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    Napoli, aggressione ad operatore del centro Fiamma durante un accesso ad un bene confiscato

    Questa mattina era previsto l’accesso ad un bene confiscato sito in Via dei Tribunali 30 angolo Via Atri nella città di Napoli, la visione del bene era finalizzato all’affidamento attraverso un Avviso Pubblico promosso dal Comune per progetti sociali realizzati da parte di associazioni.PUBBLICITA

    Proprio durante l’ispezione ai suddetti locali, accompagnati come da protocollo dai dipendenti del Comune di Napoli, un nostro operatore insieme ad altri 2 volontari di altre associazioni, sono stati pesantemente minacciati da parte un soggetto qualificatosi come proprietario dell’immobile, vantando la sua esperienza carceraria oltre che l’affiliazione a clan camorristici ed intimando “di non presentarsi a richiedere l’immobile altrimenti si prevedevano disgrazie sui familiari degli operatori”.

    Avvisate immediatamente le Forze dell’Ordine il soggetto veniva identificato
    L’immobile rientra nel sequestro avvenuto nel 2010 dell’ingente patrimonio intestato a Luigi Barbuto e familiari, un patrimonio stimato di oltre 10 milioni di euro che includeva tra l’altro 8 appartamenti di pregio con arredi di lusso in zona Duomo oltre a svariati locali commerciali in Via dei Tribunali.

    Barbuto esponente di spicco del clan Giuliano operante nel centro storico di Napoli, ha svariati precedenti di polizia per violazione legge armi e droga, tentata rapina, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, favoreggiamento, rissa, ricettazione, possesso ingiustificato di valori e veniva condannato a oltre 15 anni di reclusione nel processo alla storica organizzazione camorristica del clan Giuliano.
    “Con questi atteggiamenti se sperano di intimidirci o in qualche modo di fermarci” dichiara il Presidente regionale dell’associazione Centro Fiamma Antonio Arzillo.
    E poi aggiunge: “Sbagliano ogni valutazione, non è la prima volta che ci troviamo a dovere affrontare situazioni di minacce o episodi di ritorsione, ma mai ci siamo intimoriti, anzi ancor di più abbiamo affrontato con maggior vigore ogni difficoltà che si presentava.
    Avvisato dal mio operatore immediatamente ho avvisato il gabinetto della questura di Napoli ed in questi giorni provvederemo alle denunce di rito, resta il fatto che non si può consentire che personaggi del genere si presentano durante gli accessi ai beni, minacciando chi è interessato ad utilizzare beni definitivamente confiscati a favore della collettività, bisogna a questo punto anche capire se ci sono soggetti che informano questi “camorristi” di possibili associazioni interessate.”
    Conclude Arzillo “di sicuro non ci fermeremo ed attiveremo tutti gli organi competenti”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Ex Whirlpool, Granisso: “Oggi acquisito nuovo immobile industriale nell’area Stellantis Pomigliano”

    “Oggi Italian Green Factory ha stipulato l’atto di compravendita per completare l’acquisizione dell’edificio industriale di 32mila metri quadri ceduto da Stellantis (stabilimento G.B.Vico di Pomigliano D’Arco), ricadente nel comune di Acerra.PUBBLICITA

    Ora allestiremo il capannone nel più breve tempo possibile, per consentire all’azienda di accelerare le produzioni e onorare nei tempi previsti le commesse già pervenute”.

    Lo dichiara Felice Granisso, CEO di Italian Green Factory (gruppo Tea Tek), in occasione dell’acquisizione del capannone dismesso della fabbrica ex Fiat. L’atto è stato siglato grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, con la garanzia Sace Futuro.
    «Intanto vanno avanti i lavori presso l’area ex Whirlpool di via Argine – conferma Granisso – mentre siamo in attesa dell’attivazione da parte di Invitalia del Fondo di Salvaguardia che consentirà l’ingresso della stessa nel capitale sociale e nella governance della nostra azienda e a pieno titolo nel progetto di reindustrializzazione che trasformerà lo stabilimento ex Whirlpool nella nuova fabbrica green di Napoli.

    Possiamo dirci soddisfatti degli obiettivi raggiunti finora. Questo percorso è stato possibile grazie a tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto, pubbliche e private, nazionali e locali. Tra Governo, Parlamento, Comune, Regione e sindacati – sottolinea Granisso – abbiamo sentito il supporto di tutti.
    Oggi è doveroso un ringraziamento particolare alla struttura commissariale della Zes e l’Asi di Napoli, che hanno dato l’ennesima dimostrazione di efficienza e professionalità consentendo in tempi brevissimi la predisposizione di tutti gli atti necessari all’acquisizione del nuovo immobile”.
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Napoli: L’Ultimo Chilometro si Fa a Piedi per il Troppo Traffico

    L’ennesima segnalazione è arrivata oggi in redazione: un nostro lettore ci ha raccontato l’inferno vissuto questa mattina sulla tangenziale di Napoli, dove una marea di persone si è trovata impossibilitata a raggiungere l’aeroporto in tempo utile per il proprio volo. La causa? Il traffico, ormai divenuto una costante insormontabile nella zona.PUBBLICITA

    Aeroporto di Napoli e traffico impossibile : Bisogna rassegnarsi
    Punti Chiave ArticoloLa situazione che ci è stata descritta non è affatto nuova. È una scena che si ripete quasi quotidianamente, in particolare nelle ore di punta. Stamattina, la coda interminabile di veicoli incolonnati ha costretto molti a prendere una decisione drastica: scendere dall’auto e percorrere l’ultimo tratto verso l’aeroporto a piedi, sperando di riuscire a imbarcarsi prima che le porte del loro volo si chiudessero definitivamente.
    Aeroporto di Napoli : ma c’è la Metropolitana ? Eh no… Non solo le auto private sono rimaste intrappolate nel caos. Anche i mezzi pubblici erano stracolmi, e la situazione sui bus e sui treni era altrettanto disperata. Chi è riuscito a trovare un posto su un mezzo pubblico ha comunque dovuto fare i conti con ritardi e condizioni di viaggio al limite della decenza. Purtroppo, non si tratta di un caso isolato, ma di un problema cronico. Non è pensabile che una città europea come Napoli, così rilevante per il turismo e per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, debba fare i conti con un’infrastruttura aeroportuale e una viabilità così inadatte. Siamo di fronte a una situazione che, paradossalmente, viene ormai raccontata più per folklore che come notizia vera e propria. Tuttavia, la gravità del problema è ben lungi dall’essere trascurabile.

    Situazione da terzo mondo ? Forse.. La domanda sorge spontanea: si tratta forse di una situazione da “terzo mondo“? È inaccettabile che in una delle città più importanti del nostro Paese, capace di attrarre milioni di turisti ogni anno, si debba convivere con una tale inefficienza logistica. L’aeroporto di Napoli-Capodichino, nonostante gli sforzi per migliorare i servizi interni, rimane gravemente penalizzato da un accesso difficoltoso e caotico, che rende quasi impossibile raggiungerlo in modo agevole e puntuale. Le autorità locali sono ben consapevoli del problema, ma le soluzioni, per ora, sembrano ancora lontane. L’espansione della tangenziale, il potenziamento dei mezzi pubblici e la creazione di nuove infrastrutture sono temi di cui si discute da anni, ma che stentano a trasformarsi in realtà concrete. Nel frattempo, chi viaggia da Napoli si rassegna a convivere con una situazione che non solo mina la qualità della vita dei cittadini, ma che rappresenta anche un freno per lo sviluppo turistico ed economico della città. Se non si interverrà con decisione, rischiamo di continuare a raccontare storie di corse a piedi verso l’aeroporto, più degne di un racconto folkloristico che di una moderna metropoli europea. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Incendio sul Vesuvio: ancora in corso le operazioni di spegnimento

    Continuano senza sosta le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato ieri sulle pendici del Vesuvio, coordinate dal Centro di Coordinamento Soccorsi (CCS) convocato dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’area maggiormente colpita è quella di Cappella Bianchini, situata nel comune di Torre del Greco.PUBBLICITA Da questa mattina sono nuovamente operativi due elicotteri della Regione Campania e due Canadair nazionali, impegnati a domare le fiamme dall’alto. Sul terreno, sono presenti tre squadre dei Vigili del Fuoco, due della società regionale SMA, una della Città Metropolitana e due dei volontari della Protezione Civile regionale.Le Forze dell’Ordine, con il supporto della polizia locale, sono impegnate nella cinturazione dell’area, un’operazione disposta dal Prefetto per contenere e controllare l’incendio. Le squadre continuano a lavorare incessantemente per arginare il fuoco e proteggere le zone circostanti, cercando di evitare ulteriori danni e garantire la sicurezza della popolazione locale.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata, sparatoria al Lido Azzurro: convalidato arresto di un giovane

    È stato convalidato l’arresto del giovane fermato il 26 luglio, ritenuto responsabile di aver fatto parte del commando criminale che il 19 luglio ha sparato tra la folla al Lido Azzurro di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il giovane è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata, dal Commissariato e dalla Squadra mobile, con l’accusa di tentato omicidio, strage, detenzione e porto di armi da sparo, con i delitti aggravati dal metodo mafioso.PUBBLICITA Il 29 luglio, il gip del Tribunale di Torre Annunziata ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, confermando i reati contestati ma escludendo l’aggravante del metodo mafioso per il delitto di strage. L’episodio risale al 19 luglio, quando il giovane, insieme a un complice non ancora identificato, è entrato nello stabilimento balneare “Lido Azzurro” armato di pistola e fucile. I due hanno aperto il fuoco contro una persona tra una folla di bagnanti, mettendo in pericolo la pubblica incolumità, mentre la vittima designata è riuscita a fuggire e mettersi in salvo.Le indagini condotte dai carabinieri e dalla polizia hanno permesso di individuare le motivazioni dell’agguato e uno degli autori. L’azione sarebbe stata preordinata e organizzata per punire la vittima a causa di uno sguardo di sfida rivolto all’aggressore. Le modalità dell’azione sono state ritenute tipicamente mafiose, considerando la complessiva ricostruzione dei fatti e il movente.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Torna “Vesuvio e ‘notte”, alla scoperta dei sentieri del vulcano nell’ora più bella: il tramonto

    L’emozione di percorrere i sentieri del Vesuvio al tramonto, guidati da professionisti esperti, è il cuore dell’iniziativa “Vesuvio e ‘Notte”, promossa dall’associazione “I Vesuviani”. Questa iniziativa offre fino a settembre un tour emozionante sui Sentieri 5 (Gran Cono) e 9 (Fiume di Lava), un viaggio tra la storia e il mito del Vesuvio e alla scoperta delle meraviglie del Parco Nazionale del Vesuvio.PUBBLICITA Le escursioni si svolgeranno tutti i weekend di agosto e settembre, con vari temi come “Il Vesuvio e le sue leggende” e “Gli ultimi giorni di Pompei ed Ercolano”. Durante il periodo dal 8 al 13 agosto, sarà possibile partecipare all’evento “Il Vesuvio e le Stelle di San Lorenzo”, mentre dal 14 al 18 agosto si terrà “Il Vesuvio e le Feriae di Augusto”. Ogni escursione offre un’esperienza unica e indimenticabile.Percorrendo il Sentiero 5, i visitatori possono osservare dall’alto uno dei luoghi più suggestivi del vulcano Somma Vesuvio, la Valle dell’Inferno. La meta dell’escursione è un’area panoramica che offre una vista mozzafiato su Pompei e la costiera sorrentina, dove sarà possibile degustare il famoso vino Lacryma Christi rosso.Il Sentiero 9, invece, porta a uno dei luoghi più affascinanti del Parco Vesuvio. I partecipanti attraverseranno l’argentea colata lavica del 1944, osservando il sole calare dietro la città di Napoli. Durante l’escursione, sarà possibile vedere da vicino le lave che si sono alternate nel tempo e scoprire il lichene vesuviano, la prima forma di vita a colonizzare le lave dopo circa dieci anni. Anche in questo caso, è prevista una degustazione di vino.Le escursioni saranno accompagnate da incontri con artisti, specialisti, astrofili, storici e vulcanologi, con letture di brani di Plinio il Giovane e Matilde Serao, oltre a interpretazioni teatralizzate degli ultimi giorni di Pompei e Ercolano. I partecipanti potranno anche degustare i migliori vini prodotti nell’area vesuviana. L’evento unisce abilmente attività emozionali e concetti storici e scientifici, offrendo un percorso di alto livello culturale, sociale e ambientale. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Zeus e Vini Sorrentino, è plastic free e gode del patrocinio morale dell’Ente Parco Vesuvio, del Comune di Ottaviano e del Comune di Boscotrecase.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Camorra, usura per conto del clan Licciardi: arrestati in nove

    Napoli. Da oltre un anno due commercianti di Scampia erano tenuti sotto la morsa dell’usura dal alcuni elementi della criminalità organizzata legati al clan Licciardi.PUBBLICITA Stamane la Polizia di Stato, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 9 persone, ritenute responsabili di usura ed estorsione, reati aggravati per alcuni anche dal metodo mafioso.L’indagine, avviata in seguito alla denuncia dei due commercianti vittime di usura, ha permesso di ricostruire un sistema di prestiti a tassi usurai che ha coinvolto diversi soggetti, tra cui esponenti della famiglia Licciardi.Le vittime, minacciate e vessate, hanno infine deciso di denunciare le estorsioni.Le indagini, partite a giugno del 2023, condotte dalla Squadra Mobile e dai Commissariati di Scampia e Secondigliano, hanno raccolto prove solide grazie a intercettazioni, testimonianze e analisi dei tabulati telefonici.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Camorra, arrestato Salvatore Mari o’ tenente: ras latitante del clan Abbinante

    A partire dal 19 luglio, Salvatore Mari, conosciuto come “O’ Tenente”, è stato inserito nella lista dei “latitanti pericolosi” del Ministero dell’Interno. Inizialmente si pensava che si nascondesse nel rione Monterosa, roccaforte del clan Abbinante, ma in realtà si spostava continuamente. Alla fine è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli.PUBBLICITA Salvatore Mari, 47 anni, è considerato un elemento di spicco del clan Abbinante. Era latitante dal novembre 2023 e irreperibile dal 7 novembre dello stesso anno. Era riuscito a sfuggire all’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della procura partenopea, direzione distrettuale antimafia.Punti Chiave ArticoloQuel giorno, altre 36 persone legate al clan Abbinante erano state arrestate, accusate di associazione mafiosa, tentata estorsione e traffico di stupefacenti nell’area nord di Napoli.E’ stato bloccato a bordo di un’auto a Giugliano con altre due personeLa svolta è arrivata questa notte, quando i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, supportati dai carabinieri della compagnia Stella, hanno rintracciato Mari a Giugliano in Campania. È stato individuato mentre percorreva via Ripuaria a bordo di una Mini Cooper gialla con altre due persone incensurate.L’arresto non è stato semplice. I carabinieri hanno bloccato l’auto su cui viaggiava Mari dopo aver fermato un’altra vettura che fungeva da staffetta, con altre due persone incensurate a bordo.Il suo nascondiglio era una villetta di Castel VolturnoGrazie a un’indagine complessa che ha combinato web patrolling, attività tecniche e metodi tradizionali, i carabinieri sono riusciti a individuare il covo di Mari: una villetta a Castel Volturno, in provincia di Caserta.Lì hanno trovato altre due persone incensurate e hanno sequestrato 500 grammi di marijuana, 9.920 euro in contanti, un lampeggiante, manette, finte palette delle forze dell’ordine e alcune parti di uniformi simili a quelle della polizia.Denunciate le sei persone che lo hanno aiutato nella latitanzaSalvatore Mari è stato trasferito nel carcere di Secondigliano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Le sei persone incensurate sono state tutte denunciate per favoreggiamento.Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Rapina di Casoria: l’ex pugile Di Napoli ha fornito l’identikit dei banditi

    Entrambi venivano feriti ma mentre Napoli veniva colpito al braccio, ad avere la peggio è statoPUBBLICITA E’ ancora in pericolo di vita Raffaele Scotti, il 62enne dipendente della comunità di recupero San Pio di Nola ferito ieri sera a colpi di pistola mentre era in compagnia  dell’ex pugile romano Kevin Di Napoli, ospite della comunità, e al quale i banditi volevano rubare il prezioso Rolex che portava al polso. Punti Chiave ArticoloI due era di ritorno da Napoli dove Kevin Di Napoli ex pugile professionista con un passato burrascoso, si era allenato.Il 62enne è stato portato al Cardarelli con una lacerazione al polmone, aorta, milza e fegato, dichiarato in pericolo di vita in quanto anche cardiopatico. E’ stato operato nella notte e i medici non hanno sciolto la prognosi. Il quadro clinico è molto complicato.Sulla mancata rapina finita nel sangue ci sono le indagini da parte dei carabinieri di Casoria e del Nucleo Investigativo di Castello Di Cisterna impegnati a ricostruire l’esatta dinamica della vicendaL’assalto è avvenuto verso le 19:30 di ieri sera alla frazione di Arpino, lungo la Circonvallazione Esterna di Casoria. I banditi in sella a uno scooter hanno affiancato la Lancia Y con i due a bordo. Avevano notato il prezioso orologio Rolex che Kevin Di Napoli aveva al polso e avrebbero tentato di rapinarlo, sparando a lui e all’uomo che l’accompagnava. L’ex pugile Di Napoli ha fornito l’identikit dei banditiDi Napoli è stato colpito al polso mentre Scotti ha avuto la peggio. L’ex pugile è stato a lungo interrogato dai carabinieri ai quali è riuscito a fare un identikit sommario dei due banditi, descrivendo abbigliamento, modello e marca di moto, timbro di voce e altri particolari utili alle indagini visto che nella zona non ci sono telecamere.Ci sono solo quelle dello svincolo della Tangenziale nelle vicinanza, anche se non è detto che i banditi siano transitati proprio in quella direzione.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Ancora in corso il maxi incendio di 60mila tonnellate di ecoballe di rifiuti a Persano

    L’incendio che ha avvolto un’area del comprensorio militare di Persano, a Serre in provincia di Salerno, è ancora in via di spegnimento.PUBBLICITA Circa 60.000 tonnellate di ecoballe stanno bruciando in un’area vasta quanto un campo da calcio, generando una densa colonna di fumo nero che incombe sulla zona. Per fronteggiare l’emergenza, sono state richieste maxi-autobotti da Caserta e Napoli, ma la preoccupazione resta alta.Il sindaco di Eboli ha invitato i cittadini delle zone limitrofe a tenere porte e finestre chiuse a causa dell’inquinamento atmosferico.I vigili del fuoco, supportati da mezzi speciali, stanno lavorando incessantemente dal pomeriggio di ieri per domare l’incendio.Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Crollo di Scampia: il sindaco propone 50 stanze alberghi e sussidi

    Il comune di Napoli, attivando una procedura con i servizi sociali, puo’ collocare in alberghi parte degli abitanti della Vela celeste sfollati dopo il crollo di un ballatoio che ha causato tre vittime e 12 feriti.PUBBLICITA Al momento risulta la disponibilita’ di 50 camere. E’ cio’ che il sindaco Gaetano Manfredi, secondo quanto si apprende dal comune, ha detto ai rappresentanti del Comitato Vele, che hanno manifestato nel pomeriggio nel centro di Napoli.Il piu’ e’ stata ribadita la possibilita’ di ottenere la concessione di un sussidio economico per chi preferisce trovare un’autonoma sistemazione. Misura per cui sono gia’ stanziate risorse comunali per 1 milione di euro, in attesa delle risorse finanziarie governative.Il sindaco ha anche garantito che sara’ rispettato il censimento comunale del 2023 , recepito dal piano regionale, in relazione al progetto Restart Scampia, sulla base del quale saranno attribuiti i nuovi alloggi.Inoltre il primo cittadino ha parlato di soluzione abitativa e sostegno lavorativo per le persone rimaste ferite nel crollo, assicurando anche il massimo impegno per il completamento in tempi celeri dei cantieri finanziati dal Pnrr.Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Casoria tentano la rapina a due pregiudicati e sparano: uno è grave. Caccia ai banditi

    Un nuovo episodio di violenza ha scosso Casoria nel pomeriggio di oggi. Intorno alle 19:30, lungo la Circonvallazione Esterna, all’altezza del parcheggio Ilardi, si è consumata una violenta sparatoria.PUBBLICITA Due uomini a bordo di una Lancia Y sono stati raggiunti da colpi d’arma da fuoco esplosi da ignoti su uno scooter. Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero tentato una rapina, forse attratti da un prezioso orologio indossato da uno dei due occupanti, Kevin Napoli, classe 1996, già noto alle forze dell’ordine.Nell’agguato sono rimasti feriti entrambi gli uomini a bordo della Lancia Y. Napoli ha riportato una ferita al braccio, mentre Raffaele Scotti, classe 1962, ha avuto la peggio.Scotti, che lavora in una comunità dove Napoli è ospite agli arresti domiciliari, è stato trasportato d’urgenza al Cardarelli in gravi condizioni. I medici hanno riscontrato una lacerazione al polmone, all’aorta, alla milza e al fegato.Vista la sua precaria salute, dovuta a preesistenti problemi cardiaci, le sue condizioni sono state definite critiche.I carabinieri di Casoria e il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna sono al lavoro per far luce sull’accaduto.Gli inquirenti stanno analizzando le testimonianze e acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza della zona per identificare gli autori del vile gesto e ricostruire l’esatta dinamica dell’agguato.Leggi Anche LEGGI TUTTO