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    Cercola, cerca di aggredire l’ex moglie che non gli aveva portato da mangiare: arrestato

    Ancora una volta la violenza di genere fa vittime, con bambini costretti a essere testimoni della furia di uno dei genitori. Il dramma si consuma a Cercola durante la notte, in via Matilde Serao, dove una lite scoppia tra persone che urlano, spingendo qualcuno a comporre il 112 per chiedere aiuto.
    Sono i carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco a intervenire, guidati dalle voci concitate che emergono dalla strada, con alcuni residenti che indicano un appartamento come luogo del conflitto.
    Sul pianerottolo al secondo piano di una palazzina, un uomo agitato brandisce una cesoia da giardinaggio e colpisce ripetutamente la porta di un’abitazione.
    È chiaro che sia sotto l’effetto di stupefacenti, e i militari faticano non poco a disarmarlo.All’interno dell’abitazione, una donna è terrorizzata, abbracciando i suoi tre figli di 14, 12 e 6 anni, che piangono di terrore, temendo il peggio.
    Il 39enne ha problemi di tossicodipendenza
    Il responsabile, un 39enne del posto, ex compagno della vittima e padre dei bambini, finisce in manette. Secondo quanto ricostruito dai militari, episodi di violenza simili erano purtroppo frequenti, spesso scatenati dall’astinenza da droga e da una gelosia morbosa mai sopita, anche dopo la separazione.
    Le vessazioni subite dalla donna erano quotidiane da anni. In questa occasione, la furia del 39enne è stata innescata dalla mancata consegna di un pasto. Nonostante la separazione, la donna continuava a preparargli pranzo e cena e, ogni giorno, provvedeva a portarglieli a casa. Il 39enne è ora in attesa di giudizio dietro le sbarre del carcere. LEGGI TUTTO

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    Napoli, simula una rapina per “coprire” la mamma che lo aveva accoltellato: denunciato

    Un 23enne di Napoli ha denunciato ai Carabinieri di essere stato vittima di una rapina in via Cavalleggeri d’Aosta.
    Ha raccontato di essere stato afferrato alle spalle e colpito con un coltello da un uomo nordafricano, per poi essere derubato di pochi spiccioli. Ai Carabinieri ha fornito anche una descrizione precisa del suo aggressore.
    Tuttavia, grazie alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza e ai racconti degli esercenti della zona, i militari hanno scoperto che la storia del giovane era completamente inventata. Messo alle strette, il 23enne ha confessato di aver inventato la rapina.
     Aveva litigato con la madre per futili motivi
    Ha spiegato che in realtà aveva avuto una lite con la madre e che, per non metterla nei guai, aveva inventato la storia dell’aggressione.Il giovane è stato denunciato per simulazione di reato.
    Il giovane era stato ricoverato all’ospedale San Paolo e dopo le cure dei medici è stato giudicato guaribile in pochi giorni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sequestri di articoli contraffatti e pericolosi per Carnevale e San Valentino: 13 denunciati

    La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato oltre 225.000 articoli contraffatti e/o pericolosi per la salute degli acquirenti in vista di Carnevale e San Valentino.
    I controlli hanno interessato diverse attività commerciali della provincia di Napoli.Sono stati segnalati 22 individui alla Camera di Commercio per violazioni del Codice del Consumo e 8 denunciati all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio e ricettazione.
    A Napoli, sequestrati oltre 173.000 articoli di San Valentino con marchio CE non conforme.A Portici e Forio d’Ischia, sequestrati circa 15.000 articoli tra accessori, addobbi e gadget.Tra Pompei, Sorrento, Piano di Sorrento e Vico Equense, sequestrati oltre 18.000 articoli tra maschere, vestiti, parrucche e accessori vari.
    Nei comuni di Mugnano di Napoli, Sant’Antimo, Pozzuoli, Monte di Procida, Ottaviano e Comiziano, sequestrati circa 18.000 articoli a tema carnevalesco.
    In totale, sono state denunciate 13 persone e 33 segnalate alla Camera di Commercio. LEGGI TUTTO

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    Mimì, il volto insanguinato della protesta a Napoli

    Mimì Ercolano, sindacalista del Si Cobas, è diventata il simbolo della protesta contro la Rai di Napoli.La sua foto con il volto coperto di sangue dopo gli scontri con la polizia ha fatto il giro del web. Mimì ha raccontato alle agenzie di stampa e alle tv napoletane quanto accaduto
    “Per fortuna sto bene, ma siamo stati vittime di una reazione violenta, spropositata e inattesa.Colpiti con i manganelli solo per aver tentato di affiggere uno striscione ai cancelli della Rai.Eravamo lì pacificamente, armati solo delle nostre bandiere.”
    Mimì, 45 anni, napoletana, tre figli e un passato da naturalista, ha partecipato a numerose manifestazioni.
    “Ma stavolta – racconta – davvero non ce lo aspettavamo.” Con lei sono rimasti feriti altri quattro attivisti e cinque agenti.
    Riguardo alle motivazioni della protesta, Mimì sottolinea che “non siamo scesi in piazza per Ghali, come alcuni media hanno riportato in modo approssimativo. Lui è simpatico, ma il problema principale è l’atteggiamento di una Rai che decide di prendere le distanze dall’utilizzo della parola ‘genocidio’.
    Tutto questo in un clima sempre più pesante di attacco ai salari, di limitazione dell’agibilità politica, in cui le famiglie faticano a mettere il cibo sulla tavola e gli stessi noti lucrano sulle divisioni.”
    La Rete sociale Napoli per la Palestina, organizzatrice dell’iniziativa di oggi, aggiunge: “La tv pubblica rappresenta la scorta mediatica del genocidio israeliano. Non solo censurano costantemente il genocidio in atto a Gaza, ma adottano una posizione chiaramente filo-sionista di fronte a milioni di telespettatori. Prima ancora che potessimo chiedere un’intervista, il nostro presidio è stato brutalmente attaccato.”
    Mimì, nonostante la ferita alla testa e la prognosi di cinque giorni, è pronta a scendere di nuovo in piazza. “Sono pronta a scendere anche subito nuovamente in piazza se serve.” LEGGI TUTTO

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    Scontri a Napoli: 5 manifestanti e 5 poliziotti feriti e tante polemiche

    Cinque agenti e cinque manifestanti sono rimasti feriti negli scontri avvenuti davanti alla sede Rai di Napoli durante la manifestazione contro l’informazione del servizio pubblico su Gaza.La protesta era stata indetta dopo le polemiche seguite all’esibizione di Ghali a Sanremo.Secondo la Questura di Napoli, i manifestanti hanno spinto i reparti di polizia contro la recinzione della sede Rai, provocando una reazione da parte degli agenti.
    Cinque poliziotti sono stati medicati per contusioni e ferite, mentre cinque manifestanti hanno riportato traumi e lesioni.Nessuno dei feriti è in gravi condizioni.
    In un comunicato la Questura di Napoli spiega: “La pressione esercitata dai manifestanti sui poliziotti ha schiacciato i reparti inquadrati verso la recinzione della sede Rai e ciò ha determinato una reazione di alleggerimento che ha chiaramente impedito l’interlocuzione con i manifestanti circa le loro reali intenzioni.
    Si rappresenta anche che sono ricorsi alle cure mediche, in totale, cinque appartenenti alla Polizia di Stato, tra cui il dirigente del servizio di O.P., due dipendenti del Commissariato San Paolo e altri due operatori del Reparto Mobile di Napoli, che hanno riportato, prognosi di 10 giorni (quattro operatori) e 20 giorni (un operatore)”.
    Le opposizioni hanno chiesto un’informativa urgente al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per riferire in Aula sugli scontri.
    “Il ministro deve venire a riferire subito nell’Aula della Camera sull’aggressione da parte delle forze dell’ordine a dei giovani che manifestavano pacificamene a Napoli contro la guerra israeliano-palestinese”, hanno chiesto i parlamentari del Pd, del M5S e di Avs. “Volevano solo mettere uno striscione davanti alla sede della Rai e sono stati malmenati”, hanno osservato, “il ministro deve rispondere di quanto avvenuto”. 
    Il sindacato di Polizia Coisp ha condannato il comportamento violento dei manifestanti e ha difeso l’operato degli agenti. Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp ha spiegato:
    “E’ inaccettabile che un gruppo di estremisti, violando le norme, abbia deciso di inscenare una manifestazione non autorizzata spingendo con le spalle al muro e insultando i poliziotti accorsi per tutelare l’ordine pubblico. Ed è ancora più grave che alcuni esponenti della classe politica, invece di condannare questi comportamenti e queste manifestazioni illegali, ancora una volta preferisca attaccare la Polizia e i poliziotti. Incitare e sostenere chi commette reati è un reato!”.
    Le immagini che circolano in rete mostrano momenti di tensione e confusione durante la manifestazione.La situazione è stata poi riportata sotto controllo dalle forze dell’ordine. LEGGI TUTTO

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    Prefettura di Napoli: vertice sul contrasto alla dispersione scolastica a Caivano

    Nella giornata di oggi, presso la Prefettura di Napoli, si è tenuta una riunione per fare il punto sullo stato di attuazione delle procedure di segnalazione degli studenti inadempienti degli istituti scolastici di Caivano.L’incontro è stato presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, e ha visto la partecipazione di Maria Antonietta Troncone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord; Maria de Luxemberger Milnernsheim, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli; Componenti della Commissione Straordinaria di Caivano
    E ancora il Commissario straordinario di Governo per il Territorio del comune di Caivano, il Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale della Campania e i Dirigenti Scolastici degli istituti Cilea-Mameli, De Gasperi, Milani, Parco Verde, Liceo Braucci ed ITIS Morano di Caivano.
    Dall’incontro è emerso che il Protocollo di rete, stipulato lo scorso 11 ottobre tra i sei istituti scolastici di Caivano, ha prodotto diversi risultati positivi, tra cui:
    Incremento della classe docenti con 20 unitàSvolgimento di attività curriculari ed extracurriculari oltre l’orario scolastico
    Inoltre, è imminente l’avvio di una piattaforma informatica tra gli istituti scolastici, il Comune e la Procura per i minorenni.
    La piattaforma permetterà di:
    Verificare la frequenza degli alunniIntercettare nell’immediato la dispersione e l’elusione scolastica
    La piattaforma è stata predisposta sulla base della nuova procedura per la segnalazione degli alunni inadempienti all’obbligo di istruzione ed è stata condivisa tra l’Ufficio scolastico regionale, la Prefettura e gli altri soggetti istituzionali interessati.
    Il Comune di Caivano, sulla scorta delle segnalazioni già pervenute dagli istituti, ha provveduto a notificare 53 ammonizioni ad esercenti la potestà genitoriale su altrettanti alunni.
    Ciò dimostra che il meccanismo dell’ammonimento previsto dal cd. Decreto Caivano ha già cominciato a sortire i propri effetti.
    Il modulo organizzativo testato nel contesto del Comune di Caivano potrà costituire una best practice, esportabile in altri ambiti territoriali.
    Nelle prossime riunioni del Tavolo dedicato presso la Prefettura, che si terrà con cadenza periodica, è previsto il coinvolgimento anche dei rappresentanti della Magistratura e degli altri amministratori locali dell’area metropolitana. LEGGI TUTTO

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    Arriva a Napoli la protesta dei trattori: domani corteo in città

    Protesta agricoltori: corteo di trattori annunciato a Napoli. Gli agricoltori di Acerra, vicino a Napoli, continuano il loro presidio, posizionando i trattori lungo la strada che porta agli ingressi del centro commerciale “Le porte di Napoli” ad Afragola.
    Dopo una settimana, i manifestanti hanno annunciato che domani si recheranno a Napoli a bordo dei loro mezzi, in un corteo per far conoscere le ragioni della loro protesta. Ritengono insufficienti gli impegni finora assunti dal Governo e vogliono far sentire la propria voce, spiegando di essere una presenza significativa nel settore agricolo italiano.
    L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica senza arrecare disagi ai cittadini e hanno già ricevuto solidarietà da molte associazioni locali. LEGGI TUTTO

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    LA NOTA Di Capua (AGE): “Indigniamoci come fatto per Geolier anche per l’assenza del tempo pieno nelle scuol…

    Gioacchino Di Capua, vicepresidente nazionale A.Ge Associazione genitori e presidente della sezione Acerra, si è espresso in una nota: “Le giornate di Sanremo hanno illuminato la fierezza del popolo napoletano, personificata nell’eccezionale talento del giovane cantante Geolier. Nonostante la celebrazione della sua arte, si è aperto un vivace dibattito riguardo al presunto scandalo nel sistema di votazione, suscitando parole d’indignazione e alimentando la percezione di ingiustizie e razzismo”.“Tale sentimento è stato accentuato da alcune condannevoli uscite di giornalisti nella sala stampa, evocando il popolo napoletano che, in altre occasioni, si indigna contro presunti inganni nel calcio. Musica e calcio, assieme al teatro, sono l’anima del napoletano, offrendo vie di espressione che portano a sensazioni di rivincita contro le avversità. Questi elementi sono indubbiamente preziosi nel tessuto della nostra vita, ma la mia riflessione si estende oltre”.
    “Perché non indignarci con la stessa forza per l’assenza, tranne casi sporadici, del tempo pieno nelle scuole? Quando parlo del “popolo napoletano,” mi riferisco a un’identità che abbraccia tutto il Sud, andando oltre Napoli. La mancanza di indignazione su questioni vitali come l’istruzione è notevole. Troppo spesso diamo per scontati i disservizi, convincendoci che nulla possa cambiare”.
    “Immaginiamo un “televoto” sul tema del tempo pieno nelle scuole del Sud: saremmo pronti a sollevare il telefono e esprimere la nostra opinione, anche con una simbolica spesa di 50 centesimi? Questa provocazione mira a stimolare la riflessione sull’azione concreta. Negli anni, il tema del tempo pieno nelle scuole è stato sollevato attraverso convegni, articoli e editoriali di personalità rispettabili, ma i risultati sono stati minimi”.
    “Il riscatto di Napoli e del Sud passa attraverso servizi essenziali per la comunità, e sono certo che Geolier abbraccerebbe questa causa. Il suo trionfo personale è lodevole, ma dobbiamo andare oltre. Sono convinto che, senza distinzioni divisive, possiamo impegnarci collettivamente per garantire un futuro in cui i nostri figli abbiano accesso a servizi e opportunità utili per la loro crescita e formazione, un giorno in cui il “mai” rappresenti una realtà concreta e non solo un desiderio”. LEGGI TUTTO

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    L’ANALISI L’Università di Napoli tra le migliori d’Italia per il corso di laurea in ingegneria meccanica

    La piattaforma di apprendimento Preply ha recentemente pubblicato i risultati di una ricerca approfondita basata sulle classifiche accademiche di U.S. News in collaborazione con l’istituto di analisi Clarivate, focalizzandosi sui dieci corsi di laurea più popolari nelle principali città universitarie italiane. L’Università di Napoli è tra le migliori università italiane per il corso di laurea in ingegneria meccanica.La scelta dell’università rappresenta una delle decisioni più cruciali nella vita di uno studente, e le recensioni degli esperti universitari forniscono preziose informazioni per facilitare tale scelta. Queste recensioni consentono un confronto diretto tra le università, offrendo una prospettiva più completa rispetto ai siti ufficiali o ai servizi di consulenza universitaria.
    Nel campo delle scienze sociali, l’Università di Roma, nota come La Sapienza, si distingue come la migliore scelta per frequentare corsi quali matematica, ecologia, fisica e ingegneria meccanica. Questo istituto ha ricevuto valutazioni positive in una vasta gamma di discipline, superando ogni altra città universitaria italiana.
    Per quanto riguarda il corso di laurea in medicina, altamente ambito in Italia, l’Università degli Studi di Milano emerge come un’eccellente opportunità, riconosciuta per la sua importanza accademica, l’adozione di metodologie di ricerca avanzate e una formazione orientata alla pratica.
    Gli esperti internazionali apprezzano l’Università degli Studi di Padova, in particolare per il dipartimento di psicologia, dove l’istituzione eccelle nella ricerca psicologica, offrendo un ambiente stimolante per comprendere i complessi meccanismi della mente umana. Padova si rivela altresì indicata per gli studenti di ingegneria elettrotecnica, una disciplina in grande espansione e dalle prospettive di carriera remunerative.
    Nel campo dell’informatica, l’Università di Trento è riconosciuta a livello nazionale come la migliore scelta, grazie al suo corpo docenti di eccellenza e alle attrezzature digitali all’avanguardia. Tuttavia, secondo le valutazioni degli esperti, Pavia emerge come la meno consigliata per intraprendere un percorso accademico, con giudizi particolarmente negativi nei settori di informatica, biologia ed ingegneria elettrotecnica.
    L’analisi condotta ha coinvolto le dieci città universitarie più grandi e le dieci facoltà più popolari in Italia, utilizzando dati provenienti dalla classifica delle migliori università di U.S. News in collaborazione con Clarivate. I risultati sono stati convertiti in punteggi, consentendo la classificazione delle città in base alla loro idoneità come luoghi di studio. LEGGI TUTTO

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    Geolier parlerà agli studenti dell’Università Federico II di Napoli

    Geolier, il rapper 23enne, sarà ospitato dall’Università Federico II di Napoli per un incontro con gli studenti. Il rettore Matteo Lorito lo ha annunciato a Fanpage.it: “È la storia di un ragazzo che vuole dimostrare come il lavoro, il talento e la qualità, anche se nascono al Sud, poi hanno il loro riconoscimento”.
    Il rapper napoletano, originario di Secondigliano, è stato uno dei protagonisti dell’edizione 2024 del Festival di Sanremo, classificandosi al secondo posto. Viene definito come un talento napoletano e un simbolo della grande creatività di Napoli dal rettore Lorito.
    Il successo di Geolier è considerato una buona notizia per Napoli e ha contribuito a far emergere la valenza artistica della musica napoletana a livello nazionale.
    Geolier, è il più ascoltato in Italia e molto popolare soprattutto tra i giovani,. Ieri è stato premiato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per il suo contributo alla diffusione della cultura napoletana.
    Il rettore Lorito vuole ospitare Geolier per un incontro pubblico con gli studenti dell’Università Federico II di Napoli, al fine di rafforzare la connessione tra l’ateneo e i giovani del territorio.
    L’invito a Geolier fa parte di un percorso avviato dall’Università per promuovere la presenza dell’istituto nelle periferie. Il rettore ha dichiarato che l’Università Federico II di Napoli ha aperto sedi accademiche in varie periferie e ha ospitato numerosi personaggi noti, come l’attore Salvatore Esposito di Gomorra, nell’ambito di questo progetto.
    L’idea di invitare un musicista rap come Geolier fa parte dell’impegno dell’Università per promuovere la bellezza e la creatività dei giovani napoletani. Geolier sarà protagonista di un incontro con gli studenti per raccontare la sua storia, e avrà l’affetto e il riconoscimento dell’Ateneo che si impegna a valorizzare la bellezza e la creatività dei giovani napoletani.
    (foto di Ezio Cairoli) LEGGI TUTTO

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    Agerola, dormiva con la droga sotto al letto: arrestato pusher 29enne

    I carabinieri della stazione Agerola hanno arrestato Gaetano Castellanno, 29enne già noto alle forze dell’ordine, per detenzione di droga a fini di spaccio.
    Durante una perquisizione domiciliare e veicolare, nel borgo di Pianillo, i militari hanno rinvenuto 118 grammi di marijuana e 2 grammi di hashish, nascosti all’interno della sua auto e sotto un letto. L’uomo è ora in carcere in attesa di giudizio.
    I militari ora continuano le indagini per risalire ai suoi fornitori. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, picchia i figli che avevano raccontato al padre dei suoi tradimenti: arrestata

    I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano hanno arrestato a Sant’Antimo una 28enne incensurata per maltrattamenti in famiglia.L’arresto è avvenuto ieri pomeriggio, dopo una richiesta di aiuto per una lite in famiglia.
    I Carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato un uomo e i suoi due figli di 9 e 6 anni che raccontavano di essere stati aggrediti dalla moglie e madre. La donna, armata di forbici, aveva inseguito i figli e il marito fino al cortile condominiale.
    L’ira della 28enne era stata scatenata dal fatto che i bambini avevano riferito al padre di essere stati lasciati soli durante la mattinata per permettere alla donna di incontrare un altro uomo.
    La donna aveva inseguito i figli con le forbici perché avevano raccontato dei suoi tradimenti
    La donna aveva prima picchiato i figli davanti al padre e poi li aveva inseguiti con le forbici. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che la donna già in passato aveva picchiato i figli, causandogli lesioni refertate da personale medico.
    I Carabinieri hanno arrestato la donna e sequestrato le forbici. I servizi sociali sono stati avvisati e i bambini sono stati affidati al padre. L’arrestata si trova nel carcere di Pozzuoli. LEGGI TUTTO