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    Crollo vela celeste e quell’ordinanza di sgombero mai eseguita

    Un’ordinanza datata ottobre 2015 segnalava il pericolo di crolli e disponeva lo sgombero della Vela Celeste, come indicato in una relazione redatta dal Comune di Napoli e firmata dall’allora sindaco Luigi de Magistris.PUBBLICITA

    Questo avviso, ignorato all’epoca, ha avuto tragiche conseguenze: il crollo di un ballatoio-passerella lunedì sera ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre dodici.

    Punti Chiave ArticoloNon solo un documento del 2016 denunciava la mancata manutenzione dei ballatoi della Vela Celeste di Scampia e il rischio di crollo, ma emerge anche un’altra ordinanza che evidenzia l’immobilismo delle istituzioni. Perché quell’ordinanza di sgombero coatto non è mai stata attuata? E perché si è preferito adottare soluzioni palliative piuttosto che affrontare l’emergenza segnalata nel documento pubblicato sull’albo pretorio del Comune? Domande che restano in attesa di risposta e su cui la procura di Napoli, che ha aperto un’indagine per crollo colposo e omicidio colposo, intende fare chiarezza.
    L’ordinanza firmata da de Magistris era motivata dalla necessità di tutelare l’incolumità di 159 famiglie, per un totale di 600 persone residenti nella Vela Celeste. Alla base del provvedimento c’era una relazione di un dirigente comunale che delineava un quadro di pericolo allarmante. Anche la politica richiede chiarezza. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha parlato al festival di Giffoni definendo la situazione una “tragedia drammatica”. Ha espresso vicinanza alle persone colpite e ha sottolineato la necessità di fare luce su quanto accaduto. La Procura di Napoli ha disposto l’ampliamento dell’area sottoposta a sequestro, dal terzo piano fino al piano terra. Le verifiche riguardano anche le posizioni dei residenti nella Vela “incriminata”, la maggior parte dei quali, secondo fonti qualificate, risultano abusivi.
    Intanto, l’acquisizione della copiosa documentazione amministrativa sulla Vela Celeste si sta rivelando più complicata del previsto. Gli inquirenti stanno cercando in particolare gli atti relativi al progetto di riqualificazione ReStart e alla manutenzione del complesso di edilizia popolare, con negligenze ormai date per scontate. Fondamentali per le indagini saranno i risultati del lavoro affidato a un ingegnere strutturista forense. Inoltre, è stato conferito l’incarico per eseguire gli esami autoptici sui corpi delle tre vittime. De Luca sconcertato per la relazione tecnica di 8 anni fa Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso il suo sconcerto durante una diretta Facebook: “Quando leggiamo sui giornali che c’era una relazione tecnica già 8 anni fa che segnalava una condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati, queste sono notizie che lasciano sconcertati e anche un po’ indignati. Sono cose che poi verificheranno e accerteranno le autorità competenti”. De Luca ha confermato la disponibilità della Regione a collaborare con le istituzioni responsabili per affrontare un problema complesso, evitare altre tragedie e promuovere solidarietà, efficienza e concretezza operativa. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Gli sfollati della Vela Celeste non vogliono rientrare nelle case: hanno paura

    “Da qui non ci muoviamo!”. Lo dicono tutti gli sfollati della Vela Celeste di Scampia che occupano l’aula magna dell’Università Federico II.PUBBLICITA

    Sono oltre 400 residenti della Vela Celeste, sfollati dopo il tragico crollo del ballatoio. Un’occupazione pacifica ma determinata, che diventa simbolo della rabbia e della disperazione di una comunità abbandonata.

    La notte trascorsa tra brandine precarie e materassi improvvisati ha lasciato il segno. “Abbiamo dormito per terra, con la schiena a pezzi” raccontano. “O entriamo tutti, o non entra nessuno!”. La paura di nuovi crolli aleggia, e la fiducia nelle istituzioni è ai minimi storici.
    Il sindaco Manfredi assicura che gli alloggi saranno agibili a breve, ma gli sfollati non credono più alle promesse. “Chi ci garantisce che sia sicuro?” si chiede Maria. L’offerta di palestre come dormitori viene rifiutata: gli sfollati chiedono dignità e vogliono rimanere uniti.

    L’Università, inizialmente sorpresa, si trasforma in un rifugio improvvisato. Medici volontari visitano i residenti, mentre i professori offrono sostegno psicologico. Ma la protesta continua: gli sfollati chiedono risposte e soluzioni concrete, e non intendono arrendersi fino a quando non saranno tutelati i loro diritti.
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    Crollo Scampia, il dolore di Geolier: “Senza più lacrime, così non si può”

    Su Instagram si manifesta il grido di dolore di Geolier per la sua Scampia, dopo il tragico crollo avvenuto nella tarda serata di ieri alla Vela Celeste che ha fatto 2 morti e 13 feriti.PUBBLICITA

    “Siamo cinematografici ma abbandonati. Senza più lacrime, cosi non si può”, ha scritto il rapper napoletano su Instagram postando la foto di una donna disperata sopravvissuta alla tragedia.

    Intanto stanotte 150 sfollati della Vela celeste hanno trascorso la notte nella Facoltà di scienze infermieristiche dell’Università Federico II.
    Il Comune di Napoli, con il supporto della protezione civile regionale e degli enti del terzo settore, della Caritas e della Croce Rossa, ha allestito le postazioni nelle cinque scuole e sei sedi di associazioni individuate per ospitare i circa 500 sfollati, tra queste anche la sede di Scampia dell’ateneo federiciano.

    Le verifiche tecniche eseguite nel corso della giornata hanno dato il via libera a 66 appartamenti della Vela, nei quali i residenti hanno fatto ritorno già da ieri stasera.
    Le forze dell’ordine, assieme alla Polizia locale e metropolitana di Napoli, hanno assicurato i servizi di vigilanza per tutta la notte sia presso la Vela che nelle zone di accoglienza degli sfollati.
    Le attività vengono coordinate dal Ccs riunito dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, che segue tutte le fasi successive al crollo del ballatoio alla Vela Celeste. “La sinergia istituzionale registratasi in queste ore di fervida collaborazione tra tutti gli enti e le istituzioni coinvolte nelle ore successive all’evento – sottolinea la Prefettura – sta consentendo di gestire rapidamente e con efficienza la delicata situazione”.

    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Crollo Scampia, il rettore della Federico II: “Porte aperte per chi ha necessità”

    Napoli.  “Il sentimento di solidarietà di tutto l’Ateneo, per i familiari delle vittime e dei feriti del crollo della notte scorsa, è profondo. Come già detto, la disgrazia accaduta ci tocca fortemente.PUBBLICITA

    Naturalmente le porte della nostra sede sono aperte per coloro che hanno necessità di un ricovero. Auspico una soluzione a breve, consapevole degli sforzi che il sindaco e il prefetto di Napoli stanno profondendo per affrontare l’emergenza”.

    Lo dichiara il rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito, sull’occupazione simbolica dell’edificio che ospita la Facoltà di Medicina a Scampia da parte di alcuni sfollati dopo il crollo avvenuto ieri sera nella Vela Celeste.
    “Un pensiero va alle vittime e ai feriti, con particolare preoccupazione per i bimbi coinvolti. Un abbraccio va ai parenti. L’intero Ateneo federiciano e’ vicino alla popolazione di Scampia”, conclude Lorito.

    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Crollo Scampia, l’arcivescovo di Napoli: “Vicini al dolore della gente”

    “Vi scrivo questo breve messaggio mentre ho ancora impressi negli occhi i volti impauriti e smarriti degli sfollati, gli sguardi disperati di chi ha perso una persona cara, i corpi sofferenti dei bambini ricoverati al Santobono.PUBBLICITA

    Un’altra tragedia e un nuovo dolore invade Scampia, gettando nel lutto e nella disperazione diverse famiglie e l’intera popolazione del quartiere”. Lo scrive l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.

    E aggiunge: “Con il cuore ancora colmo di dolore per la tragedia che ha colpito Scampia, mi rivolgo a voi. Le immagini dei volti impauriti degli sfollati, la disperazione di chi ha perso un caro, la sofferenza dei bambini ricoverati in ospedale, non mi lasciano.
    Un nuovo lutto avvolge il quartiere, addolorando famiglie e sconvolgendo l’intera comunità. Voglio esprimere la mia profonda gratitudine alle parrocchie, alla Caritas diocesana, ai presbiteri, ai religiosi e a tutti coloro che si stanno prodigando per aiutare i nostri fratelli e sorelle in questo momento di dolore e difficoltà.

    Grazie anche alle istituzioni, ai soccorritori, ai volontari della Protezione Civile, ai medici e agli infermieri che, con abnegazione, stanno lottando per salvare i feriti, sia sul posto che negli ospedali.
    In questo frangente – sottolinea Mons. Battaglia – è più che mai necessaria la solidarietà e l’unità di tutta la città. Il dolore condiviso deve trasformarsi in seme di speranza per un vero cambiamento.
    Questa tragedia deve spingerci a riflettere sulla necessità di un rinnovamento profondo per Scampia e per tutte le periferie urbane. Non possiamo sentirci al sicuro se le periferie e le loro strutture versano in condizioni di degrado. Nessun bambino dovrebbe rischiare la vita per il semplice fatto di abitare in un edificio fatiscente.

    Ancora una volta, un evento drammatico ci chiama a fare la nostra parte. Invito la mia Chiesa napoletana a stare ancora più vicina al dolore di questa gente, ricordandola nella preghiera e offrendo un sostegno concreto alle parrocchie di Scampia, che in questo momento più che mai hanno bisogno del conforto e dell’aiuto di tutta la comunità diocesana.
    Insieme, possiamo trasformare il dolore in speranza e costruire un futuro migliore per Scampia e per Napoli”.
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    Crollo a Scampia coinvolte le famiglie Abbruzzo, Della Ragione Russo. Tutti i nomi di vittime e feriti

    Sono tutti dello stesso nucleo familiare le persone coinvolte nella tragedia avvenuta ieri sera nel rione Scampia di Napoli dove a causa del crollo di un ballatoio di servizio al quarto piano nella “Vela Celeste” sono deceduti un uomo e una donna e altre dodici sono rimaste ferite, tra cui due che hanno appena due anni.PUBBLICITA

    Le persone decedute sono Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, e Margherita Della Ragione, 35 anni, morta in nottata per un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto a causa dei gravi traumi riportati.

    Punti Chiave ArticoloSecondo una prima ricostruzione eseguita sulla base delle prime testimonianze, il ballatoio di servizio al quarto piano, dove si trovava presumibilmente il nucleo familiare coinvolto nella tragedia, si sarebbe distaccato, trascinando gli altri due sottostanti. Sul posto si sono recati immediatamente i Vigili del Fuoco, il 118, personale Polstato, intervenuto per competenza PCCT, e i carabinieri della Compagnia Napoli Stella e del NRM.
    I sette bimbi feriti sono tutti ricoverati al Santobono I sette bimbi sono tutti in codice rosso nell’ospedale Santobono della città: Anna ,4 anni; Annunziata, 8 anni; Patrizia, 6 anni; Greta, 2 anni; Mya, 4 anni; Morena, 10 anni e Suami, 2 anni. Fra loro, due bambine si trovano ricoverate in rianimazione. Gli adulti sono invece tra l’Ospedale del Mare e il Cardarelli: si tratta di Luisa Abbruzzo, 23 anni; Giuseppe Abbruzzo, 33 anni, (ricoverato in codice rosso). Nell’ospedale Cardarelli sono ricoverati in codice rosso, non in pericolo di vita: Carmela Russo, 34 anni; Martina Russo, 24 anni; Patrizia Della Ragione, 53 anni. Stamattina sono iniziate, alle 7.30, le verifiche tecniche dei ballatoi della Vela da parte dei Vigili del Fuoco e dei tecnici del Comune: in base al primo esito, verrà valutato chi potrà fare rientro all’interno degli appartamenti.
    Tutta l’area della Vela interessata dal crollo intanto è stata evacuata. Nell’area non interessata dal crollo, è stato vietato il transito sui ballatoi fino a completamento delle verifiche. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    L’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia alla Vela Celeste di Scampia

    Napoli. Anche l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia è arrivato stamane alla vela celeste accompagnato della direttrice della Caritas diocesana di Napoli, suor Marisa Pitrella per portare il conforto agli abitanti colpiti dal crollo e dal conseguente evacuazione delle abitazioni.PUBBLICITA

    Il presule si è incontrato con il presidente della municipalità Nicola Nardella e ha parlato con alcuni cittadini. Sul posto è arrivato anche il direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva.

    Punti Chiave ArticoloNel frattempo il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi che ha seguito fino alle 5,30 di stamane insieme con il Prefetto, Michele di Bari, le operazioni di soccorso ha rilasciato una nota. “Siamo profondamente addolorati per la tragedia di questa notte nella Vela Celeste di Scampia. Ho seguito personalmente le operazioni di soccorso ed insieme al Prefetto mi sono recato nella notte sul luogo del crollo per verificare la situazione e per mostrare vicinanza alla popolazione.
    Il sindaco di Napoli. “I nostri servizi sociali sono al lavoro da stanotte, profondo dolore per la tragedia” I nostri servizi sociali stanno fornendo assistenza ai residenti e i tecnici stanno completando i rilievi di sicurezza. Ora è il momento del dolore per chi è rimasto vittima e della speranza per chi è rimasto ferito a cominciare dai bambini, ma proprio per loro voglio anche subito ribadire che il nostro progetto di riqualificazione delle Vele non si ferma e l’impegno per Scampia sarà ancora più forte di prima”.  Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Napoli, crollo a Scampia: sale a due il bilancio dei morti, tredici feriti

    Napoli. Si è aggravato il bilancio del crollo di un ballatoio nella Vela Celeste di Scampia: sono due le persone morte mentre i feriti sono tredici, tra cui sette bambini.PUBBLICITA

    Due dei sette bambini sono in rianimazione mentre una ragazza è in condizioni critiche. La prima vittima, morta sul colpo è Roberto Abbruzzese, 29 anni dipendente di una macelleria. L’altra è una donna di 35 anni morta al suo arrivo in ospedale. I bambini feriti hanno tra i due e i gli otto anni.

    Punti Chiave ArticoloL’incidente è avvenuto ieri sera, intorno alle 22:30, quando il cedimento del ballatoio al terzo piano ha trascinato giù anche quelli dei piani inferiori. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno completato l’evacuazione dei residenti dai piani alti con l’ausilio delle autoscale e, insieme alla polizia, hanno avviato le indagini per stabilire le cause del crollo. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Napoli. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha convocato una riunione in Prefettura per coordinare i soccorsi e le attività investigative.
    La Vela Celeste è uno dei pochi edifici delle Vele di Scampia ancora in piedi dopo le demolizioni degli anni scorsi, disposte per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti. L’amministrazione ad aprile aveva annunciato il piano di riqualificazione Lo scorso aprile, l’amministrazione Manfredi aveva annunciato un piano di rigenerazione urbana per le Vele di Scampia, che includeva lavori di riqualificazione proprio della Vela B, ovvero la ‘Vela Celeste’, con un investimento di circa 18 milioni di euro stanziati dal Piano Periferie. Il tragico evento di ieri sera riaccende i riflettori sulle precarie condizioni in cui versano ancora molti edifici a Scampia, situazione raccontata troppo spesso nelle cronache di Napoli, e solleva interrogativi sulla sicurezza e sull’adeguatezza degli interventi di riqualificazione previsti.
    Le vittime e i feriti I soccorritori hanno lavorato per tutta la notte per estrarre le persone dalle macerie e prestare loro le prime cure. I feriti più gravi sono stati trasportati in ospedale. Le indagini La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del crollo. I vigili del fuoco stanno effettuando i sopralluoghi per verificare lo stato dell’edificio e per individuare eventuali criticità strutturali. Le reazioni Il crollo della Vela Celeste ha provocato sgomento e cordoglio tra le istituzioni e la cittadinanza. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo dolore per le vittime e la sua vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. Ha inoltre assicurato che la massima attenzione sarà dedicata all’accertamento delle responsabilità e alla messa in sicurezza degli edifici a rischio. Le polemiche L’ennesima tragedia di Scampia riapre il dibattito sulle condizioni di degrado e abbandono in cui versano i quartieri periferici delle città italiane. Le polemiche si accendono sulla gestione dell’edilizia popolare e sulla lentezza degli interventi di riqualificazione. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Crollo Scampia: un morto e 8 feriti. La vittima è Roberto Abbruzzese

    Si chiamava Roberto Abbruzzese ed aveva 28 anni e lavorava in una macelleria la vittima del crollo del ballatoio alla vela celeste di Scampia avvenuto intorno alle 23 di ieri sera.PUBBLICITA

    Complessivamente sono otto invece i feriti di cui di tre feriti gravi e tra questi un bambino e sono stati trasportati in ospedale con delle auto private.

    Punti Chiave ArticoloIntorno alle 22:30 un boato, distintamente udito dai residenti, avrebbe di poco anticipato il cedimento. Sul posto polizia, carabinieri, militari dell’esercito, vigili del fuoco e una decina di ambulanze. Presenti anche agenti della polizia municipale. I soccorsi sono ancora in corso: si scava ed al contempo si cerca di mettere in sicurezza l’area. Tante le persone accorse dalle altre Vele, dai palazzi dei lotti adiacenti e c’è chi è arrivato in auto anche da altri quartieri e paesi limitrofi: tutti hanno in mano un cellulare per cercare di contattare parenti e conoscenti che mancano ancora all’appello.
    Volontari e personale sanitario, assieme alle forze dell’ordine, sono impegnati ad evacuare lo stabile: famiglie con bambini in lacrime o addormentati, anziani e giovani camminano abbracciandosi e aggiornandosi. Qualcuno è medicato sul posto. Diverse le persone che hanno avuto dei malori. L’intera Vela celeste si presenta transennata da lamiere che delimitano l’area di un cantiere dove sono in corso lavori idrici e fognari.  La Vela Celeste è l’unica che non sarà abbattuta Il cedimento del ballatoio che ha provocato la morte di un uomo e il ferimento di 8 persone, tra le quali un bambino, è avvenuto all’interno della Vela Celeste, l’unica delle tre Vele ancora presenti a Scampia per la quale è previsto un intervento di riqualificazione nell’ambito del progetto “Restart Scampia”.
    Per le altre due Vele, la Rossa e la Gialla, è previsto l’abbattimento per far posto a nuove abitazioni. Dopo l’opera di recupero e di riqualificazione la Vela Celeste dovrebbe ospitare uffici pubblici. Il complesso delle Vele di Scampia, realizzato dall’architetto Franz Di Salvo tra gli anni ’60 e ’70, era originariamente composto da 7 edifici, 4 dei quali sono stati demoliti nel corso degli anni, l’ultimo, la Vela “A”, nel 2020. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Crollo ballatoio alla Vela Celeste di Scampia un morto e sette feriti, c’è anche un bambino

    Napoli. La tragedia di questa sera alla Vela Celeste di Scampia, dove il crollo di un ballatoio ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre sette, tra cui un bambino.PUBBLICITA

    Il cedimento è avvenuto intorno alle 23:00, quando il ballatoio del terzo piano ha ceduto trascinando con sé quelli dei piani sottostanti.

    Punti Chiave ArticoloLe persone coinvolte nella caduta sono state immediatamente soccorse dai vigili del fuoco e dai sanitari del 118, che hanno trasportato i feriti in ospedale. Purtroppo, una delle persone coinvolte non è sopravvissuta al crollo. Tra i feriti, come già accennato, c’è anche un bambino che si trova in gravi condizioni ed è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono.
    In gravi condizioni anche un altro ferito. Al momento, i vigili del fuoco stanno ancora lavorando per liberare l’area dalle macerie e per accertare che non vi siano altre persone coinvolte. Sul posto sono presenti anche la Polizia di Stato e la magistratura che stanno conducendo le indagini per determinare le cause del cedimento. Il prefetto ha convocato un vertice per coordinare i soccorsi Il sindaco Gaetano Manfredi sta seguendo in prima persona le fasi dei soccorsi  e nel frattempo il prefetto Michele Di Bari ha convocato una riunione in Prefettura a Napoli per il coordinamento dei soccorsi.
    Ci sono anche numerose dirette sui social che descrivono l’accaduto. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO

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    Crollo ballatoio Vela Celeste Scampia , in corso controlli stabilità edificio

    Dopo il crollo del ballatoio nella Vela Celeste di Scampia a Napoli , che ha portato alla morte di una persona  e 7 person e ferite di cui alcuni molto gravi, sono in corso le verifiche da parte dei vigili del fuoco sulla stabilità dell’edificio. Il cedimento si è verificato tra il secondo ed il terzo piano della struttura. Non è ancora chiaro se tra le persone coinvolte vi fossero anche bambini.
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    Scampia, crolla ballatoio della Vela Celeste : sul posto soccorsi e forze dell’ordine

    Napoli, 22 luglio 2024- Questa sera, intorno alle ore 23, un drammatico evento ha colpito il quartiere di Scampia: è crollato un ballatoio della Vela Celeste, uno degli edifici simbolo della zona. Le cause del crollo sono ancora in fase di accertamento, ma si temono numerose vittime e feriti.PUBBLICITA

    # L’Edificio

    Punti Chiave ArticoloLa Vela Celeste, costruita negli anni ’70 come parte di un ambizioso progetto di edilizia popolare, era già da tempo al centro di dibattiti e controversie. Originariamente concepita come soluzione abitativa moderna, la struttura si era rapidamente degradata, diventando un simbolo del degrado urbano e delle difficoltà sociali di Scampia. # L’Incidente
    Secondo le prime testimonianze, il crollo è avvenuto senza preavviso, lasciando poco tempo ai residenti per mettersi in salvo. La zona è stata immediatamente evacuata e sul posto sono giunte rapidamente le squadre di soccorso, tra cui vigili del fuoco, ambulanze e forze dell’ordine. # Intervento delle Forze dell’Ordine e dei Soccorsi Le operazioni di soccorso sono attualmente in corso. Le forze dell’ordine hanno isolato l’area per garantire la sicurezza e facilitare le operazioni di emergenza
    # Possibili Cause Non è ancora chiaro cosa abbia provocato il crollo. Alcuni ipotizzano che il deterioramento strutturale dell’edificio, aggravato dalla mancanza di manutenzione e dalle infiltrazioni d’acqua, possa essere la causa principale. Tuttavia, le autorità stanno indagando anche su altre possibili cause, tra cui la presenza di materiali scadenti utilizzati nella costruzione originale. # Reazioni della Comunità Il quartiere di Scampia è sotto shock. Molti residenti hanno espresso il loro dolore e la loro rabbia per una tragedia che, a loro dire, poteva essere evitata con un intervento tempestivo e adeguato da parte delle autorità competenti. Alcuni hanno ricordato che da anni si richiedevano interventi di messa in sicurezza e riqualificazione della Vela Celeste. Leggi Anche LEGGI TUTTO