Tassa soggiorno Napoli: Cittadinanza Attiva critica mancanza di trasparenza sull’uso dei 34 mln in 3 anni
Il Comune di Napoli ha annunciato di aver raccolto più di 34 milioni di euro dalla tassa di soggiorno nei tre anni precedenti, ma non ha fornito dettagli sull’utilizzo di tali fondi, secondo l’associazione Cittadinanza Attiva.
I proventi sono stati resi noti in risposta a una richiesta generale di accesso civico. Nel 2021, l’incasso è stato di 6,2 milioni, salito a 13,6 milioni nel 2022 e a 14,5 milioni nel 2023, con una previsione di raggiungere 20 milioni, compreso il gettito della tassa di sbarco. La questione è stata oggetto di un contenzioso legale, ma i ricavi sono ritenuti sostanziosi dall’associazione, che critica l’assenza di dettagli sulle spese sostenute con tali proventi.
Cittadinanza Attiva ha chiesto un elenco dettagliato di tutte le spese finanziate con la tassa, ma non ha ricevuto risposta e intende continuare a richiedere informazioni sull’utilizzo di tali fondi.
L’associazione ritiene che i proventi dovrebbero essere impiegati per migliorare i servizi turistici e il decoro della città, sottolineando che con cifre così elevate le strade dovrebbero essere pulite e ben curate. Un’indagine ha rivelato che alcuni fondi sono stati impiegati per consulenze specialistiche e interventi culturali, ma si tratta solo di una parte dei proventi della tassa di soggiorno.
In sintesi, nonostante i proventi siano notevoli, l’associazione Cittadinanza Attiva è ancora in attesa di informazioni dettagliate sull’utilizzo dei fondi provenienti dalla tassa di soggiorno a Napoli. La percezione è che tali fondi dovrebbero essere utilizzati per migliorare i servizi turistici e il decoro della città, ma al momento non è chiaro come siano stati effettivamente spesi. LEGGI TUTTO