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    Napoli, scoperto a Forcella il punto vendita della cocaina rosa: 3 arresti

    Negli ultimi 12 mesi i carabinieri di Napoli e Provincia hanno sequestrato quasi 3 tonnellate di stupefacenti. La varietà di sostanze sotto chiave è indicativa della domanda di mercato e della capacità economica del cliente “tipo”. Ogni sostanza ha un suo piazzamento sulla rete di vendita, un prezzo differente proporzionato alla qualità, al taglio, ma soprattutto un bacino d’utenza variegato.L’economicità dell’hashish e della marijuana potrebbe giustificare la loro capacità attrattiva e, dunque, la preponderanza nei verbali di sequestro. Oltre il 92% della droga sequestrata quest’anno dai Carabinieri del Comando Provinciale partenopeo (e il dato è spesso coerente anche negli anni scorsi, ndr) è rappresentato da questo binomio. E il motore non è solo economico.
    La percezione sociale per queste droghe può essere meno negativa rispetto a quella della cocaina, specie considerando i mutamenti culturali che hanno portato a una maggiore accettazione nella comunità. Cannabis e hashish possono essere prodotte localmente, i costi di distribuzione sono più bassi e ciò può rendere più semplice la diffusione su vasta scala.
    Discorso differente per la cocaina, alla cui base c’è una complessa catena di produzione e distribuzione, il più delle volte delocalizzata oltre le frontiere nazionali e internazionali.
    Come inquadrare, dunque, i tre arresti eseguiti dai militari del nucleo operativo della compagnia di Napoli Stella?
    La straordinaria e (quasi) inedita molteplicità di droghe rinvenute in un appartamento nel cuore di Forcella, inserisce il sequestro in una nicchia esclusiva di mercato.Una piazza per quell’8% di clienti dal portafogli più gonfio, in cerca di uno “sballo” diverso.
    I carabinieri hanno scoperto una sorta di laboratorio in via San Nicola dei Caserti, un vicolo nel centro storico di Napoli dove anche un’auto avrebbe difficoltà a passare.Il movimento attorno a quell’abitazione studentesca prometteva nulla di buono e, dopo giorni di appostamenti, i militari hanno individuato il luogo dove questo fermento era concentrato.
    Il blitz è stato fulmineo. Tre le persone finite nei guai, ognuna in possesso di un “portafoglio” di stupefacenti variegato.E partiamo proprio da quello, dalla droga rinvenuta.
    Oltre alle consuete marijuana, cocaina, hashish (in quantità importanti), i carabinieri hanno trovato oltre 200 grammi di 2CB.
     La cocaina rosa, la droga dei ricchi arriva a 400 euro a dose
    La “cocaina rosa”, la droga dei ricchi il cui costo per dose può raggiungere i 400 euro.38 francobolli di LSD, un metodo di assunzione in questa provincia poco diffuso.Le dosi, generalmente dei bollini di carta assorbente, vengono poggiate sulla lingua e assorbite più rapidamente.
    L’elenco si arricchisce di polvere di funghi allucinogeni e ketamina, un farmaco anestetico che assunto in dosaggi incontrollati produce effetti psichedelici molto più potenti dell’LSD.E ancora decine di dosi di “speed”, un mix di caffeina e amfetamine che può indurre ad attacchi celebrali, allucinazioni, arresti cardiocircolatori e allo stop dei reni.Poi ecstasy in pasticche, MD in cristalli e oltre un chilo di magnesio, sostanza utilizzata per il “taglio”.
    In manette un’analista finanziario di 32 anni di Gaeta, un 37enne di origini casertane e un 27enne napoletano. Tutti incensurati
    Ora in carcere, dovranno rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
    Le specifiche dei sequestri:
    32enne di Gaeta– 937 monodosi di francobollo (38 sono le immagini, composte da 25 monodosi ciascuna) per un peso di 18 grammi;– 270 grammi circa di cocaina pulvilurenta ;– 4 panetti di hashish per un peso totale di 421,00;– 1,80 grammi di marijuana;– 50 grammi di md in due cristalli;– 211 grammi di ecstasy in pasticche;– 185 grammi di ketamina ;– 211 grammi in pasticche di colore rosa di 2CB– 1kilo e 100gr di Sostanza da taglio (Magnesio)– Mortaio– 2 bilancini di precisione– 5540 euro;– 40 dollari;– 50 bat tailandesi ;– 1 leu rumeni
    37enne di origini casertane– 25 grammi di sostanza pulvirulenta di tipo md ;– 20 grammi di hashish suddiviso in 5 dosi ;– 157 grammi di sostanza fluorescente di tipo marijuana ;– 145 grammi di oppio in formato solido;– 2 boccettine di LSD ;– 8 grammi di presunti funghi allucinogeni in forma pulvirulenta ;– 22 grammi circa di md suddivisa in 26 dosi– 6 grammi di ketamina in polvere;– 11 grammi suddiviso in 10 dosi di speed ;– 16 grammi di cocaina suddivisa in 6 dosi;– 1 bilancino di precisione– 785 euro.
    27enne napoletano:– 25 dosi di cocaina per un totale di 7,40 grammi;– 19 dosi di ketamina per un totale di 5,50 grammi;– 15 grammi di marijuana. LEGGI TUTTO

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    Pimonte, grande successo per il presepe dei bambini

    Pimonte i bambini della scuola Paride del Pozzo hanno dato vita ieri nella splendida cornice di Valle del Lavatoio al Presepe dei Bambini.La rappresentazione dei mestieri, le scene di vita vissuta, la Natività. Alla rappresentazione oltre al sindaco Francesco Somma , alla giunta Comunale, alla preside Adele Porta, ai rappresentanti dell’Associazione Solo per Amore che organizza il presepe vivente di Pimonte ha partecipato l’assessore regionale Lucia Fortini.
    “Complice la bella giornata abbiamo vissuto – ha detto il sindaco Somma – un momento magico nell’area del nostro presepe vivente , a Valle del Lavatoio, insieme ai bambini e alle bambine dell’istituto Paride del Pozzo impegnati nella messa in scena del presepe vivente. Con loro e grazie a loro ci incamminiamo verso l’inaugurazione domani della30 edizione del presepe vivente”
    Entrerà invece oggi 23 dicembre nel vivo la 30 Edizione del Presepe Vivente di Pimonte , evento che ad ogni edizione richiama centinaia di turisti e visitatori da tutta la Campania . Il Presepe a cui danno vita più di cento figuranti vestiti con costumi tradizionali si svolgerà il 23 il 26 e il 30 Dicembre e il 6e 7 gennaio dalle 17 alle 20:00 nella suggestiva Valle del Lavatoio.
    La manifestazione organizzata dall’associazione Solo per Amore si avvale del patrocinio e la collaborazione del Comune di Pimonte, della Città Metropolitana, della Fondazione MontiLattari, dell’Ente Parco dei Monti Lattari, della Comunità dei Monti Lattari e della Regione Campania.
    Da oggi parte la storica rappresentazione del presepe vivente
    Un sogno lungo trent’anni divenuto evento cult nel panorama delle manifestazioni natalizie del Territorio della Regione Campania .
    Un luogo magico quello di Valle del Lavatoio che dal 1993 ospita il tradizionale presepe che ogni anno si realizza grazie al lavoro di tanti volontari che si cimentano nell’allestimento con impegno e passione come ha più volte ricordato Luca Balestrieri anima storica del Presepe- consigliere delegato agli eventi e vicepresidente della Comunità Montana.
    Sabato finalmente si alza il sipario e sarà possibile vivere un’esperienza unica per celebrare le festività natalizie in modo autentico e coinvolgente. Valle del Lavatoio ancora una volta si trasformerà in un teatro a cielo aperto, dove i volontari artigiani daranno vita a una rappresentazione affascinante dei mestieri di un tempo.
    Di bottega in bottega sono stati allestiti con cura, gli scenari che trasporteranno i visitatori in un affascinante viaggio nel passato.
    L’atmosfera sarà permeata dalla maestria di chi intreccia ceste, forgia il ferro , cucina , lava le lenzuola o lavora con passione e dedizione. LEGGI TUTTO

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    Striano, scoperta fabbrica di falso olio di oliva e di champagne: 2 denunciati

    Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, ha intensificato le attività di controllo del territorio volte a contrastare le frodi anche nel settore alimentare.In particolare, i militari della Compagnia di Casalnuovo di Napoli hanno sottoposto a sequestro, a Striano, un opificio abusivo allestito per la produzione e il confezionamento di bevande e prodotti alimentari, destinati alla vendita in un mercato parallelo, illecito.
    All’accesso all’interno dei locali, i finanzieri hanno sorpreso 2 soggetti che avevano allestito un rudimentale circuito di imbottigliamento di olio, apparentemente d’oliva, ma in realtà frutto di una miscelazione di olio di semi di girasole con sostanze coloranti, quali la clorofilla ed il betacarotene.
    La miscela così ottenuta veniva confezionata in taniche e bottiglie sulle quali erano apposte etichette, contraffatte, di noti marchi del settore.
    L’approfondito controllo della struttura ha permesso di scoprire, altresì, ulteriori cartoni con all’interno bottiglie contenenti champagne o alcool per uso alimentare.
    Anche in questo caso, le etichette sono risultate contraffatte e il prodotto, pertanto, è stato sottoposto a sequestro.
    Durante le attività di riscontro sono intervenuti funzionari dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (I.C.Q.R.F.), al fine di verificare la composizione dei prodotti rinvenuti.
    Sequestrati oltre 8.000 litri fra champagne, olio e alcool contraffatti
    All’esito dell’intervento, sono stati sequestrati oltre 8.000 litri fra champagne, olio e alcool contraffatti, circa 100.000 etichette adesive abilmente contraffatte, 150.000 contrassegni riportanti l’emblema della Repubblica Italiana, macchinari per l’imbottigliamento e una cisterna da 1.000 litri, utilizzata per lo stoccaggio degli oli miscelati.
    L’attività di servizio ha consentito di deferire all’A.G. competente 2 responsabili, i quali sono da ritenersi innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. LEGGI TUTTO

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    Napoli, parcheggiatore abusivo minaccia donna: arrestato

    Su delega della Procura della Repubblica personale della Polizia di Stato, nella mattinata di ieri, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, a carico di un ventottenne napoletano ritenuto gravemente indiziato del reato di tentata estorsione, sorpreso da quel personale mentre svolgeva l’attività di parcheggiatore abusivo in questa via dell’Incoronata.
    In particolare, l’attività di indagine, svolta da Personale del Commissariato P.S. “Decumani” trae origine dalla denuncia sporta da una donna, che dopo essersi rifiutata di assecondare le richieste di denaro rivolte dal parcheggiatore abusivo, si era rivolta alla forze dell’ordine per segnalare le condotte minatorie dell’uomo.
    I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare l’identità del soggetto, già tratto in arresto in precedente occasione per analoga condotta e gravato da precedente condanna per il reato di estorsione LEGGI TUTTO

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    Piscinola, sorpreso con auto rubata: denunciato

    Nella mattinata di ieri, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Nuova Dietro la Vigna, hanno controllato un uomo a bordo di un’auto che, a seguito degli accertamenti di seguito esperiti, è risultata provento di furto commesso nel maggio 2021.
    Pertanto, il conducente, è stato denunciato per ricettazione, mentre l’autovettura è stata riconsegnata al legittimo proprietario. LEGGI TUTTO

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    Monterusciello, in manette pusher 22enne

    Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato di Pozzuoli, nell’ambito di servizi all’uopo predisposti, hanno notato, in via Umberto Saba a Monteruscello, un uomo che cedeva qualcosa ad una persona in cambio di una banconota.
    I poliziotti, prontamente intervenuti, hanno bloccato l’indagato trovandolo in possesso di 18 involucri di cocaina del peso di 3,5 grammi circa, una bustina di marijuana del peso di 2 grammi circa, 3 pezzi di hashish del peso di 4 grammi circa e 145 euro, evidente provento dell’attività delittuosa.
    Pertanto, un 22enne di Pozzuoli, con precedenti di polizia anche specifici, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. LEGGI TUTTO

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    Pompei, 13 statuine in terracotta affiorano dal lapillo

    La tradizione dei presepi risale alla storia più recente, eppure tracce di allestimenti rituali nelle case si ritrovano già in antico. 13 statuine in terracotta, tracce di un antico rito, emergono da un ambiente di una domus confinante con la casa di Leda e il cigno, dove è in corso un cantiere di scavo, restauro e valorizzazione.
    Le piccole sculture di circa 15 cm di altezza – come riportato nell’E-journal degli scavi di Pompei http://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/ – tra cui si riconoscono figure umane, ma anche una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna in vetro sono state rinvenute in posizione eretta su un piano orizzontale all’interno di un vano dove probabilmente si trovava uno scaffale.
    Le sculture sono emerse dal lapillo ad un’altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano pavimentale. L’ambiente che le conservava, probabilmente l’atrio della casa, presentava anche delle decorazioni affiorate per ora nella parte superiore delle pareti.
    Dai primi studi, alcuni soggetti sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e dunque all’equinozio di primavera.
    Il cantiere in corso sta interessando ambienti già noti della Casa di Leda (messi in luce tra il 2018 e il 2019 nell’ambito dei lavori previsti dal Grande Progetto Pompei) e quelli di due domus, non meglio identificate, che si sviluppano a nord e a sud della casa di Leda.
    Durante la fase di rimozione delle terre ancora presenti in alcuni ambienti della casa di Leda, al fine di raggiungere il livello del piano pavimentale, è inoltre emersa una stanza finemente affrescata dove spiccano 4 tondi con volti femminili di raffinata eleganza.
    Lo scavo è finalizzato alla messa insicurezza dei fronti di scavo (perimetro tra strutture già in luce e aree non scavate) e alla salvaguardia e alla conservazione degli apparati decorativi, in vista anche della pubblica fruizione del complesso. LEGGI TUTTO

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    ICS Maugeri S.p.A. SB rileva la gestione dell’Hermitage Capodimonte a Napoli

    È stato siglato il 21 dicembre 2023 l’accordo che formalizza il subentro di ICS Maugeri S.p.A. Società Benefit nella gestione dell’Hermitage Capodimonte di Napoli, Istituto di Diagnosi e Cura accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale riconosciuto sul territorio per l’eccellenza nell’ambito della riabilitazione intensiva neurologica, psichiatrica, cardiorespiratoria, ortopedica e geriatrica. L’istituto si distingue per alcune collaborazioni con le Università Campane, diverse associazioni di pazienti riconosciute a livello nazionale e anche per un volume importante di pubblicazioni scientifiche, una media di circa 2.000 pazienti l’anno, 269 posti letto totali di cui 250 accreditati con il SSN e 19 autorizzati, e un fatturato 2022 di 12 mln di euro.ICS Maugeri S.p.A. SB, Gruppo leader in Italia nell’ambito della Medicina riabilitativa e cure specialistiche correlate, rileverà le quote di una Newco appositamente costituita da Hermitage Capodimonte S.r.l., nella quale verranno conferite le attività sanitarie a seguito del trasferimento delle relative autorizzazioni e accreditamenti sanitari da parte delle Istituzioni competenti.
    Questa importante acquisizione, la prima dopo 15 anni, si inserisce nel piano strategico di rilancio e crescita di ICS Maugeri.
    “Siamo entusiasti dell’acquisizione di Hermitage a Napoli, dopo diversi anni ICS Maugeri rinnova l’orizzonte di sviluppo strategico che conferma nelle regioni del Sud Italia un ambiente istituzionale e professionale di grande pregio, con [in] cui accrescere ulteriormente quanto già presente nella medicina riabilitativa ad alta complessità – dichiara Luca Damiani, Presidente di ICS Maugeri S.p.A. SB –. Vogliamo, insieme al territorio, investire nelle attività specialistiche di cura e prevenzione, grazie al nostro know-how in ambito salute e ricerca scientifica. Siamo convinti che l’ingresso di questa storica struttura in Maugeri, e perciò in quella che oggi è considerata a tutti gli effetti una piattaforma sanitaria nazionale di rilievo, sarà un ulteriore impulso al miglioramento complessivo dei servizi rivolti ai residenti della regione Campania, per preservare l’offerta di salute ed evitare la migrazione sanitaria, e allo stesso tempo attrarre pazienti dalle regioni limitrofe”.
    L’acquisizione, che si affianca in Campania alla presenza di ICS Maugeri con l’IRCCS di Telese Terme, segna una nuova pagina nella storia dell’Istituto dell’area parco Capodimonte a Napoli, nell’ottica di garantire sinergie e continuità nell’erogazione dell’offerta sanitaria di eccellenza, con l’obiettivo di creare un polo avanzato di riferimento per il territorio e aprire a nuove e ulteriori collaborazioni con le Università, anche nell’ambito delle attività di ricerca. A valle di questo percorso rientra come traguardo auspicabile anche il riconoscimento della qualifica di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, di cui già gode ICS Maugeri S.p.A. SB.
    Maugeri è un player nazionale, riconosciuto per la qualità dei servizi dalla riabilitazione di alta complessità, della medicina del lavoro e di altri in altri ambiti medico-chirurgici quali la cardiologia molecolare e la senologia, tutti strettamente interconnessi rispetto all’attività di ricerca scientifica traslazionale. Del Gruppo fanno inoltre parte un centro antiveleni, uno dedicato alle ricerche ambientali e centri specializzati in medicina del lavoro.
    “Hermitage Capodimonte proseguirà con gli Istituti Maugeri l’opera da me svolta in anni difficili – conferma il prof. Vincenzo Bonavita Presidente di Hermitage Capodimonte S.p.A. – per dotare Napoli di una struttura riabilitativa multidisciplinare, oggi con un nuovo accesso tramite il ponte costruito sul Vallone San Rocco, in località Bellaria”.
    Maugeri punta così non solo ad ampliare il raggio d’azione in Campania, ma anche a guardare al futuro insieme alle Istituzioni, per quelle che sono attività specialistiche importanti per la salute dei cittadini e di vicinanza ad essi. L’offerta di servizi sanitari sarà oggetto di un piano di investimenti volti ad ampliare la varietà e incrementare la qualità dell’erogazione.
    “L’acquisizione di Hermitage Capodimonte da parte di ICS Maugeri si inserisce in un piano di crescita dell’azienda e di sviluppo nel Sud Italia dove, se già presenti in Campania a Telese, oltre che in Puglia e in Sicilia, – afferma Giuseppe Fraizzoli, Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A. SB – questa nuova realtà ci permetterà di ampliare sia l’offerta che la capacità di erogazione con la qualità professionale che da sempre ci contraddistingue, così da soddisfare la domanda di salute dei cittadini campani”.
    Il closing dell’operazione, e la contestuale gestione diretta, avverrà entro la primavera 2024, a conclusione del trasferimento delle necessarie autorizzazioni e accreditamento sanitarie in capo alla nuova società senza alterare, allo stato attuale, la situazione dei 220 dipendenti e collaboratori dell’Istituto campano. LEGGI TUTTO

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    Napoli, irregolare gestione servizio idrico integrato: 13 indagati

    La Guardia di Finanza di Napoli sta notificando un invito a dedurre a 13 persone ritenute responsabili di un danno erariale di circa 90 milioni di euro derivante dalla irregolare gestione del servizio idrico integrato in 76 comuni delle province di Napoli e Salerno.
    Le indagini hanno permesso di accertare, negli anni dal 2013 al 2018, la violazione della normativa ambientale nazionale che imponeva, tra le varie, il trasferimento di tutte le opere e infrastrutture idriche, gestite dalla Regione Campania, alla società concessionaria, la quale ne doveva assumere i relativi oneri, nel rispetto dei principi di efficacia, di efficienza e di economicità.
    Nonostante molteplici incontri, atti e delibere che stabilivano modalità e tempistica del trasferimento delle citate opere, la Regione Campania e la società concessionaria non hanno mai concretizzato quanto concordato, ad eccezione del trasferimento di pochissimi impianti.
    Il mancato trasferimento in concessione d’uso delle opere regionali al concessionario, da un lato, non ha permesso l’efficientamento del servizio idrico integrato e, dall’altro, ne ha fatto indebitamente e dannosamente ricadere i costi di gestione sul bilancio regionale gravando sulla fiscalità diffusa regionale e non sulla fiscalità diretta (la tariffa). In sostanza, la Regione Campania si è accollata, nel tempo, costi che avrebbero potuto trovare copertura nella tariffa da applicare all’utenza, con gravi ripercussioni sulle finanze regionali. LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei, due livelli nella crosta terrestre regolerebbero sismicità

    Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’University College of London (Ucl), la presenza di due livelli poco permeabili nella crosta dei Campi Flegrei regolerebbe i movimenti verticali e la sismicità osservati negli ultimi 40 anni. Pubblicata sulla rivista scientifica Earth and Planetary Science Letters, la ricerca “Evolution in unrest processes at Campi Flegrei caldera as inferred from local seismicity” ha analizzato la distribuzione degli eventi sismici e dell’energia da essi rilasciata: i risultati suggeriscono che quest’ultima si concentra principalmente in prossimità di due livelli (superfici di separazione tra rocce con proprietà fisiche e chimiche diverse) situati rispettivamente a circa 3 ed a 1-1,5 chilometri di profondità.“Questi livelli svolgono un ruolo chiave nel controllo dei movimenti verticali e della sismicità nei Campi Flegrei e sono presenti in diversi sistemi vulcanici caratterizzati da alte temperature e da circolazione dei fluidi. Quello più superficiale previene almeno in parte la dispersione dei fluidi idrotermali verso la superficie, fluidi che hanno un ruolo significativo nell’innesco della sismicità”, ha dichiarato Stefano Carlino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e coautore dello studio.
    Al di sotto del livello più profondo, le rocce passano da un comportamento fragile, cioè sono soggette a rottura determinando i terremoti, a uno duttile, in cui si deformano plasticamente senza rompersi. “Qui avviene il processo di accumulo di fluidi e/o di magma che determinerebbe l’aumento di pressione e il sollevamento della caldera. L’innalzamento potrebbe continuare fino a quando lo stiramento della crosta consentirà il maggiore deflusso di gas in superficie, con conseguente depressurizzazione della sorgente del sollevamento, come pensiamo sia avvenuto durante la fase terminale della crisi bradisismica del 1982-1984, iniziata con lo sciame dell’1 aprile 1984”, ha spiegato Nicola Alessandro Pino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv e coautore dello studio.
    A differenza del periodo 1982-1984, durante l’attuale fase di sollevamento in corso dal 2005, la sismicità è concentrata maggiormente nel settore orientale di Pozzuoli, al di sotto dell’area Solfatara-Bagnoli. “Questo suggerisce che, negli ultimi anni, la risalita di fluidi di origine magmatica, con conseguente indebolimento delle rocce, sia avvenuta quasi esclusivamente in questo settore della caldera, dove il nostro studio ha evidenziato un innalzamento della profondità della transizione delle caratteristiche delle rocce da fragili a duttili”, ha aggiunto Stefania Danesi, ricercatrice della sezione di Bologna dell’Ingv e primo autore dello studio.
    Come ha affermato Christopher Kilburn, professore dell’University College of London (Ucl) e co-autore dello studio, “Gli innalzamenti del suolo nei Campi Flegrei nelle ultime decadi favoriscono lo stiramento e l’eventuale rottura parziale della crosta. Questo processo facilita il passaggio dei fluidi accumulati nel sottosuolo e quindi una perdita di pressione in profondità”. “Il monitoraggio dell’attività dei Campi Flegrei nel prossimo futuro potrà indicare se gli sciami sismici degli ultimi mesi rappresentino o meno l’inizio di questa fase”, ha concluso Danesi.
    Dall’Ingv viene precisato che la ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento, quindi, i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione. LEGGI TUTTO

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    Il cuore grande dei napoletani: Francesco, 15 anni, sogna una vita normale, la mamma lancia raccolta fondi per aiutarlo. Donati oltre 5 mila euro

    Francesco è un ragazzo di 15 anni, di Napoli, che dopo un’infanzia complicata, da poco ha anche scoperto di avere una malattia rara, l’Osteosarcoma. Per questo si è dovuto trasferire con sua madre a Torino, dove viene seguito all’ospedale infantile Regina Margherita.
    La mamma di Francesco ha deciso di lanciare una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere le innumerevoli spese del trasferimento. Inoltre, il ragazzo ha bisogno di una protesi perché gli è stata amputata la gamba sinistra. Ciao a tutti io sono Amalia la mamma di Francesco e sono qui per chiedere tutti ad aiutare francesco a camminare di nuovoFrancesco e un ragazzino di 15 anni e nn ha avuto un trascorso sereno…Fin da piccolo e stato coinvolto in situazioni familiari purtroppo non del tutto piacevoli per la crescita sana di un bambino
    Ha assistito ad episodi di violenza tra me e suo padre fino ad arrivare al punto di allontanarci drasticamente dal papà e x questo abbandonare quel poco di realtà che si era creata a Rimini per arrivare a napoli e ricominciare tutto da capo con non pochi problemi e sacrifici
    Tornati a napoli francesco stava cominciando a vivere finalmente una vita più agiata ma soprattutto più serena grazie all’amore che riceve ogni giorno dalla mia famiglia in particolare da zio GinoFrancesco nn avendo una figura maschile di riferimento sin dal arrivo a napoli si è molto legato allo zio fino a che a giugno del 2019 lo zio viene a mancare x fatalità…un infarto in moto
    Per Francy di nuovo il buioAncora una volta a fatica ci stiamo riprendendo fino a quando ad aprile di quest’anno abbiamo scoperto che Francesco si è ammalato di cancroE qui mi e crollato l’universo addosso
    Nn vi so spiegare cosa ho provato quando ho avuto questa tragica e triste notizia anke perché credo Ke nessuno di noi possa essere in grado di spiegarlo quando arrivano queste notizie…nn esistono paroleFrancesco ha una delle malattie più rare e meno studiate e ricercate ad oggiOsteosarcoma osteoblasti o di alto grado di malignitàCome se nn bastasse
    E tra i più aggressivi e veloce tra la famiglia dei sarcomiDetto questo….avuta la notizia purtroppo da Napoli ci siamo dovuti trasferire a Torino perché sn solo 4 in Italia le strutture che curano questo tipo di cancro…Ci siamo trasferiti con molta molta fatica…mamma e disoccupata il papà di francesco come al solito nn si prende cura di lui neanche in questa difficile situazione…Ke dire proprlemi a non finire
    Ad oggi a francesco gli hanno amputato la gamba sinistra e solo con una protesi potrà tornare a camminareDovremo fare tanti accorgimenti al dispositivo che gli sarà fornito x fare in modo che Francesco possa condurre una vita normale senza subire il disagio dell’ sua disabilità che purtroppo gli rimarra a vita
    Ci rivolgiamo a voi per fare in modo che Francesco possa vivere un futuro miglioreAnticipatamente Io e Francesco ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che anche con un piccolo contributo ci saranno vicini in questo difficile momentoGrazie grazie grazie e ancora grazie LEGGI TUTTO

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    Gragnano, denunciato operaio: aveva in casa botti illegali

    Altrettanto pericoloso il materiale trovato nell’abitazione di un operaio di Gragnano.L’uomo, incensurato di 53 anni, nascondeva in casa 59 ordigni esplosivi improvvisati e due “cipolle”, bombe contenute nelle dimensioni ma devastanti negli effetti.
    Il 53enne è stato arrestato per ricettazione dai militari della stazione di Gragnano ed è ora ai domiciliari in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO