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    A Caivano nuove assunzioni in Comune

    Il Comune di Caivano ottiene il via libera per nuove assunzioni: si tratta di 17 nuovi profili a tempo indeterminato.
    La Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni ha accolto la richiesta dell’Ente, che potrà così potenziare alcuni servizi chiave come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.
    L’assunzione di questo nuovo personale si aggiunge alle 31 già effettuate nei mesi scorsi e rappresenta un passo importante per il rafforzamento della macchina amministrativa comunale.
    Come sottolineato nella nota ufficiale, “queste nuove assunzioni potenzieranno alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni, che attualmente risultano molto sguarniti di personale, in modo da dare un assetto definito all’organigramma comunale”.
    Lo sviluppo del capitale umano al centro del Progetto Caivano
    L’attenzione al capitale umano è uno dei pilastri fondamentali del Progetto Caivano, promosso dal Dipartimento della funzione pubblica. L’obiettivo è quello di reclutare le figure professionali più idonee e di valorizzarle attraverso la formazione e la crescita professionale.
    I nuovi profili
    I 17 nuovi dipendenti ricopriranno i seguenti ruoli:
    8 istruttori contabili (Area degli Istruttori)2 istruttori direttivi contabili (Area dei Funzionari e dell’E.Q.)2 istruttori amministrativi (Area degli Istruttori)4 operai specializzati (Area degli Operatori esperti)1 istruttore tecnico (Area degli Istruttori) LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei: a Pozzuoli stop cantieri stradali e limitazioni traffico

    A Pozzuoli stop ai cantieri stradali e alle limitazioni alla circolazione e sosta delle auto a Pozzuoli, al fine di “garantire idonee condizioni di sicurezza a tutela della pubblica e privata incolumità, nonché della sicurezza della circolazione stradale, evitando rallentamenti e ingorghi veicolari”.
    È quanto stabilisce un’ordinanza firmata oggi dal sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni, alla luce della necessità di “effettuare, in via precauzionale, dei sopralluoghi da parte del personale tecnico comunale presso edifici pubblici e privati, per accertare eventuali danni conseguenti alle scosse, nonché per evitare pregiudizi alla sicurezza stradale e garantire una viabilità fluida decongestionando il traffico veicolare
    “. Da oggi, giovedì 23 maggio, “e fino a revoca espressa” viene disposta “la sospensione, sull’intero territorio comunale, dei lavori di scavo già autorizzati, programmati ed attualmente in corso da parte di aziende private e uffici di questo ente” e “la sospensione dell’efficacia delle ordinanze dirigenziali aventi ad oggetto dispositivi di limitazione della circolazione e della sosta”. LEGGI TUTTO

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    Ruba E-bike a Napoli Centrale: arrestato 22enne

    Un 22enne ruba e-bike a Napoli centrale e viene catturato dalla polizia ferroviaria. Ieri sera, militari dell’Esercito Italiano impegnati nell’operazione Strade Sicure hanno sentito le urla di un uomo all’esterno della Stazione Centrale di Napoli. Intervenendo, hanno fermato due soggetti.
    Gli agenti della Polizia Ferroviaria Campania, accorsi sul posto, hanno accertato che uno dei fermati aveva rubato l’e-bike elettrica all’altro. Il sospettato ha tentato di fuggire verso Piazza Garibaldi, ma è stato bloccato.
    Si tratta di un 22enne di Napoli, già colpito da un divieto di ritorno a Roma e con precedenti specifici. L’uomo è stato arrestato per furto con destrezza. LEGGI TUTTO

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    A Pozzuoli sgomberate 83 famiglie: il Comune fornisce indicazioni e assistenza

    Pozzuoli. Sgomberate 83 famiglie: operazione in corso dai fabbricati considerati non sicuri a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito la zona dei Campi Flegrei.
    Complessivamente, 58 fabbricati saranno sgomberati, per un totale di 83 nuclei familiari. L’elenco completo è disponibile presso il Comune di Pozzuoli.
    Per le famiglie sgomberate a seguito delle ultime scosse di terremoto e per chi intende dormire fuori casa è stato attrezzato il Palatrincone di Monterusciello. Domani, presso il Palatrincone, i nuclei familiari interessati potranno ottenere tutte le indicazioni utili per ottenere l’assegnazione di sistemazioni alberghiere e provvedere al recupero degli oggetti personali dalle loro abitazioni.
    Appello del Sindaco
    Il Sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha rivolto un appello alla cittadinanza: “Comprendo le difficoltà e i disagi che questa situazione comporta, ma è essenziale agire con pazienza e responsabilità per il bene di tutti. Questi edifici per sicurezza saranno oggetto di sospensione di tutte le utenze. Vi chiedo di rispettare l’ordinanza, liberare gli edifici e collaborare con le forze dell’ordine. Il vostro aiuto è fondamentale per garantire la sicurezza della vostra famiglia e l’ordine nella nostra città”.
    Aree di attesa e navette
    Oltre al Palatrincone, sono state allestite aree di attesa temporanee in città. Queste aree non sono attrezzate per pernottamenti e non forniscono cibi caldi. Dovrebbero essere utilizzate solo in caso di nuove scosse o per una sosta breve.
    A partire dalle ore 19, saranno disponibili navette del Comune di Pozzuoli per raggiungere il Palatrincone dalle aree di attesa di Piazza a Mare, Largo Palazzine, Parcheggio C9, Via Lucilio e lungomare Pertini. Le stesse navette potranno essere utilizzate per ritornare alle aree di attesa. LEGGI TUTTO

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    L’APPELLO Multe Ztl a Napoli, il Comune chiede di sospendere esecutività

    Il Comune di Napoli ha recentemente riscontrato un’anomalia nella gestione dei verbali per passaggi non autorizzati nelle aree pedonali, risalenti al periodo tra il 6 giugno 2020 e il 31 ottobre 2020. Alcuni di questi verbali sono stati inviati al concessionario per l’emissione delle ingiunzioni di pagamento prima di verificare gli esiti dei ricorsi presentati al prefetto o al giudice di pace.
    Le aree pedonali coinvolte includono i varchi di via Santa Sofia, via del Sole, via Duomo, Calata Trinità Maggiore, via Mezzocannone e via Miroballo al Pendino. In risposta a questa situazione, il Comune ha chiesto al concessionario di sospendere l’esecutività delle ingiunzioni di pagamento, per permettere le necessarie verifiche sulla legittimità dei verbali.
    I cittadini che hanno ricevuto ingiunzioni di pagamento per passaggi non autorizzati nelle suddette aree pedonali durante il periodo indicato, e che hanno documentazione attestante la presentazione di un ricorso al prefetto o una sentenza favorevole del giudice di pace, possono procedere inviando la documentazione via email o PEC all’indirizzo riscossionecoattiva-napoliov@legalmail.it o rivolgendosi, a partire dal 1° giugno 2024, agli uffici di Napoli Obiettivo Valore, situati in via G. Porzio n.4, Centro Direzionale – isola B2 piano 3.
    È necessario fissare un appuntamento tramite il portale https://www.napoliobiettivovalore.it o telefonando al numero 08119758372 e presentare la documentazione. Per i cittadini che non possiedono i requisiti necessari, come la presentazione del ricorso al prefetto o una sentenza favorevole del giudice di pace, resta l’obbligo di pagare la sanzione. LEGGI TUTTO

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    Incendio a Pollena Trocchia: in fiamme negozio prossimo all’apertura

    Incendio a Pollena Trocchia: i carabinieri indagano su quanto accaduto,un quarto d’ora prima della mezzanotte di ieri.
    I militari dell’Arma sono intervenuti, dopo la segnalazione al 112, in viale Europa 60 per un incendio in corso.
    Arrivati sul posto insieme con i vigili del fuoco, hanno verificato fiamme all’esterno di un’attività commerciale prossima all’apertura. Danneggiate le vetrate d’ingresso e alcune auto in sosta nei pressi del locale. Non si esclude che si tratti di atto doloso.
    I carabinieri hanno anche ascoltato a sommarie informazioni il titolare dell’esercizio commerciale, il quale sconfortato dell’accaduto, ha dichiarato di non aver ricevuto ne minacce ne richieste estorsive e di non sapersi spiegare i motivi del gesto. LEGGI TUTTO

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    A ‘STRISCIA LA NOTIZIA’ Napoli: trattamenti medici con dispositivi non a norma, la scoperta in un centro estetico

    Scoperta shock a Napoli: un centro estetico praticava trattamenti medici non a norma, mettendo a rischio la salute dei clienti. A documentare la situazione e renderla nota al grande pubblico è stato Luca Abete di ‘Striscia la Notizia’, portando alla luce un caso inquietante.
    L’inchiesta di Abete ha rivelato che nel centro estetico venivano effettuati trattamenti al setto nasale e una procedura nota come “blefaroplasma”. Questa tecnica, che utilizza un laser per bruciare la pelle in eccesso della palpebra, dovrebbe essere eseguita solo da medici qualificati.
    L’inviato ha chiesto il parere di esperti del settore, che hanno confermato i pericoli di tali pratiche quando non eseguite correttamente. “Blefaroplastica e rinoplastica sono interventi chirurgici complessi che richiedono l’intervento di un medico specializzato”, ha dichiarato un esperto interpellato da Abete.
    “L’uso improprio di laser può causare ustioni alla cornea e ai tessuti profondi, e nei casi più gravi, può provocare necrosi con danni irreversibili.” La scoperta ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra i clienti del centro estetico e l’opinione pubblica, evidenziando la necessità di maggiori controlli e regolamentazioni nel settore. LEGGI TUTTO

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    A Pozzuoli 17enne fugge alla guida di auto rubata: inseguito e arrestato

    Pozzuoli. Un rocambolesco inseguimento notturno si è concluso con l’arresto di un 17enne da parte dei Carabinieri di Pozzuoli. Il ragazzo, alla guida di un’auto rubata, ha tentato di sfuggire ai militari per le vie della città, ma è stato bloccato dopo un testacoda.

    Tutto è iniziato intorno alle 4 del mattino, quando la centrale operativa dei Carabinieri ha diramato un’allerta per il furto di un’auto. La targa del veicolo era già stata segnalata alle pattuglie della zona.
    Poco dopo, i Carabinieri della sezione radiomobile di Pozzuoli hanno notato l’auto rubata sfrecciare davanti alla loro caserma. Immediatamente è scattato l’inseguimento, con sirene e lampeggianti accesi.
    L’inseguimento si è snodato per le strade di Pozzuoli, con il 17enne al volante che tentava disperatamente di seminare i Carabinieri. La corsa è durata diverse decine di minuti, fino a quando il ragazzo, a causa dell’alta velocità e della sua inesperienza, ha perso il controllo dell’auto ed è finito in testacoda in via Olivetti.
    L’arresto e le accuse
    I Carabinieri sono prontamente intervenuti, bloccando il 17enne dopo un breve tentativo di resistenza. Nonostante la sua giovane età, il ragazzo dovrà rispondere ai reati di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
    Al momento si trova nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    Spari nella notte a Pomigliano: colpite anche tre auto

    Colpi di pistola sono stati esplosi nella notte, in via Roma a Pomigliano d’Arco, contro le mura perimetrali di un’abitazione al civico 193.
    Alcuni dei proiettili hanno colpito anche tre auto parcheggiate. Non ci sono feriti.  Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri della sezione radiomobile e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, insieme a quelli della stazione di Pomigliano D’Arco.
    Le indagini sono attualmente in corso per chiarire la dinamica e la matrice dell’incidente. Gli investigatori stanno esaminando vari aspetti, cercando di capire sia le motivazioni che i responsabili del gesto.
    Al momento, non è emersa alcuna pista precisa sul movente di quella che è una stesa di avvertimento nei confronti di qualche pregiudicato”nemico” che abita nell’edificio oggetto degli spari. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sequestrati 4 milioni di euro a 3 aziende del Cis di Nola per false fatture

    Napoli. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli hanno sequestrato circa 4 milioni di euro a tre società del Nolano, accusate di aver emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, sottratto denaro al pagamento delle imposte e presentato dichiarazioni infedeli.

    L’attività investigativa è partita da una verifica fiscale su una società di abbigliamento per adulti con sede presso il Centro Intermodale Sud (CIS) di Nola. Si è scoperto che questa società era la mera continuazione di un’altra azienda già in liquidazione, con gli stessi soci, fornitori, dipendenti e attività commerciale. Entrambe le società, di fatto, erano gestite dalle stesse persone.
    Le indagini hanno permesso di individuare diverse condotte illecite, tutte di natura tributaria. In particolare, è emerso che la società in liquidazione aveva ceduto alla “nuova” società alcuni marchi di abbigliamento per un valore gonfiato di circa 800 mila euro.
    I marchi, in realtà, erano quasi privi di valore e non erano mai stati utilizzati. Questa operazione aveva lo scopo di far chiudere il bilancio della società cedente con un risultato di esercizio pari a zero (e quindi non in perdita) e di consentire alla “nuova” società di evadere le imposte sui redditi e l’IVA.
    Inoltre, gli indagati hanno compiuto diversi atti (cessione di punti vendita, licenze, diritti di occupazione dei locali, attrezzature aziendali, impianti, dipendenti, rimanenze di magazzino e quote sociali) per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro, al fine di sottrarre risorse al Fisco. Queste risorse sarebbero dovute servire per il pagamento di imposte, interessi e sanzioni.
    Infine, la società in liquidazione ha contabilizzato nel bilancio finale e dichiarato elementi passivi inesistenti per un ammontare di quasi 900 mila euro, al fine di evadere le imposte.
    Le misure cautelari e il sequestro preventivo
    Nei confronti dei tre gestori delle società coinvolte, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi di società per la durata di un anno.
    Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche nella forma “per equivalente” nei confronti degli indagati, della somma di circa 4 milioni di euro, che corrisponde al profitto illecito derivante dai reati contestati.
    Contestualmente al sequestro, sono state eseguite perquisizioni a carico degli indagati.
    Le società coinvolte
    Le società coinvolte nell’operazione sono tuttora operative nel territorio del Tribunale di Nola e sono attive presso il CIS di Nola. Realizzano un volume d’affari significativo e commercializzano prodotti con marchi noti a livello nazionale e internazionale. LEGGI TUTTO

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    A Napoli detenuto tenta il suicidio: salvato da agente penitenziario

    Napoli. Un detenuto italiano di 40 anni ha tentato di togliersi la vita al terzo piano del padiglione Milano del carcere napoletano di Poggioreale. L’uomo, affetto da forte depressione, era già sotto stretta osservazione per il rischio di suicidio.

    Il detenuto ha tentato di impiccarsi utilizzando un cappio realizzato con le lenzuola legate alle inferriate della finestra. Solo il tempestivo intervento del poliziotto penitenziario di turno ha scongiurato il peggio. Grazie al suo pronto intervento, il detenuto è stato salvato e ora si trova sotto sorveglianza a vista 24 ore su 24.
    L’episodio ha acceso i riflettori sulle condizioni del carcere di Poggioreale e sulla carenza di personale di Polizia Penitenziaria. Il segretario regionale Con.si.pe Campania, Luigi Castaldo, ha sottolineato “l’importanza della presenza fisica del personale di Polizia Penitenziaria”, evidenziando però che “l’atavica carenza di organico stia ormai mettendo a rischio la sicurezza”.
    Castaldo ha infatti denunciato la mancanza di oltre 200 poliziotti penitenziari a Poggioreale, una situazione che “non solo mette in discussione la sicurezza di tutti ma soprattutto obbliga il poco personale a carichi di lavoro eccessivi”.
    La necessità di figure professionali specializzate
    Oltre all’aumento del personale di Polizia Penitenziaria, il Con.si.pe ritiene necessario “una presenza costante in prima linea di figure professionali specializzate al trattamento dei reclusi come educatori, psicologi e psichiatri, assistenti sociali”.
    Secondo Castaldo, queste figure “creerebbe più vita in carcere laddove oggi si vive uno stato di abbandono pomeridiano e nei fine settimana”.
    Il ruolo del poliziotto penitenziario
    Il segretario regionale Con.si.pe ha concluso sottolineando che il poliziotto penitenziario “deve fare il poliziotto”, mentre oggi “troppi sono gli incarichi previsti che mettono in discussione il mandato istituzionale, specie con le attuali carenze organiche”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, arrestato Salvatore Maggio junior figlio dell’ex killer pentito

    Napoli. Figlio d’arte e come il padre abile e sempre pronto a utilizzare la pistola: Salvatore Maggio junior, finito in carcere ieri è il figlio dell’omonimo ex ras della zona Mercato poi diventato collaboratore di giustizia.

    Fino all’altro giorno non aveva condanne a suo carico, frequenta, secondo gli investigatori, sia ambienti vicini ai Mazzanti dei Quartieri Spagnoli che la malavita giovanile delle Case Nuove e della zona di piazza Mercato. Sulla copertina del suo profilo sui social network si legge: “C’è chi è nato per combattere e chi è nato per fare il burattinaio“. Ma anche:“La vita mi ha tolto il doppio di quello che avevo e mi riprenderò il triplo!”. 
    E’ accusato di aver gambizzato Massimiliano Abete, un incensurato del Cavone con contatti con l’ambiente dei Lepre. Secondo gli investigatori, Maggio Junior ha sparato ad Abete con l’aiuto di un complice che guidava lo scooter.
    Lunedì scorso, Maggio Junior è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ma la sorpresa è arrivata quando il provvedimento restrittivo ha riguardato anche la vittima, Abete. In un’intercettazione durante le indagini, Abete si vantava di possedere un’arma da fuoco. Per lui il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
    Il ruolo della vittima e l’identificazione del complice
    Le indagini, condotte dalla sezione “Omicidi” della Squadra Mobile della Polizia di Stato (diretta da Giovanni Leuci e dal vice questore Luigi Vissicchio), hanno permesso di identificare anche il complice di Maggio Junior.
    Le indagini e i moventi
    L’accusa per Abete, 22 anni, è di detenzione e porto di arma comune da sparo. Il provvedimento restrittivo, eseguito nelle rispettive abitazioni degli indagati, è il risultato delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dalla Squadra Mobile di Napoli con la collaborazione del Commissariato Dante.
    Le indagini sono partite subito dopo la sparatoria avvenuta in via Gianbattista Manso alle Case Nuove, la sera del 30 gennaio 2023. Secondo gli investigatori, la lite che ha portato alla sparatoria è scaturita da motivi non chiari, ma riconducibili a vicende di strada.
    (nei riquadri Salvatore Maggio junior e Massimiliano Abete) LEGGI TUTTO