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    Lavoro in Campania : la Nestlè assume. Come candidarsi LINK

    Nestlé sta assumendo personale in Campania. Due posizioni sono aperte: informatori scientifici a Napoli, con contratto a tempo indeterminato, e un responsabile qualità in stage presso lo stabilimento di Benevento.
    I candidati per il ruolo di informatore scientifico devono avere una laurea in materie scientifiche come IMS, Farmacia, CTF, Biotecnologie, Scienze biologiche; esperienza almeno di 2-3 anni, e conoscenza dell’italiano e dell’inglese.
    L’informatore scientifico sarà responsabile della costruzione etica e scientifica dell’immagine e del ruolo dei prodotti Nestlé per la nutrizione infantile e l’integrazione neonatale e pediatrica, con operatori sanitari e istituzioni Per candidarsi ecco il link.
    Per il ruolo di addetto al controllo qualità  presso lo stabilimento della Nestlè a Benevento, è richiesta una laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari e conoscenza dell’inglese. Maggiori dettagli e procedure di candidatura sono disponibili sul sito di Nestlé.
    Il candidato lavorerà al reparto qualità nel campionamento e nell’analisi delle materie prime e dei materiali di imballaggio, nella valutazione dei controlli di processo e nelle analisi sensoriali, microbiologiche e chimiche sui prodotti finiti, materie prime e materiali di imballaggio. Per candidarsi questo è il link all’offerta di lavoro.
    E’ possibile consultare altre offerte di lavoro in Nestlé nella sezione Lavora con Noi sul sito dell’azienda.

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    Sit-in operai manutenzione strade Caserta. azienda rispetti patti

    Un sit-in di protesta e’ in atto davanti alla sede della Work Multiservice a San Tammaro nel Casertano, da parte degli operai addetti alla manutenzione stradale iscritti al sindacato S.O.L.Cobas .
    I lavoratori in una nota sindacale richiamano l’azienda a rispettare le istanze proposte ed accolte in un verbale in cui la societa’ esecutrice si impegnava appunto riconoscere a tutti gli operai di primo livello il passaggio al secondo ” che a nostro parere – si legge nella nota – darebbe il giusto merito alle maestranze che da tempo svolgono il servizio egregiamente registrando piu’ volte anche l’apprezzamento della cittadinanza”.
    ” A quanto ci risulta – denunciano i rappresentanti S.O.L.Cobas – la Work Multiservice, venendo meno all’impegno preso di convocare entro 31 un incontro per perfezionare l’accordo ha invece invitato il 4 gennaio solo ad alcune decine di lavoratori che avevano gia’ il terzo livello per il passaggio a quarto scatenando oggi l’ira di molti lavoratori, che attualmente si sono organizzati e diretti in presidio sotto la società interessata”.
    ” Chiediamo – conclude la nota – un immediato interessamento e coinvolgimento delle Istituzioni per un raffreddamento del conflitto tra le parti al fine di una soluzione positiva alla problematica posta in atto”. LEGGI TUTTO

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    Proroga degli ammortizzatori sociali e prospettive per la vertenza SoftLab

    È stato fissato per il prossimo 24 gennaio un nuovo incontro al Ministero per il Made in Italy (Mimit) per la vertenza SoftLab. Nel frattempo, andrà avanti il tavolo aziendale per ottenere una proroga di almeno sei mesi degli ammortizzatori sociali, in scadenza a fine anno.
    Il Mimit ha chiesto di verificare tutte le soluzioni praticabili, compresa la cassa integrazione per ristrutturazione aziendale, individuando con la Regione Campania un piano per il ricollocamento di eventuali esuberi.

    L’incontro di oggi a Roma, che ha visto di fronte l’azienda, la Regione Campania e le segreterie regionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Fim, Fiom e Uilm, ha confermato la delicatezza della situazione.
    “Per noi – ha dichiarato Raffaele Paudice, segretario Cgil Napoli e Campania – la situazione resta delicata e preoccupante. È necessario che, oltre ai tavoli aziendali per individuare nel più breve tempo possibile una risposta in termini di ammortizzatori sociali, anche la Regione e Invitalia si attivino con il Mimit per trovare soluzioni alternative a quella che appare come l’ennesima mancata promessa di reindustrializzazione del territorio”.
    “Non è pensabile – sostiene Paudice – che a fronte di un prestito di 12 milioni di euro ottenuto da Invitalia, Softlab dichiari di non avere ancora un piano di investimenti per Maddaloni e che i pochi lavoratori in attività non percepiscano lo stipendio da cinque mesi. Bisogna dare al territorio risposte serie, con investimenti reali. Tutti i soggetti coinvolti – conclude Paudice – devono farsi carico della prospettiva industriale di un territorio che non può essere lasciato in balia di mercenari”.
    Le proposte della Cgil
    La Cgil ha presentato una proposta articolata per la risoluzione della vertenza. La proposta prevede:
    una proroga di almeno sei mesi degli ammortizzatori sociali, in scadenza a fine anno;un piano di investimenti da parte dell’azienda per il rilancio del sito di Maddaloni;un piano per il ricollocamento dei lavoratori in esubero, con il coinvolgimento di Invitalia e delle istituzioni locali.La Cgil chiede inoltre che l’azienda fornisca informazioni precise sulla situazione occupazionale e sulle prospettive del sito di Maddaloni. LEGGI TUTTO