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    Tragedia in Valtellina: morti tre giovani finanzieri

    Tragedia in Valtellina: 3 giovani finanzieri del Sagf perdono la vita durante un’esercitazione in montagna. Un’esercitazione di addestramento si è trasformata in tragedia questa mattina in Valtellina, dove tre giovani militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) hanno perso la vita precipitando da una parete rocciosa.
    Punti Chiave ArticoloI tre alpini, Luca Piani (32 anni), Alessandro Pozzi (25 anni) e Simone Giacomelli (22 anni), tutti originari della Valtellina, stavano percorrendo il cosiddetto “Precipizio degli Asteroidi” nel comune di Val Masino, quando uno sperone roccioso ha ceduto improvvisamente sotto i piedi di uno di loro, trascinandoli tutti nel vuoto per circa 30 metri. La Tragedia in Valtellina sotto lo sguardo impotente dei colleghi La tragedia in Valtellina si è consumata sotto gli occhi attoniti di due loro compagni, impegnati in un’altra cordata nelle vicinanze, che nulla hanno potuto fare per salvarli. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori, ma per i tre giovani non c’è stato nulla da fare. La Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, ha aperto un’inchiesta per accertare le esatte cause dell’incidente. Al momento, l’ipotesi più probabile è che il cedimento dello sperone roccioso sia stato causato da un’infiltrazione d’acqua che ne ha minato la stabilità. La notizia della tragedia ha destato profondo cordoglio in tutta la comunità. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il suo dolore alle famiglie delle vittime, definendo i tre giovani “eroi che hanno perso la vita nel dovere di soccorrere gli altri”. Anche il premier Giorgia Meloni ha voluto manifestare la sua vicinanza ai familiari e al Corpo della Guardia di Finanza. Chi erano le tre vittime Luca Piani, Alessandro Pozzi e Simone Giacomelli erano tutti e tre appassionati di montagna e si erano arruolati nel Sagf con il preciso obiettivo di aiutare gli altri. Erano sempre pronti a intervenire, in qualsiasi condizione atmosferica, per soccorrere persone in difficoltà in montagna. Luca Piani, 32 anni, originario di Villa di Tirano, prestava servizio nella Stazione Sagf di Madesimo.Alessandro Pozzi, 25 anni, residente a Valfurva, era anche lui in forza alla Stazione Sagf di Madesimo.Simone Giacomelli, 22 anni, abitava a Valdisotto, e faceva parte della squadra del luogotenente Christian Maioglio nella caserma del capoluogo valtellinese. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Reggio Calabria, arrestato il macellaio che ha ucciso il ladro

    L’udienza di convalida del fermo di Francesco Putortì, il macellaio di Reggio Calabria arrestato nella notte tra lunedì e martedì dalla squadra mobile e dai carabinieri per l’omicidio di Alfio Stancampiano e il ferimento del complice, si terrà domani pomeriggio alle 15.30 nel carcere di Arghillà.
    Stancampiano, originario di Catania, è stato abbandonato morente lunedì mattina nei giardini dell’ospedale Morelli di Reggio Calabria. Il ferito, anch’egli catanese, è attualmente ricoverato nell’ospedale di Messina. I due uomini, insieme a una terza persona, avrebbero tentato di rubare nell’abitazione di Putortì a Rosario Valanidi, alla periferia sud di Reggio Calabria.
    Putortì, rientrato a casa, ha reagito impugnando un coltello e colpendo i ladri durante una colluttazione prima che riuscissero a fuggire. L’interrogatorio di garanzia avrà luogo davanti al gip Giovanna Sergi. Putortì sarà difeso dall’avvocato Maurizio Condipodero, che probabilmente chiederà la non convalida del fermo e la revoca della misura cautelare.
    Putortì ha confessato agli investigatori e al pm Nunzio De Salvo di aver accoltellato i ladri, che avevano appena rubato le sue pistole legalmente detenute, armi che sarebbero cadute durante la fuga secondo la versione del fermato.
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     Ergastolo per l’infermiera assassina di Piombino

    Condannata all’ergastolo l’infermiera assassina di Piombino. In primo grado a Livorno era stata condannata per omicidio, poi assolta e quindi nuovamente condannata al processo d’appello bis celebrato dopo l’annullamento della Cassazione. È ancora ergastolo per Fausta Bonino, l’infermiera accusata di aver iniettato dosi massicce di eparina a quattro pazienti ricoverati all’ospedale di Piombino (Livorno) dove lavorava, provocandone il decesso. La corte d’assise d’appello di Firenze, dopo quasi un’ora di camera di consiglio, ha accolto la richiesta del pg Fabio Origlio che aveva chiesto il massimo della pena.
    Punti Chiave ArticoloRisultato del processo d’appello La donna, al fianco del marito e del difensore Vinicio Nardo, è rimasta impassibile di fronte alla lettura del dispositivo. “Non me lo aspettavo” ha poi sussurrato come riportato da Sky, mentre abbandonava l’aula 32 del palazzo di giustizia. Si è sempre professata innocente. “Prendiamo atto della sentenza che fa rivivere quella di Livorno – ha detto l’avvocato Nardo al termine dell’udienza -. Siamo curiosi di leggere come sarà fatta la motivazione perché ci sono molti dubbi in questa vicenda, molte incongruenze, molti fatti che non tornano e quindi la Corte d’assise d’appello adesso avrà il compito di mettere in fila queste cose, se ci riuscirà vedremo. Noi faremo ricorso per Cassazione sicuramente. Mi dispiace che non finisce per lei questo calvario che dura da otto anni”. Il caso e le accuse Era il 30 marzo 2016 quando l’infermiera fu arrestata dal Nas dei carabinieri in esecuzione di un’ordinanza del gip di Livorno con l’accusa di aver causato, tra il 2014 e il 2015, la morte di 13 pazienti nel reparto rianimazione all’ospedale di Piombino, dove lavorava. Decessi provocati da emorragie improvvise e letali che, secondo le ipotesi degli inquirenti, sarebbero stati da ricondurre alla somministrazione di massicce dosi di eparina. Una serie di indizi concordanti, secondo la procura di Livorno, conducevano all’infermiera come responsabile degli omicidi: iniezioni dell’anticoagulante, presenza nel reparto dell’infermiera e morti avvenute poche ore dopo la somministrazione del farmaco. La lunga battaglia legale La donna venne poi scarcerata 21 giorni dopo l’arresto: il tribunale del riesame di Firenze revocò la misura ritenendo gli indizi né gravi né concordanti. Decisione poi annullata dalla Cassazione. Delle dieci morti di cui Bonino fu poi imputata, in primo grado con rito abbreviato fu condannata per quattro e assolta per le altre. In appello arrivò l’assoluzione totale, “per non aver commesso il fatto”. Sentenza in parte annullata dalla Cassazione nel maggio di un anno fa: la Suprema corte aveva confermato l’assoluzione per sei casi disponendo un processo d’appello bis per gli altri quattro. Oggi è arrivata la nuova condanna all’ergastolo. Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO

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    Benevento, accordo per la nascita del Museo Egizio

    Benevento. Un passo importante è stato compiuto oggi verso la realizzazione del Museo Egizio di Benevento. Il Sindaco Clemente Mastella ha firmato l’Accordo con il Ministero della Cultura, la Regione Campania e la Provincia di Benevento per la valorizzazione del Museo del Sannio.
    L’Accordo prevede la creazione di una Fondazione che si occuperà della gestione del Museo Egizio, che farà di Benevento “la capitale del turismo nilotico nel Mezzogiorno continentale”.
    “Questo è un risultato straordinario per la nostra città”, ha commentato Mastella. “Grazie alla nascita del Museo Egizio, Benevento potrà attrarre turisti da tutto il mondo e diventare un punto di riferimento per la cultura egizia in Italia”.
    Il Sindaco ha inoltre ringraziato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi per la loro collaborazione.
    La firma dell’Accordo rappresenta un momento storico per Benevento. La città si appresta a diventare un centro di eccellenza per lo studio e la valorizzazione della cultura egizia.
    Ecco alcuni dei dettagli dell’Accordo:
    La Fondazione sarà composta da rappresentanti del Comune, del Ministero della Cultura, della Regione Campania e della Provincia di Benevento.La Fondazione avrà il compito di gestire il Museo Egizio, organizzare mostre ed eventi, e promuovere la cultura egizia in Italia e nel mondo.Il Museo Egizio sarà ospitato nel Palazzo del Governo, in Corso Garibaldi.Il Museo Egizio ospiterà una ricca collezione di reperti egizi, tra cui statue, sarcofagi, mummie e papiri.Il Museo Egizio sarà aperto al pubblico tutti i giorni, tranne il lunedì.L’apertura del Museo Egizio è prevista per il 2026.
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    Rivolta al Beccaria conclusa, nessun ferito

    Rivolta al Beccaria conclusa: i detenuti del carcere minorile di Milano sono rientrati nelle celle dopo gli scontri del pomeriggio.
    Non ci sono stati incendi all’interno dell’Istituto né tentativi di evasione da parte dei minori reclusi. Anche tra gli agenti di polizia penitenziaria e i poliziotti di Stato, intervenuti per circondare l’esterno del Beccaria, non si registrano feriti.
    I tafferugli sono scoppiati a seguito di un provvedimento disciplinare contro un detenuto che, il giorno prima, aveva tentato di strangolare un agente, il quale è stato portato in ospedale e dimesso con cinque giorni di prognosi.
    Il Procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, e la pm Rosaria Stagnaro, responsabile dell’inchiesta per torture e maltrattamenti all’interno del carcere, sono stati immediatamente informati dei fatti. La Procura di Milano, guidata da Viola, ha confermato che la rivolta al Beccaria di circa una trentina di detenuti è stata sedata senza che si registrassero feriti, incendi o tentativi di fuga.
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    Agropoli smantellata rete di spaccio: 5 misure cautelari

    Agropoli smantellata rete di spaccio: i Carabinieri della locale compagnia, coadiuvati dai Nuclei Cinofili di Sarno, hanno sgominato una rete di spaccio di droga che operava nel centro cilentano.
    Cinque persone di Agropoli sono state raggiunte da un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del “divieto di dimora” nel comune di Agropoli.
    Le indagini, avviate nel novembre 2022 dalla Procura di Vallo della Lucania, hanno permesso di accertare che gli indagati avevano messo in piedi un’attiva rete di spaccio di hashish e marijuana, ceduta a consumatori di tutto il centro cilentano.
    Nel corso dell’operazione, i Carabinieri hanno sequestrato un cospicuo quantitativo di droga e segnalato alla competente autorità amministrativa dieci assuntori.
    Le cinque persone raggiunte dal provvedimento cautelare dovranno rispondere, in concorso, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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    Air Campania gestirà trasporti ad Avellino, Benevento e Caserta

    AIR Campania S.p.a., azienda di trasporto pubblico locale con unico socio la Regione Campania, si è aggiudicata i Lotti 2 e 3 della gara europea per l’affidamento in concessione dei servizi minimi di TPL su gomma di interesse regionale.
    L’aggiudicazione è stata formalizzata dall’Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti (ACaMIR). La società gestirà per i prossimi 10 anni i servizi urbani ed extraurbani ad Avellino, Benevento e Caserta.
    Il Lotto 2 prevede servizi di trasporto pubblico locale ad Avellino e Benevento per 20,6 milioni di km l’anno, mentre il Lotto 3 per Caserta e provincia comprende servizi pari a 16,2 milioni di km l’anno, per un totale di 36,8 milioni di km/anno.
    L’amministratore unico e direttore generale di Air Campania, Anthony Acconcia, ha espresso soddisfazione per “l’aggiudicazione, che non solo consolida il ruolo di AIR Campania come principale operatore di TPL nella regione, ma pone anche le basi per un miglioramento continuo dei servizi offerti. Ora l’impegno è quello di continuare a garantire un trasporto pubblico efficiente, sicuro e sostenibile, in linea con le esigenze di una mobilità sempre più moderna”.
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    Ariano Irpino perseguita la cugina: divieto di avvicinamento per un geometra

    Ad Ariano Irpino perseguita la cugina per anni e scatta il divieto di avvicinamento per un geometra di 32 anni accusato di atti persecutori.
    L’uomo, già condannato a quattro anni di reclusione per stalking nei confronti della stessa donna, era stato nuovamente denunciato dai familiari due mesi fa.
    Le indagini, condotte dai Carabinieri di Rimini e coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno portato all’emissione del provvedimento cautelare da parte del gip del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli. Il divieto impone al geometra di mantenere una distanza di almeno 500 metri dalla cugina e di non contattarla in alcun modo, pena l’arresto.
    L’uomo, che nel 2016 e nel 2022 era stato arrestato a Rimini e Padova per lo stesso reato, aveva ripreso a perseguitare la cugina una volta tornato in libertà. Le sue minacce, come “non ti lascerò uscire con altri e se ti vedo in giro ti picchio” o “se chiami la polizia quando uscirò di galera verrò ad ammazzarti”, avevano spinto la donna a denunciarlo nuovamente.
    Domenica scorsa, il geometra si è presentato spontaneamente alla stazione di polizia del Brennero dopo aver appreso dai genitori che i Carabinieri lo stavano cercando per notificargli il provvedimento. Gli agenti gli hanno notificato il divieto di avvicinamento, che aggrava la misura con l’uso del braccialetto elettronico.
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    Campi Flegrei, 1200 edifici ad alto rischio su 4mila valutati

    Ai Campi Flegrei su 4.000 edifici ben 1250 sono stati valutati ad alto rischio. Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha reso noto durante la sua audizione alla Commissione Ambiente della Camera che, nell’ambito del decreto legge 140, sono state avviate le procedure per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e privati in Italia.
    Punti Chiave ArticoloAd oggi, 100 tecnici suddivisi in 55 squadre hanno già esaminato oltre 4.000 edifici. I risultati preliminari indicano che 1.250 di questi edifici presentano un elevato rischio sismico, mentre la restante parte è considerata a medio rischio. L’obiettivo del piano è quello di completare la mappatura sismica del territorio nazionale entro il 2026. Si tratta di un’iniziativa fondamentale per la prevenzione del rischio sismico e per la tutela della sicurezza dei cittadini. Intanto, a Napoli continuano le verifiche di stabilità degli edifici condotte dai vigili del fuoco a seguito delle scosse sismiche che hanno interessato la zona dei Campi Flegrei. Ad oggi, sono state effettuate 897 verifiche: 360 dalle squadre di soccorso e 537 da funzionari esperti nella valutazione di dissesti statici. Campi Flegrei, dal 20 maggio 897 verifiche dei vigili del fuoco Le attività di monitoraggio e di messa in sicurezza del territorio proseguono senza sosta. L’impegno del Governo e delle autorità locali è quello di garantire la massima sicurezza ai cittadini e di minimizzare i danni in caso di eventi sismici. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    San Giuseppe Vesuviano muore 17enne di Terzigno: si è schiantato con lo scooter

    A San Giuseppe Vesuviano muore 17enne di Terzigno:ennesima vittima di incidenti stradali tra Napoli e provincia. E’ accaduto intorno alle 17 di oggi. I carabinieri, allertati per richiesta di soccorso, sono intervenuti in via Croce Rossa per la segnalazione di un incidente stradale.
    Punti Chiave ArticoloSul posto anche un ambulanza del 118 per portare i soccorsi. Ma quando carabinieri e personale dell’ambulanza sono arrivati sul posto il cuore del giovane 17 già aveva cessato di battere. Secondo  una prima ricostruzione fatta dai militari: il giovane ha perso il contrtollo dello scooter forse per qualche imperfezione del manto stradale o per la forte velocità e si è schiantato al suolo.  Sequestrati scooter e salma su disposizione della magistratura L’impatto è stato violentissimo e il ragazzo è morto sul colpo. La salma e lo scooter sono state sequestrate su disposizione della magistratura. Sarà l’inchiesta a stabilire le cause dell’incidente ed eventuali responsabilità Mentre l’autopsia dovrà chiarire le cause della morte. Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Latina, sorveglianza speciale per un 38enne

    Nella giornata di mercoledì, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, ad un 38enne del […] LEGGI TUTTO

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    Napoli, ripulita la discarica abusiva a Ponticelli

    Napoli. Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza ha portato a termine un’operazione di polizia giudiziaria contro gli sversamenti illegali di rifiuti in Campania.
    L’operazione, svolta nell’ambito dei controlli settimanali della Cabina di Regia per la terra dei fuochi, ha permesso di scoprire e ripristinare un’area verde nel comune di Napoli che veniva utilizzata abusivamente come discarica.
    Le ricognizioni degli elicotteri della Sezione Aerea delle Fiamme Gialle hanno individuato un’area di circa 4.000 metri quadri all’interno del parco pubblico F.Ili De Filippo di Ponticelli.
    Il parco, unico polmone verde di una zona ad altissima densità abitativa, era stato trasformato in un deposito di rifiuti su nudo terreno.
    Tra i rifiuti sequestrati vi erano ingenti quantitativi di inerti da manutenzioni stradali ed edilizie, sfalci di potatura, imballaggi misti di plastica e diversi cassoni contenenti rifiuti speciali prodotti dalle attività manutentive del Comune di Napoli.
    Le acque di dilavamento dei rifiuti confluivano direttamente sul terreno senza alcuna protezione della matrice suolo e senza regimentazione delle acque meteoriche.
    L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli diretta dal Procuratore Capo Nicola Gratteri, è iniziata nell’ultima decade del mese di ottobre 2023.
    Oltre alla certificazione delle violazioni, ai sequestri e alle sanzioni, l’attività ha permesso la totale rimozione dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi.
    Il 27 maggio l’area è stata riconsegnata al Comune di Napoli, restituendo alla comunità un’area verde fondamentale per il benessere della collettività.
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