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    Alluvione 2023, destinati gli ultimi 15 milioni provenienti dalle donazioni

    Destinati gli ultimi 15 milioni provenienti dalle donazioni per le popolazioni colpite dalle alluvioni di maggio 2023.
    L’informativa sulla programmazione dell’ultima tranche di fondi a poche ore dall’adozione della delibera di giunta che attuerà le decisioni prese, è stata compiuta oggi dall’Assessore al Bilancio Paolo Calvano nel corso della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro.
    Dopo il documento attuativo dello scorso ottobre che ha programmato e ripartito 32 milioni di euro in favore dei cittadini intestatari di veicoli danneggiati (27 milioni) e per i soggetti in situazione di particolare fragilità economica e sociale (5 milioni), la prossima delibera di giunta andrà a supportare le imprese o altri soggetti privati che operano nei medesimi territori che hanno subito danni a causa degli eventi alluvionali.
    “In stretto raccordo con i comitati, gli enti locali, le rappresentanze economiche e sociali, le Camere di Commercio e la struttura commissariale -ha specificato l’Assessore Calvano- abbiamo definito la destinazione degli ultimi 15 milioni di donazioni, dopo aver destinato ed iniziato ad erogare i primi 32 milioni. L’obiettivo delle scelte fatte è quello di essere vicini a cittadini e imprese dei territori alluvionati, in modo complementare a quanto è chiamata a fare la struttura commissariale. Puntiamo a essere il più celere possibile, attraverso un importante sforzo organizzativo da fare insieme agli enti locali. Nel frattempo continuiamo a chiedere al Governo di arrivare al 100% dei rimborsi come promesso. Grazie alla generosità di chi ha fin da subito sostenuto le popolazioni coinvolte dall’ondata di maltempo della scorsa primavera, diamo una risposta importante e concreta alle necessità delle famiglie e delle imprese”.
    Operativamente le risorse (oltre 5 milioni) saranno ripartite fra le Camere di commercio sulla base di un indice composto dal numero di imprese totali e numero di imprese danneggiate. Le singole Camere, potranno gestire le risorse scegliendo tra vari tipi di contributi: per cali di fatturato/danni economici, per la ripartenza e per interventi di prevenzione e messa in sicurezza.
    A seguito delle verifiche tecniche e all’avanzamento degli attuali bandi, si provvederà infine a programmare con un ulteriore delibera la quota residua delle risorse a disposizione (pari a 10 milioni di euro) a favore dei cittadini per interventi di prevenzione e messa in sicurezza delle abitazioni e rifinanziamento, se necessario, delle misure già in attuazione.
    La raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” aperta dalla Protezione civile a poche ore dalla devastante alluvione del maggio 2023 e che ha accumulato oltre 54 milioni di euro (47 prima dell’insediamento del commissario per la ricostruzione che è subentrato nella gestione) per supportare la Regione negli aiuti delle comunità e dei territori colpiti, è stata una testimonianza di straordinaria solidarietà.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    26 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete civica): stress, ritmi di lavoro elevati e malattie per gli operatori del Cau di Parma

    Stress e ritmi di lavoro provocano malattie al personale del Cau di Parma. La Regione dica se sono stati considerati anche i codici azzurri e arancioni e se esiste la possibilità, in caso di lunghe attese del cittadino, di rivolgersi a una struttura privata.
    E’ la richiesta di Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica, in un’interrogazione alla giunta. Il consigliere vuole sapere se i “dati di affluenza ai Cau, nello specifico per la provincia di Parma, hanno tenuto conto anche dei codici azzurri e arancioni, forzatamente inseriti per le visite non urgenti, considerato che il Cau deve gestire codici a basso impatto organizzativo ed assistenziale”. Inoltre, la Regione dica se quando vengono superati i limiti di attesa “viene data al cittadino la possibilità di rivolgersi ad una struttura privata convenzionata pagando il ticket, e nel caso se sono disponibili i dati suddivisi per provincia”. Infine, Mastacchi vuole conoscere “se e come sono state rilevate le condizioni di stress correlate al lavoro per gli operatori sanitari, considerando i ritmi di lavoro a cui sono sottoposti e la richiesta continua di prestazioni aggiuntive, tali da determinare un aumento considerevole dei casi di malattia e di infortuni, e in che modo intende adoperarsi per ridurre e poi eliminare la richiesta di prestazioni aggiuntive al personale sanitario”.
    Le Asl, afferma Mastacchi, chiedono sempre più spesso prestazioni aggiuntive “pur in carenza di personale” per raggiungere gli obiettivi prefissati. E nei Cau spesso, a Parma, si impiega personale dell’azienda ospedaliera “benché siano una struttura Ausl, sostanzialmente duplicando le mansioni del personale che opera così contemporaneamente per due aziende pubbliche”. Le liste di attesa sono lunghe, continua il consigliere, e ad esempio per oculistica le prime visite partono dal gennaio 2025. Infine, il codice azzurro indica un’urgenza differibile, “con 60 minuti come tempo di attesa per la presa in carico e che richiede approfondimento diagnostico e visite complesse, tutto quello che il Cau non può offrire visto che le visite sono in ordine di arrivo massimo”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Sanità e welfare

    26 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Marchetti (Lega): costi dei servizi aumentati a San Pietro in Casale, tutelare le famiglie

    Il disavanzo di oltre quattro milioni di euro del Comune di San Pietro in Casale è al centro di una interrogazione presentata dal consigliere Daniele Marchetti (Lega).
    “Il Piano pluriennale di riequilibrio finanziario approvato dal Comune prevede la soppressione di due sezioni della scuola dell’infanzia e di una sezione di nido a partire da settembre 2024”, spiega Marchetti.
    Per il Comune in questione, il consigliere evidenzia l’aumento di costi per i servizi del trasporto scolastico (che passano da euro 395,50 a 500 euro annui) per il pre-scuola (da 132 a 170 euro annui), per il post scuola (da 143 a 180 euro annui). Inoltre è stata modificata la tariffa del servizio “integrativo al modulo” che passa a 127 euro contro gli attuali 71 euro.
    “In più non è stata rinnovata la convenzione con la scuola paritaria parrocchiale che prevedeva l’assegnazione di un contributo economico di 45mila euro per anno scolastico” prosegue Marchetti. Una situazione che si tradurrò nell’imposizione di oneri concentrati sulle famiglie con figli minorenni: diverse famiglie starebbero considerando seriamente l’opzione di trasferirsi nei comuni limitrofi “dove la ripartizione dei costi per l’accesso ai servizi pubblici è più equa”, segnala il consigliere.
    La Regione ritiene “essenziale investire sull’infanzia e sulle  giovani generazioni con interventi e servizi di qualità, adottando la delibera di programma per le spese correnti, il relativo riparto annuale e il trasferimento delle risorse a favore di enti locali per la gestione e la qualificazione dei  servizi”, conclude Marchetti che chiede alla giunta di intraprendere azioni per ridurre l’impatto degli aumentati costi sulle famiglie. Infine chiede di sapere se siano state avviate le pratiche per la statalizzazione delle due sezioni di scuola  dell’infanzia e della sezione di nido per cui è prevista la soppressione.
    (Brigida Miranda)

    Scuola giovani e cultura

    26 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): chiarezza su candidature siti di interesse comunitario

    Conoscere lo stato di avanzamento delle candidature di ampliamento e di nuova istituzione dei Sic (siti di interesse comunitario) e delle Zsc (zone speciali di conservazione), risolvendo nel contempo una serie di specifiche criticità.
    Sono le richieste contenute nell’interrogazione presentata dalla capogruppo Silvia Zamboni (Europa Verde).
    Nell’atto ispettivo Zamboni elenca una serie di siti da valorizzare, come l’ex polveriera di Rio Gandore, un’area di 140 ettari di bosco nel comune di Gazzola (Piacenza) che è stata destinata a utilizzi militari fino al 1995, poi bonificata dagli esplosivi e quindi chiusa. “L’area ha visto in questi anni un rigoglioso sviluppo della vegetazione spontanea e del bosco già presente – spiega Zamboni – trasformatosi in uno straordinario polmone verde. Legambiente e il Fondo ambiente italiano (Fai) hanno candidato, sin dai primi anni 2000, l’ex polveriera di Rio Gandore per l’istituzione di un nuovo Sic, elaborando progetti e raccogliendo firme. La proposta si è purtroppo arenata, secondo quanto riportato da Legambiente, di fronte all’opposizione del Comune”.
    Zamboni segnala problemi anche per quanto attiene le attività autorizzate, alcune delle quali non consone alla tutela di queste aree “come la pratica sportiva del downhill che consiste nel lanciarsi a tutta velocità in mountain bike giù per il versante di una montagna. Sport pericoloso sia per chi lo pratica sia per chi si trovi accidentalmente sul percorso e che ha un notevole impatto ambientale sui sentieri, sul terreno e sulla fauna. Nell’area Zsc di Monte Duro, l’aumento continuo delle persone e dei gruppi che praticano il downhill è stato causa di ripetuti incidenti”.
    La consigliera cita anche l’area Zsc della Val Tassaro, dove è presente la più settentrionale stazione regionale della Salamandrina di Savi, importante anfibio endemico italiano, che meriterebbe un ampliamento della fascia di protezione; segnala i lavori per il consolidamento e la riapertura della Gatta-Pianello, una pista solo in parte asfaltata che corre parallela al Secchia nella zona dei Gessi Triassici dove, secondo alcune segnalazioni, vi sarebbero state alterazioni degli habitat; sempre nell’area dei Gessi Triassici, ad agosto 2023, si era inoltre disputato lo slalom automobilistico Pianello-Bondolo. “Secondo quanto segnalato da alcune associazioni ambientaliste, la competizione automobilistica si sarebbe tenuta senza valutazione di incidenza e senza alcuna conseguente autorizzazione ambientale”, afferma Zamboni.
    Alla luce dei fatti, Zamboni chiede alla giunta “se l’opposizione del Comune sia stata decisiva nel fermare la candidatura dell’ex polveriera di Rio Gandore e se non si ritenga opportuno che gli Enti gestori dei Parchi possano individuare i tracciati in cui è consentito il downhill”. Infine, chiede chiarezza sulla modalità di esecuzione dei lavori di rispristino della pista Gatta-Pianello e sulle autorizzazioni ambientali rilasciate in occasione dello slalom automobilistico Pianello-Bondolo.
    (Brigida Miranda)

    Ambiente e territorio

    26 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea: premiato il filosofo Ervin László nel nome di Montale

    Ervin László, pianista e filosofo di origine ungherese, è stato insignito del “Premio Montale Fuori di Casa”, onorificenza dedicata alla memoria del poeta e Premio Nobel. La cerimonia è avvenuta nella Sala Guido Fanti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna a Bologna. Nato a Budapest nel 1932, László è stato candidato due volte (2004 e 2005) al Premio Nobel per la pace, nel 2001 ha ricevuto il Goi Award e nel 2005 il Mandir of Peace Prize. Dopo la II Guerra Mondiale lasciò l’Ungheria e si trasferì negli Usa. Nel 1993, a seguito di una sua esperienza nel Club di Roma, fonda il Club di Budapest. È stato direttore dello United Nations Institute for Training and Reaserch, ed è attualmente consulente del Direttore Generale dell’Unesco oltre ad essere membro dell’Accademia ungherese delle scienze.
    Emozionato, l’anziano filosofo ungherese ha sottolineato: “Oggi cominciamo finalmente a capire che la sfida per fronteggiare la crisi e le emergenze del nostro tempo non può prescindere dal promuovere l’evoluzione della coscienza che distinguerà sempre noi esseri umani dai robot e gli androidi di ultima generazione”.
    A fare gli onori di casa la Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti per la quale “Laslo è un autorevole studioso sia nel campo scientifico, sia in quello filosofico: il Premio Montale di cui oggi viene insignito ne conferma l’importanza e il valore: Làslò ci insegna come anche le nuove tecnologie debbano essere guidate dall’uomo, e non viceversa”.
    “Il professore Laslo è una personalità di grande valore umano e intellettuale. Da anni la direzione generale dell’Assemblea legislativa ha introdotto un Piano del Benessere organizzativo integrato con azioni concrete che mettono al centro la persona, anche attraverso il connubio tra cultura, arte e scienza. Per noi – continua il Direttore Generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti – è un onore poter collaborare con l’Associazione Percorsi e il Premio Montale”.
    Presente alla cerimonia l’attore Alessandro Bergonzoni che nelle scorse edizioni è stato insignito dello stesso premio: “Laslo ci ha insegnato che esiste una coscienza collettiva, molto importante soprattutto in questo momento. Dobbiamo pensare all’Al, non come Intelligenza artificiale, ma come Amore Infinito”.
    Per Adriana Beverini, presidente del Premio Montale “la sezione ‘In Limine’ che assegniamo al professor László prende ispirazione dall’omonima poesia di Eugenio Montale, che apre la raccolta ‘Ossi di Seppia’, alludendo ad un vento che porterà la salvezza”.
    Dopo la consegna ufficiale del Premio, è stato il momento delle riflessioni di Carlo Ventura, consulente culturale del premio e docente di biologia molecolare all’Università di Bologna e Daniela Lucangeli, docente all’Università di Padova, moderati da Alice Lorgna del Premio Montale.
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    (Luca Molinari)

    Assemblea

    25 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Rossi (Pd): aggiornare informazioni su interruzioni volontarie di gravidanza

    Sollecitare le strutture sanitarie emiliano-romagnole a fornire una mappatura completa e aggiornata delle informazioni sulle interruzioni volontarie di gravidanza, sull’incidenza della somministrazione della pillola RU486 e sul numero di medici e personale sanitario obiettori nelle aziende sanitarie e negli ospedali regionali. Lo chiede Nadia Rossi (Partito democratico) con un’interrogazione in cui invita anche a indicare il numero, il nome e le finalità delle associazioni che entrano nei consultori emiliano-romagnoli per informare le donne sull’interruzione volontaria di gravidanza.
    “In caso di difficoltà di accesso ai servizi ospedalieri per l’interruzione volontaria di gravidanza -ha sottolineato la consigliera- si può configurare una violazione della Carta sociale europea, oltre a esporre le donne a gravi rischi per la salute. Vista la disomogeneità della garanzia dei diritti previsti dalla legge 194 a livello nazionale, risulta fondamentale che le informazioni sull’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza siano chiare, aperte e aggiornate all’annualità in corso per singola struttura e per ogni Regione, soprattutto laddove una o più strutture abbiano deciso di interrompere il servizio, limitare gli interventi settimanali, sospendere le procedure di Ivg farmacologica o chirurgica”.
    Da qui l’atto ispettivo affinché “la giunta solleciti il governo a pubblicare una Relazione più aggiornata di attuazione della legge 194 da parte del ministero della Salute per verificare che la possibilità per le donne di interrompere una gravidanza sia garantita a livello nazionale, supportando con ogni azione possibile l’esigibilità di questo diritto”.
    (Lucia Paci)

    Sanità e welfare

    25 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Mastacchi (Rete Civica): Superbonus 110%, patti pubblico-privato per sbloccare i crediti fiscali

    La giunta, “contrariamente a quanto sostenuto fino ad oggi”, dica se – per far fronte ai crediti fiscali del Superbonus 110% per cittadini e imprese, serve modificare la legge “al fine di impedire un pericoloso impoverimento di imprese e famiglie e di ostacolare la nascita di ulteriori forme di fragilità, tendenti a facilitare l’ingresso e il consolidamento di forme di illegalità come l’usura”.
    È una delle richieste contenute nell’interpellanza di Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica. Il consigliere, inoltre, vuole sapere se la Regione “intende utilizzare le risorse stanziate per le annualità 2024 e 2025 per finanziare attività e azioni i cui unici beneficiari diretti siano i soggetti sovraindebitati e non la macchina amministrativa”.
    Nel bilancio 2024-2026 ci sono 200mila euro per ogni anno (2024-2025). Dopo una richiesta di Rete civica, la giunta ha risposto che sono in corso colloqui con gli Ordini di avvocati e commercialisti “finalizzati a definire i passaggi successivi per i provvedimenti da adottare per le opportune modifiche alla legge regionale 28 del 2019″. La norma estende le misure di contrasto alle crisi da sovraindebitamento e consente a chi è sovraesposto (soggetti non fallibili) l’accesso a misure per uscire dalla situazione debitoria. Oltre al Covid, continua Mastacchi, la regione ha affrontato la guerra in Ucraina e l’alluvione. Eventi che “hanno contribuito a rendere ancora più drammatica l’esposizione debitoria di famiglie e imprese rendendo il sovraindebitamento un fenomeno sempre più diffuso nella nostra comunità”.
    (Gianfranco Salvatori) LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): promuovere il consumo del miele emiliano-romagnolo

    “Attuare specifiche campagne promozionali di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori a favore del consumo di miele italiano, e, nello specifico, a favore dell’acquisto di prodotti del territorio regionale”.
    Questo il principale impegno politico che Michele Facci (Misto) propone alla giunta con una risoluzione in cui ricorda l’importante ruolo che l’apicoltura riveste nell’economia agricola regionale “in termini di numero di operatori e di presenza di aziende professionali con un valore della produzione che nel 2020 ammontava a oltre 17,7 milioni di euro ponendosi ai primi posti della produzione a livello nazionale”.
    Rifacendosi anche alla legge regionale del 2019 per lo sviluppo e tutela dell’apicoltura, Facci sottolinea la crisi del settore dovuto anche a forti giacenze di miele proveniente dall’estero che hanno determinato un notevole abbassamento dei prezzi nonostante specifiche indagini della Commissione Ue abbiano stabilito che “nel 46% dei casi, il miele proveniente da zone non europee non è conforme alle regole comunitarie, dal momento che vengono impiegati sciroppi zuccherini per adulterare il prodotto, aumentarne la quantità e abbassarne il prezzo, così come additivi e coloranti per falsificarne l’origine botanica”.
    Stante la situazione di difficoltà per l’intero comparto, il consigliere sollecita campagne di promozione e sensibilizzazione a favore del consumo del miele italiano e, in particolare, di prodotti emiliano-romagnoli. Oltre a sollecitare misure di sostegno e finanziamento per le aziende agricole della regione che producono miele anche attraverso progetti di investimento già adottati, Michele Facci chiede anche di “inserire tra i criteri preferenziali negli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari destinati alla ristorazione collettiva della Regione, l’utilizzo di prodotti a km 0 in quantità superiore al 20 per cento, in termini di valore, rispetto a quelli previsti dai criteri ambientali minimi vigenti”.
    (Luca Boccaletti)

    Imprese lavoro e turismo

    25 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    1-DAINVIARELUNEDìTerritorio. La commissione fa il punto sulla legge a sostegno delle zone alluvionate

    Informativa dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano sulla legge dell’ottobre 2023 per il sostegno alle zone colpite dall’alluvione 2023.
    L’appuntamento è per il 26 marzo alle ore 13 nel corso della commissione Territorio e Ambiente.
    I lavori saranno trasmessi via streaming sul sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Ambiente e territorio

    25 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    C-Movie Film festival: il cinema al femminile conquista Rimini

    Quasi mille spettatori, 3 film in anteprima, 8 incontri e convegni, 17 proiezioni, oltre 30 ospiti nazionali e internazionali fra le quali Dacia Maraini, Barbara Bouchet, Macha Méril, Piera De Tassis e Livia Turco. Sono i numeri della prima edizione di “C-Movie. Cinema-corpi-convivenze”, rassegna di cinema al femminile ospitata per quattro giorni a Rimini, negli spazi della Cineteca e del cinema Fulgor, con l’organizzazione di Kitchenfilm, la collaborazione e il patrocinio dell’Assembla legislativa della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Rimini.
    Ottima la risposta di pubblico, tra cui tanti giovani, che ha dimostrato di apprezzare una formula pensata per far scoprire un cinema “di confine”, capace di farsi interprete del dialogo tra generi, culture, storie. Ogni giornata è stata dedicata a un tema, Cinema, Corpi e Convivenze, e si è sviluppata con incontri, testimonianze, proiezioni, con la presenza dei registi, delle registe e delle protagoniste. Per molte interpreti e registe presenti alla rassegna è stata l’occasione per ritrovarsi e assistere ai loro lavori con uno sguardo più puntuale sul concetto di ‘femminile’ oggi, filo conduttore del festival. Per la stessa Dacia Maraini, ospite d’onore di C-Movie, è stata l’occasione per rivedere il suo esordio cinematografico in un’ottica diversa ma ancora attuale.
    “Siamo arrivati al termine di C-Movie Film Festival che Rimini ha accolto con entusiasmo e partecipazione, sia in occasione dei convegni sia dei tanti film proiettati” ha sottolineato la presidente dell’Assemblea Emma Petitti. “L’interesse ad approfondire e a confrontarsi sui temi e sulle scelte dei registi presenti in sala -ha aggiunto- è stata tale che si è deciso di fare anche una specifica introduzione al dibattito previsto dopo i film. Attorno al cinema sono nate così occasioni importanti di riflessione sulla parità di genere, ma anche sulla loro disparità, che spesso le donne nel cinema hanno saputo trasformare in opportunità. Contenuti di serie A non di serie C per giocare con il titolo del festival, scanditi dalla partecipazione di ospiti significativi a livello nazionale e internazionale. Ringrazio Kitchenfilm e il Comune di Rimini che insieme all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna hanno permesso di scrivere una nuova pagina della nostra storia realizzando un festival innovativo che ci ha immerso nell’universo femminile attraverso un viaggio dentro le storie di tutte le donne”.
    Per la vicesindaca del Comune di Rimini Chiara Bellini “Rimini ha risposto con grande partecipazione, affetto e curiosità alla sfida di un festival cinematografico al femminile. Lo ha fatto a modo suo, mettendo insieme tradizione e innovazione, impegno e intrattenimento in un contesto che si è arricchito giorno dopo giorno di incontri, presenze, testimonianze, scambi. Rimini ha dimostrato di essere pronta a lanciare un messaggio culturale importante, che non ha paura di interpretare il cinema anche come strumento di lotta contro le profonde ideologie del patriarcato e di una messa in discussione degli stereotipi femminili, del linguaggio, cercando nuovo cinema per nuove spettatrici e, perché no, nuove autrici o nuove registe. Quello lasciato è un seme che mi auguro possa continuare a crescere anche in futuro. Intanto un grande grazie va all’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e alla Kitchenfilm, che hanno creduto in Rimini, alle donne e agli uomini che hanno reso possibile questa prima edizione e alle prestigiose ospiti e ai prestigiosi ospiti che hanno impreziosito un’edizione da ricordare”.
    Soddisfatta la direttrice artistica del Festival, la regista Emanuela Piovano, per la quale “il grande successo di pubblico ha premiato l’originalità di questa iniziativa. Rimini ha risposto entusiasta al progetto della Kitchenfilm tutto dedicato alla dimensione femminile e alle storie delle donne, alle loro sfide e alle loro opportunità. L’auspicio è che questa sinergia con Assemblea legislativa e Comune possa portare a una conferma dell’evento perché in questa prima edizione sono arrivati tanti spunti stimolanti e interessanti prospettive”.
    I film presentati in anteprima alla rassegna riminese verranno distribuiti nel circuito nazionale dei cinema. Le date delle proiezioni saranno comunicate sui profili social di Kitchenfilm e sul sito www.kitchenfilm.eu.
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    (Lucia Paci)

    Assemblea

    23 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Giornate FAI. In tanti a Bologna per le torri di Kenzo Tange. Apertura straordinaria anche domenica 24 marzo

    Le Torri di Kenzo protagoniste delle Giornate Fai di Primavera. In tanti hanno scelto di visitare questa parte di Bologna, quel Fiera District ricco di storia anche se fuori dai tradizionali itinerari turistici.
    Successo di pubblico per l’apertura straordinaria dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna in viale Aldo Moro 50 in occasione del tradizionale appuntamento organizzato dal Fai per contribuire alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, facendo conoscere e apprezzare luoghi noti o ancora sconosciuti, monumenti spesso inaccessibili, ambienti curiosi o inediti che narrano la storia del territorio.
    Quest’anno, infatti, è possibile visitare anche la torre di viale Aldo Moro 50, a Bologna, che ospita la sede dell’Assemblea legislativa. I visitatori sono stati accolti dalle guide del Fai che hanno raccontato la storia delle “Torri di Kenzo” e dai giovani “ciceroni”, studenti del liceo Leonardo da Vinci di Casalecchio di Reno (Bologna)  che hanno illustrato “il cuore” dell’Assemblea. Visita guidata all’Aula consigliare, alla collezione di arte contemporanea dell’Assemblea legislativa e a un oggetto d’eccezione: per l’occasione, infatti, è stato esposto il plastico originale del progetto di Fiera District, il quartiere fieristico progettato da Kenzo Tange, che ora ospita anche la Regione oltre alle principali associazioni di categoria del mondo imprenditoriale. Visto il valore internazionale del Fai sono previste anche visite guidate con interpreti in lingua inglese, francese, russa e giapponese.
    Un plastico che racconta la storia degli anni del boom economico di Bologna. Nel 1967 l’allora sindaco Guido Fanti incaricò Tange, architetto giapponese noto per la ricostruzione di Hiroshima che aveva conosciuto nel corso di un convegno di architettura sacra realizzato a Bologna dall’allora Cardinale Giacomo Lercaro, di disegnare lo sviluppo della periferia nord della città. Di quel progetto complessivo fu realizzato soltanto il cosiddetto “Fiera District” con le famose sette torri – le prime inaugurate nel 1983 – dove oggi trovano collocazione anche la Regione Emilia-Romagna e le principali associazioni di categoria.
    L’Assemblea legislativa sarà aperta al pubblico anche domenica 24 marzo dalle ore 10 alle ore 18 in occasione della seconda giornata del Fai, evento patrocinato dal Dipartimento della Protezione Civile, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Emilia-Romagna.
    In tutta Italia sono 750 i luoghi in 400 città che saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e Gruppi Fai attivi in tutte le regioni. Maggiori informazioni sul sito: www.giornatefai.it
    A questo link l’elenco completo con le descrizioni dei siti e le modalità di visita in Emilia-Romagna.
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    (Luca Molinari)

    Assemblea

    23 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Regione Emilia-Romagna. Assemblea legislativa: agenda dal 25 al 29 marzo

    Lunedì 25 marzo:
    ore 15,30: consegna del Premio Montale Fuori di casa
    Martedì 26 marzo:Assemblea
    Ore 13: inaugurazione mostra per 150° anniversario nascita Guglielmo Marconi
    Ore 13: commissione Bilancio: informativa dell’assessore al Bilancio, Personale, Patrimonio, Riordino istituzionale, Rapporti con Ue Paolo Calvano in merito alla programmazione e seconda attuazione delle misure previste per le zone alluvionate
    Mercoledì 27 marzo:Assemblea
    Giovedì 28 marzo:
    ore 9,30: presentazione Piano triennale dello sport

    Assemblea

    23 Marzo 2024 LEGGI TUTTO