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    Caserta tentata rapina a una coppia: arrestati due minorenni

    La Polizia di Stato di Caserta ha fermato due minorenni, di origine nordafricana, ritenuti responsabili di una tentata rapina. Una volante è intervenuta a Caserta, a seguito di una segnalazione al 113, per un tentativo di rapina ai danni di una coppia.
    Sul posto, anche con il contributo di alcuni testimoni, è stata fornita una dinamica dei fatti accaduti, anche con una descrizione dei due giovani che, approfittando del buio della zona, hanno minacciato con una pistola gli occupanti di una vettura di consegnare quanto in possesso.
    Grazie anche ad alcune persone presenti, che hanno distratto i due, le vittime si sono allontanate dal luogo. Gli indizi raccolti hanno consentito di individuare i due giovani, presso una casa famiglia di Caserta, che sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Il giudice ha disposto per i due l’applicazione della custodia cautelare e sono stati associati all’istituto penale per minorenni di Nisida. LEGGI TUTTO

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    Caserta, nuovi lampioni al Rione Vanvitelli

    C’è nuova luce nel rione Vanvitelli. Sono iniziati i lavori di installazione dei nuovi lampioni, previsti nell’ambito del project financing per la pubblica illuminazione.
    Ad annunciarlo è l’Assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo, che afferma: “Abbiamo già sostituito numerosi punti luce e ne mancano pochissimi per completare l’opera. Le nuove luci a sistema led, oltre ad essere vantaggiose per l’ambiente, hanno anche un’alta efficienza luminosa e contribuiscono a garantire il corretto livello d’illuminamento”.
    “Si tratta di un intervento atteso da oltre 50 anni dai residenti del rione Vanvitelli, che realizziamo grazie all’impegno, alla programmazione e alla visione di città che abbiamo – aggiunge l’Assessore Marzo – Insieme all’amica Consigliera Comunale Daniela Dello Buono, che ha molto a cuore il rione Vanvitelli, vogliamo migliorare la vivibilità del quartiere.
    C’è ancora tanto da fare, lo sappiamo. Ma sono convinto che la strada intrapresa è quella giusta”.
    Grande soddisfazione per la Consigliera Comunale Dello Buono, da sempre in prima linea per il quartiere popolare del Capoluogo: “È necessario che la riqualificazione dei quartieri popolari di Caserta sia sempre più in cima alla lista delle priorità del buon governo – dichiara – Ringrazio l’Assessore Marzo per aver dato ascolto alle mie richieste e per il grande lavoro che sta facendo. Raccoglierò sempre più le istanze dei residenti del quartiere con il chiaro intento di fornire loro una pronta risposta”. LEGGI TUTTO

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    Capodrise, cane antidroga fiuta stupefacente: denunciato 23enne

    E’ attraverso l’impiego di unità cinofili di Sarno (SA) che i carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Marcianise, supportati dalla locale Stazione, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di un 23enne di origini ucraine, residente a Capodrise e già agli arresti domiciliari, hanno rinvenuto e sequestrato 4 panetti di “hashish” del peso complessivo di 333,00 grammi e due buste contenenti complessivi 258,00 grammi di “marijuana”.
    A fiutare la presenza di stupefacente nella camera da letto, nel soggiorno, nei pressi di un divano ubicato nel corridoio e nel sottoscala è stato il cane “Axel”.
    Nel corso dell’attività sono stati rinvenuti e sequestrati anche un bilancino di precisione; un coltellino intriso di sostanza stupefacente, un trita erba, materiale vario per il confezionamento, un telefono cellulare e 100,00 euro in denaro contante.
    Il giovane, è stato deferito in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. LEGGI TUTTO

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    Valle di Maddaloni, chiama i carabinieri e salva la moglie che aveva deciso di suicidarsi

    La tempestiva telefonata fatta dal marito alla Stazione Carabinieri ha permesso di bloccare la moglie pochi attimi prima che commettesse l’insano gesto e di salvarle la vita.
    È accaduto poco prima delle 12.00 di oggi quando un uomo con voce tremante ha chiamato i Carabinieri di una piccola Stazione della provincia di Benevento riferendo di aver rinvenuto in casa una lettera scritta dalla propria moglie che solo pochi minuti prima si era allontanata frettolosamente a bordo della loro macchina in direzione di Valle di Maddaloni, nel casertano.
    L’uomo, molto preoccupato, ha riferito al militare di servizio che nella lettera era indicato che la moglie aveva intenzione di togliersi la vita.
    L’immediata comunicazione intercorsa tra i reparti dell’Arma delle due province ha permesso di attivare le ricerche da parte delle pattuglie in circuito.
    Ed è stato così che lungo la strada che conduce all’Acquedotto Carolino, proprio nel territorio di Valle di Maddaloni, grazie alle dettagliate informazioni fornite dal marito circa l’autovettura e l’abbigliamento della donna, i carabinieri della locale Stazione sono riusciti ad intercettarla.
    La donna quando ha visto i carabinieri si è chiusa nell’abitacolo dell’auto
    Alla vista dei militari la 36enne, in stato confusionale e fortemente agitata, ha subito arrestato la marcia chiudendosi in auto e ripetendo continuamente di volerla fare finita.
    Solo dopo una lunga trattativa la donna ha aperto la portiera ed avviato una pacata conversazione con i carabinieri che sono riusciti a calmarla e ad affidarla alle cure del personale sanitario del “118”, nel frattempo fatto intervenire sul posto. LEGGI TUTTO

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    Cellole, morto il 46enne colpito con una testata al volto durante una lite due giorni fa

    E’ morto Roberto Fusciello, il 46enne colpito da una testata al volto per futili motivi nella serata di domenica, a Cellole, in provincia di Caserta, mentre si trovava all’esterno di un esercizio commerciale in via Freda.
    Nel pomeriggio i medici dell’ospedale civile di Caserta, dove Roberto era ricoverato da giorni in gravissime condizioni, hanno decretato la sua morte cerebrale con il cuore che ha cessato di battere. Roberto Fusciello, di professione falegname, separato lascia tre bambini.
    La famiglia ha disposto l’espianto degli organi, in quanto Roberto aveva deciso di iscriversi all’Aido (Associazione Italiana Donazione Organi).
    Secondo, la ricostruzione fatta dagli investigatori, Roberto Fusciello sarebbe stato prima picchiato e dopo colpito con una testata al volto da Gianluca Sangiorgio, 44enne anch’egli del posto, che successivamente è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ma con la morte di Roberto Fusciello l’accusa cambia in omicidio volontario.
    L’episodio di violenza è successo nella serata di domenica, nelle vicinanze della sede del Comune di Cellole all’esterno di un centro scommesse
    L’aggressione ripresa dalle telecamere
    Nelle immagini si vede il 44enne, nel corso del litigio, colpire prima con schiaffi e pugni e poi con una testata al volto il 46enne che, caduto a terra, resta privo di sensi. La vittima è stata poi soccorsa dal personale sanitario giunto con l’ambulanza del 118 e trasportata poi in ospedale a Sessa Aurunca poi a Caserta dove oggi è morto. LEGGI TUTTO

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    Casagiove, rifiuti pericolosi: carabinieri sequestrano officina

    Nel corso di un servizio finalizzato alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, i carabinieri della Stazione di Casagiove, unitamente a personale Arpac di Caserta hanno eseguito un controllo presso un’officina Meccanica ubicata in Casagiove.
    Al momento del controllo l’officina, di circa 150 metri quadri, suddivisa in più locali, risultava in pieno esercizio.
    All’interno dell’area, completamente allestita e munita di varie attrezzature, i militari dell’Arma hanno accertato la presenza di rifiuti speciali sia pericolosi che non, costituiti da imballaggi misti, ferraglia, stracci intrisi di olio, lattine d’olio fuori uso, batterie al piombo esauste, penumatici fuori uso, filtri d’aria e tubazione mista di motori e altri rifiuti frammisti con rifiuti urbani.
    Il titolare non è stato in grado di fornire la documentazione attestante il corretto deposito e smaltimento dei rifiuti giacenti, nè ha esibito l’autorizzazione sanitaria, il certificato di industria insalubre e l’iscrizione all’albo speciale artigiani.
    Lo stesso solo consegnato un registro di carico e scarico “rifiuti” sul quale però nulla risultava annotato. Per lui è scattata la denuncia in stato di libertà per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti. Il Locale, sottoposto a sequestro. LEGGI TUTTO

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    Estorsioni a Teverola: condannati i due boss del clan Picca-Di Martino

    Il Tribunale di Napoli ha condannato due esponenti di spicco del clan Picca – Di Martino, attivo sul territorio del comune di Teverola, nel Casertano, per estorsione aggravata dal metodo mafioso e tentata estorsione.
    In particolare i giudici hanno inflitto 5 anni e 6 mesi al 68enne Aldo Picca, capo della cosca, e 5 anni e 4 mesi di reclusione al 54enne Nicola Di Martino, suo luogotenente.
    I due vennero fermati il 7 aprile scorso dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con l’accusa di aver estorto ad un farmacista titolare di tre farmacie, a partire dall’anno 2000, svariate somme di danaro, l’ultima pari a duemila euro nel giugno 2021.
    Altra accusa è di aver chiesto il pizzo ad un imprenditore prima delle festività pasquali del 2023; in questo caso il pagamento non è avvenuto per il tempestivo intervento dei carabinieri, cui si era rivolto l’imprenditore.
    Le accuse hanno retto in giudizio e l’11 gennaio scorso è arrivata la condanna di primo grado. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Doppia rapina in abitazioni in provincia di Caserta, 43enne in cella

    La Polizia di Stato ha arrestato, su ordine del Gip del tribunale di Napoli Nord, un 43enne di origine albanese ritenuto uno dei quattro banditi che il 7 agosto scorso colpirono in due abitazioni di Lusciano (Caserta), legando e picchiando i due proprietari, madre e figlio di 84 e 54 anni.
    Determinanti per individuare il rapinatore alcune tracce biologiche lasciate sul luogo del delitto. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Caserta hanno inoltre acquisito numerosi elementi informativi sul territorio arrivando, grazie anche al supporto del personale del Servizio Centrale Operativo (Sco), ad individuare con certezza il 43enne.
    Questi, insieme agli altri tre complici non ancora identificati, il 7 agosto scorso penetrarono prima a casa del 54enne, legandolo ad un termosifone, prendendolo a calci e pugni per farlo collaborare, arrivando a mettergli la canna dell’arma in bocca; riuscirono così a impossessarsi di denaro e alcuni preziosi del valore di circa 10mila euro, quindi passarono a casa della madre del 54enne, dove ripeterono lo stesso copione ai danni dell’anziana, portando via altri preziosi. LEGGI TUTTO

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    Aversa, arrestato dipendente comunale: altri 12 indagati

    Scoperti i furbetti del cartellino al comune di Aversa: uno è finito agli arresti domiciliari e per altri 12 è scattato il divieto  di dimora .
    L’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord è stata eseguita – da parte di personale della Compagnia Pronto Impiego del la Guardia di Finanza di Aversa -grazie alla quale è stata firmata un’ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di R.P. ed il divieto di dimora nel capoluogo normanno nei confronti di altri dodici soggetti, tutti dipendenti del Comune di Aversa.
    Tutti indagati, a vario titolo, per i reati di falsa attestazione di presenza ili servizio (cd. “Legge Brunetta”) e truffa aggravata ai danni dell’Ente Pubblico.
    Il provvedimento prevede, altresì, il sequestro preventivo per equivalente del profitto del reato di truffa a carico di R.P., pari a circa  9.100 euro.
    Le indagini che hanno consentito di far emergere i fatti delittuosi e che riguardano tutto l’anno 2022 sono state svolte anche attraverso l’uso di telecamere installate in prossimità delle macchine marcatempo, poste presso la Casa Comunale e grazie ad appositi servizi di osservazione e pedinamento.
    Il dipendente finito ai domiciliari entrava in servizio alle 10 del mattino
    Proprio quest’ultimi hanno posto in luce l’atteggiamento truffaldino di R.P. che, nel periodo attenzionato, era solito intraprendere il servizio alle ore dieci del mattino, giustificando fraudolentermente la sua assenza dall’ufficio con inesistenti servizi da svolgere all’esterno, per conto del Comune, alterando il sistema automatico di rilevamento delle presenze.
    Gli altri indagati, invece, si scambiavano vicendevolmente la “cortesia” di timbrare il cartellino, attestando quindi falsamente ed in maniera indebita la propria presenza all’interno degli uffici coinunali.
    L’esame delle buste paga e dei tabulati delle presenze in servizio hanno confermato senza alcun dubbio il quadro probatorio a carico degli indagati, consentendo di ricostruire l’ammontare esatto dei profitti illeciti realizzati con la descritta condotta truffaldina. LEGGI TUTTO

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    Caserta, aperte trattative per rinnovo contratto operai agricoli

    Si sono aperte le trattative per il rinnovo del contratto provinciale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Caserta che avrà validità per il biennio 2024-2025.
    Presso la sede provinciale di Confagricoltura Caserta, Fai, Flai e Uila hanno illustrato i contenuti della piattaforma alle parti datoriali di Confagricoltura, Coldiretti e Cia sottolineando le ottime performance del settore agricolo nel territorio, nonostante i condizionamenti dati dalle tensioni internazionali e dall’incremento dei prezzi.
    Una piattaforma che mira a supportare la crescita professionale delle lavoratrici e dei lavoratori in un settore che sarà sempre più caratterizzato da una forte spinta sull’innovazione tecnologica e su macchinari sempre più avanzati.
    Centrali anche temi quali il rafforzamento della bilateralità, di nuovi strumenti di welfare contrattuale e di un maggior controllo sugli appalti e su salute e sicurezza sul lavoro. Calendarizzati i prossimi incontri per il 24 gennaio e 1° febbraio 2024, per entrare nel merito dei temi della piattaforma. LEGGI TUTTO

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    L’OPERAZIONE Caserta, vende droga in stazione di servizio sulla SS Casilina: arrestato 69enne

    Un individuo di 69 anni è stato arrestato la scorsa notte con l’accusa di spaccio di droga. L’uomo è stato infatti sorpreso mentre cedeva delle sostanze stupefacenti presso la stazione di servizio situata sulla SS Casilina di Teano (nella zona dunque in provincia di Caserta).
    Il suo arresto è avvenuto nel corso della notte grazie all’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, con il supporto delle Stazioni di Teano e Formicola. L’uomo, già noto alle autorità per precedenti specifici legati a reati simili, è stato colto sul fatto.
    Il 69enne è stato infatti individuato mentre consegnava un involucro in cellophane contenente 6 grammi di hashish a un suo connazionale di 32 anni. In cambio di questa transazione illecita, ha ricevuto la somma di 50 euro. Dopo l’arresto, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria residenza. Adesso dovrà rispondere dell’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti di fronte alle autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    IL FATTO Incendio in deposito di ditta di trasporti a Caserta: distrutti otto autobus

    Questa notte, attorno alle 2, un violento incendio ha devastato il deposito di una ditta di trasporti a Pastorano (Caserta), causando la distruzione di otto autobus. L’allarme è stato lanciato dai residenti nella zona, che hanno notato del fumo provenire da un’area destinata al parcheggio degli autobus.
    Una squadra dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Caserta, giunta dalla sede centrale, è intervenuta prontamente in via Latina. I pompieri, una volta arrivati sul luogo, si sono trovati di fronte a un incendio che aveva coinvolto diversi autobus all’interno di un deposito di circa 1.800 metri quadri. La gravità della situazione ha richiesto l’intervento di ulteriori risorse, con la squadra proveniente dal distaccamento dei vigili del fuoco di Teano e l’ausilio di due autobotti: una proveniente da Aversa e l’altra dalla sede centrale del Comando.
    Le operazioni di spegnimento hanno richiesto sforzi considerevoli e sono state protratte per circa cinque ore, durante le quali gli otto autobus coinvolti nell’incendio sono stati completamente distrutti. Attualmente, le autorità stanno conducendo indagini approfondite per determinare la causa dell’incendio, con particolare attenzione alla possibilità di un atto doloso. LEGGI TUTTO