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    Crollo Scampia si piange nonna Patrizia: “Sempre un sorriso per tutti”

    A Scampia si piange la morte di Patrizia Della Ragione terza vittima del crollo del ballatoio della morte alla vela celeste ma allo stesso tempo si prega e si spera per un migliorante delle due nipoti ricoverate in gravi condizioni al Santobono.PUBBLICITA

    Ma anche per la nuora Martina Russo di 25 anni e una sorella di quest’ultima, Carmela Russo, di 35 anni. Degli altri dieci feriti uno solo ieri ha lasciato l’ospedale.

    Punti Chiave ArticoloLa preoccupazione e l’attenzione è rivolta alle due bimbe di 4 e sette anni. saranno fondamentali le prossime 48 ore per capire se riusciranno a salvarsi. Quella di 7 anni è la più grave. Ha una frattura cranica più profonda.  Prossime 48 ore fondamentali per le due bimbe in gravi condizioni Le altre tre piccole pazienti rispettivamente di 10, 9 e 2 anni, ricoverate in ortopedia, sono state sottoposte ad intervento chirurgico; per una di loro sarà necessario anche un intervento di chirurgia maxillo facciale. Le loro condizioni sono stabili. Infine le ultime due, di 2 e 4 anni, ricoverate in chirurgia d’urgenza, sono “stabili ed in osservazione”.
    Patrizia Della Ragione, che era la mamma della prima vittima Roberto Abbruzzo e zia della seconda Margherita Della Ragione, che viveva a Giugliano,  era il fulcro di una famiglia numerosa, ora sconvolta dalla tragedia della Vela Celeste. La donna, nonna di quattro delle sette bambine ricoverate all’Ospedale Santobono dopo il crollo del ballatoio, era amata e stimata da tutti. Originaria di via Monte Taburno, Patrizia era nota per la sua forza e dedizione. Mamma di sette figli, aveva sempre lottato per offrire loro un futuro migliore. Negli ultimi anni, si era dedicata anima e corpo ai nipoti, diventando il loro punto di riferimento. “Era sempre con loro, si occupava solo di loro”, ricorda un vicino di casa. Un pilastro della famiglia Ma Patrizia non era solo una brava nonna. Era anche un pilastro della comunità della Vela Celeste, conosciuta per la sua umiltà e il suo impegno. Come testimonia un post su Facebook, si dedicava alle pulizie delle scale e dei ballatoi, nonostante le difficoltà economiche. “Guadagnava il pane per i figli e per i nipoti, mai niente era per lei”, si legge.
    Il dolore di una comunità di Scampia La tragedia ha sconvolto l’intero quartiere. A sostegno delle famiglie Della Ragione, Abbruzzo e Russo si è mobilitata l’intera comunità, preoccupata in particolare per le condizioni delle bambine. Intanto, a Giugliano, la piccola comunità di vicini di Margherita Della Ragione, un’altra vittima, è ancora sotto choc. (Nella foto le tre vittime dela crollo alla Vela Celeste di Scampia: da sinistra Patrizia Della Ragione, il figlio Roberto Abbruzzo e la nipote Margherita Della Ragione) Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Raccolta fondi della Bcc Napoli per gli sfollati di Scampia

    La banca Bcc Napoli ha dato il via alla raccolta fondi per aiutare gli sfollati della Vela celeste di Scampia. Lo ha dichiarato in una nota il presidente Amedeo manzo.PUBBLICITA

    “È sempre stata massima la nostra attenzione per Scampia e lo dimostra la recente assemblea della Federazione delle banche di comunità di Campania e Calabria che abbiamo realizzato proprio presso la sede dell’Università di Scampia.

    Così come abbiamo sempre sostenuto molte delle associazioni protagoniste in quei territori dalla palestra di Maddaloni alla piccola orchestra dei giovani di Scampia ed è per questo motivo che oggi riteniamo di dover essere al fianco dei cittadini che stanno vivendo questa tragedia attraverso una raccolta di fondi.
     Raccolta che realizzeremo presso le nostre filiali e mettendo immediatamente a disposizione di tutti i cittadini di Scampia le nostre sedi per ogni necessità. Una disponibilità che ovviamente vogliamo offrire alla cittadinanza per metterci in rete con le istituzioni in primis il Comune di Napoli e l’Università”.

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    Allarme truffa anziani in Penisola Sorrentina: ieri altri due arresti a Vico Equense

    Sorrento. Scatta l’allarme truffa agli anziani in Penisola Sorrentina: quattro arresti in due giorni. Gli ultimi due ieri a Vico Equense.PUBBLICITA

    E’ come se ci fosse un’attrazione particolare da parte dei truffatori che prediligono entrare in azione anche in città dove è anche bello sostare e magari fare shopping dopo i colpi.

    Punti Chiave ArticoloO semplicemente perchè i truffatori sanno che gli anziani di questi comuni hanno una disponibilità economica maggiore in casa. Negli ultimi due giorni, come si diceva, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno sferrato un duro colpo ai malviventi, arrestando quattro persone colpevoli di aver raggirato ignari cittadini.
    La modalità più diffusa, naturalmente, è quella della “truffa del finto carabiniere”: i truffatori si presentano alle vittime, spesso anziane e sole, spacciandosi per appartenenti alle forze dell’ordine e inventando storie false per ottenere denaro o preziosi. Il caso emblematico è quello della signora Maria, una donna di 78 anni di Vico Equense, alla quale è stata raccontata la storia di un nipote arrestato e bisognoso di una cauzione. Con il cuore a pezzi, la donna ha consegnato ai truffatori tutti i suoi risparmi, illudendosi di poter aiutare il suo caro. Ma la rete si è stretta intorno ai malviventi. Grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini e alla professionalità dei Carabinieri, i due responsabili della truffa ai danni della signora Maria sono stati rintracciati e arrestati alla stazione EAV di Vico Equense.
    Si tratta di Alessandro Ferrigno, 22 anni, e Christian Bello, 26 anni, entrambi con precedenti penali. Il recupero del bottino e l’arresto alla stazione della Circumvesuviana Grazie a una perquisizione, i Carabinieri sono riusciti a recuperare il bottino, tra cui un fermacravatta in oro e la fede nuziale del marito defunto della signora Maria, oggetti di inestimabile valore affettivo. La donna, visibilmente provata ma sollevata dal ritrovamento dei suoi beni, ha ringraziato pubblicamente le forze dell’ordine per il loro intervento. E’ premura del Comando provinciale Carabinieri di Napoli ribadire ancora i consigli fondamentali per non cadere nella trappola dei truffatori: 1. Siate diffidenti: Mantenete sempre un atteggiamento di sana diffidenza nei confronti di sconosciuti che cercano di coinvolgervi in offerte o richieste insolite. 2. Non fornite informazioni personali: Non condividete mai informazioni personali, finanziarie o sensibili con estranei al telefono, via email o di persona, a meno che voi non abbiate la certezza della loro legittimità. 3. Verificate l’identità degli interlocutori: Se ricevete una chiamata o una visita da qualcuno che si presenta come rappresentante di un’azienda o un ente, richiedete sempre una verifica dell’identità, come un distintivo o un numero di riferimento. 4. Non effettuate pagamenti anticipati: State attenti alle richieste di pagamenti anticipati per servizi o prodotti, specialmente se vi vengono offerti sconti o promozioni eccezionali. 5. Consultate persone fidate: Prima di prendere decisioni importanti, come sottoscrivere contratti o effettuare pagamenti significativi, consultate familiari, amici di fiducia o professionisti che possono offrirvi un parere obiettivo. 6. Segnalate le truffe: Se sospettate di essere vittime di una truffa o avete ricevuto una chiamata sospetta, rivolgetevi immediatamente alla stazione Carabinieri più vicina o al 112, per evitare che altri possano essere ingannati. 7. Mantenete il controllo delle vostre finanze: Tenete sotto controllo i vostri conti bancari, le carte di credito e le transazioni finanziarie regolarmente. Segnalate immediatamente eventuali attività sospette alle banche o alle autorità competenti. 8. Mantenetevi informati: Aggiornatevi sulle tipologie di truffe più comuni e sulle modalità con cui i truffatori cercano di ingannare le persone anziane. In questo modo sarete più preparati a riconoscere e a evitare potenziali truffe. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, le nuove Paranze dei Bimbi puntano a prendersi il controllo della movida

    Napoli sta rivivendo un’escalation di violenza con le nuove Paranze dei bimbi in azione e che sono ancora più violente e determinate di quelle di ES17 che spadroneggiò nei vicoli del centro storico di Napoli tra il 2014 e il 2015.PUBBLICITA

    Gli investigatori temono di poter rivivere una stagione simile. Tra sabato e lunedì sono almeno sei gli episodi di violenza a colpi di arma da fuoco registrati tra piazza Carlo III e piazza Garibaldi, al punto tale da spingere gli inquirenti a ipotizzare l’esistenza di un collegamento tra fatti apparentemente diversi.

    Punti Chiave ArticoloSono diversi i filoni investigative coordinati dalla Dda di Napoli e affidati a polizia e carabinieri ma che portano in una una direzione.  Sei episodi di criminalità in 48 ore apparentemente scollegati tra di loro Gli episodi di sparatorie e agguati si sono moltiplicati nelle ultime settimane, riaccendendo i timori di un ritorno ai violenti anni 2014-2015. I nuovi gruppi di giovani criminali puntano al controllo di tutto il business che ruota attorno alla movida nel centro città.
    Tra sabato e lunedì, la tensione è esplosa in diversi quartieri del centro storico. Piazza Carlo III e Piazza Garibaldi sono state teatro di scontri a fuoco tra fazioni rivali, mentre in Piazza Sant’Eframo Vecchio un commando armato ha tentato un agguato, scaricando una raffica di colpi contro un palazzo. Fortunatamente, la vittima designata è riuscita a sfuggire, ma il numero di proiettili esplosi e i danni causati ai beni privati testimoniano la ferocia dell’attacco. Gli investigatori, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, stanno indagando su una serie di episodi apparentemente scollegati tra loro, ipotizzando l’esistenza di un unico disegno criminale.
    I sospetti si concentrano sulle giovani bande, le cosiddette “paranze”, coinvolte nel traffico di stupefacenti e in una continua lotta per il controllo del territorio. L’agguato di Piazza Sant’Eframo Vecchio, in particolare, ha destato grande allarme. Un’auto parcheggiata è stata crivellata di colpi e un proiettile si è conficcato nell’appartamento di una giovane coppia con due figli piccoli, per puro miracolo senza provocare feriti. L’episodio ha evidenziato come la violenza stia invadendo anche zone residenziali, mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini innocenti. Le indagini sono ancora in corso, ma gli elementi raccolti finora confermano un quadro preoccupante. La criminalità giovanile a Napoli è in costante crescita, (come dimostrano i tanti arresti e le inchieste ma la stessa analisi fatta di recente dalla relazione semestrale della commissione antimafia) alimentata da una serie di fattori socio-economici complessi in cui le organizzazioni criminali trovano il terreno fertile per il reclutamento. Le cronache di Napoli degli ultimi mesi soprattutto nei fine settimana sono quasi simili a un bollettino di guerra e la preoccupazione degli inquirenti è che il fenomeno con il boom di turisti e vacanzieri in arrivo nel mese di agosto continui a crescere. (la foto dell’auto crivellata di proiettili in piazza Sant’Eframo Vecchio è ripresa dal quotidiano Il Roma) Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Crollo Scampia: Arca di Noè in miniatura con animali esotici in alloggio sgomberato

    Napoli. Crollo alla vele celeste di Scampia, dietro il dramma del crollo, una scoperta inquietante: una sorta di Arca di Noè in miniaturaPUBBLICITA

    In un appartamento della Vela Celeste, tra le macerie e la disperazione, le forze dell’ordine si sono imbattute in un allevamento clandestino di animali esotici. Canarini, piranha, tartarughe, scoiattoli volanti e persino un drago barbuto: un’arca di Noè in miniatura, nascosta tra le pareti di un alloggio sgomberato.

    Punti Chiave ArticoloA fronte della tragedia che ha sconvolto la comunità, emerge un quadro surreale e inquietante, che solleva interrogativi sulla convivenza tra uomini e animali in contesti difficili.  Indagini e conseguenze penali per chi gestiva l’Arca di Noè in miniatura Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità e le modalità di gestione di questo allevamento abusivo. Tutti gli animali sono stati affidati alle cure dei veterinari.
    Passata l’emergenza vi saranno sicuramente conseguenze penali per chi gestiva l’allevamento. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Pomigliano, il Tar boccia l’istanza di sospensione degli ambientalisti: via libera al biogassificatore

    POMIGLIANO. Il Tar Campania ha respinto l’istanza cautelare di sospensione dei lavori dell’impianto biogassificatore in costruzione a Pomigliano d’Arco, richiesta nel 2022 dal comitato “Laudato Si di Pomigliano d’Arco” presieduta da don Giuseppe Gambardella.PUBBLICITA

    Ne dà notizia il Comune di Pomigliano d’Arco. «Il Tar – spiega il Sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo – ha respinto con giusta causa l’istanza cautelare che chiedeva la sospensione cautelare dei lavori dell’impianto di biocompostaggio.

    Anche perché questo impianto non solo non rappresenta un pericolo per la salute dei cittadini, ma addirittura con la sua entrata in funzione porterà una ulteriore notevole riduzione dei costi del servizio di raccolta rifiuti per la collettività.
    Pertanto, con grande soddisfazione, si continua a procedere verso il completamento dei lavori». Il comitato aveva chiesto la sospensione cautelare dei lavori e l’annullamento di tutte le autorizzazioni connesse alla sua realizzazione.

    Il collegio della quinta sezione del Tar ha però sollevato dubbi sulla “legittimazione attiva del comitato ricorrente ad impugnare il provvedimento di AIA (autorizzazione integrata ambientale)”, ed ha respinto l’istanza rilevando che “non sussiste il paventato periculum”, visto che i lavori “incontestatamente cominciati da oltre un anno, sono ancora in corso e, dunque, l’impianto non risulta essere in procinto di attivazione”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Casamicciola, partiti i lavori per la ricostruzione della Chiesa di Sant’Antonio da Padova

    Casamicciola. È stata inaugurata oggi la prima tranche di lavori per la ricostruzione degli edifici religiosi di Ischia danneggiati dal sisma del 2017.PUBBLICITA

    Il cantiere di Sant’Antonio da Padova a Casamicciola rappresenta il primo passo concreto verso il recupero del patrimonio religioso dell’isola.

    L’intervento, finanziato per 700mila euro, prevede il consolidamento e il restauro della chiesa, con particolare attenzione alla messa in sicurezza del solaio di copertura e delle volte sottostanti.
    Saranno inoltre restaurate le murature, gli intonaci, la pavimentazione e i rivestimenti lapidei, oltre all’impianto di illuminazione.

    I lavori, affidati alla ditta La.Re.Fin. Srl, dovrebbero concludersi entro la metà di aprile 2025. Il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, ha assicurato un monitoraggio costante del cantiere per garantire il rispetto dei tempi e la qualità degli interventi.
    Questo cantiere rappresenta un simbolo di speranza per la comunità di Casamicciola e per l’intero territorio isolano. La ricostruzione delle chiese non solo ripristinerà importanti luoghi di culto, ma contribuirà anche a salvaguardare la storia e l’identità di Ischia.
    Altri interventi in programma:

    Oltre a Sant’Antonio da Padova, il Piano di Recupero comprende altri 16 interventi per il recupero di chiese e edifici di culto danneggiati dal sisma. Tra questi, i lavori per le chiese di Santa Lucia e San Domenico a Forio, che hanno ottenuto il via libera dalla Conferenza dei Servizi proprio in questi giorni.
    Sono inoltre già in fase di progettazione e finanziamento (per un totale di 5 milioni di euro) gli interventi per le chiese di San Pasquale Baylon a Casamicciola e San Giuseppe al Fango a Lacco Ameno.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli: il Csm elegge Aldo Policastro nuovo procuratore generale

    Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha designato il nuovo procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli: a maggioranza e’ stato eletto Aldo Policastro, che attualmente ricopriva la carica di procuratore della Repubblica di Benevento.PUBBLICITA

    A lui sono andati 16 voti, contro gli undici voti in favore di Antonio Balsamo. Due gli astenuti. Il posto di procuratore generale era vacante dal luglio 2023 quando Luigi Riello ando’ in pensione.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Monte Faito sequestrate 85 piante di cannabis

    Operazione “Continuum Bellum 2”: un altro colpo al narcotraffico da parte dei Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, coadiuvati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Carabinieri di Calabria.PUBBLICITA

    Nel corso di un’operazione a largo raggio denominata “Continuum Bellum 2”, finalizzata al contrasto del traffico di stupefacenti, i militari hanno setacciato le zone rurali e periferiche di Gragnano e Castellammare di Stabia.

    Punti Chiave ArticoloLe operazioni di rastrellamento si sono concentrate sul Monte Faito, dove i Carabinieri hanno individuato due piazzole, distanti circa 200 metri l’una dall’altra, su terreno demaniale, adibite alla coltivazione di cannabis. Lì, sono state rinvenute e sequestrate ben 85 piante di canapa indiana, alte circa un metro l’una.
     Altre 15 piante scoperte e sequestrate in un rudere abbandonato nel centro antico di Castellammare Ma il sequestro non è terminato qui. I Carabinieri, estendendo le loro ricerche, hanno scoperto in un rudere abbandonato nel rione “centro antico” di Castellammare altre 15 piante della stessa specie, alte circa un metro e mezzo. Dopo la campionatura, tutta la canapa indiana rinvenuta è stata distrutta. Un’operazione importante che testimonia il costante impegno delle forze dell’ordine contro la diffusione e lo spaccio di droga sul territorio.
    Continua la lotta al narcotraffico da parte dei Carabinieri, che grazie a mirate operazioni come “Continuum Bellum 2” garantiscono sicurezza e legalità ai cittadini. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Gragnano, omessa dichiarazione: sequestro da 377mila euro per società

    La Guardia di Finanza del gruppo di Torre Annunziata ha eseguito un sequestro preventivo per un importo complessivo di 377.670,13 euro. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, è stato indirizzato contro una società con sede a Gragnano e il suo rappresentante legale, accusati di omessa dichiarazione fiscale.PUBBLICITA

    La verifica fiscale, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Castellammare di Stabia, ha riguardato gli anni di imposta dal 2018 al 2023. Le indagini hanno rivelato che la società, attiva nel settore delle campagne pubblicitarie, ha omesso di presentare le dichiarazioni IVA per tre anni consecutivi. In particolare, per l’anno 2018, l’imposta dovuta era pari a 233.577,86 euro, per il 2021 era di 78.229,88 euro, e per il 2022 ammontava a 65.862,39 euro.

    Il totale delle imposte non dichiarate e quindi indebitamente sottratte all’Erario è di 377.670,13 euro, cifra per la quale è stato emesso il sequestro preventivo. Durante l’esecuzione del provvedimento, attualmente in corso, le Fiamme Gialle procederanno al sequestro di quote societarie e disponibilità finanziarie riconducibili alla società e al rappresentante legale, il cui valore complessivo è ancora in fase di quantificazione.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Crollo Scampia, il Comitato Vele chiede task force per riqualificazione

    Il Comitato Vele ha lanciato un appello urgente per la costituzione di una task-force dedicata alla messa in sicurezza della Vela Celeste, alla costruzione di nuovi alloggi e all’abbattimento delle Vele Gialla e Rossa. Gli attivisti si sono rivolti alle istituzioni locali ed europee, oltre che ai partiti politici, a seguito del tragico cedimento dei ballatoi della Vela Celeste, che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre tredici, tra cui due bambine e due donne in condizioni gravissime.PUBBLICITA

    Da anni, il Comitato Vele denuncia la situazione di emergenza abitativa e di degrado delle Vele, sottolineando che “non c’è tempo da perdere” e che “il popolo delle Vele non può aspettare”. Gli attivisti insistono sul fatto che una casa dignitosa è un diritto essenziale per tutti e che le condizioni di precarietà e fragilità delle Vele sono ben note a chi le vive quotidianamente. Le Vele sono diventate un campo di battaglia politico, rallentando il processo di riqualificazione tanto necessario.

    Il Comitato sottolinea che l’incidente alla Vela Celeste non deve in alcun modo rallentare ulteriormente il processo di riqualificazione, che invece deve essere accelerato. In segno di solidarietà e per aiutare le famiglie sfollate, sono stati allestiti punti di raccolta di beni di prima necessità, organizzati dal Comitato Vele insieme a diverse associazioni e artisti locali.
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    Napoli, arrestato il commerciante ferito in via Aspromonte: aveva armi e cocaina roisa

    Napoli. È finito in ospedale dopo essere stato vittima di un agguato per motivi ancora da chiarire. Tra poco, dopo un periodo di osservazione, sarà trasferito in carcere.PUBBLICITA

    Parliamo di Alfonso Santaniello, il 34enne proprietario del calzaturificio di via Aspromonte 41 a Secondigliano.

    Punti Chiave ArticoloI carabinieri della locale stazione, insieme ai militari del nucleo operativo della compagnia Napoli Stella, hanno avviato le indagini quando ieri, verso le 11:30, una persona ha sparato al commerciante colpendolo all’addome. L’attività investigativa doveva ricostruire quegli attimi e soprattutto comprenderne il movente. Sono quindi partiti i sopralluoghi sulla scena del crimine e le perquisizioni per capire meglio chi fosse la vittima, già nota alle forze dell’ordine.
    Nel calzaturificio sono stati rinvenuti un’ogiva – verosimilmente il proiettile che ha colpito l’imprenditore – e tracce di sangue. Ma la storia non finisce qui. Sono stati trovati e sequestrati ben 20 chili di mannite, 1 chilo di MDMA (l’ecstasy), diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente e molti bilancini di precisione, uno dei quali intriso di sostanza rosa. I carabinieri della compagnia Stella conoscono bene quello stupefacente: la cocaina rosa. Recentemente, infatti, sono stati effettuati due sequestri relativi a questa droga per i ricchi.
    Per approfondire ulteriormente, è stata messa a setaccio anche l’auto parcheggiata presso l’azienda. Nel mezzo, una Fiat Idea, i militari hanno trovato un ordigno artigianale da 750 grammi che, per dimensioni, temperatura circostante e le altre cose trovate a fargli compagnia, aveva un enorme potenziale letale. Nella Fiat Idea c’erano anche 50 proiettili calibro .357 Magnum, quattro pistole perfettamente funzionanti e sei colpi a salve. Tuttavia, il rinvenimento più significativo è stato fatto nel vano portaoggetti: 354 grammi di cocaina, una quantità considerevole considerando che il costo di una dose può raggiungere i 400 euro. Santaniello è ricoverato all’ospedale del Mare in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita. È a disposizione dell’Autorità giudiziaria e dovrà rispondere di detenzione illecita di armi, detenzione di materiale esplodente e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’attività investigativa dei carabinieri però non termina 1) Le armi sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri diritti. 2) Continuano le ricerche dell’uomo che ha sparato. 3) Si allarga l’inchiesta sullo spaccio della cocaina rosa nella vasta area che comprende il territorio tra Secondigliano, Vasto, Arenaccia, Stella, Sanità, Forcella fino ad arrivare al centro storico. Leggi Anche LEGGI TUTTO