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    Benvenuto al SalernoLetteratura Festival: Un incontro tra cultura e sapori campani

    Sarà l’Antica Pizzeria da Michele Salerno il luogo di accoglienza per il caloroso benvenuto agli autori del SalernoLetteratura Festival, giunto alla sua dodicesima edizione. Situata nel centro storico della città di Salerno, la pizzeria offrirà un’esperienza indimenticabile che combina cultura e gastronomia.PUBBLICITA
    Un Connubio di Eccellenze Campane

    Punti Chiave ArticoloIl sapore della più iconica pietanza italiana, la pizza, sarà accompagnato dalla degustazione del cocktail Streg8. Questo nuovo protagonista della mixology è stato creato da Strega Alberti Benevento e si distingue per le sue note speziate e aromatiche del famoso liquore Strega, unite all’effervescenza della bevanda a base di agrume chin8 Neri. Quest’ultima, da quattro anni, sostiene con entusiasmo il SalernoLetteratura Festival, contribuendo a rendere l’evento ancor più prestigioso. Ospitalità Culinaria per gli Autori
    Le tre eccellenze Made in Campania – Antica Pizzeria da Michele, Strega Alberti Benevento e chin8 Neri – faranno gli onori di casa, accogliendo scrittori e giornalisti provenienti da tutta Italia. Questi ospiti d’eccezione offriranno momenti intensi di confronto culturale nei luoghi più incantevoli della città di Salerno. “La storia culinaria della nostra famiglia iniziata nel 1870”, spiegano Alessandro Condurro e Francesco De Luca, AD di Antica Pizzeria da Michele in the World, “ci è sembrato l’ideale luogo del cuore in cui accogliere esponenti illustri della cultura italiana. Proporremo una degustazione delle eccellenze campane che comprenderà la nostra pizza, radicata nelle altre regioni d’Italia e in decine di metropoli del mondo, accompagnata da un brindisi augurale rivolto al futuro delle nuove generazioni.” Una Promessa di Gusto e Cultura “Le arti”, continuano Condurro e De Luca, “saranno al centro della nostra attenzione anche in altri prestigiosi appuntamenti in Italia, dove offriremo Streg8, un cocktail perfetto per accompagnare i nostri eventi gastronomici. Quest’estate appena iniziata promette già di essere ricca di gusto e di sapori partenopei.” Dettagli dell’Evento L’appuntamento, ad ingresso libero, è fissato per lunedì 17 alle ore 17.30 all’Antica Pizzeria da Michele, situata in Piazza Sedile di Portanova, 21 – Salerno. Un incontro che non solo celebra la cultura e la letteratura, ma anche la tradizione e l’innovazione gastronomica campane. Ho lavorato per oltre 15 anni nel mondo del teatro e dello spettacolo in generale e ho avuto esperienze molto lunghe in qualità di amministratrice e coordinatrice di compagnia in spettacoli complessi, con numerosi attori e personale. Ho curato, sempre nell’ambito delle compagnie teatrali e anche nell’ambito più generale dell’organizzazione di eventi, sia i rapporti con Enti e soggetti terzi sia quelli con la stampa e il mondo dei mass media, avendo gestito più volte in piena autonomia l’ufficio stampa in occasione di spettacoli, rassegne, mostre ed eventi LEGGI TUTTO

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    Crazy Pizza sbarca a Napoli: imminente apertura in Via Nazario Sauro

    A breve Napoli avrà un nuovo protagonista nel panorama culinario: Crazy Pizza, la catena di pizzerie ideata da Flavio Briatore, è pronta ad aprire i battenti in città.PUBBLICITA

    Il locale, situato in Via Nazario Sauro, accanto al ristorante Rosolino, è in fase avanzata di ristrutturazione. Le vetrine sono già coperte da adesivi con il caratteristico logo rosso di Crazy Pizza, alimentando l’attesa per l’imminente inaugurazione.

    Punti Chiave ArticoloSebbene non vi sia ancora una data ufficiale, i lavori procedono a ritmo spedito e si vocifera che l’apertura potrebbe avvenire già entro questa estate. Il locale sorgerà a pochi passi dalla Fontana del Gigante e dal Castel dell’Ovo, in una posizione strategica nel cuore della città.PUBBLICITA

    Più che un ristorante, un’esperienza Crazy Pizza non è solo un ristorante, ma un vero e proprio luogo di intrattenimento. Oltre a gustare pizze gourmet, i clienti potranno godere di dj set e spettacoli dal vivo, un format che ha già riscosso grande successo a livello internazionale. Un cast di imprenditori campani Al fianco di Flavio Briatore in questa nuova avventura napoletana ci saranno altri imprenditori locali di grande successo. Tra questi, Lucio Giordano, patron del ristorante stellato Re Santi e Leoni di Nola e di altri importanti marchi come Misaki Sushi Restaurant, Like Mike ed Eight More, e l’avvocato Raffaele Iervolino. Polemiche sul prezzo delle pizze L’ingresso di Briatore nel mondo della ristorazione è stato accompagnato da diverse polemiche, soprattutto per il costo elevato delle pizze proposte. La pizza al prosciutto Pata Negra, ad esempio, ha un prezzo di 68 euro, mentre le pizze più economiche, come la marinara e la margherita, costano rispettivamente 15 e 16 euro. Resta da vedere se a Napoli i prezzi saranno differenti, data la media più bassa dei prezzi delle pizze in città. Una nuova sfida per Briatore e soci L’apertura di Crazy Pizza a Napoli rappresenta una sfida importante per Briatore e i suoi soci. La città vanta una tradizione culinaria millenaria e un pubblico particolarmente esigente in fatto di pizza. Nonostante le polemiche, l’attesa per l’arrivo di Crazy Pizza è alta e la curiosità di provare le sue pizze gourmet è tanta. L’imminente inaugurazione si preannuncia come un evento di grande rilievo per il panorama gastronomico partenopeo. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Benevento, cibo gourmet al Castello di Limatola con gin drink di Beppe Vessicchio

    Nel suggestivo scenario delle antiche stalle del Castello di Limatola, in provincia di Benevento, apre Doremì, un ristorante fine dining che promette un’esperienza culinaria unica. Questo nuovo gioiello gastronomico, ideato come un regno di delizie, è guidato dallo chef Giacomo Ignelzi, noto per la sua abilità nel fondere tradizione e tecniche moderne.
    Il percorso di Ignelzi è un viaggio tra le eccellenze culinarie italiane. Dopo aver affinato le sue competenze a Milano e Roma, lo chef ha deciso di tornare alle sue radici a Benevento. La sua carriera include oltre dieci anni accanto a Paolo Barrale nel ristorante Marennà, insignito di una stella Michelin, e cinque anni come chef executive presso “J Japanese Contemporary” a Napoli, dove ha supervisionato anche le sedi di Portici e Sorrento.
    Da aprile 2024, Giacomo Ignelzi ha abbracciato il progetto della famiglia Sgueglia, con cui ha un forte legame di amicizia e rispetto. Oggi, come chef executive del Castello di Limatola, guida Doremì con passione e maestria. Il nome del ristorante è un tributo al cavallo che abitava le stalle del castello nel 1700, quando il feudo era di proprietà dei duchi Gambacorta. Nella sala del ristorante, una ciotola personale ritrovata nelle mangiatoie ricorda la presenza dell’animale, mantenendo vivo un pezzo di storia.
    La cucina di Doremì celebra la tradizione campana, combinando i sapori locali con una continua ricerca gastronomica. Tra le proposte spicca la degustazione di Gin Orchestra Naturae, creato dal maestro musicale Peppe Vessicchio insieme a Tonio Sgueglia. Questo gin è un omaggio agli aromi del Cilento, infuso con carruba, ginepro rosso, limoni della costiera, mandarino acerbo, mirto e alga di finocchietto, ingredienti simbolo della dieta mediterranea.
    “Ogni cosa che ci circonda, visibile o invisibile che sia, agisce ed interagisce attraverso uno specifico scambio di onde,” spiega Vessicchio. “Mi piace pensare che siamo immersi nella più grande Orchestra che esista, quella della Natura. È a questa armonia superiore che Tonio Sgueglia ed io abbiamo voluto dedicare il nostro gin, ispirandoci agli umori del Cilento, in particolare al fascino del Castello di Rocca Cilento.”
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    L’ANNUNCIO Il ristorante museo Cenere di Pompei nella selezione della Guida Michelin 2024

    Cenere, il ristorante-museo di Pompei, fa ufficialmente parte della selezione della Guida Michelin 2024. La motivazione recita: “Di fronte al parco archeologico, gli appassionati di cucina campana troveranno qui motivo di soddisfazione: accanto a qualche ricetta più creativa, il cuoco propone intramontabili piatti regionali, spesso basati su piccole produzioni di eccellenza: il carciofo violetto di Schito, il cece di Teano, la provola d’Agerola, la salsiccia rossa di Castelpoto e il suino nero casertano solo per citarne alcuni. Due sale, di cui una particolarmente suggestiva nel sottosuolo”.Cenere è caratterizzato da un format unico e ricco di suggestioni, che unisce cibo, vino e arte. Alla guida della cucina lo chef Pierpaolo Giorgio, a dirigere il maître sommelier Valerio Coppola. «Siamo felicissimi di aver raggiunto questo prestigioso traguardo – ha commentato lo chef Pierpaolo Giorgio – ringrazio tutti quelli che collaborano quotidianamente al nostro ambizioso progetto, i nostri clienti, i critici, gli ispettori, che ci seguono e ci recensiscono con stima e parole gentili».
    Un successo ottenuto anche con l’importante  contribuito di Valerio Coppola e della sua preparazione non solo sui vini, (la cantina a vista vanta più di 300 etichette, tra grandi classici e chicche trovate in giro per l’Italia e non solo), ma anche sulle birre e sui drink inediti realizzati con maestria. Coppola ha coniugato le produzioni tradizionali con il nuovo che avanza.
    Si pranza e si cena in un piccolo museo con 25 coperti. Cenere Museum & Bistrot è di proprietà di Gennaro Santarpia. Situato a pochi passi dagli scavi di Pompei, si trova in una storica dimora ottocentesca. Le sale hanno pareti laviche, nella prima spiccano iscrizioni in latino, in quella a forma di grotta, le teche illuminate, che contengono anfore “pop”, colorate e artistiche.
    «Lavoriamo dal primo giorno curando ogni dettaglio – ha spiegato Santarpia – e ogni nostra scelta è legata alla territorialità, alla stagionalità e soprattutto alla qualità. Per noi questo è un punto di partenza e non di arrivo, ma mai ci saremmo aspettati di raggiungere un traguardo così importante in così poco tempo. Ad Maiora!». LEGGI TUTTO

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    Mimì alla Ferrovia presenta borsa anti-spreco

    La festa per gli 80 anni di Mimì alla Ferrovia ha avuto inizio con l’apertura della mostra “80 e li mostra. La storia, 1943/2023” e l’assegnazione della Medaglia della città di Napoli a Mimì da parte del Sindaco Gaetano Manfredi. Le celebrazioni continuano con il lancio della doggy bag “Porta Mimì Via”.
    Il “Porta Mimì Via” porta con sé i sapori autentici del noto e storico ristorante, permettendo ai clienti di portare a casa gli avanzi di cibo non consumati al ristorante. Il motto, “Interminabile esperienza di gusto”, sottolinea la filosofia anticonglungamento del locale.
    Questa pratica, già diffusa negli Stati Uniti e obbligatoria in Francia e Spagna, è al centro di un dibattito iniziato in Italia a gennaio di quest’anno, con la proposta di legge “Doggy bag obbligatoria”.
    Indipendentemente dalla ratifica della legge, Mimì alla Ferrovia ha deciso di offrire questo servizio, dimostrando sensibilità per la protezione dell’ambiente. Il cibo avanzato viene infatti confezionato in contenitori riutilizzabili o riciclabili, chiusi in una elegante e divertente valigetta di carta riciclata.
    Ida Giugliano, una delle titolari del locale, afferma che “la cucina è un gesto d’amore e con il Porta Mimì Via questo gesto d’amore può essere condiviso con chiunque e ovunque”.
    Infatti, la doggy bag non è solo un mezzo per combattere lo spreco di cibo, ma si sta anche trasformando in una scatola per trasportare piatti dal menù da gustare in treno durante un viaggio, o da trasformare in una sorpresa durante una giornata lavorativa impegnativa. “Porta Mimì Via” può anche diventare un regalo di compleanno speciale, offrendo un’esplosione di sapori che trascendono le mura del ristorante situato in via Alfonso d’Aragona. LEGGI TUTTO

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    Rotary Napoli, cinque chef uniti per la mototerapia dei bambini con autismo

    Una cena per la mototerapia. Si chiama “La Notte dei Desideri” e non è un caso. Cinque grandi chef stellati e medaglie d’oro saranno uniti da un unico intento: la solidarietà.
    Sì, perché durante la cena di beneficenza organizzata dal Rotary Club Campania-Napoli e in programma venerdì 23 febbraio alle 20 presso il Casale dei Baroni a Santa Maria a Vico (viale Tenente Alberto Puoti, 29), in provincia di Caserta, sarà donata una moto all’associazione “La MotoTerapia” impegnata con bambini e ragazzi autistici: il motoveicolo sarà, infatti, fondamentale per consentire ai volontari di continuare la loro attività di sostegno ai minori con autismo e disabilità.
    Si tratta inoltre di un mezzo alimentato con energia elettrica, ecologica e funzionale. “Dalla sinergia e dalla maestria di cinque chef pluripremiati nasceranno piatti in grado di emozionare anima e palato – spiega il presidente Rotary Club Campania-Napoli, Cristiano Capurro (nella foto) – Oltre al momento di convivialità riusciremo ad acquistare una motocicletta elettrica.
    Non solo. Contiamo di finanziare a breve altri oggetti utili per le terapie”. Per l’evento solidale giunto alla settima edizione ai fornelli e in cucina si ritroveranno la medaglia d’oro “culinary & Pastry Art” Simone De Stefano con Mario Affinita  del “Don Geppi” di Sant’Agnello, Domenico Iavarone “Zest” del Grand Hotel La Favorita di Sorrento, Salvatore Iazzetta del “Rear” di Nola, Giuseppe Mascolo pastry chef Winner “Panettone World Championship” della pasticceria “Mascolo” di Visciano.
    “Da sempre il mondo delle due ruote è, per gli appassionati, anche sinonimo di buona cucina – dice Antonio Capone, presidente dell’associazione “La MotoTerapia” – ma quella che racconteremo il 23 febbraio è una storia diversa in cui si incontra da un lato l’armonia dei sensi e dall’altro un futuro migliore da regalare ai bambini della nostra associazione”.
    All’unisono il messaggio degli chef in vista della serata benefica: “Dietro uno chef c’è sempre prima un uomo che, oltre che preparare da mangiare, ha una sensibilità umana che gli permette di contribuire a iniziative che lo portano a donare”. LEGGI TUTTO

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    Dolci delizie: Le 5 pasticcerie più affascinanti della Campania da visitare

    Non c’è dubbio che la Campania sia una regione italiana rinomata per la sua ricca storia, paesaggi mozzafiato e, naturalmente, per la sua cucina squisita. Tra le sue molteplici delizie culinarie, i dolci campani occupano un posto d’onore. In questo articolo esploreremo cinque pasticcerie che hanno catturato l’attenzione e i palati dei visitatori, diventando vere e proprie icone nella regione.

    Dolci Tentazioni a Napoli
    Situata nel cuore di Napoli, questa pasticceria è famosa per le sue sfogliatelle, dolci croccanti ripieni di crema ricca. L’atmosfera accogliente e l’aroma invitante rendono questo posto un must per gli amanti dei dolci.
    Il Paradiso dei Golosi a Sorrento
    Questa pasticceria è una gemma di Sorrento. Conosciuta per i suoi babà al rum e deliziose torte al limone, è una tappa obbligata per chi visita la Costiera Amalfitana.
    Pasticceria Reale a Caserta
    Vicino al famoso Reggia di Caserta, questa pasticceria offre un’ampia varietà di dolci locali, tra cui i celebri pasticciotti. La qualità e l’autenticità dei loro prodotti attirano visitatori da tutta la regione.
    Dolcezze di Amalfi ad Amalfi
    Situata nella pittoresca città di Amalfi, questa pasticceria è famosa per i suoi dolci a base di limoni locali. I loro cannoli e tartellette al limone sono una vera esplosione di sapori.
    La Dolce Vita a Salerno
    Conosciuta per la sua innovativa interpretazione dei classici dolci italiani, questa pasticceria a Salerno è un punto di riferimento per chi cerca esperienze culinarie uniche.
    Queste pasticcerie non sono solo luoghi dove gustare deliziosi dolci, ma sono anche testimonianze della ricca tradizione culinaria della Campania. Ogni visita offre un assaggio unico della cultura e dell’arte pasticcera della regione, rendendola un’esperienza imperdibile per tutti gli amanti dei dolci. Quindi, la prossima volta che vi trovate in Campania, assicuratevi di fermarvi in una di queste pasticcerie per un’esperienza dolcemente indimenticabile!

    Oltre alla loro squisita offerta di dolci, queste pasticcerie incarnano l’autentica ospitalità italiana, dove ogni cliente è trattato come un vecchio amico. Che siate alla ricerca di una dolce pausa durante le vostre avventure turistiche o vogliate immergervi in un viaggio culinario attraverso i sapori locali, queste pasticcerie vi accoglieranno a braccia aperte.
    Ogni pasticceria offre qualcosa di unico: dalla storicità e tradizione della Dolci Tentazioni a Napoli, alla moderna creatività de La Dolce Vita a Salerno. Che preferiate i dolci tradizionali o le creazioni più innovative, queste pasticcerie soddisferanno ogni vostra curiosità e palato.
    In conclusione, un viaggio in Campania non può dirsi completo senza aver visitato queste iconiche pasticcerie. Non solo per deliziare il palato, ma anche per immergersi in un’atmosfera unica che celebra la gioia della pasticceria e della cultura italiana. Quindi, preparatevi a indulgere in queste delizie dolciari – un’avventura gustativa che rimarrà impressa nei vostri ricordi! LEGGI TUTTO

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    Le 5 pizzerie imperdibili in Campania: una guida per gli amanti della vera pizza

    La pizza è uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo, originario della regione Campania in Italia, in particolare della città di Napoli. Caratterizzata da una base di impasto lievitato, che viene poi condita tipicamente con pomodoro, mozzarella, basilico e olio d’oliva, la pizza è un simbolo della cucina italiana.Nel corso degli anni, ha assunto numerose varianti in tutto il mondo, adattandosi ai gusti locali. Tuttavia, la sua essenza rimane quella di un piatto conviviale, semplice ma ricco di sapore, che racchiude in sé la tradizione e la cultura culinaria italiana. La pizza non è solo cibo, ma parte integrante dell’identità culturale italiana, celebrata e apprezzata in ogni angolo del pianeta.
    Quando si pensa alla pizza, la mente vola subito in Campania, la culla di questa delizia culinaria. Con la sua ricca tradizione e i suoi maestri pizzaioli, questa regione offre alcune delle migliori pizzerie al mondo. Ecco le 5 pizzerie più visitate in Campania che ogni amante della pizza deve conoscere.
    pizzeria campania
    L’Antica Pizzeria da Michele a Napoli
    Fondata nel 1870, questa storica pizzeria è un must per chiunque visiti Napoli. Conosciuta in tutto il mondo, offre una pizza semplice ma perfetta, seguendo una tradizione che si tramanda da generazioni.
    Pizzeria Sorbillo a Napoli
    Sorbillo, situata nel cuore di Napoli, è famosa per la sua pizza lievitata naturalmente e per gli ingredienti di alta qualità. Una tappa obbligata per gli appassionati della pizza napoletana.
    Pizzeria Starita a Napoli
    Un’altra gemma napoletana, Starita combina tradizione e innovazione per creare pizze uniche. La loro “Pizza alla Starita”, con pomodoro, mozzarella e basilico, è una vera delizia.
    Pizzeria Pepe in Grani a Caiazzo
    Non lontano da Napoli, questa pizzeria guidata dal celebre pizzaiolo Franco Pepe offre un’esperienza che va oltre la semplice degustazione. Le pizze qui sono vere opere d’arte culinarie.
    Pizzeria La Notizia a Napoli
    Conosciuta per la sua ricerca continua nell’arte della pizza, La Notizia offre una vasta selezione di pizze gourmet, tutte preparate con ingredienti locali e di stagione.
    Queste pizzerie non sono solo luoghi dove mangiare, ma veri e propri templi della cultura culinaria campana. Ogni visita regala un’esperienza indimenticabile, un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni di una terra ricca di storia.
    La Campania non è solo la patria della pizza, ma è anche una regione dove la passione per questo piatto è palpabile in ogni angolo. Dalle strade di Napoli ai piccoli paesi, la pizza è un simbolo di convivialità e tradizione. Visitare queste cinque pizzerie significa fare un viaggio nel cuore della cultura italiana, scoprendo la vera essenza di una pizza fatta con amore e maestria.
    Non perdete l’opportunità di vivere un’esperienza unica, degustando le pizze che hanno fatto la storia in Campania. E ricordate, in queste pizzerie non si mangia solo, si assapora un pezzo di storia italiana. LEGGI TUTTO

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    Foodyear, svelate le 12 eccellenze dell’enogastronomia pompeiana per il calendario 2024

    Dodici eccellenze che racconteranno la Pompei enogastronomica nell’anno 2024.La presentazione del calendario che narrerà attraverso dodici scatti fotografici chef, pastry chef e brand culinari è avvenuta martedì 19 dicembre nella Sala dei Misteri dell’HABITA79 Pompeii-MGallery Collection. I protagonisti dell’enogastronomia pompeiana 2024 si sono presentati, brevemente, alla platea.
    Tra giornalisti, cultori del buon cibo e critici enogastronomici, si è anticipato il viaggio simbolico ideato dagli autori del progetto. Dopo i saluti di Riccardo Mantilacci, direttore dell’HABITA79, la serata si è aperta con il mese di dicembre ovvero con la coppia del ristorante “Cosmo”, Antonio Cesarano e Barbara Ruscinito, rispettivamente chef e pastry di un locale innovativo e devoto alla sostenibilità.
    Gennaio, febbraio e marzo sono tradizione, storia e cultura. Dal ristorante “Donna Franca”, la cui cucina è nelle mani dello chef Carlo De Gregorio, amante della tradizione napoletana, al ristorante “La Gare”, la cui brigata è guidata da chef Raffaele Nocerino, in una location che richiama una delle primissime stazioni ferroviarie di Pompei. Tra di loro si apre la storia del brand “Mercato Pompeiano”, creato da Gaspare Coppola, Carlo Mauriello e Giovanni Malafronte, il lui locale ha forti richiami con la storia dell’antica Pompei.
    La primavera continua con lo chef Alberto Fortunato, fiore all’occhiello de “La Bettola del Gusto”, il ristorante che accoglie i turisti a Pompei ( per la sua collocazione). A maggio si aprono le porte de “Il Principe”, il ristorante dello chef Gianmarco Carli, figlio di una lunga tradizione di stelle Michelin.
    Giugno è nelle mani del giovanissimo Nunzio Gallo, maestro newpolitano di “Alleria”, pizzeria e ristorante dall’imprint fortemente partenopeo. A luglio chef Roberto Lepre del ristorante “Il Circolo”, ci racconterà come si prepara la sua “melanzana a scarpone”.
    Agosto è il mese dell’Antica Pizzeria Da Michele, presentata dal suo maestro pizzaiolo, il giovanissimo Guido Iovino Condurro, che ha ereditato la tradizione di famiglia. L’autunno si preparerà grazie ai piatti dello chef Vincenzo Cascone di “Casa Gallo”, anche lui legato fortemente alla tradizione culinaria campana. Ad ottobre ci spostiamo in un’azienda vitivinicola che è anche relais, “Bosco de’ Medici Winery”, dove chef Ciro Chechile porta in tavola le verdure coltivate nella tenuta.
    “Dulcis in fundo” dicevano i Latini, a novembre c’è Marco De Vivo, il titolare della pasticceria di Pompei che sta spopolando anche al di fuori della Campania.
    L’idea di Gianni Cesariello, Ilaria Cotarella e Marco Pirollo punta a valorizzare queste realtà per tutto il prossimo anno attraverso racconti sul web ed eventi nelle diverse location. Alla serata ha partecipato anche Rosario Lopa, portavoce della Consulta Nazionale per l’agricoltura ed il turismo: “Possiamo dire finalmente che anche Pompei ha il suo calendario.
    In un modo basato sui social e sul digitale, torniamo a quello che era un biglietto da visita importante che si trovava nelle edicole e nelle librerie. Dopo il turismo culturale e religioso si punta al settore agroalimentare, che si sta sviluppando negli ultimi anni. Pompei è una grande realtà, con questo calendario si offre uno spunto importante non solo al turista ma anche al commercio.
    Il calendario, che presenta le eccellenze del territorio, è un biglietto da visita importante per spingere alla promozione, alla valorizzazione ed alla tutela dei prodotti del nostro territorio. In questa iniziativa è stato fatto un ottimo investimento sulla comunicazione”, ha concluso Lopa. Il progetto Foodyear è stato patrocinato dal Comune di Pompei, guidato dal sindaco Carmine Lo Sapio, che ha sostenuto l’iniziativa di valorizzazione gastronomica e territoriale. LEGGI TUTTO

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    Mozzarella di bufala campana Dop, seconda miglior formaggio al mondo

    La mozzarella di bufala campana Dop è stata eletta seconda miglior formaggio al mondo dall’atlante on line del cibo di tutto il mondo “Taste Atlas”.
    La classifica “100 best cheeses in the world” 2023-2024 ha visto la Bufala Campana conquistare la leadership mondiale nella sezione dei “soft cheese”, ovvero dei formaggi a pasta molle.
    “Taste Atlas” ha elogiato le proprietà del latte di bufala e sottolineato la differenza tra la mozzarella di bufala campana e le altre mozzarelle in commercio. Il portale ha infatti ricordato che la Bufala Dop deve essere realizzata con il 100 per cento di latte di bufala e solo nell’area geografica prevista dal disciplinare, che comprende la Campania, il basso Lazio, parte della provincia di Foggia e Venafro in Molise.
    “Siamo molto orgogliosi di questo risultato, che premia il grande lavoro dei nostri soci e l’impegno del Consorzio nel diffondere conoscenza e unicità della mozzarella di bufala campana Dop”, ha commentato il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
    Per il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, “questo riconoscimento conferma la grande voglia di mozzarella di bufala Dop che c’è e che noi registriamo nelle nostre attività internazionali. Inoltre ci spinge a lavorare ancora di più per garantire l’arrivo del prodotto sulle tavole di tutto il mondo, puntando sempre e solo sulla grande qualità della Bufala Campana Dop, vero segreto del suo successo. Siamo felici che la classifica segni un podio tutto italiano, con un’accoppiata vincente al vertice, quella tra parmigiano reggiano e bufala campana”.
    La classifica di “Taste Atlas” è stata stilata sulla base delle valutazioni di un team di esperti di formaggi di tutto il mondo, che hanno preso in considerazione fattori come il sapore, la consistenza, l’aroma e la storia del prodotto. LEGGI TUTTO