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    Rapinatori scatenati: 3 colpi in rapida successione tra Villaricca-Marano e Melito

    Rapinatori scatenati nella tarda serata di ieri capaci di mettere a segno tre colpi in rapida successione lungo l’asse Villaricca-Marano-Melito.
    E non è escluso che siano gli stessi. In un caso hanno anche ferito una delle vittime che aveva reagito alla rapina.
    La prima rapina in un market di Villaricca gestito da un 32enne di origini pakistane. Tre persone hanno portato via 500 euro dall’incasso e, prima di fuggire, hanno esploso un colpo di pistola a scopo intimidatorio verso uno degli scaffali.
    La seconda in corso Europa, nel comune di Marano, dove è stata sottratta la borsa ad una donna in strada.

    La terza e ultima rapina a Melito. Dove i banditi hanno portato via la borsa di una 36enne e alla sua reazione l’hanno ripetutamente colpita alla tempia col il calcio della pistola.
    La vittima è stata portata in ospedale a Giugliano dove le hanno applicato 3 punti di sutura.

    I rapinatori sarebbero 3 anche per gli eventi di Marano e Melito Indagini serrate dei carabinieri che stanno visionando tutte le immagini delle telecamere pubbliche e private presenti nelle zone dove si sono consumate le rapine.
    I carabinieri non escludono che si tratta della stessa banda di rapinatori che nella serata di ieri si è scatenata con tre rapine. LEGGI TUTTO

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    Marano, latitante del clan Polverino sorpreso a fumare narghilè con i complici

    Marano. Era talmente tranquillo del suo covo al fresco della collina di Marano che il narcos Pasquale Cesaro si rilassava fumando un narghilé insieme al suo complice e a due donne.PUBBLICITA

    Eppure sapeva di essere un latitante ricercato: deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. Una condanna per traffico internazionale di stupefacenti, ancora ineseguita poiché l’uomo è scomparso dai radar della giustizia dal 1 luglio 2023.

    Punti Chiave ArticoloIl blitz con 40 carabinieri è scattato alle tre della notte appena trascorsa:  in via De Filippo. I militari circondano villetta nella campagna di Marano. Ci sono i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e del ROS di Napoli. Tutti gli occhi sono puntati su quel villino, circondato da una corte, con la luce che filtra appena dalle tapparelle abbassate. All’interno si nasconde Pasquale Cesaro, latitante di 52 anni, broker del narcotraffico e considerato vicino al clan “Nuvoletta-Orlando-Polverino“.
    Pasquale Cesaro, broker del narcotraffico del clan Nuvoletta-Orlando-Polverino Cesaro è ritenuto una figura centrale nel traffico di cocaina dal Sud America verso la provincia di Napoli e deve scontare una pena di 16 anni e 8 mesi di reclusione. I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non hanno mai smesso di cercarlo, seguendo la sua rete di contatti e monitorando i social network. Ha tentato la fuga attraverso i campi ma si è ferito Il 52enne non è solo. Con lui ci sono un uomo di 43 anni e due donne, sedute attorno a un narghilè. Scatta il blitz. Cesaro tenta la fuga attraverso una porta sul retro, scavalca la recinzione e si ferisce una gamba su uno spuntone di metallo.
    Nonostante la ferita, continua a correre, ma si rende conto rapidamente di non avere via di scampo: i carabinieri lo hanno circondato. Le manette scattano e per lui si aprono le porte del carcere di Secondigliano. Anche il 43enne che era con lui viene arrestato per aver facilitato la sua latitanza, con l’accusa di procurata inosservanza di pena. Le due donne, invece, vengono denunciate in stato di libertà per lo stesso reato. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Maxi blitz anti droga a Marano: 18 arrestati. Ci sono anche dei latitanti. TUTTI I NOMI

    Marano di Napoli: un’organizzazione dedita allo spaccio. Per ogni affiliato la “mesata”. Carabinieri arrestano 18 persone, altri sono attivamente ricercatiPUBBLICITA I  Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli – sezione riesame, a seguito di un appello proposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Punti Chiave ArticoloL’operazione ha portato all’arresto di 18 persone, di cui 11 in custodia in carcere e 7 agli arresti domiciliari. Gli arrestati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di reati legati all’associazione per il traffico illecito di sostanze stupefacenti e alla detenzione di droga ai fini di spaccio.Altre persone coinvolte nell’inchiesta sono attivamente ricercate e irreperibili e quin di latitanti.L’ordinanza cautelare è divenuta definitiva dopo che la Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati dagli indagati.L’organizzazione criminale operava a Marano e nelle zone limitrofe, distribuendo stupefacenti in diversi comuni campani. Gli affiliati ricevevano mensilmente le cosiddette “mesate” per l’attività di spaccio svolta nei vari punti di vendita.Ecco i nomi degli arrestatiLuciano Campus, Pasquale Carbone, Sandrino Castellano, Luigi Cesaro, Maurizio Esposito, Gaetano Marrandino, Aurelio Castellano, Gennaro Corrado, Marcello Tipaldi, Diego Vallozzi, Aniello Zampella, Gennaro Carbone, Raffaele Cerullo, Pasquale Corrado, Luca Gargiulo, Giovanni Montagna, Antonio Pinto, Mirko Russo.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Marano condannato l’ex sindaco Bertini: 12 anni e 8 mesi per collusione con la camorra

    Napoli. Si è concluso con una pesante condanna il processo a carico dell’ex sindaco di Marano, Mauro Bertini, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.PUBBLICITA

    I giudici del tribunale di Napoli Nord, dopo un processo durato oltre tre anni e mezzo, hanno inflitto a Bertini una pena di 12 anni e 6 mesi di reclusione.

    Punti Chiave ArticoloCondannati a pene più lievi anche l’imprenditore edile Angelo Simeoli (3 anni) e i fratelli Aniello e Raffaele Cesaro (3 anni ciascuno). Assolto invece Eduardo Pellecchia. Per i giudici Bertini aveva favorito i clan nell’aggiudicazione degli appalti pubblici La corte, presieduta dal giudice Eleonora Pacchiarini, ha riconosciuto il ruolo di Bertini nell’infiltrazione della camorra nella pubblica amministrazione locale, in particolare per quanto riguarda l’assegnazione di appalti edilizi.
    La sentenza rappresenta un duro colpo per l’ex primo cittadino di Marano, già in passato coinvolto in vicende giudiziarie legate alla criminalità organizzata
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    Marano il piccolo Fulvio nasce in ambulanza

    Marano. Un parto davvero fuori dal comune si è verificato ieri mattina a Marano, in provincia di Napoli. La protagonista è una giovane donna che, a causa di dolori addominali acuti, ha richiesto l’intervento dei soccorritori.PUBBLICITA

    La notizia è riportata dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che fa anche sapere che la neo mamma ha autorizzato alla diffusione delle foto.

    Punti Chiave ArticoloL’equipaggio della postazione “Marano 02 Bourelly”, composto dall’autista soccorritore Crescenzo Serino e da un’altra collega, si è immediatamente recato sul posto, trovando la donna in condizioni critiche ma con una tenacia da leonessa pronta ad accogliere il suo piccolo. Trasferita sulla barella, la donna ha iniziato a spingere e, in pochi istanti, con grande professionalità e sangue freddo, i soccorritori hanno assistito alla nascita del piccolo Fulvio, offrendo alla neomamma un supporto costante e prezioso.
    “La gioia e le lacrime erano indescrivibili”, ha raccontato uno dei soccorritori, “tenere tra le braccia una nuova vita è un’esperienza che ti segna per sempre”. In attesa dell’arrivo dell’automedica di Qualiano per il taglio del cordone ombelicale, il team si è assicurato del benessere sia del neonato che della mamma.
    Non capita spesso di vivere storie così belle nel 118 L’arrivo in ospedale di Pozzuoli è stato un tripudio di emozioni per tutto il personale e i presenti. “Non capita spesso di vivere storie così belle nel 118“, ha concluso il soccorritore, “ma questa volta abbiamo chiuso la scheda intervento con la consapevolezza che un piccolo ometto ha portato luce e gioia nella sua famiglia, aggiungendosi ai suoi due fratellini”. Un lieto evento che ha regalato un momento di speranza e commozione a tutti i presenti, dimostrando ancora una volta l’impegno e la professionalità dei soccorritori del 118.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Marano piange il 28enne Salvatore Fico: ennesima vittima della strada

    Marano piange l’ennesima vittima della strada tra Napoli e provincia. An che in questo caso ad essere spezzata è una giovane vita quella del 28enne salvatore Fico.PUBBLICITA
    Sabato era stava rientrando insieme con la sua fidanzata. Era in sella al suo scooter, un Brera 125 quando in via Palermo, uno stradone della periferia di Villaricca che congiunge Marano ha incrociato una moto Bmw Gsx 1200 centrandolo in pieno.

    Punti Chiave ArticoloL’impatto è stato violentissimo, I tre centauri sono volati a metri di distanza. Salvatore è morto sil colpo. La ragazza e l’altro centauro hanno riportato gravi ferite ma non sono in pericolo di vita. La ragazza è ricoverata all’ospedale di Pozzuoli mentre il 35enne che era sulla potente Bmw è al Cardarelli. I carabinieri hanno effettuato i rilievi e stanno cercando di stabilire l’esatta dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità.
    Si attendono i risultati dell’indagini per stabilire la dinamica dell’incidente
    Sarà poi l’autopsia ad accertare le cause della morte di Salvatore Fico  e come da prassi per il 35enne ferito arriverà un avviso di garanzia, come atto dovuto, con l’accusa di omicidio colposo. Potrà nominare un avvocato e un perito medico per assistere all’autopsia. La morte di Salvatore Fico è l’ennesima raccontata nelle cronache di Napoli in questi mesi, troppe le vittime della strada. Le cause sono sempre le stesse, distrazione alla guida ed alta velocità. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    L’INIZIATIVA Murales e panchine a Marano, ricordo di “Mario Grieco, Luigi Ciaramella e le vittime della strada”

    Nel giorno del ricordo di Mario Grieco (19 maggio 2024), scomparso in un incidente stradale il 23 maggio del 2009, è stato ripristinato il murales a lui dedicato posto in via Giordano, nel comune di Marano di Napoli. Nell’occasione sono state installate due panchine dedicate a “Mario Grieco, Luigi Ciaramella e tutte le Vittime della Strada”, all’esterno della Parrocchia Maria SS Immacolata, dove si è tenuta la Santa Messa recitata da Don Rosario Moxedano.Mamma Rosa Di Bernardo è intervenuta durante il rito liturgico parlando di sicurezza stradale. Il murales dedicato al figlio era stato realizzato 15 anni fa da suoi amici ed è stato ripreso dall’artista Paolo Petrarca, laureato all’accademia delle belle Arti PeM Art e nome altisonante nel settore, a fronte delle numerose opere restaurante e realizzate in prima persona sul piano nazionale.
    “Ringrazio dal profondo del mio cuore l’artista Paolo Petrarca per la sua bravura e per la sua capacità di unire l’arte ad una tragedia così immane – afferma la Di Bernardo –. Ho fortemente voluto e sostenuto questa iniziativa, aggiungendo un messaggio per la tutela degli utenti della strada che prima era assente. Ha fatto rivivere mio figlio donandomi una grande emozione. Uno stile davvero realistico che tiene vivo il ricordo di Mario e tiene impressa la sua storia nella mente dei giovani. Mio figlio ha lasciato troppo presto questo mondo, ma il suo ricordo non tramonta”.
    “Ringraziamo il sindaco Matteo Morra ed il vicesindaco luigi Carandente, presenti alla manifestazione insieme al Comando dei Carabinieri locale ed all’Associazione ANCPC di Marano di Napoli – afferma la presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime Della Strada ODV, Elena Ronzullo -. Come associazioni a tutela delle vittime della strada, riteniamo l’artista parte integrante della squadra operativa del nostro progetto per la sicurezza stradale”.
    “Chiunque voglia i suoi contatti, può fare riferimento a noi che saremo lieti di metterli in relazione. La chiesa era gremita ed in platea erano presenti anche tante madri afflitte dal dolore per la perdita di un loro caro sulla strada. Una giornata toccante, riflessiva. Mi auguro che questa mia testimonianza sia arrivata dritta alle coscienze dei presenti e non. La vita è una e dobbiamo tenercela ben stretta”.
    Paolo Petrarca si è mostrato davvero coinvolto per il lavoro svolto: “Mi ritrovo spesso a realizzare opere così drammatiche, tuttavia in questo caso, alla luce della collaborazione con associazioni veramente attive sui territori, ho potuto percepire un’attenzione maggiore nei confronti non solo della manifestazione, ma anche del mio lavoro, soprattutto da parte di mamma Rosa Di Bernardo”.
    “Quest’ultima ha seguito passo passo tutte le fasi del progetto, confrontandosi con me su vari aspetti. Fare questi tipi di opere, per noi artisti che abbiamo una certa sensibilità, è come fare propria una certa sofferenza. La soddisfazione che ne consegue per una madre, per una famiglia è davvero un atto di fierezza. Un’esperienza straordinaria”. LEGGI TUTTO

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    Arrestato 17enne di Marano: era in giro armato per Napoli insieme con un complice

    Napoli – I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito della costante azione di contrasto alla criminalità, hanno intensificato i controlli sul territorio, con particolare attenzione ai luoghi della movida frequentati dai più giovani.L’obiettivo principale è quello di disarmare chi porta illegalmente armi da fuoco, ponendo un freno alla violenza e garantendo la sicurezza dei cittadini.
    Sabato pomeriggio, in Piazza Vittoria, i militari del Nucleo Radiomobile di Napoli hanno notato due ragazzi su uno scooter con targa polacca che assumevano un atteggiamento sospetto. Il passeggero, un 17enne, nascondeva qualcosa sotto la maglia.
    Durante il controllo, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola calibro 9 senza matricola, con caricatore inserito e un proiettile, nascosta nella tracolla del minorenne. Il 17enne è stato arrestato per porto abusivo di arma da fuoco e concorso in ricettazione, mentre il 20enne, di Marano, e già con precedenti penali, alla guida dello scooter, è stato denunciato per ricettazione.
    Sempreverde: la campagna contro l’uso illegale delle armi
    L’operazione si inserisce nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Sempreverde”, promossa dal Comando Provinciale Carabinieri di Napoli, che mira a contrastare la diffusione e l’uso illegale delle armi da fuoco, soprattutto tra i giovani.
    I Carabinieri di Napoli continuano a svolgere un monitoraggio costante del territorio, intensificando i controlli in zone sensibili e nei luoghi di ritrovo dei più giovani, con l’obiettivo di prevenire e reprimere reati, garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare la criminalità in tutte le sue forme.
    L’invito alla collaborazione
    Le Forze dell’ordine invitano chiunque abbia informazioni utili a contattare il 112 o la più vicina stazione dei Carabinieri. Ogni segnalazione può essere utile per prevenire reati e assicurare alla giustizia i responsabili.

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    Marano, sequestrate 2 tonnellate di sigarette di contrabbando

    Napoli – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno sequestrato, in due distinti interventi nell’hinterland partenopeo, oltre 2 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando contraffatti. Un uomo di Marano di Napoli è stato tratto in arresto e altre quattro persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria.
    Nel primo intervento, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno fermato un’autovettura a Secondigliano e, insospettiti dal comportamento del conducente, un pregiudicato di Marano di Napoli, hanno controllato il bagagliaio, trovando 8 cartoni contenenti 400 stecche di sigarette di contrabbando.
    Tenuto conto dei precedenti del conducente, i finanzieri hanno perquisito due locali a Marano di Napoli e Villaricca, trovando altre casse di sigarette, custodite da due complici. In totale, sono stati sequestrati 723 kg di sigarette, l’uomo di Marano è stato arrestato e i suoi due complici, di cui uno incensurato, sono stati denunciati.
    In un altro servizio a Saviano, le Fiamme Gialle hanno trovato 350 kg di sigarette di contrabbando in un garage nella disponibilità di una 82enne.
    Le indagini hanno portato all’individuazione di un deposito agricolo riconducibile al figlio 53enne, dove sono stati rinvenuti altri 930 kg di sigarette. Madre e figlio sono stati denunciati.
    Se immesse nel mercato illegale, le oltre 2 tonnellate di sigarette sequestrate avrebbero fruttato un illecito guadagno di circa 300.000 euro. LEGGI TUTTO

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    Latitante del clan Orlando scovato sotto casa a Marano nonostante la parrucca per camuffarsi

    I Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato ieri sera a Marano di Napoli un latitante di 37enne, Fabio D’Agostino, affiliato al clan Orlando-Polverino.
    D’Agostino era ricercato dal gennaio dello scorso anno. I Carabinieri lo hanno catturato in strada mentre era alla guida di un’auto intestata a un prestanome.
    I militari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno tenuto alta l’attenzione sin dal giorno della sua “scomparsa” dai radar della giustizia. Hanno analizzato gli schemi relazionali del 37enne, effettuando un attento monitoraggio dei social e del suo patrimonio.
    Le tracce conducevano ancora a Marano, dove vivono la moglie e il figlio del latitante.I Carabinieri si sono posizionati in osservazione attorno all’abitazione familiare e hanno visto D’Agostino accostare con un’auto intestata a un prestanome. Il 37enne aveva una folta e singolare capigliatura che ha insospettito i militari.
    Quando la moglie e il figlio di D’Agostino sono entrati in casa, i Carabinieri hanno fatto irruzione e arrestato il latitante. D’Agostino è rimasto imperturbabile e ha chiesto spiegazioni. I militari lo hanno riconosciuto e gli hanno sfilato la parrucca.
    D’Agostino deve scontare 5 anni di carcere per estorsione
    Il latitante è ora in carcere a Secondigliano. Dovrà scontare una pena di 5 anni di reclusione per estorsione continuata ed aggravata dalle finalità e modalità mafiose.
    L’arresto di D’Agostino rappresenta un importante successo dei Carabinieri nella lotta contro la camorra. L’operazione dimostra la tenacia e l’impegno dei militari nel catturare i latitanti e nel garantire la sicurezza del territorio. LEGGI TUTTO

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    L’imprenditore romano Luciano Viglietta nascondeva latitanti della camorra

    Luciano Viglietta, un imprenditore 64enne di Roma, è stato raggiunto da un decreto di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro.
    La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ritiene che il patrimonio di Viglietta sia frutto di attività illecite, tra cui usura, ricettazione, truffa, falsità, bancarotta, realizzazione di discariche non autorizzate, violazione dei sigilli e narcotraffico.
    Inoltre, secondo i carabinieri, Viglietta avrebbe favorito la latitanza di diversi esponenti del clan camorristico dei Polverino, fornendo loro appartamenti rifugio a Pomezia e sul litorale romano.
    Tra i latitanti della camorra che avrebbero beneficiato dei “rifugi” di Viglietta ci sono Giuseppe Ruggiero, Carlo Nappi e Giuseppe Simioli.
     Anche i boss Giuseppe Simioli e Carlo Napoli tra quelli che hanno beneficiato dei suoi rifugi
    Il sequestro di beni è stato disposto dalla Procura di Roma al termine di un’indagine che ha ricostruito il profilo criminale di Viglietta e individuato il suo ingente patrimonio.
    L’indagine ha accertato che Viglietta commette reati sin dal 1996, sia in connessione con la sua attività imprenditoriale che in maniera indipendente.
    Tutti i latitanti a cui Viglietta ha fornito appoggio appartengono al clan Polverino, attivo nel comune di Marano in provincia di Napoli.
    Nel 2012, Viglietta ha fornito al clan un supporto logistico per lo stoccaggio di 1500 kg di hashish.
    Tra i beni sequestrati a Viglietta ci sono quattro ville, un complesso industriale, 144 immobili, vari terreni, 11 società e 22 veicoli. LEGGI TUTTO