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    SERIE A Magia di Kvara, il Napoli rimonta il Verona nel finale e torna a vincere

    Il Napoli torna a vincere e lo fa ancora una volta al cardiopalma. Al Maradona, dopo il gol del vantaggio firmato Coppola che sa tanto di beffa, il Verona va ko in rimonta: il pari è dell’ex Ngonge, quindi una magia di Kvara per il 2-1 finale. Azzurri che salgono a -1 dalla zona Champions in attesa delle altre partite.PUBBLICITA

    Mazzarri torna al 4-3-3 e lo fa con i seguenti interpreti: Gollini in porta, Rrahmani e Juan Jesus centrali con capitan Di Lorenzo e Mario Rui sugli esterni. A centrocampo il rientrante Anguissa con Lobotka e Cajuste mentre Politano e Kvaratskhelia supportano Simeone nel tridente d’attacco.
    Il Verona risponde con un modulo quasi a specchio: tra i pali Montipò, Coppola e Dawidowicz al centro della difesa con Tchatchoua e Cabal terzini. Sulla mediana agiscono Serdar e Duda mentre Lazovic e Folorunsho sono gli esterni d’attacco. Suslov agisce come trequartista, l’unica punta è il neo acquisto Noslin.
    Parte forte il Napoli, il Verona resiste. Non dato rigore su Kvara
    Azzurri che partono forte: molto ispirato Kvaratskhelia che al 7′ penetra in area e viene steso da Cabal in scivolata. Per l’arbitro solo calcio d’angolo: proteste dei giocatori azzurri per un penalty che pareba abbastanza chiaro. Ma i partenopei non si perdono d’animo e al 10′ è ancora il georgiano a rendersi pericoloso: conclusione a giro dal limite dell’area che trova la risposta di Montipò.
    L’occasione più grande arriva 2′ più tardi. Protagonista sempre e solo Kvara, che si coordina splendidamente al volo su un pallone ribattuto dalla difesa: il suo destro viene però salvato e bloccato in due tempi in tuffo da Montipò che tiene il risultato sullo 0-0. Gara che poi abbassa i ritmi nei minuti successivi: il Verona scherma meglio gli attacchi degli uomini di Mazzarri.
    Ospiti che occasionalmente provano anche a farsi vedere dalle parti di Gollini, sfruttando qualche spazio concesso in contropiede: al 43′ l’occasione ce l’avrebbe Lazovic, il cui tiro a giro finisce però a lato. Si va a riposo così, sullo 0-0: tanta noia dopo un buon inizio degli azzurri.
    Ripresa
    Subito ammonito a inizio ripresa Mario Rui: era diffidato, salterà il Milan. Al 48′ Gollini è costretto al primo intervento del suo pomeriggio: gran risposta in tuffo su conclusione di Lazovic. Dall’altra parte Lobotka inventa per Juan Jesus che pesca Simeone in area, l’argentino è murato da Montipò da due passi.
    Le mosse di Mazzarri non si fanno attendere: dentro Ngonge e Lindstrom per un Napoli super offensivo. Esce anche un Mario Rui nervoso. Nonostante i cambi gli azzurri sembrano però calare ancora una volta e in questo caso il Verona inizia a farsi molto più presente nella metà campo avversaria.
    Al 72′ la beffa: punizione battuta da Suslov, colpo a metà tra testa e spalla di Coppola che spiazza Gollini, il Verona passa in vantaggio al Maradona. La rete scaligera scuote il Napoli, che attacca a testa bassa a caccia del ribaltone. Al 77′ doppia occasione clamorosa: prima Mazzocchi, poi Lindstrom, entrambi quasi a botta sicura, si fanno ipnotizzare da Montipò.
    Il gol del pari però non si fa attendere: si fa perdonare Lindstrom che dopo l’errore precedente riceve in area, manda al bar un avversario e trova con i tempi giusti a rimorchio Ngonge, che insacca per il più classico dei gol dell’ex. Il pari infiamma il Maradona che adesso ci crede: Simeone ha una chance clamorosa all’82’ a tu per tu con Montipò, ma spreca.
    Serve il colpo del campione, che arriva all’87’: gran recupero palla di Mazzocchi che appoggia per Kvaratskhelia, che in un fazzoletto stoppa e con un tiro a giro fulmina Montipò spedendo la palla del 2-1 all’incrocio dei pali. I partenopei resistono all’assalto finale e portano a casa i tre punti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sliding doors: ma scoppia il caso Zielinski

    Il Napoli si prepara ad affrontare il Verona al Maradona con due ritorni importanti: Anguissa e Natan.Demme e Zielinski, invece, sono out dalle liste.
    L’esclusione di Zielinski dalla lista Champions fa rumore. Il centrocampista polacco, in scadenza di contratto e prossimo al passaggio all’Inter, è stato inserito nella lista per il campionato ma non per la Champions League, dove il Napoli affronterà il Barcellona negli ottavi di finale.
    Demme, anche lui in scadenza di contratto nel 2024, è fuori da entrambe le liste. Il mercato è chiuso, e non è arrivato il tanto atteso rinforzo per la difesa.
    Tuttavia, la buona notizia per Mazzarri è il rientro di Natan, che ha svolto l’intero allenamento con la squadra ed è pronto per la panchina contro il Verona.
    Il 22enne difensore brasiliano è assente per infortunio dalla partita prima della sosta natalizia.Mazzarri sta schierando il Napoli con tre difensori, ma la tentazione di tornare al 4-3-3 rimane.Oltre ad Anguissa, Mazzarri può contare anche sui nuovi arrivati, in particolare Ngonge.
    Sia la società che i tifosi ripongono molte speranze nel giocatore, che potrebbe ritrovare la capacità di assist e di gol del connazionale Mertens.In attacco, Simeone sarà affiancato da Kvaratskhelia e Politano.
    Zielinski è out per un affaticamento muscolare
    La rosa è comunque lunga, in attesa del rientro di Osimhen dall’Africa.Mazzarri sa che la vittoria contro il Verona è fondamentale per risollevare l’umore dei tifosi e dare fiducia alla squadra.
    Il suo obiettivo è raggiungere la Champions per lasciare al nuovo tecnico un Napoli ancora tra le big d’Europa.La lunga corsa inizia domenica con una vittoria, per poi affrontare il Milan con una squadra rinfrancata. LEGGI TUTTO

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    Napoli, clamoroso Zielinski: rischia l’esclusione dalla lista Champions

    In attesa della conclusione della sessione del calciomercato prevista per stasera in casa Napoli si vivono ancora tanti tormenti legati al futuro di alcuni calciatori.PUBBLICITA

    E in particolare di Demme, Zielinski e Gaetano.Diego Demme è destinato ad essere escluso sia dalla lista del campionato che da quella della Champions.
    Gaetano invece potrebbe trovare una nuova sistemazione anche in Spagna.
    Ma la notizia più sorprendente è ancora da venire. Secondo quanto riferito da Corriere del Mezzogiorno, Piotr Zielinski rischia anche lui l’esclusione dalla lista dei giocatori per la Champions League. Questo significherebbe che Zielinski potrebbe essere estromesso dalla doppia sfida degli ottavi di finale contro il Barcellona. Questa questione è attualmente in fase di valutazione LEGGI TUTTO

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    L’INTERVISTA Mazzarri: “Avevamo tanti assenti, sono molto soddisfatto. La squadra sta facendo le cose bene”

    Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN dopo la sfida dell’Olimpico pareggiata 0-0 contro la Lazio: “Sono molto soddisfatto perché avevamo davanti una squadra molto forte, che lo scorso anno è arrivata seconda. C’erano tanti assenti, ragazzi che non giovano da una vita hanno risposto alla grande”.PUBBLICITA

    “La squadra si sta vedendo e ora ho avuto la conferma di avere grandi uomini. Sono contento, si vede già qualcosa che piace a me. Con le squadre di Sarri è difficile fare possesso palla, questo vuol dire che la squadra sta facendo le cose bene. Ci è mancata un po’ di profondità”.
    “Lasciare fuori giocatori importanti è difficile. Se i calciatori forti stanno bene, posso anche cambiare modulo. Se la squadra sta bene e tiene le giuste distanze possiamo fare il 3-4-3 e il 4-3-3”, ha aggiunto Mazzarri. Sulla gestione di Zielinski: “Io parlo molto ai singoli giocatori. Faccio i complimenti a lui e anche a Demme, che ha risposto alla grande nonostante non giocasse da tantissimo”.
    “I complimenti li farò anche a Osimhen quando tornerà. Quando i ragazzi hanno una guida leale, che dice le cose come stanno, devono solo rispondere e dare il massimo. Altrimenti li tolgo dal campo. Tutti dovranno fare quello che hanno fatto oggi”, ha concluso il tecnico del Napoli. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Noia mortale all’Olimpico: tra Lazio e Napoli un mesto 0-0

    Reti bianche e pochissime emozioni allo stadio Olimpico di Roma: il match tra Lazio e Napoli, due delle deluse di Supercoppa, finisce 0-0. Gli azzurri salgono a quota 32 punti in classifica, a -4 dalla zona Champions (in attesa della Fiorentina) mentre la Lazio è due punti sopra, a quota 34.PUBBLICITA

    Emergenza totale per Mazzarri che conferma la difesa a tre. Davanti a Gollini ci sono Rrahmani, Ostigard e Juan Jesus mentre Di Lorenzo si sposta sugli esterni con Mario Rui dall’altra parte. A centrocampo Zielinski al fianco di Demme e Lobotka. In attacco Politano sostiene l’unica punta Raspadori.
    Il solito grande ex Sarri scende in campo con il 4-3-3. In porta Provedel, quindi Gila e Romagnoli centrali con Lazzari e Marusic terzini. A centrocampo Guendouzi, Cataldi e Luis Alberto mentre Isaksen e Felipe Anderson sono gli esterni d’attacco a supporto di Castellanos, punto di riferimento davanti.
    Primo tempo bloccato, nessuna emozione tra Lazio e Napoli
    Il primo tempo è molto bloccato, ma nel complesso è la Lazio a fare la partita. Il Napoli, con il nuovo assetto tattico, preferisce attendere gli attacchi, difendere e tentare di colpire in contropiede. Per la prima occasione bisogna aspettare il 13′: ce l’ha Isaksen, il più attivo dei suoi, che da fuori prova a insidiare Gollini. Il suo tiro finisce alto non di molto.
    Pochissimo da segnalare invece per il prosieguo di gara. Gli azzurri non si affacciano praticamente mai dalle parti di Provedel, i padroni di casa dominano dal punto di vista del possesso palla ma non si rendono mai realmente pericolosi e reclamano solo un presunto penalty per spinta di Ostigard su Castellanos al 33′. Si va a riposo senza reti e senza emozioni.
    Parte forte la Lazio a inizio ripresa: subito lancio di Cataldi per Castellanos che in rovesciata si inventa una rete bellissima, sorprendendo Gollini fuori dai pali. L’esultanza dei tifosi di casa però dura pochissimo perché Orsato segnala subito fuorigioco: tutto fermo, si resta sullo 0-0. Poco dopo prime ammonizioni della gara, una per parte: giallo a Demme prima e Romagnoli poi per due interventi in ritardo.
    Pari senza emozioni, finisce 0-0 all’Olimpico tra Lazio e Napoli 
    Al 65′ nuovo brivido per il Napoli: a lato di poco un rasoterra da fuori area di Cataldi. Poco dopo gli azzurri si fanno finalmente vedere dalle parti di Provedel: al 68′ il subentrato Gaetano con una botta al volo da fuori fa tremare la difesa laziale. Dopo una fase nuovamente con poche emozioni, altri cambi per Mazzarri: da segnalare l’esordio di Ngonge.
    Azzurri che si fanno vedere avanti nuovamente all’83’: punizione di Zielinski che batte sui cartelloni pubblicitari alla destra del palo, sul fondo. C’è spazio quindi anche per un altro neo acquisto, Dendoncker, al debutto al posto proprio del polacco. Le emozioni scarseggiano nonostante i nuovi innesti: finisce senza reti e con un punto per parte. LEGGI TUTTO

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    L’INTERVISTA De Laurentiis: “Inadeguatezza arbitri parla da sola, imbarazzo per Rocchi. Supercoppa? Non ha ragione …

    “L’arbitro? A me dispiace per Rocchi, che sta vivendo una specie di incubo. Non mi va di fare il tifoso e andare giù pesante, ma l’inadeguatezza degli arbitri quest’anno parla da sola”. Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis commenta ai microfoni di Mediaset l’arbitraggio di Rapuano nella finale di Supercoppa persa.PUBBLICITA

    “Ho parlato con Rocchi stasera e chissà quale ulteriore imbarazzo proverà. Noi eravamo qui per promuovere il nostro calcio e dare spettacolo, ma se mi lasci in dieci non c’è spettacolo. Inoltre ammonizioni ed espulsioni si sconteranno in campionato, una ulteriore stortura. La Lega Serie A è nemica di se stessa”, ha aggiunto.
    De Laurentiis, inoltre, ribadisce di aver “contrastato questa Supercoppa perché i tifosi meritano di esaltare il campionato nazionale e quando si gioca troppo non si possono addizionare competizioni, per di più fuori dall’Italia. Credo che dall’anno prossimo, con l’aumento delle partite che l’Uefa ha imposto, questa Supercoppa non debba avere ragione di esistere”.
    De Laurentiis: “Ho visto Napoli in crescita, nonostante tutto”
    Poi un elogio all’Arabia Saudita che per il numero uno partenopeo mostra “una crescita potentissima che diventerà la centralità del nuovo mondo commerciale. Ho visto un luogo incredibile che annebbia Disneyland. Che il calcio sia lo specchietto per le allodole è una cosa molto furba perché usano il calcio per attrarre”, conclude.
    Parlando della sua squadra, infine, De Laurentiis ammette di aver visto “un Napoli in crescita, onore al merito a chi vince perché il calcio è anche casualità, ma ho visto una squadra in crescita, che nonostante i dieci uomini e le assenze ha dato filo da torcere all’Inter”. LEGGI TUTTO

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    AZZURRI KO La Supercoppa è dell’Inter: Napoli (in 10) beffato da Lautaro al 91′

    La Supercoppa italiana va per il terzo anno consecutivo all’Inter. All’Al-Awwal Park Stadium di Riad, in Arabia Saudita, sono i nerazzurri a fare festa: è Lautaro Martinez a stendere il Napoli al 91′ dopo un assalto lungo mezz’ora che ha fatto seguito all’espulsione di Simeone al 60′.PUBBLICITA

    Mazzarri conferma il 3-4-2-1. In porta c’è Gollini, Di Lorenzo compone il trio difensivo con Rrahmani e Juan Jesus. Sugli esterni di centrocampo non ce la fa Mario Rui: al suo posto Zerbin con Mazzocchi dall’altra parte. Completano la mediana Cajuste e Lobotka. In attacco Politano e Kvaratskhelia a supporto di Simeone.
    Inzaghi va con il solito 3-5-2. Sommer in porta, De Vrij prende il posto dell’infortunato Bastoni al fianco di Acerbi e Pavard. Darmian e Dimarco gli esterni di centrocampo, Barella al fianco di Calhanoglu e Mkhitaryan sulla mediana. In attacco il solito duo composto da Lautaro Martinez e Thuram.
    L’Inter fa la partita, il Napoli difende. Espulso Simeone al 60′
    Il Napoli approccia bene la partita, guadagnando i primi metri e affacciandosi dalle parti di Sommer, senza però rendersi pericoloso. L’Inter tiene senza problemi e cresce dopo il primo quarto d’ora: la prima grande occasione ce l’ha Dimarco che al volo da fuori area fa tremare Gollini con una conclusione fuori di un soffio. A scaldare i guantoni del portiere azzurro è Calhanoglu due minuti più tardi: tiro centrale per la sua presa facile.
    I nerazzurri però sono in comando della partita: gli uomini di Mazzarri aspettano e sono bravi in questa fase a non concedere clamorose chance nonostante le tanti folate avversarie. Il gioco è anche molto spezzettato, con tanti falli da una parte e dall’altra: il primo tempo si chiuderà con un’ammonizione a testa. Piccolo brivido anche per i tifosi partenopei per una rete annullata a Lautaro Martinez su assist di Thuram. Si va a riposo senza reti.
    Il metro di Rapuano cambia vertiginosamente nella ripresa. L’arbitro ammonisce dopo nemmeno 30 secondi Zerbin, poi fa lo stesso per De Vrij e quindi sventola il giallo anche per Barella per proteste e uno molto severo per Simeone. Proprio quest’ultimo condanna il Napoli: il Cholito al 60′ entra in ritardo su Acerbi e si becca la seconda ammonizione, che vale l’espulsione.
    Decide Lautaro Martinez al 91′: vince l’Inter, Napoli ko
    Azzurri in 10 e costretti alla difesa a oltranza. Gli uomini di Inzaghi attaccano a testa bassa con i partenopei tutti dietro a difendere. Il castello cade al 91′: segna Lautaro Martinez su assist di Pavard dopo inserimento dalla destra. Il Toro deposita in rete da due passi nella mischia portando avanti i suoi.
    Finisce così a Riad. Si tratta dell’ottavo titolo della storia per i nerazzurri, il terzo consecutivo dopo quelli del 2021 e 2022. Il Napoli viene sconfitto per la terza volta nella sua storia in una finale di Supercoppa dopo i ko del 2012 (proprio con Mazzarri in panchina) e del 2020. LEGGI TUTTO

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    Supercoppa, è il giorno di Napoli-Inter

    Oggi, su Canale 5 alle ore 20.00 in esclusiva assoluta la finale della 36 edizione della Supercoppa Italiana “Napoli-Inter”.In diretta dall’ Al-Awwal Park Stadium di Riyad (Arabia Saudita) andrà in scena la super sfida che mette in palio il primo trofeo stagionale.
    Da un lato i Campioni d’Italia in carica del Napoli, dall’altra i nerazzurri di Simone Inzaghi che nella scorsa stagione hanno alzato al cielo la Coppa Italia.Per il grande evento e per vivere al meglio l’avvicinamento al calcio d’inizio Mediaset prevede uno studio in diretta su Italia 1 dalle ore 19.00 con la conduzione di Monica Bertini e con ospiti Ivan Zazzaroni, Christian Panucci, Massimo Mauro e Graziano Cesari.
    Su Canale 5 il post-partita, sempre condotto da Monica Bertini, con la premiazione, i commenti, le interviste esclusive e tutti i casi da moviola.La telecronaca della partita, in onda alle 20.00 su Canale 5, è affidata a Massimo Callegari e Massimo Paganin.
    Il post partita su Canale 5
    A completare la squadra Mediaset gli inviati Carlo Landoni, Daniele Miceli, Alessio Conti e Francesca Benvenuti.Prepartita, partita e postpartita sono anche in live streaming su Mediaset Infinity e su SportMediaset.it LEGGI TUTTO

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    SUPERCOPPA Mazzarri: “Cambio modulo? Per avere più protezione. Ma vorrei tornare al 4-3-3. Zerbin ha doti incredi …

    “Ho visto la partita che la Fiorentina ha vinto 3-1 contro il Napoli e ho pensato che Italiano avrebbe fatto le stesse cose”. Così Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset dopo la vittoria contro la Fiorentina che ha permesso agli azzurri di accedere alla finale di Supercoppa.PUBBLICITA

    “Ho pensato di dare più protezione perché quando palleggiano loro stanno meglio di noi, credo che i ragazzi abbiano fatto bene ed era l’unico modo per prendere questa Fiorentina – aggiunge -. Simeone e Zerbin? Per me Zerbin ha doti incredibili, spesso si prende dall’estero e non si guarda in casa. Deve migliorare, ma è un talento. Avrà un grande futuro. Giovanni, invece, è il giocatore che tutti vorrebbero avere in rosa. E’ un ragazzo stupendo, positivo ed è molto forte. Se lo merita”.
    Sul cambio di modulo Mazzarri aggiunge: “Ho studiato il Napoli e mi entusiasmava. Abbiamo cercato di fare quello che faceva l’anno scorso, ma abbiamo perso tanti giocatori. Oggi ce n’erano pochissimi di quelli che giocavano sempre con Spalletti, ho dovuto dare una sterzata ai ragazzi. Gli avversari ti studiano ed è difficile ricalcare quanto fatto. Io devo cercare di cucire la camicia addosso ai giocatori che son rimasti. Ma se posso tornerò a giocare con il 4-3-3”, conclude. LEGGI TUTTO

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    TRIS AI VIOLA Il Napoli è in finale di Supercoppa! Fiorentina ko con Simeone e super Zerbin

    Il Napoli ritrova gol e sorriso. All’Al-Awwal Park Stadium di Riyadh gli azzurri battono 3-0 la Fiorentina e volano in finale di Supercoppa italiana, dove nello stesso stadio lunedì sera troveranno una tra Inter e Lazio, le altre due semifinaliste in campo invece nella serata di domani.PUBBLICITA

    Mister Mazzarri cambia interpreti ma soprattutto cambia modulo: azzurri in campo con il 3-4-2-1. In porta Gollini, davanti a lui Juan Jesus, Rrahmani e Di Lorenzo. Gli esterni di centrocampo sono Mazzocchi e Mario Rui. Cajuste e Lobotka sulla mediana, Kvaratskhelia e Politano alle spalle dell’unica punta Simeone.
    Italiano invece va con il 4-2-3-1. Terracciano fra i pali, Kayode e Biraghi terzini mentre Milenkovic e Martinez Quarta sono i centrali. A centrocampo Arthur e Duncan, Ikoné e Brekalo sono gli esterni mentre Bonaventura si schiera sulla trequarti. L’unica punta è Beltran, che vince il ballottaggio su Nzola.
    La sblocca Simeone: Napoli avanti sulla Fiorentina all’intervallo
    Dopo una breve fase di studio, il match prende quota e arrivano le prime occasioni pericolose. La Fiorentina fa la partita, il Napoli è attendista ma ha le chance migliori in contropiede. Al 9′ Politano costringe Terracciano ad allungare in angolo con la punta delle dita un sinistro da fuori diretto sotto la traversa. Poco dopo Simeone ci prova in girata al volo, ma colpisce male.
    La svolta arriva al 22′: giocata di Kvara a centrocampo, inserimento di Juan Jesus che con i tempi giusti serve Simeone, scattato in profondità. Il Cholito stoppa, defilandosi leggermente, ma incrocia benissimo fulminando Terracciano: è la rete del vantaggio del Napoli e della liberazione per l’argentino, che non segnava da novembre.
    La Fiorentina è chiamata alla reazione e prova ad alzare il ritmo, ma gli uomini di Mazzarri fanno buona guardia e concedono poco. Dopo un gol annullato a Beltran per fuorigioco, poco prima dell’intervallo arriva l’occasione per pareggiare i conti. Protagonista Ikoné, sgambettato in area da Mario Rui: calcio di rigore per i viola. Dal dischetto va a sorpresa proprio il numero 11, che clamorosamente spara però alto sopra la traversa. E’ l’ultimo brivido del primo tempo, che finisce 1-0.
    Fiorentina mai pericolosa, Zerbin show e il Napoli la chiude
    Il copione della gara non cambia nella ripresa. La Fiorentina tiene il pallone a caccia del pari, ma è poco pericolosa. Il Napoli aspetta e difende la rete del vantaggio firmata Simeone e, come nei primi 45′, ha addirittura le occasioni migliori in contropiede. Al 61′ infatti a sprecare è Kvara, che con Politano e Mazzocchi soli in ripartenza sbaglia il tocco decisivo che poteva spalancare le porte del raddoppio.
    Primi cambi per Mazzarri che inserisce Zielinski, Lindstrom e Ostigard. Gli azzurri si chiudono dietro e devono stringere i denti, ma perdono anche Cajuste, nuovamente infortunato: al suo posto Gaetano. I viola attaccano a testa bassa, ma le occasioni dalle parti di Gollini sono praticamente nulle.
    Sale in cattedra dunque Zerbin, subentrato a Mazzocchi nell’ultimo cambio dei partenopei. All’84’ su sviluppo di corner l’esterno beffa Parisi in marcatura e deposita in rete in spaccata su sponda di Di Lorenzo per il raddoppio, battendo anche la testa e spaventando i compagni.
    Ma appena 3′ più tardi il numero 23 si è già ripreso: riceve sullo scatto, porta avanti il pallone e con un diagonale perfetto sigla la sua doppietta personale chiudendo il discorso. Finisce dunque così: 3-0 per il Napoli, che ritrova i gol ma soprattutto dà continuità al successo nel derby campano contro la Salernitana. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis: “Napoli, è il momento dei fatti”

    Aurelio De Laurentiis è in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, ma la sua mente è altrove. Il Napoli è ottavo in classifica e il presidente è determinato a invertire la rotta.PUBBLICITA

    “È il momento dei fatti, il punto sulla situazione lo faremo più in là”, ha detto De Laurentiis nel corso di un’intervista all’edizione napoletana di Repubblica. Ma è chiaro che la situazione è preoccupante.
    Il presidente ha già mandato un suo uomo di fiducia a Riyadh per controllare il manto erboso dello Stadium Al Shabab. È un dettaglio che dimostra quanto sia importante per lui che la squadra sia competitiva anche in questa partita.
    La semifinale contro la Fiorentina passa in secondo piano rispetto al mercato. De Laurentiis ha capito che dopo lo scudetto vinto c’è bisogno di resettare.
    “Stiamo facendo un’operazione che impone cautela”, ha detto. “Cerchiamo giocatori funzionali per il presente e per il futuro”.
    De Laurentiis ha già definito Mazzocchi, Traoré e Ngonge come acquisti funzionali. Nella seconda metà di gennaio potrebbero arrivare altri rinforzi, tra cui un difensore centrale e due centrocampisti.
    Il presidente è determinato a riportare il Napoli in Champions League. Per questo non lascia nulla al caso e sta seguendo Mazzarri come un’ombra.
    “Guida Walter ed è giusto che sia lui a indicare la rotta”
    “Guida Walter ed è giusto che sia lui a indicare la rotta”, ha detto De Laurentiis. “Ma io sono più di un secondo pilota”.
    Gennaio è il mese della svolta per il Napoli. La parola d’ordine è “resettare”. D’ora in poi ci sarà spazio solo per giocatori affamati e funzionali ai progetti. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Salernitana: note positive e sfide da affrontare

    In una partita carica di tensione e colpi di scena, il Napoli riesce a strappare un pareggio nel recupero contro la Salernitana, evitando così il baratro della sconfitta. Nonostante una prestazione inizialmente poco brillante, il momento chiave arriva nel 95° minuto, quando la zampata di Rrahmani su un calcio d’angolo ribalta le sorti del match. La gara è stata caratterizzata da episodi rilevanti, inclusa l’ingenuità di Kvaratskhelia che gli costa un’ammonizione diffidato, e l’ammonizione di Rrahmani per l’esultanza togliendosi la maglia. Tuttavia, il pareggio su calcio d’angolo nel recupero fa emergere la resilienza del Napoli, che ha lottato fino alla fine per conquistare almeno un punto.PUBBLICITA

    Il secondo tempo inizia con un Napoli motivato dal recente gol su rigore di Politano, cercando di ribaltare la situazione. Nonostante le diverse occasioni da entrambe le parti, la Salernitana si difende ermeticamente, complicando la missione del Napoli. L’infortunio muscolare di Cajuste rappresenta una nota negativa per gli azzurri, che sono costretti a sostituirlo con Demme. Nonostante le difficoltà, il Napoli continua a premere con determinazione, ma Ochoa della Salernitana si dimostra decisivo con una parata su un tiro di Tchaouna.
    La svolta decisiva si è manifestata nel recupero, proprio quando sembrava che anche le scommesse calcio fossero orientate al pareggio. In seguito a un susseguirsi caotico di azioni nell’area avversaria, è stata la zampata di Rrahmani a trovare il bersaglio, regalando così ai partenopei il gol cruciale che ha garantito l’acquisizione dei tre punti. La fortuna, apparentemente sfuggita in passato, ha finalmente giocato a favore del Napoli.
    Analisi della prestazione dei giocatori del Napoli contro la Salernitana
    La partita tra il Napoli e la Salernitana ha offerto spunti interessanti per analizzare le performance individuali degli azzurri. Nonostante il pareggio nel recupero, la squadra ha vissuto momenti alti e bassi, con diversi giocatori che hanno contribuito in modi differenti.
    Il centrocampista Kvaratskhelia, pur subendo un’ammonizione per aver allontanato il pallone, ha dimostrato agilità e creatività nel suo gioco. Tuttavia, la sua ingenuità potrebbe aver compromesso la sua partecipazione nelle prossime sfide, avendo ricevuto la diffida che lo farà saltare l’incontro con la Lazio. Rrahmani, oltre a essere il protagonista del gol nel recupero, ha mostrato determinazione difensiva, nonostante sia stato ammonito per l’esultanza. La sua rete è stata fondamentale nel salvare la squadra dal rischio di una sconfitta. Politano, con il suo gol su rigore, ha dimostrato freddezza sotto pressione, ma è stato successivamente sostituito da Zerbin. Il neo-acquisto Jack Raspadori è entrato in campo per Gaetano, contribuendo con dinamismo e cercando di aprire varchi nella difesa avversaria.
    Cajuste, prima del suo infortunio muscolare, ha mostrato una buona presenza fisica nel centrocampo. La sua sostituzione con Demme è stata influente nella gestione del gioco. Il portiere Gollini si è messo in luce con una parata cruciale su un tentativo di Simy, dimostrando la sua importanza sotto i pali. Tuttavia, nonostante i singoli sforzi, il Napoli ha faticato contro la difesa ermetica della Salernitana. Il tecnico Mazzarri ha effettuato diverse sostituzioni cercando soluzioni, ma il risultato finale è stato il pareggio 1-1.
    In conclusione, la partita ha evidenziato una serie di aspetti, sia positivi che da migliorare, per il Napoli. La prossima sfida contro la Lazio sarà un banco di prova cruciale per capire come la squadra potrà rispondere e affrontare le sfide future del campionato.
    Valutazione complessiva della squadra
    Nel confronto con la Salernitana, il Napoli ha attraversato un pomeriggio altalenante, riflettendo varie sfaccettature delle singole performance. Gollini, seppur battuto da Candreva, ha mostrato determinazione con un’uscita decisiva su Simy. Di Lorenzo, spostato nella difesa a tre, ha subito una leggera flessione rispetto alle sue solite brillanti prestazioni.
    Rrahmani, pur giocando una partita senza eccessivi sussulti, è diventato l’eroe nell’assalto finale con il gol salvifico. Juan Jesus ha lottato fisicamente contro Simy, mentre Mario Rui ha contribuito con intensità nell’assalto finale. Cajuste ha mostrato mobilità, ma la sua precisione è mancata, ricevendo un giallo pesante e infortunandosi successivamente. Demme, subentrato, ha influenzato l’azione del gol.
    Lobotka ha avuto difficoltà a coordinare la squadra, e Gaetano non ha sfruttato l’occasione. Raspadori, entrato nel secondo tempo, ha lottato per essere incisivo. Politano, nonostante un errore difensivo, ha riscattato con un rigore. Zerbin, subentrato, ha fornito un contributo positivo. Kvaratskhelia ha faticato contro la marcatura di Sambia, migliorando nella ripresa. Simeone, con la grinta, ha guadagnato un rigore, ma è stato meno incisivo nella seconda metà del match.
    Il tecnico Mazzarri ha affrontato difficoltà tattiche, con la fortuna che ha sorriso nell’assalto finale. Complessivamente, il Napoli si è trovato di fronte a un test impegnativo, con aspetti positivi e sfide da affrontare in vista delle prossime partite. LEGGI TUTTO