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    Mariglianella coppia arrestata, in casa oltre 150 chili di droga, armi e 126 mila euro in contanti

    Mariglianella: coppia arrestata con droga, armi e denaro. Carabinieri scoprono un vero e proprio arsenale durante perquisizionePUBBLICITA

    Un blitz dei Carabinieri di Castello di Cisterna ha portato all’arresto di una coppia a Mariglianella. L’operazione, inizialmente volta al contrasto del contrabbando di sigarette, ha rivelato ben altro.

    Punti Chiave ArticoloDurante la perquisizione dell’abitazione dei coniugi, una donna incensurata di 32 anni e un uomo di 31 anni con precedenti per detenzione illegale di tabacchi, sono stati rinvenuti: Poco meno di 3 chili e mezzo di sigarette bionde di contrabbando152 chili di hashish marchiata “La mousse”Quasi 2 chili di marijuanaUna pistola calibro 9Una pistola semiautomatica calibro 7,65Una mitragliatrice Imi Uzi150 proiettili di vario calibroUn Rolex4 coltelliUn bilancino di precisione126.860 euro in contantiUna Fiat Panda, dove è stata trovata parte della sostanza stupefacente.
    I due erano i custodi per conto dei clan vesuviani La coppia è stata arrestata e trasferita in carcere. Le armi saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificarne l’utilizzo in fatti di sangue o altri delitti.
    Le indagini proseguono per ricostruire i collegamenti della coppia con i clan della zona vesuviana. I due probabilmente facevano da custodi dietro compenso. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Ponticelli ucciso Emanuele Pietro Montefusco

    Si chiama Emanuele Pietro Montefusco, 49 anni, pregiudicato esperto in furti di auto l’ultima vittima di camorra uccisa stamane in via Argine a Ponticelli.PUBBLICITA

    Si tratta di una vecchia consocenza delle forze dell’ordine legato da vincoli di parentela con l’ ex pentito, Davide Montefusco ucciso nel 2016 sempre a Ponticelli in viale Margherita.

    La vittima anni fa fu arrestata insieme con altre cinque persone perché componente di una banda specializzata in furti di di furgoni adibiti al trasporto di materiale edile.
    La banda operava nella provincia di Napoli e in maniera particolare in penisola sorrentina e sui Monti Lattari, I furgoni rubati venivano poi rivenduti o smontati e venduti come ricambi.

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    Omicidio a Ponticelli: uomo ucciso in via Argine

    Omicidio stamane a Ponticelli. E’ accaduto poco dopo le 10 in via Argine nel quartiere di Ponticelli.PUBBLICITA

    I carabinieri della Compagnia di Poggioreale sono intervenuti in via argine 91 per un uomo colpito e ucciso da colpi d’arma da fuoco.

    Sul posto si stanno portando anche i magistrati della Dda di Napoli e la sezione scientifica dei carabinieri per i rilievi.
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    Notte di fuoco a Napoli due agguati con due feriti. Uno è gravee

    Notte di violenza a Napoli, con due distinti agguati che hanno lasciato feriti due uomini.PUBBLICITA

    Il primo episodio è avvenuto ieri sera alle 21:30 circa, il secondo tra le 2:30 e le 3:00 di questa mattina.

    Punti Chiave ArticoloNel secondo agguato, un 21enne con precedenti penali è stato gravemente ferito da colpi di pistola alla zona lombare. Il giovane è stato soccorso da un passante in Piazza Canneto nella zona dell’Arenella e trasportato d’urgenza all’Ospedale Vecchio Pellegrini, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico salvavita. Le sue condizioni sono gravi ma in lieve miglioramento, anche se la prognosi rimane riservata. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli, che non esclude alcuna pista e sta verificando se il luogo del ferimento sia effettivamente quello in cui il giovane è stato soccorso.
    Ferito 33enne a Forcella Qualche ora prima dell’agguato al 21enne, un 33enne napoletano si era presentato al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini con ferite da arma da fuoco alle gambe.
    L’uomo, anch’esso con precedenti penali, ha raccontato agli agenti del Commissariato di Polizia Montecalvario, che sta indagando sull’episodio, di essere stato avvicinato e ferito senza motivo da uno straniero mentre si trovava in Via Cappella a Pontenuovo. Il 33enne è stato medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni. Ancora da chiarire le motivazioni e la dinamica esatta dei due agguati. Gli inquirenti stanno lavorando sulle testimonianze raccolte e sui rilievi effettuati sulla scena dei crimini per ricostruire i fatti e assicurare i responsabili alla giustizia.
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    Napoli, colpo alla banda del Vasto che truffava gli anziani a Roma: 10 arresti

    Napoli. Un nuovo colpo a una delle paranze di trasfertisti del quartiere Vasto Arenaccia dediti alle truffe agli anziani è stato portato a termine dalla Polizia di Stato con l’arresto di 10 persone.PUBBLICITA

    Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Roma e del III Distretto Fidene-Serpentara, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica capitolina, sono durate mesi e hanno permesso di disarticolare un gruppo criminale che operava principalmente a Roma e in diverse province del centro-sud Italia.

    Punti Chiave ArticoloIl modus operandi del finto nipote I malviventi utilizzavano il classico metodo del “finto nipote” o di parenti in difficoltà economica per contattare le vittime anziane. Una volta carpita la loro fiducia, si presentavano a casa loro per ricevere denaro o preziosi, spesso spacciandosi per direttori di uffici postali, corrieri o amici dei congiunti. Le indagini hanno rivelato che il gruppo era ben organizzato, con ruoli ben definiti: dai “promotori” e “organizzatori” delle truffe ai “telefonisti” che contattavano le vittime, fino agli “esattori” che si recavano presso le loro abitazioni per riscuotere il denaro o i gioielli.
    Inoltre, è stato accertato che gli indagati hanno operato prevalentemente a Roma oltre che in alcune province del centro sud come Lucca, Terni, Latina, Napoli, Avellino, Salerno e Lecce.
    L’operazione ha portato all’arresto di 10 persone e all’emissione di diverse misure cautelari. Si tratta di un duro colpo al fenomeno delle truffe agli anziani, un reato particolarmente odioso che provoca gravi danni alle vittime, sia dal punto di vista economico che emotivo. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Smantellato traffico di droga nel carcere di Fuorni: 8 arresti

    Un gruppo criminale dedito allo spaccio di droga, che operava tra Baronissi e il carcere di Salerno Fuorni, è stato sgominato dai Carabinieri della compagnia di Mercato San Severino.PUBBLICITA

    L’operazione, coordinata dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di 8 persone con l’accusa di associazione finalizzata al traffico illecito, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

    Punti Chiave ArticoloLe indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata, con ruoli e compiti definiti, che si occupava dello spaccio di diverse tipologie di droga, tra cui crack, cocaina ed eroina. L’attività illecita non si limitava alle strade di Baronissi, ma si estendeva anche all’interno del carcere di Salerno Fuorni.
    Sfruttando l’arresto di un loro associato, i membri del gruppo criminale sono riusciti a continuare lo spaccio di droga anche all’interno del penitenziario. Lo facevano contattando detenuti tossicodipendenti che, con diverse modalità, ricevevano la droga all’interno della struttura.
    Tra le modalità utilizzate per introdurre la droga nel carcere c’erano: La spedizione di pacchi destinati ai detenuti, con la droga nascosta all’interno.La consegna da parte di familiari durante i colloqui.La droga veniva poi pagata dai familiari dei detenuti tossicodipendenti mediante ricariche su due carte prepagate riconducibili al gruppo criminale. L’operazione dei Carabinieri ha portato all’arresto di 8 persone e al sequestro di diverse quantità di droga e denaro. Un duro colpo al traffico di stupefacenti nella zona di Baronissi e all’interno del carcere di Salerno Fuorni. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Nuovo sciame sismico ai Campi Flegrei e da domani parte il monitoraggio bradisismo a Napoli con i droni

    Uno sciame sismico è in atto da stasera alle 19,07 nei Campi Flegrei. A partire dalle 4 di stamattina, sono state diverse le scosse registrate.PUBBLICITA

    Come si evince anche dal sito dell’Osservatorio Vesuviano, al momento la scossa più forte, quella delle 19,07  ha raggiunto una magnitudo 2.0 con epicentro nella zona lungomare di Pozzuoli – Via Napoli.

    Punti Chiave ArticoloIn fatti molti cittadini sui social hanno commentato dalla zona di Bagnoli e da via Pisciarelli di aver avvertito la scossa. , ‘ Intanto da domani lunedì 8 luglio partiranno anche a Napoli le attività previste dal piano di lavoro di analisi termografica, tramite drone, degli edifici che ricadono sulla viabilità principale delle zone rientranti nel fenomeno bradisismico dei Campi Flegrei.
    Le attività, comprese nel “ ̀ ” saranno realizzate dalle strutture di supporto al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.
    La campagna di indagine, finalizzata a valutare lo stato di consistenza delle facciate degli edifici prospicienti la principale viabilità di emergenza, riguarderà, a Napoli, le seguenti strade: Piazza BagnoliVia G. CerbonePiazza G. SalveminiViale J.F. KennedyVia BagnoliVia Nuova BagnoliVia Nuova AgnanoVia DioclezianoVia S. FerraraVia di PozzuoliVia S. Italico Nella settimana 8-12 luglio le attività si svolgeranno secondo il seguente programma:
    Lunedì 08/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00Martedì 09/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00Giovedì 11/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00Venerdì 12/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00 Si partirà dalla stazione Dazio per iniziare l’attività lungo via di Pozzuoli, a partire dal civico 100, e proseguirà in continuità su via di Bagnoli. Le squadre saranno riconoscibili perché indosseranno le magliette di ReLuis o quelle del laboratorio LIFT. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli catturato il detenuto evaso dal Cardarelli

    Napoli. Il detenuto di 30 anni  Stefano Minopoli, è stato individuato e bloccato oggi pomeriggio dopo essere riuscito a sfuggire alla sorveglianza dall’ospedale Cardarelli.PUBBLICITA

    L’operazione di cattura è stata condotta dal Nic (Nucleo Investigativo Centrale) della polizia penitenziaria che era sulle sue tracce.

    Punti Chiave ArticoloMinopoli è fuggito nel primo pomeriggio eludendo la sorveglianza della struttura carceraria. L’inseguimento è stato rapido e efficace, grazie all’intervento tempestivo del Nic. Gli agenti sono riusciti a localizzare il detenuto in piazza Mazzini, dove è stato definitivamente bloccato. Dopo la cattura, Minopoli è stato preso in custodia dagli agenti della penitenziaria e sta ora tornando nel carcere di Poggioreale da cui era stato trasferito ieri in ospedale per problemi di salute.
     Dopo la cattura Minopoli è stato trasferito a Poggioreale Il sindacato Uspp ha espresso il suo apprezzamento per l’operato degli agenti, sottolineando la rapidità e l’efficacia con cui sono riusciti a riportare il detenuto alla giustizia.
    “Complimenti ai colleghi,” ha commentato il sindacato Uspp, “che in poche ore sono riusciti ad assicurare il fuggitivo alla giustizia.” La riuscita operazione di cattura rappresenta un importante successo per la polizia penitenziaria, mettendo in evidenza l’efficienza e la reattività del corpo nella gestione delle situazioni di emergenza. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, evade dal Cardarelli il detenuto Stefano Minopoli autore della sparatoria di Chiaiano

    E’ evaso  dal reparto Obi dell’ospedale Cardarelli dove si trovava piantanto il detenuto Stefano Minopoli, 31 anni accusato di tentato omicidio.PUBBLICITA

    L’uomo si rese protagonista di una mattinata di terrore il 23 maggio scorso nel quartioere di Chiaiano quando di barricò in casa armato dopo aver esploso alcuni colpi di pistola dalla finestra.

    Prima aveva minacciato una vicina di casa con una pistola, esplodendo un colpo senza ferirla.
    L’uomo è detenuto presso il Carcere di Poggioreale e da qualche giorno si era fatto ricoverare per alcuni malori. Evidentemente aveva pianificato la fuga che è avvenuta intorno alle 14 di oggi approfittando della minore presenza di personale della polizia penitenziaria e del cambio turno.

    Minopoli è ora ricercato dalle forze dell ordine. “Carceri al collasso lo stato ci ha abbandonati a noi stessi. In sei ore una evasione e una rivolta a nisida. Le carceri campane si conferma tra le peggiori d Italia”.

    A comunicarlo è Aldo di Giacomo segretario generale del sindacato di polizia Penitenziaria. Il quale chiede a gran voce le dimissioni del ministro e del sottosegretario Andre Del Mastro, con delega alle carceri. “Ancora oggi un suicidio di un poliziotto penitenziario che porta a sei le vittime dall’inizio dell’ anno”.
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    Rissa e incendio nel carcere minorile di Nisida: 4 agenti feriti

    Napoli. Momenti di tensione ieri pomeriggio nell’Istituto penale per minorenni di Nisida. Un detenuto, già protagonista di diverse condotte aggressive, ha appiccato un incendio in una stanza detentiva del reparto osservazione, insieme a un altro detenuto.PUBBLICITA

    Durante l’intervento per domare le fiamme e riportare l’ordine, quattro agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti feriti.

    Punti Chiave ArticoloNon è l’unico episodio di violenza avvenuto nella giornata di ieri: anche al secondo piano terra del carcere si è verificata una situazione critica. I sindacati della Polizia Penitenziaria (SiNAPPe, OSAPP, UIL PA, USPP, FNS CISL e FSA CNPP) esprimono seria preoccupazione per la situazione all’interno del carcere, denunciando la carenza di personale e le precarie condizioni di lavoro.
    La preoccupazione dei sindacati sulla situazione a Nisida “L’incendio e le aggressioni sono l’ennesima conseguenza di una gestione discutibile e del sovraffollamento di Nisida“, dichiarano i sindacati. “Abbiamo più volte sollecitato il trasferimento dei giovani adulti nei carceri per adulti, dove dovrebbero scontare la pena. La loro presenza mina la riabilitazione degli altri detenuti minorenni”.
    Con circa 70 detenuti ospitati, Nisida supera ampiamente la sua capienza. Il personale penitenziario è costretto ad affrontare quotidianamente situazioni difficili, in strutture con carenze strutturali e logistiche. I sindacati chiedono interventi urgenti: “Abbiamo richiesto al Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità di rafforzare gli organici e rivedere le assegnazioni dei detenuti. È inaccettabile che gli agenti vengano messi a rischio ogni giorno”.
    L’episodio di ieri evidenzia ancora una volta la necessità di un cambio di passo nella gestione del carcere minorile di Nisida. La sicurezza del personale e dei detenuti deve essere una priorità assoluta. I quattro agenti feriti sono stati medicati in ospedale e hanno prognosi di lieve entità.L’incendio è stato domato dai vigili del fuoco. Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare i responsabili delle aggressioni e dell’incendio. I sindacati concludono con un appello alle istituzioni: “È necessario un intervento serio e concreto per garantire la sicurezza di Nisida. Non possiamo più aspettare che accadano tragedie per agire”. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Faida di Fuorigrotta preso il nipote del boss Troncone e un complice

    Sono ritenuti appartenenti a clan Troncone di Fuorigrotta i due uomini Manuel Marino di 27 anni e Alessio Ferrara di soli 18 anni sottoposti e fermo dalla Squadra Mobile di Napoli nell’ambito delle indagini sui raid a colpi d’arma da fuoco esplosi nei giorni scorsi nel quartiere Fuorigrotta di Napoli.PUBBLICITA

    Il primo fermato apparteneva al gruppo criminale dei Volpe una volta rivale dei Troncone ed ora legato al boss di via Leopardi,  mentre il secondo è invece è il nipote del boss Vitale Troncone  (la madre sarebbe la compagna dell’attuale reggente).

    Punti Chiave Articolo I due sono gli autori di un fallito agguato in piazza San Vitale Al momento il tentato omicidio viene contestato per un episodio avvenuto lo scorso 24 giugno nella centralissima piazza San Vitale. Si tratta di un agguato fallito di cui si è saputo soltanto oggi al m omento del fermo dei due. Ma non si esclude che i due indagati possano essere gli stessi che, pochi giorni fa, si sono resi protagonisti dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco e anche di un inseguimento in scooter intercettato peraltro da una pattuglia del commissariato San Paolo.
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    Cicciano e Camposano piangono la giovane mamma Lucia Passariello investita e uccisa da autista ubriaco

    La morte della giovane mamma Lucia Passariello investita e uccisa  ieri sera a Camposano da un automobilista ubriaco mentre passeggiava con le sue nipotine ha lasciato nello sgomento Cicciano, paese di origine della vittima e  la stessa Camposano.PUBBLICITA

    In tanti sui social si stanno affrettando a ricordare la mamma di 27 anni, con una bambina di pochi anni.

    “Addio Lucia, oggi abbiamo perso tutti. Morire in questo modo a soli 27 anni è assurdo. RIP in pace, veglia sulla tua famiglia da lassù”.
    Dalle prime indagini dei carabinieri, i documenti di circolazione del 26enne che l’ha investita erano in regola ed il veicolo assicurato. L’auto è stata sequestrata. La salma sarà sottoposta ad autopsia al II Policlinico di Napoli.

    Fortunatamente le due nipotine si sono salvate. L’investitore si trova agli arresti domiciliari in attesa di essere interrogato e di ulteriori decisioni da parte della magistratura.

    Lucia Passariello viveva in via Croce San Nicola a Camposano a pochi metri dal luogo dell’incidente dove da stamane in tanti stanno portando fiori e bigliettini.
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