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    Benevento: arrestato 46enne per atti persecutori verso l’ex moglie

    Un 46enne è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Benevento con l’accusa di atti persecutori.
    L’indagine, coordinata dalla Procura di Benevento, è stata avviata a seguito di una querela presentata lo scorso marzo da una donna che denunciava come l’ex marito, dopo essere stato scarcerato, avesse ripreso a molestarla e minacciarla.
    Il gip, accogliendo la richiesta del pm, ha riconosciuto la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza contro l’indagato e ha disposto il suo trasferimento in carcere.
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    Doppio trapianto di rene a Napoli: un successo per l’amore e la scienza

    Napoli. Un nuovo traguardo è stato raggiunto all’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, dove è stato eseguito con successo un doppio trapianto di rene incrociato da donatore vivente. L’intervento, definito “kidney paired donation”, ha permesso a due coppie di coniugi di donarsi reciprocamente il rene, superando l’incompatibilità di gruppo sanguigno che impediva il trapianto diretto all’interno della coppia.“Si tratta del secondo trapianto di rene incrociato in Italia – spiega il professor Roberto Troisi, direttore del Centro trapianti di rene dell’Aou Federico II – e rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’eccellenza del nostro centro e dell’impegno profuso per offrire ai pazienti le migliori cure possibili”.
    L’intervento, durato circa 10 ore, ha coinvolto 35 operatori sanitari distribuiti su due edifici e ha utilizzato ben quattro sale operatorie in contemporanea. Un’operazione complessa resa possibile grazie all’eccellente lavoro di squadra di chirurghi, infermieri, tecnici e medici in formazione.
    “I due donatori sono stati dimessi già dopo tre giorni – aggiunge il professor Troisi – mentre i riceventi, che mostrano già un’ottima funzionalità renale, sono stati dimessi ieri, lunedì 20 maggio”.
    Questo tipo di trapianto offre diversi vantaggi:
    Maggiori possibilità di trapianto: Permette di aumentare il numero di trapianti da donatore vivente, superando le barriere dell’incompatibilità di gruppo sanguigno.Funzionamento migliore nel tempo: I trapianti da donatore vivente tendono ad avere un funzionamento migliore e più duraturo rispetto ai trapianti da donatore cadavere.Riduzione della lista di attesa: Aumenta il numero di organi disponibili e di conseguenza riduce i tempi di attesa per i trapianti.Minore necessità di dialisi: In alcuni casi, il trapianto da donatore vivente può evitare del tutto la necessità di ricorrere alla dialisi.
    “Siamo orgogliosi di questo risultato – conclude il professor Troisi – che rappresenta un nuovo passo avanti nella lotta contro le malattie renali. Un risultato reso possibile grazie alla generosità dei donatori, all’impegno e alla professionalità di tutto il nostro personale e alla collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti”.
    Il direttore generale dell’Aou Federico II, Giuseppe Longo, ha voluto sottolineare “l’incredibile lavoro di squadra che ha reso possibile questo successo. Un lavoro che si basa sulla professionalità e sulla tecnologia all’avanguardia, ma soprattutto su un approccio costantemente multidisciplinare che ci permette di raggiungere traguardi di eccellenza”.
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    Investito e ucciso da un treno alla stazione di Aversa

    Una persona è stata investita da un treno sui binari della stazione di Aversa, nel casertano, intorno alle 17:30 di oggi.
    Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e il personale del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso.
    Si indaga sulle cause dell’incidente: al vaglio un gesto estremo o una tragica fatalità. Intanto, la circolazione dei treni sulla tratta Napoli-Roma via Formia è rallentata, essendo ancora in corso l’intervento dell’Autorità Giudiziaria.
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    Camorra, assoluzione piena per i fratelli Diana: “Il fatto non sussiste”

    Assoluzione con formula piena – “il fatto non sussiste” – per i fratelli Antonio Diana e Nicola Diana, figli di Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata. I due erano sotto processo a Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
    Il tribunale, presieduto dal giudice Luciana Crisci, ha concluso una lunga odissea giudiziaria durata cinque anni, basata esclusivamente sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
    I fratelli Diana furono arrestati il 15 gennaio 2019 e le loro aziende vennero sequestrate. “Nonostante la Cassazione avesse annullato questi provvedimenti cautelari – spiegano gli avvocati Claudio Botti e Carlo De Stavola, difensori dei fratelli Diana – gli imprenditori sono stati costretti a subire questa odissea giudiziaria durata cinque anni”.
    All’inizio di aprile, la Procura antimafia di Napoli aveva chiesto sette anni e mezzo di carcere per i due imprenditori, accusati di essere legati alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi. Antonio Diana e Nicola Diana, noti per il loro impegno nella lotta alle mafie, erano stati accusati dalla DDA di utilizzare questa attività come paravento, basandosi sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
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    A Casal di Principe anche i morti hanno firmato la lista elettorale

    La lista elettorale “Casale nel cuore”, presentata a Casal di Principe, in provincia di Caserta, includeva un defunto tra i suoi sottoscrittori. Il Comune, guidato dal sindaco Renato Natale, ha segnalato l’anomalia alla Procura di Napoli Nord per indagare su possibili illeciti.
    La lista, a sostegno del candidato sindaco Ottavio Corvino, è stata presentata dal consigliere comunale Vincenzo Simeone.
    I dipendenti comunali hanno scoperto la discrepanza durante le verifiche sui sottoscrittori, finalizzate al rilascio dei certificati elettorali. Oltre a individui non iscritti nelle liste elettorali locali perché residenti in altre località, è emersa la presenza di un individuo deceduto da un anno, con tanto di firma.
    Nonostante l’anomalia, la lista “Casale nel cuore” è stata convalidata dalla Commissione Elettorale circondariale della Prefettura.
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    Napoli, omicidio Coppola respinto il ricorso di Petrucci: resta in carcere

    Napoli. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Bucci a favore di Gennaro Petrucci, l’imprenditore ritenuto il mandante dell’omicidio dell’ingegnere Salvatore Coppola. Petrucci, già detenuto, resta in carcere.
    Petrucci, marito 73enne dell’imprenditrice antiracket Silvana Fucito, è accusato di aver assoldato un killer, Mario De Simone, per assassinare Coppola nell’ambito di una disputa immobiliare.
    La vittima, infatti, era in trattativa per l’acquisto di una villa da mille metri quadrati a Portici, abitazione della coppia Petrucci-Fucito.
    Coppola è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca lo scorso 12 marzo. Le indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e della Procura di Napoli hanno portato all’arresto di Petrucci e De Simone.
    L’avvocato Bucci ha presentato ricorso al Riesame chiedendo la revoca della misura cautelare del carcere per il suo cliente. Il Tribunale, però, ha respinto la richiesta.
    Le prossime mosse
    “Attendiamo di conoscere le motivazioni della decisione del Tribunale, che saranno depositate entro la fine del prossimo mese di giugno”, ha commentato l’avvocato Bucci. “Valuteremo poi il da farsi. Se la decisione si basa sulla gravità indiziaria, non ricorreremo in Cassazione. Se invece si basa sulla sussistenza dell’inquinamento delle prove, sulla possibilità della reiterazione del reato o sul pericolo di fuga, allora ci appelleremo alla Suprema Corte”.
    Gennaro Petrucci resta in carcere in attesa delle motivazioni del Tribunale del Riesame e di una eventuale decisione da parte della difesa di presentare ricorso in Cassazione.
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    LA RASSEGNA Città della Pizza 2024: a Napoli vincono Bellafesta di Lombardi Pizzeria e Comune di Trattoria Pizzeria da Cesira

    Ieri 20 Maggio si è conclusa con entusiasmo e grande partecipazione la tappa di Napoli de La Città della Pizza 2024. È stato un incontro intenso pieno di professionalità e condivisione che si è respirata durante la tutta la gara. Una giornata che ha celebrato la pizza proprio nella sua città natale, Napoli, grazie al talento e alla passione dei pizzaioli presenti, che si sono sfidati presso la sede principale dell’Associazione Verace Pizza Napoletana in via Capodimonte 19.“Anche questa tappa de La Città della Pizza è stata un trionfo – afferma Emiliano De Venuti, creatore de La Città della Pizza – Come avevamo immaginato Napoli ci ha regalato grandi emozioni, in entrambe le manches, superando le aspettative in termini di creatività e manualità dei pizzaioli in gara. Dopo le sorprendenti tappe in giro per l’Italia, siamo già proiettati a Bologna, ultimo incontro del Tour che completerà il dream team di pizzaioli, pronti ad affrontare la finale di Roma”.
    La giuria tecnica, composta da Luciano Pignataro e Luciana Squadrilli insieme ai maestri pizzaioli dell’Associazione Verace Pizza Napoletana Ciro Salvo, Giovanni Grimaldi e Antonio Aniello, ed affiancati dalla giornalista Nadia Taglialatela e da Elia Del Pizzo, tecnico dell’Olio Extravergine d’Oliva, ha valutato le creazioni di 25 pizzaioli tra i quali hanno trionfato:
    Michele Bellafesta di Lombardi Pizzeria a Maddaloni (CE) con il Cavallo di Battaglia “Gambero Detox” realizzata con crema di asparagi, fior di latte, julienne di asparagi croccanti, tartare di gambero rosso, zest di lime, pepe rosa e sale vero di Trapani, riduzione di bisque di gamberi rossi e, a completare, olio Evo “Monte della torre”, un blend di Sessanella, Pignarola e Frantoio.
    Francesco Pio Comune della Trattoria Pizzeria da Cesira a San Salvatore Telesino (BN) con la pizza “Franci 2” con pomodoro pelato 100% italiano, fior di latte di Agerola, pomodorini freschi, Grana Padano 16 mesi, origano del Matese, olio Evo aromatizzato all’aglio da cultivar Monicella, Olivicola e Cassettao e basilico fresco.
    Ai due pizzaioli vincitori de La Città della Pizza di Napoli si uniscono Alessandro Tirriciello dell’Agriturismo Il Riccio a Rionero in Vulture (PZ) e Salvatore Zanetti di I Careca Pizza Concept a Pomigliano d’Arco, che accedono al ripescaggio e avranno la possibilità di prendere parte alla sempre più vicina finale al Circo Massimo.
    “Da sempre, la nostra Associazione è impegnata a sostegno della pizza di qualità – sottolinea Antonio Pace, Presidente di AVPN – per questo siamo davvero orgogliosi di aver ospitato la tappa napoletana de La Città della Pizza, il concorso nazionale che come noi promuove i valori autentici di questo simbolo di italianità nel mondo e che continuiamo a sostenere ogni anno, in ogni tappa, per celebrare i talenti pizzaioli che sono ambasciatori dell’eccellenza della pizza tricolore”.
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    Droga ordinata dal carcere con i telefonini: 33 arresti. L’operazione anche in provincia di Latina

    Dalle prime luci dell’alba di martedì, su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i carabinieri della Compagnia di Velletri, nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, con il supporto dei comandi dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal gip presso il Tribunale di […] LEGGI TUTTO

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    LUTTO NEL CALCIO E’ morto Karl-Heinz Schnellinger, ex Milan e Roma. Segnò in Italia-Germania del ’70

    Karl-Heinz Schnellinger, una delle leggende del calcio tedesco degli anni ’60 e ’70, è morto la scorsa notte all’età di 85 anni presso l’ospedale San Raffaele di Milano. La notizia è stata confermata dalla figlia Birgit. Schnellinger, che viveva in Italia da oltre cinquant’anni, è ricordato non solo per la sua carriera internazionale, ma anche per il profondo legame con il calcio italiano.
    Nato il 31 marzo 1939 a Dueren, Schnellinger ha partecipato a quattro Campionati mondiali dal 1958 al 1970. Celebre è il suo gol del pareggio (1-1) al 90′ nella semifinale del Mondiale del 1970 in Messico contro l’Italia, in una partita poi ribattezzata “Italia-Germania 4-3” per il drammatico successo degli azzurri ai supplementari. Soprannominato “Volkswagen” in Germania per la sua affidabilità e “Carlo il Biondo” in Italia per il suo aspetto, Schnellinger ha vinto numerosi titoli a livello di club.
    Prima dell’introduzione della Bundesliga, Schnellinger vinse il campionato tedesco con l’1. FC Köln nel 1962. Successivamente, si trasferì in Italia dove militò prima nel Mantova, poi nella Roma e infine nel Milan. Con i rossoneri, Schnellinger vinse tre Coppe Italia (1967, 1972, 1973), due Coppe delle Coppe (1968, 1973), uno scudetto (1968), una Coppa dei Campioni (1969) e una Coppa Intercontinentale (1969). Concluse la sua carriera nella stagione 1974-1975 con il TeBe Berlino. Karl-Heinz Schnellinger lascia la moglie, tre figlie e quattro nipoti.
    Questo il ricordo del Milan: “Karl-Heinz Schnellinger campione d’Italia, d’Europa e del Mondo con il Milan. Il Carletto del Paròn è stato con Gianni Rivera il protagonista della Partita del Secolo allo stadio Azteca di Città del Messico. Ciao indimenticato e indimenticabile Karl. Con un immenso grazie da tutto il Milan e da tutti i Milanisti”.
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    Grifoni, è fuori il nuovo singolo ‘Lei mente’

    GRIFONI, artista poliedrico e di talento dietro il progetto artistico AurioN, lancia il suo nuovo singolo intitolato “LEI MENTE”, disponibile dal 17 Maggio 2024.
    Distribuito da ADA MUSIC ITALY, questo brano promette di coinvolgere gli ascoltatori con la sua autenticità e la sua intensità emotiva.
    Con radici profonde tra Londra e l’America, GRIFONI, anche conosciuto come AurioN, è un cantante, cantautore e poeta la cui musica riflette la sua passione per la narrazione e la cultura, ispirandosi a epiche narrazioni come l’Odissea e l’Eneide, infatti il nome AurioN incarna la nuova alba, simboleggiando un nuovo inizio e un viaggio di crescita personale e artistica.
    “LEI MENTE” nasce da una singolare ispirazione verso una donna ed è stata scritta tutta d’un fiato.
    Questa semplicità e spontaneità dell’artista traspare chiaramente nel brano, che offre agli ascoltatori uno spazio aperto per riflettere e connettersi con le proprie esperienze e emozioni.
    La musica di GRIFONI sfida categorizzazioni e generi, spaziando dal pop melodico al rock alternativo. Tuttavia, al cuore del suo lavoro c’è una cruda autenticità che trasmette l’essenza delle relazioni umane, dalla gioia al dolore, dalla speranza alla redenzione.
    Il singolo “LEI MENTE” è un’anteprima di ciò che GRIFONI ha in serbo per il pubblico, un brano che tocca le corde del cuore e lascia un’impronta indelebile nell’anima di chi l’ascolta.
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    OVER/Emergenze Teatrali: Carlo Geltrude ed Edoardo Rivoira i finalisti

    Carlo Geltrude ed Edoardo Rivoira i finalisti della V edizionedel progetto nazionale dedicato alla promozione di compagnie emergenti:All’Argot Studio di Roma, è terminata la prima fase del progetto OVER/Emergenze Teatrali, progetto nazionale a cura di Argot Produzioni, in networking con Nest Napoli est Teatro, FTT – Fertili Terreni Teatro e PimOff. Quattro realtà metropolitane da sempre attente all’innovazione dei linguaggi della scena, che hanno unito le forze per dar vita a un percorso di sostegno che possa garantire visibilità a diverse compagnie emergenti e accompagnare al debutto un progetto artistico in fase di sviluppo.
    Tra i quattro progetti presentati, durante la rassegna/showcase di tre giorni di maggio, sono state selezionate le opere in forma di studio di Carlo Geltrude ed Edoardo Rivoira, che, accedendo alla seconda fase del progetto, avranno la possibilità di usufruire di un periodo di residenza artistica presso la struttura del PimOff di Milano, dove si terrà una presentazione pubblica degli studi e di presentare i propri lavori in anteprima nell’autunno del 2024, ospiti nella programmazione del NEST-Napoli Est Teatro. Uno dei due progetti finalisti verrà selezionato come vincitore della V edizione di OVER, dalla giuria del Premio, composta dai promotori e dalle direzioni partecipate under25 di Dominio Pubblico, NIU Teatro e FTT – Fertili Terreni Teatro (composto da Cubo Teatro – Tedacà – AMA Factory) e presieduta eccezionalmente quest’anno da Claudia Cannella, direttrice della rivista di teatro e spettacolo Hystrio. Lo spettacolo vincitore verrà accompagnato nel processo di produzione dai partner della rete.
    Scritto da Mario Gelardi, con Giuseppe Brunetti e Luigi Bignone, Cantanti di Carlo Geltrude indaga, con uno sguardo diverso, il mondo di coloro che hanno scelto di diventare collaboratori di giustizia. Enzo e Giovanni Brusca raccontano la loro educazione e di come fin da piccoli hanno visto lo Stato come il “nemico”. È la storia di due ragazzi cresciuti come due animali che, con violenza e prevaricazione, hanno raggiunto la loro posizione nella società. Cantare è una particolare modulazione della voce: c’è sempre un movimento interno che spinge l’uomo a emettere suoni. “Cantare”, nel linguaggio mafioso, è un termine usato per indicare l’atteggiamento di chi dice la verità al nemico, di chi fa la spia. Ma è davvero il pentimento il sentimento che spinge le mafie a “cantare” o un compromesso? L’Istituto della collaborazione è lo strumento più forte per la lotta alle mafie: ma è davvero il pentimento a muovere l’animo? Lo spettacolo è stato selezionato da Argot Produzioni.
    Bimbo Astronave di Edoardo Rivoira, con la regia di Ivo Randaccio, dramaturg Francesco Cecchi Aglietti, spettacolo selezionato da PimOff, è un caleidoscopio di mondi dell’immaginario in cui convivono fatti realmente accaduti e derive mentali irrazionali nella storia di un personaggio che narra del rapporto con la madre, clinicamente e socialmente etichettata come “pazza”. Rivoira esplora il sottile confine che divide chi è “sano di mente” da chi invece non lo è. Si perde in mondi astratti che vengono dalle infinite possibilità del reale, o in ricordi concreti in cui ha sentito con mano che significa vedere una persona cara “non esserci”.
    I due lavori sono stati scelti dalla giuria per rappresentare due linee di ricerca artistica molto diverse tra loro: da una parte l’esperienza scenica e il linguaggio stratificato e tagliente della drammaturgia firmata da Mario Gelardi e messa in scena da Carlo Geltrude, figlia dell’esperienza decennale sviluppata anche nella gestione del Teatro Sanità di Napoli, oggi chiuso; dall’altra il volo rischioso e senza rete del bimbo-astronauta immaginato da Edoardo Rivoira, che cerca di portare alla luce il mondo interiore di un’intera generazione, con strumenti linguistici inediti che hanno bisogno di spazio e di tempo per potersi sedimentare nel nostro immaginario. Due storie che raccontano, a loro modo, la necessità e il bisogno di emergere con urgenza. LEGGI TUTTO