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    Tre fronti di fiamme sul Vesuvio: evacuate due famiglie

    L’incendio che dal primo pomeriggio di oggi imperversa nel Parco Nazionale del Vesuvio ha costretto all’evacuazione precauzionale di due famiglie a Torre del Greco.PUBBLICITA Le fiamme, alimentate dal vento, si sono estese in altre due zone interessando le località Cappella Bianchini, Terzigno (nei pressi del cimitero di Boscoreale) ed Ercolano (zona San Vito). Punti Chiave ArticoloSul posto sono intervenuti numerosi mezzi aerei e squadre a terra per cercare di domare l’inferno. Le autorità hanno disposto la chiusura dell’area interessata.Nonostante gli sforzi, l’incendio risulta ancora fuori controllo. Le cause del rogo sono al vaglio delle autorità.La paura è palpabile tra i cittadini che assistono impotenti allo spettacolo devastante del rogo, temendo per le proprie abitazioni e per l’incolumità dei propri cari.Un disastro ecologicoL’incendio rappresenta una grave minaccia per l’ecosistema del Parco Nazionale del Vesuvio, mettendo a rischio flora e fauna uniche. L’immensa colonna di fumo nero che si alza dal vulcano è visibile da chilometri di distanza e sta inquinando l’aria, creando disagi alla popolazione.Le cause ancora da chiarireLe cause che hanno originato l’incendio sono ancora al vaglio degli inquirenti. Non si esclude l’ipotesi dolosa, vista la recrudescenza di atti vandalici in queste zone negli ultimi tempi.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli 15enne accoltellato alla gola in un tentativo di rapina

    Napoli. Notte di violenza, notte di sangue, notte di minori accoltellati.PUBBLICITA L’ennesimo episodio di violenza urbana che insanguina le strade di Napoli.Poco dopo le 0,30 della notte appena trascorsa i carabinieri della sezione radiomobile di Napoli sono intervenuti in strada comunale toscanella, nel quartiere Piscinola Marianella, per la segnalazione e di un minorenne ferito.La gazzella raggiunge il luogo, nei pressi di una pasticceria, ma la vittima, un 15enne, era già in viaggio per l’ospedale Cardarelli.Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che il 15enne mentre era in sella a uno scooter in compagnia di un amico della sua stessa età sarebbe stato avvicinato da tre sconosciuti coetanei che lo avrebbero aggredito senza alcun apparente motivo.Uno di questi avrebbe colpito all’altezza del collo il 15enne con un’arma da taglio per poi fuggire.Per il 15enne ‘’ferita da taglio alla faccia, senza menzione di complicazioni’’ e dimissioni con una prognosi di 10 giorni.Il ragazzino è stato affidato ai genitori. Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Vomero.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Meteo: oggi Napoli da bollino rosso con 39° gradi

    L’ondata di calore che avvolge l’Italia è arrivata al picco: oggi sono ben 13 le citta’ con il bollino rosso, ossia il livello massimo di allerta che prevede rischi per la salute della popolazione generale e non solo dei soggetti a rischio.PUBBLICITA Secondo il bollettino quotidiano sulle ondate di calore del ministero della Salute, le citta’ “rosse” oggi sono Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma e Torino.Punti Chiave ArticoloCon temperature percepite di 39 gradi a Napoli e Frosinone, 37 a Roma e Palermo, 36 a Milano.L’anticiclone africano Caronte continua a dominare la scena, portando con sé temperature da record su gran parte d’Italia. Ma non tutto è fuoco e fiamme: un soffio di novità rinfresca le previsioni meteo.A partire dalle prossime ore, un intenso vento di Grecale proveniente da nord-est porterà un po’ di sollievo alle regioni adriatiche e alla Calabria Ionica. Le temperature caleranno di 3-4 gradi, offrendo una tregua dal caldo torrido. Altre regioni, come le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia, godranno di un’attenuazione del caldo grazie a questa ventilazione.Caldo record al Sud e al CentroNonostante il temporaneo miglioramento al Nord-Est, il resto d’Italia continuerà a soffrire il caldo africano. Roma, in particolare, potrebbe raggiungere temperature record, sfiorando i 40°C. Anche altre città come Agrigento, Oristano, Caserta, Catania e Siracusa registreranno valori molto elevati.Una nuova sorpresa è in arrivo: a partire da mercoledì, temporali interesseranno il Nord Italia, estendendosi poi al Centro nel weekend. Queste perturbazioni porteranno un po’ di refrigerio e contribuiranno a mitigare il caldo intenso.Un’estate all’insegna degli estremiIn conclusione, questa estate si caratterizza per un’alternanza di ondate di calore intense e temporali violenti. È fondamentale seguire attentamente le previsioni meteo e prendere le necessarie precauzioni per affrontare queste condizioni climatiche estreme.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Sant’Antonio Abate pizzo da un milione di euro agli imprenditori: arrestati 2 del clan Fontanella

    Sant’Antonio Abate. Avevano fatto il giro degli imprednitori conservieri di Sant’Antonio Abate arrivano a chiedere il pizzo per una somma complessiva di un milione di euro.PUBBLICITA La richiesta avanzata a nome del clan Fontanella al quale si vantava di fare parte. I due avevano minacciato gli imprenditori di commettere azione violente nei loro confronto, di familiari e di danneggiare le aziende.Minacce effettuate negli ultimi mesi senza sapere che tutte le aziende sono dotate di telecamere di sorveglianza. E’ bastata la denuncia ai carabinieri per avviare le indagini che sono scaturite stamane con l’arresto dei due affiliati al clan Fontanella.I due su disposzione della Dda di Napoli sono finiti in carcere con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Fontanella, operante in S. Antonio Abate e territori limitrofi.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Funerali crollo Scampia, urla e pugni sulle bare. L’arcivescovo: “Rispondere con azioni concrete”

    “Venga il tuo spirito e soffi sulle strade di Scampia, dove in queste ore gli sfollati camminano tra timori e speranze,” ha invocato l’arcivescovo metropolita di Napoli, Domenico Battaglia, durante i funerali di Roberto Abbruzzo, Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione, vittime del crollo della Vela Celeste.PUBBLICITA

    Nell’omelia, l’arcivescovo ha espresso il suo messaggio di conforto e speranza: “Venga il tuo spirito e soffi sulle vele della nostra città, non su quelle di ferro e cemento deteriorate dal tempo e dall’incuria, ma su quelle vive, quelle fatte di carne, su quelle che oggi più che mai devono essere dispiegate. Su quelle che raccontano un passato di dolore e di lotta, e la cui stoffa lascia intravedere il colore della resilienza, della forza di chi non si arrende, della tenacia di chi spera ancora nel domani, della fede evangelica di chi trova bellezza anche nelle sue cicatrici.”

    L’arcivescovo ha rivolto un appello anche ai governanti: “Venga il tuo spirito e soffi su chi ha il compito di governare e amministrare il bene comune, affinché attraverso politiche di risanamento e di inclusione, possano rispondere con azioni concrete e immediate alle vite segnate dalla sofferenza. Perché la politica è autentica se fa sua l’etica della cura, e solo la cura può trasformare il dolore in speranza, la sfiducia dei singoli in un nuovo slancio comunitario.”

    Centinaia di palloncini bianchi e azzurri sono stati lanciati verso il cielo, accompagnati dall’applauso commosso della folla, segnando la conclusione della cerimonia funebre. L’emozione è stata palpabile tra i presenti, con momenti di straziante dolore manifestati dai parenti delle vittime che hanno urlato e colpito le bare in un ultimo, disperato saluto.

    Tra le autorità presenti, il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Pina Castiello, i deputati di Avs Francesco Borrelli e del Pd Valeria Valente. Anche il cantante Franco Ricciardi, originario del quartiere, era presente, mischiato tra la folla. Durante il rito, quattro persone sono svenute per l’emozione, tra cui un’anziana che è stata sottoposta a un elettrocardiogramma.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli l’ultimo abbraccio di Scampia alle tre vittime del crollo

    Napoli.Circa trecento persone, in una piazza allestita per ospitarne fino a duemila, si sono date appuntamento a Scampia per i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia: Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni.PUBBLICITA

    Momenti di commozione, oltre allo strazio dei parenti, all’arrivo dei feretro. Una donna è stata colta da malore e portata via a braccia. Le esequie saranno celebrate dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, con orario di inizio anticipato alle 9 in considerazione dei disagi legati al caldo di queste ore.

    Prima del rito c’è stato un momento di preghiera, alla presenza dei soli familiari delle vittime, nella chiesa della Resurrezione di Scampia. Per l’ultimo saluto alle tre vittime della tragedia di una settimana fa sono state sistemate da Protezione Civile e Croce Rossa duemila sedie oltre ad alcuni gazebo per garantire un riparo dal caldo.

    A Napoli è stato proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta in tutti i palazzi delle istituzioni. Il presidente della Regione De Luca, il sindaco di Napoli, Manfredi, la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, il prefetto Michele di Bari l’ex presidente della Camera Roberto Fico tra i rappresentanti delle istituzioni presenti.

    Nel crollo del ponte-ballatoio della Vela oltre alle tre vittime sono rimaste ferite altre dodici persone, tra cui sette bambine di età inferiore ai 10 anni. Quattro i feriti gravi tuttora ricoverati negli ospedali cittadini, due adulti e due minori. Crollo colposo e omicidio colposo le ipotesi di reato dell’indagine aperta dalla Procura di Napoli.
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    Caivano bimba di 6 sei mesi in ospedale per aver ingerito marijuana

    Caivano. Bimba di sei mesi ricoverata in ospedale per aver assunto sostanza stupefacente.PUBBLICITA

    La piccola è stata portata dagli stessi genitori al pronto soccorso dell’ospedale di Frattamaggiore dove , come da prassi in casi del genere, i medici hanno avvertito i carabinieri.

    I militari dopo aver accertato la cosa in ospedale sono corsi nell’abitazione della famiglia della piccola dove verosimilmente aveva ingerito piccole quantità di marijuana. Lì i militari hanno rinvenuto e sequestrato 1 grammo della stessa sostanza. La bimba non è in pericolo di vita.
    Posizione dei genitori al vaglio della magistratura. I carabinieri hanno avvisato i servizi sociali del comune che poi farà le sue valutazioni quando avrà l’informativa completa dei carabinieri.

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    Crollo Scampia, il comune stanzia un milione di euro per chi trova una sistemazione autonoma

    Il Comune ha approvato lo stanziamento di un fondo di un milione di euro destinato al sostegno alle famiglie sfollate della Vela celeste di Scampia.PUBBLICITA

    Il fondo è destinato alle famiglie che decideranno di trovare una sistemazione autonoma in attesa della sistemazione definitiva delle loro abitazioni. Il contributo avrà una validità almeno fino a fine anno.

    Punti Chiave ArticoloLa cosa non trova la favorevole accoglienza da parte dei componenti del comitato delle Vele che in una nota sottolineano: “Non capiamo concretamente come questo stanziamento possa rappresentare una soluzione immediata e realistica per le famiglie rimaste senza casa. Per questa ragione convochiamo per martedì alle 17,30 una manifestazione cittadina a Piazza Dante. Pretendiamo una assunzione di responsabilità immediata da parte di tutti i livelli istituzionali e chiarezza rispetto al destino delle famiglie.
    Chiediamo alla città, agli artisti, di continuare a sostenerci, di partecipare al corteo accanto al popolo delle Vele perché quello che è accaduto e che sta accadendo non riguarda solo le Vele di Scampia bensì tutta la città”. Lunedì lutto cittadino nel giorno dei funerali Intanto lunedì 29 luglio sarà “il giorno del silenzio”. Sarà il giorno in cui l’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia presiederà i funerali delle tre vittime del crollo: Patrizia e Margherita Della Ragione e Roberto Abbruzzo. Stante l’attesa di una grande partecipazione popolare, nel corso della riunione del centro coordinamento soccorsi riunito dal prefetto Michele di Bari si è deciso che per motivi di ordine pubblico il rito sarà celebrato alle 9:30 in piazza Giovanni Paolo II e non più nella chiesa Resurrezione di NS Gesù Cristo, in piazza Libertà al rione Monterosa
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Scampia, il piccolo Raffaele dona i suoi giocattoli, accompagnati da una lettera, ai bimbi sfollati

    Scampia, il piccolo Raffaele dona i suoi giocattoli accompagnati da una lettera ai bimbi sfollati di Scampia. Partita raccolta fondi per le famiglie delle vittime su gofundme.PUBBLICITA

    “Ciao, sono Raffaele e anch’io sono di Scampia” inizia così la lettera scritta da un bambino che ha deciso di donare i suoi giocattoli agli altri bimbi del suo quartiere che hanno dovuto lasciare la propria casa.

    “Mi dispiace tanto pensare a tutti quei bambini che sono rimasti senza casa – prosegue Raffaele – e che in questo momento sono così tristi. Ho pensato di dividere con loro i miei giocattoli perché anch’io voglio aiutarli in qualche modo e spero di vederli sorridere. Mi auguro che questi personaggi tengano loro compagnia come hanno fatto con me. Vi voglio bene, anche se ancora non vi conosco”.
    “Quello di Raffaele è un gesto bellissimo che tutta Italia dovrebbe prendere ad esempio – afferma Francesco Emilio Borrelli – E’ necessaria una campagna di solidarietà nazionale per stare al fianco delle famiglie che stanno vivendo momenti a dir poco drammatici.

    Con Ciro Corona, del centro Gelsomina Verde, abbiamo fatto visita alle famiglie delle vittime che in questo momento hanno bisogno del sostegno di tutti; stanno piangendo dei morti, sono in tribolazione per i parenti ancora ricoverati in ospedale e non hanno più una casa.
    Bisogna tenere alta l’attenzione e stare dalla parte delle vittime, che hanno lanciato una raccolta fondi di sostegno e sostentamento. Mi auguro che ci sia una grande risposta da parte di tutta Napoli e di tutta Italia, seguendo il gesto del piccolo Raffaele. Lunedì ci saranno i funerali delle vittime in piazza Giovanni Paolo II, a Scampia, io sarò presente e chiedo alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di fare lo stesso.
    Siamo di fronte a una tragedia nazionale, una strage annunciata di cittadini italiani, e credo che il governo debba far sentire a queste persone la sua vicinanza, non può girarsi dall’altra parte”. Ha concluso Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra.

    “In questo momento, nel nostro centro, stiamo ospitando 39 persone, di cui 15 bambini.Dopo l’emergenza dei generi di prima necessità, ora stiamo affrontando un’emergenza sociale – racconta Ciro Corona – A questi bimbi continua a venir negato il loro diritto all’infanzia, bisogna sostenere queste famiglie con ogni mezzo.
    In queste ore stiamo assistendo a gesti di grande generosità come quella di Raffaele, una dimostrazione di come stanno crescendo le nuove generazioni, di come il bene diventa contagioso e riesce a cambiare le cose”.
    “In questo momento, nel nostro centro, stiamo ospitando 39 persone, di cui 15 bambini. Dopo l’emergenza dei generi di prima necessità, ora stiamo affrontando un’emergenza sociale – racconta Ciro Corona – A questi bimbi continua a venir negato il loro diritto all’infanzia, bisogna sostenere queste famiglie con ogni mezzo.
    In queste ore stiamo assistendo a gesti di grande generosità come quella di Raffaele, una dimostrazione di come stanno crescendo le nuove generazioni, di come il bene diventa contagioso e riesce a cambiare le cose”.
    È possibile contribuire alla raccolta fondi lanciata dai familiari delle vittime a questo link: https://gofund.me/2767a9ae
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli, scarcerato il killer Gennaro Belaeff: festa al Pallonetto

    Napoli. E’tornato a casa nella serata di ieri e nei vicoli del pallonetto di Santa Lucia è stata festa grande: Gennaro Belaeff, presunto killer del clan Elia, rilasciato per decorrenza dei termini di custodia cautelare.PUBBLICITA

    I due reati contestati a Gennaro Belaeff in altrettante ordinanze di custodia cautelare risultano connessi, e hanno portato alla clamorosa scarcerazione del presunto killer del clan Elia.

    Punti Chiave ArticoloArrestato il 6 luglio 2023 con l’accusa di detenzione di una pistola e successivamente destinatario di un nuovo provvedimento restrittivo per l’omicidio di Pasquale Sesso, notificatogli in cella a metà gennaio, il 28enne di San Ferdinando è stato rimesso in libertà ieri pomeriggio dal gip Rosaria Maria Aufieri, che ha rilevato il decorso dei termini di custodia cautelare, fissati dalla legge in un anno. Le argomentazioni del difensore di Belaeff, Domenico Dello Iacono e Bernardo Scarfò, hanno avuto successo.
    I due penalisti hanno spiegato al giudice- come riporta Il Roma-che l’arma per cui Belaeff era stato arrestato inizialmente era destinata a commettere l’omicidio di Sesso, rendendo i due reati connessi. Il codice di procedura penale vieta il frazionamento delle imputazioni, pertanto la data di inizio del conteggio dei dodici mesi di custodia cautelare doveva essere considerata il 6 luglio 2023 e non il 12 gennaio 2024. Il giudice Aufieri ha accolto in pieno l’istanza della difesa, ordinando l’immediata scarcerazione di Belaeff, che fino a ieri era detenuto a Melfi.
    Gennaro Belaeff è ritenuto dalla Squadra Mobile l’autore dell’omicidio di Pasquale Sesso e del tentato omicidio del fratello Luigi Sesso. Secondo la Dda, il presunto sicario, legato al clan Elia, avrebbe commesso i due raid nell’ambito dello scontro armato con il gruppo malavitoso dei fratelli Sesso. I colpi che hanno raggiunto Pasquale Sesso in via Solitaria a Pizzofalcone gli avevano reciso l’arteria femorale, causandone il decesso per shock emorragico. Qualche minuto prima, Belaeff si sarebbe reso protagonista del tentato omicidio di Luigi Sesso. Il gruppo Sesso è ritenuto dagli inquirenti in forte ascesa nelle dinamiche criminali del Pallonetto di Santa Lucia, dopo il vuoto creato dall’azione di repressione del clan Elia da parte delle forze dell’ordine e della magistratura negli ultimi anni. Lo scontro tra i clan al Pallonetto di Santa Lucia La lotta riguarda, come sempre, il controllo del racket e delle piazze di spaccio, ancora oggi molto attive e remunerative. Nella notte del 6 luglio 2023, poco dopo l’omicidio avvenuto mezz’ora prima della mezzanotte del 5, Belaeff cercò di scappare sui tetti alla vista della polizia, ma fu bloccato e ammanettato in flagranza per il possesso dell’arma da fuoco. Qualche mese più tardi è arrivata anche l’accusa formale per i due fatti di sangue. Nonostante ciò, il pistolero del Pallonetto affronterà il processo a piede libero. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Crollo vela celeste e quell’ordinanza di sgombero mai eseguita

    Un’ordinanza datata ottobre 2015 segnalava il pericolo di crolli e disponeva lo sgombero della Vela Celeste, come indicato in una relazione redatta dal Comune di Napoli e firmata dall’allora sindaco Luigi de Magistris.PUBBLICITA

    Questo avviso, ignorato all’epoca, ha avuto tragiche conseguenze: il crollo di un ballatoio-passerella lunedì sera ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre dodici.

    Punti Chiave ArticoloNon solo un documento del 2016 denunciava la mancata manutenzione dei ballatoi della Vela Celeste di Scampia e il rischio di crollo, ma emerge anche un’altra ordinanza che evidenzia l’immobilismo delle istituzioni. Perché quell’ordinanza di sgombero coatto non è mai stata attuata? E perché si è preferito adottare soluzioni palliative piuttosto che affrontare l’emergenza segnalata nel documento pubblicato sull’albo pretorio del Comune? Domande che restano in attesa di risposta e su cui la procura di Napoli, che ha aperto un’indagine per crollo colposo e omicidio colposo, intende fare chiarezza.
    L’ordinanza firmata da de Magistris era motivata dalla necessità di tutelare l’incolumità di 159 famiglie, per un totale di 600 persone residenti nella Vela Celeste. Alla base del provvedimento c’era una relazione di un dirigente comunale che delineava un quadro di pericolo allarmante. Anche la politica richiede chiarezza. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha parlato al festival di Giffoni definendo la situazione una “tragedia drammatica”. Ha espresso vicinanza alle persone colpite e ha sottolineato la necessità di fare luce su quanto accaduto. La Procura di Napoli ha disposto l’ampliamento dell’area sottoposta a sequestro, dal terzo piano fino al piano terra. Le verifiche riguardano anche le posizioni dei residenti nella Vela “incriminata”, la maggior parte dei quali, secondo fonti qualificate, risultano abusivi.
    Intanto, l’acquisizione della copiosa documentazione amministrativa sulla Vela Celeste si sta rivelando più complicata del previsto. Gli inquirenti stanno cercando in particolare gli atti relativi al progetto di riqualificazione ReStart e alla manutenzione del complesso di edilizia popolare, con negligenze ormai date per scontate. Fondamentali per le indagini saranno i risultati del lavoro affidato a un ingegnere strutturista forense. Inoltre, è stato conferito l’incarico per eseguire gli esami autoptici sui corpi delle tre vittime. De Luca sconcertato per la relazione tecnica di 8 anni fa Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso il suo sconcerto durante una diretta Facebook: “Quando leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già 8 anni fa che segnalava una condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati, queste sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati. Sono cose che poi verificheranno e accerteranno le autorità competenti”. De Luca ha confermato la disponibilità della Regione a collaborare con le istituzioni responsabili per affrontare un problema complesso, evitare altre tragedie e promuovere solidarietà, efficienza e concretezza operativa. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Usura a San Giovanni a Teduccio: preso il boss Salvatore Montefusco Zamberletto

    Napoli. C’è anche il boss Salvatore Montefusco detto Zamberletto  tra le tre persone fermate dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Poggioreale su ordinanza della DDA di Napoli (pm Simona Rossi).PUBBLICITA

    Salvatore Montefusco, detto “Zamberletto”, figlio del boss Carmine Montefusco, e Antonio Galasso sono accusati di usura, estorsione, detenzione abusiva di armi e spaccio di droga, reati aggravati dal metodo mafioso.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini sono partite dalla denuncia di una vittima che ha raccontato di essere stata costretta a pagare tassi usurai esorbitanti, superiori al 100%, per prestiti contratti negli ultimi due anni. Di fronte all’impossibilità di restituire il denaro, avrebbe subito aggressioni e minacce. Salvatore Montefusco è considerato il referente del clan Montefusco, attivo nel complesso edilizio popolare “Rione De Gasperi” a Ponticelli e legato al clan “De Luca Bossa”.
    Nonostante Carmine Montefusco e Antonio Galasso non abbiano precedenti penali, la famiglia Montefusco è attualmente coinvolta in una sanguinosa faida con il clan “De Micco”.  Il fratello Emanuele Pietro fu ucciso due settimane fa L’omicidio di Emanuele Pietro Montefusco, fratello di Salvatore, avvenuto lo scorso 9 luglio in via Argine, potrebbe essere collegato a questa faida. Secondo gli inquirenti, si potrebbe trattare di una vendetta diretta nei confronti di Salvatore Montefusco.” Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO