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    Castellammare, i candidati sindaci: “La camorra va tenuta lontana dalle comune”

    Castellammare. Una posizione netta di condanna alla camorra e alle infiltrazioni criminali nelle istituzioni.
    E’ quella che hanno espresso i due candidati sindaci sfidanti di castellammare, dopo l’onta dell scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche, nel giorno in cui sono stati arrestati i mandanti e si scoiperto il moventi dell’omicidio del consigliere comunale del pd, Gino Tommasino ucciso nel 2009.
    “La Grande Stabia si realizza allontanando il malaffare, denunciando la camorra e garantendo sicurezza e trasparenza. Un ringraziamento va alla magistratura e alle forze dell’ordine: l’arresto di importanti esponenti del clan D’Alessandro, ritenuti mandanti dell’uccisione nel 2009 del consigliere comunale Gino Tommasino, ci dimostra che la giustizia vince sempre!”. Lo ha detto il candidato del centro sinistra Luigi Vicinanza.
    E poi ha aggiunto: “Uno dei motivi che mi hanno portato ad accettare la candidatura è proprio la necessità di liberare Castellammare dalla morsa della criminalità organizzata. Il nostro compito sarà proprio questo: tenere lontano dalla cosa pubblica il malaffare.
    Luigi Vicinanza: “liberare Castellammare dalla morsa della camorra”
    Dobbiamo garantire trasparenza in tutto: Palazzo Farnese deve ritornare a essere la casa dei cittadini e non un comitato d’affari per pochi intimi. Con noi la camorra non farà affari! Lavoriamo tutti insieme con determinazione affinché la nostra città possa finalmente respirare aria di legalità e giustizia”.
    “Ringraziamo la Dda di Napoli e i carabinieri di Torre Annunziata per non aver mai rinunciato a ricostruire il movente e tutte le responsabilità per la morte del consigliere Gino Tommasino. A 15 anni dal delitto, l’arresto dei presunti mandanti e la ricostruzione del movente dell’omicidio – che seguono la cattura e la condanna degli esecutori – non può che farci dire: la verità va cercata, sempre, a tutti costi e anche quando sembra ormai troppo tardi”. 
    Lo dice in una nota, l’avvocato Mario D’Apuzzo, candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle elezioni comunali di Castellammare di Stabia, in programma per l’8 e il 9 giugno, commentando le nuove accuse e gli arresti notificati oggi, tra gli altri, anche ai presunti mandanti sell’omicidio del consigliere comunale del Pd Luigi Tommasino.
    Mario D’Apuzzo: “Non è mai troppo tardi per difendere la democrazia”
    “Non è mai troppo tardi per difendere la democrazia e la giustizia e oggi è stata fatta luce dopo anni di buio che una ben circoscritta area politica aveva fatto calare sulla città”, dice ancora D’Apuzzo che aggiunge: “resto d’accordo con Sandro Ruotolo e lo invito, di nuovo, a sciogliere ogni riserva: denunci pubblicamente chi nelle liste del suo candidato sindaco potrebbe infiltrare il nuovo consiglio comunale. L’operazione anticamorra di questa mattina può dargli questa occasione”.
    “Ma accanto al lavoro di magistratura e forze dell’ordine deve crescere nei cittadini la cultura della legalità. E a partire da queste settimane di intensa campagna elettorale dove siamo chiamati a vigilare su tutto quando accade. – specifica il candidato del centrodestra – le istituzioni devono giocare il loro ruolo”.
    “La presenza dello Stato deve essere percepita come unica strada, non come via opzionale – dice l’avvocato D’Apuzzo – lo Stato non deve essere un’alternativa, ma l’unica scelta possibile”.
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    Napoli, smaltimento rifiuti irregolare: multato il titolare di un’officina

    Napoli, smaltimento rifiuti irregolare: agenti della polizia locale multano il titolare di un’officina.
    L’Unità Operativa Tutela Ambientale della Polizia Locale di Napoli, in collaborazione con l’Esercito Italiano, ha sanzionato una moto officina nella zona collinare di Napoli per violazioni amministrative e sanitarie, nonché per irregolarità nello smaltimento di rifiuti pericolosi.
    Oltre alla multa, che ammonta a 5800 euro, gli agenti hanno sospeso le attività e sequestrato le attrezzature. Anche a Ponticelli, un’autofficina è stata sanzionata per un passo carraio ritenuto abusivo e per irregolarità nella tenuta dei registri.
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    San Giorgio a Cremano scippatore arrestato subito dopo il colpo

    San Giorgio a Cremano scippatore arrestato subito dopo il colpo: si era rifugiato in un negozio. E’ stato bloccato dalla polizia.
    Ieri pomeriggio, una ragazza si è presentata al Commissariato di San Giorgio a Cremano per denunciare una rapina subita poco prima in via Salvator Rosa, sempre a San Giorgio a Cremano.
    Un individuo le aveva strappato violentemente la borsa ed era fuggito. Dopo le indagini, gli agenti sono riusciti a rintracciare e fermare il responsabile in un negozio nelle vicinanze.
    Pertanto, un 27enne di Massa di Somma è stato arrestato per rapina e la borsa è stata restituita alla legittima proprietaria.
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    Incontro in Prefettura a Napoli sul restauro del pavimento della Galleria Umberto

    Questa mattina, presso la Prefettura di Napoli, si è tenuta una riunione sul futuro della Galleria Umberto I. Il tavolo dedicato alla realizzazione di interventi coordinati per il recupero, la valorizzazione e la messa in sicurezza del celebre sito ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e associazioni.
    L’incontro, presieduto dal prefetto Michele di Bari, ha riunito i rappresentanti del Comune di Napoli, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, della Camera di Commercio, dell’Unione Industriali di Napoli, di Aicast Imprese Italia, di Confesercenti, di Confcommercio e di Sidief Spa.
    Il focus della discussione è stato il piano di restauro della pavimentazione della Galleria, che viene eseguito con una rotazione delle aree di cantiere in singole porzioni del sito. Questa strategia mira a ridurre al minimo il disagio per commercianti e residenti, garantendo sempre l’accesso ai locali commerciali e ai condomini.
    Durante la riunione, i rappresentanti della Soprintendenza hanno ribadito la necessità di una maggiore collaborazione da parte degli esercenti in questa delicata fase dei lavori. “È fondamentale rispettare tutte le prescrizioni per l’uso del suolo pubblico, comprese quelle inerenti il carico e scarico di merci, specie quelle pesanti, che in nessun caso possono essere trasportate sulla pavimentazione del sito monumentale,” recita una nota ufficiale.
    Il prefetto Di Bari ha sollecitato i rappresentanti delle associazioni dei commercianti presenti a sensibilizzare i propri iscritti sull’importanza di osservare scrupolosamente queste prescrizioni. Ha inoltre chiesto ai rappresentanti del Comune di Napoli di vigilare attentamente sul rispetto delle normative, garantendo così che il restauro proceda secondo il cronoprogramma stabilito.
    Il prefetto ha sottolineato che “il breve sacrificio richiesto agli operatori della Galleria sarà ampiamente ripagato dalla restituzione alla collettività di un importante sito culturale, patrimonio di tutti i cittadini e meta di numerosi turisti”. Le associazioni e gli enti presenti hanno assicurato il loro impegno e collaborazione per il buon esito dei lavori, consapevoli dell’importanza di preservare e valorizzare uno dei gioielli architettonici di Napoli.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Casoria ucciso per gelosia: la Cassazione conferma i 19 anni di carcere per Antonio Felli

    Gianluca Coppola 27enne di Casoria ucciso per gelosia nel 2021:la Corte di Cassazione ha confermato la condanna in appello a 19 anni di reclusione per Antonio Felli, 30 anni.
    Gianluca Coppola era stato ferito a colpi di pistola l’8 aprile 2021 a Casoria e morì il 18 maggio in ospedale a causa di complicazioni. Felli era stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione, pena ridotta a 19 anni in appello.
    Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Felli avrebbe ucciso Coppola per gelosia, essendo l’ex fidanzato della ragazza che il 27enne frequentava quando è stato ucciso.
    “La conferma della pena di appello stabilita oggi dalla Cassazione non cambia il nostro dolore”, hanno dichiarato Elisa e Roberto, genitori di Gianluca Coppola.
    “Qualsiasi condanna comminata al responsabile dell’omicidio di nostro figlio Gianluca non avrebbe cambiato nulla. Nostro figlio non torna più. La vera condanna, con sentenza di fine dolore mai, è per noi ed è scattata il maledetto giorno in cui hanno tolto la vita a Gianluca.
     I genitori di Gianluca: “La vera condanna di fine dolore mai è la nostra”
    Speriamo che il responsabile almeno utilizzi questi anni di detenzione per riflettere sul male fatto a tutti noi e speriamo che dal carcere esca una persona riabilitata e consapevole del male che ha fatto. Perché questa possibilità lui l’avrà, mentre nostro figlio non ha avuto il diritto di vivere la sua vita”.
    Il presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, don Tonino Palmese, ha ribadito “come in altri casi, il dato di fatto che la conclusione di un iter giudiziario porta luce nelle vite di chi ha subito una perdita terribile.
    La famiglia di Gianluca è a noi cara, impegnata nei percorsi che come Polis attuiamo insieme ai familiari delle vittime innocenti. A loro tutto il nostro affetto”, ha concluso don Tonino Palmese.
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    Incidente a Scampia: 16enne muore schiantandosi con la moto

    Incidente a Scampia: 16enne muore in un tragico incidente stradale. Il giovane, residente nella zona, era in sella a un motociclo Honda SH125 quando si è schiantato contro due auto.
    L’incidente è avvenuto intorno alle 8:30 in via Roma, all’altezza di un distributore di benzina. Il ragazzo stava percorrendo la strada in direzione di Melito di Napoli quando ha tamponato una Fiat Panda che lo precedeva. L’impatto è stato violento e il motociclo ha poi invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con una Ford Ka.
    Il 16enne è stato sbalzato dalla sella e ha perso la vita sul colpo. I soccorritori intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
    Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale del reparto Infortunistica Stradale per i rilievi del caso. I due veicoli coinvolti sono stati sequestrati e i conducenti – un 50enne alla guida della Fiat Panda e un 32enne alla guida della Ford Ka – sono stati sottoposti ai test alcol e droga come da prassi.
    Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. La Polizia Locale sta ricostruendo i fatti e valutando le responsabilità.
    La tragica morte del 16enne ha sconvolto la comunità di Scampia. L’ennesimo incidente mortale che viene raccontato dalle cronache di Napoli in questi giorni. ultimo in ordine di tempo quella di ieri del giovane attore Arcangelo Riposo morto a san Giuseppe Vesuviano.

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    Sventato nuovo tentato suicidio nella notte al carcere di Poggioreale

    Nella notte scorsa, un altro tentativo di suicidio è stato sventato nel carcere di Poggioreale. Un detenuto napoletano di 60 anni, al terzo piano del reparto Genova, ha cercato di impiccarsi utilizzando la cintura dei pantaloni, attaccandola alla finestra del bagno. Fortunatamente, l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria, allertato dagli altri detenuti nella cella, ha impedito la tragedia.
    Luigi Castaldo, segretario regionale del CON.SI.PE Campania, ha espresso preoccupazione per l’aumento dei tentativi di suicidio: “Negli ultimi tempi abbiamo registrato una media di oltre un tentativo di impiccagione al giorno e un suicidio ogni tre giorni. Questo ci deve far riflettere sulle attuali condizioni di molti penitenziari italiani.” Il carcere di Poggioreale è tra i più affollati d’Italia, ospitando oltre 2000 detenuti, e soffre di gravi carenze di personale, sia di Polizia Penitenziaria che di altre figure professionali essenziali.
    Castaldo sottolinea l’urgenza di una nuova organizzazione carceraria: “È necessario un incremento di educatori, psicologi, psichiatri, medici, infermieri e assistenti sociali, per contrastare il senso di abbandono che pervade questi ambienti.” Ha poi lodato il personale di Polizia Penitenziaria per la loro professionalità e umanità, sottolineando che, nonostante le difficoltà, continuano a dimostrare dedizione in un contesto che spesso alimenta odio e violenza.
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    Spettacolo di Peppe Iodice al Maradona, divieto di vendita di bevande nell’area stadio

    In occasione degli spettacoli del comico Peppe Iodice, previsto per il 30 maggio, e del concerto del cantante Fiorellino, in programma il 31 maggio presso lo stadio Maradona, è stato imposto un divieto di vendita di bevande in contenitori rigidi come bottiglie, lattine, vetro, plastica rigida e tetrapak.
    Il divieto riguarda non solo l’interno dello stadio “D.A. Maradona”, ma anche i numerosi esercizi pubblici e commerciali situati nelle aree limitrofe, comprese via Cinthia, via Leopardi, via A. Doria, viale Augusto fino a Piazza Italia, via G. Cesare fino a Piazza Italia, via Campegna, via Diocleziano fino all’incrocio con via Cavalleggeri, viale Kennedy fino all’ingresso della Mostra d’Oltremare, l’intero Piazzale Tecchio, Largo Matteucci e Barsanti, via Claudio, via Marconi e via Terracina tra l’incrocio con via Cinthia, via Leopardi e l’ospedale San Paolo.
    Le bevande potranno essere vendute solo in bicchieri di plastica o carta. Le violazioni a questa ordinanza saranno sanzionate con multe da €25,00 a €500,00. La misura è stata adottata per assicurare un ambiente sicuro e ordinato durante questi importanti eventi cittadini.
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    Il 1° giugno arriva a Napoli la cicloturistica ‘Vesuvio Gravel’

    Il prossimo 1 Giugno arriva a Napoli la Vesuvio Gravel, primo evento per bici gravel e come battesimo non poteva che scegliere il Vesuvio. La Vesuvio Gravel è un evento cicloturistico non competitivo, che fa parte del circuito nazionale Gran Gravel di ARI ed insieme a Bari è la tappa più a sud Italia del calendario 2024.
    Si svolgerà su un percorso di 100 km su strade secondarie, sentieri e single track per più della metà dell’itinerario. Non mancheranno le salite, che sommate porteranno ad un dislivello maggiore della vetta del Vesuvio. La bici consigliata con cui affrontarlo è appunto la gravel bike (anche le mountain bike per chi vuole sentirsi più sicuro), una bici versatile che offre velocità quando serve e robustezza quando la strada diventa sterrata ed inoltre permette di guardare ad una strada non battuta e lasciarsi guidare dalla curiosità.
    La Vesuvio Gravel partirà dalla sede di Napoli Pedala, in Mostra d’Oltremare alle 7.00. Giusto il tempo della colazione e poi ci si tufferà verso il centro attraverso strade insolite e segrete, passando dalla maestosità dei monumenti, all’intimità dei vicoli luoghi di comunità, il tutto in un frullatore di emozioni, suoni, colori, rumori, odori, da farvi perdere ogni punto di riferimento, non solo ai partecipanti che verranno da fuori regione, ma anche a molti napoletani che si troveranno a scoprire angoli inaspettati della propria città.
    Si lascerà la città uscendo da est, lungo la strada del Miglio d’Oro e delle splendide ville vesuviane. Quindi comincerà la salita, alle spalle dell’abitato di Torre del Greco tra single track sterrati e poi per il sentiero della strada Matrone fin su in vetta, costeggiando fiumi di pietra ed i segni delle colate laviche vesuviane. Da qui comincerà la discesa sui magnifici tornanti del sabbione vulcanico, dove vi sembrerà di galleggiare, con la bici sarà lei a decidere la sua scia.
    Si uscirà ad Ottaviano nei presso del Castello Mediceo dove un meritato ristoro accoglierà i partecipanti. Da qui il viaggio proseguirà tra le fertili terre alle pendici del Monte Somma. Rientro panoramico a Napoli, prima attraversando il Bosco di Capodimonte e poi sulla collina di Posillipo. L’aperitivo al tramonto sarà il luogo per raccontarsi la propria impresa e la fatica. Musica, birra gelata faranno il resto.
    Vesuvio Gravel è l’anteprima di un vero è proprio cicloviaggio, di 350 km che si svolgerà in più tappe in programma nel 2025, che si spingerà nelle aree più interne della regione, valorizzando strade sterrate, boschi e sentieri. Obiettivo è quello di costruire una rete sentieristica fruibile in bici, che punti a trasformare, come successo in molte altre esperienze, strade non asfaltate o su cui sarebbe proibitivo fare manutenzione in strade a zero transito veicolare.
    La Vesuvio Gravel è una degli eventi del Napoli Bike Festival 2024 che vedrà subito dopo l’estate ritrovarci con la Napoli Obliqua il 27 Ottobre con gli appassionati di mountain bike.  E’ un evento promosso dall’Associazione Napoli Pedala, rientra tra le manifestazioni di carattere sportivo sostenuta dall’ARUS Regione Campania, gode del sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, INAIL Campania e del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, fa parte della Primavera della mobilità Dolce di AMODO. Qui il link per iscriversi.
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    Licola, scoperta base logistica per il confezionamento della droga: due arresti

    Piazza Cristoforo Colombo nascondeva un’attività illecita. Le strisce di rosso mattone sullo sfondo polveroso non hanno ingannato i carabinieri della sezione operativa di Pozzuoli. Posizionati strategicamente, i militari hanno osservato attentamente la piazza e individuato i due pusher, ignari di essere sorvegliati.
    La piazza era affollata di giovani seduti su un muretto basso, clienti di bar vicini, cani randagi, qualche piccione e bagnanti di ritorno dalla spiaggia distante poche decine di metri. Tra di loro, Mario Riccio, ventunenne di Pozzuoli, si muoveva rapido e discreto, non sfuggendo però agli occhi attenti dei carabinieri.
    Dalla loro postazione privilegiata, i militari hanno documentato diversi scambi di droga-denaro, segnalando alle pattuglie i clienti appena riforniti. Quando hanno deciso di intervenire, Riccio ha compreso immediatamente la situazione, tentando una fuga verso la spiaggia e gettando in mare le dosi invendute. Tuttavia, il suo tentativo non è bastato per evitare l’arresto.
    Non lontano dalla piazza, i carabinieri hanno scoperto la base logistica per il confezionamento della droga in un casolare abbandonato. A presidiare il luogo e la restante cocaina, c’era Gennaro Riccio, fratello minore di Mario, già noto alle forze dell’ordine nonostante i suoi diciannove anni.
    Mario Riccio è stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga, mentre Gennaro risponderà di detenzione di droga a fini di spaccio. Entrambi sono stati trasferiti al carcere di Poggioreale, in attesa di giudizio. Sono stati sequestrati 12 grammi di cocaina, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
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    Napoli agguato contro guardie giurate, spari e rubate le armi

    Napoli.Un grave episodio di violenza si è verificato questa notte a Napoli, nei pressi del Museo Nazionale. Delle persone armate con un fucile a pompa hanno esploso dei colpi contro un’auto dell’Istituto di vigilanza privata Security Service.
    All’interno del veicolo si trovavano due guardie giurate, che per fortuna sono rimaste illese ma sono state derubate delle loro armi in dotazione.
    Il grave fatto di cronaca nera è stato denunciato dal pesidente dell’Associaizone Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti  che ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’escalation di violenza che sta colpendo le guardie giurate a Napoli, in particolare modo bersagliate dalla criminalità organizzata per le loro armi.
    Alviti ha sottolineato le condizioni di lavoro precarie e sottopagate a cui sono sottoposte le guardie giurate, costrette a svolgere turni di 12 ore o più, con un’instabilità lavorativa che le rende ancora più vulnerabili.
    “Le guardie giurate – ha affermato Alviti – non possono essere lasciate sole ad affrontare questi criminali. Servono tutele immediate da parte delle autorità, a partire da un aumento del numero di agenti e da una maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio. Non possiamo più permettere che la violenza regni indisturbata a Napoli”.
    Alviti ha inoltre lanciato un appello al Governo per un intervento concreto a sostegno delle guardie giurate, chiedendo di migliorare le loro condizioni lavorative e di dotarle degli strumenti necessari per poter svolgere il loro lavoro in sicurezza.
    L’episodio di questa notte rappresenta un campanello d’allarme per la sicurezza di tutta la cittadinanza. Nelle ultime settimane le cronache di Napoli si stanno riempiendo troppo spesso di espisodi del genere.
    È necessario che le istituzioni prendano provvedimenti urgenti per stroncare la violenza e garantire la tutela di tutti i cittadini, compresi i lavoratori che, come le guardie giurate, ogni giorno mettono a rischio la propria vita per garantire la sicurezza di tutti noi.
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    Camorra arrestato boss Enzo D’Alessandro: mandante dell’omicidio del consigliere Pd Gino Tommasino

    Arrestato il boss Enzo D’Alessandro: secondo le indagini della Di Napoli e grazie alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia è lui il mandante dell’omicidio del consigliere comunale del Pd di Castellammare di Stabia, Gino Tommasino ucciso il pomeriggio del 3 febbraio del 2009 in viale Europa.
    I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata stamane ganno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (pm Giuseppe Cimmarotta), nei confronti di sei persone, presunti membri del clan D’Alessandro.
    Dopo 15 anni, sono stati risolti quattro omicidi di camorra avvenuti a Castellammare di Stabia. Le condanne per i collaboratori di giustizia Salvatore Belviso, Renato Cavaliere e Raffaele Polito, e per il baby killer Catello Romano sono già definitive.
    Oggi, sono stati arrestati i presunti mandanti dell’agguato che ha portato alla morte di Tommasino, ucciso il 3 febbraio 2009. Tra gli indagati c’è anche il boss Vincenzo D’Alessandro, che da tempo vive a piede libero e risiede lontano da Castellammare di Stabia.
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