aria stessa era intessuta di un autentico amore per l’arte, un palpito che si faceva sentire in ogni istante.
    Un grazie sentito, intriso di riconoscenza, va ai miei straordinari compagni di viaggio: Cristian Rago, Claudio Turner e Luca Masi. Senza di loro, il nostro cammino musicale non avrebbe la stessa melodia, e mi sento fortunato oltre ogni misura ad averli al mio fianco.
    Un’altra nota di gratitudine risuona per la giuria, e in particolare per Dori Ghezzi e Luisa Melis, che fin da subito hanno trasfuso nel nostro spirito tutto il rispetto e l’amore per questo meraviglioso mestiere artistico.
    Questo premio è un dipinto di emozioni, un quadro che si aggiunge al nostro percorso artistico con pennellate di ispirazione. Non vedo l’ora di continuare questo viaggio e di abbracciare nuove, meravigliose avventure.”
    Biografia
    Emanuele Squillante, in arte Manù nasce a Sarno (SA) il 25/07/1992.
    Il suo percorso musicale ha radici profonde che affondano nell’infanzia, grazie agli stimoli costanti della famiglia e dell’ambiente che lo circondava. Sin da piccolo, ha vissuto immerso nell’arte e nelle cose belle, trovando la sua prima passione nella musica.
    Fin dai primi anni, percuoteva qualsiasi cosa capitasse sotto mano, tanto che il padre Salvatore decise di regalargli la sua prima batteria all’età di 4 anni. Questo è stato solo l’inizio, poiché la sua passione cresceva, portandolo a studiare batteria e pianoforte fin da giovane.
    Il suo cammino si è diviso tra due grandi passioni: il Teatro e la Musica. Grazie all’influenza di sua madre Carmela, cantante appassionata, Manù ha sviluppato un amore per uno degli strumenti più belli, la voce. Ha iniziato a cantare, esplorando repertori che spaziavano da Pino Daniele, Fabrizio De André a Lucio Dalla e alla musica cantautorale napoletana.
    Dall’altra parte, suo padre ha alimentato la sua passione per l’ascolto, introducendolo al mondo del jazz, che è diventato una vera filosofia di vita.
    Con il passare del tempo, capisce che la musica doveva diventare la sua professione, la sua passione, la sua vita. Crescendo, ha accumulato esperienze e ampliato i sogni da perseguire. Come batterista, ha ammirato il Maestro Tullio De Piscopo, il suo idolo, e l’incontro con lui, a 18 anni, lo ha trasformato. Entrare nella sua accademia è stato un capitolo unico e formativo, suonando su palcoscenici importanti e vivendo emozioni straordinarie.
    A 21 anni, si è laureato in canto al Conservatorio di Salerno, un traguardo che ha arricchito la sua formazione artistica. Attualmente, sta proseguendo gli studi con entusiasmo, dedicandosi alla laurea in Didattica della Musica.
    Come pianista e cantante, ha iniziato a comporre le prime canzoni, sentendosi subito a mio agio come se avesse sempre fatto questo. La consapevolezza che la musica è qualcosa di meraviglioso da perseguire con serietà e passione è cresciuta dentro di se. Capisce che la vita che ho scelto implica accettare cambiamenti, fallimenti, malumori, gioie e tutto ciò che comporta.
    Oggi, Manù vive per l’arte e attraverso l’arte. Per lui, questa è la vera definizione del successo, riuscire a vivere bene di ciò che ama rende ogni giorno felice, e tutto ciò che arriva è un bonus. LEGGI TUTTO

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    Michael Bolton operato per tumore al cervello, cancella tour

    Michael Bolton ha recentemente affrontato un intervento chirurgico per rimuovere un tumore al cervello, costringendolo a una “pausa temporanea” dal suo tour programmato per febbraio, con tappe negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada e in Svizzera.
    La notizia è stata annunciata personalmente dal cantante 70enne attraverso il suo profilo Instagram.
    “Grazie all’incredibile equipe medica, l’operazione è stata un successo. Attualmente mi sto riprendendo a casa, circondato dall’enorme amore e supporto della mia famiglia”, ha condiviso Bolton, vincitore di Grammy e American Music Awards nel corso della sua carriera.
    “È sempre difficile deludere i miei fan o posticipare uno spettacolo, ma sto lavorando diligentemente per accelerare la mia guarigione e tornare presto sul palco”, ha assicurato il cantante. LEGGI TUTTO

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    Agerola, concerto del coro di voci bianche del Teatro San Carlo il 7 gennaio

    Il Comune di Agerola, in collaborazione con il Teatro San Carlo, è lieto di annunciare un eccezionale evento culturale che chiuderà le festività natalizie del territorio: il concerto del coro di voci bianche del Massimo, in decentramento.Questo straordinario evento avrà luogo il 7 gennaio alle ore 18 presso la suggestiva Parrocchia San Martino Vescovo in piazza XXIV Maggio. Il Teatro San Carlo riconosce l’importanza di tali iniziative culturali, attribuendo al coro un ruolo di propulsore di valori artistici, culturali e sociali.
    Il Coro di voci bianche, nato nel 2004, festeggerà il suo ventesimo anniversario con una serata dedicata al Comune di Agerola, promettendo un programma coinvolgente con musiche di Puccini, Caccini, Chilcott e celebri canzoni natalizie. Questa indimenticabile occasione invita tutti a unirsi e celebrare insieme questa meravigliosa serata musicale.
    Il concerto sarà diretto da Stefania Rinaldi e accompagnato al pianoforte da Luigi Del Prete, garantendo un’esperienza unica e coinvolgente. L’esperienza del Presepe vivente di Agerola, originatasi nel 1985 all’interno della Comunità parrocchiale del borgo di Campora, rappresenta un connubio di fede, devozione, antichi saperi e sapori.
    Promosso inizialmente da Mons. Andrea Gallo e portato avanti negli anni con impegno dai parroci Don Luigi Avitabile e Don Giuseppe Milo, quest’anno è guidato da padre Giuseppe Ragalmuto.
    Il Presepe vivente di Agerola, situato nel suggestivo borgo di Campora, trasporta i visitatori in un viaggio attraverso la storia corale di Agerola. Con circa 250 figuranti, l’intero villaggio prende vita attorno alla sacra famiglia, trasmettendo una forte esperienza di fede popolare. Il contesto storico è ambientato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, rappresentato nelle vie di Campora con pastori, animali, artigiani e contadini.
    L’evento, oltre a essere una manifestazione artistica e sinodale, ha un significato profondo, raccontando l’evento che ha cambiato il corso della storia attraverso la nascita di Gesù. Il paesaggio naturale della zona Fiume Penise e la ricostruzione di un antico monastero dedicato a Santa Teresa d’Avila aggiungono un tocco suggestivo.
    L’allestimento accurato, curato dall’Associazione Insieme per la Parrocchia, coinvolge giovani e meno giovani nella ricostruzione di ambienti e scene, arricchendo ogni anno il presepe di nuovo fascino e suggestioni. Un’opportunità unica per rivivere la magia del Natale attraverso la tradizione e la cultura della terra di Agerola. LEGGI TUTTO