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    Mamma e figlio dispersi nel Casertano: ritrovato solo l’Apecar

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    E’ stato ritrovato l’Apecar sul quale erano salito a bordo Giuseppe Guadagnino di 41 anni e la mamma Agnese Minieri di 82 per cercare riparo dal temporale sulla collina di San Felice a Cancello.
    I due purtroppo risultano ancora dispersi dal pomeriggio di ieri quando la frazione di Talanico si è registrata una frana a seguito del violento nubifragio.
    Centiania di chiamate di soccorso ai vigili del fuoco. Sono state evacuate alcune abitazioni in pericolo per la colata di fango che si è abbattuta sul comune casertano.
    La stessa zona era stata già colpita da una frana nel 1998. Alle ricerche sta partecipando anche il sindaco Emilio Nuzzo: “Mai vista una situazione simile, stiamo vivendo un inferno, spero di ritrovare in vita Agnese e Giuseppe”.
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    Frana per il maltempo a San Felice a Cancello: due dispersi

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    Ansia e preoccupazione a San Felice a Cancello: due persone risultano disperse da alcune abitazioni evacuate a causa del nubifragio che si è abbattutto in città e che ha causato danni notevoli e allagamenti.
    I Vigili del Fuoco sono intervenuti  nella frazione di Talanico, per far fronte a una frana. In questo momento, si sta procedendo con l’evacuazione di diverse abitazioni e le ricerche sono in corso per due persone attualmente disperse.
    Le strade di Talanico sono state sommerse da un torrente di fango e detriti, costringendo molti residenti a uscire dalle loro case per la paura, dopo che le acque hanno inondato cantine e garage, trascinando via veicoli e motorini.
    I vigili del fuoco cercano i dispersi anche con i cani da ricerca
    “Stiamo concentrando a Talanico tutti i mezzi disponibili, inclusi i cani da ricerca”, ha dichiarato il comandante dei Vigili del Fuoco di Caserta, Paolo Massimi, confermando che si stanno effettuando ricerche per due persone ancora non trovate.
    “Collaboriamo costantemente con la Protezione Civile e stiamo assistendo numerosi cittadini”.
    Il flusso di fango e detriti è precipitato rapidamente dalla collina che domina Talanico, un fenomeno aggravato dal terreno reso fragile dalle piogge intense del pomeriggio e dall’assenza di alberi, distrutti da un incendio che ha devastato la pineta della collina a inizio agosto.

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    Nubifragi in provincia di Avellino, strade come torrenti: auto bloccate al casello

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    Le violente piogge che si sono abbattute nel tardo pomeriggio di ieri su diversi comuni della provincia di Avellino hanno provocato allagamenti diffusi e disagi senza precedenti.
    Strade principali e secondarie si sono trasformate in veri e propri fiumi, rendendo difficoltoso ogni tipo di movimento.
    A Baiano, la situazione è critica. La centrale via Libertà, arteria vitale del paese, è stata completamente sommersa da acqua e fango. Numerosi automobilisti sono rimasti bloccati all’interno delle proprie vetture, in balia della furia dell’acqua. I vigili del fuoco sono intervenuti in forze per liberare le persone intrappolate e mettere in sicurezza l’area.
    Anche Mugnano del Cardinale è stato duramente colpito. Le immagini diffuse sui social network mostrano scene di devastazione: auto trascinate dalla corrente, garage allagati, e strade completamente impraticabili. Un vero e proprio fiume d’acqua ha invaso le vie del paese, causando danni ingenti a cose e persone.

    La Protezione Civile è stata allertata e si è immediatamente attivata per fronteggiare l’emergenza.

    Le squadre operative sono impegnate in diverse zone della provincia per prestare soccorso alla popolazione e valutare i danni. Anas è al lavoro per ripristinare la viabilità, ma le operazioni si presentano particolarmente complesse a causa della gravità della situazione.
    Il casello autostradale di Baiano della A16 Napoli-Canosa è stato temporaneamente chiuso a causa della presenza di detriti sulla carreggiata. Ciò ha provocato lunghe code e disagi per gli automobilisti in transito.
    Al momento non si segnalano feriti gravi, ma i danni materiali sono ingenti. Numerose abitazioni e attività commerciali sono state allagate, e si stima che saranno necessari diversi giorni per ripristinare la normalità.
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    Camorrista di Acerra ricercato va nel carcere di Lanciano per un colloquio con un parente e lo arrestano

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    Acerra. Frontato fino al punto di andare fino in carcere per incontrare un familiare detenuto pur sapendo di essere ricercato per camorra.
    Non perché non sapesse dell’ordinanza cautelare a suoi nome con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
    Eppure il camorrista ricercato di Acerra è stato fermato dalla polizia penitenziaria  all’ingresso della sala colloqui del carcere di Villa Stanazzo a Lanciano in provincia di Chieti.
    Quando gli agenti hanno effettuato il controllo al terminale quasi non ci credevano e a quel punto le porte del penitenziario abruzzese si sono aperte anche per lui ma non come visitatore bensì da detenuto.
    Poi è scattata anche una perquisizione in carcere nel corso della quale  sono stati sequestrati 2 panetti di droga, 8 cellulari e 1 coltello nelle celle dei detenuti.
    Per il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, il sospetto è che siano stati lanciati dall’esterno, al di là del muro di cinta perché, nonostante il sistema anti-drone di cui è dotata la struttura, l’impianto non avrebbe funzionato regolarmente.

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    Napoli, morte della piccola Michelle: alta velocità e distrazione alla guida

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    Napoli. Il silenzio, la reticenza, la mancata collaborazione alle indagini nonostante abbia perso la figlioletta di soli 8 anni anni hanno spinto gli investigatori a denunciare in stato di libertà per omicidio stradale Anna Boscaglia, 37 anni.
    La donna è la madre della piccola Michelle Volpe, la bimba di otto morta  all’alba di domenica alla periferia di Giugliano per il ribaltamento della Smart Two, guidata dall’attuale compagno della donna, il pregiudicato 47enne Francesco D’Alterio, arrestato per omicidio stradale.
    La donna è stata denunciata perché in qualità di mamma è venuta meno al dovere della sorveglianza sulla piccola, esponendola a un reale pericolo, visto che aveva deciso di tenerla in braccio senza cintura di sicurezza in un’auto omologata solo per due passeggeri.
    Le indagini, condotte dai carabinieri, stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Gli inquirenti stanno valutando diverse ipotesi, tra cui l’eccesso di velocità, le condizioni della strada e un possibile malfunzionamento del veicolo.
    Dai primi accertamenti è emersa l’usura dei tutti i pneumatici mentre – come riporta Il Mattino – si stanno effettuando le verifiche sul sistema frenante e sul motore.
     Pneumatici usurati e controlli al sistema frenante e al motore della Smart
    Insomma si vuole capire cosa possa aver determinata il ribaltamento dell’auto: di certo alla base c’è l’alta velocità e quindi la poca stabilità della vettura sovraccarica. Ma non è esclusa una disattenzione alla guida.

    Sono stati sequestrati anche i telefonini di D’Alterio e della compagna per capire se erano in uso al momento dell’incidente.
    Il conducente dell’auto, compagno della madre, è risultato negativo all’alcol test ma gli esami tossicologici sono ancora in corso. L’uomo, che guidava senza patente e senza assicurazione, era stato scarcerato il giorno prima.
    La madre della vittima, nonostante le gravi lesioni riportate al volto, non sta affatto collaborando con gli investigatori. Il suo silenzio sta ulteriormente complicando le indagini.
    Dimessa la 16enne, altra figlia di Anna Boscaglia
    Intanto Jennifer Volpe la 16enne sorella delle piccola vittima Michelle dopo le cuire per le fratture riportate nell’incidente è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di guarigione in 35 giorni.
    (nella foto il luogo dell’incidente e da sinistra Anna Boscaglia, la piccola vittima Michelle Volpe e Francesco D’Alterio)

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    Napoli, donna accoltellata dal cognato a Ponticelli

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    Napoli. Donna accoltellata dal cognato a Ponticelli. E’ accaduto in viale Carlo Miranda nei pressi del bar Liveri.
    Sul posto una ambulanza con l’equipaggio insieme con auto di polizia e carabinieri che stanno cercando l’uomo e stanno cercando di capire i motivi del gesto.
    Nei pressi delle palazzine popolari di viale Carlo Miranda è arrivata anche un camion dei vigili del fuoco.
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    Napoli, il badante killer resta in carcere. Per il gip può uccidere ancora

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    Il 48enne napoletano Mario Eutizia rimarrà in carcere dopo aver confessato di aver ucciso quattro anziani gravemente malati che assisteva come badante negli ultimi dieci anni.

    Questa decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica.
    Nonostante il giudice non abbia convalidato il fermo emesso dalla Procura il 22 agosto, ritenendo non sussistente il pericolo di fuga – poiché Eutizia si è consegnato spontaneamente ai carabinieri confessando i delitti – è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

    Questo a causa del rischio che, se lasciato libero, Eutizia potrebbe reiterare i reati.
    Ma per il gip è competente il tribunale di Latina
    Il gip ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, affermando che la competenza spetta al tribunale di Latina, dove due dei delitti sono avvenuti nel 2014, con gli altri a Casoria e Vibonati. Gli atti saranno quindi inviati a Latina per il prosieguo delle indagini.

    I legali di Eutizia, Antonio Daniele e Gennaro Romano, pur valutando un ricorso al Tribunale del Riesame per la scarcerazione, non contestano negativamente la decisione del Gip di mantenere Eutizia in carcere, ritenendo soddisfacente il primo risultato in quanto venute meno le esigenze di giustificazione del fermo.

    Hanno fiducia nel lavoro degli inquirenti e attendono ulteriori sviluppi investigativi.

    Gli avvocati chiedono il trasferimento in una struttura in grado di offrirgli cure adeguate

    Eutizia, in precarie condizioni di salute, malato oncologico e diabetico, potrebbe essere trasferito in una struttura adeguata per ricevere cure necessarie, con diverse associazioni e strutture sanitarie pronte ad accoglierlo.

    Le indagini continuano per verificare le dichiarazioni di Eutizia sui quattro omicidi e per esaminare la sua attività passata come badante. Eutizia ha chiesto di essere aiutato a non uccidere più, temendo di poter reiterare il crimine se si trovasse nuovamente in situazioni simili.

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    Napoli, rabbia e dolore a Secondigliano per la morte della piccola Michelle. Oggi D’Alterio davanti al gip

    Napoli. Rabbia e dolore a Secondigliano per la morte della piccola Michele Volpe, la bimba di 8 anni deceduta per pe ferite riportate dal ribaltamento dell’auto in cui viaggiava con mamma, il compagno e la sorella 16enne.
    Senza patente, alla guida di un’auto non assicurata, omologata per due ma con quattro persone a bordo: c’è un lungo elenco di irregolarità all’origine dell’incidente che è costato la vita alla piccola e che ha portato all’arresto per omicidio stradale di Francesco D’Alterio l’uomo che era al volante, il compagno della madre della piccola, che aveva appena finito di scontare una condanna per furto ai domiciliari.
    L’auto dove si trovava la bambina si è ribaltata poco dopo le 5 del mattino a Giugliano in Campania, lungo la via Domitiana, all’altezza del numero 99. I carabinieri, intervenuti sul posto, fin da subito hanno riscontrato una serie di anomalie.
    A cominciare dal numero delle persone a bordo della Smart Fortwo: ben quattro, una mamma e le sue due figlie di 8 e 16 anni, ed al volante il compagno della donna. Chi guidava, Francesco D’Alterio, di 47 anni, non aveva la patente e la vettura non era nemmeno assicurata. Non solo. Dagli accertamenti svolti è risultato che l’uomo aveva finito di scontare il giorno precedente, in detenzione domiciliare, una condanna per furto.
    I quattro erano letteralmente stipati nella minuscola Smart. La bimba di 8 anni era in braccio alla mamma, Anna Boscaglia di 37 anni, entrambe sedute sul lato passeggero, e nel piccolo bagagliaio, la parte posteriore dell’auto, c’era Jennifer, la ragazza di 16 anni.
    A non avere scampo è stata la più piccola dei passeggeri, morta nell’impatto. L’altra ragazzina di 16 anni è stata trasportata all’ospedale a Pozzuoli per probabili fratture. La madre delle bimbe è in osservazione in ospedale, mentre il conducente ha avuto solo qualche escoriazione.

    I carabinieri della stazione di Varcaturo e quelli del Radiomobile di Giugliano, che stanno cercando di capire cosa ha potuto determinare il ribaltamento dell’auto, analizzando anche le ore precedenti all’impatto, hanno sottoposto l’uomo all’alcol test. Poi D’Alterio è stato arrestato per omicidio stradale.
    In sede di convalida dovrà spiegare al gip cosa è accaduto e cosa ha determinato il ribaltamento dell’auto. L’uomo è stato anche sottoposto a tutti gli esami per stabilire se fosse idoneo alla guida al momento dell’incidente.
    “C’è rabbia e dolore per l’ennesima tragedia, frutto di una serie di leggerezze alla guida e di gravi irresponsabilità, che con tutta probabilità poteva essere evitata”, dice Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, per il quale “il nuovo Codice della Strada contribuirà a fermare questa strage sulle nostre strade”.
    Una tragedia, sottolinea Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, frutto di una “cultura malata che se ne frega della sicurezza stradale”.
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    Il Napoli ruggisce: Bologna steso con un tris, prima gioia per Conte

    Il Napoli torna a brillare nella seconda giornata di Serie A con una netta vittoria per 3-0 contro il Bologna. Al Diego Armando Maradona, la squadra di Conte ha offerto una prestazione convincente, riscattando la sconfitta di Verona e regalando ai propri tifosi una grande serata di gioia.PUBBLICITA

    Il match inizia con grande intensità e già al primo minuto si intravede la fame di vittoria del Napoli. Raspadori, schierato dal primo minuto, ci prova subito con un destro che sfiora il palo. Pochi minuti dopo, al 5′, è ancora Raspadori a rendersi pericoloso, ma Skorupski è attento e blocca il tiro dell’attaccante azzurro.
    I felsinei cercano di rispondere con qualche incursione, ma è sempre il Napoli a mantenere il controllo del gioco. Al diciassettesimo minuto Kvaratskhelia, sempre al centro dell’attacco partenopeo, prova una conclusione dalla distanza che però viene respinta dalla difesa rossoblù. I rossoblù si affacciano timidamente dalle parti di Meret intorno alla mezz’ora con un tentativo di Castro, che però non impensierisce il portiere azzurro, bravo a bloccare il pallone senza difficoltà.
    Kvara per Di Lorenzo, Napoli avanti. Raddoppia il georgiano
    La partita si accende definitivamente poco prima dell’intervallo: al 43′, il Napoli sfiora il gol con Kvaratskhelia che colpisce il palo, facendo tremare il Maradona. L’occasione mancata non smorza l’entusiasmo degli azzurri, che riescono comunque a trovare il vantaggio al 47′, sul finire del primo tempo. A segnare è Giovanni Di Lorenzo, che infila la palla in rete con un destro chirurgico proprio su assist del georgiano.
    Nel secondo tempo, il copione non cambia: il Napoli continua a spingere, alla ricerca del gol che chiuda definitivamente il match. Al 55′ Politano tenta un tiro insidioso che viene deviato in calcio d’angolo, mentre al 58′ Mazzocchi si rende protagonista di un’incursione sulla destra, fermata però dalla difesa del Bologna. I rossoblù faticano a trovare spazi e subiscono la pressione costante degli azzurri.
    Il raddoppio arriva al 74′ grazie a Kvaratskhelia. L’attaccante georgiano si rende protagonista di un’azione personale, parte dalla propria metà campo e dribblando diversi avversari per poi freddare Skorupski con un tiro sporcato anche da una deviazione. Il Bologna, ormai in ginocchio, cerca disperatamente di contenere l’impeto azzurro, ma al 90′ arriva il colpo di grazia.

    Nei minuti di recupero, esattamente al 94′, Giovanni Simeone, subentrato nella ripresa, sigilla il 3-0 con un gol da attaccante puro. L’argentino sfrutta un pallone vagante in area messo in mezzo da Neres e con una girata potente batte Skorupski, chiudendo definitivamente il match.
    Leggi AncheVincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania eStudente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio LEGGI TUTTO

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    La piccola Michelle morta nella Smart: arrestato il conducente, ieri era uscito dal carcere

    I carabinieri della stazione di Varcaturo e della sezione radiomobile di Giugliano hanno arrestato per omicidio stradale Francesco D’Alterio il 47enne, originario di Napoli che era alla guida, senza patente, della Smart che si è ribaltata sulla via Domitiana.PUBBLICITA

    Sulla FortTwo erano in quattro: il 47enne e la sua compagna insieme alle sue due figlie, una di 16 anni, l’altra di 8 anni Michelle Volpe, la piccola è morta nell’incidente. Entrambe le ragazze sono nate da una precedente relazione della donna.
    Dalle indagini dei carabinieri è emerso che l’auto non era assicurata. Ancora più grave, D’Alterio era stato scarcerato solo il giorno precedente dopo un periodo di detenzione per furto.
    D’Alterio è tornato in. carcere dopo solo 24 ore di libertà con l’accusa di omicidio stradale
    La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti, ma è evidente la gravità delle responsabilità di D’Alterio. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e si trova ora in carcere.
    La comunità è sconvolta da questa tragedia che ha portato via la vita di una bambina innocente.
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    Capaccio sono 3 le vittime dell’incidente di ieri lungo la Statale 18

    E’ salito il numero delle vittime dell’incidente di ieri lungo la statale 18 nei pressi dell’uscita di Capaccio-Paestum.PUBBLICITA

    E’ deceduto infatti questa mattina all’ospedale di Salerno, Gerardo Iacovazzo, 49enne di Vallo della Lucania che, nel pomeriggio di ieri, era rimasto gravemente ferito.
    Le altre due vittime sono marito e m,oglie di Atripalda, il 48enne Cosimo Spagnuolo e la moglie Roxana Arena di 50 anni, che viaggiavano sulla moto.
    Il 49enne era stato trasportato, in elisoccorso, all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno in gravissime condizioni. Lo scontro frontale tra auto, alla cui guida c’era il 49enne, e moto, in sella alla quale c’erano il 48enne e la 50enne, e’ avvenuto intorno alle 15 di ieri pomeriggio.
    Al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto ci sono i carabinieri della Compagnia di Agropoli
    Il 49enne, aveva la patente revocata perché in passato era stato trovato alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.

    Le tre vittime dell’incidente di ieri si aggiungono ai cinque morti di quest’anno, sulla Ss18. Ad aprile la prima vittima: il 31enne battipagliese Mattia Di Vece, deceduto dopo tre mesi, al Ruggi di Salerno.
     Sono 8 le vittime di incidente stradali lungo la statale 18 nel 2024
    Il 7 giugno scorso, nel frontale tra due auto, un’Opel e una Fiat Panda, in località Santa Cecilia di Eboli, persero la vita tre persone anziane, una coppia ultraottantenne di Boscoreale, Ferdinando Avino ed Emma Falanga, e di un 83enne di Foggia, Nicola Casafina. Ed infine, il 14 luglio l’incidente che coinvolse, sempre a Capaccio Paestum, un giovane centauro di Eboli, Antonio Cicalese.
    (nella foto il luogo dell’incidente e nei riquadri da sinistra Gerardo Iacovazzo, Cosimo Spagnuolo e la moglie Roxana Arena)
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    Giugliano bimba di 8 anni anni morta: l’auto era senza assicurazione e il conducente senza patente

    L’incidente mortale che si è verificato all’alba di oggi Giugliano e che ha causato il decesso di una bambina di soli 8 atti e il ferimento della sorella di 16 anni, della madre e lievi ferite al padre, avrà sicuramente degli strascichi giudiziari.
    La famiglia era in una Smart Fortwo che si è ribaltata in via Domiziana a Giugliano all’altezza del civico 99. Dalle indagini è emerso che l’auto era senza assicurazione e il conducente senza patente.
    Da verificare se si tratta del padre delle minori o del compagno della madre. Sull’auto una coppia e due figlie minorenni: tutti di Secondigliano. Sono in corso le indagini dei Carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania.
    Pare che la 16enne fosse seduta nel cofano. La piccola di 8 anni, morta nell’impatto, era in braccio alla madre sul sedile lato passeggero.
    La salma sarà sottoposta ad autopsia. I primi soccorsi sarebbero stati prestati da alcuni passanti poi da personale del 118.
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