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    Napoli, chiede scusa in aula e vuole risarcire il motociclista che investì e uccise Elvira Zibra sul Lungomare

    Processo al motociclista napoletano Gianluca Sivo accusato di omicidio colposo per la morte di Elvira Zibra, investita mentre era in sella alla sua moto sul Lungomare di Napoli nell’agosto del 2022.
    Sivo si è presentato in aula, ha mostrato il suo contratto di lavoro in una pizzeria e si è dichiarato disponibile a risarcire il danno per l’incidente stradale in cui è stata coinvolta la giovane donna.
    Sivo ha raccontato – come riporta Il Mattino – di vivere un incubo da due anni e ha espresso le sue scuse alla famiglia della vittima. La madre della giovane lavoratrice è costituita parte civile e chiede giustizia. Il processo cerca di fare luce sulla dinamica dell’incidente.
    In aula si cerca di ricostruire la dinamica dell’investimento
    Il pm cerca di stabilire le responsabilità del motociclista nell’incidente e sottolinea l’importanza del rispetto delle regole stradali a Napoli.
    Gli incidenti stradali dovuti a imperizia e indifferenza alle regole sono purtroppo frequenti nella zona, con numerose vittime, anche nelle ultime settimane. LEGGI TUTTO

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    Amianto in Fincantieri di Castellammare: risarcimento di 140mila euro a operaio di Scafati

    Risarcimento da 190mila euro per un ex operaio Fincantieri di Castellammare di Stabia Un ex operaio della Fincantieri di Castellammare di Stabia ha ottenuto un importante risarcimento di 190mila euro dal Tribunale Civile di Torre Annunziata a seguito di una patologia correlata all’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro
    . L’indennizzo è stato concesso a un ex dipendente di Scafati (Salerno) in relazione a parametri superiori alla media rispetto ad altri casi simili. Secondo l’avvocato Domenico Carotenuto, che ha assistito il lavoratore nella richiesta di risarcimento, la sentenza invia un chiaro messaggio sul ruolo fondamentale della Giustizia nella tutela dei diritti e della salute dei lavoratori, specialmente in contesti industriali.
    Il lavoratore malato si è rivolto all’avvocato Carotenuto per ricevere consulenza legale riguardo alle implicazioni giuridiche della sua patologia contratta in servizio. Inoltre, il supporto dell’associazione per la salute dei lavoratori e le relazioni medico-legali del dottor Nicola Maria Giorgio hanno svolto un ruolo significativo nel caso.
    La malattia del dipendente è stata dimostrata esclusivamente imputabile all’esposizione all’amianto.
    I principali argomenti considerati nella ricerca di risarcimento per questo caso sono stati la mancata informazione del datore di lavoro riguardo al pericolo di presenza dell’amianto, l’assenza delle procedure per evitare l’esposizione e il contatto diretto con l’amianto e l’assenza di dispositivi di protezione individuali (DPI) validi per contrastare l’inalazione delle fibre di asbesto.
    Il lavoratore ha ottenuto un risarcimento che ha previsto anche compensazioni per la moglie e per le figlie, per un totale di 190mila euro (130mila per il lavoratore, 20mila per la moglie e per ciascuna delle figlie) come certificato dall’INAIL. Il Tribunale Civile di Torre Annunziata ha stabilito un risarcimento significativo che apre nuove prospettive nella tutela dei lavoratori e delle loro famiglie in casi di esposizione all’amianto. LEGGI TUTTO

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    Il Faro di Annalisa, un proiettile diventa fonte di luce

    Si è tenuta stamane la terza giornata di premiazioni del Concorso scolastico nazionale “Il Faro di Annalisa”, dedicata alle scuole secoondarie di secondo grado. Il titolo della giornata è stato “Spazio ai giovani”.Tra le scuole vincitrici si sono distinte, in particolare, l’Istituto Perlasca di Vallesabbia (BS), i cui studenti hanno realizzato il prototipo di una torcia a forma di proiettile, che si accende diventando luce per illuminare i giovani, ed il liceo scientifico Gallotta di Eboli (SA), che ha realizzato un elaborato multimediale che ha equiparato Annalisa all’equazione di Dirac, trattando con estrema delicatezza il tema della donazione degli organi.
    Particolarmente emozionante è stato il collegamento con la storia di Addam Jendoubi, giovane di Forcella recentemennte scomparso a seguito di un incidente mortale, i cui organi sono stati donati per salvare altre 7 vite, come accaduto con Annalisa.
    Adam, qualche anno prima di morire, aveva contribuito al cambiamento di vita di suo fratello Habib, uscito dal carcere per seguire la strada del cinema propostagli da Adam, che intanto aveva interpretato “Aucelluzzo” nel film “La paranza dei bambini” ispirata al libro di Roberto Saviano.
    E proprio Saviano è stato il primo a promuovere la me moria di Adam, ricordandolo con un posto come “il volto della nuova Napoli”, che parlava il “forcellano” nonostante le origini per metà tunissine e per metà polacche.
    Il fratello Habib, intervenuto alla cerimonia insieme al suo papà, ha dichiarato con sincera commozione di voler continuare a portare avanti la memoria di Adam e fare in modo che la sua storia possa diventare esempio di scelta della legalità e di riscatto sociale per tutti i giovani di Napoli, e non solo.
    Alla manifestazione hanno preso parte Benigno Casale dell’USR Campania, Diego Belliazzi per la Fondazione Polis, Rosa Maiello per l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Amedeo Colella e Alan De Luca. Questi ultimi sono intervenuti a premiare le candidature in linngua napoletana presentate dall’IIS Sannino-De Cillis e dall’ITIS Alessandro Volta, rispettivamente una poesia ed un testo rap musicato dai ragazzi, che hanno entusiasmato per il messaggio prodotto: “Sparame, sparame cà spieco ‘o fierro… po’ muurì ‘o cuorpo, ma l’anema è eterna”. LEGGI TUTTO

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    Ischia: proseguono ricerche 51enne scomparsa a Casamicciola

    Proseguono a Ischia le ricerche di Antonella Di Massa, 51enne di Casamicciola Terme scomparsa lo scorso sabato 17 febbraio. Oggi pomeriggio, convocata dal prefetto di Napoli Michele di Bari, si è svolta una riunione per fare il punto sulle ricerche.
    E’ stato attivato il Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse e proseguono le attività di ricerca, sotto il coordinamento tecnico della Compagnia Carabinieri di Ischia.
    “Notevole – sottolinea una nota diffusa al termine della riunione – è l’impegno profuso da tutte le componenti del sistema di protezione civile che vede tuttora la sinergica partecipazione delle Forze di Polizia, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, della Capitaneria di Porto di Ischia, del 118, della Protezione civile locale e regionale, nonché del personale della Croce Rossa Italiana, del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico e di numerose altre associazioni di volontariato”.
    Le operazioni di ricerca sono costantemente seguite dal Tavolo di monitoraggio permanente presso la Prefettura di Napoli e vengono impiegati droni, elicotteri, anche dotati di termoscanner, unità cinofile molecolari nonché una motovedetta della Capitaneria di Porto di Ischia per la perlustrazione dell’area costiera. LEGGI TUTTO

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    Napoli: voragine al Vomero, firmata ordinanza per chiusura via Morghen

    È stata firmata dal dirigente del Servizio Strade, viabilità e traffico del Comune di Napoli l’ordinanza che istituisce un dispositivo di traffico temporaneo a seguito dell’apertura di una voragine in via Morghen, nel quartiere Vomero.
    L’ordinanza prevede: il divieto di immissione da via Bonito in via Morghen, con accesso a via Bonito da via Tito Angelini riservato ai soli residenti, mezzi di soccorso ed emergenza; il divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata in via Bonito sul lato sinistro della carreggiata, in direzione via Morghen; il doppio senso di circolazione a via Bonito solo per residenti, mezzi di soccorso ed emergenza, con accesso e uscita da via Tito Angelini; il divieto di sosta 0-24 in via Francesco Paolo Michetti, nel tratto compreso tra via Cimarosa e via Morghen, con rimozione forzata sul lato destro in direzione via Raffaele Morghen; il doppio senso di marcia in via Michetti e in via Cimarosa, fino a via Donizetti; il divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata sul lato destro di Via Cimarosa, in direzione Via Michetti, nel tratto compreso tra via Donizetti e via Michetti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, rapina un giovane e scappa: arrestato un 29enne

    Nella notte appena trascorsa, gli agenti del Commissariato Vicaria– Mercato, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in via Cesare Rosaroll, sono stati attirati dalle urla di alcune persone le quali, indicando due soggetti in fuga in direzione di porta Capuana, li avevano individuati come autori di una rapina appena perpetrata ai danni di un giovane.
    I poliziotti, prontamente intervenuti, hanno raggiunto e bloccato uno dei prevenuti in via Carriera Grande trovandolo in possesso di un coltello, mentre l’altro è riuscito a far perdere le sue tracce.
    Inoltre, gli operatori hanno accertato che il predetto, poco prima, insieme al complice, dopo aver minacciato con un coltello alla gola il giovane gli aveva asportato il telefono cellulare.
    Per cui, l’indagato, un 29enne della provincia di Caserta, con precedenti di polizia, è stato tratto in arresto per rapina aggravata. LEGGI TUTTO

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    Napoli, rapina una donna nel centro storico: arrestato algerino

    Arrestato un 34enne per rapina e lesioni nel centro storico di Napoli.
    Durante i servizi di controllo, i Falchi della Squadra Mobile hanno arrestato un uomo di 34 anni per aver rapinato una donna nel centro storico.
    Nel corso del pomeriggio, gli agenti hanno assistito a un tentativo di fuga dopo che l’uomo aveva sottratto il cellulare della vittima. Il soggetto è stato prontamente bloccato e trovato in possesso del telefono della donna, oltre a un altro dispositivo di dubbia provenienza.
    Il 34enne, di origine algerina e irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato per rapina, lesioni personali e ricettazione. Il cellulare è stato restituito alla legittima proprietaria. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO San Giovanni a Teduccio, sorpresi a bordo di un’auto di lusso con una pistola: arrestati

    Nella notte appena trascorsa, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli hanno svolto operazioni di controllo in via Luigi Volpicella, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Durante tali controlli, hanno individuato e fermato due individui che si trovavano a bordo di un’auto di lusso.
    Attraverso un’attenta ispezione del veicolo, è stato infatti rinvenuto un reperto che ha destato particolare preoccupazione agli agenti intervenuti, ovvero una pistola semiautomatica con matricola abrasa e due cartucce calibro 7,65, accuratamente occultati tra i sedili posteriori.
    I prevenuti, due napoletani di 26 e 29 anni, entrambi con precedenti di polizia, sono stati pertanto tratti in arresto con l’accusa di porto abusivo di armi e ricettazione. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha contribuito a prevenire potenziali rischi e a garantire la sicurezza nella zona. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Blitz a Pomigliano d’Arco: armi e droga, indagata famiglia peruviana

    A Pomigliano d’Arco, i carabinieri della stazione locale hanno condotto un blitz presso un’abitazione situata in via Mauro Leone. L’operazione ha coinvolto un’intera famiglia di origine peruviana, con tre membri arrestati e uno denunciato. Poco prima della mezzanotte, i carabinieri hanno suonato alla porta di Catalina Teodomira Cadillo Pardave, 50 anni, già nota alle forze dell’ordine.
    Nell’abitazione erano presenti anche il marito, 52enne, e i figli della coppia: Alexander Joel Ancalla Cadillo, 27 anni, e Jefherson Jerko Ancalla Cadillo, 20 anni. Entrambi i fratelli erano già noti alle forze dell’ordine. Durante la perquisizione, sono stati scoperti e confiscati 1.280 grammi di marijuana contenuti in diversi contenitori e buste sottovuoto, oltre a 105 grammi di hashish in diverse buste.
    Sono state rinvenute anche due pistole a salve prive del tappo rosso, insieme a 103 colpi a salve di calibro 8 e 9 millimetri. Oltre alla droga e alle armi, sono stati trovati e confiscati 50.910 euro ritenuti provento di reato. Madre e figli sono stati arrestati e trasferiti in carcere, mentre il padre è stato denunciato. LEGGI TUTTO

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    Violentò una turista a Sorrento: arrestato tunisino

    Oggi, a Marsala, in Sicilia, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di un 32enne tunisino, gravemente indiziato di violenza sessuale e lesioni personali aggravate ai danni di una giovane donna straniera presente nella Costiera Sorrentina per motivi turistici nel luglio 2023.
    Le indagini, condotte dalla Polizia e coordinate dalla Procura della Repubblica, sono iniziate quando la vittima ha denunciato di essere stata violentata nottetempo per strada da un uomo appena conosciuto.
    Grazie alle informazioni fornite dalla donna e alle testimonianze acquisite, è stata ricostruita con precisione la dinamica dell’evento.
    L’autore del reato avrebbe convinto la vittima ad accompagnarlo per un drink e approfittando dell’ora notturna e dell’assenza di persone, l’avrebbe costretta con violenza a subire atti sessuali contro la sua volontà.
    Il tunisino lavorava in un negozio di Sorrento
    Le indagini hanno portato a un quadro indiziario a carico dell’indagato. Quest’ultimo, dipendente di un’attività commerciale ubicata a Sorrento al momento dei fatti, è stato arrestato a Marsala e successivamente associato al Carcere Casa Santa di Trapani. LEGGI TUTTO

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    Nola, fatture false: sequestrati circa 8 milion i di euro a società di commercio alcolici

    Stamane i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nola su richiesta della Procura della Repubblica.
    Azione  nei confronti di una società nolana e del suo rappresentante legale, entrambi indagati per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
    Il valore complessivo del denaro, dei beni mobili e immobili sequestrati ammonta a oltre 7,8 milioni di euro. Contestualmente, sono in corso perquisizioni nei confronti del medesimo imprenditore e della citata società.
    Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso in seguito agli accertamenti fiscali effettuati nei confronti della società, attiva nel settore del commercio all’ingrosso di bevande alcoliche, accusata di aver realizzato una frode all’imposta sul valore aggiunto.
    Secondo l’ipotesi investigativa attualmente condivisa dal G.I.P. del Tribunale di Nola, la società avrebbe effettuato acquisti da fornitori esteri per un imponibile complessivo di circa 36 milioni di euro mediante l’interposizione di 25 società italiane prive di reale operatività.
    Ciò avrebbe portato all’omesso versamento dell’IVA dovuta per tali acquisti, consentendo alla società nolana di detrarre indebitamente l’IVA non versata all’Erario dai propri fornitori fittizi e di praticare prezzi illecitamente competitivi sul mercato a discapito degli altri operatori.
    Effettuato acquisti all’estero per 35 milioni di euro
    Le società “interposte” tra i fornitori esteri e la società italiana ultima acquirente dei prodotti avevano le caratteristiche delle cosiddette “cartiere”.
    La cessazione d’ufficio delle partite IVA disposta dall’Agenzia delle Entrate aveva semplicemente determinato il subentro di nuove “imprese” aventi le medesime caratteristiche.
    Il provvedimento di sequestro è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari dello stesso sono persone fisiche e giuridiche sottoposte alle indagini e pertanto devono essere ritenuti presunti innocenti fino a sentenza definitiva. LEGGI TUTTO

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    Voragine in via Morghen al Vomero: la strada inghiotte due auto. Ferito uno degli occupanti

    Nel quartiere Vomero, in via Morghen, si è verificata un’impressionante voragine stradale che ha inghiottito due auto e ha portato all’evacuazione di un edificio nelle vicinanze.
    Le cause dell’accaduto sono da attribuire verosimilmente alla probabile rottura delle condutture sotterranee, che ha provocato un’improvvisa inondazione del piano terra.
    La situazione è stata gestita prontamente dalle squadre di Vigili del Fuoco, intervenute poco prima delle 5 del 21 febbraio.
    Questa non è la prima volta che la zona è stata colpita da problemi simili. Giorni fa, infatti, si era reso necessario l’intervento di Vigili del Fuoco e Genio Civile a causa di infiltrazioni d’acqua che avevano messo a rischio la stabilità di un edificio vicino, costringendo all’evacuazione di 12 famiglie.
    Durante l’incidente, è stato trasportato un ferito in ospedale, ma fortunatamente non versa in pericolo di vita.
    Evacuato un edificio con 12 famiglie
    Gli inquilini dell’edificio interessato dalla voragine hanno prontamente cercato rifugio nei piani superiori per mettersi in salvo dalla improvvisa inondazione.
    La situazione è costantemente monitorata dalle autorità competenti. Sul posto vigili del fuoco, tecnici dell’Abc, polizia municipale di Napoli e forze dell’ordine.
    Si è resa necessaria con urgenza l’interruzione del servizio idrico nell’area compresa tra Piazza Vanvitelli e S.Martino. Al momento sono in corso accertamenti sullo stato degli impianti per determinare i tempi di ripristino. Lo rende noto Abc. LEGGI TUTTO