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    Josi Della Ragione vince, sarà sindaco di Bacoli per altri 5 anni

    Bacoli ha celebrato in grande stile la vittoria elettorale del sindaco uscente Josi Gerardo Della Ragione, confermandolo alla guida della città per altri cinque anni. Tanti i cittadini che si sono riversati nel centro cittadino per festeggiare, portando in trionfo il sindaco lungo il corso principale fino alla Villa comunale, dove Josi ha tenuto un comizio.PUBBLICITA

    Le celebrazioni sono iniziate già nel pomeriggio, in piazza Marconi, ancor prima dell’ufficializzazione dei risultati elettorali. Qui, con la sua caratteristica oratoria, Josi ha esaltato la vittoria che è stata ottenuta con largo vantaggio e tranquillità in ogni quartiere della città.

    Nel suo discorso, ha ringraziato i cittadini di Bacoli per la rinnovata fiducia, ripercorrendo i successi degli ultimi cinque anni e delineando i progetti futuri. Il sindaco ha dedicato la vittoria alla memoria del compianto Onorevole Peppino Scotto Di Luzio e ha rivolto un pensiero speciale alla sua famiglia, in particolare alla figlia Anna e alla moglie Francesca.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Concerto ‘In viaggio con M. Sax’ a Napoli per la Festa della Musica

    A Napoli, in occasione della Festa della Musica, la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania organizza il concerto “In viaggio con M. Sax” venerdì 21 giugno, alle ore 19. La serata musicale sarà eseguita dal “Duæ Siciliæ Saxophone Ensemble” presso la Fondazione Banco Napoli, sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, situata in via dei Tribunali.PUBBLICITA
    Una Rassegna Ricca di Stili e Generi Musicali

    Punti Chiave ArticoloIl “Duæ Siciliæ Saxophone Ensemble” è composto dagli allievi siciliani e campani del corso di saxofono del Maestro Gianfranco Brundo, titolare della cattedra di saxofono presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Il concerto propone un viaggio musicale attraverso diversi secoli e generi, spaziando dalla musica sinfonica ai musical di Gershwin, fino alla musica popolare e leggera del secolo scorso. L’orchestra, formata da 14 saxofonisti e un direttore, utilizza l’intera famiglia di strumenti inventati da Adolph Sax per ricreare una vera e propria orchestra. Note d’Archivio per il Miglio della Memoria Questo concerto inaugura la rassegna “Note d’Archivio per il Miglio della Memoria”, realizzata con il contributo della Direzione generale Spettacolo e in collaborazione con la Fondazione Pietà de’ Turchini. La rassegna prevede un totale di sei eventi musicali che si concluderanno ad ottobre 2024. Gli eventi si svolgeranno all’interno degli edifici storici del tracciato greco-romano di Napoli, che ospitano numerose istituzioni pubbliche e private con un vasto patrimonio bibliografico e archivistico.
    Valorizzazione del Patrimonio Documentale La rassegna, cui diciassette istituzioni hanno aderito mediante il Protocollo di Intesa del “Miglio della Memoria”, intende promuovere, fare conoscere e valorizzare il patrimonio documentale della città di Napoli. L’obiettivo è di realizzare iniziative innovative capaci di coinvolgere un pubblico ampio, anche non specialistico, nei luoghi della cultura. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Elezioni Europee: i 76 italiani eletti partito per partito

    Elezioni al Parlamento Europeo giugno 2024: ecco chi sono i 76 deputati italiani partito per partito.PUBBLICITA
    L’elenco è completo ma alcuni di questi sono ancora in attesa di conferma poiché alcuni dei candidati sono stati eletti in più circoscrizioni e devono scegliere. A quel punto si avranno le conferme.

    Punti Chiave ArticoloTutti i nomi, partito per partito. Fratelli d’Italia (25)Carlo Fidanza; Mario Mantovani; Giovanni Crosetto; Lara Magoni; Pietro Fiocchi; Mariateresa Vivaldini; Paolo Inselvini; Elena Donazzan; Stefano Cavedagna; Sergio Berlato; Alessandro Ciriani; Daniele Polato; Piergiacomo Sibiano; Nicola Procaccini; Marco Squarta; Carlo Ciccioli; Antonella Sberna; Francesco Torselli; Alberico Gambino; Francesco Ventola; Denis Nesci; Michele Picaro; Chiara Gemma; Giuseppe Milazzo; Ruggero Razza. Pd (20)Cecilia Strada; Giorgio Gori; Alessandro Zan; Irene Tinagli; Brando Benifei; Stefano Bonaccini; Alessandra Moretti; Elisabetta Gualmini; Dario Nardella; Matteo Ricci; Nicola Zingaretti; Camilla Laureti; Marco Tarquinio; Antonio Decaro; Lucia Annunziata; Raffaele Topo; Giuseppina Picierno; Alessandro Ruotolo; Georgia Tramacere; Giuseppe Lupo.
    M5s (8)Gaetano Pedullà; Sabrina Pignedoli; Carolina Morace; Gianluca Ferrara; Pasquale Tridico; Valentina Palmisano; Mario Furore; Giuseppe Antoci. Fi (9)Letizia Moratti; Massimiliano Salini; Herbert Dorfmann (quota SVP); Salvatore De Meo; Fulvio Martusciello; Giuseppina Princi; Edmondo Tamajo; Marco Falcone, Flavio Tosi. Lega (8)Roberto Vannacci; Isabella Tovaglieri; Raffaele Stancanelli; Angelo Ciocca/Paolo Borchia/Susanna Ceccardi/ Aldo Patriciello/Anna Maria Cisint (Vannacci toglie il posto a uno di loro). Avs (6)Ilaria Salis; Mimmo Lucano; Benedetta Scuderi/Cristina Guarda/Francesco Borrelli/Leoluca Orlando (sulla base di quale circoscrizione scelgono Salis e Lucano, uno resta fuori); Ignazio Marino. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    L’influenza di Federico II alle origini della cucina italiana. Presentato stamattina in Ateneo il volume

    La cucina italiana affonda le sue radici nel periodo di splendore e contaminazione del grande impero di Federico II di Svevia.PUBBLICITA

    Lo afferma, attraverso una rigorosa analisi storica, antropologica e gastronomica, partendo da indizi e suggestioni del trattato medievale ‘Liber de coquina’, lo studio approdato nel volume ‘Le origini della cucina italiana, da Federico II a oggi’, a cura di Paola Adamo, Valentina Della Corte, Francesca Marino ed Elisabetta Moro, che è stato presentato alla stampa stamattina nell’Aula del Senato Accademico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la moderazione della giornalista Chiara del Gaudio.

    ‘Questo volume, realizzato in occasione degli 800 anni della nostra università, inizialmente intendeva trovare un collegamento tra il mondo attuale e il tempo di Federico II, tra il periodo, alto medievale e l’attuale sensibilità verso la gastronomia, ma gli studi per l’elaborazione hanno dimostrato come la gastronomia italiana, la cucina italiana, in qualche modo, è nata e si è sviluppata in quel periodo, nel periodo in cui nascevano le università, il periodo in cui c’era un momento particolare di benessere, di abbondanza di cibo, di alimenti e di ingredienti, ma soprattutto in un periodo in cui si mettevano insieme diverse tradizioni anche dal punto di vista gastronomico, e che era proprio quello che accadeva alla corte dell’imperatore svevo, alla corte di Federico II’ – ha spiegato Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
    ‘Prima della rivoluzione industriale quello che faceva la differenza in una qualunque delle nazioni del globo era la resa del raccolto, la disponibilità annuale degli alimenti. L’anno era buono se il raccolto era buono, è così da 11.000 anni. Quindi la disponibilità dei prodotti alimentari era alla base dell’economia degli stati. Le guerre si facevano solo se c’era da mangiare. Gli Stati che hanno fatto le cose più importanti erano quelli che potevano assicurare la produzione, l’approvvigionamento alimentare, per cui la disponibilità e l’utilizzo dei prodotti erano parte della storia e della tradizione del mondo – ha sottolineato il Magnifico -. Oggi sembra che la gastronomia abbia un ruolo meno fondamentale invece l’agrifood è la voce più importante del PIL italiano insieme alla moda e all’aerospazio. Quindi la sua importanza inevitabilmente ha determinato la storia delle comunità che si è coevoluta grazie alla disponibilità di cibo e al modo di conservarlo e di prepararlo, e si sono evolute anche rispetto alle tradizioni spesso legate alle religioni e agli usi locali. Quindi il cibo è sempre stato al centro di tutto. Per questo la storia della gastronomia italiana è la storia italiana, è la storia dell’Italia da quando era parte del Sacro Romano Impero fino ad oggi’.

    Il libro, che raccoglie interventi di Fulvio Delle Donne, Gianni Cicia, Massimo Ricciardi, Marino Niola, Luciano Pignataro, Raffaele Sacchi, Francesca Marino ed Elisabetta Moro e le ricette degli chef Corrado Assenza, Domenico Candela, Moreno Cedroni, Caterina Ceraudo, Enzo Coccia, Vitantonio Lombardo, Angelo Sabatelli, Mauro Uliassi, è a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.
    Stampato in un numero limitato di copie, è liberamente a disposizione di tutti sul sito di Fedoa – Federico II University Press, che lo ha realizzato
    (http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapress/catalog/book/549).
    Nel volume, nel contri buto dei professori Gianni Cicia e Raffaele Sacchi si legge: ‘Il Liber de coquina è la pietra angolare della cultura gastronomica italiana. Nel basso Medioevo la cucina latina è definitivamente tramontata e si afferma un nuovo modello gastronomico che nasce in quel crogiuolo di culture che è la Sicilia di Federico II. Molti studiosi hanno giustamente affermato che il modello gastronomico europeo nasce dalla fusione della cultura latina e di quella germanica. Riferendoci al modello gastronomico italiano noi ampliamo questa lettura proponendo che esso affondi le sue radici nella Sicilia federiciana (intendendo con Sicilia tutta l’Italia meridionale, non solo quella insulare ma anche quella peninsulare), ambiente multiculturale dove convivevano latini, greci, normanni, svevi, lombardi, ebrei ed arabi’.
    E ancora: ‘Dal Liber traspare con tutta evidenza come si sia potuta realizzare la transizione dalla cucina romana antica a quella medioevale e come la cultura gastronomica italiana si sia trasformata per la commistione dei costumi alimentari dei tempi di Roma con quelli delle popolazioni arabe, normanne, sveve, longobarde ed ebraiche. Tenuto conto del valore storico e culturale del ricettario federiciano, ne consegue tutto l’interesse di un più attuale confronto per indagare e possibilmente dare una spiegazione ai rapporti sia di affinità che di disuguaglianza tra quello che offrivano le mense medioevali e quanto compare oggi sulle nostre tavole’.
    Le curatrici
    “Il volume è il risultato di un lavoro di squadra straordinario che ha coinvolto e visto interagire esperti di letteratura e storia medievale, di antropologia culturale, di nutrizione ed educazione alimentare, di economia, di botanica, di scienze e tecnologie alimentari, di chimica agraria e infine 8 maestri chef che operano in Campania, Puglia, Lucania, Marche e Sicilia, regioni legate a Federico II – spiega la professoressa Paola Adamo, del Dipartimento id Agraria della Federico II -. Un gruppo multidisciplinare di persone accomunato dall’interesse verso le scienze gastronomiche e che ha condiviso da subito un progetto comune: l’analisi storica di ricette e precetti gastronomici e salutistici di un Liber de coquina scritto 800 anni fa in lingua latina, e la rielaborazione di alcune sue ricette in chiave moderna. Un lavoro multidisciplinare che si colloca nel solco della tradizione Federiciana e che testimonia come la collaborazione e il confronto con persone anche molto diverse siano fondamentali per stimolare la creatività, continuare ad aumentare le conoscenze scientifiche e creare innovazione.”
    “L’idea di approfondire il liber di coquina rientra nel processo di sviluppo delle conoscenze e competenze che ha caratterizzato il progetto delle celebrazioni Unina 2024 – ricorda la professoressa Valentina Della Corte, del Dipartimento di Economia Management Istituzioni della Federico II e delegata del rettore per le celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo -. In tale ambito, sono stati individuati tre filoni principali: cultura, innovazione e sostenibilità, per inquadrare e valorizzare tutte le attività scientifiche dell’ateneo. In questo senso, il ricettario rientra trasversalmente a pieno titolo in tale processo, evidenziando sin dall’epoca di Federico II l’attenzione a due temi fondamentali: l’esaltazione dell’identità dei luoghi anche attraverso il cibo e la gastronomia, l’approccio salutistico e sostenibile in tale ambito. Questo approccio, così innovativo, apre il fronte all’analisi dell’oggi e del domani, proiettando le antiche ricette nel contesto contemporaneo, esaltandone le caratteristiche”.
    “Questo libro nasce dall‘idea che ci sia una connessione storica, un ponte, tra il Medioevo e i nostri tempi, costruito sulla storia della cucina italiana. Questa ipotesi è dimostrata con i capitoli dedicati ad approfondimenti storico-antropologici; Il libro propone anche delle ricette in chiave moderna ispirate al Liber de Coquina elaborate da chef che rappresentano territori noti per essere stati frequentati dall’Imperatore – chiarisce la dottoressa Francesca Marino, docente di Educazione Alimentare e Nutrizione, che è anche autrice di un contributo -. Il volume supporta la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità. Perché l’arte è la tradizione enogastronomica italiana non solo hanno una loro chiara identità ma vedono le loro origini in epoche lontane nel tempo in quelle che erano le grandi capitali del Mediterraneo.”
    “Questo libro ribalta lo stereotipo che fa nascere al Nord la cucina italiana e rivela che in principio c’è la cultura gastronomica Normanno-Sveva sviluppatasi nel Medioevo tra Napoli e Palermo. Prova ne sia il fatto che nel “Liber de coquina”, cioè il ricettario di Federico II, si trovano le prime ricette di capolavori del genio culinario italico come la pasta alla genovese e la scapece. Ma anche lasagne, tortelli, gnocchi e ravioli. Nonché classici della dieta mediterranea come i broccoli soffritti nell’olio, le fritture di pesce e molti piatti a base di legumi e verdure- sottolinea la professoressa Elisabetta Moro, antropologa, docente di Storia della Gastronomia alla Federico II -. Di fatto il Liber sposta al Sud l’origine della cucina italiana e racconta l’inizio della sua fortuna europea”.
    Il professore Fulvio Delle Donne, ordinario di Letteratura Medievale e Umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta: ‘Secondo un cronista del tempo, il francescano Giovanni di Winterthur, fu solito digiunare e mangiare una sola volta al giorno, secondo una pratica in lui indotta non da ascetismo o da devozione religiosa, come sarebbe stato commendevole per la salvezza dell’anima, ma dal desiderio di conservare in salute il corpo. Di certo, Federico amò sulla sua tavola ampie varietà di cibi, dalle verdure, alla carne e al pesce, conditi con salse spesso agrodolci e speziate, compresa la “askipecia”, la scapece della nostra tradizione, ancora abbondantemente usata’.
    Dalle ricette del Liber, ad esempio, si trovano similitudini anche con paste tipo cavatelli, orecchiette, lasagne e trafile lunghe del tipo delle linguine, spaghetti e vermicelli.
    La pubblicazione riporta anche una selezione di ricette del Liber de coquina e un ricettario con piatti realizzati da chef. La dimostrazione che i principi riportati nel Liber si ritrovano oggi nell’alta cucina.
    Al termine della presentazione alla stampa, immaginando che potesse essere presente in una banchetti dell’Imperatore, il birrificio artigianale campano Kbirr, ha fatto omaggio all’Accademia della birra ‘Federiciana’, con il logo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prodotta proprio in occasione dei festeggiamenti degli Ottocento anni dell’Ateneo.
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    Euro falsi e criptovalute venduti su Telegram, smantellata stamperia

    I Carabinieri della Sezione Criptovalute del Comando Antifalsificazione Monetaria, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce, hanno smantellato una stamperia clandestina di banconote false a Casarano  e arrestato un uomo accusato di produzione e traffico di valuta falsa.PUBBLICITA
    L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, è nata dal monitoraggio di canali Telegram dedicati alla vendita di banconote false. Le indagini, avviate a febbraio 2024, hanno permesso di individuare un residente a Casarano che gestiva una stamperia clandestina in casa sua.

    Punti Chiave ArticoloL’uomo produceva banconote contraffatte di 5, 10, 20, 50 e 100 euro di ottima qualità, che venivano poi distribuite in Italia e all’estero attraverso spedizioni postali. Il volume d’affari stimato è di oltre 60mila euro. Le banconote false erano così ben fatte da ingannare anche i sistemi di controllo automatici. L’analisi tecnica eseguita dal National Analysis Centre (NAC) della Banca d’Italia ha permesso di classificarle come due nuove classi di contraffazione di alta qualità.
    L’arrestato utilizzava un canale Telegram con il nickname “@DeathOfSilentBuy” per vendere le banconote false. Gli acquirenti pagavano in Bitcoin o Paypal e ricevevano i plichi postali tramite corriere. Per eludere i controlli, l’uomo utilizzava etichette generate da un sito web di vendita di abiti di seconda mano. L’indagine ha permesso di ricostruire la filiera distributiva e di identificare numerosi acquirenti in Italia e in altri paesi dell’Unione Europea, tra cui Francia, Spagna, Germania, Austria e Lussemburgo. In Francia, la polizia ha arrestato un uomo in flagranza di reato mentre riceveva un plico postale contenente 11 banconote da 50 euro false. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati: 5.000 euro falsi da 20 euro65.000 euro già stampati e pronti per essere definiti5.100 euro in banconote false rinvenute in 6 plichi pronti per la spedizione3 stampantiMateriale per la produzione di banconote falseIl canale Telegram del vendorL’arrestato è stato sottoposto a sequestro patrimoniale preventivo per un valore di 11mila euro. Leggi Anche LEGGI TUTTO

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    Spesa online in crescita: il 18% degli italiani sceglie app e siti web

    In Italia la spesa online continua a crescere: +7% rispetto al 2022, per un controvalore pari a 1,3 miliardi di euro. Tra i prodotti preferiti dagli italiani, frutta e verdura in cima alla listaPUBBLICITA
    La spesa in Italia si fa sempre di più online. Sono 10,8 milioni, infatti, gli italiani che comprano prodotti di largo consumo su Internet. Un mercato che vale ad oggi 1,3 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto al 2022. 
    Questa la fotografia scattata da Bennet, catena di ipermercati e superstore che conta 57 punti vendita sparsi nel Nord Italia, che attraverso l’infografica “Come va con la spesa online in Italia” ha fatto luce su come gli italiani stiano cambiando il modo di fare la spesa grazie ad app e siti web. 
    L’aumento della spesa online riguarda l’intero Paese, ma alcune regioni si sono particolarmente contraddistinte rispetto alle altre: Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia hanno infatti registrato un +24% rispetto all’anno precedente. 
    Ottima anche la crescita di Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna (+12%). Bilancio positivo, infine, nel Nord Italia: +6,5% per Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna; +3%, invece, per Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia.
    Un trend confermato anche da Bennet, che offre diversi servizi per fare la spesa online, dall’app – che nel 2023 ha registrato un +31% in termini di acquisti – al sito (+5,4%), passando anche per il Volantino Bennet, che permette di sfogliare il catalogo di offerte e scegliere i prodotti da ordinare a casa o da ritirare nel punto vendita più vicino tramite l’opzione Bennetdrive. 
    Ma quali sono i prodotti preferiti dagli italiani che fanno la spesa online? Al primo posto ci sono frutta e verdura, seguite da acqua minerale e da latte e yogurt. Fuori dal podio troviamo dolciumi, snack e alimenti per la colazione. Non mancano poi uova e farina, in quinta posizione. 
    Se si considerano invece gli articoli più acquistati dagli italiani rispetto al 2022, la vetta è occupata dai tonici per il viso, cresciuti del 20%. A seguire ci sono poi i vini rosé e gli erogatori spray, il cui incremento è stato rispettivamente del 19% e del 17%. Chiudono, infine, la top 5 il caffè in grani (+14%) e i dolci (+14%). 
    Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO

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    Nuovo maxi concorso per i Comuni ASMEL, aperte selezioni per 37 Elenchi di idonei e profili professionali

    Da oggi, 10 giugno e fino al 25 giugno è possibile presentare richiesta di partecipazione al terzo maxi-avviso per la selezione di 37 elenchi di idonei alle assunzioni in 4.470 enti locali Asmel. L’avviso pubblicato sul portale InPa è finalizzato a creare e aggiornare le liste di 37 profili professionali per laureati, diplomati e operai specializzati.PUBBLICITA
    L’Elenco di idonei è una procedura introdotta nel 2021 dal DL Reclutamento e dà la possibilità agli enti locali di organizzare e gestire in forma aggregata selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei alle assunzioni a tempo indeterminato e determinato (anche stagionali), per vari profili e categorie professionali coprendo così tutti i fabbisogni degli Enti che aderiscono allo specifico accordo.
    È una modalità di reclutamento molto più veloce dei classici concorsi pubblici e dello scorrimento delle graduatorie di altri enti permettendo di finalizzare le assunzioni in sole 4-5 settimane, come testimoniato dai 740 enti soci Asmel che hanno adottato questa procedura già a partire dal 2022.
    «Il nuovo Conto annuale del personale pubblico evidenzia un dato allarmante per i Comuni. – afferma il Segretario Generale Asmel Francesco. Pinto – Infatti, mentre il comparto scuola continua a crescere (+7,75) nonostante la drastica diminuzione degli studenti negli ultimi 10 anni, quello dei Comuni è l’unico comparto con un saldo negativo tra pensionati e assunti e con dipendenti la cui media di età è sessant’anni. I Comuni ricercano personale giovane, formato e motivato oltre che profili tecnici e specialisti per cogliere le sfide del Pnrr. In questo quadro la procedura Elenco di idonei, già collaudata da 740 enti in due anni, è la soluzione per le esigenze del presene e del futuro.»
    Nel 2023 sono state perfezionate 117.000 candidature provenienti da tutta Italia con il 60% dei candidati tra i 31 e i 40 anni. Sono stati già assunti 545 idonei e ulteriori 370 procedure finalizzate all’assunzione sono attualmente in corso. Quasi il 60% è assunto a tempo indeterminato e il 42% degli assunti ha meno di 35 anni.
    Per il Presidente Asmel Giovanni Caggiano, «La procedura Asmel è il giusto connubio tra la standardizzazione dei concorsoni nazionali e il venire incontro alle esigenze dei candidati. In questi anni si è dimostrata una risposta efficace e concreta all’alto tasso di rinunce, vicino al 60%, nei concorsi nazionali, mettendo in primo piano le necessità e le preferenze territoriali dei candidati. Infatti, i candidati risultati idonei possono scegliere a quali interpelli partecipare preferendo anche comuni limitrofi a quello di residenza. Questo garantisce futuri dipendenti motivati e soddisfatti.»
    Per il terzo maxi-avviso è possibile candidarsi ad uno o più profili tramite la piattaforma www.asmelab.it. Dopo aver superato la prova preselettiva a cura di Asmel composta da 60 quesiti a risposta multipla, gli idonei restano iscritti nell’elenco per 3 anni o fino alla data della loro assunzione a tempo indeterminato. Con un’ulteriore prova selettiva curata dall’Ente che ha indetto l’interpello, si passa alle assunzioni con una procedura che si conclude in massimo 4-5 settimane, come comprovato dall’esperienza maturata.
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    Castellabate diventa palcoscenico degli sport acquatici: nuoto e kayak tra giugno e luglio

    Il Cilento si trasforma in un palcoscenico naturale per gli sport acquatici con le attesissime gare di nuoto in mare e il raduno di kayak, tutto racchiuso nel cartellone “Sport Nautico nel Cilento”. Sarà ancora Castellabate, nota per le sue acque cristalline e paesaggi mozzafiato, ad ospitare, tra giugno e luglio, atleti e appassionati provenienti da tutta Italia.PUBBLICITA
    Si parte con “Pagaiando per il Cilento”, raduno turistico internazionale per canoe e kayak, in programma dal 14 al 16 giugno, nel tratto di mare compreso tra i comuni di Pollica, Montecorice e Castellabate. L’iniziativa, in memoria di Salvatore Gaudiano e giunta alla 15esima edizione, è organizzata dalle associazioni salernitane di kayak in collaborazione con Gianni De Luca. Il fitto programma prevede, oltre alla navigazione in uno dei tratti più belli della costa campana, una cena cilentana di benvenuto e la visita al Museo Vivo del Mare di Pioppi.
    A seguire, nei giorni 29 e 30 giugno, le acque di Castellabate saranno solcate dai nuotatori, pronti a competere in un percorso che mette in risalto la straordinaria bellezza del litorale cilentano. Il Circolo Nautico Punta Tresino e il Centro Sportivo Educativo Nazionale hanno organizzato una gara internazionale di nuoto in acque libere che si terrà sabato 29 giugno (ore 17.30, partenza della prima gara) nello specchio d’acqua antistante la frazione Lago.
    In gara dagli Esordienti ai Master su distanze che variano dai 200 metri al miglio marino (1852 m). La prova regina del weekend sarà la “Gran Fondo di Nuoto in Acque Libere” nel Golfo di Castellabate, una gara di 15 km che si terrà domenica 30 giugno (inizio ore 7) con partenza da Baia Arena di Montecorice ed arrivo alla frazione Lago, dopo aver nuotato nel cuore dell’area marina protetta.
    Contestualmente, nella stessa giornata, il Comitato Regionale Campania del Centro Sportivo Italiano, in collaborazione con il Centro Zona C.S.I. Cilento, la Polisportiva “AquAria” A.P.D. e il Circolo Nautico Punta Tresino, ha organizzato la prima edizione del Campionato Nazionale di Nuoto in Acque Libere. Le categorie spaziano dagli Esordienti ai Master su distanze che variano dai 400 ai 3000 metri. Il campo di gara sarà allestito sempre nella frazione Lago.
    Il Nuoto di Fondo tornerà, infine, ad essere protagonista nel weekend del 6 e 7 luglio con le gare organizzate dal Circolo Nautico Punta Tresino in collaborazione con l’Asd Peppe Lamberti Nuoto Club. Sabato 6 luglio (partenza ore 10) si parte con la Mezzofondo di 3000 metri con partenza ed arrivo dalla spiaggia tra lo stabilimento balneare La Pagliarella ed il Residence La Perla Bianca. Nel pomeriggio, poi, alle 18, la prima giornata di nuoto si chiude con il Mezzofondo Sprint (1852 m).
    Il programma termina domenica 7 luglio (partenza ore 10) con la “Traversata a nuoto del Golfo di Castellabate” di 5000 metri con partenza dallo specchio marino antistante il porto di San Marco di Castellabate ed arrivo alla frazione Lago. Infine, domenica 14 luglio spazio alla pallanuoto giovanile con un torneo che si terrà in località Lago con il coinvolgimento della Dream Team Salerno ed altre società sportive.
    “Le competizioni di nuoto, che vedranno protagonisti atleti di tutte le età, si svolgeranno lungo un percorso affascinante che esalta la bellezza del litorale cilentano. Contemporaneamente, il raduno di kayak attirerà decine di partecipanti desiderosi di esplorare il nostro territorio attraverso un altro punto di vista – commenta Giovanni Pisciottano, responsabile organizzativo dell’associazione Punta Tresino – Questi eventi non solo celebrano lo sport, ma anche il magnifico patrimonio naturale della nostra terra, offrendo un’esperienza unica per tutti i partecipanti e gli spettatori. Siamo entusiasti di ospitare manifestazioni di questo calibro che promuovono la cultura dello sport e la valorizzazione del nostro territorio.”
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    Grande successo per Sbandieratori e Sbandieratrici Cavensi al campionato Italiano

    Si è tenuto a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, il 3° Campionato italiano under 18 ed 1° Campionato italiano femminile di bandiera. Grande successo degli Sbandieratori Cavensi che dopo qualche anno sono ritornati a calcare i palcoscenici dei campionati Italiani, promossi dalla FISB – Federazione Italiana Sbandieratori.PUBBLICITA

    Alfonso Di Domenico, una delle promesse degli Sbandieratori Cavensi, facente parte della “nidiata” dei ragazzi usciti dalla Scuola di bandiera, “Luigi Santoniello”, la prima ad essere creata in Italia, si è classificato al terzo posto nel singolo tradizionale under 18. Grande soddisfazione per Syria Adinolfi e Giorgia Marciano si sono classificate terze nella coppia tradizionale femminile, mentre Irene Apicella nel singolo femminile si è classificata al sesto posto.
    La Sbandieratrici Cavensi sono le eredi di una scuola tutta al femminile portata avanti tra gli altri da Daniela Carratù ed Antonella Sessa, che qualche anno fa vinsero, nel Campionato Over 35 di Faenza un riconoscimento speciale per la loro abilita con le bandiere. Grande la gioia del presidente degli Sbandieratori Cavensi Domenico Burza che ha riportato sui palcoscenici nazionali questi ragazzi che daranno di certo grandi e certe soddisfazioni al sodalizio cavese.
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    Avellino: danneggia veicoli e aggredisce automobilisti, denunciato 30enne

    Un pomeriggio di ordinaria follia ha scosso la tranquilla cittadina di Atripalda, in provincia di Avellino. Un uomo di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, ha seminato il panico tra gli automobilisti e i passeggeri, aggredendoli violentemente e danneggiando i loro veicoli. L’episodio si è verificato ieri pomeriggio, quando il giovane, alla guida di uno scooter, ha iniziato a urtare diversi veicoli.PUBBLICITA

    Non contento del caos creato, l’uomo è sceso dal mezzo e ha iniziato a colpire con calci e pugni i conducenti e i passeggeri delle auto coinvolte. Fortunatamente, nessuno ha riportato gravi conseguenze fisiche. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri della stazione di Atripalda, supportati da una pattuglia della Sezione Radiomobile della compagnia di Avellino. Gli agenti sono riusciti a rintracciare e fermare l’aggressore.
    Durante la perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello a scatto. Il 30enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Avellino per porto illegale di coltello, lesioni personali e danneggiamento. Il coltello è stato immediatamente sequestrato dai militari.
    Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Elezioni europee: Pd primo partito in Campania

    In Campania, per le Elezioni Europee 2024, il Partito Democratico è il partito che ha raccolto il maggior numero di consensi: 22,20% (5.828 sezioni, tutte scrutinate).PUBBLICITA
    Convince ancora il Movimento 5 Stelle, che, se sul piano nazionale registra un risicato 9,98%, in Campania ottiene il 20,77%, attestandosi come secondo partito nella graduatoria delle preferenze.
    Punti Chiave ArticoloTerzo posto per Fratelli d’Italia, con il 19,41%. Forza Italia, come auspicato in chiusura di campagna elettorale in piazza Matteotti a Napoli dal segretario nazionale Antonio Tajani, ha superato, anche se di poco, la soglia del 10% (10,82%), confermando il trend di ripresa degli azzurri. Porta a casa un dignitosissimo 6,97% Alleanza Verdi e Sinistra. Segue la lista Stati Uniti d’Europa, che sul piano nazionale non ha superato il 4%: in Campania la lista messa in piedi da Renzi ed Emma Bonino ha fatto segnare il 6,79% delle preferenze, con Italia Viva che ha fatto nettamente da traino. Male la Lega di Salvini che non raggiunge il 6% Non è un caso che Matteo Renzi si sia speso in prima persona, battendo palmo a palmo la Campania. La Lega raccoglie, invece, il 5,77%. Non convince Azione, che si ferma al 3,88%. La lista di Michele Santoro, Pace Terra Dignità, porta a casa l’1,70%. Dietro tutte le altre: Libertà (0,76%), Partito Animalista – Italexit per l’Italia (0,66%), Alternativa Popolare (0,25%). Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO

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    Nola 20enne in fin di vita: ha reagito a un tentativo di rapina

    Nola. Un giovane di 20 anni è stato accoltellato a Nola ed è ora in pericolo di vita. L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte di ieri in via Padre Francesco Palliola.PUBBLICITA
    Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione e del Nucleo Operativo Radiomobile di Nola, che hanno trovato il giovane riverso a terra con una ferita da coltello al torace.
    Punti Chiave ArticoloIl 20enne, incensurato e residente a Tufino, è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale di Nola. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e, per questo motivo, è stato trasferito all’ospedale del Mare di Napoli, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. I carabinieri stanno indagando per ricostruire la dinamica dell’accaduto e identificare l’autore dell’accoltellamento. Al momento non si esclude alcuna pista. Il ferito è un 20enne residente a Tufino Secondo le ultime informazioni, il giovane sarebbe stato vittima di una rapina. L’aggressore, dopo averlo accoltellato, gli avrebbe portato via il telefono cellulare. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di individuare il colpevole. Leggi Anche LEGGI TUTTO