More stories

  • in

    Blitz antidroga al Rione Sanità: arresti e perquisizioni

    Sveglia movimentata per i trafficanti di droga del rione sanità a Napoli.
    La Polizia di Stato, infatti, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Napoli, sta conducendo una vasta attività di polizia giudiziaria nei confronti di esponenti di un sodalizio criminale dedito al traffico di stupefacenti nella zona della Sanità.
    Gli uomini della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di P.S. Arenella stanno dando esecuzione a un provvedimento cautelare nei confronti di numerosi soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti. LEGGI TUTTO

  • in

    Secondigliano, crolla solaio in via Giovo: sgomberate 9 famiglie

    Tragedia sfiorata ieri sera a Secondigliano dove è crollato, il solaio in una palazzina di due piani. L’edificio si trova in via Paolo Giovio. Non si registrano feriti.
    Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Locale, i Vigili del fuoco e la Protezione Civile Comunale. Dopo il primo crollo, per il quale è stato necessario lo sgombero di 9 appartamenti, è stata interessata da un secondo crollo anche una parete interna posta a confine con l’edificio attiguo con accesso da via Monte Faito.
    I detriti cadendo hanno invaso il cortile dello stabile vicino determinando lo sgombero di altri due appartamenti.
    Sono in corso le verifiche negli immobili e le operazioni per lo sgombero dei nuclei familiari che hanno trovato sistemazione autonoma ad eccezione di due famiglie nelle quali sono presenti in una due minori e nell’altra due ultranovantenni allettati della cui sistemazione si stanno occupando i servizi sociali.
    Gli assessori Antonio De Iesu e Luca Trapanese hanno seguito per tutta la notte l’operato dei servizi in costante contatto con il sindaco Manfredi.
    Stamane si faranno ulteriori verifiche per stabilire la staticità degli edifici e stabilire chi potrà rientrare nelle proprie abitazioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, il detenuto suicida è Andrea Napolitano: uccise la compagna e diede fuoco alla casa

    Il detenuto suicida oggi nel carcere di Poggioreale era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua compagna.
    Si tratta di Andrea Napolitano, 40 anni, un anno fa condannato al carcere a vita per aver ucciso Ylenia Lombardo, 33enne di San Paolo Belsito, in provincia di Napoli. La ragazza fu lasciata esanime a terra dal 40enne che non trovava una carta prepagata con 15mila euro.
    Subito dopo, Napolitano diede fuoco all’appartamento. All’epoca, Napolitano era gia’ in cura presso il centro di igiene mentale.
    ”Mi colpisce la grande determinazione con cui il detenuto 40enne di Poggioreale si è suicidato a metà mattinata oggi. Era a rischio suicidario da un anno, era seguito e monitorato. Chi cura i malati mentali liberi o persone con sofferenza psichica? Il Dipartimento di Salute Mentale. Bene! Il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) è formato da psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori, oss.
    Dunque per curare la malattia mentale non occorre solo lo psichiatra, motivo per il quale anche in carcere, per curare i malati mentali occorrono queste figure professionali, dunque una U.O.S.D. (Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale). Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, deve esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere”.
    A dirlo è Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale dopo il suicidio a Poggioreale di un giovane detenuto. LEGGI TUTTO

  • in

    Lettere licenziamento a lavoratori ditta pulizie Pomigliano

    Risale la tensione tra i 18 lavoratori addetti alle pulizie civili nel Centro ricerche Fiat di Pomigliano d’Arco, che in questi giorni stanno ricevendo le lettere di licenziamento dalla ditta che dal 1 febbraio lascerà il posto alla nuova azienda che si è aggiudicata l’appalto e che ha proposto loro un contratto di lavoro ma dimezzando l’orario di lavoro.
    Una situazione che ha spinto le segreterie regionali campane della Filcams-Cgil e dell’Ugl Ambiente e servizi, a chiedere un incontro urgente con i vertici dell’azienda aggiudicatrice d’appalto per discutere del mantenimento dei livelli occupazionali e salariali delle maestranze.
    “Nonostante le organizzazioni sindacali stiano tentando di interloquire con le parti per conoscere l’esito degli incontri avuti tra Stellantis e la società subentrante – hanno scritto i segretari regionali di Filcalms e Ugl Ambiente e Servizi, Guglielmo Mastrogiovanni e Antonio Esposito – allo stato non si hanno notizie e rischiamo di arrivare lentamente al 31 gennaio nelle stesse drammatiche condizioni in cui ci ritrovavamo al 31 dicembre”.
    I sindacalisti sottolineano che la tensione tra i lavoratori è risalita, complici le lettere di licenziamento ricevute dalla società uscente, e l’assenza “ad intravedere sbocchi e definitive soluzioni, e non si escludono già dalle prossime ore nuove azioni di protesta incontrollate dei lavoratori con presidi fuori lo stabilimento di Pomigliano, stanchi di essere trattati come numeri e non come persone con una propria dignità, carichi familiari da tutelare e un salario da difendere a tutti i costi”.
    Gli esponenti delle due organizzazioni sindacali, infine, si dicono disponibili da subito ad un incontro “per la risoluzione della vertenza”. LEGGI TUTTO

  • in

    L’addio a Enzo Moscato, il drammaturgo che ha dato voce a Napoli

    Napoli ha salutato Enzo Moscato, il drammaturgo che ha raccontato la città e i suoi abitanti con un linguaggio crudo e poetico.
    La camera ardente è stata allestita alla Sala Assoli, il suo teatro di riferimento, dove la bara è stata esposta sul palcoscenico. Ai funerali, celebrati nella chiesa di San Ferdinando, hanno partecipato centinaia di persone, tra cui attori, registi, musicisti e politici.
    Toni Servillo, che ha recitato in molte opere di Moscato, ha ricordato il suo amico e maestro come un “grande autore che ha saputo seminare parole e pensieri meravigliosi”.
    Il regista Mario Martone ha sottolineato che Moscato “ha dato voce a Napoli come Eduardo e Viviani”, aggiungendo che “la sua voce non potrà più risuonare, ma nuove voci arriveranno”.
    Giuseppe Affinito, giovane attore e regista che ha studiato e recitato sotto la guida di Moscato, ha parlato di un “confine tracciato tra due mondi, un’utopia, un sogno”.
    Enzo Moscato è morto sabato sera all’età di 75 anni. Il suo lavoro ha lasciato un segno indelebile nella scena teatrale italiana e internazionale. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, busto Mussolini al Cardarelli: scatta l’inchiesta

    Un busto di Benito Mussolini esposto in una stanza dell’ospedale Cardarelli: sulla notizia con foto pubblicata dal sito Internapoli la direzione generale dell’ospedale ha avviato una inchiesta interna.
    E’ stato attivato, si legge in una nota, “il servizio ispettivo interno per verificare quanto riportato e individuare i responsabili di quanto segnalato”. La foto riportata dal sito mostra il busto del duce esposto accanto a un calendario del 2021 con la foto di Mussolini e il motto ‘Memento audere semper’.
    “Le norme e il codice di comportamento del dipendente pubblico – ricorda la direzione del Cardarelli – prevedono la massima neutralità da parte di chi lavora per la pubblica amministrazione e pertanto limita le esternazioni in merito a opinioni politiche, preferenze sessuali, credo religioso”.
    A seguito degli accertamenti “eventuali responsabili di comportamenti inappropriati saranno segnalati all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari”.
    Preziosi, individuare responsabile busto Mussolini al Cardarelli
     “Gravissimo che in un ospedale pubblico si tenga un busto di Mussolini, tanto più se quell’ospedale è il Cardarelli di Napoli, che ha una storia e un’immagine da preservare”, lo dice Barbara Preziosi, membro del Comitato Promotore Popolari Europeisti Riformatori (PER).
    “Questo è solo l’ultimo degli episodi che dovrebbero farci interrogare su ciò che sta avvenendo nel nostro paese e sul clima che si respira – prosegue Preziosi -. Bene che la direzione dell’Azienda Ospedaliera abbia avviato un’indagine interna per comprendere chi ha messo quel busto, in modo che si possano adottare le dovute sanzioni”.
    Preziosi evidenzia inoltre i rischi di una rinascita dell’ideologia fascista, un “attentato ai valori democratici che abbiamo faticosamente costruito nel corso degli anni. L’adesione a ideologie autoritarie mina la fiducia nella democrazia rappresentativa e promuove un clima di sospetto e divisione. Ci aspettiamo che gli esponenti di maggioranza prendano le distanze in modo netto e inequivocabil”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, domani sciopero Sapna: stop raccolta rifiuti in tutta la provincia

    Una mobilitazione di considerevole durata e intensità è in programma per domani, martedì 16 gennaio, con l’obiettivo di “difendere l’interesse collettivo dei cittadini e dei lavoratori della Sapna”.
    Questo è quanto rende noto la Cgil Funzione Pubblica, insieme a Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, annunciando lo sciopero presso l’azienda Sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli) della Città Metropolitana di Napoli, responsabile della raccolta rifiuti nella provincia napoletana.
    La prima azione di sciopero sarà di 24 ore, coinvolgendo la sospensione di tutte le attività degli impianti, dei siti, delle discariche e degli uffici della Sapna. Durante lo sciopero, i lavoratori saranno presenti in presidio sotto gli uffici della Regione di Palazzo Santa Lucia.
    I sindacati sottolineano che il Consiglio d’Ambito di Eda Napoli 3, il 29 dicembre scorso, ha deciso di adottare un modello gestionale misto a capitale pubblico-privato per i servizi di smaltimento rifiuti e gestione degli impianti nei Comuni dell’ambito Ato3.
    Questa decisione, secondo i sindacati, va contro gli impegni precedentemente assunti con le parti sociali, ponendo a rischio la società pubblica Sapna e il suo ruolo cruciale nel trattamento dei rifiuti non differenziati di 92 Comuni della Provincia di Napoli.
    I sindacati prevedono che questa privatizzazione possa compromettere la trasparenza e la legalità del processo, aumentando i costi di gestione e le tariffe applicate ai cittadini. Oltre a ciò, la frammentazione del ciclo integrato dei rifiuti può favorire l’infiltrazione di capitali illeciti. Gli scioperi annunciati sono progettati come una serie di giornate di interruzione completa della raccolta dei rifiuti, con il rischio di accumulo significativo nelle strade.
    I sindacati esprimono preoccupazione per l’effetto negativo sul mantenimento dei livelli occupazionali e delle professionalità degli impianti, delle discariche e della sede direzionale. Chiedono il ritiro immediato delle deliberazioni adottate dall’Ato Na3 e auspicano l’intervento tempestivo del sindaco metropolitano Manfredi, finora assente nei confronti istituzionali.
    G.B. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, allarme dei medici di famiglia: “Siamo a rischio aggressioni”

    Ernesto Esposito segretario Aziendale Smi Asl Napoli 1 centro in una lancia l’allarme sui medici di famiglia e sulle aggressioni.
    “Il clima e’ teso, le notizie false circolate sui media, la campagna contro la medicina generale iniziata dai primi di gennaio 2024 possono innescare come un fulmine a ciel sereno aggressioni fisiche e verbali immotivate contro i medici di famiglia .
    Consentiamo ai medici di lavorare serenamente in trincea in questo picco di covid e influenza senza interferire provocatoriamente nel precario equilibrio del rapporto medico paziente. 
    Lo Smi chiede alle istituzioni sanitarie preposte, alle forze dell’ordine, alla Prefettura di Napoli massima vigilanza per prevenire eventuali aggressioni fisiche ai medici di famiglia che potrebbero essere vittime di atti violenti conseguenziali alla diffusione di false accuse alla categoria e che sono quotidianamente a diretto contatto con la cittadinanza”.conclude la nota. LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli, corruzione: in manette politici e imprenditori

    Nel corso della mattinata odierna, Polizia di Stato e Guardia di Finanza stanno dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 11 tra amministratori di enti locali, imprenditori ed esponenti politici.
    Sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti. LEGGI TUTTO

  • in

    La morte di Maradona, ancora un mistero. Diego Jr.: “Ce l’hanno ammazzato”

    Le indagini sono ancora in corso, ma il figlio del Pibe de Oro è convinto che suo padre sia stato ucciso
    La morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, continua a far discutere. Il figlio del Pibe de Oro, Diego Jr., è intervenuto in televisione per esprimere le sue convinzioni sulla vicenda.
    “L’indagine è tutt’ora in corso, ce l’hanno ammazzato”, ha dichiarato Diego Jr. in un’intervista a Verissimo. “Non doveva finire così. Non mi darò pace fino a quando non scoprirò la verità, l’ho promesso a mio padre”.
    Diego Jr. ha sempre sostenuto che la morte di suo padre non sia stata naturale. Secondo lui, Maradona è stato vittima di una serie di negligenze da parte dei medici che lo seguivano.
    Le indagini sono state avviate dalla procura di San Isidro, in Argentina. I medici accusati di presunto omicidio e omissione di soccorso sono otto.
    Le prime indagini hanno portato a una serie di contraddizioni e a dubbi sulla ricostruzione ufficiale dei fatti. Ad esempio, è stato accertato che Maradona era stato lasciato da solo per ore dopo il malore che lo ha ucciso.
    Le indagini sono ancora in corso e non è ancora chiaro se si arriverà a una sentenza definitiva. Tuttavia, le dichiarazioni di Diego Jr. hanno contribuito a mantenere viva l’attenzione sulla vicenda e a sollevare nuovi interrogativi.

    Leggi anche LEGGI TUTTO

  • in

    LA GIORNATA Enzo Moscato, camera ardente in Sala Assoli. I funerali alla Chiesa di San Ferdinando

    Domani, lunedì 15 gennaio, dalle ore 10.00 alle 14.00, la Sala Assoli si trasformerà in un toccante luogo di commiato, ospitando la camera ardente di Enzo Moscato. Sarà un’occasione per tutti coloro che hanno amato la poesia scenica del grande artista, per gli attori che hanno solcato le sue opere e per la cittadinanza tutta, di dare l’ultimo saluto al cantore della Napoli più buia e più fulgida.
    Il geniale poeta della scena, le cui parole continuano a risuonare vibranti nella sua casa teatrale, tornerà per qualche ora nel cuore dei Quartieri Spagnoli. A pochi passi dalla sua casa natale, tra le strade e i vicoli che hanno ispirato il suo straordinario lavoro, la città avrà l’opportunità di rendere omaggio a un’icona della cultura napoletana.
    I funerali di Enzo Moscato saranno invece celebrati alle ore 15.00 presso la Chiesa di San Ferdinando. Questo luogo sacro, dedicato alle anime degli artisti della città partenopea, accoglierà la cerimonia funebre, offrendo un addio solenne a uno dei giganti del teatro contemporaneo. LEGGI TUTTO

  • in

    L’INIZIATIVA Volontari ripuliscono dai rifiuti l’area della Gaiola a Napoli

    I volontari di CSI Gaiola Onlus, Marevivo Onlus e Ammare hanno condotto con successo un’operazione di pulizia, riuscendo a rimuovere oltre 100 chili di rifiuti dall’area della Gaiola. Ogni volta che Napoli è colpita da intense piogge, il mare si riempie di detriti che alla fine finiscono sulla costa.
    Questa volta, l’area della Gaiola è stata oggetto di un intervento di pulizia da parte dei volontari, che hanno contribuito a ripristinare la sua bellezza. Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso seria preoccupazione per il destino della Gaiola, evidenziando la problematica dell’accumulo di rifiuti a causa delle piogge abbondanti.
    Ha inoltrato una lettera al Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea, richiedendo un intervento urgente della Commissione per prevenire i rischi connessi all’aumento della portata delle acque reflue, convogliate negli scarichi di Coroglio, e per affrontare le problematiche legate alla realizzazione del nuovo bypass e della condotta di scarico sottomarina. LEGGI TUTTO