More stories

  • in

    Campania, ecco la proposta per ‘reddito cittadinanza regionale’

    E’ stata presentata stamane in Consiglio regionale la proposta di legge depositata lo scorso dicembre per l’istituzione della ‘Misura Integrativa Regionale di sostegno al Reddito e politiche per l’Inclusione Sociale Attiva’ (Mir).
    La consigliera Maria Muscarà, del gruppo misto, ha ricordato le lotte di Movimenti cittadini e campani verso il Mir, tra cui la petizione popolare consegnata a luglio al presidente del Consiglio regionale con migliaia di firme di cittadini campani.
    Alla conferenza stampa erano presenti sia la maggior parte delle componenti associative, sindacali e politiche del Comitato di scopo (Cobas, Laboratorio Sud, Rifondazione Comunista, Pci) sia una delegazione di ex-percettori del reddito di cittadinanza di NAPOLI e provincia.
    E’ stato ricordato “che a novembre 2023, dai dati INPS, emerge – rispetto al mese precedente alla sospensione del reddito di cittadinanza avvenuta da luglio in poi – un’esclusione di oltre quarantaquattromila nuclei familiari campani che a livello di beneficiari coinvolti corrispondono a circa 75 mila persone che non hanno più ricevuto il reddito”, ricorda Rosario Marra del Comitato di scopo.
    Si tratta della popolazione di un capoluogo di provincia come Caserta, cifra che spinge Muscarà e il Comitato a chiedere con urgenza la discussione in Consiglio regionale “cercando tutte le convergenze possibili anche perchè, dai dati del bilancio di previsione 2024-26, i soldi ci sono ed è soprattutto un problema di volontà politica”.
    A conferma della possibilità di una forma di reddito di cittadinanza regionale, è stato ricordato che in questi giorni in Puglia si stanno facendo le domande per il “reddito di dignità” costituente anch’esso una misura di contrasto alla povertà complementare a quelle nazionali. LEGGI TUTTO

  • in

    Interdittive antimafia negli appalti: il record in Campania

    Le interdittive antimafia stanno registrando un aumento dopo la diminuzione riscontrata nel 2022.
    Nel corso dell’anno appena trascorso, i provvedimenti emessi dai prefetti per bloccare i legami delle imprese sospettate di essere coinvolte con la criminalità organizzata sono stati 2.007, in netto incremento rispetto ai 1.495 dell’anno precedente, corrispondente a un aumento del 34,2% e del 30,2% rispetto al 2019.
    Questi dati provengono dal ministero dell’Interno, in procinto di essere pubblicati, e sono stati anticipati dal Sole 24 Ore.
    In particolare, si evidenzia un aumento del 32,5% nelle comunicazioni interdittive antimafia e del 36,3% nelle informazioni interdittive. Queste ultime rappresentano una valutazione discrezionale del rischio di infiltrazione effettuata dalla prefettura, focalizzata sulle imprese considerate in pericolo di condizionamento al di là dei loro rapporti con la Pubblica Amministrazione.
    Il Sud Italia conferma di essere la macroarea maggiormente coinvolta nelle misure di contrasto alle imprese sospette. In testa alla classifica delle regioni si colloca la Campania, con 490 interdittive (279 comunicazioni e 211 informazioni), evidenziando un aumento del 47% rispetto al 2022.
    Napoli risulta essere particolarmente rilevante, detenendo il primato con 351 provvedimenti, quadruplicati rispetto ai 87 dell’anno precedente. La Sicilia segue con un totale di 390 interdittive.
    Nella zona settentrionale, l’Emilia-Romagna si conferma come la regione con il maggior numero di interdittive, influenzata anche dalla sorveglianza legata agli appalti per la ricostruzione. LEGGI TUTTO

  • in

    Uil scuola Campania: dimensionamento penalizza alcuni territori

    “Nelle ultime ore è stato reso pubblico il piano di dimensionamento predisposto dalla Regione Campania.L’esecutivo regionale della nostra organizzazione, riunitosi ieri, ha esaminato attentamente le decisioni dell’amministrazione regionale, evidenziando significative criticità su alcune scelte che sono state giudicate inadeguate, se non addirittura penalizzanti per determinate aree.
    In alcuni casi, ci troviamo di fronte a fusioni inaspettate di cui non si era mai discusso, o comunità disaggregate e ricomposte su territori eterogenei, comportando la perdita della loro identità. Al fine di favorire alcuni, sembra che non si sia tenuto conto del disagio di molti altri.” Così si esprime la Uil Scuola Campania in una nota.
    “Attualmente, il piano presentato dalla Regione Campania non convince la nostra organizzazione. – prosegue la nota – Confidiamo in una revisione del piano che tenga conto delle comunità maggiormente penalizzate, al fine di proteggere gli studenti, le famiglie e i lavoratori.
    I territori più svantaggiati, o quelli interni e meno popolosi, saranno quelli a pagare il prezzo più alto, nonostante avrebbero avuto bisogno di un maggiore sostegno a causa della loro fragilità.
    Sosteniamo da tempo che una politica scolastica seria dovrebbe sfruttare il calo demografico per reinvestire le risorse liberate, oltre che per mantenere l’istituzione scolastica nelle aree periferiche, anche per ridurre progressivamente le classi sovraffollate e contrastare la dispersione scolastica.”
    “Spesso la parola ‘dimensionamento’ è sinonimo di ‘ridimensionamento’ su tutti i livelli, sia nazionale che regionale. La Uil Scuola Campania ha manifestato ripetutamente la sua posizione su questo tema.
    In questi mesi, abbiamo ascoltato intere comunità scolastiche cercando di comprendere quale fosse la soluzione meno dannosa, consapevoli che il dimensionamento, a prescindere da come viene presentato, comporta la chiusura di sedi, la riduzione dei punti di erogazione del servizio, il taglio di posti di lavoro e la creazione di disagi per gli studenti e le loro famiglie.”
    “La questione dei tagli è una pratica consolidata che coinvolge governi di diverse fazioni politiche. Tutti i politici in campagna elettorale pongono la scuola al centro dei loro programmi, sostenendo che sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo socioeconomico del Paese.
    Tuttavia, una volta al governo, spesso prendono decisioni che proteggono interessi specifici. La verità è che, alla fine, a pagarne le conseguenze sono sempre e solo le comunità scolastiche” – conclude la Uil Scuola Campania. LEGGI TUTTO

  • in

    L’ANALISI La Campania seconda in Italia per spesa nel Lotto, Lombardia prima

    La spesa per il Lotto per l’anno 2022 è stata di circa 2,2 miliardi di euro. Ai giocatori sono tornate invece vincite per oltre 5,2 miliardi. Solo due regioni hanno superato i 300 milioni di euro di spesa e precisamente la Lombardia, con 345,4 milioni e la Campania, seconda con 325.
    Sul terzo gradino del podio invece si posiziona la Sicilia, che ha chiuso il 2022 – sottolinea il rapporto Agimeg – con una spesa di 243,3 milioni di euro. Il Lazio (204 milioni) e la Puglia (185) chiudono la Top 5 delle regioni italiane. E’ quanto emerge dal Libro Blu di ADM.
    Tra le regioni che hanno speso di meno troviamo naturalmente la Valle d’Aosta (solo 4,83 milioni di euro), ma anche Molise (13,57 milioni), Trentino-Alto Adige (22,80 milioni). Sulla stessa fascia si attestano anche Umbria (25,55 mln), Basilicata (25,52 mln) e Friuli-Venezia Giulia (30,47 mln). LEGGI TUTTO

  • in

    Il Consiglio regionale della Campania convocato per il 15 gennaio

    Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, si riunirà il 15 gennaio 2024 dalle ore 15 alle ore 19 per l’esame della Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale n. 203 dell’8 gennaio 2024 “Bilancio di previsione finanziario del Consiglio regionale della Campania per il triennio 2024-2026.
    Proposta integrativa al Consiglio”, del “Regolamento di attuazione dell’articolo 39, comma 3, della legge regionale 28 marzo 2022, n. 3 (Riforma del trasporto pubblico locale e sistemi di mobilità della Regione Campania) in materia di esercizio dei servizi autorizzati di linea con autobus, senza oneri a carico della Regione e degli enti locali” e delle seguenti Mozioni: “Iniziative per il contrasto alla denatalità in Regione Campania” ad iniziativa della consigliera Valeria Ciarambino;
    “Ferma il dissesto: impegni concreti per la salvaguardia del territorio nazionale e per la nostra sicurezza” ad iniziativa del consigliere Luigi Cirillo; “Tutela dei diritti del minore, figlio di una coppia omogenitoriale” ad iniziativa del consigliere Luigi Cirillo; “Attività otorino sul territorio di Caserta” ad iniziativa del Presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e della consigliera Loredana Raia; “Mammografia con mezzo di contrasto (Contrast-Enhanced Mammography-CEM)” ad iniziativa del consigliere Tommaso Pellegrino;
    “Accesso all’agevolazione tariffaria prevista per il trasporto casa/scuola per gli studenti residenti in Campania iscritti alle scuole secondarie di primo grado: abbassamento del limite minimo di età al fine di includere i cosiddetti anticipatari” ad iniziativa del consigliere Michele Cammarano; “Indennità di malattia della Gente di Mare” ad iniziativa dei consiglieri Luca Cascone, Carmela Fiola e Andrea Volpe; “Incentivazione agli agricoltori per la coltivazione e il mantenimento di piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere)” ad iniziativa del consigliere Michele Cammarano;
    “Avvio di procedure selettive che valorizzino il personale delle Cooperative sociali impiegato presso i servizi esternalizzati delle ASL campane” ad iniziativa del consigliere Gennaro Saiello; “Situazione dei lavoratori del Terzo settore impiegati nelle strutture sanitarie dell’Azienda sanitaria locale Napoli 1” ad iniziativa dei consiglieri Valeria Ciarambino, Pasquale Di Fenza e Diego Venanzoni; “Licenziamenti lavoratori terzo settore impegnati presso l’Asl Na 1” ad iniziativa dei consiglieri Severino Nappi, Stefano Caldoro, Cosimo Amente, Francesco Cascone e Livio Petitto; “Accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) per il 118” ad iniziativa della consigliera Maria Muscarà.
    Sono iscritte all’ordine del giorno anche l’esame della Proposta di legge “Torno in Campania: politiche a sostegno della permanenza e del rientro dei giovani talenti, dell’attrattività del sistema produttivo e commerciale e per la promozione del Turismo delle Radici” , ad iniziativa della consigliera Valeria Ciarambino, e le Nomine del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Avellino e del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Caserta. LEGGI TUTTO

  • in

    I numeri della polizia stradale della Campania del 2023: controllate quasi 100mila persone

    Nell’anno appena trascorso, il Compartimento Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata ha rafforzato il controllo di strade e autostrade impiegando 32.193 pattuglie che hanno controllato 97.350 persone (nell’anno precedente erano state 84.270) e contestato 76.124 infrazioni.Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 739.704. Sono state ritirate 1.924 patenti di guida e 3.582 carte di circolazione. Sono stati infine decurtati 87.935 punti patente (l’anno precedente le patenti ritirate erano state 1.723; 3.007 le carte di circolazione ritirate e 85.194 i punti patente decurtati).
    I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 40.929, di cui 217 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 100. I veicoli sequestrati per la confisca sono stati 45.
    Sono stati rilevati 3.284 incidenti di cui mortali 40 (nel 2022 erano 55) e anche il numero delle vittime (43) sono diminuite rispetto all’anno precedente con una riduzione di 17 unità. Gli incidenti con feriti sono stati 1.154, con un numero di 1.838 feriti
    Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale che ha visto impegnati 150 operatori, tra poliziotti e dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che hanno controllato 1.180 veicoli pesanti, accertando 3.597 infrazioni e ritirando 348 patenti e 716 carte di circolazione.
    Particolarmente efficace è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di assicurare alla giustizia complessivamente 786 persone di cui 50 arrestate e 736 denunciate in stato di libertà.
    Oltre 128 g di sostanze stupefacenti sequestrate e 1086 i veicoli oggetto di riciclaggio sequestrati. Gli esercizi pubblici controllati sono stati 178 di cui 44 autofficine, 70 autorivendite, 14 autoscuole, 9 carrozzerie, 9 agenzie di pratiche automobilistiche, 24 autodemolizioni e 8 altri esercizi. 172 sono state le infrazioni rilevate di cui 164 per le quali è prevista una sanzione amministrativa e 8 di rilevanza penale.
    Anche sul fronte della prevenzione, il Compartimento Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata è stato costantemente impegnato nelle iniziative di prossimità; infatti l’attività di prevenzione costituisce la via privilegiata per contrastare l’incidentalità stradale che, per i giovani fino a 30 anni, rappresenta la prima causa di morte.
    Per questo, progetti di sensibilizzazione come ICARO, BICISCUOLA, SII SAGGIO, GUIDA SICURO, E…STATE CON NOI, LA STRADA PER LA VITA , INCROCI, ma anche mezzi quali il Camper e il Pullman Azzurro con le loro particolari dotazioni, rappresentano gli strumenti con i quali la Polizia Stradale promuove la cultura della legalità.
    Complessivamente sono stati oltre 8.000 gli studenti delle scuole delle sette Province amministrate dal Compartimento Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata che hanno partecipato ai numerosi incontri di educazione stradale, coinvolgendoli in attività formative sempre nuove ed efficaci. LEGGI TUTTO

  • in

    Emergenza pronto soccorso Campania, la Regione accusa il Governo

    Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha convocato urgentemente una riunione per affrontare la crisi legata alla carenza di personale nei pronto soccorso.
    Oltre a prendere alcune decisioni operative, la nota ufficiale ribadisce le accuse al Governo per “gravissime responsabilità” riguardo al personale sanitario della Regione Campania, giudicato insufficiente.
    Da Palazzo Santa Lucia, si denuncia una “scandalosa sottodotazione di posti letto nella sanità campana”, con critiche verso i “vincoli permanenti e immotivati” che limitano il superamento di questa sottodimensionamento.
    Nell’incontro odierno, si è esaminata ogni possibile soluzione, anche transitoria, per affrontare i problemi nei pronto soccorso regionali.
    Di fronte alla mancanza di partecipazione di medici ai numerosi concorsi indetti per coprire i posti nei pronto soccorso, è stata approvata una delibera ad hoc per autorizzare l’utilizzo, anche a tempo determinato, del personale medico di specialità affini a quelle dell’emergenza, come cardiologi, gastroenterologi e internisti, sia da personale già impiegato nelle strutture sanitarie sia da persone idonee presenti nelle graduatorie regionali.
    Inoltre, è stata presa la decisione di indire rapidamente un concorso unico regionale per valutare nuovamente la disponibilità di medici per l’attività di pronto soccorso. LEGGI TUTTO

  • in

    Maltempo in Campania, collegamenti difficili per le isole del Golfo

    Giornata difficile per chi viaggia via mare nel golfo di Napoli, per effetto delle condizioni meteo marine sfavorevoli.
    Risultano infatti sospesi tutti i collegamenti per le isole di Ischia e Procida operati dagli aliscafi, sia da Napoli che da Pozzuoli; le due isole attualmente restano collegate dalle navi anche se sono state cancellate alcune corse anche dei traghetti.
    In particolare risultano sospese alcune corse da Casamicciola per Pozzuoli e viceversa per l’incagliamento di una nave che opera quella tratta, avvenuto stamattina presto a causa del vento, ed altre corse da e per Procida per il mare agitato.
    Situazione similke anche per i collegamenti con Capri sia da napoli sia da Sorrento. LEGGI TUTTO

  • in

    Campania, paralisi ospedali, lo Smi accusa: “E’ colpa delle inefficienze del Servizio Sanitario Regionale&#8 …

    Il Segretario Regionale dello S.M.I. (Sindacato Medici Italiani) Campania, Giovanni Senese respinge le accuse ai medici di base per la paralisi degli ospedali della regione.Il S.M.I. prende le distanze da questa ennesima campagna denigratoria attuata nei confronti della medicina generale ad opera di alcuni organi della carta stampata.
    “L’ennesimo duro attacco alla categoria medica risulta essere non solo del tutto gratuito ed ingiustificato ma anche immotivato e soprattutto infondato che merita doverose precisazioni in merito”, scrive Senese.
    E poi aggiunge: “È chiaro che si ignora completamente l’Accordo Collettivo Nazionale vigente per la Medicina Generale, il quale stabilisce la chiusura degli studi medici nei giorni prefestivi e festivi ma ignorando completamente le inefficienze del SSR (Servizio Sanitario Regionale), scarica sui medici di famiglia la responsabilità del malgoverno della sanità in Campania.
    I medici di base dicono basta a questa ennesima campagna denigratoria nei loro confronti: dicono basta a questi beceri attacchi da parte di chi tende a far ricadere sulla medicina di base una completa assenza di visione della sanità in Campania su professionisti seri e dediti al loro lavoro ben oltre i cinque giorni a settimana; dicono basta a questo tiro a bersaglio gratuito nei confronti della medicina generale; dicono basta a queste offese che incrementano odio e mirano ad interrompere il rapporto di fiducia medico-paziente.
    Il dissesto della Sanità in Campania viene da lontano, e precisamente da anni di malgoverno, da croniche carenze della pianta organica nel 118 (da cui i medici scappano per la disorganizzazione completa in cui versa), da carenze decennali degli operatori sanitari presso piante organiche degli ospedali, dalle chiusure dei pronti Soccorso, dalla mancata istituzione di Flu-Point in casi di emergenza virale autunnale ed in tutto questo i medici di medicina generale non c’entrano assolutamente nulla. Tutto questo è frutto di un malgoverno della regione Campania in tema di Sanità!
    Lo S.M.I. nel difendere i Medici di Famiglia precisa che questi fanno ben oltre la loro parte nel Panorama Sanità in Campania e mi riferisco ai continui compiti non dovuti ed agli adempimenti continuamente riversati sugli stessi dalle A.S.L. e dai Distretti di riferimento (come piani terapeutici non dovuti), il tutto senza ferie, senza malattia, continuamente assillati da adempimenti burocratici, e con il più alto contributo di decessi nella propria categoria per Covid durante la pandemia.
    Non saremo il capro espiatorio di un sistema che non funziona e che ha un unico responsabile la “malagestio sanitaria” anzi possiamo affermare con certezza che l’unica cosa che funziona in Campania è proprio la Medicina Generale senza la quale sarebbe imploso l’intero sistema sanitario.
    Difatti vediamo ambulanze senza medico a bordo circolare e di continuo viene richiesto l’intervento dei medici della Continuità Assistenziale per sopperire alle carenze di organico a medici di famiglia che oltre alle ore proprie ore di ambulatorio sono costretti tra visite domiciliari ed adempienze burocratiche a svolgere ben oltre le 10 ore al giorno di lavoro.
    È facile puntare il dito quando non si vogliono affrontare seriamente i problemi ma è ingiusto, ingeneroso, infondato e pericoloso denigrare e far ricadere le inefficienze del Servizio Sanitario Regionale sull’unica cosa che funziona in Campania e cioè la Medicina Generale. LEGGI TUTTO

  • in

    Lotteria Italia 2023: attenzione alla “data di scadenza”, 180 giorni per reclamare i premi

    Sei mesi di tempo dalla pubblicazione, nel bollettino dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’elenco dei biglietti vincenti: è la “data di scadenza” della Lotteria Italia 2023.I vincitori, riporta Agipronews, hanno dunque 180 giorni per riscuotere il premio, presentando il tagliando vincente, integro e in originale, negli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo oppure all’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali, o inviandolo, a rischio del possessore, all’Ufficio Premi, indicandole generalità, l’indirizzo del richiedente e le modalità di pagamento richieste (assegno circolare, bonifico bancario o postale).
    Stesso discorso per i premi ottenuti attraverso un biglietto acquistato online: in questo caso è necessario presentare un documento di identità valido, il codice fiscale e la stampa del promemoria di gioco oppure del codice univoco della giocata vincente.
    Il primo premio da 5 milioni di euro della Lotteria Italia 2023 è stato vinto a Milano, secondo quanto apprende Agipronews, presso il bar Valdagno in via delle Forze Armate 212. Finisce invece in un’area di servizio il secondo premio da 2,5 milioni di euro, precisamente presso l’area “Campagna Nord” a Campagna, in provincia di Salerno.
    Si torna in Lombardia per il terzo premio da 2 milioni, vinto ad Albuzzano, in provincia di Pavia, presso la rivendita di Delmonte Chiara in viale Lodi 11. Il quarto premio, per un valore di 1,5 milioni di euro, è stato vinto sempre in Lombardia a Roncadelle, in provincia di Brescia, presso il punto vendita di Cornali Valerio in via Enrico Mattei 37.
    Il quinto e ultimo premio di prima categoria, da un milione di euro, è stato vinto a Monte Colombo-Montescudo, in provincia di Rimini, presso il Bar della Rocca in via della Rocca 8. LEGGI TUTTO

  • in

    LA NOTA De Luca: “Ministro dell’Interno garantisca sicurezza negli ospedali della Campania”

    Il ministro dell’Interno garantisca la sicurezza negli ospedali. E’ quanto chiede il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. “L’ultima vicenda di violenza a danno del personale sanitario dei nostri ospedali, che ha interessato per ultimo il San Leonardo di Castellammare, ripropone con urgenza il tema della sicurezza e della tutela per il nostro personale sanitario”, spiega in una nota.
    “Facendo seguito alle innumerevoli richieste già avanzate negli anni passati al ministero degli Interni; ricordando per ultimo quanto richiesto di recente per un episodio di violenza verificatosi nell’ospedale di Giugliano, e che è dovere delle forze dell’ordine del ministero dell’Interno contrastare la violenza e garantire la sicurezza dei cittadini e specificamente degli operatori sanitari negli ospedali come a bordo delle ambulanze del 118, rinnovo al ministero dell’Interno la richiesta di istituire presidi di polizia per lo meno in tutte le strutture nelle quali si sono registrati episodi di aggressione e di violenza. E questa volta mi auguro ci siano risposte concrete e tempi certi di decisione a garanzia del nostro personale”.
    “In assenza di decisioni efficaci e tempestive, come purtroppo abbiamo verificato per il passato, non escludiamo decisioni drastiche sull’attività dei presidi dove non sia garantita la sicurezza del nostro personale – sottolinea – Per quanto riguarda i Pronto soccorso, e tante strutture ospedaliere nelle quali ormai si fa a fatica a garantire i turni di lavoro per la drammatica carenza di personale, anche a fronte di ripetuti concorsi andati deserti, comunicheremo nelle prossime ore le richieste ultimative che rivolgiamo al Governo per impedire il crollo delle attività sanitarie pubbliche conseguenti alle mancate decisioni di diretta responsabilità dell’attuale Governo, come di quelli precedenti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Docufilm “Quel che resta” su Angelo Vassallo sarà trasmesso in Giappone e negli Stati Uniti

    Il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore Dario Vassallo: “La speranza è che questo lavoro possa essere la spinta decisiva per raggiungere la giustizia e svelare i mandanti di questo tragico evento”Il docufilm “Quel che resta” documentario realizzato da Luca Pagliari su Angelo Vassallo, l’amato Sindaco Pescatore della comunità del Cilento, si appresta a raggiungere nuovi orizzonti, sbarcando a Tohno in Giappone e negli Stati Uniti. Questa emozionante produzione cinematografica, che svela una verità oscura e commovente, verrà trasmessa per la prima volta in due delle nazioni più influenti del mondo. La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore è lieta di annunciare che, grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Giapponese, siamo entrati in contatto con il Sindaco Toshiaki Honda della città di Tohno. Con grande onore e rispetto, abbiamo inviato il docufilm insieme al prestigioso premio della città di Tohno ricevuto alla 77 edizione del festival Cinema di Salerno. Allo stesso modo, abbiamo intrapreso un percorso simile negli Stati Uniti, con l’obiettivo di far conoscere questa toccante storia oltre i confini nazionali.
    Stati Uniti e Giappone, come prime due destinazioni, ma non ci siamo fermati a questo abbiamo iscritto il nostro Docufilm al Brussels Capital Film Festival un importante festival del cinema europeo. ‘Quel che resta’ in Giappone non si limiterà solamente a Tohno, ma raggiungerà anche tutte le Cittaslow grazie all’inestimabile aiuto e sostegno del Presidente. Le Cittaslow, con la loro dedizione alla qualità della vita e alla sostenibilità, rappresentano un luogo ideale per far eco alla storia di Angelo e per stimolare riflessioni su temi universali di giustizia e impegno civico.
    “Il docufilm “Quel che resta” non è solo un tentativo di vincere premi, ma piuttosto una testimonianza coraggiosa e necessaria. Rappresenta il risultato di un impegno incrollabile nel portare alla luce la verità dietro l’efferato omicidio di Angelo Vassallo. Il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo, esprime la speranza che questo lavoro possa essere la spinta decisiva per raggiungere la giustizia e svelare i mandanti di questo tragico evento.
    La nostra fondazione ha intrapreso questo viaggio cinematografico con l’obiettivo di portare la verità sulla tragica fine di Angelo, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della comunità e al bene del Cilento. La scelta di Tohno e degli Stati Uniti come prime destinazioni per questa proiezione è un segno tangibile del desiderio di far conoscere la storia di Angelo oltre i confini nazionali, toccando cuori e menti in tutto il mondo. Abbiamo contattato con profondo rispetto l’Ambasciata Giapponese, che ci ha collegato al Sindaco Toshiaki Honda di Tohno.

    Il docufilm ‘Quel che resta’ non è solo una testimonianza delle tenebre che hanno seguito il 2010, ma è anche un grido di giustizia per Angelo e per tutti coloro che hanno sofferto a causa di un sistema corrotto. La nostra speranza è che questa proiezione sia un passo significativo verso la verità completa su chi ha ucciso Angelo e chi sono i veri responsabili di questa tragedia. La memoria di Angelo vive attraverso questa opera e attraverso il nostro impegno continuo per giustizia e verità. Grazie a tutti coloro che ci sostengono in questo viaggio difficile ma imprescindibile”-conclude Vassallo-.
    L’opera cinematografica “Quel che resta” rimane un monumento vivente e commovente alla memoria di Angelo Vassallo, un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della comunità e allo Stato. La Fondazione continua a perseguire la verità e a onorare il suo spirito, portando questa storia avvincente in tutto il mondo per illuminare le coscienze e promuovere la giustizia. LEGGI TUTTO