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    Napoli, scritta con condanna a morte per il ministro Nordio

    Una scritta di condanna a morte contro il Ministro della Giustizia Carlo Nordio è apparsa su un muro della stazione Salvator Rosa della metropolitana di Napoli.
    La denuncia è del capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, Severino Nappi.
    “Si tratta di un farneticante messaggio di matrice anarchica che ci catapulta in un clima da anni di piombo”, ha affermato Nappi.“Ho prontamente denunciato l’accaduto alle autorità competenti”, ha aggiunto.
    “Al Guardasigilli massima vicinanza e solidarietà, con la speranza che gli autori di queste vili minacce vengano immediatamente individuati e assicurati alla giustizia”, ha concluso Nappi.
    Nappi ha inoltre rivolto un invito “a certi rappresentanti istituzionali campani ad abbassare i toni e a non utilizzare più un linguaggio da lotta armata”.
     La solidarietà della Lega al ministro Nordio
    Le minacce contro il Ministro Nordio sono un atto grave che non può essere sottovalutato. Le autorità competenti stanno indagando per individuare i responsabili.
    La Lega ha espresso solidarietà al Ministro Nordio e ha chiesto che gli autori delle minacce vengano puniti severamente. LEGGI TUTTO

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    Bambino conteso dai genitori: il padre a Quarto, la madre in Inghilterra

    Il decreto emesso dal tribunale per i minorenni di Napoli il 16 febbraio riguarda la vicenda di Claudio, un bambino di 4 anni e mezzo che deve essere riportato in Inghilterra.
    La situazione ha avuto origine nel 2021, quando i genitori, Fabrizia di nazionalità italiana e Maurizio, residente a Quarto, hanno visto i loro rapporti deteriorarsi nel Regno Unito.
    Maurizio ha riferito che la sua ex moglie è stata allontanata dalle autorità britanniche a causa di comportamenti violenti e instabili, sia verso di lui che verso il bambino, affermando che la donna aveva già perso la patria potestà per una figlia avuta in un precedente matrimonio.
    Dopo essere rientrato in Italia con il consenso scritto della moglie e stabilendosi a Quarto per garantire la sicurezza di Claudio, Maurizio ha mancato il ritorno in Inghilterra nei tempi prestabiliti, portando l’ex moglie a denunciarlo per sottrazione di minore.
    Ciò ha scatenato una serie di processi legali in Italia, incluso uno penale che ha portato all’assoluzione di Maurizio, e un procedimento civile che è stato portato dinanzi al tribunale per i minori a Napoli.
    La decisione del tribunale napoletano di far rientrare Claudio in Inghilterra è stata contestata fermamente dall’ex moglie e dal suo legale, l’avvocato Giorgio Coppola. Si teme che il ritorno in Inghilterra possa portare Maurizio in carcere e il bambino potrebbe finire in una casa famiglia, non essendo abituato all’inglese e avendo difficoltà di linguaggio.
    Il legale ha espresso preoccupazione per il fatto che la sentenza possa penalizzare profondamente il minore e ha dichiarato che stanno preparando un ricorso in Cassazione, nonostante i tempi lunghi che potrebbero essere necessari.
    La situazione giudiziaria in corso evidenzia le complessità e le questioni delicate legate alla sottrazione internazionale dei minori e alle decisioni che devono essere prese nel rispetto dei loro diritti e benessere. LEGGI TUTTO

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    Ponticelli, era ubriaco Vincenzo Iovane: il pregiudicato che ha sparato dalla finestra

    Era ubriaco e gli effetti dell’alcol gli hanno fatto pensare che poteva tornare in carcere. È questa la spiegazione più plausibile alla nuova sparatoria che si è verificata intorno a mezzogiorno di ieri in via Al Chiaro di Luna, nel quartiere Conocal a Ponticelli.
    Protagonista il 64enne pregiudicato Vincenzo Iovane. L’uomo improvvisamente si è affacciato alla finestra e ha urlato: “Non voglio tornare in carcere”, ma era armato con un revolver e ha premuto il grilletto tre volte.
    I colpi erano diretti verso l’alto e quindi non hanno colpito alcuno. Ma in pochi secondi si è scatenato il panico nel popoloso quartiere di Ponticelli noto per essere una delle più importanti piazza di spaccio della zona e soprattutto centro di uno scontro di camorra.
    In tanti hanno pensato a un agguato. Qualcuno ha temuto il ripetersi delle scene dell’8 febbraio scorso che vide come protagonista l’ex guardia giurata Pasquale Pinto, suicida dopo aver ucciso la moglie.
    L’arrivo della polizia e il fuggi fuggi generale dalle strade adiacenti il palazzo dove era affacciato alla finestra Vincenzo Iovane hanno creato un clima di paura tra la gente tanto che alcune mamma sono corse a prelevare i loro figli a scuola che si trova a poche centinaia di metri.
     Iovane dovrà spiegare chi ha dato il revolver
    Poi in breve tempo la polizia ha fatto irruzione e ha bloccato l’uomo. Sul tavolo della cucina due bottiglie di vino vuote. Ora Iovane in carcere si trova, per sua scelta, e una volta passata la sbornia dovrà spiegare il gesto ma anche chiarire agli investigatori il possesso di quel revolver. LEGGI TUTTO

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    Poggiomarino, divise delle forze dell’ordine, pistola modificata e mazza da baseball: denunciati padre e figlio

    La guardia di finanza del gruppo di Torre Annunziata ha sequestrato un’arma da fuoco modificata e una mazza da baseball priva di protezione a due persone residenti a Poggiomarino.
    Durante un’operazione contro i reati contro la persona, i finanzieri hanno perquisito l’abitazione di padre e figlio, entrambi con precedenti penali, scoprendo anche il possesso di uniformi delle Forze di Polizia.
    Oltre alle armi, sono state trovate divise complete, abbigliamento e accessori vari, che sono stati sottoposti a sequestro.
    Nello specifico sono state sequestrate 2 divise complete, una giacca a vento e 3 berretti – è stato rinvenuto un borsone contenente maglioni, cravatte, camicie, scarpe, nonché vari gradi militari.
     Padre e figlio hanno già numerosi precedenti penali
    I responsabili sono stati denunciati per vari reati, inclusa la detenzione illegale di armi e il possesso di segni distintivi delle Forze dell’Ordine. LEGGI TUTTO

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    Un uomo di 92 anni tra gli ultraottantenni sex offender nel carcere di Poggioreale

    A Poggioreale, nel carcere di Napoli, si trovano diversi sex offender ultraottantenni reclusi, tra cui un uomo di 92 anni la cui pena terminerà nel 2027, all’età di 95 anni.
    Il garante dei detenuti della Campania ha visitato il reparto in cui sono detenuti questi anziani, evidenziando la questione delle condanne “ostative” che impediscono loro di beneficiare degli sconti di pena previsti.
    Ciambriello, garante dei detenuti, ha espresso preoccupazione riguardo al trattamento riservato a questi anziani detenuti, sottolineando la necessità di preservare la loro dignità e la loro vita, data l’età avanzata. Nonostante i gravi reati di cui sono stati ritenuti colpevoli, Ciambriello propone che tali detenuti anziani possano scontare le loro pene in strutture non carcerarie.
    In diverse carceri della Campania, tra cui Poggioreale e Secondigliano a Napoli, sono presenti reparti specifici dedicati ai sex offender, mentre altre strutture come Carinola nel Casertano e Benevento accolgono detenuti di questa categoria. Il garante ha evidenziato la necessità di assistere questi detenuti anziani in modo adeguato e di non dimenticare la loro umanità, suggerendo soluzioni alternative al carcere per loro.
    Il garante Ciambriello ha sollevato la questione del silenzio politico riguardo a queste situazioni carcerarie e ha sottolineato l’importanza di affrontare la questione dei sex offender anziani in modo più umano e rispettoso, garantendo loro un trattamento dignitoso anche considerando le sfide legate all’età avanzata. LEGGI TUTTO

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    l Prefetto di Napoli incontra la sindaca per discutere del “Castello delle cerimonie”

    Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha recentemente incontrato la sindaca del Comune di S. Antonio Abate, Ilaria Abagnale, su richiesta di quest’ultima.
    Durante l’incontro, il sindaco ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo all’immobile noto come “La Sonrisa”. Una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato la confisca definitiva dell’edificio, che sarà trascritto a favore del Comune non appena la sentenza sarà notificata.
    La sindaca ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione per i dipendenti dell’azienda che gestiva la struttura, al fine di garantire il mantenimento dei posti di lavoro. Il prefetto si è dichiarato disponibile a organizzare una riunione sull’argomento nei prossimi giorni, una volta ottenuto tutti i dettagli relativi al provvedimento giudiziario.
    Questa iniziativa mira a gestire al meglio la situazione e a tutelare gli interessi dei lavoratori coinvolti, dimostrando un’impegno concreto da parte delle istituzioni. LEGGI TUTTO

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    Sgomberati due occupanti abusivi nella scuola media di Quarto

    Nella scuola media statale Piero Gobetti di Quarto, le forze dell’ordine stanno attuando lo sgombero di due individui che avevano occupato abusivamente l’alloggio del custode.
    Queste azioni sono il risultato delle ordinanze emesse dal
    Comune in risposta ai ricorsi presentati, compresi quelli eccezionali al Capo dello Stato. Al momento dello sgombero erano presenti sul posto diverse autorità, tra cui il dirigente del commissariato di Polizia di Stato di Pozzuoli, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pozzuoli, il comandante della Polizia Locale di Quarto e i responsabili dei settori Patrimonio e Lavori Pubblici.
    Questo intervento si aggiunge ad altri due già effettuati nella stessa scuola, coinvolgendo, complessivamente, cinque persone che vivevano abusivamente negli alloggi della scuola elementare Borsellino e De Filippo. LEGGI TUTTO

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    Arrestato un uomo per aver violato la sorveglianza speciale a Pozzuoli

    Gli agenti del Commissariato di Pozzuoli hanno arrestato un uomo di 49 anni a seguito di un controllo in Via Campana. L’uomo, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, aveva lasciato il Comune di residenza senza autorizzazione.
    Non aveva con sé il libretto con le prescrizioni necessarie, violando così gli obblighi imposti dalla misura a cui era sottoposto dallo scorso ottobre.
    I fatti sono avvenuti nel pomeriggio di ieri, quando la Polizia ha fermato uno scooter con a bordo due persone e ha accertato la violazione da parte dell’uomo. Di conseguenza, è scattato l’arresto per il conducente in questione. LEGGI TUTTO

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    Situazione critica nel carcere di Poggioreale: sovraffollamento e carenza di poliziotti

    La Fp Cgil Polizia Penitenziaria ha incontrato il Direttore del carcere di Poggioreale, Carlo Berdini, e il comandante Gaetano Diglio per discutere delle difficoltà quotidiane affrontate dal personale.
    Tra i principali problemi evidenziati vi è la grave carenza di personale e il sovraffollamento estremo, con oltre 2000 detenuti attualmente presenti rispetto ai 1600 posti previsti, situazione peggiorata dalla chiusura del reparto “Napoli”.
    La Fp Cgil ha lodato la professionalità con cui il personale gestisce la situazione nonostante le difficoltà, ma ha sottolineato la necessità di un maggiore supporto per garantire la salute e la sicurezza di tutti.
    Inoltre, la provveditrice Lucia Castellano ha condiviso le azioni intraprese per alleviare il carico di lavoro del personale e ha auspicato un maggiore impegno e investimenti da parte dei superiori uffici dipartimentali per il restauro delle strutture penitenziarie della Campania.
    Mirko Manna della FP CGIL Nazionale ha annunciato l’intenzione di richiedere un maggiore impegno e investimenti concreti per la regione Campania al ministro Nordio, al sottosegretario con delega e al Capo del Dipartimento, Giovanni Russo.
    La situazione critica del sovraffollamento e della carenza di personale mette a rischio la sicurezza e il benessere del Corpo di Polizia Penitenziaria, richiedendo azioni concrete e un intervento immediato da parte delle istituzioni competenti. LEGGI TUTTO

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    Respinta istanza Camera di Commercio su associazioni storiche a Napoli

    Il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza cautelare presentata dalla Camera di Commercio di Napoli per la sospensione delle sentenze del Tar Campania che permettevano alle ‘associazioni storiche’ della città di partecipare alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Camerale.
    Le associazioni coinvolte hanno diffuso questa notizia tramite un comunicato, sottolineando il successo ottenuto grazie alle loro argomentazioni, che evidenzia le presunte irregolarità nel comportamento del Responsabile Unico del Procedimento (Rup) elettorale.
    Quest’ultimo si sarebbe discostato dalle direttive ministeriali e dalle pratiche comuni adottate dall’intero sistema camerale italiano, causando così spese aggiuntive per la Camera di Commercio di Napoli.
    Recentemente, Acen, Claai, Compagnia delle Opere, Confcommercio e Unione Industriali di Napoli hanno anche presentato un’istanza al Rup per verificare, azienda per azienda, le dichiarazioni di adesione alle organizzazioni Aicast e Assimprese (collegabili all’attuale presidente della Camera di Commercio), nonché i dettagli sul pagamento delle quote associative di tali aziende.
    Queste associazioni, fiduciose nella correttezza e nell’imparzialità del Responsabile Unico del Procedimento elettorale, sperano che la richiesta venga accolta per evitare possibili disparità di trattamento tra le varie organizzazioni imprenditoriali concorrenti. Infatti, il Rup ha già avviato le verifiche sulla documentazione relativa alle aziende dichiarate da Acen e Unione Industriali. LEGGI TUTTO

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    IL PUNTO Voragine al Vomero: ispezione di periti, pm e carabinieri in via Morghen

    Questa mattina si è svolto il primo sopralluogo, durato circa quattro ore, da parte dei consulenti designati dalla Procura di Napoli nell’ambito delle indagini sulla voragine che si è aperta all’alba di mercoledì scorso, 21 febbraio. Le due vetture inghiottite, di cui una con due giovani lievemente feriti, hanno attirato l’attenzione degli esperti.
    Presenti durante l’ispezione anche la sostituta procuratrice Federica D’Amodio (VI sezione, coordinata dal procuratore aggiunto Simona Di Monte) che, al momento, ipotizza il reato di disastro colposo contro ignoti. Insieme ai consulenti, ha partecipato anche il capitano Sergio Vaira, comandante della compagnia Carabinieri Vomero.
    Durante l’ispezione, finalizzata all’individuazione di possibili responsabilità, sono stati esaminati non solo il sito della voragine, ora recintato, ma anche un bed and breakfast colpito da fango e acqua durante l’evento (dove sono stati registrati altri due feriti lievi) e un edificio recentemente evacuato situato al civico 9 di via Solimene, alle spalle di via Morghen 63, la strada sulla quale si è aperta la voragine due giorni fa.
    Complessivamente, circa una sessantina di persone è stata costretta ad abbandonare le proprie abitazioni, con una decina di esse che ha protestato presso la sede della municipalità chiedendo adeguata collocazione e supporto. La maggior parte di loro ha temporaneamente trovato rifugio da parenti e amici. LEGGI TUTTO

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    I DETTAGLI Lavori straordinari, stop ai treni su due tratte della Circumvesuviana nel weekend

    L’Ente Autonomo Volturno (EAV), responsabile della gestione delle linee ferroviarie vesuviane, annuncia la sospensione della circolazione su due tratte della Circumvesuviana nel prossimo fine settimana a causa di lavori straordinari. La sospensione interesserà la linea Napoli-Ottaviano-Sarno e la tratta ferroviaria Poggiomarino-Torre Annunziata nei giorni 24 e 25 febbraio.
    I lavori riguardano l’implementazione del nuovo sistema di comando centralizzato del traffico, il quale, secondo quanto comunicato dall’azienda, mira a migliorare la regolarità del servizio ferroviario e la gestione del traffico. Durante questo periodo, i treni saranno sostituiti da autobus della ditta Romano Bus.
    Gli orari e le fermate dei bus sostitutivi sono consultabili sul sito http://www.eavsrl.it. EAV sottolinea che gli orari degli autobus sono indicativi, considerando possibili criticità legate alla viabilità stradale. La circolazione sulle linee coinvolte tornerà alla normalità a partire dall’inizio del servizio di lunedì 26 febbraio. LEGGI TUTTO