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    Napoli, vandali in azione al parco IV aprile di san Pietro a Patierno

    Ancora un atto di vandalismo a danno della collettività, distrutto a martellate il contatore dell’acqua all’interno del parco IV Aprile a San Pietro a Patierno.
    Lo stesso parco è stato oggetto di atti di devastazione anche nei mesi scorsi, con la distruzione di alcuni giochi per i bambini, il furto di rubinetti del bagno incluso quello per le persone meno abili e la distruzione del contro soffitto e mattonelle, rendendo impraticabile i servizi igienici.
    Anche le scuole e gli uffici amministrativi della VII Municipalita’ sono stati presi più volte di mira da questa banda di teppisti, il modus operandi è quasi sempre lo stesso, si introducono nelle strutture e distruggono servizi igienici e rubano la rubinetteria, rendendo impossibile il normale svolgimento delle attività didattiche creando grossi disagi alla platea scolastica e alla cittadinanza.
    Il Presidente della 7 Municipalità Antonio Troiano non ci stà e chiede aiuto al Prefetto. “Scriverò a Sua Eccellenza per chiedere con urgenza un tavolo di osservazione sul territorio della 7 Municipalità, con particolare attenzione al quartiere di San Pietro a Patierno afferma il Presidente Troiano.
    Siamo stanchi di essere ostaggi di questi balordi e male intenzionati. Chiederò con urgenza l’installazione di telecamere e maggior controllo del territorio. È intollerabile un continuo attacco contro lo stato e le istituzioni locali che lo rappresentano, finanche le scuole, senza prendere duri provvedimenti. Portiamo legalità giustizia e cultura nelle scuole ma a qualcuno da fastidio, non ci fermeranno mai”. LEGGI TUTTO

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    IL BILANCIO Torre Annunziata, controlli della Polizia: oltre 200 persone identificate

    Nella giornata appena trascorsa, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata hanno condotto dei controlli nel territorio del comune omonimo, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine Campania. L’operazione, mirata a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio, ha prodotto risultati significativi.
    Durante il servizio, i funzionari hanno svolto l’identificazione di ben 215 persone, di cui 49 risultavano avere precedenti di polizia. Al contempo, sono stati sottoposti a verifica 121 veicoli presenti sul territorio. Questo approccio proattivo mira non solo a mantenere l’ordine pubblico, ma anche a prevenire attività illegali o potenzialmente pericolose.
    La collaborazione tra il Commissariato di Torre Annunziata e il Reparto Prevenzione Crimine Campania ha dimostrato l’impegno delle forze dell’ordine nel presidiare il territorio e assicurare la tranquillità dei cittadini. I risultati ottenuti durante questo servizio straordinario rappresentano un passo significativo nella promozione della sicurezza pubblica e nella prevenzione di comportamenti illeciti. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Alcol venduto a 13enni a Napoli, blitz nei locali delle zone della movida

    Controlli nei locali della movida, nella zona di piazza dei Martiri a Napoli: gli agenti dell’Unità Operativa Chiaia della polizia locale hanno accertato che in un locale in via Ferrigni si somministrava alcol a minori. Il personale della polizia locale ha infatti assistito all’acquisto da parte di un quattordicenne e di una tredicenne di bevande alcoliche, i due ragazzini sono stati in seguito riaffidati ai genitori ed il titolare del locale deferito all’Autorità Giudiziaria.
    Sul fronte della sicurezza stradale sono stati eseguiti controlli in via Mergellina, nella zona di via Orazio dove sono stati verbalizzati due veicoli senza assicurazione, un conducente che è stato sorpreso alla guida sprovvisto di patente ed è stato deferito all’autorità giudiziaria in quanto recidivo.
    Anche nel quartiere Vomero, nei pressi di piazza Vanvitelli e piazza degli Artisti la polizia locale ha messo in atto accertamenti: 4 i locali controllati senza riscontrare infrazioni mentre ad un venditore ambulante sprovvisto di autorizzazione è stata sequestrata la merce. 18 i veicoli verbalizzati per infrazioni legate alla sosta, due dei quali rimossi. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Napoli, pusher nigeriano arrestato a Porta Capuana

    Nella scorsa serata, gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, durante i servizi all’uopo predisposti, in piazza San Francesco a Capuana a Napoli, hanno notato una persona che ha consegnato qualcosa in cambio di danaro ad un uomo seduto su una panchina della piazza.
    Gli operatori sono immediatamente intervenuti bloccando con non poche difficoltà, e dopo una colluttazione, l’indagato che è stato trovato in possesso di un contenitore con all’interno 5 involucri di crack del peso di 1 grammo, 2 stecche di hashish del peso di 4 grammi circa, 170 euro, 100.000 LEU (moneta rumena), 100 pesos cileni e un telefono cellulare; mentre l’acquirente è stato trovato in possesso di un involucro di crack del peso di 0.2 grammi.
    Per tali motivi, un 34enne nigeriano con precedenti di polizia, anche specifici, è stato tratto in arresto per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale; l’acquirente è stato sanzionato amministrativamente per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale. LEGGI TUTTO

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    Pianura, rubato furgone con pedana per disabile: la famiglia chiede aiuto ai social

    Il giovane disabile Alessandro, grazie a una pedana idraulica riusciva a raggiungere l’auto senza l’aiuto dei suoi anziani genitori, permettendogli così di andare più facilmente dal medico e dalla nonna.
    Tuttavia, due sere fa, a Pianura, quartiere nella periferia di Napoli, qualcuno ha rubato il furgone con pedana idraulica. Questo furto ha reso la vita di Alessandro e dei suoi genitori molto più complicata. La storia è stata raccontata dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, dopo che la madre di Alessandro si è rivolta a lui e la sorella del ragazzo ha condiviso la vicenda sui social media.
    “Qualcuno due notti fa ha ben pensato di rubare quest’auto, lasciando mio padre e mia madre in guai grossi, poiché per loro è assolutamente necessario avere una macchina sempre a disposizione per la condizione di salute di mio fratello, che purtroppo soffre di crisi epilettiche e può essere necessario trasportarlo di corsa in ospedale – ha scritto la sorella di Alessandro -.
    Al momento, i miei non possono permettersi l’acquisto di un’altra auto uguale a quella precedente (una Fiat Doblò), ecco perché sono qui: vi chiedo un aiuto, anche piccolo ma che possa essere prezioso per poter ridare ad Alessandro la sua macchina e il sorriso”. Una vicenda, quella del furto, che Borrelli definisce “atto ignobile” e assicura: “Se il mezzo non sarà ritrovato attiveremo una raccolta fondi per aiutare Alessandro e la sua famiglia ad acquistare un nuovo furgone con pedana”.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, due minorenni e uno studente denunciati: con i coltelli nella Movida

    L’allarme lanciato ieri dai vertici della magistratura e delle forze dell’ordine nell’apertura dell’0anno giudiziario sui troppi minori che a Napoli utilizzano le armi ha trovato la triste conferma nei controlli del sabato sera dei carabinieri tra i giovani della movida
    I carabinieri della compagnia di Napoli Centro hanno infatti denunciato tre giovani, due dei quali sono ancora lontani dalla maggiore età. I loro rispettivi racconti possono essere diversi, ma tutti condividono l’idea di difendersi attaccando. Non hanno scelto di utilizzare il potere delle parole, ma si sono sentiti più sicuri con una lama ben nascosta nelle tasche.
    Il maggiore dei tre è uno studente universitario, che si trovava in via Mezzocannone in compagnia di alcuni amici. Mentre teneva una birra in mano, aveva agganciato alla cintura un coltello a serramanico.
    Nel cuore dei vicoli della movimentata zona di Chiaia, il sedicenne era armato di un pugnale senza manico, portando solo una lama appuntita nella tasca. Nonostante provenga da una famiglia agiata, questo giovane si è sentito il bisogno di armarsi per affrontare in modo “sereno” la vita notturna della città.
    Il più giovane dei tre, appena quindicenne, si trovava in largo Berlinguer, con un coltellino svizzero in tasca e una sigaretta tra le labbra.
    Tutti e tre sono stati denunciati e i minori sono stati riaffidati alle rispettive famiglie. LEGGI TUTTO

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    Napoli, controlli della polizia locale: 16 sanzioni a commercianti

    Durante il fine settimana appena trascorso, la Polizia locale di Napoli ha aumentato i controlli nel centro della città.
    Sono state inflitte 5 sanzioni per l’occupazione illegale di spazi pubblici, altre 7 per la diffusione di musica che non rispettava le normative sul rumore e per non aver gestito correttamente i rumori fastidiosi causati dai numerosi clienti.
    Sono state anche comminate 2 sanzioni per lo smaltimento errato dei rifiuti urbani e altre 2 per l’installazione di insegne pubblicitarie senza autorizzazione. Inoltre, gli agenti della Polizia locale hanno chiuso un noto locale in Via San Sebastiano, che era già stato oggetto di controlli e denunce, a seguito di un’ordinanza del Suap che ne vietava la prosecuzione dell’attività di somministrazione.
    Per non aver rispettato questa disposizione, un musicista ambulante che suonava uno strumento a percussione in piazzetta Nilo intorno all’1:30 di notte è stato sanzionato per disturbo della quiete pubblica.
    I controlli si sono estesi anche alla zona collinare di Napoli, dove sono stati sequestrati 49 prodotti abusivamente venduti su suolo pubblico, tra cui giocattoli e cover per telefonini, in via Scarlatti. Per quanto riguarda il rispetto del codice della strada, sono stati compilati 33 verbali per la sosta irregolare e sono stati rimossi tre veicoli, uno dei quali non era assicurato.
    Infine, in zona Rione Alto, una ditta edile è stata multata per l’occupazione abusiva di spazi pubblici e per aver sporco un attraversamento pedonale con materiale sabbioso. LEGGI TUTTO

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    Caivano, controlli a tappeto al Parco Verde: multe e sanzioni

    La presenza dello Stato si fa sentire eccome nel martoriato comune di Caivano dove da giorni ci sono controlli intensi da parte delle forze dell’ordine.
    Negli ultimi due giorni , gli agenti del Commissariato di Afragola, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Caivano ed in particolare nel “Parco Verde”.
    Nel corso del servizio sono state identificate 184 persone, controllati 113 veicoli e contestata una violazione del Codice della Strada.
    Stesso discorso il giorno precedente e sempre nel famigerato “Parco Verde”.Nel corso del servizio sono state identificate 254 persone, controllati 146 veicoli e contestate 3 violazioni del Codice della Strada. LEGGI TUTTO

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    Sant’Agnello, picchiò attivista del Wwf: arrestato imprenditore di Castellammare

    I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, Napoli, hanno messo agli arresti domiciliari Salvatore Langellotto, un imprenditore edile di Castellammare già condannato per associazione con il clan Esposito.
    Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale oplontino su richiesta della Procura. Langellotto è sospettato di aver pestato Claudio D’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, a Sant’Agnello, il 26 marzo dell’anno scorso.
    L’imprenditore avrebbe anche ripetuto minacce contro D’Esposito e il giornalista Vincenzo Iurillo del Fatto Quotidiano durante un servizio trasmesso dal programma Le Iene. Le minacce riguardavano un articolo scritto da Iurillo sulla strana benedizione dei nuovi veicoli dell’azienda di Langellotto in una chiesa del piccolo centro della Penisola Sorrentina.
    Langellotto, con precedenti per camorra, avrebbe picchiato D’Esposito provocandogli gravi lesioni a causa di vecchi dissapori legati alle numerose denunce presentate dal presidente del WWF per la protezione dell’ambiente e del paesaggio della Penisola Sorrentina.
     L’imprenditore è stato posto agli arresti domiciliari
    Secondo l’accusa, queste denunce avrebbero danneggiato gli interessi imprenditoriali di Langellotto nel settore edile. Il Procuratore Nunzio Fragliasso ha dichiarato che l’aggressione è stata “brutale ed incivile”. Dopo le formalità di rito, Langellotto è stato messo agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia. LEGGI TUTTO

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    Napoli, piattaforme su lungomare Caracciolo: ok all’odg di Flavia Sorrentino

    “Sono orgogliosa che la mia proposta di realizzare una serie di piattaforme sulla scogliera del lungomare Caracciolo sia stata inserita nel Documento Unico di Programmazione, la bibbia delle azioni amministrative che la giunta dovrà portare avanti nel prossimo triennio.
    Questo intervento permetterà di riqualificare una delle zone più belle della nostra città, aumentando gli spazi riservati alla spiaggia pubblica liberamente a disposizione del popolo napoletano e dei turisti che non dovranno più recarsi nelle località di provincia per fruire del mare. Finalmente il mare non bagnerà piú solo la città ma anche i suoi cittadini.
    Da questo momento, vigilerò con tutti gli strumenti a mia disposizione affinché il progetto sia messo in campo, auspicabilmente entro la prossima estate”. Lo dice la vice-presidente del Consiglio comunale di NAPOLI, Flavia Sorrentino.
    La vice-presidente del Consiglio comunale di Napoli, Flavia Sorrentino, esprime orgoglio per l’inclusione della sua proposta nel Documento Unico di Programmazione. La proposta riguarda la creazione di una serie di piattaforme sulla scogliera del lungomare Caracciolo.
    Questo documento è fondamentale per le azioni amministrative che l’amministrazione comunale dovrà intraprendere nel prossimo triennio. Sorrentino crede che questo progetto contribuirà a migliorare una delle aree più affascinanti della città, ampliando l’accesso alla spiaggia pubblica per i residenti di Napoli e i turisti. LEGGI TUTTO

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    Agerola, muore in un incidente il figlio di un imprenditore caseario

    Onofrio Fusco, 35 anni, stava tornando a casa da una gita in moto sulla costiera amalfitana, accompagnato da un amico che guidava un’altra moto. A un chilometro da casa, a Agerola, in centro città, si è verificato un tragico incidente.
    Fusco, figlio di un conosciuto imprenditore del settore caseario locale, il padre è titolare dell’azienda “Fior d’Agerola”, ha perso il controllo della sua potente Ducati nella strada a senso unico di via Villani, nel quartiere di Bomerano.
    Nonostante indossasse il casco, la caduta è stata mortale. Le cause dell’incidente sono ancora in fase di indagine. L’amico che guidava davanti a lui è sotto choc. Nonostante i tentativi di rianimazione del 118 e l’intervento di carabinieri, polizia locale e del sindaco di Agerola, Tommaso Naclerio, Fusco è deceduto sul posto.
     Onofrio Fusco lascia la moglie e una figlia di sei anni
    Il corpo è rimasto sulla strada fino all’arrivo dell’autorità giudiziaria di Napoli, che ha autorizzato il trasferimento all’obitorio di Castellammare di Stabia. L’autopsia potrà fornire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’incidente, considerando anche la bassa velocità alla quale viaggiava Fusco, un motociclista esperto. Lascia una moglie e una figlia di sei anni. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO In fuga dai carabinieri senza patente, addosso crack e cocaina: 20enne arrestato tra Marano e Mugnano

    In una rapida sequenza di eventi, un 20enne residente a Marano, trovandosi probabilmente nel bel mezzo di uno scambio di stupefacenti, si è ritrovato ad essere il protagonista di una rocambolesca fuga dalla giustizia. La cronaca ha inizio in Piazzetta della Pace, dove il giovane stava presumibilmente compiendo attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
    Il suo piano però è andato storto quando ha improvvisamente avvertito la presenza imminente dei carabinieri, appartenenti alla sezione operativa della compagnia locale. Senza pensarci due volte, il 20enne si è dato alla fuga a bordo del suo scooter e iniziando una frenetica corsa attraverso le vie di Marano, inseguito dai carabinieri.
    L’inseguimento ha attraversato i confini del comune portando la scena nella vicina Mugnano. La speranza di sfuggire all’arresto, tuttavia, si è infranta quando due pattuglie del radiomobile sono intervenute, sigillando ogni possibile via di fuga. Il giovane spacciatore si è visto così costretto a desistere dalla sua fuga ed è stato finalmente fermato dalle forze dell’ordine.
    La successiva perquisizione ha portato alla luce una sorprendente quantità di sostanze stupefacenti: 9 dosi di crack e 29 di cocaina. Ma non è finita qui, perché nelle tasche del giovane sono emersi anche quasi mille euro in contanti, sospetti di essere provento illecito delle sue attività illegali. Oltre all’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio, il 20enne si trova ad affrontare l’incriminazione per guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO