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    Nuovo sciame sismico ai Campi Flegrei e da domani parte il monitoraggio bradisismo a Napoli con i droni

    Uno sciame sismico è in atto da stasera alle 19,07 nei Campi Flegrei. A partire dalle 4 di stamattina, sono state diverse le scosse registrate.PUBBLICITA

    Come si evince anche dal sito dell’Osservatorio Vesuviano, al momento la scossa più forte, quella delle 19,07  ha raggiunto una magnitudo 2.0 con epicentro nella zona lungomare di Pozzuoli – Via Napoli.

    Punti Chiave ArticoloIn fatti molti cittadini sui social hanno commentato dalla zona di Bagnoli e da via Pisciarelli di aver avvertito la scossa. , ‘ Intanto da domani lunedì 8 luglio partiranno anche a Napoli le attività previste dal piano di lavoro di analisi termografica, tramite drone, degli edifici che ricadono sulla viabilità principale delle zone rientranti nel fenomeno bradisismico dei Campi Flegrei.
    Le attività, comprese nel “ ̀ ” saranno realizzate dalle strutture di supporto al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.
    La campagna di indagine, finalizzata a valutare lo stato di consistenza delle facciate degli edifici prospicienti la principale viabilità di emergenza, riguarderà, a Napoli, le seguenti strade: Piazza BagnoliVia G. CerbonePiazza G. SalveminiViale J.F. KennedyVia BagnoliVia Nuova BagnoliVia Nuova AgnanoVia DioclezianoVia S. FerraraVia di PozzuoliVia S. Italico Nella settimana 8-12 luglio le attività si svolgeranno secondo il seguente programma:
    Lunedì 08/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00Martedì 09/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00Giovedì 11/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00Venerdì 12/07/2024 dalle ore 7:00 alle ore 11:00 Si partirà dalla stazione Dazio per iniziare l’attività lungo via di Pozzuoli, a partire dal civico 100, e proseguirà in continuità su via di Bagnoli. Le squadre saranno riconoscibili perché indosseranno le magliette di ReLuis o quelle del laboratorio LIFT. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei: bradisismo, al via analisi termografica con ricognizioni tramite drone

    Da lunedi’ 8 luglio partiranno anche a Napoli le attivita’ previste dal piano di lavoro di analisi termografica, tramite drone, degli edifici che ricadono sulla viabilita’ principale delle zone rientranti nel fenomeno bradisismico dei Campi Flegrei. Le attivita’, comprese nel “Piano straordinario di analisi della vulnerabilita’ delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico”, previsto dal decreto-legge 140/2023 recante “Misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei”, saranno realizzate dalle strutture di supporto al Dipartimento di Protezione civile nazionale.PUBBLICITA

    La campagna di indagine, finalizzata a valutare lo stato di consistenza delle facciate degli edifici prospicienti la principale viabilita’ di emergenza, riguardera’, a Napoli, le seguenti strade: piazza Bagnoli, via G. Cerbone, piazza G. Salvemini, viale J.F. Kennedy, via Bagnoli, via Nuova Bagnoli, via Nuova Agnano, Via Diocleziano, Via S. Ferrara, Via di Pozzuoli, Via S. Italico. Nella settimana 8-12 luglio le attivita’ si svolgeranno secondo il seguente programma: lunedi’ 08/07/2024 dalle ore 07 alle ore 11; martedi’ 09/07/2024 dalle ore 07.00 alle ore 11; giovedi’ 11/07/2024 dalle ore 07 alle ore 11; venerdi’ 12/07/2024 dalle ore 07 alle ore 11.

    Si partira’ dalla stazione Dazio per iniziare l’attivita’ lungo via di Pozzuoli, a partire dal civico 100, e proseguira’ in continuita’ su via di Bagnoli. Le squadre saranno riconoscibili perche’ indosseranno le magliette di ReLuis o quelle del laboratorio LIFT
    Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Bollettino Campi Flegrei: il suolo torna a sollevarsi di 2 centrimetri in un mese

    Pozzuoli. Secondo il bollettino settimanale di monitoraggio dei Campi Flegrei del 11/06/2024 (relativo alla settimana dal 3 al 9 giugno 2024), pubblicato dall’Osservatorio Vesuviano “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.PUBBLICITA
    Alla luce dei dati di monitoraggio si evidenzia:Punti Chiave ArticoloSCENARI ATTESI: Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine.Situazione attuale ai Campi Flegrei (13 giugno 2024)
    Attività sismica: Nella settimana dal 3 al 9 giugno 2024 sono stati registrati 143 terremoti, con un evento di magnitudo 3.7 il 8 giugno.Dal 8 giugno alle 01:48 UTC è stato registrato uno sciame sismico di 56 eventi nell’area Solfatara-Pisciarelli.Maggiori dettagli sugli eventi sismici sono disponibili ai seguenti link:http://sismolab.ov.ingv.it/sismo/index.php?PAGE=SISMO/last&area=Flegreihttps://terremoti.ov.ingv.it/gossip/flegrei/2023/index.html Bradisismo: La velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è tornata a circa 2 cm al mese.Il sollevamento totale registrato a Rione Terra (RITE) è di circa 123 cm da gennaio 2011, di cui 27 cm da gennaio 2023 e 9 cm da gennaio 2024.Questo sollevamento supera di circa 35 cm il picco massimo raggiunto durante la precedente crisi bradisismica degli anni ’80.
    Attività geochimica: I flussi di CO2 dal suolo non hanno mostrato variazioni significative nell’ultima settimana.La temperatura di una emissione fumarolica nell’area di Pisciarelli è stabile a circa 95°C.Il flusso di CO2 misurato mensilmente nella Solfatara conferma un trend in aumento, con valori elevati di circa 5000 t/d. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    I Campi Flegrei: un vulcano attivo alle porte di Napoli

    I Campi Flegrei: un vulcano attivo alle porte di Napoli, un’area vulcanica unica al mondo Situati ad ovest di Napoli, i Campi Flegrei non sono un singolo vulcano con un cono caratteristico, ma piuttosto un’ampia zona costellata da diversi centri eruttivi attivi da oltre 80.000 anni.
    Punti Chiave ArticoloAl loro interno si trova una caldera, una depressione formatasi dal collasso del tetto di una camera magmatica dopo due grandi eruzioni avvenute 40.000 e 15.000 anni fa. Il bradisismo: un fenomeno da monitorare I Campi Flegrei sono noti per il fenomeno del bradisismo, ovvero il lento sollevamento o abbassamento del suolo, accompagnato da attività sismica. Episodi di instabilità particolarmente intensi si verificarono nel 1969-72 e nel 1982-84, causando l’evacuazione di parte della popolazione, soprattutto a Pozzuoli. Dal 2005 è in atto una nuova fase di sollevamento, attualmente a un ritmo di circa 2 cm al mese. Monitoraggio costante per la sicurezza L’Osservatorio Vesuviano monitora costantemente i Campi Flegrei, registrando deformazioni del suolo, attività sismica e altri parametri. Nonostante il sollevamento in corso, al momento non si osserva un’accelerazione significativa del fenomeno e non vi sono segnali di imminenti eruzioni. Dati rassicuranti, ma attenzione alta Durante la crisi bradisismica del 1982-84, il sollevamento raggiunse i 9 cm al mese con oltre 1300 scosse sismiche mensili. Oggi, i circa 450 eventi sismici con magnitudo uguale o superiore a zero registrati nell’ultimo mese rappresentano un valore decisamente inferiore. La prevenzione è fondamentale Sebbene il rischio di una grande eruzione sia basso, la natura imprevedibile dei fenomeni vulcanici richiede un’attenzione costante e una pianificazione accurata per la gestione di eventuali emergenze. La popolazione residente è informata e preparata ad affrontare possibili scenari di crisi, grazie a piani di evacuazione e a campagne di sensibilizzazione. I Campi Flegrei: un tesoro da preservare Oltre ai rischi, quest’area vulcanica unica offre un patrimonio paesaggistico e geologico di inestimabile valore. Studiare e comprendere i Campi Flegrei significa approfondire la conoscenza dei fenomeni vulcanici e contribuire alla sicurezza delle popolazioni che vivono in zone a rischio. (infografica del fenomeno bradisismo realizzato da Gea-Withub) LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei: il suolo continua a salire, +7,5 cm da inizio anno

    Campi Flegrei, il sollevamento del suolo in particolare nella zona del Rione Terra a Pozzuoli, prosegue senza sosta.
    Secondo i dati dell’Osservatorio Vesuviano, da gennaio 2023 il suolo si è sollevato di circa 25,5 centimetri alla stazione Gnss di Rione Terra, di cui 7,5 cm nei primi cinque mesi del 2024.
    Rispetto all’ultima settimana, il sollevamento è incrementato di 0,5 centimetri. Negli ultimi mesi, il ritmo di sollevamento è accelerato, con una media di 10 millimetri al mese da gennaio ad aprile e di 20 millimetri al mese da metà aprile.
    Due episodi di sollevamento significativi
    Tra il 9 e il 16 aprile, due distinti episodi di sollevamento del suolo hanno interessato la zona: il primo di circa 1 centimetro (9-10 aprile) e il secondo di 0,5 centimetri (15-16 aprile).
    Anche l’attività sismica è in aumento. Tra il 13 e il 19 maggio sono stati registrati 126 terremoti, di cui 33 concentrati in due sciami sismici: uno il 15 maggio nella zona della Solfatara e del golfo di Pozzuoli, l’altro il 18 maggio nell’area di Bagnoli e Solfatara Pisciarelli.
    Nessun pericolo imminente
    Nonostante l’aumento del sollevamento e dell’attività sismica, l’Osservatorio Vesuviano sottolinea che al momento “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”. I dati relativi allo sciame sismico iniziato la sera del 20 maggio, con la forte scossa di magnitudo 4.4, saranno oggetto di un bollettino successivo.
    Monitoraggio costante
    La situazione nei Campi Flegrei è sottoposta a costante monitoraggio da parte dell’Osservatorio Vesuviano, che aggiorna regolarmente i bollettini di sorveglianza. Le autorità locali invitano la popolazione a rimanere informata e a seguire le indicazioni delle autorità in caso di allerta.

    (Nell’infografica GEA, su dati dell’Ingv-Osservatorio Vesuviano, viene indicata la situazione in loco ad aprile: allerta di livello giallo; 1.252 scosse e terreno sollevato di 92 cm dal 2016) LEGGI TUTTO

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    Voragine a Pozzuoli: chiusa via Pergolesi, lavori in corso

    Voragine a Pozzuoli, Via Pergolesi è temporaneamente chiusa al traffico a causa di una voragine che si è aperta questa mattina. I lavori di ripristino sono già in corso.
    La voragine si è aperta all’altezza del carcere femminile, che martedì mattina era stato sgomberato a seguito delle scosse di terremoto legate al fenomeno del bradisismo.
    La strada è stata chiusa in via precauzionale in entrambi i sensi di marcia, causando disagi al traffico veicolare.
    Interventi in corso
    Sul posto sono intervenuti la Polizia Locale di Pozzuoli e i tecnici del Comune, che hanno avviato i lavori di ripristino della voragine. La corsia interessata è quella adiacente il carcere, sul lato che dal porto di Pozzuoli conduce alla rotonda di piazza Capomazza.

    (la foto è tratta dal profilo facebook del giornalista freelance Enzo Buono) LEGGI TUTTO

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    INGV: nessun aumento del sollevamento del suolo ai Campi Flegrei

    Nessun incremento del sollevamento del suolo: Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), al momento non si registra un’accelerazione del bradisismo nell’area dei Campi Flegrei. La velocità di sollevamento rimane stabile a 2 cm/mese, in linea con i valori osservati negli ultimi mesi.
    Confronto con la crisi del 1982-84: L’INGV sottolinea che durante la crisi bradisismica del 1982-84, il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm/mese con oltre 1.300 eventi sismici al mese. In confronto, l’attuale attività sismica è significativamente inferiore, con circa 450 eventi registrati nell’ultimo mese.
    Monitoraggio in corso: I parametri geochimici monitorati non mostrano variazioni significative, a parte il consueto aumento di temperatura e pressione tipico del sistema idrotermale.
    L’INGV rassicura che la sismicità, sebbene non prevedibile, è sotto stretto monitoraggio. Non si escludono ulteriori scosse, anche di magnitudo simile a quelle già registrate.
    Attività h24: L’Osservatorio Vesuviano dell’INGV è operativo 24 ore su 24 e continua a monitorare l’area con misure e campionamenti in programma per il 21 maggio. L’INGV mantiene un costante contatto con la Protezione Civile, le autorità locali e competenti per garantire la massima collaborazione e tempestività di informazioni.
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    Campi Flegrei: nessuna evidenza di magma in risalita, ma il bradisismo continua

     “Non abbiamo nessuna evidenza di magma che stia risalendo”, ha dichiarato il Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Carlo Doglioni, in audizione ieri presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
    L’intervento del geologo è servito a fare il punto sulla situazione dei Campi Flegrei, sollevando preoccupazione per la possibile ripresa dell’attività vulcanica nell’area.
    Nonostante l’assenza di prove dirette di una risalita imminente del magma, Doglioni ha confermato la presenza di una camera magmatica a circa 7-8 chilometri di profondità sotto i Campi Flegrei. Ipotizza inoltre l’esistenza di livelli magmatici più superficiali, la cui entità e dimensioni restano però “abbastanza ignote”.
    Queste infiltrazioni magmatiche, secondo gli esperti, sarebbero la causa del sollevamento del suolo nell’area, con movimenti verticali che negli ultimi mesi hanno raggiunto i 20-30 millimetri al mese, con picchi di 4 centimetri. “Dobbiamo però ricordare”, ha precisato Doglioni, “che nell’83-84 il sollevamento arrivò a toccare i 9 centimetri al mese: il bradisismo poi cessò”.
    Monitoraggio costante del sottosuolo
    L’INGV rassicura sul monitoraggio costante della situazione, h24. “Nel momento in cui avessimo delle avvisaglie e delle indicazioni diverse di sollevamento, di degassamenti tali da dover generare una sorta di allarme, saremo istantaneamente sul pezzo per informare le autorità, i sindaci e la protezione civile regionale e nazionale”, ha affermato Doglioni.
    Nonostante l’assenza di eruzioni dal 1538, i Campi Flegrei restano un’area a rischio. “Certamente il problema deve essere affrontato in termini di vulnerabilità”, ha sottolineato Doglioni. Il bradisismo, il sollevamento del suolo, rappresenta un pericolo concreto, così come la sismicità, che “è correlata al sollevamento del suolo”.
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