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    OVER/Emergenze Teatrali: Carlo Geltrude ed Edoardo Rivoira i finalisti

    Carlo Geltrude ed Edoardo Rivoira i finalisti della V edizionedel progetto nazionale dedicato alla promozione di compagnie emergenti:All’Argot Studio di Roma, è terminata la prima fase del progetto OVER/Emergenze Teatrali, progetto nazionale a cura di Argot Produzioni, in networking con Nest Napoli est Teatro, FTT – Fertili Terreni Teatro e PimOff. Quattro realtà metropolitane da sempre attente all’innovazione dei linguaggi della scena, che hanno unito le forze per dar vita a un percorso di sostegno che possa garantire visibilità a diverse compagnie emergenti e accompagnare al debutto un progetto artistico in fase di sviluppo.
    Tra i quattro progetti presentati, durante la rassegna/showcase di tre giorni di maggio, sono state selezionate le opere in forma di studio di Carlo Geltrude ed Edoardo Rivoira, che, accedendo alla seconda fase del progetto, avranno la possibilità di usufruire di un periodo di residenza artistica presso la struttura del PimOff di Milano, dove si terrà una presentazione pubblica degli studi e di presentare i propri lavori in anteprima nell’autunno del 2024, ospiti nella programmazione del NEST-Napoli Est Teatro. Uno dei due progetti finalisti verrà selezionato come vincitore della V edizione di OVER, dalla giuria del Premio, composta dai promotori e dalle direzioni partecipate under25 di Dominio Pubblico, NIU Teatro e FTT – Fertili Terreni Teatro (composto da Cubo Teatro – Tedacà – AMA Factory) e presieduta eccezionalmente quest’anno da Claudia Cannella, direttrice della rivista di teatro e spettacolo Hystrio. Lo spettacolo vincitore verrà accompagnato nel processo di produzione dai partner della rete.
    Scritto da Mario Gelardi, con Giuseppe Brunetti e Luigi Bignone, Cantanti di Carlo Geltrude indaga, con uno sguardo diverso, il mondo di coloro che hanno scelto di diventare collaboratori di giustizia. Enzo e Giovanni Brusca raccontano la loro educazione e di come fin da piccoli hanno visto lo Stato come il “nemico”. È la storia di due ragazzi cresciuti come due animali che, con violenza e prevaricazione, hanno raggiunto la loro posizione nella società. Cantare è una particolare modulazione della voce: c’è sempre un movimento interno che spinge l’uomo a emettere suoni. “Cantare”, nel linguaggio mafioso, è un termine usato per indicare l’atteggiamento di chi dice la verità al nemico, di chi fa la spia. Ma è davvero il pentimento il sentimento che spinge le mafie a “cantare” o un compromesso? L’Istituto della collaborazione è lo strumento più forte per la lotta alle mafie: ma è davvero il pentimento a muovere l’animo? Lo spettacolo è stato selezionato da Argot Produzioni.
    Bimbo Astronave di Edoardo Rivoira, con la regia di Ivo Randaccio, dramaturg Francesco Cecchi Aglietti, spettacolo selezionato da PimOff, è un caleidoscopio di mondi dell’immaginario in cui convivono fatti realmente accaduti e derive mentali irrazionali nella storia di un personaggio che narra del rapporto con la madre, clinicamente e socialmente etichettata come “pazza”. Rivoira esplora il sottile confine che divide chi è “sano di mente” da chi invece non lo è. Si perde in mondi astratti che vengono dalle infinite possibilità del reale, o in ricordi concreti in cui ha sentito con mano che significa vedere una persona cara “non esserci”.
    I due lavori sono stati scelti dalla giuria per rappresentare due linee di ricerca artistica molto diverse tra loro: da una parte l’esperienza scenica e il linguaggio stratificato e tagliente della drammaturgia firmata da Mario Gelardi e messa in scena da Carlo Geltrude, figlia dell’esperienza decennale sviluppata anche nella gestione del Teatro Sanità di Napoli, oggi chiuso; dall’altra il volo rischioso e senza rete del bimbo-astronauta immaginato da Edoardo Rivoira, che cerca di portare alla luce il mondo interiore di un’intera generazione, con strumenti linguistici inediti che hanno bisogno di spazio e di tempo per potersi sedimentare nel nostro immaginario. Due storie che raccontano, a loro modo, la necessità e il bisogno di emergere con urgenza. LEGGI TUTTO

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    L’EVENTO Conclusa con successo la I edizione “PaNeapolis”: in 5mila in Piazza Mercato

    Si è conclusa positivamente la I edizione di PaNeapolis, la 5 giorni ad ingresso gratuito svoltasi nella storica Piazza Mercato a Napoli che, oltre ad offrire una panoramica sull’intera filiera del pane, ha guardato al sociale e alla legalità, coinvolgendo tante associazioni del terzo settore attraverso dibattiti, workshop, presentazioni di libri, concerti, competizioni tra scolaresche e degustazioni con prodotti tipici del territorio.PaNeapolis, in collaborazione con Sa-Car, Associazione Panificatori, Asso.Gio.Ca, Progetto Uomo cooperativa sociale, A.M.D. Associazione Medici Diabetologi, Fipgc,, è un progetto di Dagu Europrogetti, promosso da UNIPAN con il coordinamento organizzativo della Sirioevents, ed è stata patrocinata dalla Regione Campania, Comune di Napoli, Città Metropolitana di Napoli, Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II di Napoli, Comune di Foglianise, Fondazione Monti Lattari, Unipan, CSV.
    Oltre 30 i partner e gli sponsor, 200 metri quadrati di area allestita, più di 30 gazebo, 60 panettieri al giorno, 400 giovani dai 6 anni ai 18 anni in soli 2 giorni tra attività ludiche e seminari, 8 istituti scolastici della Regione Campania coinvolti e 12 Associazioni. Sono questi i numeri della manifestazione, come spiega Luigi Molfetta di Sirioevents.
    “Abbiamo registrato circa un migliaio di presenze al giorno. Al mattino, ma anche al pomeriggio e la sera, la piazza è sempre stata animata dal pubblico, dagli studenti ai ragazzi delle associazioni ma anche dalle tante famiglie con bambini. Volevo ringraziare tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento, le istituzioni, le associazioni, le scuole, gli sponsor. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto in questa prima edizione e guardiamo già al futuro”.
    Anche il presidente di Unipan Campania, Domenico Filosa si è espresso positivamente: “La prima edizione di questo evento è andata davvero bene. Abbiamo raggiunto quello che era il nostro obiettivo: far conoscere e sensibilizzare il mondo politico, scolastico e del sociale riguardo le nostre problematiche legate alla scomparsa di una professione fondamentale che invece deve essere tramandata e insegnata ai ragazzi. La politica ha compreso che è necessario tutelare questo mestiere, quello del panificatore, che crea un alimento di prima necessità. Siamo fiduciosi anche perché la Regione Campania ha chiesto già di incontrarci per discutere su tutti questi temi”.
    La Consigliera regionale Roberta Gaeta ha concluso: “PaNeapolis è stata una sfida per realizzare un sogno che alla fine si è rivelato un successo. Non soltanto perché la manifestazione ha avuto un ottimo riscontro alla sua prima edizione, ma anche perché è riuscita a tenere insieme gli aspetti legati all’occupazione giovanile in un settore, quello della panificazione, in questo periodo così sofferente”.
    “PaNeapolis ha dimostrato di non essere soltanto la festa del pane, ma è stato ed è un evento che è riuscito a mettere insieme anime diverse: associazioni del terzo settore, scuole di ogni ordine e grado, associazioni giovanili operanti nei vari territori della nostra città, le università, le numerose associazioni di medici in grado di sensibilizzare sull’importanza delle diagnosi precoci. Vedere la sala convegni riempita ad ogni evento, in questi cinque giorni è un segnale fortissimo, è la dimostrazione che unendo le forze si possono raggiungere grandi risultati”.
    “La partecipazione attiva del presidente della Regione Vincenzo De Luca, degli assessori della Regione Campania, ha dimostrato quanto questo settore è ritenuto fondamentale. Siamo soltanto all’inizio. Già nei prossimi giorni ci aspettano importanti incontri, perché PaNeapolis ha dato il via al cambiamento in un comparto così importante dal punto di vista economico, sociale e occupazionale per i nostri giovani. Sono sicura che l’anno prossimo potremo portare importanti risultati alla seconda edizione, che sarà ancora più emozionante”.
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    La poesia di Antonio Machado nel nuovo singolo di Summa

    Summa, all’anagrafe Andrea Summa, torna alla ribalta dopo aver emozionato il pubblico di YouTube con i suoi precedenti singoli “For You” (feat. Pablo Scapigliati & Claudia Oslé) e “Orfeo” (feat. Jaidem). Questa volta, il giovane artista fiorentino debutta in tutti i digital store con “¿Donde Voy?”, un brano che unisce brillantemente rap, reggae, dub e disco, ispirato dalla poesia “Caminante, no hay camino” di Antonio Machado.
    Un’ispirazione poetica
    Il singolo “¿Donde Voy?” cattura l’essenza del percorso personale e artistico di Summa. Arricchito dalle interpretazioni emotive di Pablo Scapigliati e Claudia Oslé e da un tessuto sonoro sapientemente intrecciato da Francis Tural, il brano comprende pianoforti e chitarre elettriche che rendono omaggio all’iconica poesia di Machado. La canzone riflette sulla ricerca di scopo e identità nel percorso di vita di ciascun essere umano.
    Origini e crescita artistica
    Nato a Firenze nel 1999, Summa ha iniziato a scrivere testi fin da bambino. Tuttavia, è stato nel 2016 che ha deciso di portare il suo talento in studio, incidendo i suoi primi brani e unendosi l’anno seguente agli UGKL, un collettivo di rapper fiorentini. Con gli UGKL, Summa ha affinato le sue capacità di scrittura e produzione, entrando in contatto con la scena hip-hop locale e pubblicando numerosi singoli.
    Temi del nuovo singolo
    In “¿Donde Voy?”, Summa esplora il tema della scoperta personale e dell’importanza del viaggio rispetto alla destinazione, temi cari sia all’illustre scrittore andaluso Antonio Machado che all’artista toscano. Il ritornello, con la frase «Passo e siguo al caminante sin camino» («Passo e seguo il camminante senza cammino»), richiama potentemente alla scoperta interiore e all’evoluzione individuale e sociale, esortando l’ascoltatore a rendere ogni passo una trasformazione consapevole.
    Collaborazioni e sonorità
    La combinazione di suoni affascinanti, liriche ponderate e le collaborazioni con Pablo Scapigliati e Claudia Oslé, permette a Summa di esprimere con autenticità i sentimenti contrastanti del percorso interiore. In “¿Donde Voy?”, ogni elemento musicale e testuale si fonde per raccontare una storia di trasformazione in cui la musica diventa il mezzo per ritrovare la forza, la lucidità e la chiarezza imprescindibili per progredire, sia come individui che come collettività.
    Un invito alla riflessione
    “¿Donde Voy?” è un must per chi ama ritrovare un significato profondo anche nei ritmi irresistibili. È un invito a meditare sulla propria esistenza e sulla capacità di trasformare ogni esperienza, positiva o negativa, in un passo verso la realizzazione personale.
    Biografia
    Summa, nome d’arte di Andrea Summa, è un artista fiorentino classe 1999. Inizia a scrivere testi già da bambino, ma è nel 2016 che prende la decisione di portare tutto in studio e di incidere i suoi primi brani. L’anno successivo, nel 2017, entra a far parte di UGKL, un collettivo composto da 5 rapper fiorentini, con il quale migliora nella scrittura e comincia a produrre, entrando in contatto con la scena Hip-Hop locale e pubblicando svariati singoli. Nel gennaio 2021 esce “Atto Primo”, il primo EP ufficiale degli UGKL. Dal 2021 al 2024, Summa si dedica intensamente al suo progetto da solista, culminando con il rilascio di “¿Donde Voy?” a maggio 2024, un viaggio musicale che fonde la poetica di Antonio Machado a rap, reggae, dub e disco music.
    La musica di Summa, evoluta e raffinata, riflette un percorso di crescita sia personale che artistica, volto alla continua ricerca di emozioni autentiche. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Afragola, accoltellato alla spalla in una lite in strada

    Un giovane di 24 anni è stato accoltellato alla spalla ieri sera durante una lite in strada ad Afragola. L’episodio è avvenuto all’angolo tra via Sicilia e via Veneto, dove il 24enne, incensurato, è stato aggredito da uno sconosciuto.
    I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Casoria sono intervenuti dopo che la vittima si era presentata all’ospedale Villa dei Fiori di Acerra. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, ancora in fase di verifica, il giovane avrebbe avuto un diverbio per futili motivi con l’aggressore, il quale ha poi estratto un coltello colpendolo alla spalla.
    La vittima è stata medicata e dimessa dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per identificare l’aggressore e chiarire le dinamiche dell’incidente.
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    INGV: nessun aumento del sollevamento del suolo ai Campi Flegrei

    Nessun incremento del sollevamento del suolo: Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), al momento non si registra un’accelerazione del bradisismo nell’area dei Campi Flegrei. La velocità di sollevamento rimane stabile a 2 cm/mese, in linea con i valori osservati negli ultimi mesi.
    Confronto con la crisi del 1982-84: L’INGV sottolinea che durante la crisi bradisismica del 1982-84, il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm/mese con oltre 1.300 eventi sismici al mese. In confronto, l’attuale attività sismica è significativamente inferiore, con circa 450 eventi registrati nell’ultimo mese.
    Monitoraggio in corso: I parametri geochimici monitorati non mostrano variazioni significative, a parte il consueto aumento di temperatura e pressione tipico del sistema idrotermale.
    L’INGV rassicura che la sismicità, sebbene non prevedibile, è sotto stretto monitoraggio. Non si escludono ulteriori scosse, anche di magnitudo simile a quelle già registrate.
    Attività h24: L’Osservatorio Vesuviano dell’INGV è operativo 24 ore su 24 e continua a monitorare l’area con misure e campionamenti in programma per il 21 maggio. L’INGV mantiene un costante contatto con la Protezione Civile, le autorità locali e competenti per garantire la massima collaborazione e tempestività di informazioni.
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    LA DECISIONE TERREMOTO CAMPI FLEGREI: trasferite le detenute del carcere di Pozzuoli

    In seguito allo sciame sismico che ha colpito ieri l’area dei Campi Flegrei, si è deciso di trasferire le detenute di alcune sezioni del carcere femminile di Pozzuoli per motivi precauzionali. A comunicarlo è stato il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, durante un incontro con i giornalisti per fornire gli ultimi aggiornamenti sulla situazione sismica.
    “Stiamo trasferendo le detenute in altra sede per mettere in sicurezza la struttura,” ha spiegato il prefetto Di Bari. “La situazione è costantemente monitorata e, al momento, non si registrano danni. Tuttavia, abbiamo ritenuto necessario procedere con il trasferimento per effettuare le opportune verifiche e prevenire eventuali rischi, come la caduta di calcinacci.”
    Le autorità assicurano che tutte le misure adottate sono a tutela della sicurezza delle detenute e del personale carcerario. La decisione è stata presa in via preventiva per garantire un controllo approfondito delle condizioni strutturali dell’edificio, in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla stabilità della zona colpita dal sisma.
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    IL CASO Arzano, fioriere e piante per impedire la sosta in via Rimini

    La battaglia per i posteggi ad Arzano si tinge di verde. A Via Rimini, le fioriere e le piante spuntano come barriere per impedire la sosta delle auto, trasformando la contesa per i parcheggi in una vera e propria guerra “verde”. Quella di riservarsi il parcheggio con sedie, cassette vuote o altri oggetti è una pratica ormai comune sulle strade.
    Tuttavia, questa abitudine cozza con la buona educazione e, soprattutto, con la legge. L’uso di piante e fioriere per lo stesso scopo non fa eccezione. Da anni i cittadini segnalano il fenomeno sui social, ma senza risultati concreti. “Ogni giorno ci sono litigi per i parcheggi. Le persone mettono piante sul suolo pubblico per riservarsi il posto, e questo accade in Via Rimini, Via Luigi Rocco e Via Pecchia,” denunciano i residenti, stanchi della situazione.
    A Via Rimini, su un solo lato della strada, si contano addirittura dieci fioriere di grossa cubatura, un fenomeno simile a quello della vicina Via Taormina. I cittadini chiedono a gran voce l’intervento delle autorità: “A quando le verifiche?”. La speranza è che le istituzioni intervengano presto per riportare ordine e legalità nelle strade di Arzano, ponendo fine a una pratica che genera tensioni e disagi quotidiani.
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    IL RACCONTO Alessandra Celentano, Morales e il gol del secolo di Maradona: “Una meravigliosa danza, una coreografia perfetta”

    “Il ‘Gol del Secolo’ di Diego Armando Maradona? Una meravigliosa danza, una coreografia perfetta!”: con queste parole, Alessandra Celentano – popolarissima coreografa, ballerina e insegnante di danza di “Amici di Maria De Filippi” – ha commentato quello che è stato incoronato dalla FIFA “Il Gol del Secolo”, firmato da Maradona contro l’Inghilterra durante i Mondiali di Calcio del 1986.
    La Celentano ha presentato, nei giorni scorsi, il suo libro autobiografico “Chiamatemi Maestra. Disciplina, passione, curiosità e nessuna scusa” (Mondadori) sul palco dell’Agorà Baiano di Quarto (in provincia di Napoli) alla presenza del radiocronista Victor Hugo Morales, icona del giornalismo sportivo che nel 1986 raccontò con emozione incontrollabile proprio quella “jugada” di Maradona, inventando per El Pibe de Oro la definizione di “aquilone cosmico” e scrivendo una delle pagine più memorabili del Grande Romanzo del Calcio e, per estensione, dello Sport di ogni epoca.
    È stata proprio Alessandra Celentano a consegnare a Morales il premio “Il Poeta del Calcio”. Il prestigioso premio, realizzato in marmo dagli artigiani dei laboratori flegrei ‘Baiano’, è stato ideato, disegnato e firmato da Pietro Del Vaglio, uno dei più grandi designer italiani, come riconosciuto dalla prestigiosa testata Architectural Digest. “Un microfono in marmo è un oggetto dall’altissimo valore simbolico – spiega Del Vaglio – perché ci ricorda che le parole ‘hanno un peso’, proprio come accaduto con la radiocronaca di Morales, scolpite nella mente di molte generazioni!”.
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    IL BILANCIO Campi Flegrei, da ieri sera oltre 50 gli interventi dei vigili del fuoco

    Prosegue incessante l’intervento dei vigili del fuoco nel territorio di Napoli, in risposta alla serie di scosse sismiche che da ieri sera stanno colpendo la zona dei Campi Flegrei. Le squadre di soccorso hanno già effettuato oltre 50 interventi per la verifica della stabilità degli edifici, la rimozione e la messa in sicurezza di cornicioni pericolanti.
    La maggior parte delle operazioni si è concentrata nei comuni di Bacoli e Pozzuoli, tra i più colpiti dal fenomeno sismico. A supporto delle operazioni locali, sono stati inviati a Napoli team di tecnici esperti nella valutazione dei dissesti statici, provenienti dai vari Comandi della Campania.
    L’intervento dei vigili del fuoco si sta rivelando fondamentale per garantire la sicurezza degli abitanti e per monitorare costantemente la situazione, prevenendo ulteriori danni e rischi per la popolazione. Le operazioni di soccorso proseguiranno fino a quando la situazione non sarà completamente sotto controllo e tutte le verifiche necessarie saranno concluse.
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    Terremoto: regolare la circolazione dei treni su tutte le reti

    Da questa mattina è ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria su entrambe le linee Cumana e Circumflegrea.
    Lo ha reso noto l’Eav. Le linee flegree sono state ripristinate dopo la sospensione del servizio ferroviario, adottata nella serata di ieri in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4,4 registrata alle 20:10 ai Campi Flegrei. Il servizio era stato sospeso “per consentire le opportune verifiche alle infrastrutture”, che non hanno evidenziato alcuna criticità.
    Circolazione ferroviaria di Trenitalia è tornata regolare dalle 6 di stamane dopo verifiche tecniche sulle linee interessate dall’evento.
    Da dopo le 20 di ieri sera era stata sospesa in via precauzionale per verifiche tecniche con rallentamenti e disagi su tutta la rete.
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    Operaio in nero morto a Scafati: 5 indagati

    Sono cinque gli indagati per la morte del giovane operaio Alessandro Panariello, il 21enne operaio di Poggiomarino travolto ed ucciso da una lastra di acciaio che stava sollevando con una carrucola in un cantiere edile di via Melchiade a Scafati.
    La famiglia attraverso gli avvocati Gennaro Caracciolo e Agostino Russo dello Studio Forensis, hanno presentato una denuncia ai carabinieri della tenenza di Scafati.
    Il pm Donatella Diana della Procura di Nocera Inferiore, titolare delle indagini nella giornata di oggi dovrebbe nominare il perito medico che dovrà effettuare l’autopsia.
    Nel mirino degli investigatori le posizioni del datore di lavoro, del responsabile del cantiere, del responsabile della sicurezza e dei committenti dei lavori.
    Al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese, i Carabinieri di Nocera Inferiore hanno condotto un’indagine che ha rivelato che il 21enne deceduto non aveva un regolare contratto di lavoro.
    Il ragazzo lavorava in nero per una cooperativa di Sant’Anastasia
    Lavorava “in nero” per la cooperativa di Sant’Anastasia che stava installando le lastre di acciaio sulla facciata dell’edificio in ristrutturazione in via Melchiade, per conto dell’impresa incaricata dei lavori e della gestione del cantiere.
    Questa circostanza è stata confermata dai familiari della vittima: la madre Flora, il suo compagno (padre defunto del ragazzo) e la fidanzata Annachiara.
    Il 21enne aveva lasciato la scuola per aiutare la famiglia da almeno sette anni e da allora lavorava in nero come operaio edile per la ditta – Arco Legno srl di sant’Anastasia dove prestava servizio anche venerdì durante l’incidente.
    Alessandro aveva chiesto al datore di lavoro di metterlo in regola
    Più volte, hanno raccontato le due donne, Panariello aveva chiesto al datore di lavoro di metterlo in regola e di aumentargli la paga giornaliera, che era di 50 euro, e più volte ci aveva litigato per la mancanza di sicurezza, tanto da interrompere il lavoro e tornarsene a casa.
    Anche venerdì 17, è stato sottolineato in querela, il 21enne aveva chattato con la compagna e in un messaggio audio le aveva detto che non voleva più lavorare per il titolare dell’azienda.
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    A Cimitile usura del 10% al giorno: arrestato 42enne

    Cimitile. I Carabinieri della Stazione di Cimitile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno arrestato in flagranza di reato un 42enne incensurato di Cimitile per il reato di usura aggravata.
    L’uomo è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere dal Giudice per le indagini preliminari di Nola.
    L’indagine è scaturita dalla denuncia di un’imprenditrice di Nola di 44 anni. La donna, a partire da novembre 2018, aveva ricevuto in prestito dal 42enne la somma di circa 20.000 euro.
    170mila euro solo di interessi in pochi mesi
    Nel corso dei mesi, però, era stata costretta a restituire un importo complessivo di circa 170.000 euro a titolo di soli interessi. Inoltre, l’uomo le richiedeva ulteriori 240.000 euro, applicando un tasso di interesse usuraio del 10% al giorno per ogni giorno di ritardo nel pagamento.
    I Carabinieri, attraverso una perquisizione dell’abitazione del 42enne, hanno trovato 3.500 euro in contanti, la somma che la vittima stava per consegnare come ulteriore rata usuraria, oltre ad altra documentazione probatoria.
    Il vortice dell’usura
    La vittima, intrappolata nel vortice dell’usura, si è trovata costretta a elargire ingenti somme di denaro per anni, senza mai riuscire a estinguere il debito. Gli interessi applicati dall’usuraio avevano infatti fatto lievitare la somma a cifre spropositate rispetto al prestito originario.
    L’uomo, dopo l’arresto, è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale, in attesa di giudizio.
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