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    LA DENUNCIA Bimba morta a Boscotrecase, Mazzella (M5S): “De Luca è mandante morale”

    “Ho appena parlato col sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e ha garantito che avvierà un’attività ispettiva, con la promessa di vederci a breve per trovare una soluzione. Quanto è avvenuto negli ultimi giorni è vergognoso: la morte della piccola bimba, portata d’urgenza presso l’ospedale S.Anna e Maria S.S della Neve di Boscotrecase, poteva essere evitata se solo fosse stato ripristinato il servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera, interrotto tre anni fa e mai riattivato. Il mandante morale ha un nome e cognome: Vincenzo De Luca, preposto alla gestione della sanità campana”.
    Così in una nota il senatore Orfeo Mazzella (M5S), capogruppo della Commissione Sanità.
    “E non uso parole forti – prosegue – per puro sensazionalismo, perché – oltre ad una lunga missiva inoltrata al Governatore della Campania, che non ha mai ricevuto risposta – è da oltre un anno e mezzo che sto denunziando il caso in Parlamento. Del resto, ironia della sorte, proprio 48 ore prima del tragico episodio avevo depositato un’interrogazione al Ministero della Salute, chiedendo di intervenire quanto prima”.
    “Come ho riportato nel testo, già nel mese di marzo 2023 il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, rispondendo ad una mia interrogazione in Aula, riferì che l’Asl avrebbe garantito di riattivare l’iter per il ripristino delle funzioni originarie verosimilmente in un arco temporale di quattro mesi.
    Tuttavia a queste promesse è seguito solo uno scarico di responsabilità, avvenuto negli ultimi giorni da parte del direttore dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo che, come ho riportato nell’ultima interrogazione, ha semplicemente puntato il dito contro la mancanza di medici, evidentemente imparando a memoria un copione scritto da De Luca”.
    “Pertanto, nel testo ho chiesto al Ministro se ritiene che la struttura ospedaliera possa ancora essere considerata Dea di I livello in assenza dell’erogazione di tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di un pronto soccorso e se la carenza di personale sanitario fosse piuttosto dovuta ai trasferimenti disposti dalla dirigenza sanitaria e alla dismissione dei servizi essenziali”.
    “Inoltre, nel chiedere di intervenire accertando le responsabilità – come già mi ha garantito il sottosegretario – ho anche chiesto di prendere una posizione chiara contro l’Asl che a marzo aveva garantito al Ministero il ripristino delle funzioni originarie in pochi mesi. L’auspicio – conclude Mazzella – è che dalle parole si possa passare rapidamente ai fatti, accertando tutte le responsabilità del caso e, soprattutto, agendo in tempi rapidi per tutelare la salute dei miei concittadini”. LEGGI TUTTO

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    Ritrovato morto l’anziano scomparso da casa da Ponticelli

    Si sono concluse con un epilogo tragico le ricerche di Egidio De Cicco, il 69enne di Ponticelli scomparso da due settimane dalla sua abitazione.
    Purtroppo è stato ritrovato cadavere a Ponticelli, nei pressi della stazione della Circum Vesuvio De Meis. L’uomo sarebbe deceduto di morte naturale.
    La sua scomparsa era stata denunciata qualche giorno fa dai familiari. Sul posto i carabinieri di Ponticelli. Il cadavere, non appena saranno ultimati i rilievi, sarà portato all’obitorio dove sarà effettuata l’autopsia dalla quale sarà possibile stabilire le cause della morte. LEGGI TUTTO

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    Assaltati e svuotati diversi distributori di sigarette tra Napoli e provincia

    La notte scorsa diversi distributori di sigarette della provincia sono stati assaltati e svuotati. Le zone più colpite Pomigliano, Volla, Castello di Cisterna. Indagano i Carabinieri che hanno sventato altri assalti sempre nella stessa nottata.
    Intanto pochi giorni fa il Nuovo Prefetto di Napoli Michele Di Bari ha ricevuto in Prefettura il Presidente provinciale della Federazione italiana Tabaccai.
    Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto di sicurezza e della recrudescenza di furti e rapine ai danni dei tabaccai partenopei.
    “Anche se i dati nazionali fanno registrare un calo di eventi criminosi ai danni delle tabaccherie” spiega Francesco Marigliano Presidente Provinciale Fit,“di certo c’è che i numeri restano preoccupanti nella nostra provincia. L’assalto ai distributori durante questa notte ci preoccupa perché sono stati fatti quasi in contemporanea, continuano ad impensierirci la violenza di alcune rapine, la reiterazione di furti ai danni di talune tabaccherie del centro di Napoli con la tecnica del buco dal sottosuolo.
    All’incontro in Prefettura erano presenti il Questore di Napoli, il Comandante Provinciale della GdF, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e l’Assessore De Iesu. È stato un colloquio molto cordiale, conclude Marigliano e ringraziamo il Prefetto Michele Di Bari per la grande attenzione dimostrata verso la categoria dei Tabaccai che conta a Napoli e Provincia più di 1800 aziende”. LEGGI TUTTO

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    Arrestati i rampolli del clan Moccia autori del violento pestaggio nella discoteca a Pozzuoli

    Figli d’arte crescono nel segno della violenza e della sopraffazione camorristica. I giovani rampolli della camorra sempre pronti a tirare fuori coltelli o altre armi pur di dimostrare la propria prepotenza.
    Era accaduto anche il 19 novembre scorso all’esterno di una discoteca di Pozzuoli dove due ragazzi furono selvaggiamente aggrediti e ridotti in fin di vita da quattro rampolli del clan Moccia di Afragola.
    E stamane a poco più di un mese dalla brutale aggressione su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare che ha disposto la misura carceraria nei confronti di Gianluca Forte, Antonio Nobile e   Domenico Di Micco e la misura degli arresti domiciliari per Luigi Forte per i reati di tentato omicidio e lesioni aggravate in concorso.
    I due fratelli Forte sono figli di Giovanni, attualmente in carcere e ritenuto contiguo al clan Moccia di Afragola così come Antonio Nobile, figlio di Raffaele, pure lui in carcere per legami con i Moccia.
    I quattro giovani colpiti dall’ordinanza cautelare sono stati riconosciuti grazie alle immagini della discoteca di Pozzuoli in cui il 19 novembre scorso avvenne una violenta aggressione per futili motivi ai danni di due giovani.
    Uno dei feriti fu colpito da una coltellata all’addome riducendolo in fin di vita
    Uno dei quali era stato ferito con un fendente all’addome ed era giunto in pericolo di vita presso l’ospedale di Pozzuoli, ove poi era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico mentre la seconda vittima era stata colpita più volte con calci pugni ed una mazza da baseball.
    @riproduziuone riservata LEGGI TUTTO

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    Afragola, schianto moto-auto: gravi 2 giovanissimi

    Notte di lavoro per i carabinieri della stazione di Afragola. I militari infatti sono intervenuti in via Milano per un incidente stradale. A scontrarsi una Panda e uno scooter Honda Sh. In auto un 26enne di Napoli, illeso.
    In sella allo scooter un 18enne (guida) e un 16enne, entrambi in gravi condizioni e in prognosi riservata. I veicoli sono stati sequestrati. Indagini in corso per chiarire dinamica dell’incidente.
    I militari hanno sottoposto i tre giovani coinvolti nell’incidente a tutti gli esami per stabilire se fossero idonei alla guida al momento dell’impatto. LEGGI TUTTO

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    Neonata di Torre Annunziata muore per arresto respiratorio perchè a Boscotrecase il pronto soccorso è chiuso da 3 anni

    Non saranno certo l’inchiesta della magistratura di Torre Annunziata tantomeno quella dell’Asl Napoli 3 Sud a ridare la vita alla neonata di Torre Annunziata di appena tre mesi morta per arresto respiratorio il 23 dicembre 2023 per la mancanza di pronto soccorso.Anzi per la chiusura da tre anni. Ma probabilmente serviranno a far aprire la mente a chi controlla la sanità in Campania e ha deciso da anni chiusure e accorpamenti degli ospedali dimenticando le difficoltà di un territorio dove episodi del genere, purtroppo, possono capitare e dove la presenza di un presidio di pronto soccorso potrebbe servire a salvare vite umane.
    Così come la piccola che aveva compiuto il terzo mese di vita il giorno prima, è stata portata in ospedale da suo padre il 23 dicembre, ma il pronto soccorso di Boscotrecase, l’ospedale più vicino, era chiuso da tre anni.
    L’uomo- come anticipa il Mattino-ha chiamato il 118 poco prima dell’ora di pranzo, quando la bambina ha iniziato a respirare a fatica. L’ambulanza è arrivata dopo circa un’ora, ma quando i soccorritori hanno raggiunto l’ospedale di Boscotrecase, le guardie giurate li hanno respinti: “Qui non c’è il pronto soccorso, dovete andare a Castellammare di Stabia”.
    Il padre e la piccola sono stati costretti a salire in macchina e a percorrere circa 20 chilometri per raggiungere l’ospedale San Leonardo di Castellammare, dove sono arrivati quando la bambina era già in arresto cardio-respiratorio. I medici hanno tentato invano di rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare.
    La morte della piccola Maria ha suscitato grande dolore e sdegno nella comunità di Torre Annunziata. Il senatore del Movimento 5 Stelle Orfeo Mazzella ha presentato due interrogazioni al ministro della Salute per chiedere la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase.
    La Asl Napoli 3 Sud, che gestisce l’ospedale, ha aperto un’inchiesta interna per comprendere se siano state seguite tutte le procedure previste. Il direttore generale Giuseppe Russo ha spiegato che la chiusura del pronto soccorso è dovuta alla mancanza di personale: “Anche l’ultimo concorso è andato deserto, è un’emergenza nazionale”.
    La morte della piccola Maria è un’ennesima tragedia che mette in luce la grave situazione della sanità pubblica in Campania. La mancanza di personale medico e infermieristico sta mettendo a rischio la vita dei cittadini, soprattutto in aree come quella di Boscotrecase, dove la popolazione è numerosa e la distanza dai centri ospedalieri più attrezzati è significativa.
     La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta
    In questo contesto, la chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase rappresenta un ulteriore elemento di criticità. È necessario che le istituzioni si impegnino a trovare una soluzione urgente per garantire ai cittadini di questa area un’assistenza sanitaria adeguata.
    Sul caso, la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituto Marta Agostini) ha aperto un’inchiesta che al momento procede contro ignoti. I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno raccolto la denuncia del papà, acquisito la cartella clinica ed avviato le indagini, ascoltando i primi testimoni e il personale medico. Dai primi accertamenti, pare che la piccola fosse affetta da una bronchiolite che probabilmente è degenerata proprio nella giornata del 23 dicembre. LEGGI TUTTO

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    Ricercato dalla Polonia era in vacanza a Napoli

    Nella notte tra domenica e lunedì, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura di Napoli, durante il servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in un ostello di via Mancini per un allert alloggiati.
    I poliziotti, giunti sul posto, hanno accertato che presso la struttura ricettiva era sopraggiunto un uomo, un 47enne polacco, destinatario di mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità polacche per reati contro il patrimonio.
    Pertanto, gli agenti, hanno proceduto all’arresto provvisorio ai fini di consegna. Per il momento l’uomo trascorrerà il fine anno nel carcere di Poggioreale poi una volta espletate le procedure di estrazione sarà rimandato in patria. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ferisce il compagno a bottigliate e poi aggredisce gli agenti: arrestata

    Prima stende il compagno a bottigliate, poi aggredisce i poliziotti che intervengono sul posto e danneggia la volante.
    Una donna di 25 anni, romana senza fissa dimora e con precedenti di polizia, è stata arrestata dagli agenti del Commissariato di polizia Vasto-Arenaccia nella zona di Porta Capuana, in pieno centro a Napoli.
    Durante alcuni controlli del territorio, i poliziotti sono intervenuti in piazza Enrico de Nicola per la segnalazione di un’aggressione. Giunti subito sul posto, gli agenti hanno notato personale del 118 che stava già soccorrendo un uomo, il quale presentava una ferita lacero contusa alla testa e i parametri vitali bassi: ferito e privo di sensi, l’uomo è stato trasportato in codice rosso presso l’Ospedale del Mare.
    L’immediata attività di indagine ha consentito agli investigatori di rintracciare in strada l’autrice del gesto, in evidente stato di alterazione psico-fisica.
    Secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna, poco prima dell’intervento della polizia, aveva colpito improvvisamente e, senza apparente motivo, con una bottiglia di vino l’uomo con il quale si accompagnava.
    L’indagata è stata bloccata e arrestata per lesioni aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale e per aver danneggiato l’autovettura di servizio. LEGGI TUTTO

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    Torre del Greco, nascondeva botti di capodanno nel ripostiglio : arrestato

    Arrestato a Torre del Greco per detenzione illegale di materiale esplosivo Un uomo di 34 anni è stato arrestato a Torre del Greco per detenzione illegale di materiale esplosivo. Dovrà trascorrere le prossime ore ai domiciliari in attesa di comparire di fronte al giudice. I Carabinieri hanno trovato diversi ordigni e fuochi d’artificio di vario genere nella sua abitazione.
    Secondo quanto riportato, i materiali erano stipati nel ripostiglio di casa senza alcun criterio: 27 “cipolle”, 80 rendini, 42 “folgore”, 99 petardi di varia natura e 7 batterie di fuochi pirotecnici. L’uomo è incensurato ma è stato comunque arrestato. I botti sono stati classificati e affidati ad una ditta per la loro distruzione. È stato un duro colpo per la comunità ed è importante che tali situazioni vengano risolte in modo adeguato per garantire la sicurezza pubblica. LEGGI TUTTO

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    Ponticelli, aveva una santabarbara nel ripostiglio di casa: arrestato 34enne

    Aveva una santabarbara composta da fuochi d’artificio di vario genere stipati nel ripostiglio di casa.
    L’eventuale accensione avrebbe causato danni gravissimi a persone e  cose di tutto l’edificio.
    Un 34enne di Torre del Greco, incensurato dovrà rispondere di detenzione illegale di materiale esplosivo e trascorrere le prossime ore ai domiciliari, in attesa di raccontare al giudice la sua versione dei fatti.
    Nella sua abitazione, i carabinieri della sezione operativa di Torre del Greco hanno trovato ordigni e fuochi d’artificio di ogni genere. Erano stipati nel ripostiglio di casa, uno sull’altro.Senza alcun criterio come una concreta minaccia alla vita dei residenti di quel civico in via provinciale Botteghelle di Portici.
    C’era di tutto: 27 “cipolle”, già sufficienti a danneggiare seriamente un’auto, 80 rendini, 42 “folgore” e 99 petardi di varia natura. E ancora 7 batterie di fuochi pirotecnici.
    Il 34enne è finito in manette. I botti sono stati classificati e affidati ad una ditta che si occuperà della loro distruzione. LEGGI TUTTO

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    Napoli, senegalese arrestato per una rapina in via Marina

    Aggredisce e rapina un migrante in via Marina insieme con un complice: arrestato senegalese.
    Un uomo, sospettato di essere coinvolto in una rapina, è stato arrestato dagli agenti del Gruppo Intervento Territoriale della Polizia locale di Napoli, intervenuti in seguito a una segnalazione di una colluttazione in corso in via Nuova Marina, altezza via Loggia di Genova.
    W. A., nato in Pakistan, ha dichiarato di essere stato vittima di una rapina e di essere stato picchiato da due persone, indicando M. L. D., di nazionalità senegalese, come uno degli autori. Il denunciante, con evidenti segni di lesioni, ha raccontato che i due aggressori lo hanno immobilizzato, puntandogli un coltello all’addome, per poi sottrargli il cellulare e altri effetti personali.
    Il senegalese è stato bloccato in flagranza di reato dopo un tentativo di fuga. Dai successivi controlli è emerso che l’uomo, con vari precedenti, è irregolare sul territorio e già destinatario di un ordine di espulsione dal territorio nazionale. LEGGI TUTTO

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    In giro per il Vomero a fare gli sceriffi con pistole a salve nella cintola: denunciati 3 minorenni

    In giro per le strade del Vomero a fare i finti sceriffi con pistole a salve nelle cintole dei pantaloni. Tre minori sono stati fermati e denunciati dalla Polizia di Stato.E’ accaduto nella serata di ieri, quando gli agenti del Commissariato Vomero, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Mosca, hanno notato un gruppetto di ragazzi appiedati che, alla loro vista, si sono allontanati con fare sospetto nel tentativo di eludere il controllo, ma sono stati immediatamente raggiunti.
    Tre di questi, di 13, 14 e 16 anni, sono stati trovati in possesso di pistole a salve, tutte prive di tappo rosso e munite di relativo munizionamento, uno di questi è stato trovato in possesso anche di un coltello a scatto con la lama di 9 cm.
    Pertanto, i tre, sono stati denunciati per porto abusivo di armi ed il 14enne anche per porto di oggetti atti ad offendere.
    Dopo il fermo e il sequestro delle armi e la segnalazione al Tribunale per i minorenni di Napoli, i tre sono stati affidati ai genitori. LEGGI TUTTO