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    L’INIZIATIVA Tra magia e memoria: la maglia di Maradona e la partita epica al Museo del Calcio ‘Andrea Fortunato’

    È affascinante come certi oggetti possano evocare emozioni intense e ricordi unici. La maglia, che immaginiamo essere stata indossata da Diego Armando Maradona durante la storica partita di addio al calcio di Lothar Matthaus negli anni ’80, porta con sé la storia di una grande rivalità e amicizia nel mondo del calcio. Per onorare il suo amico rivale quel giorno, Diego perse 17 chili e regalò uno spettacolo memorabile, dimostrando ancora una volta la sua straordinaria abilità.PUBBLICITA

    Presso il Museo del Calcio “Andrea Fortunato” di Villa Matarazzo a Santa Maria di Castellabate, avrete l’opportunità unica di ammirare da vicino questa preziosa maglia, accanto al ritratto di Maradona realizzato dall’artista Fernando Mangone e altri cimeli intrisi di storia.

    Inoltre, il 20 dicembre, il Museo del Calcio sarà aperto a Villa Matarazzo dalle ore 18 alle ore 21, offrendo a tutti gli appassionati di calcio la possibilità di scoprire tantissime novità. Vi aspettiamo numerosi per condividere insieme la passione per il calcio e la sua affascinante storia. LEGGI TUTTO

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    L’ANALISI Napoli con il Braga in Champions per gli ottavi e per rialzarsi

    Ritrovare il gol, ritrovare compattezza in difesa e soprattutto ritrovare la vittoria e il riscatto da un periodo difficile che la squadra sta attraversando. Sono tanti i traguardi che il Napoli si pone per il prossimo futuro ma al momento quello più importante di tutti riguarda la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, obiettivo che potrà essere raggiunto martedì sera al ‘Maradona’ nel match con i portoghesi del Braga.PUBBLICITA
    L’ultimo turno del girone pone gli azzurri di Walter Mazzarri in una condizione abbastanza favorevole rispetto agli avversari. Basterà infatti non perdere con più di un gol di scarto per passare il turno. Nel calcio, però, non c’è nulla di scontato e i risultati negativi delle ultime settimane – tre sconfitte consecutive con Real Madrid, Inter e Juventus – consigliano a Mazzarri di tenere alta quanto più è possibile la soglia di attenzione e la concentrazione dei suoi calciatori sull’impegno internazionale.

    Il Braga, peraltro, è in un discreto periodo di forma. La squadra allenata da Artur Jorge è al momento quarta in classifica nel campionato portoghese, alle spalle di Sporting Lisbona, Porto e Benfica e nell’ultimo impegno di venerdì scorso ha vinto 3-1 in casa del Vizela. Mazzarri deve fare i conti con qualche problema fisico registrato tra i calciatori della rosa del Napoli.
    Napoli, il report odierno: febbre per Kvara, Cajuste a parte
    Oggi nel Centro Tecnico di Castel Volturno l’allenatore ha diretto una seduta in mattinata. Gollini si è allenato in gruppo. Kvaratskhelia ha lavorato in palestra per un leggero stato influenzale. Mario Rui ha svolto allenamento personalizzato in campo e Cajuste lavoro personalizzato in palestra.
    Per l’impegno di martedì sera al ‘Maradona’ le assenze scontate sono comunque soltanto quelle dei due esterni difensivi di fascia, Mario Rui (che potrebbe essere pronto al rientro nella sfida di campionato con il Cagliari, in programma sabato prossimo) e Olivera per il cui ritorno in campo si dovrà attendere almeno la fine del mese di gennaio.
    Nella mente di Mazzarri, a quanto pare, si sta facendo largo l’idea di puntare per la sostituzione dei due assenti non più su Natan o su Juan Jesus, come è avvenuto fino ad ora, bensì sul giovane Zanoli che è stato già utilizzato in quel ruolo nella fase finale della partita con la Juventus.
    Verso Napoli Braga: si fa strada ipotesi Zanoli a sinistra
    Zanoli, rispetto ai due brasiliani, dà più garanzie di offrire anche un sostegno all’azione offensiva, rimanendo più vicino a Kvaratskhelia e contribuendo così a far uscire l’attaccante georgiano dall’isolamento nel quale sembra essere precipitato negli ultimi tempi. Quanto a Natan e Juan Jesus contro il Braga potrebbero partire entrambi dalla panchina perché nel ruolo di difensore centrale di sinistra, da affiancare a Rrahmani, Mazzarri potrebbe decidere di schierare Ostigard. LEGGI TUTTO

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    IL COMMENTO Mazzarri: “Partita dominata, ci manca cattiveria. Continuando così possiamo fare un filotto”

    “Chi conosce il calcio sa che ci sono momenti. I ragazzi hanno fatto una grande partita, secondo me hanno dominato sul piano del gioco. Loro sono veementi, cattivi e attenti, noi abbiamo perso l’uomo in area. Continuando così penso che possiamo fare un filotto di risultati”. Walter Mazzarri ha spiegato così, ai microfoni di DAZN, la sconfitta 1-0 del suo Napoli a Torino contro la Juventus nel 15esimo turno di Serie A.PUBBLICITA

    “Io sono arrivato da poco, qualche problema c’era altrimenti non mi avrebbero chiamato – ha aggiunto Mazzarri -. L’occasione di Kvara è clamorosa, credo che i risultati ritorneranno di sicuro. Quando una squadra che non è abituata a vincere vince il campionato ci sono dei contraccolpi. Finisci al centro dell’attenzione. Però il ragazzo (Kvaratskhelia, ndr) è forte, non dimentichiamoci che sulla catena di sinistra siamo senza i due terzini di ruolo”.

    Quella di stasera è stata la terza sconfitta di fila dopo Real Madrid e Inter: “Ci manca cattiveria, quel particolare che nelle grandi partite fa la differenza. Oggi la squadra non ha preso contropiedi, eravamo messi bene, corti. Osimhen veniva da un lungo infortunio, abbiamo diverse defezioni e le stiamo pagando. Penso che da ora in poi questa squadra può fare solo un grande campionato”.
    E, a proposito di Osimhen: “I campioni sono trascinanti per tutte le squadre. Lui viene tartassato, viene marcato. Lui deve star bene e sarà quello che farà la differenza, è un giocatore devastante”. Mazzarri ha poi concluso: “Quando un allenatore arriva in un club così, dopo uno scudetto, deve cercare di risolvere i problemi. Oggi non meritavamo di perdere, io sono fiducioso di poter fare un filotto di vittorie” LEGGI TUTTO

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    SERIE A Gatti punisce un Napoli sprecone: festa Juve allo Stadium

    Il Napoli spreca l’impossibile e soprattutto non vince più. Terza sconfitta consecutiva tra campionato e Champions per gli azzurri: all’Allianz Stadium è la Juve a fare festa. Finisce 1-0 per i bianconeri: decisiva una rete di Gatti al 50′. A fine giornata i partenopei potrebbero scivolare fuori dalla zona Champions.PUBBLICITA
    Mazzarri in difesa si affida a Juan Jesus al fianco di Rrahmani mentre Natan si rivede a sinistra con Di Lorenzo a destra. In porta c’è Meret. A centrocampo si ricompone il trio Lobotka–Zielinski–Anguissa. In attacco nessun dubbio: Politano e Kvaratskhelia supportano l’unica punta Osimhen.

    Per Allegri invece 3-5-2 classico con Szczesny tra i pali, quindi Danilo che torna titolare dopo mesi di assenza al fianco di Bremer e Gatti. A centrocampo Cambiaso e Kostic sono gli esterni mentre McKennie, Locatelli e Rabiot completano la mediana. Chiesa supporta Vlahovic nel duo d’attacco.
    Napoli pericoloso con Kvara e Di Lorenzo, la Juve si salva
    Il Napoli parte subito forte, domina la partita e comanda il gioco. Al 9′ la prima occasione: Politano riceve palla al limite dell’area da Anguissa, si accentra e calcia, la conclusione pizzica il palo e finisce a lato di un soffio. Juve pericolosa solo per 5′, poco dopo il quarto d’ora: la chance più importante ce l’ha Vlahovic che su grande giocata di Chiesa spreca un rigore in movimento, salva tutto Natan opponendosi con il corpo.
    Alla mezz’ora tornano a rendersi pericolosi gli azzurri: Kvaratskhelia spreca un’occasione che ha del clamoroso, in contropiede, tutto solo davanti a Szczesny dopo un passaggio smarcante di Osimhen. Il georgiano riceve e sull’uscita bassa del portiere spara completamente alto.
    Il numero 1 polacco sale in cattedra poco dopo: miracolo con la mano di richiamo su una conclusione a botta sicura di Di Lorenzo in area al 38′, complice un rimpallo tra due difensori della Juve. E’ l’ultimo grande brivido del primo tempo per i tifosi di casa: si va a riposo sullo 0-0.
    La sblocca Gatti, Juve avanti
    Parte fortissimo la Juve nella ripresa: subito un brivido con un palo di Vlahovic (poi segnalato un fuorigioco) al 49′. Passa un minuto: cross di Cambiaso, Gatti beffa Rrahmani sul tempo e di testa nell’area piccola incorna in rete il vantaggio bianconero che fa esplodere lo Stadium.
    Dopo la rete il Napoli pare perdere lo slancio: gli uomini di Allegri sono sempre più compatti dietro e si spingono in avanti a caccia del raddoppio. Mazzarri corre ai ripari di fronte alla crescita dei bianconeri: subito dentro Elmas, inserito più avanzato rispetto a Zielinski, poi anche Raspadori e Zanoli.
    Gli azzurri superano la folata e ritrovano il pallino del gioco: al 70′ Osimhen mette in rete su pasticcio di Szczesny ma l’urlo di gioia è strozzato in gola per posizione di fuorigioco. Il finale è tutto di marca partenopea, con Mazzarri che schiera quasi un 4-2-4 alla disperata ricerca del pari. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis: “Per lo scudetto del Napoli, grazie soprattutto a Spalletti”

    “Ringrazio in primis Spalletti che è riuscito a modellare il gruppo di lavoro come pochi”. PUBBLICITA

    Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis quando ha ricevuto il premio di squadra dell’anno assegnato al Napoli dalla Gazzetta dello Sport su una nave Msc nel porto partenopeo.
    “Alla fine del primo anno di Spalletti al Napoli – ha ricordato De Laurentiis – gli avevamo levato sei giocatori fondamentali e li abbiamo sostituiti. Chiaro che poteva esserci qualche dubbio, me lo dicevano i tifosi in estate, erano contro di me per aver cambiato i sei beniamini.
    Spalletti ha saputo coniugare il prima e il dopo, e far rendere al massimo i giocatori nuovi. Napoli vorrebbe vincere lo scudetto ogni anno, ma si vince già con l’essere napoletani”. LEGGI TUTTO