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    Bambina di 5 anni abbandonata a Mondragone il giorno di Capodanno

    Una bimba di 5 anni è stata notata mentre girovagava per le strade di Mondragone dal titolare di un bar.
    L’uomo, vedendo la bambina smarrita, l’ha accompagnata all’interno della sua attività per rassicurarla e attendere l’arrivo delle forze dell’ordine
    . La vicenda è stata resa nota dal giornalista Pino Grazioli il quale ha raccontato che la bambina sarebbe stata abbandonata dai genitori. Francesco Emilio Borrelli, allertato dai cittadini e da Grazioli, si è immediatamente messo in contatto con la Polizia Stradale per avere conferme dell’accaduto.
    “È una storia atroce che seguirò passo dopo passo. La Polizia Stradale mi ha assicurato che la bambina è al sicuro nelle loro mani e che il magistrato ha già avviato tutte le procedure per l’attivazione dei servizi sociali, per risalire ai genitori e ricostruire l’accaduto.
    Non c’è mai una ragione valida per abbandonare un bambino, è un gesto disumano e inaccettabile. I genitori di questa bambina vanno individuati e, se fosse confermato l’abbandono, puniti duramente.
    Una storia straziante proprio nel giorno di Capodanno. Un plauso va fatto a Pino Grazioli, alle persone che hanno individuato e messo al sicuro la bambina e alla Polizia Stradale, intervenuta prontamente”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. LEGGI TUTTO

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    A Capua la prima nata in Italia: si chiama Nicole

    È Nicole Cappelli la prima nata del 2024 in Italia ed è venuta alla luce pochi secondi dopo la mezzanotte presso la Casa di Cura ”Villa Fiorita” di Capua.
    La bimba, che pesa 2640 gr, è la primogenita di Gessica e di Antonio, una coppia di Vairano Patenora, in provincia di Caserta, ed è nata da un parto spontaneo alla presenza del ginecologo di guardia presso la clinica capuana, Giovanni Russo, del ginecologo curante Michele Renzo, dell’ostetrica che ha assistito il parto Alessandra Baldascino, della pediatra Susy Palmieri, e poi del personale del nido, a cominciare da Enza Sbriglia e Anna Cerbo.
    A dare l’annuncio il vice direttore sanitario e primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia della Casa di Cura ”Villa Fiorita” di Capua, Pierluigi D’Onofrio, che ha seguito minuto dopo minuto tutte le procedure ed i protocolli sanitari che hanno visto la neonata Nicola emettere il primo vagito ed affacciarsi al mondo qualche secondo dopo lo scoccare della mezzanotte, praticamente insieme all’arrivo del nuovo anno 2024 apertosi con un bel fiocco rosa. LEGGI TUTTO

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    Santa Maria Capua Vetere, 26enne colpito da proiettile vagante: è grave

    Un 26enne è rimasto ferito gravemente a Santa Maria Capua Vetere dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile.
    Il fatto è avvenuto nel rione IACP. Il giovane, raggiunto dal colpo alla tempia, è stato trasportato all’ospedale di Caserta.
    Sul fatto indaga la Polizia di Stato che ha effettuato  i rilievi sul posto e sta cercando immagini utili per risalire ai responsabili attraverso le telecamere pubbliche e private presenti in zona. LEGGI TUTTO

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    Marcianise, ubriaco aggredisce i genitori: arerstato

    Maracianise. All’arrivo dei carabinieri il 37enne, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcolici, ha continuato ad inveire violentemente contro gli anziani genitori e ad a provocare i militari, rendendo necessario un fermo intervento che ha permesso così di bloccarlo.
    È accaduto nella serata di ieri a Marcianise, dove a seguito di una richiesta d’aiuto per una lite in corso, pervenuta al numero di pronto intervento “112”, i carbinieri della locale Stazione sono prontamente intervenuti.
    Il 37enne, già noto alle forze dell’ordine per maltrattamenti contro i familiari, estorsione e favoreggiamento personale, è risultato, a seguito degli immediati accertamenti, recidivo nei comportamenti aggressivi e violenti nei confronti dei genitori a far data dal mese di luglio del 2020.
    Tali comportamenti, documentati dagli interventi dei carabinieri, hanno già portato, in passato, all’applicazione di misure cautelari nei suoi confronti.
    Questa volta le vittime hanno presentato formale denuncia e il 37enne è stato portato in caserma ed arrestato. Dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari conviventi.L’uomo è stato poco dopo accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO

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    Sant’Arpino, vendevano botti illegali in casa: arrestati 2 fratelli

    Botti illegali, due fratelli di Sant’Arpino sono stati arrestati dai carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise.
    Nel pomeriggio di ieri, nel corso dei mirati controlli volti a prevenire e reprimere la detenzione e la vendita di artifizi pirotecnici illegali, sono stati trovati in una privata abitazione del comune di Sant’Arpino, nel casertano, in possesso di oltre 60 kg di materiale esplodente, di cui 25 kg costituiti da ordigni improvvisati ed estremamente pericolosi, il tutto illegalmente detenuto.
    I fuochi pirotecnici, così come i manufatti esplosivi, sono stati rinvenuti dai militari dell’Arma nel corso della perquisizione effettuata all’interno del locale cantinato, di pertinenza dell’abitazione di uno degli arrestati.
    Atteso il quantitativo del materiale e l’instabilità delle polveri piriche le operazioni di recupero sono state eseguite con il supporto tecnico dei Carabinieri Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Caserta ed affidato, in custodia giudiziale, ad una ditta specializzata.
    Gli arrestati, un 32enne e un 37enne, già noti alle forze dell’ordine, sono stati accompagnati in caserma e rinchiusi presso le camere di sicurezza a disposizione della competente autorità giudiziaria. Dovranno rispondere, rispettivamente, di detenzione illegale di materiale esplosivo, fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti, omessa denuncia di materie esplodenti e resistenza a pubblico ufficiale. LEGGI TUTTO

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     Da Napoli a Caserta per rubare in un cantiere edile: denunciati

    Le immediate indagini avviate dai carabinieri della Stazione di Pietramelara, nel casertano, a seguito della denuncia presentata dal responsabile di un’azienda immobiliare del luogo, hanno consentito, nella mattinata odierna, di identificare gli autori dei furti messi a segno presso un cantiere edile di quel centro nei giorni del 5 e 6 dicembre scorso.Grazie ai filmati estratti dalle telecamere di sorveglianza e alle informazioni rese dalle persone informate sui fatti, i militari dell’Arma sono risaliti all’identità dei due uomini, un 49enne e un 34enne che, in trasferta dalla provincia di Napoli, si introdussero furtivamente nel cantiere in orario pomeridiano e notturno e, approfittando dell’assenza degli addetti ai lavori, asportarono ponteggi in metallo, attrezzi da lavoro e materiale di vario genere per un valore di oltre 15.000,00 euro.
    Proseguono al momento le ricerche della refurtiva che, nella circostanza, venne caricata nel cassone di un furgone con il quale i malviventi si allontanarono frettolosamente.I due sono stati denunciati in stato di libertà. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.
    Le immediate indagini avviate dai carabinieri della Stazione di Pietramelara, nel casertano, a seguito della denuncia presentata dal responsabile di un’azienda immobiliare del luogo, hanno consentito, nella mattinata odierna, di identificare gli autori dei furti messi a segno presso un cantiere edile di quel centro nei giorni del 5 e 6 dicembre scorso.
    Grazie ai filmati estratti dalle telecamere di sorveglianza e alle informazioni rese dalle persone informate sui fatti, i militari dell’Arma sono risaliti all’identità dei due uomini, un 49enne e un 34enne che, in trasferta dalla provincia di Napoli, si introdussero furtivamente nel cantiere in orario pomeridiano e notturno e, approfittando dell’assenza degli addetti ai lavori, asportarono ponteggi in metallo, attrezzi da lavoro e materiale di vario genere per un valore di oltre 15.000,00 euro.
    Proseguono al momento le ricerche della refurtiva che, nella circostanza, venne caricata nel cassone di un furgone con il quale i malviventi si allontanarono frettolosamente.I due sono stati denunciati in stato di libertà. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. LEGGI TUTTO

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     Caserta, sequestrati 543mila prodotti illegali

    In concomitanza delle festività natalizie e di fine anno, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito dell’esecuzione dei servizi di Istituto, finalizzati al contrasto della commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri, a tutela della sicurezza del consumatore, hanno effettuato diversi interventi sul territorio di Terra di lavoro, all’esito dei quali sono stati sottoposti a sequestro prodotti non conformi agli standard di sicurezza.In particolare, nel corso di attività ispettive condotte presso vari esercizi commerciali, ubicati in Teverola, Orta di Atella, Gricignano di Aversa, Marcianise, Maddaloni, Santa Maria a Vico, San Marco Evangelista, San Felice a Cancello, Capodrise, Pastorano e Cellole, da parte dei militari appartenenti rispettivamente al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta, al Gruppo di Aversa, alla Compagnia di Marcianise, alla Compagnia di Capua e alla Tenenza di Sessa Aurunca, è stata rinvenuta merce non conforme alla vigente normativa, in quanto non riportante, in maniera chiaramente visibile e leggibile, le indicazioni minime in lingua italiana previste dalla normativa sull’etichettatura e sulla sicurezza dei prodotti, riguardanti le informazioni circa il luogo di origine, il produttore/importatore e le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso, nonché il marchio “CE” che conferisce al prodotto il diritto alla commercializzazione, alla libera circolazione e all’utilizzazione nel territorio comunitario, attestandone la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea.
    Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro oltre 543.000 prodotti e accessori di vario genere, quali oggettistica, luminarie e decorazioni natalizie in genere; prodotti per la persona e cosmetici; materiale informatico e/o elettronico; prodotti per animali; nonché prodotti da fumo privi del contrassegno dei Monopoli di Stato. Il valore commerciale della merce sottoposta a sequestro è di circa 630.000,00 euro.
    Oltre al sequestro della merce, gli esercenti sono stati sanzionati amministrativamente prevedendo, nel complesso, sanzioni che nel massimo previsto dalla legge ammontano ad oltre 464.000 euro e sono stati quindi segnalati alla locale Camera di Commercio per i provvedimenti di propria competenza.
    Continua l’attività della Guardia di Finanza diretta a contrastare in tutta la provincia casertana la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza
    Contemporaneamente, sul fronte della vigilanza sulla produzione, sul commercio e sulla detenzione di artifici pirotecnici, i finanzieri della Compagnia di Capua hanno sottoposto a sequestro circa 70 kg di fuochi d’artificio di categoria F2 rinvenuti all’interno di un’autovettura condotta da un cittadino italiano, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. LEGGI TUTTO

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    Clan Massaro: disposta per il boss Vincenzo Carfora la trascrizione delle intercettazioni

    Si è tenuta davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il processo a carico del boss Vincenzo Carfora, alias  O’ Cantante, 54 anni di Forchia e residente a San Felice a Cancello frazione Talanico.
    Il boss è imputato di associazione camorristica e di estorsioni aggravate dal metodo mafioso, difeso di fiducia dall’ avvocato Vittorio Fucci. In particolare a Carfora viene contestato l’ appartenenza al clan Massaro, come figura di vertice, e diverse estorsioni aggravate dal metodo mafioso, per fatti verificatasi tra la Valle Caudina, la Valle di Suessola.
    Il Carfora, come è noto, dopo una lunga battaglia giudiziaria, a seguito di varie istanze e ricorsi, tra Riesami e Cassazioni, proposte dal suo difensore di fiducia avvocato Vittorio Fucci, fu clamorosamente scarcerato nel 2019, mentre gli altri presunti appartenenti al clan rimasero in carcere e furono condannati.
    Successivamente il Carfora, tutt’ oggi a piede libero, è stato tradotto in giudizio davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha disposto la trascrizione delle intercettazioni telefoniche e ambientali che fanno parte del corredo probatorio del processo. Pertanto il Tribunale ha affidato l’ incarico per tale trascrizione al perito.
    Precedentemente il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di una seconda perizia, aveva deliberato la capacità di intendere e di volere del Carfora, assistito per quest’ atto da altro difensore. Il Tribunale ha rinviato il processo all‘ 11 aprile 2024. LEGGI TUTTO

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    A Caserta il 31 dicembre vietata vendita bevande in vetro

    Il sindaco di Caserta, Carlo Marino ha firmato un’ordinanza con la quale viene stabilito il divieto assoluto, nei confronti di tutti gli esercizi pubblici, commerciali, le attività di commercio su area pubblica, attività artigianali del settore alimentare, circoli ed altri punti di ristoro ubicati nel territorio cittadino, ivi compresi i distributori automatici e di vicinato, dalle ore 10:00 alle ore 21:00 del 31 dicembre, di vendita di bevande di qualunque genere contenute in bottiglie e/o contenitori di vetro o lattine (la vendita o somministrazione da parte degli esercizi pubblici potrà avvenire unicamente in bicchieri monouso biodegradabili).
    L’utilizzo di bicchieri di vetro all’esterno dei locali è consentito esclusivamente per la somministrazione con la relativa consumazione nelle aree in concessione di occupazione di suolo pubblico, con tavolini, sedie, dehors e altre strutture autorizzate.
    Sempre il 31 dicembre, dalle 10 alle 21, nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, poi, per tutti vige il divieto di consumare qualsiasi bevanda in bottiglie/contenitori di vetro e/o lattina. Il provvedimento è stato adottato “per prevenire eventuali fenomeni di disturbo della quiete pubblica e vandalismo nonché gravi forme di delinquenza (la cosiddetta “malamovida”), che possono essere accentuati dal clima delle festività natalizie”.
    L’inosservanza dell’ordinanza comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 a 500 euro, oltre al sequestro amministrativo. Infine, sempre dalle ore 10 alle ore 21 del 31 dicembre, “qualora all’interno dei locali di somministrazione si verificassero situazioni di particolare affollamento che possano creare pericoli alla pubblica incolumità, è consentita la diffusione sonora all’esterno degli stessi, con impianti conformi alla normativa e comunque entro la soglia prevista per le emissioni sonore nei centri urbani, indicate nell’articolo 35 del vigente Regolamento di Polizia Urbana”. LEGGI TUTTO

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    IL PROGETTO Il Palamaggiò rinasce: intesa con Rino Manna, patron del Palapartenope. Si chiamerà PalaBCC

    Come l’Araba Fenice, anche il Palamaggiò risorgerà dalle sue ceneri: dopo anni di abbandono, degrado e atti vandalici la struttura di Castel Morrone acquistata da Rino Manna, patron del Palapartenope, il tempio della musica più famoso del sud Italia, e dai soci della PSB nota società di consulting e formazione che cura gli interessi delle aziende a 360°, avrà finalmente degli abiti nuovi e soprattutto un nome di grande risonanza “PalaBCC”.La BCC Terra di Lavoro, si è resa disponibile a supportare finanziariamente la proprietà nel progetto di ristrutturazione, che permetterà al palazzetto di diventare la più grande struttura per eventi del sud Italia. “È un enorme piacere per noi della BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli – così Roberto Ricciardi Presidente del C.d.A. – contribuire a restituire ai nostri concittadini la struttura che un tempo è stata la sede dei più grossi concerti e soprattutto della gloriosa Juve Caserta che fu campione d’Italia di basket. Il fatto poi che si chiamerà anche PALABCC, ha fatto la differenza”.
    “Questo progetto rientra pienamente in quello che sono i valori del Credito Cooperativo, ovvero, valorizzare il territorio e le sue eccellenze promuovendo la coesione sociale e la cooperazione. Un centro di aggregazione sociale e culturale per i giovani – continua Ricciardi – l’unica Banca del territorio, non poteva non partecipare ad un progetto così ambizioso, ma in questo progetto vogliamo riaffermare il nostro ruolo e la nostra identità. Le sinergie che una BCC può realizzare sul territorio con le istituzioni e l’imprenditoria, può generare valore e crescita occupazionale”.
    Ecco il nuovo Palamaggiò, Manna: “Sarà centro polifunzionale”
    “È l’art. 2 dello Statuto delle BCC che sancisce che le banche promuovano sul territorio benessere economico e culturale della comunità con il solo obiettivo di generare “bene comune”. Pertanto, la presenza della BCC Terra di Lavoro nello straordinario rilancio di una struttura del territorio di tale imponenza, rientra pienamente nelle finalità di una banca di Credito Cooperativo”.
    Il futuro PALABCC, si spera di poterlo ampliare a non meno di 8.000 posti da poter così ospitare anche gli eventi dei più famosi artisti del panorama musicale nazionale ed internazionale.
    “Lo scopo primario dei lavori di ristrutturazione – sottolinea Rino Manna patron del Palapartenope e della società Nonsoloeventi srl – è quello di creare un centro polifunzionale per l’attività spettacolare e sportiva, la struttura oltre ad organizzare e ad ospitare concerti, allenamenti e competizioni delle squadre sportive al chiuso, organizzerà concerti all’aperto. Ci saranno inoltre zone food e drink, ampi parcheggi e tutto il necessario per rendere il PALABCC il più accogliente possibile per gli avventori. Al momento stiamo valutando tutte le possibili soluzioni, con un team di esperti, e a stretto giro potremmo indicare anche le tempistiche e la data ufficiale di apertura del PALABCC. Il PALABCC è destinato a diventare un lovemark e brand awareness che lo renderà unico e riconoscibile tra i competitor, il PALABCC diventerà il fulcro di profondi legami emozionali istaurando con il pubblico che parteciperà agli eventi organizzati presso i suoi spazi relazioni potenti e forti, un luogo magico dove ricordi ed emozioni si fonderanno in un binomio inscindibile che resterà per sempre nel cuore e nella memoria di chi c’era. Ci tengo a precisare che, i legami con il passato sono fondamentali per costruire un futuro ed è per questo che oltre ad un spazio didattico-museale dove verranno conservati e mostrati a studenti e tifosi i cimeli delle gloriose stagioni della Juve Caserta, ci sarà uno spazio dedicato alla memoria dell’imprenditore Giovanni Maggiò”.
    Rinasce il Palamaggiò, si chiamerà PalaBCC
    L’intesa siglata con la BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli, permetterà non solo la riqualificazione dell’impianto sportivo e spettacolare ma un recupero territoriale, permettendo al PALABCC, alla cittadina di Castel Morrone e all’intera provincia di Caserta di diventare un grande centro di aggregazione culturale, sociale e sportivo.
    Il sindaco di Castel Morrone, Cristoforo Villano, si è detto sicuro che gli investimenti messi in campo dai nuovi proprietari possano riattivare un percorso economico virtuoso nella zona di Pezza delle Noci. Il primo cittadino ha inoltre risposto positivamente alle domande relative al piano regolatore e alla possibilità di costruire strutture connesse alle attività del PALABCC.
    Punti di forza dell’intesa tra la BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli e la proprietà sono soprattutto l’investimento economico, sociale e culturale nel territorio, affinché i giovani di oggi ovvero la futura classe dirigente di domani resti nei territori di appartenenza. Investendo nel territorio, infatti, si crea non solo un vero e proprio valore per abitanti, turisti, aziende, investitori ed istituzioni, ma si sta creando un “capitale culturale”, la cui crescita trattiene il “capitale intellettuale”, ovvero le persone di talento che vogliono continuare a vivere e lavorare nel proprio territorio perché lo trovano stimolante e culturalmente ricco. L’investimento in capitale culturale, mette in atto un ciclo che culmina nel “capitale sociale”, elemento fondamentale per lo sviluppo economico. LEGGI TUTTO

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    Strangolo’ la madre: per i periti Francesco Plumitallo era totalmente infermo di mente al momento del fatto

    Strangolo’ la madre: per i periti Francesco Plumitallo era totalmente infermo di mente al momento del fatto. Il 13 febbraio comparira’ dinanzi alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere.
    La dott.ssa Alessandra Grammatica, Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dopo l’incidente probatorio (e la perizia psichiatrica )nel processo nei confronti di Francesco Plumitallo.
    Il giovane di 30 anni, di Capodrise reo confesso di aver strangolato la propria madre Patrizia Lombardi Vella, di 55 anni detta Rosa ha accolto la richiesta di giudizio immediato del Pubblico Ministero dott. Giacomo Urbano per il giovane.
    L’udienza e’ fissata per il 13 febbraio prossimo dinanzi alla Corte di Assise. In contraddittorio durante l’incidente probatorio venne sentito prima il perito nominato dal Giudice, lo psichiatra dott. Raffaele Sperandeo , poi il consulente psichiatra della difesa il dott. Giovanni D’Angelo e insieme hanno concluso dicendo che era completamente assente la capacità di intendere e volere del 30enne al momento del delitto perche’ affetto da infermita’ totale di mente.
    A chiedere la perizia psichiatrica – durante l’udienza di convalida dell’arresto – erano stati i difensori di Francesco Plumitallo, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo.attualmente Francesco si trova rinchiuso sorvegliato a visto nel reparto psichiatrico del carcere sammaritano.
    Per la cronaca il fatto di sangue avvenne di buon mattino di martedì 14 novembre scorso in un appartamento nel palazzo della famiglia Vella in via Santa Maria degli Angeli. Secondo la versione fornita da Francesco, egli stava facendo colazione con la mamma.
    Allora si avvicino’ a lei, la prese come per abbracciarla e poi la strangolo’ da dietro e quando ambedue caddero a terra l’accarezzo’. Fu lui stesso poi a chiamare la polizia e suo zio sacerdote don Gianni Vella.
    Francesco Plumitallo poi confesso’ l’accaduto al Pubblico Ministero dott. Giacomo Urbano e alla dott.ssa Alessandra Grammatica.
    Descrisse la scena di cui ricordava quasi niente come un momento di raptus in cui non aveva preso le medicine che prescritte dal Centro d’Igiene Mentale di Marcianise e aveva perso completamente il controllo. LEGGI TUTTO

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    Grazzanise, aggredisce la moglie con un coltello: arrestato

    E’ accaduto a Grazzanise, in provincia di Caserta. L’uomo, un 53enne del posto, a seguito di un litigio scaturito per futili motivi, ha aggredito la 47enne moglie minacciandola anche con un coltello. A richiedere l’aiuto ai carabinieri con una telefonata al 112 è stata la 24enne figlia della coppia.
    Quando i militari della Stazione di Grazzanise e quelli della radiomobile di Santa Maria Capua Vetere sono giunti sul posto hanno trovato, ad attenderli fuori casa, la figlia della coppia che ha riferito di aver appena assistito all’ennesima aggressione del padre nei confronti della madre che l’avrebbe anche minacciata con un coltello.
    La ragazza ha anche aggiunto di essere stata, in passato, anche lei vittima di aggressioni da parte del padre, spesso ubriaco.
    All’interno dell’abitazione, parzialmente messa a soqquadro, i carabinieri hanno trovato sia la donna visibilmente scossa che l’uomo il quale, condotto in caserma, è stato poi arrestato.
    All’atto della formalizzazione della denuncia la donne ha riferito di plurimi episodi di violenza e minaccia subiti dall’uomo, sin dall’iniziio della loro relazione, soprattutto allorquando rincasava ubriaco.
    L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. LEGGI TUTTO