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    Reggia di Caserta, un’esperienza sensoriale al Giardino Inglese 

    Sabato 1° giugno, la Reggia di Caserta invita tutti a scoprire il suo splendido Giardino Inglese con un’esperienza sensoriale unica.
    In occasione dell’iniziativa “Appuntamento in Giardino” dell’APGI-Associazione Parchi e Giardini d’Italia, il Museo propone un percorso di visita inedito e coinvolgente, pensato per far conoscere ai visitatori la ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica di questo tesoro verde.
    Il tema di quest’anno, “I cinque sensi in giardino”, sarà declinato in un viaggio affascinante tra i suoni naturali, le texture dei tronchi e delle foglie, i profumi inebrianti dei fiori e dei frutti, e i sapori genuini degli agrumi. Guidati da esperti del Museo, i visitatori si immergeranno completamente nella bellezza del Giardino Inglese, imparando a coglierne ogni sfumatura con tutti i loro sensi.
    Il percorso di visita, della durata di circa un’ora e trenta minuti, si svolgerà in gruppi di massimo 30 persone. Non è richiesta prenotazione, i gruppi saranno formati all’ingresso del Giardino Inglese alle 10.30, 11.30, 15.00 e 16.00.
    La partecipazione all’iniziativa è inclusa nel costo ordinario del biglietto/abbonamento alla Reggia di Caserta. Un’occasione imperdibile per vivere il Giardino Inglese in modo nuovo e indimenticabile.
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    Torre del Greco, evade dai domiciliari: arrestato un 34enne

    In giro con un autocarro violando le restrizioni degli arresti domiciliari. Ma non aveva fatto i conti con i controlli della polizia.
    Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato di Torre del Greco, durante i servizi Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del Commissariato di Torre del Greco, durante i consueti controlli, hanno fermato un uomo a bordo di un autocarro presso la rotonda d’Amato.
    L’uomo, un 34enne di Napoli, è risultato essere sottoposto a detenzione domiciliare per reati contro il patrimonio. Di conseguenza, è stato arrestato per evasione.
    I controlli della polizia su tutto il territorio di Torre del Greco continueranno anche nei prossimi giorni.
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    Tesori d’arte tornano a casa: 600 opere recuperate dai Carabinieri negli USA

    Un vero e proprio tesoro d’arte e storia è tornato in Italia. I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno infatti recuperato dagli Stati Uniti ben 600 opere, per un valore complessivo di circa 60 milioni di euro. Si tratta di reperti archeologici, dipinti, sculture e altri manufatti di inestimabile valore, frutto di scavi clandestini e furti avvenuti in diverse zone d’Italia.
    Tra i pezzi più pregiati spicca un grande principe ellenistico in bronzo del I secolo a.C., un tetradramma in argento da Naxos del IV secolo a.C. con Dioniso e Sileno, un contorniato di Traiano sottratto al Museo archeologico Oliveriano di Pesaro nel 1978, e monete in oro rubate al Museo Archeologico Nazionale di Parma nel 2009.
    Le indagini, condotte dal Comando dei Carabinieri Tpc in collaborazione con diverse procure della Repubblica nazionali e il supporto del New York District Attorney’s Office e dell’Homeland Security Investigations statunitense, si sono protratte per diverso tempo. Grazie a un’efficace cooperazione internazionale e all’utilizzo di strumenti innovativi come la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti dei Carabinieri Tpc e il sistema S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), è stato possibile rintracciare e recuperare le opere disperse negli Stati Uniti.
    Il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha sottolineato l’importanza di questo rientro, non solo per il valore economico e storico delle opere, ma anche come testimonianza della collaborazione tra Italia e Stati Uniti nella lotta al traffico di beni culturali. “Questo è un messaggio chiaro a trafficanti e trafugatori”, ha affermato Mazzi, aggiungendo che “la lotta al crimine non ha frontiere e deve essere combattuta insieme dagli stati sul piano bilaterale e multilaterale”.
    L’ambasciatore Usa a Roma, Jack Markell, ha ribadito il forte impegno degli Stati Uniti nella salvaguardia del patrimonio culturale a livello globale. Ha inoltre espresso gratitudine all’Italia per l’assistenza tecnica che verrà fornita per il restauro della Cattedrale della Trasfigurazione a Odessa, in Ucraina, danneggiata dal conflitto in corso.
    Le opere recuperate saranno ora sottoposte a un attento lavoro di catalogazione e studio per determinarne la provenienza e la destinazione finale. Il direttore generale Musei del Mic, Massimo Osanna, ha evidenziato il “valore straordinario” della collezione, sia per la quantità che per la qualità dei manufatti. “Abbiamo vasi greci e magnogreci di altissimo livello, bronzi o argenti che ricordano quelli di area vesuviana del Museo archeologico di Napoli”, ha precisato Osanna.
    Il ritorno di queste opere rappresenta un passo importante nella tutela del patrimonio culturale italiano. Grazie all’impegno e alla professionalità dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, l’Italia può finalmente riavere indietro una parte preziosa della sua storia e della sua identità. LEGGI TUTTO

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    Tre morti sul lavoro: l’Italia piange le vittime e i sindacati chiedono misure urgenti

    Ancora una volta, l’Italia si trova a fare i conti con una tragica realtà: quella dei morti sul lavoro. In un solo giorno, tre vite sono state spezzate da incidenti avvenuti in diverse zone del Paese.
    Un operaio di 33 anni ha perso la vita ieri sera nel Pesarese, schiacciato da un macchinario in una fabbrica. Questa mattina, la drammatica conta si è arricchita di altri due decessi: un operaio di 44 anni è caduto da un’altezza di diversi metri a Modena, mentre un muratore di 65 anni ha subito lo stesso tragico destino a Roggiano Gravina, in provincia di Cosenza.
    Un’altra tragedia si è verificata a Torre del Lago, dove quattro operai sono rimasti feriti in modo grave al Teatro Pucciniano, dopo essere stati travolti dalle scenografie. Fortunatamente, le loro vite non sono in pericolo.
    A queste vittime si aggiunge un uomo di 53 anni, deceduto per un malore mentre si trovava al lavoro in un’azienda agricola a Pavia.
    L’ondata di incidenti ha provocato una forte mobilitazione da parte dei sindacati, che denunciano la mancanza di sicurezza sul lavoro e chiedono interventi urgenti. “La sola notizia lascia sgomenti un’intera comunità, oltre ai familiari a cui va tutto il nostro cordoglio”, commentano Cgil, Cisl e Uil di Pesaro Urbino, annunciando un presidio per domani vicino all’azienda dove ha perso la vita il giovane 33enne.
    Le forze dell’ordine e il personale dell’Ispettorato del lavoro sono al lavoro per ricostruire le dinamiche di tutti gli incidenti. “La mattanza non si ferma”, denuncia Simone Celebre, segretario generale della Fillea Calabria. “Nonostante i tanti avvisi si continua a morire sul lavoro”.
    I sindacati chiedono di rafforzare il Servizio Prevenzione e di individuare azioni concrete per ridurre il numero di incidenti. Propongono inoltre di utilizzare l’intelligenza artificiale per l’analisi di modelli che potrebbero prevenire potenziali rischi.
    Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail, ha consegnato alla Commissione Lavoro della Camera un documento che illustra una serie di progetti in cui le nuove tecnologie saranno impiegate per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
    L’obiettivo è quello di scongiurare future tragedie e garantire il diritto di ogni lavoratore a tornare a casa sano e salvo.
    La strage di morti sul lavoro non può essere accettata. È necessario un impegno concreto da parte di tutte le istituzioni e delle parti sociali per fermare questa emorragia di vite umane.
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    Napoli, rissa spiaggia delle Monache. Autobus bloccati per la sosta selvaggia in via Posillipo

    Napoli. Giornata infernale quella trascorsa per cittadini e turisti che hanno affollate le spiagge della città.
    A Posillipo sono dovuti intervenire i Carabinieri per una rissa scoppiata, per cause ancora da accertare, al Lido delle Monache. In via Posillipo traffico in tilt per colpa della sosta selvaggia. Autobus bloccati, impossibile passare, e quindi linee deviate, a quando denunciano i cittadini al deputato Francesco Emilio Borrelli.

    “Assurdo che non si sia previsto quanto sta accadendo. Da domani si mettano in campo controlli serratissimi per fermare questi criminali che seminano il terrore sulle nostre spiagge. Sono gli stessi delinquenti che agiscono quotidianamente, e indisturbati, a Mergellina.
    La fanno da padrone pensando di restare impuniti. D’altronde senza i dovuti controlli è proprio questo quello che accade. Adesso basta. La stagione turistica è già cominciata e le nostre spiagge devono essere un luogo sicuro. Serve un presidio fisso di forze dell’ordine per garantire il rispetto delle regole sia sulle spiagge che sulle strade.
    “Via Posillipo completamente bloccata dalla sosta selvaggia”
    Via Posillipo completamente bloccata dalla sosta selvaggia. Auto parcheggiato ovunque e autobus bloccati, costretti addirittura a cambiare strada. Queste non sono scene degne della nostra città”. Questo quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra. LEGGI TUTTO

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    Ad Aversa violenza in carcere: aggrediti 2 agenti penitenziari

    Violenza nel carcere di Aversa: ennesimo attacco a due poliziotti, Capece chiede interventi urgenti.
    Ancora un episodio di violenza all’interno della Casa di reclusione “Filippo Saporito” di Aversa. Questa mattina, un detenuto ha aggredito due poliziotti in servizio, ferendone uno in modo grave. A denunciare l’accaduto è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
    Secondo quanto ricostruito, un detenuto che da giorni dormiva fuori dalla cella si è scagliato contro un agente, colpendolo con violenza al braccio. Un altro poliziotto è intervenuto per difendere il collega, rimanendo a sua volta contuso.
    I due agenti sono stati trasportati in ospedale, dove hanno ricevuto una prognosi di 5 e 10 giorni.
    Capece denuncia la situazione insostenibile
    Capece ha duramente condannato l’ennesimo episodio di violenza e ha sollecitato un intervento immediato da parte delle autorità competenti. “Da tempo denunciamo le condizioni insostenibili delle carceri italiane”, ha dichiarato il segretario del Sappe. “Solo nel 2023 si sono verificati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza. I primi cinque mesi del 2024 sono già stati segnati da 708 aggressioni e 3.362 atti di violenza e resistenza”.
    Capece ha criticato la mancanza di provvedimenti risolutivi da parte dell’amministrazione penitenziaria e ha sottolineato lo stato di frustrazione e demotivazione degli agenti. “Il personale è allo stremo e ha perso ogni serenità lavorativa”, ha affermato. “L’amministrazione deve farsi carico del problema e attuare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza degli agenti”.
    Richiesta di regole ferree e tolleranza zero
    Per Capece è necessario un cambio di rotta radicale per ristabilire l’ordine e la sicurezza nelle carceri. “Servono regole ferree e una tolleranza zero verso i detenuti violenti”, ha concluso. “Lo Stato non può tollerare questa impunità diffusa. Occorrono interventi urgenti ed efficaci per tutelare i nostri agenti e garantire il rispetto della legge”. LEGGI TUTTO

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    Gasperini chiude al Napoli: “Sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora”

    Gasperini: “Sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora. Napoli? Farà una grande squadra”.
    Gian Piero Gasperini ha confermato il suo legame con l’Atalanta dopo la vittoria per 3-0 contro il Torino. Il tecnico, accostato al Napoli nelle ultime settimane, ha ribadito la sua volontà di rimanere a Bergamo.
    Le parole di Gasperini
    “Futuro? Sono sempre stato molto concentrato sulle nostre partite, sulle coppe e sul campionato. È evidente che da parte di Aurelio De Laurentiis ci sono stati apprezzamenti molto positivi per me da tanti anni, non lo nego e mi fa molto piacere. Probabilmente ero nei suoi pensieri come altri allenatori, ma io sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora. Il Napoli sicuramente farà una grande squadra, sono molto convinto.”
    Con queste parole, Gasperini chiude definitivamente le voci di un possibile passaggio al Napoli. Il tecnico, che ha portato l’Atalanta a raggiungere traguardi storici in Serie A e in Champions League, è pronto ad affrontare una nuova stagione con la sua squadra.
    La vittoria contro il Torino ha permesso all’Atalanta di chiudere la stagione al terzo posto in classifica. Un traguardo straordinario per Gasperini e la sua squadra, che hanno dimostrato ancora una volta il loro valore.
    Ora, per Gasperini e l’Atalanta è tempo di programmare la prossima stagione. L’obiettivo sarà quello di confermarsi ai vertici del calcio italiano ed europeo, e di continuare a regalare grandi emozioni ai propri tifosi. LEGGI TUTTO

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    L’INTERVISTA Meret: “Il mio futuro? A Napoli sto bene, ma vedremo le condizioni e valuteremo”

    Alex Meret, portiere del Napoli, ha già iniziato a guardare al futuro dopo la deludente stagione della squadra azzurra. Dopo lo 0-0 contro il Lecce nell’ultima partita di campionato, che ha escluso definitivamente il Napoli dalle prossime competizioni europee, Meret ha detto la sua.PUBBLICITA

    “È stata una stagione al di sotto delle aspettative, deludente, non abbiamo fatto quello che ci aspettavamo”, ha dichiarato Meret. “Anche oggi abbiamo sprecato un’occasione importante. Dobbiamo cancellare quest’anno e riuscire il prossimo a fare un campionato di livello.”
    Il portiere ha sottolineato che la prossima stagione sarà diversa, con più tempo per lavorare e prepararsi tra una partita e l’altra. “Siamo abituati a giocare ogni 3-4 giorni, per cui sarà un campionato diverso dagli ultimi”, ha spiegato Meret. “Avremo più tempo per lavorare, speriamo di sfruttarlo al meglio per fare un campionato di vertice.”
    Sulle voci riguardanti un possibile arrivo di Antonio Conte come allenatore del Napoli, Meret ha dichiarato: “La società prenderà la decisione migliore per il Napoli, vedremo quello che succederà.” Riguardo al suo futuro personale, con il contratto in scadenza l’anno prossimo, Meret ha confermato che il suo agente si incontrerà con la dirigenza del Napoli nei prossimi giorni per discutere delle condizioni contrattuali. “Ho sempre detto che mi trovo bene a Napoli e sicuramente farò le migliori valutazioni possibili”, ha concluso Meret. LEGGI TUTTO

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    LA GIORNATA A ROMA Benigni show, dal bacio al Papa al campo largo. E in piazza San Pietro c’è anche la premier Meloni

    La Giornata Mondiale dei Bambini si è conclusa con uno spettacolo indimenticabile in Piazza San Pietro. Il protagonista della serata è stato il Premio Oscar Roberto Benigni, che ha regalato risate e momenti di riflessione, riuscendo perfino a far ridere di cuore Papa Francesco. In prima fila c’era anche la Premier Giorgia Meloni, accompagnata dalla figlia Ginevra, dopo un incontro privato con il Pontefice prima della messa.Benigni, con il suo inconfondibile stile, ha alternato battute e momenti toccanti nel suo monologo. Ha raccontato di come da bambino sognasse di diventare Papa, ma quando le persone ridevano, decise di fare il comico. Ha scherzato sulla possibilità di candidarsi alle prossime elezioni insieme al Pontefice: “Mettiamo sulla scheda il nome Jorge Mario Bergoglio, detto Francesco: vinciamo subito”. Le risate hanno coinvolto tutti, dai cardinali ai bambini, dalle suore agli accompagnatori.
    Il comico toscano ha anche avvicinato Papa Francesco per baciarlo, confessando di voler esprimere il suo affetto in modo tangibile: “Santità, vorrei stringerla, baciarla, non so come dimostrarle affetto, amore. Potrei ballare un tango qua davanti”. Con un sorriso ha aggiunto: “Un bacio però glielo posso dare, a che servono i baci se non si danno? È un bacio che arriva da tutti loro, che ne vale centomila”.
    Ma il discorso di Benigni ha toccato anche temi seri. Ha rilanciato gli appelli di Papa Francesco per la pace, criticando la mancanza di misericordia e amore nel mondo, che porta alla guerra, definendola “il più stupido dei peccati”. Ha citato Giovanni Paolo II, esortando i bambini a fare della loro vita un capolavoro.
    Lo show ha concluso una due-giorni che ha visto a Roma ragazzi di tutto il mondo per celebrare la prima Giornata Mondiale dei Bambini. La prossima edizione si terrà a settembre del 2026, ma i bambini torneranno a Roma già il prossimo anno per il loro Giubileo, il 24 e 25 maggio. Piazza San Pietro ha accolto 50.000 persone, tra piccoli e accompagnatori, per ascoltare un Papa che si è fatto catechista, spiegando il concetto della Trinità e ribadendo il messaggio della misericordia: “Gesù perdona tutto, perdona tutti, perdona sempre”.
    Papa Francesco ha anche chiesto preghiere per la pace: “Pregate per noi, pregate per i genitori, pregate per i nonni, pregate per i bambini ammalati e soprattutto pregate per la pace, perché non ci siano le guerre”. Durante l’Angelus, ha chiesto semplicemente: “Salutate i vostri nonni”. In Vaticano era presente anche Lino Banfi, affettuosamente noto come il “nonno d’Italia”.
    Infine, Papa Francesco ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, tra cui padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli, e ha sottolineato la presenza di un nutrito gruppo di chierichette a servire la messa, un evento raro per una celebrazione solenne a San Pietro. La Giornata Mondiale dei Bambini si è chiusa con il sorriso del Papa e la speranza di un futuro di pace e misericordia. LEGGI TUTTO

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    L’EPISODIO Giornata di caos sull’alta velocità tra Roma e Firenze, ritardi e disagi

    Amaro risveglio per chi doveva viaggiare con l’Alta Velocità in questa domenica. Un guasto tra Arezzo e Orvieto ha causato forti rallentamenti sulla linea Roma-Firenze, con ripercussioni significative su tutti i treni in transito. I tabelloni delle stazioni segnalavano ritardi fino a due ore, provocando inevitabili disagi per i passeggeri, che hanno affollato le biglietterie in cerca di informazioni e rassicurazioni su quando sarebbero riusciti a partire.
    Il problema è iniziato alle 8 del mattino e si è risolto alle 9.55. Il guasto, comunicato ai passeggeri attraverso altoparlanti, a bordo dei treni e tramite i canali di infomobilità, è stato causato dalla disconnessione del sistema Rbc (Radio Block Center). Questo sistema è cruciale per fornire dati geografici specifici e chiavi crittografiche ai treni, determinando la loro posizione, velocità, direzione di marcia e spazio di frenata. L’Rbc calcola l’area di occupazione di ciascun treno, regolando la velocità per evitare collisioni impreviste.
    I treni Alta Velocità sono stati deviati sulla linea convenzionale tra Orte e Orvieto, registrando così un aumento dei tempi di percorrenza fino a 80 minuti. Alle 13, erano 41 i treni Alta Velocità, tra Trenitalia e Italo, interessati da ritardi tra 40 e 60 minuti. Due convogli di Trenitalia, il Milano-Salerno e il Roma-Milano, hanno registrato ritardi superiori a 135 minuti. Oltre ai ritardi, ci sono state modifiche di percorso, con alcuni treni che hanno terminato la corsa a Roma Tiburtina anziché a Termini, aggravando ulteriormente la situazione soprattutto nella capitale, già congestionata per il passaggio del Giro d’Italia con la volata finale al Colosseo.
    A metà mattinata, Trenitalia ha comunicato un progressivo ritorno alla normalità della circolazione ferroviaria grazie all’intervento dei tecnici di Rfi, che hanno ripristinato la piena funzionalità della linea, sebbene con rallentamenti significativi. Numerosi passeggeri sono rimasti in attesa per tutta la mattinata alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, dove i ritardi hanno avuto ripercussioni anche su alcuni treni regionali.
    Molti stranieri presenti nella stazione centrale del capoluogo toscano hanno aspettato con pazienza di partire per raggiungere altre città italiane. Situazione analoga alla Stazione di Roma Termini, dove italiani e turisti sono rimasti incollati ai tabelloni sperando di poter finalmente prendere il treno e proseguire il loro viaggio. LEGGI TUTTO

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    POST PARTITA Calzona: “Dispiaciuto per i tifosi, ma i miei giocatori hanno dato tutto”

    Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il deludente 0-0 contro il Lecce, nell’ultima partita di campionato che ha segnato la definitiva esclusione degli azzurri dalle coppe europee per la prossima stagione. “Questa partita rappresenta l’annata vissuta dal Napoli. L’unica cosa che posso dire è che mi dispiace per i tifosi”, ha dichiarato il tecnico.PUBBLICITA

    Calzona ha voluto sottolineare l’impegno dei suoi giocatori: “Tutti i calciatori a mia disposizione, compreso chi ha giocato meno, hanno dato tutto quello che avevano. Anche io ce l’ho messa tutta dal mio arrivo. Purtroppo, questa stagione è andata così e mi rammarico solo di non essere riuscito a fare di più.”
    Calzona ha anche risposto alle critiche ricevute durante l’anno: “Certo, mi spiace che alcuni gossippari abbiano inventato di tutto sulla mia professionalità, ma va bene così”. Ora il Napoli dovrà lavorare duramente per ritrovare la strada verso il successo e regalare nuove gioie ai suoi sostenitori. LEGGI TUTTO

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    FINISCE 0-0 Napoli, niente Europa dopo 14 anni: non batte nemmeno il Lecce, è 10° in campionato

    Il Maradona teatro di una conclusione amara per il Napoli, che ha terminato il suo campionato con un deludente 0-0 contro il Lecce, tra i fischi del pubblico. Questo risultato ha sancito la fine delle speranze europee per i partenopei, che chiudono al decimo posto in classifica.PUBBLICITA

    La squadra di Calzona vede sfumare anche l’ultima possibilità di qualificazione alla Conference League, con il Torino che, nonostante la sconfitta contro l’Atalanta a Bergamo, rimane davanti e accederà alla Conference League se la Fiorentina dovesse vincere mercoledì contro l’Olympiacos ad Atene.
    Il match ha visto il Lecce partire forte, con la prima occasione da gol arrivata al 9′ grazie a Dorgu, il cui tiro dal limite dell’area, su assist di Krstovic, ha scheggiato il palo. Il Napoli, scampato il pericolo, ha cercato di rilanciare le proprie sorti offensive con rapide verticalizzazioni che, tuttavia, non hanno impensierito il portiere avversario Falcone.
    Il Lecce, ben disposto in campo, non si è limitato alla difesa e al 41′ ha avuto un’altra grande opportunità con Berisha, il cui tiro velenoso è stato deviato in angolo, mantenendo il punteggio sullo 0-0 fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa, Calzona ha cercato di dare una scossa alla sua squadra inserendo Raspadori e Ngonge al posto di Simeone e Politano.
    Le sostituzioni hanno subito dato più vivacità all’attacco napoletano, con Ngonge che al 49′ ha impegnato Falcone con un tiro dal limite dell’area. Il Lecce ha arretrato il baricentro, permettendo al Napoli di prendere il controllo del gioco. Al 53′, è stato Cajuste a colpire il palo con una conclusione angolata, mentre al 64′ Ngonge ha colpito la traversa con un potente destro dal limite dell’area.
    Nel finale, la partita si è trasformata in un susseguirsi di occasioni da gol mancate, che hanno negato al Napoli la gioia di una vittoria nell’ultimo match della stagione. I tifosi, delusi, hanno salutato una stagione ben lontana dalle emozioni vissute un anno fa, con la squadra partenopea che ora dovrà riflettere e ripartire per tornare a lottare per traguardi più ambiziosi. LEGGI TUTTO