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    Qualiano, scoperto cantiere edile non a norma: denunciato imprenditore

    A Qualiano, i carabinieri stanno effettuando controlli sulla sicurezza sul lavoro e hanno denunciato l’amministratore unico di un’azienda edile per mancanza di parapetti in un cantiere.
    Durante un intervento nel cantiere di via Campana, dove si stavano svolgendo lavori di ristrutturazione, i militari hanno rilevato l’assenza di parapetti, comminando sanzioni per oltre 12mila euro e sospendendo l’attività imprenditoriale.
    I controlli continueranno anche nei prossimi giorni per assicurare e verificare la sicurezza sul lavoro. LEGGI TUTTO

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    Napoli, il prefetto firma altre 4 interdittive antimafia per imprese della provincia

    Nuove interdittive antimafia nel settore imprenditoriale a Napoli: sono state emesse quattro interdittive antimafia per imprese a rischio di infiltrazioni camorristiche.
    Il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha adottato questi provvedimenti nell’ambito delle attività di prevenzione antimafia. Le aziende coinvolte operano principalmente nell’edilizia e nella distribuzione di alimenti e bevande, con sede legale nei comuni di Napoli, Casoria, Roccarainola e Giugliano in Campania.. LEGGI TUTTO

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    Ischia e Procida: 4 denunce e sequestri di droga

    I Carabinieri della compagnia di Ischia e Procida hanno svolto un’operazione a largo raggio nei porti commerciali e lungo le principali arterie stradali delle due isole.
    Un 50enne di Chiaiano è stato denunciato per ricettazione. L’uomo è stato trovato in possesso di un portafogli rubato in mattinata a una turista. Il portafogli conteneva documenti e carte di credito ed è stato restituito alla legittima proprietaria. I Carabinieri hanno inoltre proposto il 50enne per l’applicazione del foglio di via obbligatorio.
    Una 23enne di Ischia è stata segnalata alla Prefettura perché trovata in possesso di marijuana. Un automobilista è stato denunciato per aver rifiutato di sottoporsi all’alcol test dopo un incidente.
    A Procida denunciato un uomo di 56 anni con due panetti di hashish
    Un 56enne di Procida, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per detenzione di droga a fini di spaccio. I Carabinieri hanno trovato nell’Alfa Romeo abbandonata dell’uomo 2 panetti di hashish dal peso complessivo di 140 grammi e un involucro con all’interno 40 grammi di eroina. I panetti erano nel bagagliaio mentre l’eroina era nel vano porta oggetti.I controlli proseguiranno
    I Carabinieri continueranno a svolgere controlli a tappeto nelle isole di Ischia e Procida per contrastare reati e illegalità. LEGGI TUTTO

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    Quartieri Spagnoli: controlli dei carabinieri su parcheggi coperti

    I Carabinieri della compagnia Napoli centro hanno condotto un’operazione di controllo dei Quartieri Spagnoli, focalizzandosi sui parcheggi coperti.
    L’operazione, condotta in collaborazione con la polizia municipale e i vigili del fuoco, ha visto il controllo di diversi garage a pagamento.
    Durante i controlli, due imprenditori di garage situati a vico Sant’Anna di palazzo e vico Conte di Mola sono stati sanzionati per varie violazioni, tra cui passi carrabili non autorizzati, insegne pubblicitarie abusive e auto parcheggiate al di fuori delle autorimesse
    I controlli continueranno anche nei prossimi giorni per garantire il rispetto delle normative in vigore anche perché i vicoli dei Quartieri Spagnoli da un paio di anni sono diventati centro di un turismo di massa. LEGGI TUTTO

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    Napoli, figlia e sorelle del boss nelle case popolari del rione Amicizia. I nomi dei 16 indagati

    La Procura di Napoli ha indagato 16 persone per l’occupazione abusiva di case popolari nel Rione Amicizia a Napoli. Tra gli indagati ci sono persone imparentate con i capi del clan Contini-Bosti, la potente organizzazione criminale della zona, fondatrice dell’Alleanza di SecondiglianoLe indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile, dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale. Sono state accertate 17 occupazioni abusive di alloggi popolari. In alcuni casi, gli appartamenti erano stati occupati da parenti dei boss, in altri da persone estranee alla criminalità ma legate a loro da vincoli di parentela o amicizia.
    Il caso della famiglia Bosti
    Il caso più eclatante riguarda l’alloggio della famiglia del boss Patrizio Bosti. L’appartamento era stato originariamente assegnato a un legittimo assegnatario, ma dopo la sua morte la vedova lo cedette abusivamente a Rita Aieta, moglie di Bosti. Al momento del sopralluogo, nell’appartamento c’era la figlia di Patrizio, Flora, con i figli piccoli.
    La donna, sposata con Marco Botta, attualmente detenuto ha spiegato – come riporta Il Roma – di risiedere là da 30 anni e ha esibito un bollettino di pagamento Iacp.
    In altri appartamenti vi erano Assunta e Rosaria Bosti, sorelle del boss. Ma anche Rosaria Manna (convivente di Salvatore Botta, nipote omonimo dello storico luogotenente dei Contini).
    Le altre occupazioni e le accuse
    In altri casi, gli abusi edilizi hanno riguardato la creazione di giardini all’aperto o l’unificazione di due appartamenti in uno solo.Gli indagati sono accusati di invasione di terreni ed edifici, reato aggravato dalla finalità mafiosa.
    Il GIP ha disposto il sequestro preventivo degli 17 alloggi abusivamente occupati.Gli indagati avranno la possibilità di difendersi dalle accuse nel corso del processo.
    I nomi degli indagati
    Flora Bosti, Rosaria Manna, Vincenzo Battimiello, Anna Aloia, Alberto Pesacane, Luisa Fisciantese, Assunta Bosti, Rosaria Bosti, Francesca Granato, Lucia Equatore, Vincenzo Madonna, Salvatore Del Luongo, Maria Procopio, Monica Di Guido, Concetta Acone, Antonio Procopio.
    La situazione del Rione Amicizia
    Il Rione Amicizia è un quartiere di Napoli da tempo sotto il controllo del clan Bosti-Contini. L’occupazione abusiva di case popolari è un problema diffuso in molte zone della città, e rappresenta un segno tangibile della presenza e del potere della criminalità organizzata.
    Le istituzioni stanno lavorando per contrastare questo fenomeno, ma la lotta è difficile e complessa. Sono necessari interventi a livello sociale, economico e culturale per sradicare la criminalità organizzata dai quartieri di Napoli.
    (nella foto le case popolari del rione amicizia e nei riquadri il boss Patrizio Bosti, la moglie Rita Aieta e la figlia Flora Bosti) LEGGI TUTTO

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    Castellammare, scoperto arsenale da guerra al rione Moscarella

    Armi da guerra trovate sopra un tetto di un garage, all’interno di una borsa sportiva: le hanno scoperte i carabinieri intorno ai palazzi del quartiere Moscarella di Castellammare di Stabia, tra i quali spiccano gli edifici popolari del lotto 4, situati al centro di un triangolo scaleno delimitato da due strade statali e viale della Repubblica.

    L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri della sezione operativa stabiese. Nascosto tra l’erba alta, l’edera e i rami secchi, un borsone di tela blu giaceva sulla lamiera traballante di un piccolo garage abusivo.
    Al suo interno, erosi dall’esposizione agli agenti atmosferici ma ancora funzionanti, sono stati trovati 8 armi da fuoco pesanti.
    Tra queste, un fucile d’assalto Ak47 (Kalashnikov), un fucile a pompa SPAS calibro 12, in grado di sfondare una porta.
     Le armi nascoste sul tetto di un garage abusivo
    Inoltre, due fucili d’assalto Steyr AUG di fabbricazione austriaca, con una cadenza di tiro di 650 colpi al minuto, quasi 11 al secondo. C’era anche un fucile a pompa M870s Maverick Eagle Pass con la matricola abrasa, due doppiette a canne mozzate e un fucile da caccia.
    Le armi sono state sequestrate e saranno sottoposte a esami balistici per determinare se siano state utilizzate in attività criminali. e saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare se siano state utilizzate in azioni criminose. LEGGI TUTTO

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    Esplosione di Torre del Greco, terza vittima: morta dopo 20 giorni Rosa Pagano

    Una triste notizia arriva dall’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è morta la terza donna anziana rimasta ferita nell’esplosione avvenuta in un appartamento di Torre del Greco la notte tra il 7 e febbraio scorso.
    Dopo venti giorni di agonia è morta  Rosa Pagano, 82 anni, che ha perso la vita a causa delle gravi ustioni riportate nell’incidente. Rosa era stata estratta viva dalle macerie dopo l’esplosione e trasportata d’urgenza al centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli, ma purtroppo non ce l’ha fatta.
    L’esplosione aveva già causato la morte della sorella di Rosa, Anna Pagano, e del marito di quest’ultima, Rodolfo Iovine, entrambi di 78 anni. La coppia era stata colpita dal crollo del muro dell’appartamento adiacente, causato dall’esplosione, mentre si trovavano a dormire.
    Rosa, invece, è riuscita ad essere salvata grazie all’intervento tempestivo dei vicini, ma le sue condizioni si sono rivelate fatali dopo diverse settimane di lotta.
    Le indagini hanno indicato che l’esplosione è stata provocata da una fuga di gas avvenuta nella cucina dell’appartamento di Rosa, la quale ha innescato il cedimento strutturale dell’edificio e ha causato il tragico incidente.
    Sono stati presi tutti i provvedimenti necessari, incluso lo sgombero delle famiglie residenti al piano terra dell’edificio e l’interdizione dell’area per i rilievi da parte delle autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    Mugnano, per la morte del piccolo Raffaele indetto il lutto cittadino

    La procura di Napoli Nord apre un’inchiesta sulla morte improvvisa di un bambino a Mugnano di Napoli. Il sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro, esprime il cordoglio dell’amministrazione e della comunità locale per la perdita del piccolo Raffaele, di soli 4 anni, a causa di un arresto cardiaco.
    L’amministrazione comunale si unisce alle famiglie colpite in questo momento di dolore, dichiarando il lutto cittadino e abbassando le bandiere del municipio a mezz’asta.
    “E’ con profondo dolore che esprimiamo le nostre piu’ sincere condoglianze alle famiglie per la tragica e improvvisa perdita del piccolo Raffaele, di soli 4 anni, per arresto cardiaco. In questo momento difficile – scrive il primo cittadino sui social – l’intera amministrazione comunale si stringe attorno a voi con affetto e solidarieta’.
    Per onorare la memoria del piccolo, proclamo il lutto cittadino, disponendo le bandiere del municipio a mezz’asta. Siamo vicini con il cuore e condividiamo questo dolore”. LEGGI TUTTO

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    Truffano 70mila euro a un 90enne di Reggio Calabria: inseguiti e arrestati in autostrada due giovani napoletani

    La Polizia ha arrestato due rapinatori in fuga sull’autostrada A2 del Mediterraneo. I due, M.G. di 22 anni e P.F. di 20, entrambi pregiudicati dell’hinterland napoletano, sono stati intercettati nei pressi di Sala Consilina, nel Salernitano, a bordo dell’auto ricercata.
    Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due malviventi si erano introdotti, qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine, nell’abitazione di un ultranovantenne di Reggio Calabria.
    Con la scusa di un imminente arresto della figlia, avevano convinto l’anziano a consegnare loro monili in oro e orologi preziosi del valore di oltre 70mila euro, per poi rapinarlo anche di due pistole.
    I due rapinatori sono stati inseguiti e bloccati dalla Polizia Stradale, che era stata allertata dalla Questura di Reggio Calabria. Al momento dell’arresto, i due erano in possesso della refurtiva. LEGGI TUTTO

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    Napoli, riunione su interventi imminenti alla Galleria Umberto

    In prefettura a Napoli, è stato presentato il piano di restauro della pavimentazione della Galleria Umberto I.
    L’ambizioso progetto, della durata di un anno, prevede interventi che avranno inizio molto presto. Per limitare i disagi per gli esercenti e i residenti, il piano prevede l’installazione temporanea di aree di cantiere in singole sezioni del sito, garantendo però sempre l’accesso ai negozi e agli ingressi dei condomini.
    La riunione convocata dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali e rappresentanti del territorio, tra cui la vicesindaca del Comune di Napoli, la Soprintendenza Archeologia, l’Università Federico II, la Camera di Commercio e altre associazioni.
    Durante l’incontro, è stato condiviso l’approccio pianificato dal Comune per il recupero e la valorizzazione della Galleria, evidenziando come il sacrificio temporaneo degli operatori commerciali sarà ripagato da un luogo restituito al suo antico splendore.
    Inoltre, è stato discusso il ripristino del servizio di vigilanza notturna della Galleria Umberto I, attivo in via sperimentale da ottobre 2022 a marzo 2023. Il finanziamento per il servizio sarà garantito per il 50% da Intesa San Paolo e per il resto dalle associazioni di categoria.
    Il ripristino del servizio notturno si tradurrà in una maggiore sicurezza per la zona durante le ore notturne. LEGGI TUTTO

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    Napoli, preleva soldi dal conto corrente con la truffa del falso sms di Poste Italiane

    Un giovane di 23 anni residente a Catania è stato truffato di 1.390 euro da un individuo che si è spacciato per un dipendente delle Poste Italiane.
    La Polizia ha denunciato un uomo di 37 anni di Napoli per truffa, in seguito alla segnalazione della vittima e al lavoro di investigazione svolto dagli agenti del Commissariato ‘Borgo Ognina’.
    La vittima ha ricevuto due messaggi apparentemente inviati da Poste Italiane sul suo telefono, seguiti da una chiamata da un sedicente operatore che lo ha convinto ad agire immediatamente per bloccare il conto corrente.
    Dopo aver seguito le istruzioni ricevute, la vittima si è resa conto di essere stata truffata, scoprendo la perdita di denaro dal suo conto.
    Le indagini della Polizia hanno permesso di risalire all’autore presunto della truffa, attraverso l’analisi dei conti coinvolti e l’identificazione dell’utenza telefonica usata per l’inganno. LEGGI TUTTO

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    Vietato andare a messa a Caivano?Don Patriciello: “C’è chi soffia sul fuoco”

    Il parroco della Chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano, don Maurizio Patriciello, ha espresso preoccupazione riguardo a una recente manifestazione che ha impedito alle persone di partecipare alla messa.
    Durante un’intervista, il parroco ha sottolineato che alcuni individui potrebbero avere interesse a incitare il caos e ha parlato di un clima di paura che si respira al Parco Verde. Nonostante si sia ipotizzata la presenza di camorristi dietro le proteste, la polizia non ha trovato prove concrete a riguardo.
    Don Patriciello ha evidenziato che questi eventi sono segnali di una profonda frustrazione accumulata nel tempo a causa dell’abbandono della zona.
    La situazione al Parco Verde è diventata sempre più tesa negli ultimi tempi, con manifestazioni che hanno impedito ai fedeli di partecipare alle funzioni religiose. LEGGI TUTTO