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    Pozzuoli, arrestato parente di un boss del clan Longobardi-Beneduce

    I carabinieri della Compagnia di Pozzuoli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. Tale ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.
    La misura riguarda una persona sospettata di atti persecutori, reato aggravato dall’utilizzo del “metodo mafioso”, in quanto l’indagato ha richiamato il proprio legame di parentela con esponenti di spicco dell’associazione camorristica nota come clan Longobardi – Beneduce, attiva nel territorio di Pozzuoli.
    L’indagato, a partire dall’aprile 2022, avrebbe molestato in modo ripetuto un imprenditore locale e i suoi familiari, causando un persistente e grave stato d’ansia e paura. L’obiettivo sembrerebbe essere quello di generare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto. LEGGI TUTTO

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     Pozzuoli, si apre tunnel dopo attesa di tanti anni

    I tunnel di raccordo Tangenziale-Porto a Pozzuoli e’ finalmente percorribile. Dopo lavori che erano iniziativi negli anni ’80 e si erano poi interrotti, le gallerie hanno finalmente visto la luce.L’inaugurazione si e’ tenuta oggi anche alla presenza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
    “Oggi inauguriamo questi due tunnel a Pozzuoli, sono opere partire decenni fa e vi devo dire sinceramente che e’ stato un calvario arrivare alla conclusione, perche’ abbiamo avuto anche discussioni con le imprese, dopo tanti anni ci sono tanti problemi da risolvere. Ma abbiamo avuto la tenacia, la forza di completare quest’opera”, ha commentato De Luca.
    La Regione Campania, ha spiegato De Luca, garantisce la manutenzione per tutto il 2024: “Finanziamo la manutenzione che viene affidata alla Tangenziale di Napoli e per il resto credo che siamo di fronte a una riqualificazione urbanistica straordinaria”, ha aggiunto.
    De Luca ha ricordato che “abbiamo finanziamenti e opere in corso per il potenziamento della Cumana, per il recupero della Stazione di Baia, attendiamo che si svegli il ministro Fitto perche’ dobbiamo finanziare con altri 15 milioni di euro i moli e le banchine nel porto di Pozzuoli, la sensazione che ricavo io da questa giornata e’ di grande fiducia, in un Paese che ha difficolta’ economiche, con una prospettiva davvero incerta per il 2024, la conclusione di un’opera come questa e’ un segno di speranza per noi e per l’Italia intera”.
    “Oggi è un giorno importante per Pozzuoli, dove si apre un’altra infrastruttura che era ferma da moltissimi anni. Questo è il risultato di un duro lavoro fatto da quando mi sono insediato in sinergia con la Regione Campania e Tangenziale”
    . Lo ha detto il sindaco di Pozzuoli Lugi Manzoni all’inaugurazione del nuovo tunnel che collega velocemente l’area del porto di Pozzuoli alla Tangenziale.
    “Quando si lavora di squadra – ha aggiunto – e si lavora con responsabilità si ottengono risultati. L’apertura del tunnel è un risultato importante per la città di Pozzuoli non solo in termini di via di fuga per il bradisismo, perché è un un’arteria importante che va a decongestionare il traffico cittadino, collega direttamente la zona alta alla zona bassa, senza passare in alcune strade cittadine e quindi creare traffico in quelle strade”.
    Manzoni ha fatto anche il punto sul bradisismo dopo la scossa di 2.6 di due giorni fa: “Sul bradisismo – ha detto – ci siamo attivati in maniera sinergica a tutti i livelli istituzionali, dal Governo alla Regione, alla Città Metropolitana e con le amministrazioni locali abbiamo messo in campo questo decreto convertito in legge, tutte quelle attività di prevenzione di mitigazione del rischio sono state messe in campo e sicuramente nei prossimi giorni presenteremo le attività e lo stato dell’arte dei punti convertiti in legge”.
    Il nuovo tunnel di Pozzuoli, che unisce Porto e Tangenziale, “è un intervento strategico, che si innesta nel Piano Urbano di Mobilità Sostenibile che abbiamo recentemente approvato in Città Metropolitana, per alleggerire i flussi veicolari sull’area flegrea con una portata importante in termini turistici e ambientali, ma anche come via di fuga per il bradisismo”.
    Lo ha affermato il Vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo, intervenuto questa mattina alla cerimonia di inaugurazione del tunnel che collega direttamente la Tangenziale con il porto di Pozzuoli.
    “É un intervento – ha aggiunto – che dimostra quanto sia stata efficace la sinergia tra Regione Campania, Comune di Pozzuoli, Tangenziale e tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, a cui va il nostro ringraziamento, per sbloccare un’opera che consentirà, finalmente, di decongestionare il traffico nella parte alta di Pozzuoli, nel centro e nelle aree di Arco Felice, con un vantaggio per tutto il territorio flegreo”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, dopo le sparatorie ecco i controlli alle Case Nuove e a Chiaia

    Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato ed il Reparto Prevenzione Crimine hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nei quartieri Vicaria e Mercato ed in particolare nella zona delle “Case Nuove”.
    Nel corso dell’attività gli operatori hanno identificato 109 persone, di cui 35 con precedenti di polizia, hanno altresì controllato 53 veicoli, di cui uno sequestrato amministrativamente e contestato altresì 4 violazioni del Codice della Strada.
    Nelle stesse ore gli agenti del Commissariato San Ferdinando hanno effettuato un servizio straordinario di controllo a Mergellina.
    Nel corso dell’attività sono state identificate 267 persone, di cui 82 con precedenti di polizia, controllati 171 veicoli, di cui uno sottoposto a sequestro amministrativo ed uno a fermo amministrativo, e contestate 47 violazioni al Codice della Strada. LEGGI TUTTO

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    L’Acquario di Napoli compie 150 anni: visite gratuite per tutto il weekend

    Lo storico acquario pubblico di Napoli, il più antico ancora operativo al mondo, festeggia i suoi 150 anni con due giorni di visite gratuite, sabato 27 e domenica 28 gennaio 2024.
    L’Acquario di Napoli fu fondato nel 1874 dallo zoologo Anton Dohrn, che lo volle come luogo per studiare e proteggere la biodiversità del Golfo di Napoli e del Mediterraneo. Da allora, l’Acquario è diventato una delle attrazioni turistiche più popolari della città, accogliendo ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo.
    In occasione del 150° anniversario, l’Acquario offrirà ai visitatori la possibilità di scoprire le sue straordinarie collezioni di pesci, molluschi, crostacei e altri animali marini. Le visite saranno gratuite, ma è necessario prenotarsi in anticipo sul sito ufficiale dell’Acquario.
    Il programma dei festeggiamenti
    I festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Acquario di Napoli inizieranno venerdì 26 gennaio 2024 con una cerimonia ufficiale presso la Sala Polifunzionale del Museo Darwin-Dohrn. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15:00, i partecipanti all’evento potranno visitare la mostra espositiva “UN MARE DI COLORI – 150 anni nell’Acquario di Napoli” e l’Acquario stesso.
    Un’occasione da non perdere
    I 150 anni dell’Acquario di Napoli sono un’occasione unica per conoscere questo straordinario luogo e celebrare un patrimonio di storia e cultura che appartiene a tutti noi. LEGGI TUTTO

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    Napoli, approvato all’unanimità il bilancio 2024 del San Carlo

    Il Consiglio di indirizzo del teatro San Carlo di Napoli ha approvato all’unanimita’ il Bilancio preventivo 2024.Hanno partecipato alla riunione del Cdi il presidente della Fondazione e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; il sovrintendente Ste’phane Lissner; i consiglieri Marilu’ Faraone Mennella, Alessandro Barbano, Riccardo Realfonzo, Mariano Bruno; e’ il collegio dei revisori dei Conti composto da Carlo Greco, Michela Guarino e Roberto Cappabianca.
    Manfredi ha sottolineato “l’importante consenso ottenuto e la solidita’ del piano finanziario che guidera’ le attivita’ della Fondazione nel prossimo anno”.
    Intanto è tutto pronto per la prima delle due serate speciali al Teatro San Carlo, con la messa in scena dei Vespri siciliani di Giuseppe Verdi, regia di Emma Dante, con un particolare allestimento dedicato alle vittime innocenti delle mafie, nell’ambito del progetto “Il Teatro San Carlo per il Sociale: i volti della memoria per un presente di legalità”.
    Le recite del 24 e del 31 gennaio includeranno i volti di numerose vittime, “al fine di mantenere vivo il ricordo di chi ha pagato ingiustamente con la vita l’essersi battuto per la legalità o semplicemente per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”. Saranno presenti in sala numerosi familiari delle vittime della criminalità organizzata.
    Lo spettacolo è una coproduzione tra il Lirico di Napoli, il Teatro Real di Madrid, il Comunale di Bologna e il Teatro Massimo di Palermo, dove è andato in scena nel 2022 a trent’anni dalle stragi di mafia del 1992. “La mia messa in scena vuole essere un omaggio e anche una commemorazione delle vittime della mafia”, ricorda Emma Dante.
    “L’opera – continua la regista – ha la sua anima, la sua vocazione che è quella di non dimenticare, con una connotazione più contemporanea. Questa commemorazione dei Vespri deve a mio parere unire il Paese, racconta Palermo ma anche l’Italia, perché parla della nostra storia, quella degli italiani tutti.
    Per questo motivo durante l’aria di Elena, quella in cui la duchessa chiede al popolo di avere coraggio, la piazza si riempirà dei volti tra gli altri di Falcone, Borsellino, Impastato e contemporaneamente dalla sala caleranno dei gonfaloni con i volti delle vittime innocenti della camorra”. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Castellammare: madre ricoverata per violenze, figlio 16enne minaccia di darsi fuoco. Salvato dai carabinieri

    Siamo a Castellammare, è sera e in quelle ore c’è un ragazzo – ha 16 anni – che è pervaso dal buio nell’anima. Il luogo è l’ospedale San Leonardo e i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia stabiese – allertati dal 112 – intervengono per un ragazzino in stato di agitazione.
    Pochi minuti e i militari sono davanti al pronto soccorso. Nel piazzale trovano il ragazzo in preda al panico e c’è un forte odore di benzina. Il 16enne si è cosparso del liquido infiammabile e nella mano destra ha un accendino, minaccia di darsi fuoco. Pare un gesto di un giovane invasato ma in realtà si nasconde una tragica storia fatta di sofferenze indicibili.
    Una richiesta di aiuto per un ragazzino che deve affrontare un problema molto più grande di lui. I Carabinieri si avvicinano al ragazzo e gli si gettano addosso. Strappano dalle sue mani l’accendino e lo portano in caserma. Pochi secondi negli uffici che culminano in un pianto forse liberatorio e una vicenda familiare ancora da ricostruire.
    La mamma del ragazzo infatti è in ospedale. La donna è ricoverata per delle lesioni e a picchiarla, scopriranno i militari, è stato il marito. I carabinieri procedono secondo i dettami del “codice rosso” comprendendo così il gesto di quel ragazzo che forse in quel modo plateale e all’apparenza insano ha voluto chiedere aiuto per porre fine ai tormenti patiti non solo da lui ma anche e soprattutto da sua madre, vittima di violenza di genere, che lui non riusciva a difendere dal proprio papà. LEGGI TUTTO

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    Napoli, il questore emette 9 Daspo: tre per tifosi azzurri

    Il Questore di Napoli ha adottato tre provvedimenti, istruiti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), della durata di un anno, nei confronti di altrettanti tifosi partenopei che, in occasione della partita di calcio Napoli-Inter dello scorso 3 dicembre presso lo stadio “Maradona”, erano stati denunciati per scavalcamento da un settore all’altro dell’impianto sportivo.
    Altri 3 provvedimenti, della durata di un anno, sono stati emessi nei confronti di altrettante persone, di età compresa tra i 24 e 29 anni, responsabili di una condotta violenta ed intimidatoria pregiudizievole per l’ordine e la sicurezza pubblica.
    In particolare, in occasione dell’incontro di calcio Atlantis-ASD Città di Sant’Arpino, dello scorso 1° novembre presso lo stadio comunale di Volla “Paolo Borsellino”, i predetti, appartenenti alla tifoseria ospite, erano stati identificati dopo aver tentato di raggiungere il settore dei tifosi locali brandendo aste di bandiera con i volti travisati.
    Infine, tre daspo, per periodi da uno a 3 anni, sono stati irrogati nei confronti di altrettante persone, di cui due indagate per rissa, mentre la terza condannata per tentata estorsione aggravata. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, mamma e figlio disabile bloccati in casa per i continui guasti all’ascensore

    A Sant’Antimo, una madre e suo figlio diversamente abile vivono in un alloggio popolare situato in una struttura confiscata alla camorra, noto come condominio “Picasso”.
    Purtroppo, la loro abitazione si è trasformata in una sorta di prigione a causa dei continui guasti all’ascensore, che impediscono al ragazzo, costretto su una sedia a rotelle, di uscire di casa dato che abitano al terzo piano.
    In un messaggio vocale tra il tecnico ascensorista e l’amministratore, si sente il tecnico dire che la riparazione dell’ascensore non ha la priorità, affermando: “Li abbiamo abituati male, ora devono aspettare.”
    La madre ha espresso la sua indignazione dicendo: “Mio figlio ha dovuto saltare la fisioterapia e non è certo la prima volta. Con quale coraggio, sapendo che ho un ragazzo disabile, parlano in questo modo così sprezzante?” Ha poi rivolto la sua richiesta di aiuto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
    Borrelli ha commentato: “Ci siamo occupati di questa famiglia già più di due anni fa. In quell’occasione, gli fu assegnato un alloggio al primo piano di uno stabile, ma privo di ascensore, il che rendeva impossibile il loro trasferimento. Chiedemmo un’altra soluzione che arrivò immediatamente.
    Ora chiediamo innanzitutto rispetto e che gli interventi di manutenzione e di emergenza vengano eseguiti con regolarità. Avere servizi essenziali che consentano gli spostamenti è un diritto sacrosanto di queste persone, e chi ne è responsabile, invece di lamentarsi, dovrebbe compiere il proprio dovere.” LEGGI TUTTO

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    Boscoreale, smantellata la piazza di spaccio del Piano Napoli: 6 arresti

    Boscoreale. Smantellata la piazza di spaccio del piano Napoli di via Settetermini.
    All’alba di offi i militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di sei persone.
    Sono tutte ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione armata finalizzata alla gestione di una piazza di spaccio ubicata a Boscoreale, in Via Settetermini, nella zona del cosiddetto “Piano Napoli” , di tentato omicidio, di violenza privata, di detenzione e porto illegali di armi.
     Il gruppo aveva preso possesso della piazza di spaccio del Piano Napoli
    I reati sono aggravati dal metodo mafioso, in quanto gli indagati avrebbero acquisito il controllo della piazza di spaccio ricorrendo all’uso di armi ed alle  “stese”. LEGGI TUTTO

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    Traffico di droga tra Napoli, Salerno e Scalea: 4 arresti

    Nella giornata odierna, a Scalea e nella provincia di Salerno, i militari dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
    La misura riguarda quattro persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e spaccio di stupefacenti.
    Gli elementi acquisiti durante l’indagine si riferiscono a un presunto sodalizio dedito al traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, operante a Scalea.
    Le indagini condotte dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno hanno permesso di individuare la struttura del sodalizio, con la ripartizione dei compiti tra fornitori, acquirenti, corrieri, custodi e distributori della sostanza stupefacente.
     Il gruppo utilizzava telefoni criptati per le comunicazioni
    Sono stati individuati anche i canali di approvvigionamento, con cessioni avvenute anche nelle province di Napoli e Salerno, oltre all’utilizzo di modalità di comunicazione attraverso telefoni criptati.
    La misura cautelare eseguita oggi segue un’altra misura cautelare già eseguita il 7 luglio 2023, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro in sede di rinnovazione, per competenza territoriale, di un’analoga misura precedentemente emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno. LEGGI TUTTO

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    Detenuti morti a Poggioreale, don Tonino Palmese: Il carcere non sia l’unica pena”

    “In pochi giorni, all’interno della Casa circondariale di Poggioreale, abbiamo registrato la tragica perdita di quattro vite, di cui tre risultano essere chiaramente casi di suicidio.
    Al di là delle analisi, che trovano concordanza tra tutte le realtà operanti nel mondo carcerario, ritengo che sia ora necessario rivolgersi, innanzitutto, alla politica e all’intera comunità, intesa come società civile, per affrontare ciò che sta accadendo. Non possiamo limitarci a chiederci il motivo dell’accaduto, ma dobbiamo focalizzarci su cosa si può fare affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
    È auspicabile che aumentino le misure tipiche di una nazione civile, che non si limita a considerare la detenzione come l’unica pena, ma che cerca di valorizzare la persona anche durante la reclusione.
    Parallelamente, è essenziale coinvolgere figure professionali e gruppi specializzati, affinché possano instaurare un legame di empatia con la popolazione carceraria e con tutti coloro che operano nel carcere. L’obiettivo è trasformare il dolore in una speranza di cambiamento, non solo per la propria condizione, ma anche per una società che promuova il desiderio di inclusione.
    Purtroppo, molti detenuti vivono con la consapevolezza che la loro pena non termina mai, fintanto che vengono designati, etichettati e quindi respinti come ex carcerati. Aumentando le opportunità di riabilitazione, diminuirà il desiderio di mettere fine alla propria vita”. Queste riflessioni sono espresse da don Tonino Palmese, Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale del Comune di Napoli. LEGGI TUTTO

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    Napoli, tavolini bar e ristoranti: bloccate le nuove domande. Il Comune prepara la proroga

    Il Comune di Napoli ha bloccato le nuove domande di occupazione di suolo per tavolini, sedie e ombrelloni da parte di bar, ristoranti e caffetterie, in attesa di recepire la proroga nazionale prevista dalla legge 214 del 30 dicembre 2023.
    Questa proroga ha esteso l’accesso alla procedura semplificata per le occupazioni di suolo pubblico fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, al momento il Comune non ha ancora adottato la legge nazionale, quindi le domande inviate sono tutte sospese, insieme ai relativi bollettini di pagamento.
    La legge nazionale, confermando le proroghe introdotte durante il periodo del Covid19, impone l’obbligo di recepire la norma a livello comunale per evitare multe e sequestri da parte della polizia locale.
    Al momento, il Comune di Napoli sta lavorando sul tema, istruendo gli atti amministrativi necessari per recepire la proroga nazionale. Tuttavia, non c’è particolare preoccupazione in quanto le autorizzazioni scadute godono comunque di 90 giorni di tempo per la ratifica. LEGGI TUTTO