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    Napoli, giovane pusher arrestato dai Falchi alle Case Nuove

    Napoli. Blitz antidroga nella zona delle Case Nuove da parte dei Falchi della Squadra Mobile di Napoli.PUBBLICITA

    I due agenti in moto stamane durante i servizi di controllo nel transitare in via San Cosmo Fuori Porta Nolana, nel quartiere delle Case Nuove hanno notato, nei pressi dei porticati di uno stabile, un soggetto che, dopo aver prelevato qualcosa da una cassetta elettrica, l’ha ceduta ad una persona in sella a uno scooter in cambio di denaro.

    Quest’ultima poi si è allontanata frettolosamente e ha fatto perdere le sue tracce.
    I due agenti sono prontamente intervenuti bloccando l’indagato che è stato trovato in possesso di un involucro di hashish del peso di circa 5 grammi e di 65 euro, suddivisi in banconote di vario taglio e chiaro provento dell’attività delittuosa perpetrata.

    Inoltre, all’interno della cassetta elettrica, sono state rinvenute altre 23 stecche della stessa sostanza per un peso complessivo di circa 102 grammi ed un involucro di cocaina.
    Per questo che  l’indagato, identificato per il 19enne napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
    Infine, nel corso del medesimo servizio, i poliziotti hanno trovato, in un’altra cassetta elettrica, all’interno del medesimo stabile, una penna pistola cal 6,35 che è stata sequestrata.
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    Crollo Scampia, contributo sociale per sfollati: raccolte 184 istanze

    Cresce il numero delle richieste di contributo sociale per le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni a seguito del crollo all’interno della vela Celeste. Finora, lo sportello attivato dal Comune di Napoli ha raccolto 184 richieste. Per accelerare le procedure e rispondere più efficacemente alle esigenze dei cittadini, oggi è stato aperto un secondo sportello presso la sede dell’Ottava Municipalità a Scampia.PUBBLICITA

    Questo ampliamento ha portato da 2 a 6 le postazioni dedicate al servizio dell’utenza. La decisione di incrementare il numero di postazioni è stata presa per ridurre i tempi di attesa e permettere un’assistenza più rapida ed efficiente alle famiglie in difficoltà. Le attività continueranno anche domani, sabato 3 agosto, dalle 10 alle 19, per garantire che tutte le famiglie bisognose possano ricevere il supporto necessario in tempi rapidi.

    Questa estensione dell’orario di apertura è stata introdotta in risposta all’elevato numero di richieste pervenute, dimostrando l’impegno del Comune di Napoli nel fornire un sostegno tempestivo e adeguato ai cittadini colpiti dalla crisi. Il recente crollo a Scampia ha evidenziato ulteriormente la necessità di interventi strutturali e di una politica abitativa efficace per la zona.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Barche tra Faraglioni di Capri, prefetto intensifica i controlli

    Con riferimento ai diversi passaggi di imbarcazioni che hanno interessato nei giorni scorsi i Faraglioni di Capri, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, “nel condannare tali condotte, ha immediatamente disposto una intensificazione dei servizi da parte della Capitaneria di Porto e delle altre Forze di Polizia, per impedire il ripetersi delle violazioni”.PUBBLICITA

    Inoltre, in occasione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per stamattina, “la problematica sarà oggetto di specifico approfondimento con l’Ammiraglio Ispettore Pietro G. Vella, Direttore marittimo della Campania e Comandante del Porto di NAPOLI”. Lo si apprende in una nota della prefettura.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Crollo Scampia: migliorano bimbe gravi, una lascia la Rianimazione 

    Napoli. Migliorano le condizioni di salute della due bambine piu’ gravi tra quelle ferite nel crollo del ballatoio in ferro della Vela Celeste nel quartiere di Napoli di Scampia.PUBBLICITA

    Le piccole sono ricoverate nell’ospedale pediatrico Santobono ed erano in Terapia Intensiva Pediatrica.

    La piu’ grande, A. P., 7 anni, e’ in un graduale miglioramento complessivo, tanto che e’ stata trasferita presso la Uo di Neurochirurgia per il prosieguo delle cure e la prognosi riservata e’ stata sciolta. B. M., 4 anni, e’ ancora in Terapia Intensiva Pediatrica, ma il riscontro clinico strumentale e’ confortante, la piccola e’ sveglia e respira autonomamente, ma la prognosi rimane riservata.
    Lo si apprende dal bollettino medico rilasciato dal nosocomio alle 12. Per quanto concerne le tre piccole pazienti ricoverate in Ortopedia, A.A., 9 anni, operata per frattura di omero, ha superato il decorso post operatorio senza complicanze, le condizioni generali risultano buone e stabili tali da poter ipotizzare la dimissione.

    B.M., 10 anni, operata per frattura pluriframmentaria di femore continua un decorso ortopedico post operatorio che necessita di monitoraggio clinico strumentale e terapia medica e resta in attesa di intervento maxillo facciale.
    B.S., 2 anni, operata di frattura di omero distale ha superato il decorso post operatorio ed e’ in condizioni generali buone e stabili tali da poter ipotizzare la dimissione.
    Delle due pazienti ricoverate in chirurgia di urgenza, A.G., 2 anni, presenta condizioni generali in miglioramento, si alimenta regolarmente, ma resta ricoverata a completamento delle indagini strumentali.
    A.A., 4 anni, presenta condizioni cliniche in miglioramento anche lei, si alimenta, stabile la lesione alla milza, resta sotto stretto controllo clinico.
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    Ischia, dopo la rissa, l’arresto e le denunce arrivano anche i Dacur

    Ischia. Lo scorso 23 maggio i carabinieri della compagnia di Ischia sono intervenuti per una rissa nei pressi di un bar.PUBBLICITA

    Gli accertamenti dei militari hanno permesso di identificare i responsabili, un ragazzo venne arrestato mentre altri 4 denunciati per rissa.

    Notificati a quattro persone il provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane, il Dacur, emesso dall’autorità di pubblica sicurezza di Napoli. Per un 20enne di Barano d’Ischia il provvedimento durerà tre anni.
    Stessa sorte per un altro coetaneo e compaesano del primo. Per gli altri due, che hanno 16 anni e uno è di Serrara Fontana mentre l’altro è di Barano, il Dacur ha durata di due anni.

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    Truffa agli anziani: finti poliziotti e postini arrestati a Napoli

    Napoli. Almeno 40 persone sono state raggirate da tre uomini che, spacciandosi per agenti e operatori postali, rubavano i loro risparmi.PUBBLICITA

    La truffa partiva da un SMS con un falso allarme di accesso al conto. Cliccando sul link, le vittime venivano reindirizzate a un sito fasullo dove inserivano i loro dati.

    Punti Chiave ArticoloSuccessivamente, i truffatori, con sofisticate tecniche di “spoofing”, contattavano le vittime fingendosi operatori di Poste Italiane o della Polizia Postale, inducendole a trasferire denaro su nuovi conti correnti. Le indagini della Polizia Postale di Genova e Napoli hanno portato all’arresto di due dei tre responsabili e al sequestro di ingenti somme di denaro.

    Phishing e spoofing: l’ingegneria sociale al servizio della criminalità informatica La truffa messa a punto dalla banda criminale rappresenta un esempio classico di come la criminalità informatica sfrutti l’ingegneria sociale per raggirare le vittime. La fase di phishing: Tutto ha inizio con l’invio di SMS ingannevoli, apparentemente provenienti da Poste Italiane, che avvisano di un accesso anomalo al conto corrente. Il link presente nel messaggio rimanda a un sito web falso, realizzato ad arte per somigliare al portale online di Poste Italiane. Una volta collegatisi, le vittime sono invitate a inserire le proprie credenziali di accesso, credendo di agire in tutta sicurezza. In realtà, i dati immessi vengono intercettati dai criminali e memorizzati per successivi utilizzi. Lo spoofing: l’illusione della legittimità: A questo punto entra in gioco la tecnica dello spoofing. I truffatori, in possesso dei dati delle vittime, effettuano chiamate telefoniche utilizzando software che permettono di modificare il numero visualizzato sul display del telefono ricevente. In questo modo, il numero che appare sul telefono della vittima è quello ufficiale della Polizia Postale o di un altro ente di fiducia. L’ingegneria sociale: la manipolazione psicologica: Con abili tecniche di persuasione, i criminali rassicurano le vittime sulla legittimità della richiesta, instillando in loro un senso di urgenza e paura. Spesso, i truffatori si presentano come operatori specializzati, in grado di fornire assistenza tecnica e risolvere il problema dell’accesso non autorizzato. Per aumentare la credibilità, possono richiedere informazioni aggiuntive, come il codice fiscale o il numero di carta di credito. Le conseguenze della truffa Una volta in possesso delle credenziali di accesso e delle informazioni personali delle vittime, i criminali possono: Svuotare i conti correnti: Effettuare bonifici o prelievi di denaro.Sottrarre l’identità: Utilizzare i dati rubati per aprire nuovi conti correnti, richiedere prestiti o compiere altre attività fraudolente.Diffondere malware: Infettare i dispositivi delle vittime con software malevoli, al fine di raccogliere ulteriori dati sensibili o controllare a distanza i sistemi informatici. Come difendersi Per proteggersi da questo tipo di truffe, è fondamentale seguire alcune semplici precauzioni: Non cliccare su link sospetti: Evitare di aprire link contenuti in SMS o email provenienti da mittenti sconosciuti.Verificare l’identità del chiamante: Non fornire mai informazioni personali o finanziarie a soggetti che si presentano al telefono senza averli preventivamente contattati.Contattare direttamente l’istituto di credito: In caso di dubbi sulla sicurezza del proprio conto, contattare direttamente la banca o l’ufficio postale utilizzando i canali ufficiali.Installare software antivirus e antimalware: Mantenere aggiornati i sistemi operativi e i programmi installati.Essere diffidenti: Non fidarsi ciecamente di comunicazioni che suscitano ansia o urgenza. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Operato nella notte il bambino caduto dal balcone a Sant’Anastasia: è sempre grave

    E’ uscito dalla sala operatoria, dopo il lungo intervento chirurgico, M.C, il bambino di 5 anni caduto dal balcone al secondo piano della sua abitazione in via Donizetti 6 a Sant’Anastasia.PUBBLICITA

    Il piccolo che si trova all’ospedale Santobono di Napoli è ora ricoverato in rianimazione. La prognosi è riservata (comunque grave). Saranno fondamentali le prossime 48 ore per stabilire come il corpo del piccolo reagisce ai numerosi politraumi.

    Punti Chiave ArticoloDalle indagini dei carabinieri è emerso che  bambino era in compagnia della nonna e del fratellino di 8 anni e che sia caduto dal balcone approfittando di una distrazione di entrambi. La madre era al lavoro e il papà lavora all’estero La madre al momento dell’incidente non era in casa perchè era a lavoro mentre il papà lavora all’estero.

    La pista del tragico incidente prevale su tutte. I militari comunque hanno compiuto degli accertamenti anche sull’immobile e in particolare sulle ringhiere del palazzo al civico 6 Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Truffa da 300mila euro a 94enne di Cagliari: arrestata al porto di Napoli ragazza incensurata

    Una storia di inganno e di un affetto smisurato, quella che ha coinvolto una nonnina di 94 anni a Cagliari. La donna, raggirata da una finta nipote in pericolo, ha rischiato di perdere gioielli di famiglia e migliaia di euro.PUBBLICITA

    Tutto è iniziato con una telefonata: una voce femminile, che si fingeva la nipote, chiedeva alla nonna un grosso aiuto in denaro per evitare l’arresto. La donna, senza esitare, ha consegnato a una ragazza che si è presentata a casa tutti i suoi risparmi e i preziosi di famiglia.

    Punti Chiave ArticoloMa la truffa è stata sventata grazie alla tempestività dei Carabinieri della Compagnia di Cagliari. Analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza, i militari hanno identificato la truffatrice, una ventenne napoletana. La caccia alla truffatrice Inizia così una vera e propria caccia all’uomo tra Sardegna e Campania. Grazie alla collaborazione tra i Carabinieri delle due regioni, la giovane è stata rintracciata e arrestata al suo arrivo a Napoli, con tutto il maltolto ancora in suo possesso.

    Un finale a lieto fine La nonnina potrà presto riabbracciare i suoi preziosi, frutto di una vita di lavoro e di affetto. Questa storia, oltre a mettere in guardia sulla pericolosità delle truffe, dimostra anche come la solidarietà e la professionalità delle forze dell’ordine possano far trionfare la giustizia. I consigli dei carabinieri contro le truffe: – Diffida delle apparenze– Non aprire mai la porta agli sconosciuti– Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!– Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero unico di emergenza 112 o un parente Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Afragola, il racconto choc: “Padre Gildi mi faceva organizzare le orge a casa mia”

    “Padre Gildi, per mio tramite, ha sempre organizzato dei rapporti sessuali di gruppo a casa mia, io li organizzavo perché altrimenti non mi avrebbe aiutato con l’assicurazione, con il cibo, mi ricattava”.PUBBLICITA

    Fa restare senza parola il racconto denuncia che il giovane nord africano vittima degli abusi sessuali prima di padre Nicola Gildi e poi di don Domenico Silvestro, arrestati oggi insieme con altre 4 persone autori dell’aggressione  e della rapina del telefonino nel quale vi erano le immagini degli incontri sessuali.

    Punti Chiave ArticoloRacconta ancora il giovane migrante: “Le richieste di organizzazione di queste orge avvenivano attraverso messaggi che padre Gildi mandava al mio amico…omissis… Sono cose che avvenivano circa una volta al mese. I ragazzi che venivano a queste orge venivano invitati con le app di incontri come quella “Ciao Amigos” e “Tinder”. Padre Gildi aveva dei rapporti sessuali con ragazzi che poi pagavo io per lui con somme di denaro, intorno ai 50 euro.

    In queste orge anche io ero costretto da Padre Gildi ad avere rapporti sessuali altrimenti come ho già detto non mi avrebbe più aiutato. Anche il mio amico…omissis… è stato costretto a rapporti sessuali con padre Gildi sotto ricatto che ci avrebbero tolto l’aiuto che ricevevamo”. Per il gip i parroci hanno agito con “straordinaria spregiudicatezza” Basterebbe questo per restare inorriditi davanti a tanto squallore. Non a caso il gip Caterina Anna Arpino scrive, nelle 47 pagine dell’ordinanza cautelare che “non può non essere rimarcata la straordinaria spregriudicatezza” messa in atto dai due frati arrestati stamani dai carabinieri dai carabinieri di Afragola, in provincia di Napoli. La gip parla di condotte ripetute “per diversi mesi, in un contesto lavorativo e di assistenza religiosa, approfittando della loro posizione sovraordinata e della debolezza, fisica e psicologica, delle vittime”. “Carissimo Giuseppe ti ringrazio per questo tuo impegno nei confronti dei frati, io sono mortificato, perché mai avrei voluto che si giungesse a questo. Ti chiedo perdono e ti assicuro la mia preghiera per te e per la tua famiglia. Un abbraccio e una benedizione”. E’ invece il testo del messaggio agli atti dell’indagine dei carabinieri e della Procura di Napoli Nord che il frate Nicola Gildi invia all’imprenditore Giuseppe Castaldo, l’ 8 aprile scorso, il giorno dopo l’incontro durante il quale, secondo gli inquirenti, è stata formulata la richiesta finalizzata a ‘risolvere’ il problema dei cellulari sui quali c’erano tracce compromettenti delle condotte sessuali. L’imprenditore Castaldo: “Io sono devoto a Sant’Antonio e alla chiesa” Pochi minuti dopo Castaldo risponde al messaggio: “Nicola, io sono devoto a sant’Antonio e alla Chiesa ma soprattutto mi avevano detto che sei una brava persona e di cuore, domenica ho avuto conferma, mi fa piacere averti conosciuto ci vediamo presto grazie per le preghiera per la mia famiglia”. Agli atti dell’inchiesta, oltre le intercettazioni, c’è una lettera degli avvocati delle due vittime degli abusi indirizzata ai due religiosi, acquisita dai carabinieri e dalla Procura di Napoli Nord. I legali sollecitavano i pagamenti per le prestazioni lavorative erogate dalle due vittime nei monasteri, e nella lettera si faceva anche riferimento ai rapporti sessuali subiti in cambio di assistenza di carattere sociale e lavorativa: alle vittime sarebbe stato garantito un impegno retribuito in ogni luogo di culto in cui i due frati si trovavano a svolgere le proprie funzioni religiose. La lettera avrebbe innescati la reazione: padre Gildi chiede aiuto a Castaldo, il quale invia Danilo Bottino e Biagio Cirillo, lo scorso 26 aprile, ad impossessarsi dei telefoni cellulari delle vittime. I due sfondano la porta dell’abitazione e, armati di una mazza da baseball (“dammelo altrimenti ti spacco la faccia, ti uccido”), hanno cercato di farsi consegnare i cellulari, obiettivo fallito a causa della reazione dei due minacciati, uno dei quali rimasto ferito. Bottino, per evitare che le forze dell’ordine potessero risalire a lui, ha anche denunciato falsamente il furto della sua auto alla stazione dei carabinieri di Marigliano, usata per recarsi a casa delle vittime dell’aggressione. In carcere anche Antonio Di Maso, imprenditore 43enne, è invece accusato di avere fatto da intermediario tra il frate mandante e l’organizzatore della rapina che sarebbe Giuseppe Castaldo, 52 anni, come Di Maso imprenditore di Afragola, ma, secondo gli inquirenti, in contatto con la criminalità organizzata di Marigliano. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Sant’Anastasia bimbo caduto dal balcone soccorso dalla nonna

    E’ stata chiarita la dinamica dell’incidente di Sant’Anastasia dove un bambino, di 5 anni, per cause ancora in corso di accertamento è precipitato dalla propria abitazione posta al secondo piano di via Donizetti.PUBBLICITA

    Il piccolo é stato immediatamente soccorso dalla nonna che era presente in casa e da alcuni passanti. Il 118 ha trasportato il bambino al Santobono di Napoli in codice rosso: è in pericolo di vita.

    È in corso il sopralluogo da parte dei carabinieri della sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Al via cantiere demolizioni di sette edifici a Casamicciola

    Nel comune di Casamicciola, sull’isola di Ischia, “è partito oggi il cantiere per demolire un complesso di sette edifici costituenti un aggregato strutturale, gravemente danneggiato dal sisma di sette anni fa.PUBBLICITA

    Si tratta del secondo lotto del Piano pubblico di demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi del 2017 e 2022, approvato con l’ordinanza commissariale speciale del 24 aprile 2024”.

    Così, in una nota, il Commissario Straordinario di Governo, Giovanni Legnini, che si è recato sul cantiere insieme al sindaco di Casamicciola per verificare personalmente l’avvio dei lavori.
    Subito dopo, specifica la nota, il Commissario “ha effettuato un sopralluogo alle antiche terme La Rita per constatare la conclusione degli interventi. Contrariamente a quanto riportato da un organo di stampa, le antiche sorgenti termali La Rita sono state integralmente salvaguardate e preservate per un futuro recupero”.

    Gli interventi di demolizione “rappresentano un tassello importante nel più ampio e articolato programma di rigenerazione urbana e messa in sicurezza dei territori che si intende realizzare sull’isola di Ischia.
    Pertanto – conclude la nota del Commissario – dopo i lavori presso le terme La Rita e l’apertura del cantiere a piazza Maio, si procederà senza interruzioni anche con il terzo lotto a piazza Fango nel comune di Lacco Ameno, il quarto lotto a via Nizzola, e a seguire il quinto lotto nei pressi di via Ottringolo, che è in fase di approvazione”.
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    Afragola, danneggiata di nuovo auto associazione disabili 

    A circa un mese dal danneggiamento da parte di un pirata della strada dell’auto dell’associazione “La Battaglia di Andrea”, che si batte per i diritti dei diversamente abili, e a pochi giorni dal risarcimento, nuova manomissione del veicolo dell’associazione.PUBBLICITA

    “Abbiamo trovato l’automobile con un vetro rotto e tutta sfondata sotto lo sterzo, ma stranamente non è stato portato via nulla: è una ritorsione”, dichiara Luigi Concilio, vice presidente dell’associazione, che ha presentato una denuncia sull’accaduto.

    Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Afragola per la constatazione, insieme alla pattuglia è arrivato anche il comandante Antonio Amore insieme agli assessori Perla Fontanella e Chiara Nespoli.
    “Siamo esausti, – dice ancora Concilio – combattiamo ogni giorno una battaglia e questi gesti non ci fanno abbassare la testa: adesso più che mai bisogna dare un volto a questa gente. E’ arrivato il momento che si debbano aprire le porte del carcere per queste persone”.

    “Negli ultimi tempi abbiamo avuto parecchie minacce – conclude il vice presidente dell’associazione – da parte di persone che venivano multate o beccate a fare danni. Noi continueremo nella nostra battaglia ma chiediamo ancora più vicinanza alle forze dell’ordine. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un bruttissimo attacco anonimo su Facebook che abbiamo prontamente denunciato alla Procura”.
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