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    E’ morto Comunardo Niccolai, difensore del Cagliari campione d’Italia nel 1970

    Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Comunardo Niccolai, avvenuta all’età di 77 anni. Il Cagliari, squadra con cui Niccolai conquistò lo storico Scudetto del 1970, ha annunciato la triste notizia con un comunicato ufficiale sul proprio sito. “Tutto il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Comunardo Niccolai, indimenticabile protagonista dello Scudetto del 1970,” si legge nel messaggio.PUBBLICITA

    Nato a Uzzano, in provincia di Pistoia, il 15 dicembre 1946, Niccolai deve il suo nome di battesimo al padre Lorenzo, che lo chiamò Comunardo in omaggio alla Comune di Parigi. Dopo gli inizi nel vivaio del Montecatini, Niccolai arrivò giovanissimo in Sardegna, alla Torres, nel 1963. Qui giocò 22 partite in Serie C, distinguendosi tra i migliori prospetti della categoria. Le sue ottime prestazioni attirarono l’attenzione del Cagliari, che lo acquistò superando la concorrenza di altre squadre.

    Inizialmente riserva al più esperto Vescovi, Niccolai conquistò la maglia numero 5 nel 1968 e divenne un pilastro della difesa rossoblù. Con il Cagliari totalizzò oltre 270 presenze e segnò 6 gol, rimanendo fino al 1976 prima di trasferirsi al Perugia e poi chiudere la carriera al Prato.
    Dopo il ritiro, Niccolai intraprese la carriera di allenatore all’interno della FIGC, diventando un apprezzato selezionatore delle giovanili azzurre e lanciando giocatori come Gianluigi Buffon e Francesco Totti. Nella stagione 1993-94 guidò la Nazionale maggiore femminile. Niccolai è noto anche per i suoi celebri autogol, che affrontava con filosofia e autoironia: “All’inizio mi dava fastidio, ma poi ci ho fatto l’abitudine. Ci sono giocatori che hanno fatto un’ottima carriera ma non se ne ricorda nessuno; io almeno ho lasciato un segno nella storia del calcio italiano.”

    Il Cagliari ha voluto sottolineare che limitare la carriera di Niccolai a questi sfortunati episodi sarebbe ingiusto. Difensore di grande valore, Niccolai era arcigno, attento in marcatura, ma anche capace di uscire dall’area palla al piede e testa alta. I suoi interscambi con i liberi Cera e Tomasini precorrevano i tempi, introducendo movimenti difensivi che sarebbero diventati prassi nel calcio moderno.

    Il suo apporto fu fondamentale per il reparto arretrato del Cagliari nell’anno dello Scudetto, quando la squadra subì solo 11 gol, record tuttora imbattuto nei campionati a 16 squadre. Non a caso, Niccolai fu convocato tra i 22 azzurri per i Mondiali del 1970 in Messico e giocò da titolare nella prima partita contro la Svezia, collezionando 3 presenze in nazionale.
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    Abodi: “Italia, a Berlino una disfatta. E’ stata una resa morale”

    Il ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha commentato l’eliminazione dell’Italia dall’Europeo durante un’intervista a RTL 102.5, descrivendo l’evento come una “resa morale”. Abodi, che ha vissuto in prima persona la delusione a Berlino, ha evidenziato come la sconfitta non fosse solo sportiva, ma profondamente morale.PUBBLICITA

    “Ero a Berlino e ho vissuto in presa diretta l’amarezza non di una sconfitta, perché lo sport insegna a perdere, ma l’amarezza di una disfatta. Una resa morale,” ha dichiarato Abodi, sottolineando l’assenza di reazione da parte dei giocatori. “Non c’è stata reazione, non c’è stato il lampo di quelli che si vedono soprattutto nei momenti difficili,” ha continuato il ministro, evidenziando la mancanza di forza morale che la maglia azzurra dovrebbe ispirare.

    Abodi ha poi criticato l’atteggiamento dei giocatori, incapaci di assumersi la responsabilità della sconfitta. “Quello che mi ha sorpreso è stata la ricerca di responsabilità altrui,” ha affermato. “Di fronte a una sconfitta, il primo fattore che deve emergere è l’autoanalisi, l’autocritica. E da qui bisognerebbe ripartire. È troppo facile guardare alle responsabilità o agli eventuali errori degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente.”
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    Malagò: “Disfatta Italia con la Svizzera? Sembrava una puntata di ‘Scherzi a Parte’…”

    In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha espresso il suo sgomento di fronte alla schiacciante sconfitta subita contro la Svizzera. “Davanti alla disfatta con la Svizzera ho pensato di essere in una puntata di ‘Scherzi a parte’”, ha dichiarato Malagò, lasciando trasparire un misto di incredulità e frustrazione.PUBBLICITA

    Malagò ha riflettuto sul senso di impotenza vissuto durante la partita. “Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio. In sport individuali può succedere che il tennista o il nuotatore di turno, proprio nel giorno della gara, a causa di un problema fisico o mentale, abbia una pessima prestazione. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile: i giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione,” ha detto.

    L’analisi di Malagò è impietosa: i calciatori, secondo lui, sono apparsi apatici e demotivati. “Sembrava che neanche se ne accorgessero, perché in genere se sei in difficoltà magari ti fai prendere dalla foga agonistica, invece erano proprio amorfi non hanno mai dato l’impressione di metterci anima e cuore,” ha osservato il presidente del Coni, sottolineando la mancanza di spirito combattivo tra i giocatori.
    Ma Malagò non si ferma alla critica del comportamento in campo. Evidenzia anche una responsabilità più ampia che coinvolge l’intero sistema sportivo. “Solo in questo sport esiste una legge non scritta, che poi è il prezzo da pagare quando una disciplina è così popolare. In caso di disfatta, la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti,” ha concluso, aprendo così una riflessione sulle responsabilità dirigenziali nella gestione del calcio italiano.

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    Inizia il Festival Teatrale ‘I Nostri Miti’ a Pomigliano d’Arco

    A Pomigliano d’Arco, dal 4 luglio al 5 settembre, si terrà la quinta edizione del “I Nostri Miti Festival Teatrale”. L’evento, fondato dall’associazione Vincenzo Ferraro e ideato da Totò Caprioli, sarà diretto per il secondo anno consecutivo dal regista e autore Felice Panico. Il festival ha ottenuto il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Pomigliano d’Arco, rientrando nel cartellone degli eventi estivi del Comune.PUBBLICITA

    Un’Occasione per Promuovere il Teatro e la Cultura
    Punti Chiave Articolo“Il festival ‘I Nostri Miti’ rappresenta un’importante occasione per promuovere il teatro e la cultura nel nostro territorio” ha sottolineato Caprioli. Il programma del festival è ricco e variegato, includendo grandi nomi del teatro italiano, giovani compagnie emergenti e spettacoli dedicati all’infanzia. Secondo Caprioli, la missione del festival è creare momenti di incontro e riflessione, valorizzando la bellezza e la profondità del teatro.
    Sentieri Teatrali Moltiplicati Felice Panico, alla sua seconda direzione artistica del festival, ha affermato di voler moltiplicare i “sentieri teatrali” de I Nostri Miti. Tra i protagonisti ci saranno artisti come Giovanni Esposito, Ernesto Lama e Blas Roca Rey, accompagnati da giovani compagnie promettenti e da spettacoli dedicati ai più piccoli della sezione I Nostri Piccoli Miti. Panico ha espresso il suo impegno per la crescita artistica del festival, con l’obiettivo di confermare I Nostri Miti come un importante appuntamento teatrale a livello nazionale. Apertura con Giovanni Esposito L’inaugurazione del festival vedrà la partecipazione straordinaria di Giovanni Esposito, che presenterà lo spettacolo “Le Roux Aveva Comprato Un Coltello”, scritto da Enrico Ianniello. La rappresentazione si terrà alle ore 21 presso il Giardino Dei Miti in Via Matteo Renato Imbriani 93.
    Location e Accesso agli Spettacoli Gli spettacoli del festival avranno luogo presso il Giardino Dei Miti e nell’Invaso Del Parco Pubblico Giovanni Paolo II. Tutti gli spettacoli saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, offrendo così un’opportunità unica per gli appassionati di teatro e per tutta la comunità di partecipare a questo evento culturale di grande rilevanza.
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    Sannio sferzato da una tempesta: danni a Benevento e interventi in Valle Telesina e Vitulanese

    Benevento. Una violenta tempesta ha colpito il Sannio nelle prime ore del mattino, provocando danni a Benevento e in diverse zone della provincia.PUBBLICITA

    Raffiche di vento e pioggia battente hanno flagellato il capoluogo, dove le bancarelle allestite per la tradizionale Festa della Madonna delle Grazie sono state rovesciate e le luminarie abbattute.

    I vigili del fuoco del Comando provinciale sono intervenuti sul posto per constatare i danni e mettere in sicurezza l’area.
    Anche la Valle Telesina e la Valle Vitulanese sono state colpite dal maltempo. A Torrecuso un albero è caduto in strada, abbattendosi su un’auto in transito. Fortunatamente i passeggeri del veicolo sono illesi.

    Le squadre di soccorso sono al lavoro per far fronte ai danni e ripristinare le condizioni di normalità nelle zone colpite. La Protezione Civile regionale invita la popolazione alla prudenza e a prestare attenzione alle allerte meteo.

    Oltre ai danni alle strutture e alle colture, la tempesta ha causato anche disagi alla circolazione stradale. Si raccomanda di guidare con prudenza e di evitare le zone dove sono in corso i lavori di ripristino.
    Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Tributo a Pino Daniele al Museo Saxofono di Fiumicino

    Il Museo Saxofono di Fiumicino rende omaggio a Pino Daniele con ‘Mal di Te’ nell’ambito della rassegna ‘Fai bei suoni’. Il concerto tributo, ideato da Giulia Maglione e dedicato all’eredità musicale dell’iconico artista napoletano, si terrà sabato 6 luglio alle 21.30 presso il palco esterno del museo.PUBBLICITA

    Un Omaggio a Pino Daniele e alla Città di Napoli
    Punti Chiave Articolo“Mal Di Te” è un progetto musicale pensato per celebrare l’incontro tra anime e la condivisione di esperienze, emozioni ed empatie, in perfetto stile partenopeo. La serata vede come protagonisti la Iesaino’ Band, composta da Andrea Panzera alla chitarra, Umberto de Santis al contrabbasso, Andrea Borrelli alle percussioni e batteria, e Maurizio Yorck come voce narrante. Yorck arricchirà la performance con aneddoti e curiosità importanti della carriera di Pino Daniele.
    Un Repertorio Ricco di Sfumature Musicali Il repertorio del concerto tributo spazia dai brani dei primi album di Pino Daniele come “Terra mia”, “Vai mò” e “Nero a metà” fino a pezzi iconici come “Napul’è”. La scelta dei brani mescola sapientemente il sound del blues, del jazz, del funky e della musica napoletana, creando un’atmosfera unica. L’intento è quello di catturare l’anima della città di Napoli, enfatizzando temi ricorrenti come l’amore, la passione, la vita quotidiana e le sfide urbane. Rispettare e Celebrare l’Eredità Musicale di Pino Daniele Oltre ai brani originali di Pino Daniele, il concerto includerà alcune reinterpretazioni dei suoi classici. Queste rivisitazioni, pur nel pieno rispetto delle composizioni originali, celebreranno il lascito musicale di Pino Daniele e le contaminazioni che hanno influenzato il suo straordinario percorso artistico. La serata si preannuncia come un evento imperdibile per tutti gli appassionati della sua musica.
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    Reggia di Caserta: muore un operaio durante lo smontaggio di un evento

    Caserta. Un tragico evento si è verificato ieri alla Reggia di Caserta, dove un lavoratore di 49 anni ha perso la vita mentre era impegnato nello smontaggio dell’allestimento di un evento collegato al Campania Beer Expo.PUBBLICITA

    L’uomo, addetto a una ditta esterna, stava scendendo lo Scalone d’Onore della Reggia quando si è accasciato improvvisamente davanti agli occhi di un collega. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma per il 49enne non c’è stato nulla da fare.

    La notizia ha scosso profondamente la comunità e gli organizzatori del Campania Beer Expo, che si era inaugurato proprio ieri nei giardini della Flora della Reggia alla presenza dell’assessore regionale Antonio Marchiello.
    Sulla pagina Facebook ufficiale dell’evento è stato pubblicato un post di cordoglio per il lavoratore scomparso: “Abbiamo appreso con dolore che un operaio di una ditta esterna, impegnato nello smontaggio di un convegno legato al Campania Beer Expo, è deceduto a causa di un malore. Ci stringiamo al dolore della famiglia in questo triste momento”.

    Le cause del decesso sono ancora in corso di accertamento, ma si presume che l’uomo sia stato stroncato da un malore improvviso.

    La tragedia di ieri riaccende i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’importanza di garantire adeguate misure di prevenzione. Le autorità competenti hanno avviato le indagini per fare luce su quanto accaduto e per accertare eventuali responsabilità.
    Il cordoglio per la perdita del lavoratore si unisce all’auspicio che simili tragedie non si ripetano più.

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    Caserta scarcerati dirigente e imprenditore per corruzione appalti

    Napoli. Il tribunale del Riesame di Napoli ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per il dirigente del Comune di Caserta, Franco Biondi, e l’imprenditore Gioacchino Rivetti, indagati per un presunto sistema di corruzione legato agli appalti pubblici.PUBBLICITA

    Entrambi erano stati arrestati il 13 giugno scorso dai carabinieri su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge anche l’assessore comunale ai lavori pubblici Massimiliano Marzo, il dirigente comunale Giovanni Natale e il dipendente comunale Porfidia. La posizione di questi ultimi è ancora al vaglio del Riesame.

    Punti Chiave ArticoloLe accuse a carico di Biondi e Rivetti ipotizzano che il dirigente, con la mediazione dell’assessore Marzo, avrebbe favorito l’assegnazione di appalti alla ditta Corim di proprietà di Rivetti, tra cui quello per la ristrutturazione del canile municipale. L’affidamento sarebbe avvenuto in modo illecito, con i lavori iniziati addirittura prima della firma della delibera di assegnazione.
    Biondi avrebbe ottenuto il pagamento della polizza assicurativa di una Mercedes d’epoca In cambio del suo compiacente comportamento, Biondi avrebbe ottenuto il pagamento della polizza assicurativa di una Mercedes d’epoca e alcuni lavori di ristrutturazione presso la sua abitazione. Entrambi gli indagati hanno respinto con fermezza le accuse a loro carico.
    La revoca degli arresti domiciliari per Biondi e Rivetti rappresenta un primo passo per le loro difese, che attendono ora di conoscere gli esiti dell’udienza del Riesame relativa agli altri indagati. Rimangono aperte le questioni sull’effettivo svolgimento dei fatti e sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella vicenda. Il processo proseguirà con l’obiettivo di fare chiarezza e accertare eventuali illeciti.
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    Grumo Nevano muore dopo una TAC con contrasto, aperta un’inchiesta: sequestrata la salma

    Grumo Nevano.Un uomo di 77 anni di Acerra è deceduto ieri mattina mentre si sottoponeva a una TAC con mezzo di contrasto in un centro diagnostico di Grumo Nevano.PUBBLICITA

    I soccorsi sono stati tempestivi, ma non sono riusciti a salvare l’uomo. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore e la Procura di Napoli Nord ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del decesso e le eventuali responsabilità.

    La salma dell’uomo è stata sequestrata e trasportata all’Istituto di Medicina Legale dell’Ospedale San Giuliano di Giugliano per l’autopsia. I familiari della vittima hanno presentato una denuncia e chiedono di fare chiarezza sull’accaduto.
    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, all’uomo è stato iniettato il liquido di contrasto per via endovenosa. Poco dopo, ha iniziato ad accusare un forte malore e ha perso conoscenza. Il personale del centro diagnostico ha tentato di rianimarlo, ma senza successo.

    Le indagini dovranno appurare se sono state rispettate tutte le precauzioni previste per questo tipo di esame, come la premedicazione con farmaci antiallergici o la presenza di un anestesista in sala.

    Il centro diagnostico ha espresso cordoglio alla famiglia della vittima e ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare con le autorità.
    Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle TAC con mezzo di contrasto, che, sebbene generalmente sicure, possono in alcuni casi provocare gravi reazioni allergiche. È importante che i pazienti siano informati dei rischi associati all’esame e che le strutture mediche adottino tutte le necessarie precauzioni per garantire la loro sicurezza.

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    Napoli calcinacci sul lungomare: crolli e pericoli per i turisti. Scatta l’inchiesta

    Un altro pericoloso crollo di calcinacci si è verificato sabato sera sul lungomare di Napoli, questa volta dal balcone di un ristorante in via Partenope.PUBBLICITA

    Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, ma l’episodio ha riportato alla luce l’annoso problema della sicurezza sul lungomare, già messo a dura prova dal crollo del palazzo di Via Roma nel 2020.

    Non è la prima volta che si verificano crolli in zona: solo due mesi fa, un masso di 57 chili si è staccato da un altro edificio in via Partenope 10, finendo nel cortile del palazzo.
    I residenti e i commercianti della zona denunciano da tempo la presenza di balconi pericolanti, cornicioni fatiscenti e calcinacci che potrebbero cadere da un momento all’altro.

    La situazione è aggravata dall’erosione causata dalla salsedine, che accelera il deterioramento degli edifici. A ciò si aggiunge la mancanza di manutenzione adeguata, che spesso è ostacolata da cavilli burocratici e dalla carenza di fondi.

    Oltre ai pericoli per l’incolumità pubblica, il degrado del lungomare rappresenta un danno d’immagine per la città, che proprio in questa zona concentra una grande parte dell’offerta turistica.
    I turisti, infatti, si trovano a passeggiare tra cantieri, transenne e cumuli di detriti, con il rischio di imbattersi in crolli improvvisi.

    È necessario un intervento urgente e concreto da parte delle autorità competenti per mettere in sicurezza il lungomare di Napoli e tutelare l’incolumità di cittadini e turisti. Occorre un piano di manutenzione straordinaria degli edifici pericolanti, accompagnato da controlli regolari e da una maggiore efficienza burocratica.
    Solo con un impegno serio e condiviso sarà possibile restituire al lungomare di Napoli il suo antico splendore e renderlo un luogo sicuro e accogliente per tutti.
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    Napoli, occupazione abusiva dei locali di una scuola: chiesti danni anche ai dirigenti scolastici

    Napoli. Ex custode di una scuola morto da oltre dieci anni, gli eredi occupano l’alloggio dell’istituto. Sfruttano indebitamente anche la fornitura idrica.PUBBLICITA

    Uno dei familiari fu arrestato per coltivazione di marijuana nel cortile della scuola. Carabinieri e Corte dei Conti notificano a dirigenti scolastici invito a dedurre per un danno erariale di oltre 25mila euro.

    Dopo un’intensa attività di indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero e coordinata dalla Procura Regionale per la Campania presso la Corte dei Conti, è stato notificato a vari Dirigenti Scolastici pro tempore dell’Istituto Comprensivo Statale “Ignazio di Loyola”, sito in Napoli alla Via S. Ignazio di Loyola n. 3, un invito a dedurre in merito a condotte negligenti che hanno causato un danno erariale di 26.775 euro.
    I fatti contestati riguardano l’ex alloggio del custode della scuola, deceduto da oltre dieci anni, occupato illegittimamente dai suoi eredi, i quali hanno anche usufruito indebitamente della fornitura idrica dell’istituto.

    Le indagini hanno evidenziato una colpevole inerzia da parte della Dirigenza Scolastica pro tempore, che, avendo appreso dagli stessi occupanti che intendevano continuare ad esercitare abusivamente le loro mansioni, ha omesso di denunciare tale situazione.

    In particolare, la mancata segnalazione all’ente locale proprietario dell’immobile ha impedito l’adozione tempestiva delle azioni necessarie per liberare i locali e richiedere il risarcimento delle somme dovute, evitando così la prescrizione.
    Durante l’ispezione, i militari hanno identificato un familiare dell’ex custode, in passato arrestato per coltivazione di piante di marijuana nel cortile della scuola, adiacente all’alloggio.

    Gli accertamenti hanno rivelato anche che, in alcuni casi, la Dirigenza Scolastica pro tempore ha fornito agli occupanti abusivi i codici dell’allarme dell’istituto scolastico, compromettendo la sicurezza del materiale didattico custodito.
    L’occupazione di tali locali ha causato un danno all’offerta didattica, impedendo il riutilizzo degli stessi per le esigenze di aule, e ha interferito con il regolare funzionamento dell’istituzione scolastica, vista la presenza di estranei a contatto con scolaresche di giovane età che hanno avuto accesso indiscriminato agli ambienti scolastici.
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    “Appena puoi chiama”, il messaggio dal carcere del boss De Martino per parlare con la figlia

    Il boss Salvatore De Martino dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente.PUBBLICITA

    Emerge anche questo dall’indagine dei carabinieri di Torre del Greco che ieri hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori.

    Punti Chiave ArticoloSecondo quanto appreso dagli investigatori nel corso delle indagini, la famiglia malavitosa inviava un messaggio (“appena puoi chiama”) al loro congiunto in cella e l’uomo si attivava: appena ricevuto il telefono dall’agente chiamava, soprattutto nel fine settimana in quanto era quello il momento in cui era in servizio il poliziotto giusto. E’ quanto contenuto nelle 74 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Marco Giordano in cui vi sono gli sconvolgenti racconti della donna, mamma della bambina ed ex compagna del boss, e dei suoi genitori.
    “Come vi ho detto avevo paura che a mia figlia potesse accadere qualcosa e iniziai ad accampare una serie di scuse in modo che al bimba andasse meno volte a casa dei De Martino. Dopo un po’ Salvatore De Martino capi che erano delle scuse e mi chiamo dal “contatto falso” Instagram che è stato attivo sino a due fa ovvero …omissis…
    Io gli dissi la verità ovvero che avevo timore per l’incolumità di mia figlia  e lui mi disse “mo vengo” e venne sotto al mio palazzo a Casalnuovo. Mi citofonò e, anche se mia madre cercava di dissuadermi, io scesi e lo incontrai, figlia, allora non hai capito che cosa succede”, io risposi “voglio vedere che cosa succede” e lui estrasse una pistola che aveva sul fianco ed all’interno dei pantaloni e me la puntò verso le gambe. “Mi puntò la pistola verso le gambe e dissi voglio vedere spara” Lui si calmò solo perché non mi feci intimidire e gli dissi “voglio vedere, spara”. Ricordo che la pistola era nera edi medie dimensioni. Lui nascose al pistola quando senti arrivare l’ascensore e disse “vuoi vedere che è tua mamma” edin effetti dall’ascensore uscì mia madre che utilizzò la scusa di andare a a buttare l’immondizia”.
    Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTO