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    SERIE A Il Napoli cade anche all’Olimpico: la Roma vince 2-0

    La Roma supera il Napoli 2-0 nel posticipo della 17esima giornata del campionato di Serie A. Decidono i gol di Lorenzo Pellegrini al 76′ e Lukaku al 96′. Il Napoli chiude la partita in 9 uomini a causa delle espulsioni di Politano al 66′ e Osimhen all’86’.Grazie a questo successo la squadra di Mourinho si porta al sesto posto con 28 punti e supera proprio il Napoli che resta fermo a 27.PUBBLICITA

    Il Napoli subisce il ko all’Olimpico dopo che era rimasto imbattuto in ciascuna delle ultime sette gare di Serie A contro la Roma (5 vittorie e 2 pareggi) con l’ultimo successo dei giallorossi datato 2 novembre 2019.
    ROMA-NAPOLI 2-0 (0-0). Reti: 76′ L. Pellegrini (R), 96′ Lukaku (R). Roma: Rui Patricio; Mancini, Llorente, Ndicka; Kristensen (75’Celik), Cristante, Paredes (71’Azmoun), Bove, Zalewski (71’El Shaarawy); Belotti (71’Pellegrini), Lukaku. A disp.: Boer, Svilar, Karsdorp, Spinazzola, Pagano, Golic. All.: Mourinho.Napoli: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus (88’Natan), Mario Rui (81’Zerbin); Anguissa, Lobotka (56’Cajuste), Zielinski (88′ Gaetano); Politano, Osimhen, Kvaratskhelia (87′ Raspadori). A disp.: Gollini, Idasiak, Zanoli, Ostigard, Demme, Simeone. All.: Mazzarri.Ammoniti: Mario Rui (N), Paredes (R), Kristensen (R), Cristante (R), Belotti (R), Juan Jesus (N), Zalewski (R), L. Pellegrini (R), Osimehen (N), Azmoun (R).Arbitro: Colombo.Note: espulsi al 66’Politano (N) e al 86′ Osimhen (N).ammoniti gli allenatori Mazzarri e Mourinho. LEGGI TUTTO

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    COPPA ITALIA Il Frosinone cala il poker al Maradona, Napoli umiliato ed eliminato

    Da Spalletti a Mazzarri, il risultato non cambia: la Coppa Italia è sempre più un tabù per il Napoli. Per il terzo anno di fila gli azzurri salutano la competizione al primo turno, quello degli ottavi di finale, con una sconfitta casalinga: al Maradona questa volta passa il Frosinone con un clamoroso 0-4.PUBBLICITA

    Tanto turnover per Mazzarri. In porta c’è Gollini, i terzini sono Zanoli e Mario Rui mentre Ostigard e Natan si schierano al centro della difesa. Cajuste, il rientrante Demme e Gaetano compongono il centrocampo mentre il trio d’attacco è totalmente inedito: Lindstrom e Raspadori supportano sugli esterni l’unica punta Simeone.
    Anche Di Francesco opera tanti cambi e concede spazio a giocatori meno utilizzati. Tra i pali dunque Cerofolini, i tre di difesa sono Monterisi, Okoli e Lusuardi. Kvernadze e Brescianini gli esterni di centrocampo mentre Barrenechea completa la mediana al fianco di Bourabia e Garritano. Caso e Cheddira sono i due attaccanti.
    Napoli avanti al 38′, ma il VAR annulla il gol di Simeone
    Ritmo molto blando in avvio di gara. La prima occasione arriva solo al 15′: Lindstrom calcia da posizione defilata trovando la risposta di Cerofolini in angolo. Qualche minuto più tardi si rende pericoloso anche Raspadori: il numero 81 azzurro scambia in area con Cajuste e calcia subito, centrando il palo esterno.
    Insidiosissimo anche il Frosinone dalle parti di Gollini: l’occasione ce l’ha Caso alla mezz’ora, dopo aver ricevuto in profondità su imbucata di Garritano. L’attaccante entra in area, sterza, mette a sedere Zanoli ma trova la grande opposizione con il corpo in scivolata di Ostigard.
    Poco prima dell’intervallo l’episodio che fa discutere: Zanoli si allunga troppo il pallone, Okoli è in vantaggio ma sbaglia clamorosamente il retropassaggio servendo Simeone, che scarta Cerofolini e deposita in rete l’1-0. Il Napoli esulta, ma dopo qualche minuto l’arbitro Abisso ferma tutto: c’è fallo di mano a inizio azione di Lindstrom, rete annullata e si va a riposo a reti bianche.
    Il Frosinone la sblocca e poi travolge il Napoli: è poker
    Parte forte il Frosinone a inizio ripresa ma il Napoli incassa i colpi e risponde. Vicinissimo al vantaggio al 53′ Mario Rui su punizione conquistata da Raspadori dopo situazione pericolosa: palo clamoroso a Cerofolini fuori causa. Mazzarri ricorre subito ai suoi top: dentro prima Di Lorenzo e Lobotka, quindi Osimhen e Kvaratskhelia.
    I cambi però generano l’effetto opposto e nel giro di 5′ i ciociari calano un uno-due terrificante. Al 65′ Barrenechea apre le marcature svettando indisturbato di testa da corner, al 70′ invece il bis è servito da Caso su gentile concessione di Di Lorenzo, che con un retropassaggio errato manda in porta il numero 10 ospite che fa 0-2.
    Il Napoli attacca a testa bassa nei minuti finali, Mazzarri inserisce anche Politano. All’82’ Kvara reclama un rigore non fischiato, sul rovesciamento di fronte Gelli spreca il match point a tu per tu con Gollini. Nel finale il sigillo arriva comunque: fallo di Di Lorenzo in area, rigore per il Frosinone che Cheddira non sbaglia. E a tempo scaduto Harroui cala il poker in contropiede. Finisce 0-4. LEGGI TUTTO

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    Mazzarri: “Contento per Kvara e Osimhen ma dobbiamo segnare di più”

    “Dovevamo sbloccarci, sono contento per tanti aspetti. Ci voleva. Sono contento per i gol di Kvara e Osimhen, sentivano questa pressione, ci voleva”.
    Walter Mazzarri è ampiamente soddisfatto della prestazione del Napoli e soprattutto di quella della coppia d’attacco della sua squadra che ha deciso la partita.
    “Quando una squadra – osserva il tecnico – fa quasi l’80% del possesso palla nel primo tempo con 5-6 occasioni nitide c’e’ poco da aggiungere. Si era creato un po’ di nervosismo per il gol che non arrivava. Ai ragazzi ho detto che non dobbiamo festeggiare con un solo gol di vantaggio. La squadra ha creato diverse palle gol. Si e’ creato tanto. Bisognava essere piu’ lucidi a fare gol prima. Sono molto soddisfatto”.
    Il tecnico livornese ha poi analizzato il match: “Soprattutto il primo tempo sembrava porta stregata. Abbiamo fatto un possesso palla quasi record. Probabilmente questa squadra viene da un momento di nervosismo, era prevedibile che questo sarebbe stato un anno difficile. Solo vincendo la partita e trovando serenità. A volte non lo siamo, alcune occasioni erano semplici. Gli attaccanti quando non sono sereni sbagliano gol facili”.
    Mazzarri non nasconde la soddisfazione per la rete di Kvaratskhelia: “Poco sereno? Se c’è stato un cambio allenatore è perché c’erano problemi anche di questo tipo. Bisogna stargli dietro. Era un signor giocatore, ma da quando si è consacrato tutti triplicano su di lui, e quando non arriva il gol è normale che il ragazzo senta la pressione addosso. Oggi era più sereno, e infatti ha fatto un gran gol”.
    “Il Cagliari – conclude Mazzarri – sa recuperare negli ultimi minuti. L’apprensione viene. Il risultato ci da’ serenita’ nella prossima gara. Io sono venuto qui per dare una mano al presidente e ai tifosi, sono un allenatore che sa quello che fa. Dopo un’annata pazzesca, forse anche con Spalletti c’era il rischio di perdere qualche partita”. LEGGI TUTTO

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    Politano: “Era importante vincere”

    “Questa vittoria pesa tantissimo, oggi era fondamentale ritornare alla vittoria in casa. Abbiamo fatto un’ottima partita e ce la siamo sudata fino alla fine”.
    Lo ha dichiarato Matteo Politano, attaccante del Napoli, ai microfoni di Dazn, dopo la vittoria per 2-1 contro il Cagliari.“Osimhen oggi aveva tantissima voglia di tornare al gol in campionato e siamo tutti contenti per lui. Siamo contenti soprattutto per la vittoria. Io sto cercando di dare sempre il massimo e sono contento di avere questa continuità. Spero di poter fare qualche gol”, ha aggiunto l’ex Inter che poi si sofferma su Mazzarri.
    “Ha cercato di portare entusiasmo sin dal primo giorno: era quello che ci mancava, ma è normale quando non arrivano i risultati. Adesso penso che pian piano stiamo recuperando l’affetto dei nostri tifosi. Noi ragioniamo sempre partita dopo partita: per rispetto di noi stessi e dei nostri tifosi lotteremo per lo scudetto finché la matematica non ci estrometterà”. LEGGI TUTTO

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    SERIE.A Il Napoli sfata il tabù Maradona: Cagliari ko con Osi e Kvara

    Il Napoli ritrova la vittoria al Diego Armando Maradona, contro il Cagliari finisce 2-1 grazie alla premiata ditta Osimhen-Kvaratskhelia. Paroni di casa all’attacco da subito, con occasioni continue a partire dal 5′ con Kvaratskhelia seguito all’8′ e 10′ da Osimhen, al 15′ con Politano, al 22′ con Augello, al 29′ con il palo di Rahmani. Difesa del Cagliari costretta al superlavoro per aiutare Scuffet che al 38′ ferma un tiro preciso di Kvaratskhelia.PUBBLICITA

    Occasione Cagliari al 43′ dopo un contropiede che porta Nandez a tu per tu con Meret, che salva. Osimhen rimedia un giallo al 45′ dopo un tentativo di rovesciata che manda a terra Augello. Giallo anche al Cagliari dopo la fine del tempo regolamentare, a prenderlo Goldaniga per gioco pericoloso su Kvara, poi un altro a Pavoletti dopo l’accenno di rissa successivo.
    Nel secondo tempo Cagliari arremba da subito con Obert al 46′, Meret riesce ad annullare il tentativo, risponde al 55′ Anguissa con un tiro violento dal limite ma la palla è alta. A sbloccare l’impasse è il solito Osimhen in agguato sul centro che di testa segna dopo il lancio da sinistra di Kvaratskhelia al 70′.
    Vantaggio che dura poco perché meno di due minuti dopo è Pavoletti a centrare la rete di Meret grazie all’asist da sinistra di Luvumbo. E’ una magia di Osimhen in area, attorniato dalla difesa cagliaritana, che risolve ancora per il Napoli: stoppa di petto, palleggia tre volte, si gira e serve Kvara che mette di sinistro in rete al 75′ dopo un rimbalzo interno sul palo. Politano sigla la rete del 3-1 ma l’arbitro annulla il gol per fuorigioco di Osimhen, che all’82’ esce dopo aver accusato un problema fisico, entra Gaetano. Sei i minuti di recupero allo scadere del novantesimo, più uno di sforamento. LEGGI TUTTO

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    Napoli – Cagliari , partita rinviata di mezz’ora per motivi di sicurezza. Calcio di inizio alle 18.30

    Napoli – Cagliari in programma al ‘Maradona’ e valida per la 16ma giornata di Serie A, è stata posticipata di mezz’ora per motivi di sicurezza. Dunque calcio di inizio rinviato alle 18.30 . Sono ancora tanti i tifosi in fila fuori allo stadio Maradona in attesa di entrare per assistere alla partità poichè causa apertura dei tornelli in ritardo di quasi 75 minuti , le procedure di ingresso si sono inevitabilmente rallentate. Ritardo per consentire di collaudare la copertura dello stadio danneggiata dal forte vento.PUBBLICITA

    Quindi di comune accordo tra le due squadre e con la Lega Serie A si è deciso di posticipare di mezz’ora l’inizio dell’incontro Napoli – Cagliari . Avevano già dato lettura delle formazioni ma c’erano ancora troppe persone in fila in attesa di entrare .  La decisione  comunicata poi dallo speaker dello stadio Maradona.
    Inoltre, come riportato sull’agenzia ANSA dall’assessore allo sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante, la struttura dello stadio Maradona sottoposta alle sollecitazioni del forte vento, è stato verificato dai vigili del fuoco attraverso l’utilizzo di un drone. Successivamente hanno accertato la sicurezza della copertura dello stadio e hanno così potuto dare il via libera all’ingresso dei tifosi e allo svolgimento della partita Napoli-Cagliari. LEGGI TUTTO

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    Napoli, il forte vento causa piccoli danni allo stadio Maradona. Tornelli aperti in ritardo per la partita.

    Il forte vento a Napoli ha portato dei piccoli danni allo stadio Maradona, che ospiterà dalle 18 la sfida di campionato tra Napoli e Cagliari.PUBBLICITA

    Le forti raffiche di vento hanno divelto, nel pomeriggio, parte delle piccole cupole della copertura, circostanza che ha fatto subito intervenire i tecnici della manutenzione.
    L’apertura dei cancelli dello stadio è stata ritardata alle 17 causando gravi disagi agli ingressi con lunghissime file di tifosi costretti a stare all’addiaccio. LEGGI TUTTO

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    L’INIZIATIVA Domenica il ricordo di ‘Totonno’ Juliano allo Stadio Caduti di Brema a San Giovanni a Teduccio

    E’ stato simbolo del Calcio Napoli, sia da giocatore che da dirigente, nelle cui vesti fu fondamentale per l’arrivo di Diego Armando Maradona alle pendici del Vesuvio. Antonio “Totonno” Juliano, l’ex storico capitano del Napoli scomparso lo scorso 13 dicembre all’età di 80 anni, sarà ricordato e celebrato.PUBBLICITA

    L’iniziativa è in programma domenica 17 dicembre durante la partita tra Real Sangiovannese e Città di Sant’Arpino allo Stadio Comunale Caduti di Brema in via Repubbliche Marinare a Napoli, nel quartiere San Giovanni a Teduccio nativo proprio dello stesso Juliano.
    All’evento parteciperà anche il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: “E’ stato simbolo non solo del calcio Napoli ma anche della città. E’ stato un esempio per tutti i ragazzi dei vicoli essendo uno che ce l’aveva fatta e poi era protagonista di quel calcio romantico e nobile che ormai sta scomparendo. E’ doveroso ricordarlo ed omaggiarlo. Per questo parteciperò con convinzione all’iniziativa della squadra di calcio che parte proprio dal territorio dove è nato Juliano”. LEGGI TUTTO

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    Napoli piange Antonio Juliano

    E’ morto Antonio Juliano, aveva 80 anni.PUBBLICITA

    Storico capitano del Napoli e bandiera della squadra azzurra si è spento dopo una lunga malattia.
    Antonio Juliano, che giocò con la maglia azzurra per tantissime stagioni, divenendone capitano e bandiera indimenticabile per i tifosi partenopei. Fu l’artefice dell’arrivo a Napoli di Maradona.
    Antonio Juliano nasce il 26 dicembre del 1942, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale del capoluogo partenopeo. Soprannominato “Totonno”, Juliano è un napoletano atipico, paladino di una napoletanità laboriosa, estranea agli stereotipi folclorisitci della pizza e del mandolino. Antonio è un ragazzo orgoglioso, tenace e serio, che ha fatto del calcio un lavoro e una passione, da sempre mai nascosta.
    Juliano da calciatore del Napoli e della Nazionale italianaAntonio Juliano è uno dei capitani storici del Napoli dopo Hamsik e Bruscolotti per numero di presenze, collezionandone in serie A 394 con 26 marcature, disputando sedici campionati, due in B. E’ il calciatore con il primato di presenze (39) anche nelle coppe europee. Con 72 presenze in Coppa Italia contro le 96 di Bruscolotti, cede a quest’ultimo il record di presenze complessive in maglia azzurra che resta comunque altissimo: 505 contro 511 (superati poi entrambi a distanza di anni da Hamsik).
    Nel palmares di Juliano figurano le vittorie di due Coppe Italia (1962 e 1976), una Coppa delle Alpi nel 1966 e una Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1976, oltre che il titolo europeo conquistato con la nazionale nel 1968.
    E’ stato il primo napoletano ad essere convocato nella Nazionale A, disputando 18 partite e inserito nella rosa di tre mondiali: Inghilterra ’66, Messico ’70, e Germania ’74. In Messico, nello specifico, Juliano gioca gli ultimi 16 minuti della finale persa contro il Brasile di Pelè. LEGGI TUTTO

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    IL POST PARTITA Mazzarri: “Contava vincere e non subire gol. Ora cammino ancora lungo”

    “Oltre al passaggio del turno, era importante non subire gol. Da un po’ di tempo la squadra non si sentiva solida. Oggi alcune cose sono uscite bene, altre meno. Abbiamo avuto anche la possibilità di far riposare qualcuno. È stata una giornata positiva”. Queste le parole di Walter Mazzarri ai microfoni di Sky Sport al termine della vittoria del Napoli sul Braga.PUBBLICITA

    “Si è rivisto a tratti il recupero immediato del pallone, come la squadra faceva benissimo lo scorso anno – aggiunge il tecnico azzurro -. Natan ha doti importanti, va sostenuto. Ha grandi potenzialità e sono convinto che nel tempo ci farà molto comodo. Da campioni d’Italia, tutti ci affrontano con una consapevolezza diversa”.
    “Il cammino è ancora lungo e il campionato è difficile. Il processo di miglioramento sta continuando e sono abbastanza fiducioso per come vedo i giocatori. Il 4-3-3 è il mio modulo preferito. Con due centrali veloci e un metodista come Lobotka si può fare. Voglio continuare così e non passare alla difesa a 3”. LEGGI TUTTO

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    CHAMPIONS LEAGUE Il Napoli torna a sorridere: Braga ko in scioltezza, azzurri qualificati agli ottavi

    Un bel Napoli segna, gestisce e porta a casa il risultato (e la porta inviolata) contro il Braga. Al Maradona gli azzurri battono 2-0 i portoghesi e staccano il pass per gli ottavi di finale di Champions League, chiudendo al secondo posto dietro al Real Madrid nel gruppo C a quota 10 punti.PUBBLICITA
    Mazzarri schiera in campo lo stesso undici di Torino. In porta dunque Meret, a sinistra Natan con Rrahmani e Juan Jesus al centro della difesa e Di Lorenzo a destra. A centrocampo solito trio composto da Anguissa, Lobotka e Zielinski. In attacco dal 1′ Osimhen con Politano e Kvaratskhelia.

    Due assenze per il Braga, entrambe in difesa, che si schiera a specchio. In porta Matheus, Saatci e Fonte sono i centrali con Gomez e Borja sugli esterni. A centrocampo Zalazar compone il terzetto con Moutinho e Horta. In attacco Banza al centro con Bruma e Pizzi nel ruolo di ali.
    Uno-due Napoli: autogol di Saatci, poi Osimhen. Braga al tappeto
    I portoghesi partono subito forte e spaventano il Napoli: è Bruma ad avere una grossa chance da posizione ravvicinata dopo una prima conclusione ribattuta a Pizzi. Gli azzurri si salvano e colpiscono al 9′: Di Lorenzo serve in profondità Politano, il cross basso del numero 21 trova la deviazione di Saatci, palla che sbatte sulla traversa e supera la linea per l’autogol dell’1-0.
    Il Braga però c’è e si fa vedere nella metà campo partenopea. Al 25′ l’occasione più pericolosa: gran botta dal limite dell’area di Horta, Meret si distende in tuffo e con la mano di richiamo devia in corner salvando i suoi e strappando gli applausi del Maradona. Alla mezz’ora gli uomini di Mazzarri tornano a prendere in mano la situazione.
    Zielinski si presenta pericolosamente in area al 31′, para Matheus. Ma l’appuntamento con il 2-0 è solo rinviato: al 33′ ci pensa Osimhen. Grande protagonista dell’azione Natan, che scappa via sulla sinistra e serve l’assist vincente per il nigeriano, che anche in maniera un po’ maldestra riesce a beffare il portiere avversario per la rete del raddoppio. Si va a riposo con i padroni di casa avanti di due.
    Il Braga molla, il Napoli amministra la vittoria e la porta inviolata
    Con il Braga costretto a farne quattro per passare il turno, il secondo tempo è più una formalità. I portoghesi attaccano con poca convinzione e le occasioni migliori le ha comunque il Napoli. Al 52′ Politano prova a giro ma trova la bella risposta di Matheus. Al 66′ Anguissa spara addosso al portiere da due passi, Osimhen manca la ribattuta.
    Mazzarri opera vari cambi: spazio per Elmas e Cajuste, più tardi minuti anche per Raspadori e Gaetano. Kvara al 73′ spreca la chance del tris allungandosi il pallone davanti a Matheus, che salva con i piedi. All’80’ si rivede il Braga: palo di Horta che su cross basso calcia di prima dal limite e fa tremare Meret. I minuti finali sono poco emozionanti: il risultato non cambia. Vince il Napoli, che va agli ottavi di Champions. LEGGI TUTTO

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    Ragazzi del Parco Verde allo stadio Diego Armando Maradona per il big match Napoli – Braga

    Nel pomeriggio odierno, gli agenti del Commissariato di Afragola si sono recati all’Istituto Morano del Parco Verde di Caivano dove, grazie al costante impegno della Questura di Napoli, del gruppo Nefrocenter e della Dirigente Scolastica, prof.ssa Eugenia Carfora, alcuni alunni dell’istituto, selezionati dagli stessi compagni, hanno ricevuto il biglietto di accesso allo stadio Diego Armando Maradona per la partita di questa sera Napoli – Braga forniti dal gruppo Nefrocenter, partner nel settore medico della SSCNapoli.PUBBLICITA

    L’iniziativa, promossa dalla Questura di Napoli e dal gruppo Nefrocenter, si propone come scopo fondamentale la valorizzazione dello sport ed in particolare del calcio come strumento di prevenzione della dispersione scolastica, dell’educazione alla legalità nonché di socializzazione ed aggregazione sociale. LEGGI TUTTO