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    Clan Vanella Grassi: morto in carcere il boss Vincenzo Esposito, detto ‘o Porsche

    Vincenzo Esposito, noto come ‘o Porsche, boss della Vanella Grassi, è morto in carcere a Parma, dove era detenuto da tempo. Secondo fonti investigative, Esposito era ammalato da tempo. Era uno dei capi dei ‘girati’ .
    L’uomo era conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di ‘o Porsche ed era deceduto nel penitenziario emiliano. Esposito era uno dei capi del clan della Vanella Grassi ed era detenuto da tempo.
    Aveva anche  chiesto, attraverso i suoi legali, di poter continuare a scontare la pena in uno dei due penitenziari di Napoli per avere più vicino la presenza dei familiari, ma l’istanza gli era stata rigettata.
    Era il suocero del boss Fabio Magnetti
    Vincenzo Esposito era il padre di Paolo, anch’egli noto alle forze dell’ordine e il suocero di Fabio Magnetti, altro storico esponente della “Vinella”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, arrestato il complice del rapinatore che ferì l’ingegnere

    Napoli. E’ stato arrestato anche il secondo rapinatore che la sera del 29 marzo 2023 partecipò al tentato omicidio di un ingegnere che stava rifornendo di carburante il suo scooter in via Reggia di Portici.
    All’alba di oggi infatti carabinieri e Polizia di Stato, su delega della Procura di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di un ventenne originario del quartiere Ponticelli.
    Era in compagnia del 17enne che fece fuoco contro l’ingegnere che reagì al tentativo di rapina, e che era stato arrestato nel settembre scorso.
    Lui guidava lo scooter ma risponde di complicità in tentato omicidio aggravato, tentata rapina aggravata, porto abusivo di arma da fuoco in luogo pubblico e ricettazione. LEGGI TUTTO

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    “Giustizia per Fulvio”: la madre e l’Università di Napoli chiedono verità

    “Giustizia per Fulvio” è il grido che unisce la madre di Fulvio Filace, Rosaria Corsaro, e l’Università Federico II di Napoli, dove il giovane studente 25enne sarebbe stato laureato in Ingegneria meccanica per l’energia e l’ambiente se non fosse stato per la tragica esplosione di un’auto sperimentale sulla tangenziale di Napoli lo scorso giugno.
    Commozione e dolore hanno pervaso l’aula gremita di studenti durante la cerimonia di conferimento della Laurea alla memoria di Fulvio. A pochi giorni dalla tragedia, che ha stroncato la vita di Fulvio e della ricercatrice Maria Vittoria Prati, ancora molte domande rimangono senza risposta.
    “Noi cerchiamo giustizia perché sicuramente qualcosa non ha funzionato”, denuncia la madre di Fulvio. “E’ inaccettabile perdere un figlio, e perderlo così”. Il rettore dell’Università, Matteo Lorito, ha espresso la sua vicinanza alla famiglia e ha promesso di andare fino in fondo: “I ragazzi vengono da noi per essere accompagnati e lanciati verso il futuro, non certo per trovarsi in situazioni come questa.”
    L’Università si costituirà parte civile in un eventuale processo per fare luce sulla tragedia. “Se ci sono responsabilità andremo fino in fondo”, ha affermato il rettore. “Saremo con la famiglia. Anche noi siamo parte lesa: era ed è un nostro studente”.
    Il ricordo di Fulvio è stato affidato alle parole del suo tutor, Fabio Bozza, che lo ha descritto come un appassionato di motori e un lavoratore attento. Giuseppe Mazzucco, rappresentante degli studenti, ha ricordato il suo “sorriso affettuoso”.
    La madre di Fulvio ha consegnato un segnalibro con una frase del figlio: “Un uomo si giudica dalle sue opere e ciò che facciamo in vita riecheggia per l’eternità”.
    La morte di Fulvio è una ferita profonda per la famiglia, l’Università e l’intera comunità. La speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che la memoria di Fulvio sia onorata attraverso il proseguimento dei suoi sogni e delle sue passioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, tragedia di San Giovanni a Teduccio, raccolta fondi on line per i figli rimasti orfani

    È partita una raccolta fondi organizzata da Antonio Molisso sulla piattaforma  GoFundMe per aiutare i figli della coppia di san Giovanni a Teduccio morta per raptus di follia che ha colpito Pasquale Pinto, ex guardia giurata di 55 anni,  che ha ucciso sua moglie Ewa Kaminska, di 48 anni con bene 40 coltellate e dopo si è tolto la vita.“Molti sono venuti a conoscenza della tragedia che ha colpito l’8 febbraio una famiglia di San Giovanni a Teduccio, quartiere della periferia est di Napoli. Uno dei membri di questa famiglia, Antonio, un caro amico di mio figlio Gabriele frequenta l’ultimo anno del Liceo Piero Calamandrei di Napoli, insieme fanno parte della squadra agonistica di nuoto del centro sportivo portici.
    Purtroppo per lui, Giovedì, 8 Febbraio la sua vita e dei suoi due fratelli (16 anni) e di appena 13(anni) è cambiata radicalmente, si sono trovati ad essere  orfani di entrambi i genitori in maniera tragica.
    II loro papà conosciuto come un uomo buono, riservato e cortese, dedito ai figli, in preda ad una delle sue crisi paranoiche, ha messo fine alla vita della moglie, e poi si è tolto la vita. E’ stata una tragedia del tutto inaspettata, in quanto, nulla lasciava pensare che sarebbe potuta accadere una cosa simile.
    Per questo motivo è stata aperta una raccolta fondi su Gofundme a favore dei ragazzi che attualmente sono stati affidati alla parente più prossima.
    La solidarietà per questi ragazzi che si sono trovati soli al mondo è un gesto che spero possiate condividere con me e con tutte le persone che si sono attivate affinché possano continuare a studiare, a fare sport e a vivere dignitosamente.
    Ringrazio di cuore chiunque possa contribuire, anche con una piccola somma e chi, pur volendo, non può.Grazie anche a coloro che condivideranno la campagna, facendola girare tra i propri contatti”.
    Per chi volesse contribuire la raccolta fondi è raggiungibile al seguente link
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    Messaggi in rete: “Borrelli è grave”, ma è una Fake news. Il deputato: “Sto benissimo”

    La diffusione di un messaggio vocale da una chat all’altra nel pomeriggio di oggi ha generato preoccupazione.
    Una voce maschile annunciava che il deputato napoletano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, era coinvolto in un grave incidente stradale e ricoverato in condizioni disperate in un ospedale napoletano, ma si è trattato di una clamorosa fake news.
    Borrelli ha riferito di aver ricevuto più di 20 telefonate di persone preoccupate e ha rassicurato tutti sulle sue condizioni: “Tranquilli, sto bene e da buon napoletano faccio i debiti scongiuri”.
    Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, ha definito questo episodio “l’ennesimo gesto di intimidazione nei confronti del nostro compagno” e ha annunciato l’intenzione di informare le autorità di Polizia sulla vicenda, sperando di poter individuare l’origine di questa spregevole azione.
    Zanella ha sottolineato l’importante lavoro di Borrelli contro la criminalità, sottolineando il sostegno di Alleanza Verdi e Sinistra e della comunità dove Borrelli svolge il suo prezioso lavor LEGGI TUTTO

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    Ancora controlli al Parco Verde di Caivano: 244 identificati

    Controlli a Caivano: operazione straordinaria delle forze dell’ordine.ù
    Nella giornata di ieri, il Commissariato di Afragola, in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine Campania, ha condotto un’operazione straordinaria di controllo del territorio all’interno del “Parco Verde” di Caivano.
    Durante l’operazione sono state identificate 244 persone e controllati 142 veicoli, con il sequestro amministrativo di uno di essi.
    Inoltre, sono state comminate 3 violazioni al Codice della Strada e è stata ritirata una patente di guida.
    Le operazioni di controllo alternate da parte di polizia e carabinieri fanno parte di un piano strategico su disposizione del ministero dell’Interno che punta a stroncare qualsiasi tito di attività illecita nella zona. LEGGI TUTTO

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    Quarto, schianto dopo la partita, muore arbitro di 22 anni

    Fabio Buoninsegni, un arbitro di calcio di 22 anni, di Quarto è morto in seguito a un grave incidente stradale avvenuto dopo una partita di Prima Categoria disputata allo stadio Piedimonte di Nocera Inferiore.Mentre stava tornando a casa a Quarto, nel comune flegreo della provincia di Napoli, è stato coinvolto nell’incidente. Trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Caserta, è purtroppo deceduto oggi
    . L’Associazione italiana Arbitri ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Buoninsegni e numerosi messaggi di condoglianze stanno arrivando sui social media. Il Comitato di Zona Flegrea ha pubblicato un messaggio di sostegno alla famiglia dell’arbitro.
    La notizia ha scosso profondamente amici, conoscenti e colleghi, che stanno condividendo messaggi di addio e ricordi su diversi canali social. La perdita di Fabio Buoninsegni ha generato un’ondata di dolore e commozione, lasciando un vuoto nel cuore di chi lo conosceva.
    “L’Associazione italiana Arbitri è in lutto per la scomparsa di Fabio Buoninsegni della Sezione di Napoli”, si legge in un post pubblicato dall’Aia su Facebook. “Tutta l’Aia, con il presidente Carlo Pacifici, il vice Alberto Zaroli, il Comitato nazionale, il presidente del Cra Campania Stefano Pagano, il presidente della Sezione di Napoli Fabio Maresca e tutti i 32mila arbitri italiani si uniscono al dolore e si stringono attorno alla famiglia di Fabio”.
    Il Comitato di Zona Flegrea ha pubblicato un post su Facebook: “Tutta la Uisp Zona Flegrea APS si stringe attorno a mister Fausto Buoninsegni per la tragica perdita del figlio Fabio. Da tutti noi le più sentite condoglianze”.
    “Queste sono le notizie che non vorresti mai ricevere, mi hai sconvolta non ci posso credere.Ti ricorderò per sempre con il tuo sorrisone, la tua bontà infinita..la tua capacità di rallegrare le 6 ore di una giornata scolastica.Ci siamo conosciuti tra i banchi di scuola, e ti ricorderò per sempre lì, con le tue battute stupide pronto a far ridere tutti!Ti porterò per sempre nel mio cuore,Fabio”
    “Fai buon viaggio amico mio, mi mancherai per sempre”
    “Non ci sono parole. Solo tanto dolore x un ragazzo giovane e buono come te.Ciao Fabio Buoninsegni” LEGGI TUTTO

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    Controlli nei negozi di Piazza Garibaldi e rione Vasto: multe e sequestri

    Nella giornata di ieri, le forze dell’ordine hanno condotto un’operazione straordinaria di controllo del territorio nella zona compresa tra la Stazione Centrale e Porta Nolana.
    L’operazione è stata condotta dal Commissariato Vicaria-Mercato, i Carabinieri, i finanzieri della Guardia di Finanza e il personale dell’ASL Napoli 1 Centro, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania e dei poliziotti ferroviari.
    Durante l’attività sono state identificate 167 persone, di cui una è stata denunciata per ingresso e soggiorno illegale nel territorio, mentre 2 sono state sanzionate per possesso di sostanza stupefacente. Sono stati controllati 39 veicoli e sono state riscontrate tre violazioni del Codice della Strada.
    Le forze dell’ordine hanno inoltre controllato 16 attività commerciali, comminando sanzioni per un importo totale di 1.080 euro e sequestrando 183 kg di derrate alimentari prive di tracciabilità. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Aggredisce guardia giurata all’ospedale Villa Betania di Ponticelli

    Ieri sera, poco prima delle 23, un individuo di 33 anni ha attaccato verbalmente e fisicamente una guardia giurata all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania a Ponticelli. L’uomo, giunto al nosocomio con un codice verde, sembra aver reagito violentemente dopo un’attesa prolungata.
    La sua frustrazione si è tradotta in un’aggressione contro la guardia giurata e nel danneggiamento della porta di ingresso, colpendola con un calcio. Gli uomini dei carabinieri della stazione Barra sono intervenuti prontamente sulla scena, identificando e denunciando l’aggressore.
    L’episodio mette in luce la crescente tensione e le difficoltà che possono verificarsi all’interno delle strutture sanitarie, evidenziando la necessità di adottare misure per garantire la sicurezza di operatori e pazienti. LEGGI TUTTO

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    GLI AGGIORNAMENTI Stop alla circolazione lungo la Cumana per ‘motivi tecnici’

    A causa di “motivi tecnici”, è stato temporaneamente sospeso il transito dei treni lungo una tratta della Cumana, come annunciato dall’Ente Autonomo Volturno in una recente comunicazione. Secondo quanto dichiarato, “a causa di motivi tecnici, sulla linea Cumana la circolazione ferroviaria sulla tratta Bagnoli-Pozzuoli è stata interrotta”.
    Questa interruzione comporterà alcune modifiche nei percorsi dei treni, con quelli in partenza da Montesanto che avranno come destinazione finale Bagnoli, mentre quelli in partenza da Torregaveta termineranno la corsa a Pozzuoli.
    Al fine di garantire la continuità del servizio e limitare il disagio per i viaggiatori, l’Ente Autonomo Volturno ha comunicato l’istituzione di un servizio sostitutivo con autobus, operante tra le stazioni di Bagnoli e Pozzuoli. Si consiglia agli utenti di verificare gli aggiornamenti e le eventuali ulteriori modifiche agli orari durante questo periodo di interruzione temporanea. LEGGI TUTTO

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    Napoli, lancia borsello con la droga dalla finestra: arrestata incensurata

    Nel quartiere San Pietro a Patierno di Napoli, i carabinieri hanno arrestato una 26enne incensurata per detenzione di droga.
    I militari erano impegnati in un servizio di notifiche quando hanno notato una donna affacciata al balcone che gettava a terra un borsello.
    Recuperato l’astuccio, i carabinieri hanno trovato al suo interno cocaina e un bilancino di precisione.La donna, incensurata ma con precedenti familiari per reati di droga, è stata perquisita e nella sua abitazione sono stati sequestrati altri 14 grammi di cocaina, 7 grammi di hashish e 1.800 euro in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività.
    La donna è stata arrestata e si trova in carcere in attesa di giudizio. Ora le indagini continuano per risalire ai suoi fornitori e stabilire per conto di chi facesse da pusher o custode della droga. LEGGI TUTTO

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    Casoria, 60 chili di droga nascosti nel vano lavanderia: arrestati padre e figlio

    Facevano da custodi della droga per conto di qualche boss di camorra di Casoria. Padre e figlio incensurati e quindi insospettabili erano “gli ideali” custodi di un carico di droga così importante.
    Ma il fiuto dei carabinieri della stazione  di Arpino di Casoria li ha portati a scoprire il carico e ad arrestare  un padre di 62 anni e suo figlio di 25 anni per detenzione di droga a fini di spaccio.

    Durante una perquisizione domiciliare nella loro abitazione, i militari hanno rinvenuto oltre 60 chili di stupefacenti.
    Il terribile odore di “erba” ha condotto i carabinieri a scoprire un vano lavanderia utilizzato come magazzino, in cui erano nascosti diversi chili di marijuana e hashish, insieme a materiale per pesare e confezionare le dosi e una pistola Bruni a salve ma senza tappo rosso.
     La droga era nascosta nel vano lavanderia della casa
    Padre e figlio sono ora in attesa di giudizio, dopo essere stati portati in carcere. Ora le indagini continuano per scoprire per conto di chi custodivano la droga i due incensurati LEGGI TUTTO