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    Napoli crolla solaio in via Salvator Rosa: sequestrato lo stabile

    Napoli. Un solaio è crollato al terzo piano di uno stabile in via Salvator Rosa 160.PUBBLICITA

    L’intervento tempestivo della Polizia Locale, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, allertati dalla Centrale Operativa, ha permesso di verificare la situazione e mettere in sicurezza l’area.

    Dalle prime indagini è emerso che l’appartamento interessato dal crollo era oggetto di lavori edili, come anche altri all’interno dello stabile.
    Al momento, non è chiaro se il crollo sia da ricondurre ad un’imperizia durante i lavori in corso o ad altre cause. Per questo motivo, la Polizia Locale ha proceduto al sequestro probatorio dello stabile e ha aperto un fascicolo a carico della proprietà.

    Le indagini in corso, che coinvolgono anche la Procura della Repubblica, cercheranno di chiarire la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità.

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    Ischia, crollo all’Ospedale Rizzoli, il sindaco di Lacco Ameno: “E’ stato un miracolo”

    Ischia. Momenti di paura all’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, Ischia, dove nel primo pomeriggio di oggi si è verificato il crollo parziale del controsoffitto della sala d’ingresso.PUBBLICITA
    L’incidente è stato causato dal cedimento di un pesante macchinario dell’aria condizionata che si è staccato improvvisamente dai suoi ancoraggi, trascinando con sé una porzione del controsoffitto e alcune tubature.

    Punti Chiave ArticoloFortunatamente, solo due persone sono rimaste lievemente ferite: un paziente colpito da alcuni frammenti di cartongesso e una donna incinta soccorsa per lo spavento. Come precauzione, tre stanze del Reparto di Chirurgia sono state temporaneamente evacuate e i pazienti trasferiti in altri reparti.

    Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Carabinieri e squadre tecniche dell’ASL Napoli 2 Nord, che stanno effettuando i necessari accertamenti per stabilire le cause del crollo e provvedere al ripristino della sicurezza.
    L’ingresso principale dell’ospedale è stato momentaneamente chiuso, ma la Direzione ASL assicura che la struttura rimane regolarmente operativa, con accessi alternativi disponibili. Il sindaco di Lacco Ameno: “E’ stato un miracolo” “L’area interessata dal crollo è solitamente molto affollata, ma per fortuna nessuno è stato gravemente ferito. È un vero miracolo”, ha commentato il Sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale. “I tecnici stanno lavorando per capire le cause del cedimento e per ripristinare il prima possibile l’ingresso principale. L’ospedale rimane comunque funzionante in tutte le sue aree cruciali”, ha aggiunto il Sindaco. L’incidente ha sollevato ancora una volta la questione della sicurezza nelle strutture sanitarie, con la richiesta di controlli più rigorosi e interventi di manutenzione tempestivi per evitare il ripetersi di simili episodi. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Il crollo al Centro Commerciale Campania causato dal cedimento di un tendino del tetto

    Si è lavorato tutta la notte per fare le verifiche sulla staticità del tetto del Centro Commerciale di Campania di Marcianise interessato da un crollo, per fortuna senza feriti, nella tarda serata di ieri.
    I vigili del fuoco insieme con i tecnici incaricati del centro continueranno il lavoro anche stamane alla luce del sole e poi si deciderà sull’eventuale riapertura del centro o la chiusura parziale ovvero quella della zona interessata dal crollo.
    Tanta paura ma per fortuna nessuna persona coinvolta nel crollo avvenuto nella tarda serata di ieri, quando la struttura era vuota perchè chiusa. Per questo motivo non ci sono state conseguenze alle persone ma solo danni materiali, con la caduta al suolo di materiale edile e impianti vari.
    LA NOTA DEL CENTRO COMMERCIALE CAMPANIA“Una parte della controsoffittatura di uno dei corridoi del Centro Commerciale Campania è crollata questa sera, poco dopo le ore 22. A provocare il cedimento della struttura, nella zona di Piazza Campania, un tendino che si è staccato in un angolo provocando in pochi minuti la caduta dei pannelli della controsoffittatura.
    Il personale antincendio del Centro Campania si è reso conto immediatamente della prima crepa e ha tempestivamente recintato la zona evitando possibili danni a persone e animali. Non è stato registrato nessun ferito. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri per i rilievi del caso.”

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    Crollo di Firenze, ritrovato il corpo della quarta vittima, è un nordafricano

    Durante la notte, i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di un quarto operaio dal cantiere in via Mariti a Firenze, dove ieri mattina si è verificato il crollo dei piloni principali della struttura in costruzione del nuovo centro commerciale Esselunga.
    Le ricerche del corpo dell’ultimo disperso sono ancora in corso da parte dei vigili del fuoco e dell’Usar (Urban Search and Rescue).
    Entrambi, la quarta vittima e il disperso, sono cittadini nordafricani, come risulta dalle indagini condotte sugli operai coinvolti nel tragico incidente. Gli altri individui coinvolti includono l’autotrasportatore italiano Luigi Coclite, 60 anni, purtroppo deceduto, e tre lavoratori originari della Romania, attualmente ricoverati all’ospedale di Careggi.
    Attualmente, il numero di lavoratori coinvolti nel crollo è stato stabilito essere otto dopo molte ore di ricerca e recupero sul luogo dell’incidente. Il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, è tornato da Milano, dove si trovava, per seguire da vicino l’inchiesta, conducendo un sopralluogo nel pomeriggio.
    Questa mattina, invece, sul cantiere, oltre al sostituto Francesco Sottosanti, il magistrato di turno che ha effettuato un primo sopralluogo, è giunto anche il procuratore generale presso la corte di appello di Firenze, Ettore Squillace Greco, in qualità di massimo esponente della magistratura inquirente nel distretto toscano. LEGGI TUTTO

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    Secondigliano, crolla solaio in via Giovo: sgomberate 9 famiglie

    Tragedia sfiorata ieri sera a Secondigliano dove è crollato, il solaio in una palazzina di due piani. L’edificio si trova in via Paolo Giovio. Non si registrano feriti.
    Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Locale, i Vigili del fuoco e la Protezione Civile Comunale. Dopo il primo crollo, per il quale è stato necessario lo sgombero di 9 appartamenti, è stata interessata da un secondo crollo anche una parete interna posta a confine con l’edificio attiguo con accesso da via Monte Faito.
    I detriti cadendo hanno invaso il cortile dello stabile vicino determinando lo sgombero di altri due appartamenti.
    Sono in corso le verifiche negli immobili e le operazioni per lo sgombero dei nuclei familiari che hanno trovato sistemazione autonoma ad eccezione di due famiglie nelle quali sono presenti in una due minori e nell’altra due ultranovantenni allettati della cui sistemazione si stanno occupando i servizi sociali.
    Gli assessori Antonio De Iesu e Luca Trapanese hanno seguito per tutta la notte l’operato dei servizi in costante contatto con il sindaco Manfredi.
    Stamane si faranno ulteriori verifiche per stabilire la staticità degli edifici e stabilire chi potrà rientrare nelle proprie abitazioni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, 9 condanne e 7 assoluzioni per il crollo di Chiaia

    Si è concluso dopo dieci anni il processo per il crollo di una porzione di Palazzo Guevara di Bovino, avvenuto la mattina del 4 marzo 2013 nella zona di Chiaia a Napoli.
    Il Tribunale di Napoli ha condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, per disastro colposo Giuseppe Annunziata, Federico Moccia, Raffaele Imparato, Angelo Ribecco, Antonio Liguori, Mario Barbati e Gabriele Santangelo.

    Sono stati invece assolti, per non aver commesso il fatto, sia dall’accusa di disastro che di crollo colposo: Ciro De Luca, Giorgio Mormone, Angiolino Belizzi, Ettore Sacco, Paolo Santangelo, Luigi Nardacci e Vincenzo Scotti.
    Un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, è stata invece la condanna per Stefano Aversa e Gino Zanchini.
    La sentenza ha ritenuto che il crollo sia stato causato da un difetto di costruzione nelle paratie a 18 metri di profondità, durante i lavori per la realizzazione della metropolitana.
    Il pm Federica D’Amodio della Procura di Napoli, sulla scorta di una consulenza firmata dai periti Augenti e Prezioso, aveva chiesto condanne più severe per tutti gli imputati.
     La sentenza arriva 10 anni dopo il crollo
    Il processo è stato lungo e complesso, e ha coinvolto numerosi professionisti e istituzioni. La sentenza è stata accolta con soddisfazione dalle parti civili, che hanno chiesto un risarcimento danni di 10 milioni di euro. LEGGI TUTTO