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    Ragazzi del Parco Verde allo stadio Diego Armando Maradona per il big match Napoli – Braga

    Nel pomeriggio odierno, gli agenti del Commissariato di Afragola si sono recati all’Istituto Morano del Parco Verde di Caivano dove, grazie al costante impegno della Questura di Napoli, del gruppo Nefrocenter e della Dirigente Scolastica, prof.ssa Eugenia Carfora, alcuni alunni dell’istituto, selezionati dagli stessi compagni, hanno ricevuto il biglietto di accesso allo stadio Diego Armando Maradona per la partita di questa sera Napoli – Braga forniti dal gruppo Nefrocenter, partner nel settore medico della SSCNapoli.PUBBLICITA

    L’iniziativa, promossa dalla Questura di Napoli e dal gruppo Nefrocenter, si propone come scopo fondamentale la valorizzazione dello sport ed in particolare del calcio come strumento di prevenzione della dispersione scolastica, dell’educazione alla legalità nonché di socializzazione ed aggregazione sociale. LEGGI TUTTO

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    Eav presenta il treno di Natale realizzato dall’artista Pluto

    Presentato oggi all’officina Eav di Ponticelli il ‘Treno di Natale’ realizzato dal writer Ciro Iacomino, in arte Pluto, che circolerà sulle linee vesuviane di Eav. L’opera artistica si intitola Reborn Hope e descrive un moderno Babbo Natale intento a portare un messaggio di speranza e fiducia nel mondo, aiutato da elfi e folletti dotati di terzo occhio che rappresenta la provvidenza.
    “Un’opera realizzata in tempi record per non sottrarre materiale rotabile all’esercizio e non creare disagi all’utenza. Questo treno, inoltre, rappresenta il prosieguo di un dialogo aperto tra Eav ed i writers affinché si riesca a regolamentare, sui treni più datati, un’attività che per anni è stata demonizzata a causa degli elevati costi sopportati dall’azienda per la rimozione dei graffiti nonché per il disagio provocato ai viaggiatori.

    Così come già avviene per i murales, Eav crede nell’espressione di qualsiasi forma d’arte, compreso i graffiti, l’importante è che questi vengano autorizzati e realizzati in totale sicurezza”, si legge in una nota dell’azienda. LEGGI TUTTO

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    La grande truffa al servizio sanitario nazionale: tutti i nomi dei coinvolti

    Era il medico di base Vincenzo Cerciello a capo della organizzazione della truffa al sistema sanitario nazionale scoperto dalla Guardia di Finanza a Pomigliano e che ha portato all’emissione dei 17 misure cautelari dal parte del Tribunale di Nola.Partendo dai movimenti del dottor Vincenzo Cerciello che è nata l’indagine della Guardia di Finanza.

    Nelle 435 pagine firmate dal gip Daniela Critelli viene rappresentato tutto il sistema truffaldino che aveva come partecipi la maggior parte della farmacie di Pomigliano compresa una comunale, alcuni medici, informatori scientifici e due laboratori di analisi.
    Complessivamente sono 23 gli indagati, sono tutti accusati a vario titolo, per truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario Nazionale, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati, corruzione e associazione per delinquere.
    Il provvedimento costituisce l’epilogo di complesse indagini che hanno consentito di ipotizzare l’operatività di due distinte associazioni per delinquere radicate sul territorio del comune di Pomigliano.
    Si ipotizza che le associazioni fossero funzionali alla commissione di una serie indeterminata di truffe ai danni del S.S.N. mediante la produzione di false prescrizioni di prodotti farmaceutici o di analisi cliniche di laboratorio.
    In particolare, secondo l’ipotesi investigativa – allo stato condivisa dal Giudice per le Indagini preliminari di Nola – la prima associazione avrebbe operato emettendo ricette aventi ad oggetto false prescrizioni di natura farmacologica in favore di soggetti esenti dal pagamento del ticket sanitario, in modo da assicurare la gratuita disponibilità dei farmaci, i quali – tuttavia – non sarebbero stati erogati ai formali beneficiari, così determinando l’indebito rimborso del costo dei prodotti a carico del S.S.N., con un corrispondente danno per le casse dell’A.S.L. territorialmente competente.
     I RUOLI DEGLI INDAGATI
    De Tommasis Giustino, titolare farmacia Alfa di Pomigliano,Fabio Averto informatore scinetifco,I Medici :Vincenzo Circiello, Mimma Marisa della Bruna, Giustino De Tommaso, Agostino LibioGrazia Maria Pisapia e Stefano Briganti titolari farmacia De Vita PomiglianoGianfranco Tanzillo Farmacia Tanzillo PomiglianoMassimo Finelli informatore fatmaceuticoMarianna Maione Franca Fucci direttrici Farmacia Municipalizzata 7Farmacia Romano di Luca RomanoFarmacia Internazionale di Luigi CricrìGiustino De Tommasis farmacia Alfa e San FeliceLaboratorio Alfa, Centro Diagnostico Terracciano
    TUTTI GLI INDAGATI
    AVERTO Fabio, 27 anni Portici divieto dimora PomiglianoBERNILE Francesca, 36 anni Pomigliano indagataBORRELLI Cira, 44 anni Pomigliano indagatoBRIGANTI Stefano, 35 anni Napoli sospensione farmacia 1 annoCIRCIELLO Vincenzo, 68 anni Pomigliano arresti domiciliariCRICRi’ Luigi, 49 anni Napoli divieto dimora PomiglianoD’ALISA Paola, 33 anni Somma Vesuviana indagataD’ONOFRIO Francesca 38 anni Pomigliano divieto contratti pub.amm. 1 annoDE FALCO Vincenzo Claudio, 62 anni Pomigliano indagatoDELLA BRUNA Mimma Marisa, 68 anni Marigliano interdittiva per un annoDE TOMMASIS Giustino, 65 anni Napoli sospensione farmacia 1 annoESPOSITO Giancarlo, , 33 anni Pomigliano sospensione servizio infermiere 1 annoFINELLI Massimo 52 anni m Boscoreale divieto dimora PomiglianoFUCCI Gravina, 62 anni Pomigliano sospensione farmacia 1 annoGAAMBARDELLA Maria Grazia Giuseppina, 43 anni Sant’AnastasiaLIBIO Agostino Ciro, 68 anni Pomigliano interdittiva per un annoMAIONE Marianna, 39 anni Pollena Trocchia sospensione farmacia 1 annoNOTORIO Fabio, 48 anni Pomigliano sospensione servizio infermiere 1 annoPISAPIA Maria Grazia, 74 anni Pomigliano sospensione farmacia 1 annoPURCARO Antonio, , 39 anni Pomigliano indagatoREGA Michela, 43 anni Castello di Cisterna indagataROMANO Luca, 60 anni Pomigliano sospensione farmacia 1 annoTANZILLO Gianfranco, 42 anni Acerra sospensione farmacia 1 annoTERRACCIANO luigi, 60 anni Pomigliano divieto contratti pub.amm. 1 annoVALENTE Edoardo, 43 anni Pomigliano indagato LEGGI TUTTO

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    I FATTI Il Questore di Napoli emette 4 Daspo

    Il Questore di Napoli ha adottato due provvedimenti, istruiti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), della durata di uno e cinque anni, nei confronti di altrettanti tifosi napoletani, uno di 25 e l’altro di 44 anni.
    I due, prima dell’incontro di calcio di Champions League tra Napoli e Union Berlino presso lo stadio “Maradona” dello scorso 8 novembre erano stati denunciati per possesso di artifizi in occasione di manifestazioni sportive. In particolare, uno di essi era stato sorpreso con un fumogeno, mentre l’altro in possesso di 3 torce pirotecniche occultate sotto il giubbotto.

    Altri due provvedimenti, della durata invece di un anno, sono stati irrogati anche nei confronti di altrettante persone. Una di 26 anni, l’altra 41 anni: entrambi, nell’ambito di un episodio avvenuto lo scorso 12 ottobre 2022, erano stati indagati per rissa. Per loro Daspo di un anno, dunque. LEGGI TUTTO

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    L’INIZIATIVA Natale al Museo a Casalnuovo: presentato il Presepe dei Sarti, l’unico in Italia interamente dedicato all’arte sartoriale

    Nell’ambito della seconda edizione dell’iniziativa Natale al Museo, al piccolo Museo Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo è stato presentato l’unico presepe in Italia interamente dedicato all’arte sartoriale. Testimonial dell’evento è stato il celebre artista Francesco Merola, che per omaggiare i presenti ha intonato la notissima “Ave Maria”.
    Il presepe dei Sarti: statuette che riproducono sarte e sarti Casalnuovesi, con pastori da 35 cm, in terracotta e vestiti cuciti a mano, realizzati secondo il tradizionale stile ‘700 napoletano. Un intero presepe per la sartoria, progettato da Francesco Picciullo, maestro di arte presepiale.

    “L’arte nell’arte, ecco cosa sarà la nostra mostra presepiale”, lo ha dichiarato Giovanni Nappi, fondatore della Biblioteca Sociale e del piccolo Museo, aderente all’Associazione Nazionale Piccoli Musei. Presepe e pastori pregiati saranno esposti fino al prossimo 23 dicembre 2023 tra i “Ferri del Mestiere” dell’antico mestiere del sarto (forbici, aghi, ditali, ferri da stiro, macchine da cucire, attrezzi da sempre peculiarità della città di Casalnuovo di Napoli, Città dei Sarti).
    Le statuette saranno in mostra, inoltre, insieme ai bronzi di Giacomo Leopardi, Dante, Totò e la Sibilla Cumana. Attraverso attività di animazione, musica e lettura, si vuole coinvolgere la comunità, valorizzando la tradizione cittadina della sartoria e il patrimonio culturale acquisito dal museo. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa “Natale al Museo”, seconda edizione, è cofinanziata dalla Città Metropolitana di Napoli. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Bacoli, sorpreso a rubare pneumatici: arrestato 28enne, è caccia ai complici

    Questa mattina a Bacoli i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Pozzuoli e i militari della stazione di Monteruscello hanno eseguito un’operazione nella quale hanno arrestato per furto aggravato Gennaro D’Ascia, 28enne di Quarto già noto alle forze dell’ordine.
    I carabinieri stavano infatti percorrendo via Virgilio quando hanno notato l’uomo impegnato in un tentativo di rubare pneumatici da un’auto parcheggiata nelle vicinanze. L’uomo era insieme ad altri 2 complici che però, a differenza del 28enne, sono riusciti a fuggire.

    Trovata l’auto utilizzata dai malviventi, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche tutta l’attrezzatura utile allo scasso e all’apertura di veicoli. Le indagini proseguono per rintracciare anche i complici. L’arrestato è stato dunque fermato e si trova ora in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Napoli, tenta di strangolare la compagna con un nunchaku: arrestato 36enne

    Una furia umana, un violento, un nullafacente che continuava a chiedere soldi alla compagna per andare al bar e ubriacarsi.E all’ennesimo rifiuto da parte della donna: è scattata la violenza, l’ennesima, che non si è trasformata in tragedia solo per il tempestivo intervento dei carabinieri. Risultato: lui in carcere e lei libera da quell’angoscia quotidiana ma provata dentro nell’intimo da quelle violenze che ora proverà a dimenticare.

    E’ di qualche giorno fa la sentenza della Corte di Cassazione in danno di un uomo nel Bresciano che ha fatto tanto riflettere – non discutere – l’intera opinione pubblica sul reato cosiddetto femminicidio. Ma questa volta quello che è successo in un appartamento del quartiere Chiaia supera di gran lunga l’immaginazione.
    E’ mattina e la gazzella del nucleo radiomobile di Napoli viene allertata dalla centrale operativa del comando provinciale. Al 112 sono arrivate diverse segnalazioni che raccontano di urla e rumori provenire da un appartamento al piano terra. La pattuglia è da quelle parti e bastano pochi minuti per raggiungere l’appartamento in questione.
    Si sente gridare ma una voce che dice “Carabinieri” e il bussare alla porta interrompono quel caos, almeno per qualche minuto. Apre una donna, ha 42 anni ed è nel panico. Sul collo evidenti segni di violenza. Nell’appartamento c’è anche il compagno della donna. Ha 36 anni e del fatto che ci siano i Carabinieri non dà assolutamente importanza.
     Il 36enne voleva dalla compagna i soldi per ubriacarsi
    Anzi, il 36enne di Napoli è prepotente, ha tra le mani un nunchaku e tenta di colpire la vittima minacciandola di morte. I carabinieri si frappongono tra i due per proteggere la donna e dopo una breve colluttazione l’uomo viene bloccato.
    Portata la calma, ai militari spetta di “raccogliere” le storie. Lui non fa nulla nella vita e sta sempre in giro mentre la donna sbarca il lunario con lavori saltuari. Il vizio del bere però ha un costo e lui vuole del denaro dalla propria compagna.
    Ha tentato di strangorla con un nunchaku
    La minaccia ma lei si rifiuta e a quel punto esplode la violenza. Il 36enne aggredisce la donna e poi, non contento, prende l’arma cinese dal cassetto di un mobile in cucina. Tenta di strangolarla lasciando quei segni che avevano attirato l’attenzione dei militari.
    L’uomo viene arrestato e trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere dei reati di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Napoli, 9 condanne e 7 assoluzioni per il crollo di Chiaia

    Si è concluso dopo dieci anni il processo per il crollo di una porzione di Palazzo Guevara di Bovino, avvenuto la mattina del 4 marzo 2013 nella zona di Chiaia a Napoli.
    Il Tribunale di Napoli ha condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, per disastro colposo Giuseppe Annunziata, Federico Moccia, Raffaele Imparato, Angelo Ribecco, Antonio Liguori, Mario Barbati e Gabriele Santangelo.

    Sono stati invece assolti, per non aver commesso il fatto, sia dall’accusa di disastro che di crollo colposo: Ciro De Luca, Giorgio Mormone, Angiolino Belizzi, Ettore Sacco, Paolo Santangelo, Luigi Nardacci e Vincenzo Scotti.
    Un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, è stata invece la condanna per Stefano Aversa e Gino Zanchini.
    La sentenza ha ritenuto che il crollo sia stato causato da un difetto di costruzione nelle paratie a 18 metri di profondità, durante i lavori per la realizzazione della metropolitana.
    Il pm Federica D’Amodio della Procura di Napoli, sulla scorta di una consulenza firmata dai periti Augenti e Prezioso, aveva chiesto condanne più severe per tutti gli imputati.
     La sentenza arriva 10 anni dopo il crollo
    Il processo è stato lungo e complesso, e ha coinvolto numerosi professionisti e istituzioni. La sentenza è stata accolta con soddisfazione dalle parti civili, che hanno chiesto un risarcimento danni di 10 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Doppio raid al Teatro Augusteo di Napoli, baby gang provano a rubare l’albero di Natale

    Baby gang in azione due volte nel giro di poche ore al teatro Augusteo di Napoli – tra schiamazzi e minacce – ieri sera e poi di nuovo stamattina: obiettivo la razzia dell’abete natalizio che fa bella mostra di sé nell’atrio del teatro al centro di Napoli. In entrambi i casi il colpo è stato sventato: ieri dall’intervento dei vigili, oggi da quello del personale dei vicini bar.
    I teppisti sono entrati in azione una prima volta ieri sera, pochi minuti prima delle 20, quando mancava poco alla fine dello spettacolo delle 18 (in scena Lina Sastri con ‘Eduardo mio’). In 5/6, tutti vestiti di nero e incappucciati, voce giovanile, si sono presentati al botteghino minacciando ritorsioni all’indirizzo del personale del teatro se fossero intervenuti Tuttavia il tentativo di far uscire l’albero è fallito perché nella fretta di far perdere le tracce col bottino l’abete si è incastrato e la presenza poco distante di alcuni vigili urbani ha consigliato di mollare la preda.

    I giovani sono rimasti in agguato alcuni minuti, pensando forse di tornare all’attacco, ma hanno dovuto desistere davanti all’uscita in massa del pubblico, abbandonando così piazzetta Duca d’Aosta. La scena si è ripetuta oggi intorno alle 13,30. Sempre i soliti 5/6 giovani, vestiti di nero e con il volto coperto, sono entrati all’Augusteo minacciando la cassiera del teatro cui uno dei teppisti ha detto “Ti sparo in faccia” per inibirne il tentativo di reazione.
    Doppio raid delle baby gang all’Augusteo, colpi falliti
    Questa volta però il tentativo di trasportare fuori l’albero si è arenato all’altezza dei vicini gradini che conducono ai Quartieri Spagnoli a causa dell’intervento del personale dei vicini locali da bar. Tra urla e schiamazzi, i giovani hanno mollato la refurtiva e fatto perdere le loro tracce mentre l’abete è stato riposizionato all’interno del teatro.
    L’addetta al botteghino del teatro, colta da leggero malore, è stata accompagnata a casa. L’assalto all’albero di Natale è ormai una tradizione delle feste nel centro storico di Napoli. In passato più volte è successo che l’abete – tradizionalmente posizionato nella vicina Galleria Umberto – sia stato rubato per poi essere ritrovato nei vicini Quartieri Spagnoli dove viene fatto a pezzi e utilizzato per la festa di Sant’Antonio Abate, quando c’è l’usanza di accendere i falò (i cosiddetti cippi di Sant’Antonio).
    Quest’anno – dopo che per anni il fusto è stato puntualmente trafugato – l’attività commerciale che si faceva carico di allestirlo in Galleria Umberto ha rinunciato all’addobbo. Di qui – verosimilmente – la necessità di reperirlo altrove per chi è disposto a tutto pur di non rinunciare all’usanza in programma il 17 gennaio di ogni anno. LEGGI TUTTO

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    AMBIENTE Terminati i lavori di ammodernamento della centrale del serbatoio di Capodimonte

    Abc, azienda speciale del Comune di Napoli cui è affidata la gestione del ciclo idrico integrato, ha terminato i lavori di ammodernamento della centrale di pompaggio a servizio del serbatoio di Capodimonte, il più antico di Napoli. Un intervento necessario considerata la particolare morfologia del territorio cittadino che obbliga l’azienda a importanti operazioni di sollevamento tra un serbatoio e l’altro da Capodimonte ai Camaldoli.
    Tale condizione, riporta una nota, rende fondamentale che sia garantito il costante efficientamento degli impianti di pompaggio con un’altissima attenzione anche ai consumi energetici. Ed è proprio in quest’ottica che è stato realizzato il lavoro di sostituzione di tutti i quadri elettrici in media e bassa tensione della centrale a servizio del serbatoio di Capodimonte.

    Le maestranze di Abc hanno provveduto anche al rifasamento dei quadri in bassa tensione del sistema di telecontrollo. Il nuovo sistema, utilizzando tecnologie di ultima generazione, come gli interruttori in vuoto, garantirà vantaggi anche alla tutela dell’ambiente. Tutto l’intervento è stato portato avanti attraverso l’esclusivo uso di risorse interne e senza creare alcun disagio alla cittadinanza. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Controlli dei carabinieri a Napoli: denunciato 17enne con tirapugni

    Questa notte i Carabinieri della compagnia di Napoli centro hanno setacciato le strade della movida della città. Durante le operazioni che hanno permesso di identificare decine di giovanissimi. Tra questi, i militari hanno denunciato anche un 17enne, trovato in possesso di un tirapugni.
    Il ragazzo, fermato in piazza del Gesù a Napoli, è stato trovato infatti in possesso dell’oggetto contundente in metallo. Il minore aveva tentato di fuggire alla vista dei militari, ma poco dopo è stato raggiunto e fermato e ora dovrà affrontare un processo che potrà costargli caro.

    Nella notte i miliari hanno poi segnalato alcuni ragazzi alla Prefettura perché trovati in possesso di modiche quantità di stupefacente, tre di loro sono infatti minorenni. Diverse le sanzioni al codice della strada dove spadroneggia il mancato uso del casco, 3 gli scooter sequestrati LEGGI TUTTO

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    A Chiaia multati altri 4 furbetti dello scontrino

    Altri quattro furbetti dello scontrino scovati e multati tra titolariu di locali nella movida di Chiaia.
    L’operazione è stata portata a termine dagli agenti di polizia. Nel corso del servizio gli operatori hanno identificato 349 persone, di cui 60 con precedenti di polizia, controllato 9 esercizi commerciali, di cui 4 sanzionati per irregolarità relative alla gestione del misuratore fiscale, ed altresì ritirato una patente di guida.

    Inoltre, gli agenti hanno denunciato due persone, una in via Filangieri poiché sorpresa nuovamente ad esercitare illecitamente l’attività di parcheggiatore abusivo mentre, l’altra, per guida senza patente poiché revocata; contestualmente il veicolo sul quale viaggiava è stato sottoposto a fermo amministrativo.
    Ai servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle aree della “movida”, hanno operato gli agenti dei Commissariati San Ferdinando, Bagnoli, Arenella, Chiaiano, Pianura, Nuovo Palazzo di Giustizia, Vomero, i finanzieri della Guardia di Finanza, personale della Polizia Locale, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine, hanno effettuato controlli nel quartiere Chiaia. LEGGI TUTTO