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    Camorra a Ponticelli: clan De Martino terrorizza donna per ottenere affidamento figlia

    Napoli. I Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno arrestato 9 persone affiliate al clan De Martino, attivo a Ponticelli.PUBBLICITA

    Gli indagati sono accusati di atti persecutori, lesioni personali e detenzione di armi aggravate dal metodo mafioso.

    Le indagini, condotte dai Carabinieri della Tenenza di Cercola, hanno rivelato il terribile schema di intimidazioni a cui è stata sottoposta una donna per ottenere l’affidamento della sua bambina.
    La donna aveva avuto una relazione con un esponente del clan De Martino, attualmente detenuto. I familiari del detenuto, non rassegnati alla fine della relazione, hanno iniziato a perseguitare la donna e la sua bambina.

    Minacce, aggressioni e persino cortei armati organizzati dai membri del clan di camorra dei De Martino, i famigerati Xx legati ai De Micco, sono stati utilizzati per terrorizzare la donna e costringerla a consegnare loro la bambina.

    I Carabinieri sono intervenuti ponendo fine a questo incubo. I 9 indagati sono stati arrestati e associati alle carceri di Napoli-Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, barca affonda tra la Gaiola e Trentaremi: salvati 4 diportisti

    Proseguono i servizi di controllo a mare disposti dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mediante la Capitaneria di porto di Napoli e le Forze dell’ordine, in particolare il Roan della Guardia di finanza e la Polizia Metropolitana di Napoli.PUBBLICITA

    Poche ore fa, un’intervento congiunto di Guardia costiera e Polizia metropolitana ha permesso di salvare quattro diportisti a bordo di un’imbarcazione in avaria nei pressi delle Baie della Gaiola e di Trentaremi.

    Durante le attività di pattugliamento nella Baia della Gaiola a Marechiaro e nella Baia di Trentaremi vicino a Nisida, le motovedette hanno avvistato un’imbarcazione in avaria e in stato di affondamento.
    La pilotina si trovava in una piccola insenatura antistante alla zona inibita al passaggio delle imbarcazioni, e stava gradualmente affondando.

    Grazie all’intervento tempestivo del gommone della Polizia Metropolitana, i quattro diportisti a bordo della pilotina in avaria sono stati tratti in salvo. La Guardia costiera ha immediatamente prelevato le quattro persone e, scortandole fino al porto, le ha trasportate in ospedale per i controlli di routine.

    L’operazione di salvataggio rappresenta un esempio efficace del coordinamento tra le varie forze in campo, dimostrando l’importanza dei servizi di controllo a mare per garantire la sicurezza nella zona. Il costante monitoraggio delle aree marine e la prontezza degli interventi sono fondamentali per prevenire ed affrontare situazioni di emergenza come quella avvenuta poche ore fa.
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    Napoli, rapine a raffica in Tangenziale: tra le vittime anche il gruppo de “I Desideri”

    Punti Chiave ArticoloNapoli.Un pomeriggio di terrore sulla Tangenziale di Napoli, dove una serie di rapine a mano armata ha colpito gli automobilisti incolonnati nel traffico.PUBBLICITA

    Secondo le testimonianze raccolte dal deputato Francesco Emilio Borrelli, almeno quattro persone a bordo di due potenti moto avrebbero messo a segno diversi colpi, tra cui uno ai danni dei noti cantanti neomelodici “I Desideri”, che si stavano recando al concerto di Nino D’Angelo allo Stadio Maradona.
    I rapinatori, armati di pistola e descritti come giovani, forse addirittura minorenni, hanno sottratto alle vittime orologi, denaro, carte di credito, gioielli e smartphone. Il bottino complessivo è ancora da quantificare.
    L’episodio ha provocato forte allarme e indignazione. Il deputato Borrelli ha denunciato la situazione chiedendo una risposta dura da parte delle forze dell’ordine: “Questi rapinatori senza scrupoli vanno individuati e puniti severamente.
    Chiedo che ci sia un’indagine celere da parte delle forze dell’ordine che, grazie all’ausilio delle telecamere, devono riuscire ad assicurare alla giustizia questi criminali che sono oramai scatenati. L’ira del deputato Borrelli: serve una risposta ferma Furti, rapine e violenze si consumano ad ogni ora e in ogni quartiere, non esistono zone franche, immuni dalla deriva criminale che si sta mangiando la città. È necessaria una risposta durissima per riaffermare e ripristinare legge e legalità”.
    Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare i responsabili e assicurarli alla giustizia. Le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona potrebbero essere utili per le indagini. L’episodio rappresenta l’ennesimo atto di violenza che colpisce la città di Napoli, alimentando il clima di insicurezza tra i cittadini. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Napoli, blitz nei locali di Chiaia: multe, sequestri e chiusure

    Napoli. Ieri mattina, un’operazione congiunta tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Ispettorato del Lavoro e ASL NA1 ha portato a un blitz nella zona di Chiaia a Napoli.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloL’obiettivo era quello di garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle norme, con particolare attenzione alla regolarità del lavoro e alla sicurezza alimentare.
    Nel corso del controllo: Sono state identificate 65 persone, di cui 13 con precedenti di polizia.Sono stati controllati 2 veicoli, con una sanzione per guida con patente scaduta.
    Sono stati controllati 7 locali: Un’attività commerciale è stata sospesa per la presenza di lavoratori irregolari.
    I titolari di 3 esercizi commerciali sono stati sanzionati per difformità alle concessioni di occupazione del suolo pubblico, difformità strutturali, insegne non autorizzate e violazioni in materia di impatto acustico. Sono stati sequestrati 50 kg di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
    L’operazione si è conclusa con successo, con l’identificazione di diverse persone con precedenti di polizia e la scoperta di diverse irregolarità. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Napoli picchiato e rapinato alla fermata Duomo della Metro: arrestati due tunisini

    Napoli. Ieri sera, un uomo è stato vittima di una rapina in corso Umberto I, nei pressi della fermata “Duomo” della metropolitana.PUBBLICITA

    I due aggressori, dopo avergli strappato il telefono dalle mani e averlo colpito con calci, si sono dati alla fuga.

    L’uomo ha subito chiesto aiuto e gli agenti del commissariato Decumani, intervenuti sul posto, sono riusciti a rintracciare i due malviventi in via Forcella grazie alle descrizioni fornite dalla vittima e alla localizzazione del suo telefono cellulare.
    I due aggressori, entrambi tunisini di 18 e 19 anni con precedenti di polizia, sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso. Il telefono cellulare è stato recuperato e restituito alla vittima.

    L’episodio, che purtroppo non rappresenta un caso isolato, come testimoniano i numerosi racconti nelle cronache di Napoli negli ultimi tempi, ed evidenzia la necessità di un impegno costante da parte delle istituzioni per contrastare la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini.

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    San Giuseppe Vesuviano coniugi arrestati per spaccio di hashish

    San Giuseppe Vesuviano. Agenti del Commissariato di San Giuseppe Vesuviano, durante un servizio di controllo del territorio in piazza Risorgimento, hanno arrestato una coppia di coniugi trovati in possesso di circa 160 grammi di hashish.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloGli agenti hanno osservato la coppia scambiare involucri con diverse persone in cambio di denaro. Dopo aver seguito i loro movimenti, sono intervenuti bloccandoli e sequestrando la droga.
    Nel corso dell’operazione, la Polizia ha rinvenuto: 4 stecche di hashish in un borsello24 stecche e 2 frammenti di hashish nel sacchetto nascosto tra le piante45 stecche di hashish nel vano portaoggetti dell’auto
    I coniugi, 43 e 35 anni entrambi di San Giuseppe Vesuviano, sono stati arrestati per detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti. Il marito ha anche precedenti specifici per reati di droga.
    Cinque persone, tra i 20 e i 48 anni residenti tra San Giuseppe Vesuviano e Ottaviano, sono state denunciate per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Le persone erano state sorprese ad acquistare hashish dai coniugi per poi rivenderlo.
    Le sanzioni amministrative Due persone sono state sanzionate amministrativamente per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. Le persone erano state trovate in possesso di alcuni grammi di hashish. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Carabiniere napoletano assolto dopo rapporto sessuale in caserma con una donna

    Un carabiniere di 54 anni, originario della provincia di Napoli all’epoca in servizio a Ravenna e poi trasferito, era stato inizialmente condannato a 11 mesi per truffa e falso per aver avuto un rapporto sessuale in caserma con una donna durante l’orario di servizio.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloLa Corte d’Appello di Bologna lo ha però assolto con diverse formule, tra cui “per particolare tenuità del fatto” e “perché il fatto non sussiste”, accogliendo le richieste del suo avvocato Enrico Ferri.
    I fatti risalgono al 2017 La vicenda risale alla notte tra il 10 e l’11 gennaio 2017. Il carabiniere, un appuntato scelto originario della provincia di Napoli, era entrato al comando provinciale di Ravenna con due donne, dichiarando al piantone di dover svolgere un servizio. In realtà, si era appartato in ufficio con una delle due, sotto gli occhi dell’altra. Per questo motivo, era stato condannato in primo grado a 11 mesi per truffa, legata a un’ora di straordinario non dovuto (15,85 euro), e per falso per le dichiarazioni rese al collega. Era stata inoltre disposta la perdita del grado per rimozione.
    La svolta in appello Tuttavia, la Corte d’Appello di Bologna ha ribaltato la sentenza assolvendo il carabiniere. Le motivazioni sono diverse: in alcuni casi, il fatto non è stato ritenuto reato, in altri è stata riconosciuta la particolare tenuità del fatto. Inoltre, la Corte ha revocato la pena accessoria della perdita del grado.
    La denuncia per violenza sessuale La vicenda era emersa solo a novembre del 2017, quando la donna, una 40enne straniera, era tornata in caserma per denunciare il carabiniere per violenza sessuale. La donna è stata condannata per calunnia: il rapporto era consenziente Una versione però smentita dall’amica presente al rapporto, che ha sostenuto che la donna fosse consenziente e avesse preso lei stessa l’iniziativa.
    Per questo motivo, la donna è stata a sua volta condannata in primo grado a un anno e quattro mesi per calunnia. Una condanna che ora attende il giudizio d’appello. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Festa dei Gigli di Casavatore blitz all’associazione S. Antonio di Brusciano

    Casavatore. Festa dei Gigli tra dinieghi e assenze di autorizzazioni. Scatta il blitz della Polizia di Stato del commissariato di Afragola, dei Carabinieri e del Comando della Polizia Locale in via Ferdinando Russo.PUBBLICITA

    La festa dei gigli a Casavatore ha negli ultimi anni sollevato dubbi e paure rispetto alle procedure a volte non sempre corrette ma che la politica locale ha sempre fatto finta di non vedere.

    Abusi però, che stavolta non sono sfuggiti al blitz a sorpresa che ha certificato oltre al diniego del comando della polizia locale inviato al sindaco Luigi Maglione e alle forze dell’ordine, della totale assenza di sicurezza per gli operai impegnati nella difficile opera di costruzione dell’obelisco da parte della dell’associazione S. Antonio di Brusciano.
    Alla stessa, infatti, sono state contestate una serie infinita di prescrizioni. Insomma, nemmeno il tempo di festeggiare con tanto di pacchi di sale lanciati sui pali da utilizzare per la costruzione dello scheletro del giglio in gergo detto “spogliato” da parte dell’ex consigliere comunale Mauro Ramaglia (nella foto); che in tarda mattinata è scattato il blitz congiunto di Polizia, Carabinieri, caschi bianchi e Asl Napoli2 Nord – Dipartimento di Prevenzione.

    Secondo quanto trapela, Ramaglia ex consigliere comunale di Casavatore, sarebbe stato colui che avrebbe pubblicizzato la festa e assistito alla costruzione dell’obelisco con la divulgazione di una locandina dell’evento e delle varie fasi dell’opera sul suo profilo social.

    Un doppio evento propagandato dallo stesso Ramaglia che avrebbe attirato le attenzioni degli inquirenti tese a capire del perché, nonostante l’assenza di autorizzazioni, piano sicurezza, ditta e occupazione di suolo pubblico, il Comitato Campanariello abbia pubblicizzato l’evento.
    Il tutto condito dal silenzio assordante della politica locale che deve fare i conti con il ricordo dello scioglimento per camorra avvenuto nel 2017 tra i cui motivi pregnanti vi era proprio la storica Festa dei Gigli.

    Una festa che nasce tutta in salita visto che il comando della Polizia locale a seguito di un’attenta istruttoria ha denegato una decina di eventi relativi alle “alzate” e “ballate” dei gigli per l’assenza delle necessarie autorizzazioni che per essere rilasciate devono annoverare elementi di sicurezza tali da non compromettere la pubblica e privata incolumità.
    Ora nonostante la sicurezza e la legalità che intrinsecamente fa parte degli atti fondamentali per la festa, tutti attendono di capire come si muoverà la maggioranza dell’amministrazione comunale in merito alla spinosa questione.
    Faranno sfilare i gigli nonostante i dinieghi e l’assenza della documentazione obbligatoria, oppure saranno intransigenti? Proprio nei giorni scorsi avevano calcato le strade casavatoresi due pezzi da 90 della politica nazionale definendo la Città molto resiliente.
    Francesco Nardelli
    Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Le lacrime di Nino D’Angelo al concerto evento al Maradona

    Napoli. Il pianto di Nino D’Angelo alle ovazioni del pubblico dei suoi fan allo Stadio Diego Armando Maradona è la fotografia della serata di ieri.PUBBLICITA

    Punti Chiave ArticoloNino D’Angelo ha regalato al suo pubblico una serata indimenticabile all’insegna dei più grandi successi degli anni ’80. Un concerto evento che ha visto oltre quarantamila persone gremire le tribune e il prato dell’impianto di Fuorigrotta, per rivivere le emozioni di un’epoca d’oro della musica italiana.
    Lo show è iniziato con il brano “Batticuore”, con D’Angelo vestito di bianco al centro della passerella. Subito dopo, un omaggio ai suoi successi cinematografici, con immagini tratte dai film “musicarelli” come “Fotoromanzo” proiettate sul grande schermo. Non poteva mancare un tributo al Napoli e al suo idolo, Diego Armando Maradona. “Buonasera Napoli – ha detto D’Angelo – questo abbraccio mi appartiene da 50 anni. Eccomi nello stadio dei miei sogni, del mio grande amico Diego Armando Maradona ed è a lui che faccio questo omaggio”.
    E’ quindi partito il brano “Campiò”, del 2021, una delle poche eccezioni “contemporanee” in una scaletta ricca di grandi classici. Nonostante il pubblico non fosse numeroso come quello dei concerti di Geolier dello scorso fine settimana, l’atmosfera era elettrizzante.
    Un’intelligenza artificiale ha permesso un inedito duetto tra il Nino di oggi e quello di ieri, con immagini d’archivio che hanno ripercorso i primi passi dell’artista e i suoi successi cinematografici. Sul palco, ballerini e ballerine indossavano i costumi di scena dei film di D’Angelo, creando un’atmosfera suggestiva e nostalgica. Tra gli ospiti speciali, Roberta Olivieri, attrice che ha recitato al fianco di D’Angelo in sette film tra il 1982 e il 1988.
     Marì interpretata in duetto con Marco Mengoni La serata è proseguita con una serie di successi senza tempo, tra cui “Marì”, interpretata in duetto con Marco Mengoni. I bis hanno regalato al pubblico gli ultimi amarcord, con brani come “Sotto il sole di Napoli” e “Un’estate con te”. Ad accompagnare D’Angelo sul palco, una band d’eccezione composta da Federico Luongo e Domenico Langella alle chitarre, Davide Costagliola al basso, Carmine Tortora al pianoforte, Massimo Gargiulo al pianoforte e tastiere, Vincenzo Coppola alle tastiere, Agostino Mennella alla batteria, Paolo Licastro al sax e la vocalist Milly Ascolese. Un concerto che ha celebrato la carriera di un grande artista e che ha permesso al pubblico di rivivere le emozioni di un’epoca d’oro della musica italiana. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Incendio a Pozzuoli, evacuate in via precauzionale 8 famiglie

    Pozzuoli.Un incendio è divampato ieri sera al piano terra di un edificio adibito ad attività produttive a Pozzuoli, in IV traversa di via Pisciarelli.PUBBLICITA

    Vigili del Fuoco, Polizia di Stato e Polizia Municipale di Pozzuoli sono intervenuti prontamente per domare le fiamme. In via precauzionale, 8 nuclei familiari residenti nell’edificio sono stati evacuati per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di spegnimento e bonifica.

    Al termine delle operazioni di spegnimento, con il supporto dell’ufficio tecnico del Comune di Pozzuoli, è stata effettuata una verifica statica dell’edificio per valutare l’eventuale possibilità di rientro dei residenti nelle proprie abitazioni.
    Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha seguito da vicino le operazioni di spegnimento.

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    Casamarciano arrestato pedofilo: deve scontare oltre due anni di ci carcere

    Casamarciano. Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato di Nola hanno rintracciato e arrestato un uomo di 38 anni residente a Casamarciano. L’uomo era ricercato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola – Ufficio Esecuzioni Penali.PUBBLICITA

    Il 38enne dovrà scontare una pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di detenzione o accesso a materiale pornografico.

    L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Napoli-Poggioreale, dove sconterà la pena detentiva.
    L’operazione di rintraccio e arresto è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Nola, che hanno collaborato con altre forze dell’ordine per individuare e catturare il fuggitivo.

    L’arresto del 38enne rappresenta un importante successo per le forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità sessuale e la tutela dei minori.

    Impegno contro la pedofilia e lo sfruttamento sessuale dei minori
    La Polizia di Stato è impegnata quotidianamente nel contrasto alla pedofilia e allo sfruttamento sessuale dei minori, reati gravi che colpiscono le fasce più fragili della società.

    L’attività di repressione si affianca a iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, volte a informare i cittadini sui pericoli di queste forme di abuso e a promuovere una cultura del rispetto dei diritti dei minori.
    Segnalazioni utili
    Se ritieni di essere stato vittima di un reato a sfondo sessuale o se hai informazioni su casi di abusi su minori, puoi contattare la Polizia di Stato al numero 112 o recarti presso il Commissariato di Polizia più vicino.
    Ogni segnalazione può essere utile per aiutare le forze dell’ordine a individuare i responsabili di questi crimini e a proteggere i minori
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    Camorra, estorsioni per i Mazzarella: processo da rifare per i nuovi rfas

    Napoli. Martedì 26 giugno davanti alla seconda sezione penale della corte di cassazione si è svolta l’udienza per Barattolo Luciano, Di Caprio Salvatore e Nunziata Cristian.PUBBLICITA

    I tre erano stati arrestati lo scorso mese di gennaio insieme con altre dieci persone per una tentata estorsione commessa il 19 aprile 2023, nel Rione Luzzatti, nei confronti dell’imprenditore edile Antonio Siena, secondo il pubblico ministero, con lo scopo di favorire il clan Mazzarella.

    La Suprema Corte ha accolto i ricorsi di Barattolo (difeso da Leopoldo Perone e Michele Caiafa) e Nunziata Cristian (difeso da Leopoldo Perone) rispetto alla circostanza che non si è trattato di un’estorsione ma di un esercizio arbitrario poiché il commando avrebbe agito nell’interesse di due donne truffate proprio dall’imprenditore Siena.
    La questione è diversa per Di Caprio Salvatore (difeso da Immacolata Romano e Giuseppe Milazzo) per il quale gli Ermellini hanno condiviso le argomentazioni difensive secondo cui il proprio assistito non fosse proprio presente ai fatti, visto che l’indicazione della sua foto come uno dei possibili aggressori è avvenuta solo successivamente alla denuncia nel momento in cui la squadra mobile partenopea gli ha posto in visione un album di 30 fotografie.

    Ora, dopo la restituzione degli atti al tribunale della libertà di Napoli, gli avvocati dovranno riaffrontare il riesame con tutte le loro forze.

    (nella foto da sinistra Barattolo Luciano, Di Caprio Salvatore e Nunziata Cristian)
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