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    Napoli, la figlia del boss Bosti aveva realizzato anche la sauna abusiva al rione Amicizia

    Flora Bosti, figlia del boss Patrizio, abitava abusvamente in una delle abitazioni popolari del rione Amicizia, sgomberate stamane grazie all’intervento di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e polizia municipale.PUBBLICITA

    Le abitazioni eran tutte riconducibili ai familiari di Patrizio Bosti, reggente del clan Contini. Ma nel corso dell’intervento di sgombero di oggi si è scoperto che Flora Bosti,  non solo ha unito due unità immobiliari per crearne una sola per sé, ma ha anche annesso una parte di suolo pubblico, su cui ha realizzato una sauna.

    Punti Chiave ArticoloDue settimane fa Flora Bosti è stata arrestata dalla Squadra Mobile di Napoli nell’ambito di un’indagine interforze anti-riciclaggio coordinata dalla procura antimafia partenopea, coinvolgendo anche il padre, il fratello, e il cognato Luca Esposito. Un’altra abitazione era occupata dall’unica delle sorelle Aieta non sposata Tra le sei abitazioni sgomberate, una era occupata dall’unica cognata non sposata dei boss Francesco Mallardo, Edoardo Contini e Patrizio Bosti, che hanno sposato le sorelle Anna, Maria e Rita Aieta.
    Il decreto notificato oggi riguarda anche una decina di altre abitazioni, dove però non risiedono persone legate alla criminalità organizzata. Per questi inquilini si sta concedendo più tempo per lasciare le case, cercando soluzioni alternative che non creino traumi.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli inchiesta sulla truffa delle multe false

    Napoli. La Polizia Municipale di Napoli avverte cittadini e automobilisti di una truffa in atto che utilizza falsi verbali per sanzioni al Codice della Strada.PUBBLICITA

    I malviventi hanno realizzato dei verbali contraffatti, molto simili a quelli originali emessi dal Comune, che riportano un IBAN errato per il pagamento della multa.

    Punti Chiave ArticoloCome riconoscere i verbali falsi: Verificare l’IBAN: L’unico Iban ufficiale per il pagamento delle multe della Polizia Municipale di Napoli è IT03W0760103400001033919109. Se il verbale riporta un IBAN diverso, è sicuramente falso. Controllare l’aspetto del verbale: I verbali falsi potrebbero presentare errori di battitura, grafica non uniforme o differenze nella carta utilizzata rispetto a quelli originali.
    Diffidare da importi sproporzionati: Le multe riportate sui verbali contraffatti potrebbero essere eccessivamente alte rispetto alla reale violazione contestata.
    Cosa fare se si riceve un verbale sospetto: Non pagare: Non effettuare alcun pagamento utilizzando l’IBAN riportato sul verbale sospetto.Verificare online: Accedere al sito web del Comune di Napoli o utilizzare l’app “Io” per controllare l’autenticità della sanzione.Denunciare: Se si ha il sospetto di aver ricevuto un verbale falso, contattare la Polizia Municipale di Napoli o sporgere denuncia presso le autorità competenti. La Polizia Municipale di Napoli invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione e a denunciare eventuali casi di truffa.
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    Camorra ai Quartieri Spagnoli, chiesti oltre 4 secoli di carcere per il clan Esposito-Masiello-Saltalamacchia

    La Procura Antimafia chiede pene severe, oltre 4 secoli di carcere, per i membri del clan Esposito-Masiello-Saltalamacchia, considerato un tempo un “superclan” dei Quartieri Spagnoli a Napoli.PUBBLICITA

    I capi del clan, tra cui Antonio Esposito, Vincenzo Masiello ed Eduardo Saltalamacchia, rischiano fino a 20 anni di carcere. Altri affiliati del clan hanno ricevuto richieste di pena variabili da 3 a 16 anni.

    Punti Chiave ArticoloGli imputati sono accusati di associazione mafiosa, spaccio e traffico di droga, armi e tentati omicidi. Il clan è stato sgominato in gran parte con un maxi blitz nel maggio del 2023, che ha portato all’arresto di oltre 50 persone. Il processo, come riporta Il Roma in edicola, che si sta celebrando con il rito abbreviato, è entrato nella fase clou con la requisitoria dei pm. La prossima udienza si terrà il 17 settembre, quando la parola passerà alla difesa.
    L’inchiesta e la piazza di spaccio della sposa L’inchiesta che ha portato al processo ha svelato l’esistenza di un “superclan” a tre teste, nato da un accordo tra i ras dei Quartieri Spagnoli. L’indagine ha portato anche alla chiusura della storica piazza di spaccio della Sposa, gestita da Carmine Furgiero.
    L’indagine che ha portato al processo ha avuto inizio nel dicembre 2019, poco dopo la scarcerazione di Eduardo Saltalamacchia. Le indagini hanno portato alla luce l’esistenza di un patto tra i capi del clan per il controllo della zona della Pignasecca. Il clan gestiva anche una storica piazza di spaccio, la “piazza della Sposa”, che è stata chiusa a seguito dell’operazione di polizia.
    Il superclan incassava due milioni di euro all’anno dal traffico di droga Dalle indagini è emerso che la cosca incassava oltre due milioni di euro all’anno dalla gestione del traffico di droga nei vicoli dei Quartieri Spagnoli e che inoltre voleva la gestione dei posti di lavoro all’ospedale Vecchio Pellegrini. Nel corso del blitz del 29 maggio scorso furono sequestrati orologi di lusso e banconote per quasi 75mila euro. Le richieste di pena Nel dettaglio, le richieste di pena avanzate dalla DDA sono le seguenti: Carmine Furgiero, 20 anniLuigi Furgiero, 20 anniVincenzo Masiello, 20 anniAntonio Esposito, 20 anniEduardo Saltalamacchia, 20 anniGaetano Avoletto, 14 anniGennaro Avoletto, 10 anniFabio Vitrano, 10 anniAlula Tesema, 12 anniCiro Burraccione, 16 anniAlessandro Romano, 10 anniAntonio Masiello, 10 anniRoberto Ciotola, 8 anniEmanuele Irollo, 10 anni e 6 mesiGiuseppe Rossi, 8 anni e 6 mesiMas-simo Capasso, 8 anni;Gaetano Esposito, 6 anni e 8 mesiDario Catalano (collaboratore di giustizia), 6 anni e 4 mesiElio Papi, 8 anni e 8 mesiCarmine Pugliese, 5 anni e 4 mesiDomenico Masi, 3 anniLuciano Masiello, 4 anni e 8 mesiGiancarlo De Gaetano, 6 anni e 6 mesiLorenzo Cangiano, 9 anni e 4 mesiAntonio Polidoro, 8 anni e 6 mesiVincenzo D’Avino, 8 anni e 8 mesiArturo Picco, 8 anni e 8 mesiGiovanni Civitelli, 10 anniCiro Masiello, 12 anni e 4 mesi;Gennaro Masiello, 10 anniGiovanni Punzo, 10 anniMaurizio Provenzano, 10 anniGaetano Masiello, 9 anniMariano Delle Rosse, 8 anniLuigi Gaudino, 8 anniSalvatore Mazzocchi, 8 anniEmanuele Marinelli, 10 anniVincenzo Masa 11 anni e 2 mesi. (nella foto da sinistra Eduardo Saltalamacchia, Antonio Esposito,Carmine Furgiero, Luigi Furgiero e Vincenzo Masiello) Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Fermati a Scafati i due fratelli autori della sparatoria alla festa del sordo di Capaccio

    Svolta nelle indagini sulla sparatoria di Capaccio Paestum: arrestati nella notte a Scafati i due fratelli che erano ricercati.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloSabato sera, a Capaccio Paestum una sparatoria ha causato il ferimento grave di tre persone. Questa notte, i due presunti autori, i fratelli Gaetano e Raffaele Cicarelli di Qualiano, si sono costituiti presso la Tenenza dei Carabinieri di Scafati.
    Nei loro confronti la Procura di Salerno ha emesso un fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio plurimo e detenzione e porto abusivo di armi da sparo. Il provvedimento è stato preso per il concreto pericolo di fuga degli indagati, che dopo la sparatoria si erano resi irreperibili.
    Le indagini Le indagini dei Carabinieri, sin dai primi momenti, avevano indirizzato l’attenzione verso i due fratelli come i presunti autori della sparatoria avvenuta all’esterno di un hotel durante il “Deaf International Festival 2024”. Ancora da chiarire il movente della lite che ha portato all’esplosione dei colpi d’arma da fuoco.
    I due fratelli Cicarelli si trovano ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli inquirenti continueranno a lavorare per chiarire i dettagli dell’accaduto e il movente della sparatoria. La solidarietà ai feriti del “Deaf International Festival 2024” Le tre persone ferite sono ancora ricoverate in gravi condizioni in ospedale.Il “Deaf International Festival 2024” è stato interrotto a seguito della sparatoria.L’ENS (Ente Nazionale Sordi) ha espresso sgomento e profonda preoccupazione per l’accaduto e ha auspicato che episodi del genere non si ripetano più.
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    Napoli, sparatoria ai Decumani: attacco ai Mazzarella

    Napoli. Due colpi di pistola sono stati esplosi la notte scorso in vico Campanile ai Santi Apostoli. Non ci sono feriti, ma solo bossoli a terra e tanta paura tra i residenti.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloDue pistoleri in sella a uno scooter hanno voluto far sentire la loro presenza criminale nella zona dove solo la scorsa settimana c’è stato un blitz che ha portato in carcere 22 persone tra i clan federati ai Mazzarella.
    Le indagini della Polizia sono orientate a pensare che si sia trattato di un atto intimidatorio per marcare il territorio, complice il vuoto di potere creato dagli arresti dei Mazzarella-Giuliano. Ma non è escluso che si tratti di una risposta ritardata al ferimento del cugino del boss Eduardo Saltalamacchia. Ma anche una strategia camorristica estemporanea tipica dei periodi di assenza di capi in libertà.
     Una stesa per marcare il territorio dopo il blitz Fortunatamente i proiettili non hanno colpito persone ne edifici o mezzi. Chi ha fatto fuoco urlando in strada ha puntato in alto sapendo che non doveva creare danni ma solo terrore. E così è stato.
    Il messaggio è arrivato e ora resta da capire se la sparatoria ai Decumani sia l’inizio di una nuova escalation di violenza, come raccontato dalle cronache di Napoli nelle ultime settimane nel centro della città. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Manfredi al secondo posto in Italia tra i sindaci più amati. De Luca quarto tra i governatori

    Gaetano Manfredi sindaco di Napoli è al secondo posto tra i primi cittadini più amati d’Italia con un 62% di gradimento mentre Vincenzo De Luca al quarto posto con il 60% tra i governatori.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloE’ il successo dell’economia della nostra regione trainata da un boom turistico senza precedenti che ha determinato il gradimento dei cittadini campani e napoletani.
    Il Governance Poll 2024, la particolare classifica sul gradimento dei primi cittadini e governatori, è stata realizzata per il ventesimo anno consecutivo dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. Eccola la classifica: tra i sindaci al primo posto c’è Michele Guerra (Parma, 63%); secondo posto per Gaetano Manfredi (Napoli, 62%) mentre in terza posizione si piazza Michele De Pascale (Ravenna, 61%), in un podio tutto di centrosinistra.
    Tra i presidenti di Regione a conquistare la prima posizione è Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, 68%) che scavalca sia Stefano Bonaccini (Emilia Romagna, 67%) che Luca Zaia (Veneto, 66%). Si conferma così il trio di testa che caratterizza da anni la classifica, ma ancora una volta a piazzamenti invertiti.
    Sempre per quanto riguarda i sindaci, al quarto posto ci sono Luigi Brugnaro (Venezia), Giuseppe Cassì (Ragusa), Claudio Scajola (Imperia) e Matilde Celentano (Latina). Il dato più vistoso del ventesimo Governance Poll – si legge in una nota – è però il calo di popolarità della maggior parte dei primi cittadini. Solo un sindaco su quattro incrementa il consenso rispetto al giorno delle elezioni.
    Clemente Mastella tra i sindaci è quello che è migliorato di più con un +6,3% Tra questi, la migliore performance è quella di Clemente Mastella, Benevento (+6,3%), seguito da Jamil Sadegholva di Rimini (+6,2%) e Luigi Brugnaro, Venezia (+5,9%). Per ben tre sindaci su quattro si è invece registrato un calo. Un trend che non ha risparmiato i primi cittadini delle grandi città metropolitane, per esempio Roberto Gualtieri (Roma) registra una flessione del 15,2% rispetto al giorno delle elezioni, attestandosi in penultima posizione con il 45%, ex aequo con il palermitano Roberto Lagalla. Anche il sindaco di Reggio Calabria è tra quelli penalizzati da questa tendenza, Giuseppe Falcomatà si piazza infatti al 77° posto con il 45,5% (-12,9% rispetto al risultato ottenuto nelle urne). Trend in discesa anche per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, 57° con il 51,5% (-7.7%) e per il primo cittadino di Bologna Matteo Lepore, che pur posizionandosi al 37° posto con il 54,5%, perde il 7,4%. Stessa tendenza per Marco Bucci (Genova) che perdendo il 6,5% cala al 67° posto con il 49%. Stabile invece Beppe Sala a Milano che riconferma il 57% e conquista la 19° posizione. Ottima risalita per Vincenzo De Luca dopo il tonfo dello scorso anno Ritornando ai governatori, al quarto posto la coppia Vincenzo De Luca (Campania, 60%) e Roberto Occhiuto (Calabria, 60%). Per il campano De Luca si tratta di una risalita dopo il tonfo dell’anno scorso, mentre per il calabrese Occhiuto di una riconferma in relazione al trend degli ultimi anni. Altro ex aequo al sesto posto tra Francesco Roberti (Molise) e Donatella Tesei (Umbria) entrambi con il 57,5%. Ottava posizione invece per il Presidente della Sicilia Renato Schifani che raggiunge il 57%. Il Lombardo Attilio Fontana consolida il risultato ottenuto nel giorno delle elezioni e con il 55% (+0,3%) è al 9° posto. In calo il governatore del Lazio Francesco Rocca che dalle elezioni dello scorso anno perde il 6,4% e con il 47,5% si piazza in 11° posizione. Tra quelli che hanno fatto registrare, invece, il maggiore incremento di consenso rispetto al giorno delle elezioni c’è sia Bonaccini (+15,6%), che lo stesso Schifani (+14,9%). Metodologia Il Governance Poll 2024 ha preso in considerazione 80 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta. Non sono state testati i Comuni e le Regioni in cui si è votato nel 2024, oltre alla Liguria in cui il Presidente è sospeso dallo scorso maggio. Le interviste sono state effettuate tra maggio e luglio 2024 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    L’Irpinia piange i quattro giovani morti sulla Statale 90

    Sturno, Frigento, Grottaminarda e Mirabella Eclano sono in lutto per la tragica scomparsa di Roy Ciampa, Mattia Ciminera, Francesco Di Chiara e Bilal Boussadra, quattro amici inseparabili stroncati da un terribile incidente stradale nella notte tra il 13 e il 14 luglio.PUBBLICITA

    Erano diretti a una gelateria quando la loro auto, una Mercedes, ha tamponato due veicoli provenienti dalla direzione opposta e, sbandando, si è schiantata ad alta velocità contro il muro di un’attività commerciale lungo la Statale 90 delle Puglie.

    Punti Chiave ArticoloL’impatto è stato fatale: i quattro ragazzi, tutti e quattro ventenni, sono morti sul colpo. Roy Ciampa e Mattia Ciminera, entrambi di 21 anni, erano originari di Sturno. Francesco Di Chiara, 21 anni, era di Frigento, mentre Bilal Boussadra, 19 anni, era nato in Marocco ma viveva a Mirabella Eclano con la famiglia da quando era bambino.
    Bilal, grande promessa del pugilato, aveva da poco conquistato il titolo di campione italiano under 22 nella sua categoria. Roy Ciampa calciatore dilettante era anche il presidente di un club Ducati a Grottaminarda, il “Motolito Doc”, intitolato all’unico monumento del Sud Italia dedicato ai motociclisti vittime della strada.
    I soccorritori, giunti sul posto poco dopo le mezzanotte, hanno trovato uno scenario straziante. I vigili del fuoco hanno lavorato per ore per estrarre i corpi dalle lamiere dell’auto. La circolazione stradale è rimasta bloccata per diverse ore. Il dolore sui social degli amici L’intera comunità è sotto shock per la tragedia. I sindaci di Sturno, Frigento, Grottaminarda e Mirabella Eclano hanno espresso il loro cordoglio alle famiglie delle vittime.
    Anche il mondo del pugilato piange Bilal Boussadra. L’Irpinia Pro Ring Boxe Team Froncillo lo ha ricordato come un giovane di grande talento e tenacia, un vero campione dentro e fuori dal ring. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Sparatoria al Festival del Sordo a Capaccio: caccia a due fratelli di Napoli

    Capaccio.Tre feriti gravi, tra cui uno in pericolo di vita, il bilancio di una sparatoria avvenuta nella notte di sabato 13 luglio a Capaccio Paestum, durante il Festival Internazionale del Sordo in corso presso l’hotel Ariston.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloLe vittime sono tutte motociclisti appartenenti al gruppo “Deaf Bones Motorcycles”, di Napoli. Secondo una prima ricostruzione, la sparatoria sarebbe l’epilogo di una violenta lite tra due fratelli napoletani, anche loro partecipanti al Festival, e il gruppo di motociclisti.
    Uno dei due fratelli ha estratto una pistola e ha esploso almeno 13 colpi calibro 9, ferendo gravemente tre persone. I feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali di Eboli, Battipaglia e Salerno. Subito dopo la sparatoria, i due fratelli si sono dati alla fuga a bordo di un furgone.
    I due fratelli si sono dati alla fuga su un furgone Le ricerche dei responsabili sono affidate ai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Agropoli e della stazione di Capaccio Scalo.
    L’episodio ha destato grande sgomento tra i partecipanti al Festival e nella comunità locale. I carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e assicurare i colpevoli alla giustizia. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Strage del sabato notte ad Avellino morti 4 giovanissimi in un incidente stradale

    Avellino.Quattro ragazzi tra i 19 e i 21 anni hanno perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto nella notte sulla Strada Nazionale delle Puglie, all’altezza di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino.PUBBLICITA

    L’incidente si è verificato attorno alle 23:30 di sabato 13 luglio. La vettura su cui viaggiavano i giovani, una Mercedes, avrebbe prima impattato contro due auto, per poi schiantarsi contro il muro di cemento di un’azienda.

    Punti Chiave ArticoloL’urto è stato violentissimo e non ha lasciato scampo ai ragazzi, che sono morti sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, le ambulanze del 118, i carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano e i tecnici dell’Anas. Le indagini per accertare la dinamica del fatto sono in corso.
    Le vittime Il 21enne alla guida, residente a Frigento, insieme a un amico di Frigento. Gli altri due giovani, di 20 e 19 anni, erano invece di Grottaminarda e Calore di Mirabella Eclano.
    Secondo una prima ricostruzione, i ragazzi, insieme ad altri amici che li seguivano a bordo di una Fiat Panda (non coinvolta nell’incidente), erano diretti a Calore di Mirabella per prendere un gelato. L’inchiesta La Procura della Repubblica di Benevento ha aperto un’inchiesta. Le salme dei quattro ragazzi sono state trasferite all’obitorio dell’ospedale San Pio di Benevento, dove verranno effettuate le autopsie. Le tre auto coinvolte nell’incidente e gli smartphone dei ragazzi sono stati sequestrati.
    Il cordoglio del sindaco Numerosi i messaggi di cordoglio per le tragiche vittime. Il sindaco di Mirabella Eclano, Pasquale Maglio, ha espresso il proprio dolore e quello dell’intera comunità per la perdita dei giovani. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Giallo a Scampia, donna di 64 anni anni trovata morta in casa: si indaga per omicidio

    Napoli. Una donna di 64 anni è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Via Don Guanella  a Scampia martedì scorso, 9 luglio.PUBBLICITA

    La Procura di Napoli ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti.

    Punti Chiave ArticoloAl momento, le cause del decesso non sono ancora chiare e si attendono i risultati dell’autopsia disposta dal sostituto procuratore Luigi Landolfi per fare luce sulla vicenda. Il figlio 24enne della donna, che ha trovato il corpo senza vita e ha allertato le forze dell’ordine con un certo ritardo, è stato sentito dalla polizia come persona offesa, così come il padre della vittima, un 57enne detenuto nel carcere di Secondigliano per spaccio di droga.
    Entrambi sono difesi dall’avvocato Fabrizio De Maio del foro di Lagonegro.
    Vicenda dai risvolti poco chiari: interrogati vicini e parenti Le indagini sono in corso da parte della Polizia di Stato per ricostruire i fatti e individuare eventuali responsabilità. La polizia ha anche ascoltato i vicini ed altri familiari. la vicenda presenta dei lati poco chiari e serviranno gli approfondimenti degli investigatori oltre ai risultati dell’autopsia per fare luce sulla morte della dona.
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    Napoli arrestato finto tassista: rapinò donna stordendola con caffè adulteratoff

    Il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo di un 50enne napoletano, gravemente indiziato di rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate, commesse il 21 giugno scorso ai danni di una 78enne ischitana.PUBBLICITA

    L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro e si trova ora nel carcere di Poggioreale.

    Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno accertato che l’uomo, fingendosi tassista, ha offerto un passaggio alla donna dal molo Beverello di Napoli.
    Durante il tragitto, le ha somministrato un caffè contenente sostanze che le hanno fatto perdere i sensi. Una volta svenuta, l’uomo le ha rubato denaro, documenti e carte di credito, abbandonandola poi incosciente in una zona periferica del quartiere Poggioreale.

    L’attività investigativa dei Carabinieri ha permesso di identificare e rintracciare l’uomo, che è stato arrestato l’11 luglio scorso.

    Ora le indagini continuano per accertare eventuali collegamenti con gli episodi di avvelenamento al latte di mandorla di sette persone avvenute in due giorni diversi nelle ultime 72 ore.
    Il fenomeno aveva creato un grande allarme sui social con la diffusione di foto del presunto “serial poisoner”.

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