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    IL FATTO Nuove case per gli abitanti del ‘Bronx’ di Napoli, sos per il murales di Maradona

    Sarà possibile salvare il murale dedicato a Maradona dallo street artist napoletano Jorit che si trova a Taverna del Ferro, il cosiddetto ‘Bronx’ del quartiere di San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, dove dal 2 febbraio partirà un progetto di riqualificazione delle abitazioni in una zona ora particolarmente degradata?
    Il murale è uno di quelli che omaggiano il campione argentino indimenticato a Napoli. Un altro, di un altro artista, è invece meta quotidiana di turisti da tutto il mondo nella zona dei Quartieri Spagnoli. Il maxi progetto del Comune, finanziato dal Pnrr per 106 milioni di euro, coinvolge 360 famiglie che finalmente potranno avere una collocazione dignitosa.
    Si partirà con l’abbattimento di due grandi palazzoni che furono costruiti dopo il terremoto dell’80. Sulla facciata i murales di Jorit dedicati a Maradona ed a Che Guevara: inevitabile – come ha riportato Repubblica Napoli ,occupandosi della vicenda di cui riferisce oggi anche il Corriere della Sera – il loro abbattimento.
    I residenti chiedono una soluzione che possa preservarli, anche perchè sono in qualche modo una meta di attrazione per visitatori in città. Sul territorio sono state molte le prese di posizione che sollecitano una salvaguardia dell’opera. Jorit è intervenuto dicendo che è positivo che le persone abbiano delle nuove abitazioni ma ha espresso l’auspicio che si possa salvare il murale. Tra meno di un mese l’apertura del cantiere, la soluzione dovrà essere rapida. LEGGI TUTTO

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    Derubati 5 volte in 12 mesi. La denuncia di un panificio di Sant’Antimo

    “In 12 mesi è la QUINTA volta che nel pieno della notte veniamo svegliati dall’antifurto a causa di queste bande di criminali che scassinano negozi. Il 2024 è iniziato come è finito il 2023 ( gennaio, giugno, novembre, dicembre), noi con la voglia di lavorare e loro con la voglia di rubare.
    Le altre volte non abbiamo voluto pubblicare nulla ma ora vogliamo lanciare questo appello affinché ci sia più controllo del territorio perché ormai noi commercianti siamo in balia di questi malviventi, che continuano ad operare indisturbati. BASTA noi commercianti non ne possiamo più di subire tutto questo!”, questa è la denuncia social dei titolari del Panificio Petrone di Sant’Antimo.
    Una denuncia che è un pò il grido di aiuto di tanti cittadini, commercianti ed imprenditori di tutto il territorio napoletano e campano vittime di continui furti e rapine, come dimostrano le continue segnalazioni e gli innumerevoli appelli che ogni giorno giungono al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
    “In questo modo, lasciando la cittadinanza in balia di delinquenti e criminali, si sta ammazzando l’economia, l’imprenditoria e la voglia di continuare a vivere qui. ‘Un nuovo piano sicurezza, un nuovo piano sicurezza’ lo chiediamo da tempo e ce lo promettono da mesi e mesi ma noi ancora non lo vediamo, così come pure i cittadini. Si faccia qualcosa di serio e concreto per fermare la criminalità e quest’ondata inarrestabile di furti e rapine”, le parole di Borrelli. LEGGI TUTTO

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    Acerra, gli studenti occupano il Liceo Alfonso Maria De Liguori

    “Oggi, noi studenti del Liceo Alfonso Maria De Liguori insieme al Coordiamento KAOS abbiamo occupato il nostro istituto per porre fine al silenzio sulla questione biocidio”.
    Lo scrivono in un comunicato gli studenti che protestano contro l’inceneritore, terra dei Fuochi e il biocidio.
    “Anni fa, mentre la nostra classe dirigente tentava di nascondere la realtà, pochi coraggiosi dottorə realizzarono contro inchieste, scoprendo che chi nasce nel nostro territorio soffre di un indebolimento a livello del dna, una condanna dalla nascita a una probabilità molto più alta di contrarre tumori e di morire di tumore rispetto a unə cittadinə di qualunque altra Regione; difatti, Acerra fa parte del “Triangolo della Morte”, una zona nota per incidenza e mortalità dei tumori notevolmente più alta rispetto al resto d’Italia”, spiegano.
    E poi aggiungono: “Dopo lo stanziamento di ulteriori 27 milioni di euro da parte della Regione all’inceneritore – Che potrebbero essere investiti per lavorare sulle ingenti problematiche ambientali, storiche e culturali che affliggono la nostra zona – noi studenti abbiamo preso coscienza della condizione drammatica in cui versa la nostra città e abbiamo sentito il bisogno di prenderci la scuola, uno spazio nostro ma aperto per confrontarci e organizzarci insieme contro il biocidio, la crisi climatica, contro l’incenerimento dei rifiuti, contro la classe dirigente della Regione Campania che pongono il loro guadagno sopra le vite dei cittadini.
    Con questa occupazione vogliamo che il biocidio torni sotto i riflettori di tutta la regione, vogliamo che le rivendicazioni di noi studentə acquistino una forza e abbiano un impatto mediatico altrimenti impossibile. Pretendiamo una gestione diversa dello smaltimento dei rifiuti, basata sul riuso e sul riciclo e su una economia circolare di essi;
    pretendiamo la fine delle politiche ecocide e di morte; pretendiamo la fine del silenzio da parte delle istituzioni circa il dramma della Terra dei Fuochi. Vogliamo che il governo nazionale e le istituzioni locali ci forniscano gli strumenti per lasciarci alle spalle la devastazione ambientale e gli strumenti per non doverla fronteggiare mai più. Proprio per questo ci vediamo tutti insieme il 13 gennaio a piazza Duomo alle ore 16,30″. LEGGI TUTTO

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    Napoli, in piazza Bellini mura greche della città utilizzate come pattumiera

    Napoli. Piazza Bellini continua a essere in balìa di vandali e teppisti che, specie nei fine settimana di movida, si nascondono tra migliaia di giovani che affollano i giardinetti.
    “Davvero mortificanti le immagini fotografiche che mi sono state inviate con le antiche mura greche della città utilizzate come pattumiera. Centinaia di bottiglie di vetro, bicchieri di plastica, cartacce e residui di banchetti improvvisati gettati senza vergogna in uno dei siti simbolo della città.
    Le tabelle turistiche cancellate con vernice spray. Serve tolleranza zero nei confronti di chi mortifica Napoli e i suoi inestimabili tesori. Chi insozza la città deve essere sanzionato come merita.
    E’ giunto il momento di tutelare le antiche mura della città dall’assalto dei vandali con ogni mezzo, ivi compresa la loro copertura con materiali che ne consentano la visione ma, al tempo stesso, le preservino dai nuovi barbari”.
    Queste le parole del deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli che ha ricevuto le segnalazioni fotografiche del degrado in piazza Bellini. LEGGI TUTTO

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    Casamicciola, nave bloccata: sub la staccano da catena di una boa

    La nave Maria Buono, che questa mattina è finita su una boa nel porto di Casamicciola a causa del forte vento a Ischia, rimarrà ancorata nel porto durante la notte e sarà trasferita domani al cantiere a Napoli.
    A seguito del blocco causato da una catena finita nell’elica, la nave è stata ormeggiata al molo nel corso della mattinata, permettendo lo sbarco dei passeggeri e dei veicoli imbarcati per la tratta da Ischia a Pozzuoli.
    Successivamente, i subacquei sono intervenuti per liberare la nave dalla catena che si era attorcigliata tra l’elica e il timone, impedendo la navigazione.
    Dopo il recupero, la nave sarà trasferita in cantiere a Napoli, dove verranno effettuati i necessari controlli per valutare l’entità dei danni subiti durante l’incidente. Le cause dell’accaduto saranno oggetto di indagine da parte dell’autorità marittima nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, ancora violenza in Pronto soccorso

    Si registrano in queste settimane ancora violenze a carico di operatori sanitari nei pronto soccorso della nostra regione. Si intensificano le richieste al Prefetto di Napoli di un intervento forte di presidi di pubblica sicurezza per maggiore controllo e tutela dell’ordine pubblico.Naturalmente inizia la protesta e la minaccia di sciopero da parte del sindacato degli infermieri a tutela degli operatori. Il quadro descritto delinea la grave situazione del Sistema Sanitario Nazionale che peggiora sempre di più.
    La difficoltà economica restringe le possibilità di cure adeguate, come se si vivesse costantemente in una situazione di emergenza/ urgenza. La carenza significativa di medici ed infermieri sottopone a turni lavorativi stressanti il personale dei pronto soccorso, che deve fronteggiare una marea di pazienti sintomatici ed urgenti.
    Di fronte a una situazione altamente critica, il silenzio della politica è assordante.La presidente del Consiglio peraltro afferma che l’autonomia potrà essere un volano positivo anche per il mezzogiorno, dimenticando che già attualmente esiste una migrazione notevole di pazienti verso il nord.
    Il gravoso handicap esistente sia delle strutture che del personale ha spostato enormi erogazioni finanziarie dalle regioni meridionali verso il settentrione, aumentando il gap già esistente.
    Nella sanità abbiamo già sperimentato con la pandemia da Covid 19 che le diverse programmazioni regionali hanno prodotto risultati contrastanti prevalentemente a vantaggio del nord. Allo stato attuale non si prevedono, nella manovra di bilancio, aumenti di finanziamento da parte del governo al S.S.N.
    In Campania non si percepiscono, d’altra parte, tentativi di organizzazione di medicina territoriale per affrontare le emergenze stagionali senza affollare gli ospedali. Attualmente di fronte all’aumento di ricoveri per polmoniti e Covid non è stato predisposto un piano per fronteggiare l’aumentata richiesta di cure da parte della collettività.
    La medicina territoriale è carente, non ha ancora una dimensione di organicità per poter affrontare e gestire l’emergenza; nel contempo gli ospedali ridiventano superaffollati determinando caos e favorendo gesti e atti di violenza contro il personale.
    Cosa dedurne? Che le risorse finanziarie governative destinate alla sanità pubblica sono insufficienti e che altrettanto si deve dire per il numero degli addetti. In alcune regioni si è riusciti ad organizzare i servizi con uno standard accettabile. In Campania, invece, proprio la mancanza di processi di organizzazione dei servizi, l’inefficienza del sistema diventa sempre più preoccupante ed inevitabilmente favorisce ingiustificati atti di violenza.
    Luigi Santini LEGGI TUTTO

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    Napoli, occupano abusivamente casa di 75enne con figlio invalido in via Stadera

    Nuovo caso a Napoli di occupazione abusiva di un alloggio popolare segnalato al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.La signora Anna Altamura, 75enne con un figlio invalido proprietaria di una casa popolare in via Stadera al civico 80 in quanto erede unica dei genitori che l’avevano acquistata dall’IACP, lo scorso 29 settembre faceva rientro dopo un periodo trascorso a casa della figlia e trovava l’immobile occupato da alcuni nuclei familiari di origine colombiana.
    Gli stessi occupanti erano riusciti ad entrare procurandosi le chiavi da una conoscente della proprietaria cui la casa era stata affidata per un periodo transitorio. Dopo diverse denunce a seguito delle quali c’è stato anche l’intervento dei Carabinieri, la signora Anna non è ancora riuscita a rientrare in casa propria.
    “Sono centinaia le occupazioni abusive in atto, ma non esiste ancora un quadro chiaro su cosa avvenga all’interno delle case popolari a Napoli e in tutte le città metropolitane – ha commentato Borrelli.
    Spesso a gestire le assegnazioni sono organizzazioni criminali, altre volte ci troviamo di fronte a casi di soprusi orchestrati da occupanti abusivi ai danni di anziani o persone sole per indurli ad andare via liberando altre case da occupare.
    Altre volte ancora, come il caso della signora Anna, si viene ingannati da persone che entrano in casa con una scusa e poi non vogliono più andar via. In questo quadro la priorità è fare chiarezza su chi occupa gli alloggi popolari, con quali titoli e se è in regola con i pagamenti alle amministrazioni.
    Una operazione verità non più rinviabile visto il crescente numero di segnalazioni che riceviamo quotidianamente. E’ giunto il momento che enti gestori e le amministrazioni pubbliche facciano la loro parte per stroncare la presenza criminale e il mercimonio di affari inaccettabili che avvengono in questi luoghi”. Queste le parole del deputato Borrelli che seguirà la vicenda.
    “Ho 75 anni e un figlio invalido, non ho molto tempo davanti per rientrare in possesso di casa mia – afferma Anna Altamura. Sono seriamente preoccupata perché da oltre tre mesi vedo nuclei familiari di extracomunitari alternarsi nella mia abitazione senza sapere cosa accade e senza poter nemmeno recuperare le mie cose.
    Ho anche staccato le utenze ma vedo che luce e gas sono ancora operativi. Non vorrei che si fossero allacciati abusivamente a qualche contatore e poi sarei io a pagarne le conseguenze. Il mio errore? Essermi fidata di una persona che credevo amica alla quale avevo offerto ospitalità. Mai avrei pensato che la stessa desse le mie chiavi a terzi per poi scomparire. Non vorrei che fosse tutto premeditato.
    Mi sono rivolta ai Carabinieri, ho denunciato, ma resto ancora fuori casa. Abbiamo acquistato con grandi sacrifici la casa dal Comune e adesso non posso viverla con la mia famiglia. Tutto questo non è giusto e chiedo aiuto alle istituzioni”. LEGGI TUTTO

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    Lotteria Italia, a Roma, Milano e Napoli quasi il 25% dei premi vinti

    Roma, Milano e Napoli: sono queste le tre ‘regine’ della Lotteria Italia 2023. In queste tre città infatti sono stati vinti, tra premi di prima, seconda e terza categoria ben 50 premi sui 210 totali estratti ieri sera durante la storica estrazione della Befana.
    +In particolare – segnala l’agenzia Agimeg – la capitale ha conquistato il primo posto, con ben 27 premi vinti alla Lotteria Italia. Quest’anno però Roma non ha visto premi di prima categoria. Delle 27 vincite, infatti, 25 sono premi di terza categoria da 20.000 euro ciascuno e solo due da 100.000 euro.
    Da notare inoltre che ben 19 sui 27 premi sono stati vinti a Roma città, mentre solo 8 in provincia. In totale, quindi, a Roma sono stati distribuiti premi per 700.000 euro. Al secondo posto di questa speciale graduatoria c’è Milano, molto staccata però da Roma, visti i ‘soli’ 14 premi vinti, ma con un importo totale da capogiro.
    Il capoluogo lombardo si è visto infatti assegnare il premio maggiore della Lotteria Italia 2023, quello da 5 milioni di euro che, insieme agli altri 13 premi di terza categoria, ha fatto arrivare le vincite totali a ben 5.260.000 euro. Sono stati invece 340.000 mila gli euro distribuiti dai 9 premi vinti a Napoli e provincia. Gli appassionati partenopei hanno vinto due premi da 100.000 euro e 7 da 20.000 euro.
    La classifica delle province più fortunate nell’ultima edizione della Lotteria Italia si completa con Torino, dove sono stati vinti 8 premi (tutti da 20.000 euro) e, appaiate a 7 premi vinti, Arezzo, Bologna e Firenze. Solo nelle due province toscane però è stato vinto, oltre ai premi di terza categoria, anche un premio da 100.000 ciascuna.
    A Salerno sono invece andati 6 premi totali e precisamente quello da 2,5 milioni di euro, 2 da 100.000 e 3 da 20.000 euro. Da notare che cinque premi di terza categoria sono stati assegnati a biglietti acquistati online. LEGGI TUTTO

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    Napoli, via Maddalena invasa dai rifiuti nella notte della Befana

    I residenti di via Maddalena a Napoli hanno inviato una foto denuncia al deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli, per denunciare lo stato di profondo degrado in cui versa la strada nella notte della Befana.
    Quintali di rifiuti giacciono abbandonati in strada fino a invadere la carreggiata. Contemporaneamente i cassonetti dei rifiuti risultano clamorosamente vuoti.
    “Ci troviamo di fronte a un paradosso inaccettabile che spesso si registra in questa strada e nelle zone limitrofe – ha commentato Borrelli. Rifiuti di ogni genere abbandonati sui marciapiedi e sulla carreggiata mentre i cassonetti per la raccolta dei rifiuti restano inutilizzati. In questo caso è del tutto evidente che si tratta in larga parte di cartoni e confezioni utilizzati dagli esercizi commerciali e sversati illegalmente in strada.
    La vendita delle calze ha aggravato la situazione. Agli imballaggi si vanno ad aggiungere poi i sacchetti dell’indifferenziata e dell’umido di alcuni residenti che, invece di fare pochi passi per conferirli regolarmente, preferiscono insozzare le strade del loro quartiere.
    Una inciviltà fuori controllo che viene alimentata dallo svolgimento dei mercatini abusivi e deve essere contenuta attraverso il puntuale sanzionamento di tutti coloro, commercianti o residenti che siano, abbandonano rifiuti in strada, prevedendo altresì turni straordinari di pulizia da parte dell’Asia”. Queste le parole di Borrelli. LEGGI TUTTO

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    Arzano, il Comune le assegna un alloggio popolare in via Tavernola, ma lo trova già occupato

    Arzano. Il Comune le assegna un alloggio popolare in via Tavernola, ma lo trova già occupato da una donna con al seguito i figli minori provenienti dal rione Salicelle di Afragola.
    Una vicenda che vede protagonista e vittima una donna residente ad Arzano, che attualmente risulta legittimamente assegnataria di un alloggio. La signora, che vive del suo lavoro in una, aveva inviato regolare domanda dove la stessa sarebbe figurata ai primi posti in merito alla locazione di un appartamento popolare.
    Espletate le varie formalità di rito, alla donna sarebbero state consegnate le chiavi dell’abitazione. Quando la stessa si è recata sul posto per prendere possesso dell’alloggio ha trovato due sorprese.
    Innanzitutto non avrebbe trovato alcun muro di contenimento (che per legge si innalza onde evitare spiacevoli occupazioni) constatando, poi, che l’alloggio del pianerottolo risultava occupato. Immediatamente la donna si sarebbe messa in contatto con i responsabili del Comune di Arzano, senza ovviamente al momento sortire alcun effetto.
    Uno stato di cose che ha confermato l’occupazione abusiva dell’alloggio da parte della donna con al seguito alcuni minori. Dopo un susseguirsi di telefonate, la povera donna è in attesa che il Comune formalizzi regolare denuncia contro l’occupante abusivo. La donna si sarebbe anche recata dai carabinieri per denunciare l’occupazione abusiva dell’appartamento di cui è assegnataria come da atti comunali.
    Proprio gli alloggi popolari comunali di via Tavernola sono finiti al centro di una serie di indagini della Polizia locale che ha scoperto numerosi occupanti abusivi insediatisi nel corso degli anni a seguito anche dei mancati controlli del comune con alcuni denunziati anche per furti di energie elettrica e acqua.
    Il sistema Il sistema utilizzato è quasi sempre lo stesso. Le donne, madri di piccoli bambini, vengono inviate dai clan a occupare le abitazioni, (fatti avvenuti anche per il rione 167). Poi arrivano gli altri componenti della famiglia. Addirittura pochi mesi fa, i residenti avevano autonomamente deciso di chiudere anche con apposito motore e corrente elettrica a “scrocco” del comune il cancello automatico.
    G. B. LEGGI TUTTO

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    Napoli, come fare domanda per il Servizio Civile Universale 2024 : 507€/mese

    Il Comune di Napoli ha avviato una ricerca per 35 giovani da impiegare nel servizio civile universale nel 2024. La retribuzione sarà di 507,30 euro al mese per un periodo di 12 mesi. I candidati, che devono avere un’età compresa tra 18 e 28 anni, svolgeranno le loro mansioni per la pubblica amministrazione in diversi settori, con un impegno di 25 ore settimanali, distribuite su 5 giorni.Questa è un’opportunità significativa per molti giovani che avranno la possibilità di fare un’esperienza formativa e remunerata presso l’amministrazione comunale di Napoli. La data limite per presentare la domanda di partecipazione è fissata per il 15 febbraio 2024, alle ore 14,00.
    Il progetto
    All’interno del Bando Servizio Civile Universale, il Palazzo San Giacomo ha introdotto il Progetto denominato “Napoli città dei giovani 2023”, rivolto a 35 potenziali giovani volontari. I volontari del servizio civile saranno chiamati a svolgere le loro attività per cinque ore al giorno per cinque giorni a settimana, per un periodo totale di dodici mesi.
    I potenziali operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda online (DOL), accessibile tramite PC, tablet, e smartphone.
    L’Assessora al Lavoro ed ai Giovani, Chiara Marciani, ha sottolineato l’importanza di questa opportunità per i giovani napoletani. Ha affermato: “Il servizio civile permetterà a tanti giovani di vivere un’esperienza unica al servizio del proprio territorio, della propria città e di orientarsi nel mondo del lavoro… Un’occasione preziosa per pensare al proprio futuro e acquisire nuove competenze e nuove conoscenze“.
    Rimborso spese
    Riguardo ai dettagli pratici, il periodo di volontariato è riconosciuto a fini previdenziali su richiesta dell’interessato. Se il volontario risiede in un Comune diverso da quello di assegnazione del progetto, ha diritto a un rimborso delle spese di viaggio per raggiungere il luogo di destinazione e per tornare al luogo di residenza al termine del servizio. È prevista inoltre un’assicurazione obbligatoria a carico dell’ente.
    Requisiti per partecipare
    Per presentare domanda di partecipazione, i candidati devono possedere la cittadinanza italiana, o di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, o di un Paese extra Unione Europea a patto che il candidato risieda regolarmente in Italia. Devono inoltre aver compiuto 18 anni e non aver superato i 28 anni alla data di presentazione della domanda, ed essere privi di condanne penali.

    Cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, oppure di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
    Aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
    Non aver riportato condanna, anche non definitiva, alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo oppure ad una pena, anche di entità inferiore, per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, oppure per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

    Il progetto intende impiegare i volontari in attività di sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese, nonché fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva. LEGGI TUTTO

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    Arzano, ennesimo furto notturno: assalto al distributore di carburanti

    Arzano. Befana amara per i commercianti arzanesi: non si ferma l’ondata di furti. Stanotte assaltato il distributore di carburante BM su Corso D’Amato.
    Il Comitato anticamorra per la Legalità con in testa il Vescovo di Napoli don Domenico Battaglia,  gli ex parlamentari del Pd, Paolo Siani e Sandro Rutolo hanno investito, dopo la inarrestabile recrudescenza criminale che sta attanagliando Arzano, direttamente il Prefetto di Napoli Michele Di Bari che avrebbe già avviato e messo in programma un tavolo sull’Ordine Pubblico e Sicurezza dopo l’ennesimo furto con scasso.
    Dopo il secondo furto con scasso nel giro di pochi giorni ai danni del bar “Eugenio Caffè”, stanotte è toccato al distributore su Corso D’Amato dove i ladri, dopo aver divelto la serranda dell’ufficio hanno portato via tutto quanto era presente all’interno.
    Una situazione drammatica nonostante le infelici rassicurazioni della sindaca Vincenza Aruta che durante il discorso di fine anno, aveva evidenziato dell’infondatezza dell’allarme criminalità bollando gli episodi come “fisiologici” e di criminalità “spicciola”.
     E’ una escalation senza fine di furti e raid notturni tra i commercianti
    Appena qualche giorno fa è toccato al bar “Vi.Mi.” di via Volpicelli. I ladri hanno prima sfondato le vetrine con un auto a mo’ di ariete e successivamente fatto irruzione nel bar portando via circa 7000 euro di refurtiva. Appena qualche ora prima dall’ennesimo furto, era toccato alle vetrine di un negozio essere sfondate in via Pecchia.
    Un’escalation senza tregua che ha già visto finire nel mirino la paninoteca “HotDog” di via Sette Re, le pizzerie Leopollo, Mister Chicken, il bar “Eugenio Caffè” e un negozio di abbigliamento “Luan” di via Sette Re. Una singolare per quanto grave sequenza di furti che potrebbe nascondere aspetti legati al clan della 167.
    G.B. LEGGI TUTTO