Napoli, cartello Vendesi a Castel dell’Ovo: protesta per la svendita del patrimonio pubblico
Napoli. Un’azione dimostrativa ha scosso il panorama di Napoli questa mattina. Un grande cartello con la scritta “Vendesi” è stato affisso sulla facciata di Castel dell’Ovo, simbolo storico della città.PUBBLICITA
Punti Chiave ArticoloL’iniziativa, promossa dal Comitato Mare Libero Pulito e Gratuito Napoli e Napoli Libera, si inserisce all’interno della mobilitazione nazionale “Presa della Battigia”.
L’obiettivo è denunciare la svendita e la privatizzazione del patrimonio pubblico e dei beni comuni, in particolare del litorale di Napoli. “Abbiamo scalato il castello simbolo della nostra città per lanciare un messaggio chiaro: basta con la svendita del nostro mare!” – recita il comunicato del Comitato. I promotori dell’iniziativa accusano il governo Meloni e l’amministrazione Manfredi di perseguire politiche che favoriscono la privatizzazione del litorale di Bagnoli, attraverso l’articolo 14 del “DL Coesione”.
Gli attivisti: “Siamo contro la svendita del nostro mare” Tale articolo prevede un finanziamento di 1 miliardo e 200 milioni di euro, ma con la clausola di poter derogare alle leggi vigenti sul ripristino della linea di costa.
“Vogliamo che il mare torni agli abitanti di Napoli!” – rivendicano gli attivisti. “Da San Giovanni a Bagnoli, passando per Posillipo, tutta la costa deve diventare accessibile, libera e pulita. Non possiamo permettere che il nostro patrimonio venga svenduto a privati per interessi economici.” L’azione di protesta a Castel dell’Ovo ha acceso i riflettori su un tema di grande attualità e mobilitato l’opinione pubblica. La “Presa della Battigia” rappresenta un monito per le istituzioni affinché si assumano la responsabilità di tutelare e valorizzare il patrimonio pubblico, garantendo l’accesso libero e gratuito al mare per tutti i cittadini.
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