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    Camorra, 42 anni di carcere per i clan Mazzarella e De Martino: scarcerato Aldo Sartori

    Si è conclusa con una condanna complessiva a 42 anni e 8 mesi di carcere il processo ai nove esponenti dei clan di camorra di Napoli est accusati di estorsione ai danni di un ristoratore di Volla.PUBBLICITA

    Ma la notizia clamorosa è l’assoluzione e la scarcerazione  del ras Gesualdo Sartori, ras del clan Mazzarella che era stato arrestato ad agosto scorso sulla spiaggia di castel Volturno dopo un periodo di latitanza.

    Punti Chiave ArticoloIl pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) aveva chiesto per Sartori una condanna a dieci anni di reclusione, ma le argomentazioni difensive del suo legale, l’avvocato Leopoldo Perone, hanno avuto la meglio, dimostrando l’estraneità del proprio assistito rispetto alla vicenda.PUBBLICITA

    Assolto e scarcerato il ras Aldo Sartori Nonostante l’assoluzione di Sartori, il verdetto pronunciato ieri dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Napoli – come anticipato da Il Roma – ha comunque portato a diverse condanne Nove imputati in totale hanno ricevuto condanne per 40 anni e 8 mesi.Gli indagati dovevano rispondere di tentata estorsione e minacce, reati resi più gravi dalla finalità mafiosa. Le indagini risalgono alla primavera dello scorso anno, quando gli aguzzini avrebbero provato a imporre una tangente estorsiva di 500 euro in occasione di Pasqua, a cui è seguita una richiesta di 10mila euro. In un’occasione, il padre della vittima sarebbe stato persino prelevato e portato al cospetto dei fratelli De Martino, con la minaccia “Giovanni deve portare 10.000 euro sennò lo uccidiamo”. Tuttavia, le prove raccolte dagli inquirenti hanno permesso di assolvere Aldo Sartori, ritenuto inizialmente coinvolto nella vicenda solo per aver messo a disposizione la sua casa. LE CONDANNE Cristian Alberto 5 anni e 4 mesiGiovanni Prisco 5 anni e 4 mesiUmberto Dello Iacolo 5 anniGiuseppe De Martino 5 anniSalvatore De Martino 5 anniGermano Iavarone 5 anniMario Noto 5 anniBartolo Zuccoia 5 anniSalvatore De Micco 2 anniGianluca Di Paola assolto con formula piena per non aver commesso il fattoGesualdo Sartori assolto con formula piena per non aver commesso il fatto Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Camorra, confermato l’ergastolo per Zagaria per il duplice omicidio di Caterino e De Falco

    La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato l’ergastolo per il boss di camorra Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi, per il duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto De Falco, zio e nipote, avvenuto il 31 ottobre 2003 a Santa Maria Capua Vetere. La pena è stata confermata anche per altri esponenti del clan: Pasquale Spierto, Enrico Martinelli e Giuseppe Caterino. Condanne inferiori per Claudio Giuseppe Virgilio e Francesco Cicciariello Schiavone (20 anni a testa), Bruno Lanza (12 anni) e Nicola Panaro (10 anni).
    Punti Chiave ArticoloRiduzione della pena per i collaboratori di giustizia Antonio Iovine e Giuseppe Misso, condannati a 9 anni di reclusione (in primo grado ne avevano avuti 12 e 10). I fatti Caterino e De Falco furono uccisi mentre erano in auto a Santa Maria Capua Vetere. I killer, a bordo di due auto e due moto, li crivellarono di colpi (almeno 50) di arma da fuoco. Il movente: punire Caterino per aver creato un gruppo autonomo che gestiva droga e racket nella zona, sottraendola al controllo di Cicciariello. Le condanne Oltre a Zagaria, condannati in via definitiva anche altri esponenti del clan ritenuti esecutori materiali o fiancheggiatori: Romeo Stabile Aversano, Vincenzo Conte, Mario Mauro, Vincenzo Schiavone detto “O petillo”, Massimo Vitolo, Antonio Monaco. Salvatore Laiso, collaboratore di giustizia, è stato assolto. Corrado De Luca, braccio destro di Iovine, è stato assolto. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Clan Contini 180 anni di carcere per i 12 imputati dell’operazione “Cartagena”

    Napoli. Dopo l’annullamento della Cassazione, il processo d’appello per i ras e l’ala imprenditoriale del clan Contini si conclude con una serie di “sconti” di pena e condanne complessive per oltre 180 anni di carcere.

    La Corte d’appello di Napoli ha rideterminato quasi tutte le condanne precedenti, con alcuni casi di notevole riduzione, come per i boss Alfredo De Feo e Antonio Cristiano. Assolto con revoca della misura cautelare Patrizio Picardi “’o nasone”.
    Tra i condannati c’è anche quel Vincenzo Capozzoli detto Enzo a miseria coinvolto nell’operazione della settimana scorsa con il sequestro delle quote della nota pizzeria “Dal Presidente” in via dei Tribunali a Napoli
    Il processo scaturisce dall’operazione Cartagena, la maxi-inchiesta del 2019 che portò all’arresto di oltre 120 persone. L’indagine ha ricostruito i nuovi affari dell‘Alleanza di Secondigliano, il cui commercio si è trasformato in imprenditoria pura. I reati contestati erano associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e riciclaggio.
    A distanza di cinque anni dal blitz, l’inchiesta ha sostanzialmente retto a tutti i gradi di giudizio, con l’ultimo che ha riservato alcuni sconti di pena ai ras.
    Ecco nel dettaglio il nuovo verdetto:
    Vincenzo Capozzoli: 11 anni e 8 mesiPietro Caso: 7 anniGennaro Costa: 10 anni e 8 mesiAntonio Cristiano: 24 anni e 4 mesi in continuazioneMaurizio Delle Donne: 15 anniGiuseppe Del Piano: 8 anni e 8 mesiEttore Esposito: 16 anni (ridotti dai precedenti 20)Giuseppe Giordano: 7 anniGiuseppe Marsiglia: 7 anniSalvatore Petrone: 8 anni e 8 mesiAlfredo De Feo: 19 anni e 4 mesi in continuazionePatrizio Picardi: assoltoSalvatore Percope: 7 anni (confermata)Confermate invece le condanne a 7 anni per Salvatore Percope.
    Nella foto da sinistra Vincenzo Capozzoli, Antonio Cristiano, Alfredo De Feo e Patrizio Picartdi

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