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    L’EPISODIO Sant’Antonio Abate, fuggono a bordo di un suv rubato: una persona arrestata, caccia ai complici

    A Sant’Antonio Abate i carabinieri della sezione radiomobile hanno arrestato per resistenza e ricettazione Luca Merolla, 50enne di Boscoreale già noto alle forze dell’ordine. E’ pomeriggio e la gazzella percorre le strade della città quando viene notata un’Alfa Stelvio con a bordo 3 persone. I carabinieri non perdono d’occhio il potente suv: da accertamenti risulta rubato lo scorso 19 dicembre, parte l’inseguimento.
    L’inseguimento rocambolesco dura diversi chilometri tra corse contromano e danni alle auto in transito fino a quando lo Stelvio non prosegue la propria corsa in un terreno agricolo. I fuggitivi abbandonano l’auto ancora in movimento e i carabinieri riescono a bloccare, a via Lenza, l’autista.
    Nell’auto – sequestrata – rinvenuti un paio di guanti neri, un cappello da baseball e 210 euro in contanti. L’auto è stata sottoposta ad accertamenti tecnici da parte dei carabinieri della sezione rilievi del nucleo investigativo del gruppo di Torre Annunziata. Indagini che continuano per i militari di Castellammare impegnati per individuare i 2 complici. L’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Arzano, ladro al ristorante: arrestato grazie a una telefonata anonima al 112

    Questa notte ad Arzano i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria e i militari della tenenza di Arzano hanno arrestato per furto aggravato Gioacchino Piscopo, 36enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
    Sono le 2 di notte e la gazzella – allertata dal 112 – a via Pecchia per la segnalazione di un furto nel ristorante Satya. I carabinieri – impegnati in uno dei quotidiani servizi di prevenzione disposti della Compagnia di Casoria – sono a poche centinaia di metri entrano nell’attività commerciale e trovano il 36enne con le “mani nel sacco”.
    Pochi secondi e, nonostante un breve tentativo di fuga, l’uomo viene immobilizzato e arrestato.
    Nell’auto di Piscopo sono state rinvenute alcune bottiglie tra vino e champagne sulle quali sono in corso accertamenti. Il veicolo e la refurtiva sono stati sequestrati. L’arrestato è in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Tentata rapina alle poste di Francavilla al Mare: condannati 5 napoletani

    Il Tribunale di Chieti ha condannato cinque persone, tutte di Napoli, per tentata rapina all’ufficio postale di viale Majella a Francavilla al Mare.
    Si tratta di Emilio Santillo di 53 anni, Leonardo Musdace di 51, Giancarlo Di Pinto di 45 anni, condannati ognuno a 2 anni e due mesi di reclusione e 700 euro di multa, e di Raffaele Rende, 50 anni, e Arturo Gatto di 38 anni, che hanno avuto due anni di reclusione e 666 euro di multa.
    Il pm Lucia Campo aveva chiesto per tutti l’assoluzione perché il fatto non sussiste dall’accusa di tentata rapina e la condanna per tutti, a un anno e due mesi, per aver alterato la targa di un ciclomotore sul quale viaggiavano Santillo e Musdace il giorno del tentato colpo ovvero il 5 dicembre del 2019.
    I cinque furono bloccati dalle forze dell’ordine
    Da questa accusa Rende e Gatto sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Secondo l’accusa, i cinque in concorso fra loro avevano compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a consumare la rapina nell’ufficio postale, utilizzando per raggiungere lo scopo cappelli e scalda collo per non farsi riconoscere in volto.
    Ma non riuscirono a portare a termine il loro intento in quanto l’azione criminosa venne interrotta dall’intervento delle forze dell’ordine. LEGGI TUTTO

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    Pomigliano, ferimento del proprietario di “Studio Tattoo”: arrestato il pistolero

    Arrestato a Pomigliano il pistolero che la scorsa estate ferì a colpi di pistola il titolare di “Studio Tattoo”.
    Stamane infatti i Carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Nola su richiesta della locale Procura, nei confronti di un soggetto, A.V., 25enne originario domiciliato a Pomigliano d’Arco, pregiudicato, nei cui confronti vi sono gravi indizi di colpevolezza, in ordine ai reati di porto detenzione e ricettazione di un’arma, utilizzata per cagionare lesioni personali.
    L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola e condotta dai Carabinieri del N.O.R.M. – Sezione Operativa della Compagnia di Castello di Cisterna , ha permesso di raccogliere gravi indizi in ordine all’autore dell’azione di fuoco, commessa in Pomigliano d’Arco il 16 giugno 2023, ove è stato esploso un colpo d’arma da fuoco all’indirizzo del negozio di tatuaggi “Studio Tattoo”, con sede nel centro cittadino, ferendo alla gamba il proprietario.
    L’immediato sopralluogo sul posto e le successive indagini, hanno permesso di recuperare l’arma utilizzata per il delitto, una Smith e Wesson cal. 38, rubata in un’abitazione in provincia di Trento diversi anni fa, nonché di ricostruire l’andamento della vicenda delittuosa. LEGGI TUTTO

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    Napoli, nell’ex Eca di Materdei inaugurato nuovo asilo nido Rocco Jemma

    A NAPOLI, da oggi l’ex Eca di via Amato da Montecassino, a Materdei, ospita le bambine e i bambini dell’asilo nido Rocco Jemma. L’edificio è stato inaugurato questa mattina dal sindaco Gaetano Manfredi e dall’assessora all’Istruzione e alle Famiglie Maura Striano, insieme al consigliere comunale Rosario Palumbo e al presidente della seconda Municipalità Roberto Marino. “L’intervento – si legge in una nota del Comune – rientra in un progetto più ampio finalizzato a trasformare la struttura in un polo per l’infanzia”.Il trasferimento delle bambine e dei bambini che frequentano il nido Rocco Jemma si è reso necessario per realizzare nell’edificio di via Guglielmo Appulo un intervento di adeguamento sismico, funzionale ed energetico per il quale sono stati stanziati 4.763.432,14 euro. Quello che riguarda il nido Rocco Jemma, infatti, è uno dei 28 progetti ammessi al finanziamento del ministero dell’Istruzione nell’ambito delle misure del Pnrr per un importo complessivo di circa 83 milioni e mezzo di euro, cui si aggiungono altri 11 milioni circa del fondo Opere Indifferibili stanziati dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
    “Grazie ai fondi del Pnrr – ha detto Manfredi – abbiamo avviato importanti interventi di riqualificazione degli asili nido e delle scuole dell’infanzia di tutto il territorio comunale sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista funzionale. Questo ci consentirà di avere edifici e servizi all’avanguardia. In sinergia con le Municipalità, e, in questo caso specifico, la Seconda Municipalità, abbiamo individuato le strutture che potessero ospitare bambine e bambini nella fase dei lavori, in modo tale da garantire la continuità ed evitare disagi per i genitori. Grazie alle risorse del bilancio comunale abbiamo potuto recuperare e rendere funzionali queste strutture”.
    “Soltanto per la bonifica dell’edificio dell’ente comunale di assistenza sono stati investiti 18mila euro – ha spiegato Striano – mentre abbiamo destinato ben 600mila euro all’esecuzione di importanti lavori di ripristino, messa in sicurezza e ristrutturazione della struttura. Abbiamo anche sgombrato l’ex alloggio del custode, sito alle spalle dell’edificio, recuperando il giardino e proseguiremo perché intendiamo restituire al territorio uno spazio per l’infanzia e per le famiglie recuperando la vocazione dell’ex Eca. Nei nostri progetti c’è la realizzazione di un polo per l’infanzia, che comprenderà l’attuale nido, una scuola per l’infanzia e una ludoteca utilizzando l’ex edificio scolastico. Inoltre, siamo già in contatto con alcuni interlocutori che sono interessati a recuperare la chiesa all’interno della struttura che è stata oggetto di atti vandalici”.
    “Ringrazio il sindaco e l’assessore – ha sottolineato Palumbo – perché, mentre il governo è impegnato ad accorpare le scuole, creando disparità sui territori, noi apriamo nuove strutture dimostrando la chiara visone che l’amministrazione Manfredi ha sempre avuto sul tema. In particolar modo ringrazio i nostri tecnici che hanno lavorato con assiduità, i genitori e le maestre della struttura scolastica che ci hanno accompagnato in questo percorso. Quando, quasi due anni fa, proposi di riqualificare questa struttura prendemmo un importante impegno con il territorio. Oggi quell’impegno viene mantenuto con un’ulteriore promessa: valorizzare sempre di più il quartiere Materdei e le sue vocazioni culturali, sociali e storiche”. LEGGI TUTTO

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    Diffamazione all’influencer Imperatrice: il 26 gennaio la decisione del Tribunale su Pino Grazioli

    Il 2 gennaio scorso, davanti al Tribunale di Napoli in composizione monocratica, si è tenuta l’udienza predibattimentale del processo che vede imputato di diffamazione col mezzo della stampa il sig. Giuseppe (detto Pino) Grazioli Somma, giornalista pubblicista, e nella veste di persona offesa la nota influencer napoletana Mariagrazia Imperatrice.
    La vicenda riguarda alcune trasmissioni del giornalista Pino Grazioli Somma sulla piattaforma Facebook, che prendevano di mira la signora Imperatrice. In particolare il cronista, nel commentare la notizia diffusa il giorno di Natale 2022 dalla influencer, che aveva annunciato a sua nonna – anch’essa conosciuta per le sue apparizioni su Facebook come Nonna Margherita – ed ai suoi follower di aspettare un bambino, la chiamava sardonicamente “Cenerentola”, e si chiedeva chi tra i 7 nani fosse il padre del nascituro, canzonandola in vernacolo: “Cenerentola è incinta! Chi è stato dei sette nani chi è stato? Chi sette nani è stato? Cucciolo, Pisolo, Brontolo, Chiavetonolo, Mammolo, Trombettonolo …”.
    Sicché, il pubblicista Pino Grazioli Somma è chiamato a rispondere di diffamazione aggravata, perché, a leggere il capo di imputazione, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità di giornalista pubblicista, nel corso di dirette avviate sulla piattaforma Facebook”, avrebbe sostenuto che “non era nota l’identità del padre del nascituro, avendo la sig.ra Imperatrice numerosi partner … così provocando i commenti di altri utenti della piattaforma che a loro volta la denigravano”.
    Il processo contro il cronista Pino Grazioli Somma, nel quale la signora Imperatrice si è costituita Parte civile con il patrocinio dell’avvocato Francesco Cafiero de Raho, e che all’udienza del 2 gennaio ha visto respinta la richiesta di non luogo a procedere avanzata dal difensore del giornalista, avvocato Massimo Viscusi, proseguirà il prossimo 26 gennaio davanti al Giudice della sez. VII.ma del Tribunale di Napoli, dott.ssa Maria Brunetti Pierri. LEGGI TUTTO

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    Secondigliano, rissa tra coetanei: denunciati tre giovanissimi

    Era stato accoltellato nel corso di una rissa tra coetanei il 17enne di Secondigliano arrivato ieri pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli.
    Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, erano infatti intervenuti in Strada Comunale dei Cavoni per la segnalazione di una persona ferita.
    Gli operatori, giunti prontamente sul posto, avevano trovato personale del 118 che stava già soccorrendo un giovane  poi trasportato presso l’Ospedale Cardarelli.
    L’immediata attività di indagine, svolta dagli agenti del Commissariato Secondigliano, ha consentito di accertare che il ferito era rimasto coinvolto, insieme ad altri due coetanei, in una lite scaturita da futili motivi; inoltre, gli operatori hanno rinvenuto e sequestrato due mazze da baseball ed un coltello a farfalla della lunghezza di 15 centimetri.
    Denunciati per rissa e lesioni tre giovani tra i 17 e i 18 anni
    Per tali motivi, tre napoletani, tra i 17 e i 18 anni, sono stati denunciati per rissa e lesioni personali aggravate; due di essi sono stati, altresì, denunciati per porto abusivo di armi e porto di armi od oggetti atti ad offendere. LEGGI TUTTO

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    Colpo di pistola contro l’associazione Napoli Invita al rione Sanità

    Napoli. Dopo l’attentato ai danni dell’associazione Mani tese in piazza Cavour un nuovo atto di aggressione vigliacca colpisce l’associazione Napoli Invita del rione Sanità.Un colpo di pistola nella vetrata dell’associazione. La scoperta è stata fatta oggi alla riapertura della struttura, Nel dà notizia sui social Vincenzo Minei, uno dei responsabili postando anche la foto del foro di proiettile.
    “Inizia un nuovo anno, ma nella nostra città non cambiano certe pessime abitudini. Aprendo la nostra sede di CASA SANITA’ abbiamo trovato un regalino che qualcuno ci ha fatto, il proprio personalissimo augurio, con un colpo di pistola contro la vetrina della stessa sede”, scrive Minei.
    E poi spiega: “È partita ovviamente la denuncia contro ignoti, augurandoci che sia solo l’imprudenza di qualcuno che ha avuto la pessima idea di festeggiare in questo modo. Ma se fosse un’intimidazione sappia, chiunque sia, che noi siamo al nostro posto; chi sta nel posto sbagliato è qualcun altro.
    A piazza Cavour, vicino al Rione Sanità – e questa è sicuramente una incursione – sono entrati nella sede di MANI TESE e hanno portato via delle cose in maniera scientifica e mirata. Che dire, poi, delle solite vittime dell’idiozia di chi, oltre ai botti illegali, usa armi per sparare in aria…
    Ha ragione don Luigi Merola, ex parroco di Forcella, quando dice che ai genitori che detengono armi per Capodanno, e le utilizzano, vanno tolti i figli preventivamente poiché c’è sicuramente l’ombra della camorra dietro e chi, anche se non ne fa parte ma lo accetta e ne fa esibizione, fallisce nel compito educativo.
    Ma bisogna anche dargli gli strumenti per essere pienamente genitori e cittadini, perché a loro volta non gli è stato insegnato! Ecco perché serve una sinergia di tutti, non solo repressiva ma educativa”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, il prefetto annuncia: drappelli di polizia agli ospedali San Paolo e San Leonardo

    La disposizione di due drappelli delle forze dell’ordine presso gli ospedali San Paolo di Napoli e San Leonardo di Castellammare di Stabia, ma anche la decisione di considerare tutti i presidi ospedalieri come obiettivi sensibili.
    E’ quanto ha stabilito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, in seguito agli ultimi episodi di violenza nei confronti del personale sanitario nelle aree dei pronto soccorso.
    “La sanita’ e’ un argomento sacro e la salute delle persone e’ un argomento che ha una sua sacralita’ – sottolinea il prefetto – e il personale medico, paramedico e, in generale, del comparto sanitario ha la nostra piena solidarieta’, perche’ questi atti non trovano giustificazione da qualsiasi parte li si guardi”.
    Parlando con i giornalisti al termine della riunione del Comitato, Di Bari evidenzia che, su questo terreno, non si parte dall’anno zero.
    “Gia’ in quattro ospedali – ricorda – ovvero il Santobono, l’Ospedale del mare e il Vecchio Pellegrini di Napoli e il San Giuliano di Giugliano, gia’ erano stati disposti dei drappelli.
    Drappelli di polizia presenti già in altri 4 ospedali
    Oggi, con sacrifici enormi in termini di personale, abbiamo deciso di disporre altri due drappelli. E’ una risposta che riteniamo efficace se la paragoniamo al perimetro complessivo della sicurezza che deve riguardare l’accezione presidi sanitari”.
    Oltre a questo, precisa il prefetto, “abbiamo anche deciso che tutti i presidi sanitari diventino obiettivi sensibili. Cio’ significa che – prosegue – anche le forze di polizia territoriali, sono chiamate a fornire un contributo fattivo in termini di vigilanza e controllo, ma anche di sosta presso queste strutture sanitarie, perche’ tutto questo concorre a una deterrenza importante”. LEGGI TUTTO

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    Varcaturo, aggressione a personale 118 “perché rovina immagine hotel”

    “L’ambulanza rovina l’immagine dell’Hotel”. Questo è il motivo per cui, secondo quanto denunciato da Vincenzo De Luca di Intersecurity onlus attraverso Nessuno Tocchi Ippocrate, il personale del 118 avrebbe subito un’aggressione nei pressi di una struttura ricettiva a Varcaturo, frazione di Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli.
    Verso le 10:30 di stamattina, il personale dell’automedica Varcaturo è stato allertato insieme all’ambulanza India per un codice rosso in via Domiziana a Varcaturo, presso un noto hotel della zona, per un tentato suicidio. Secondo il racconto del personale sanitario, mentre il medico raccoglieva i dati anamnestici del paziente, il proprietario dell’hotel avrebbe intimato all’autista soccorritore di spostare l’ambulanza dall’ingresso della struttura, affermando che rovinava l’immagine dell’hotel e gli faceva cattiva pubblicità.
    Dalle offese e minacce, l’albergatore sarebbe passato ai fatti, colpendo con pugni il soccorritore “mentre la moglie e la figlia offendevano verbalmente l’infermiera”. L’equipaggio, su indicazione della centrale operativa, si è allontanato dalla scena considerata “non sicura”. Inoltre, mentre gli uomini salivano a bordo, “albergatore e famiglia hanno preso a calci e pugni i mezzi di soccorso”. Attualmente, l’autista si trova in pronto soccorso per curare le ferite provocate dai pugni.
    Secondo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, questa è la quinta aggressione nel territorio dell’Asl Napoli 2 Nord dall’inizio dell’anno e la settima in provincia di Napoli. Nel pomeriggio, alle 17, è previsto un vertice in Prefettura convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, per discutere del potenziamento della sicurezza nelle strutture sanitarie. LEGGI TUTTO

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    Controlli della polizia a Mergellina: identificate oltre 450 persone

    Nello scorso fine settimana, gli agenti dell’ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico, con l’ausilio di personale della Polizia Locale, hanno effettuato controlli nella zona movida degli “chalet” di Mergellina e in largo Sermoneta.
    Nel corso dell’attività sono state identificate 462 persone, di cui 73 con precedenti di polizia, controllati 115 veicoli, di cui uno sottoposto a confisca, un secondo a sequestro ed un terzo a fermo amministrativo, e contestate 13 violazioni del Codice della Strada. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Truffa ad anziani a Sondrio, denunciata coppia di Napoli

    Nella mattina del 5 dicembre scorso i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Sondrio, in Lombardia, e della Stazione di Morbegno hanno deferito all’autorità giudiziaria per il reato di truffa in danno di anziani una coppia di conviventi residenti a Napoli.
    I due, già noti alle forze di polizia, provenienti da Milano con un’auto presa a noleggio, sono stati seguiti dai militari sino al centro di Chiavenna e lì fermati e perquisiti. All’interno della macchina i Carabinieri hanno subito trovato alcuni oggetti d’oro sottratti alle vittime delle truffe commesse il giorno precedente a Morbegno e a Chiesa in Valmalenco.
    In seguito, altri oggetti sono stati trovati dalla perquisizione effettuata nel bed and breakfast di Milano dove erano alloggiati sono stati recuperati i restanti gioielli a loro consegnati dalle stesse vittime, insieme alla somma di 19 mila euro circa in contanti. La refurtiva è stata posta sotto sequestro per la successiva restituzione ai legittimi proprietari. LEGGI TUTTO